Oggi seconda tappa degli incontri dell’esecutivo regionale del Pd toscano, guidato da Emiliano Fossi, con i sindacati regionali e le categorie economiche.

Questa mattina appuntamento con il segretario della Uil toscana Paolo Fantappiè e la sua segreteria.
“Sentiamo la necessità di ascoltare le parti sociali, organizzando incontri in cui chiediamo che con franchezza ci vengano elencate le questioni prioritarie. E abbiamo conferma di quelle che ci accomunano: sanità e servizi alla persona, salari, formazione continua e infrastrutture” ha detto Fossi al termine dell’incontro.
“Abbiamo parlato anche di sostenibilità, che non significa decrescita, ma deve andari di pari passo con lo sviluppo. Del lavoro che deve essere lavoro buono, non povero e non sfruttato, come purtroppo accade anche nella nostra regione, come ci hanno spiegato oggi, in particolare in edilizia e agricoltura. Ci è stata anche riportata la situazione degli incidenti sul lavoro, con un dato da non trascurare: quelli in itinere vedono coinvolte soprattutto le donne”.
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Dal prossimo mese di settembre, 14.393 bambini e bambine frequenteranno gli asili nido in Toscana completamente gratis. Un impegno elettorale che va a compimento, preso dal Partito Democratico e dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, per un investimento complessivo della Regione, quest’anno, di 32 milioni di euro. 
Il risparmio medio per ogni famiglia sarà di 2.220 euro per figlio e spetta a tutti i nuclei che hanno un reddito Isee inferiore a 35mila euro. 
La misura dovrebbe interessare circa il 70/75% degli iscritti totali nei nidi e rientra nella programmazione del Fondo Sociale Europeo fino al 2027 per un totale di 233 milioni investiti. 

In provincia di Arezzo sono state presentate 1365 domande, a Firenze 4585, a Grosseto 544, a Livorno 1029, a Lucca 1038, a Massa Carrara 224, a Pisa 1837, a Pistoia 1172, a Prato 1412, a Siena 1187.

“Abbiamo articolato bene il provvedimento affinché l’Unione Europea accettasse l’utilizzo del Fondo sociale per il nostro progetto dei nidi gratis. E’ coerente all’impostazione che il Pd sta sostenendo a tutti i livelli e a mio giudizio può essere qualcosa che potrebbe trovare riferimento in tutte le Regioni. Riteniamo che vi sia un aspetto di servizio per la famiglia, ma anche un aspetto pedagogico” ha detto Giani nel corso di una conferenza stampa nella sede del PD regionale.

“Questo impegno economico molto consistente della Regione corrisponde a un impegno politico altrettanto forte: quello di compensare i bisogni di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, soprattutto delle madri, azzerando un costo che é tra i più alti nel bilancio familiare di chi ha figli tra 0 e 3 anni. É una misura sfaccettata di cui siamo orgogliosi e di cui ringraziamo Giani e la giunta, perché mette insieme sostegno economico, finalità di uguaglianza di genere per le donne che tornano nel mondo del lavoro e arricchimento pedagogico per i bambini, che a volte devono rinunciare nei primi anni di vita a un percorso educativo a causa dei costi” ha commentato il segretario regionale dem Emiliano Fossi.

“Con la misura Nidi Gratis vogliamo garantire che il nido sia un diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani, e non solo per quelli che nascono in una famiglia che può permetterselo. Prima di tutto voglio sottolineare la valenza educativa e pedagogica di questa scelta: investire sui nidi significa combattere e prevenire dispersione e abbandono scolastico, sostenere il successo formativo, contrastare povertà e disuguaglianze educative. In secondo luogo, gli investimenti sui nidi favoriscono la conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro delle giovani famiglie. In una società purtroppo ancora patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente distribuito all’interno della coppia, gli investimenti sui servizi per l’infanzia impediscono che una donna si trovi a scegliere tra diventare madre, se lo desidera, e tornare a lavoro, che una donna sia costretta a rinunciare alla propria carriera lavorativa: rappresentano quindi anche uno strumento a sostegno dell’occupazione femminile” ha detto l’assessora Alessandra Nardini.

La scelta della Toscana sui nidi gratis rappresenta per bambini e bambine un fatto destinato ad incidere sulla povertà educativa che è una piaga nel nostro Paese e un riferimento anche in tema di pari opportunità: sappiamo infatti che, laddove non funzionano gli asili, è la donna che  rimane in casa per la cura dei figli. Parte dalla Toscana la strada per una concreta lotta alle disuguaglianze sin dal percorso educativo. Questo intendiamo quando parliamo di ‘politiche di sinistra’ ” ha detto Simona Querci, responsabile istruzione del Pd toscano.

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“Se vi fermate un attimo lo sentite. C’è un suono che si sta facendo assordante. È il rumore crescente provocato dai vari esponenti della destra (non chiamateli di centrodestra ‘please’) mentre tentano di arrampicarsi sugli specchi. Il loro compito è francamente difficile: provare a spiegare che togliere 300 milioni assicurati e promessi per realizzare un’opera importante sia positivo, anzi sia quasi un bene”.
Così il deputato Marco Simiani, insieme ai consiglieri regionali e componenti dell’esecutivo del PD, Francesco Gazzetti e Gianni Anselmi, in un post diffuso sui social network del partito.

“La vicenda è emersa grazie al Partito Democratico che ha denunciato quello che, nel silenzio generale, stava accadendo: il Governo Meloni ha deciso di tagliare i fondi per la realizzazione dei collegamenti ferroviari da e per il porto di Livorno e l’interporto di Guasticce e non c’è traccia ufficiale dell’impegno a rifinanziarla. Questo è quello che emerge dagli atti dove, nero su bianco, il finanziamento passa da 311 milioni a 12 milioni. Probabilmente i vari esponenti della destra sono troppo impegnati ad arrampicarsi sugli specchi e dunque non hanno avuto il tempo di leggerli questi documenti. Il consiglio è sempre quello di informarsi prima di parlare anche perché, gli diamo una notizia, adesso sarebbero al governo di questo Paese e dunque non possono nascondersi dietro a battute o polemichette: ora devono governare e dare risposte concrete. Leggendo ancora gli atti legati al definanziamento delle opere di connessione per porto ed interporto, infatti, non c’è nessun esplicito riferimento alla certezza dei rifinanziamento degli stessi. Si legge che i 12 milioni che restano saranno utilizzati per la progettazione alla quale, peraltro, ha contribuito in maniera sostanziosa anche la Regione Toscana. Il resto si vedrà. Ecco, il Partito Democratico non si accontenta di un generico “poi si vedrà” e vuole impegni ufficiali e precisi. La ridda di dichiarazioni confuse e spesso in contraddizione dei vari esponenti della destra ci spingono a non mollare la presa. Serve chiarezza: ecco perché continueremo a chiedere come partito regionale, insieme ai territori, e come parlamentari, che il Governo venga in Parlamento a spiegare ed a prendere impegni ufficiali. C’è una nostra interrogazione già presentata: rispondano subito a quella. L’azione che il PD, a tutti i livelli e all’unisono ha messo in campo, ha infatti un solo obbiettivo: far sì che il Governo mantenga gli impegni e che rifinanzi queste opere indispensabili per lo sviluppo ed il lavoro. Tutto il resto non conta” concludono i tre esponenti PD.

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Partiti oggi gli incontri dell’esecutivo regionale del Pd toscano, guidato da Emiliano Fossi, con i sindacati regionali e le categorie economiche.

Questa mattina appuntamento nella sede fiorentina della Cgil con il segretario Rossano Rossi e la sua segreteria. Già calendarizzate per le prossime settimane le riunioni con le altre sigle.
“Un percorso di ascolto con il mondo del lavoro e dell’impresa é indispensabile e propedeutico a qualsiasi azione politica. Nel corso degli anni certamente si é destrutturato il rapporto tra partito e sindacati. Ma dobbiamo guardare avanti. Siamo stati in piazza a fianco dei lavoratori più volte in queste settimane, a partire dalla manifestazione sulla sanità, perché ci unisce una visione comune che ci oppone all’azione del governo nazionale ma anche la proposta politica regionale attraverso la quale dobbiamo dimostrare che noi siamo un’altra cosa” ha detto Fossi.
Sanità, salari, crisi aziendali, sicurezza sul lavoro, disuguaglianze territoriali, sociale, invecchiamento della popolazione e riorganizzazione dei servizi pubblici locali i principali temi trattati, su cui Pd e Cgil si sono impegnati a un confronto costante a cui l’incontro di oggi dà l’avvio.
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“Giù le mani dai soldi per Livorno. Il governo Meloni vuole depennare i fondi già stanziati dal precedente governo per il collegamento e la connessione tra porto, interporto e la rete ferroviaria ed i grandi corridoi europei, portando la cifra da 312 a 12 milioni. Una beffa, praticamente. Il ministro Salvini si presenti in Parlamento a rispondere alla nostra interrogazione firmata da Marco Simiani e soprattutto ripristini i 300 milioni annullati. I collegamenti ferroviari sono necessari per i servizi del porto di Livorno oggi e per quella che sarà la Darsena Europa domani. Un’opera da oltre 300 milioni è un’opera di valenza regionale, per questo ci siamo già attivati con i componenti della segreteria regionale che si occupano della materia per denunciare davanti all’opinione pubblica questa pesante sottrazione affinché il governo torni subito sui suoi passi. Non c’è competitività senza infrastrutture”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, dopo che il Governo ha praticamente annullato il finanziamento per il Collegamento dell’interporto di Guasticce alla linea Pisa-Vada via Collesalvetti e la bretella per il collegamento diretto tra la linea Firenze-Pisa e la linea Pisa-Vada via collesalvetti (By-pass di Pisa).

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Anche quest’anno il Partito Democratico della Toscana aderisce al Pride regionale in programma domani a Firenze. Lo farà con le proprie bandiere e una forte partecipazione di iscritti e militanti annunciata da tutta la Toscana. La delegazione del Pd si è data appuntamento nel corteo dietro al nono carro.

“Siamo al fianco della comunità lgbtqia+ per una piena uguaglianza e cittadinanza di tutti e tutte. É uno dei tanti tratti che ci rendono davvero agli antipodi della destra, basti pensare al recente attacco alle famiglie arcobaleno e ai loro figli. Dare diritti e tutele a qualcuno non toglie niente agli altri, ma aggiunge valore alla società. E questo è un concetto che ancora fa fatica a passare” dice il segretario regionale dem Emiliano Fossi, che domani sarà al corteo.

“Il diritto di disporre liberamente della propria sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano ed è basato su un’intrinseca libertà, dignità e uguaglianza. Dobbiamo per questo attivarci con leggi e battaglie civili affinché tutti i cittadini abbiano medesime opportunità affettive, genitoriali e familiari. Parallelamente serve una battaglia culturale che metta in campo un contrasto serio e deciso all’odio, all’intolleranza, a ogni forma di discriminazione” aggiunge Enzo Brogi, che coordina il dipartimento su diritti e parità del Pd regionale.

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Viale Niccolò Macchiavelli

“L’attacco antisemita diretto a Sara Funaro é grave e inaccettabile. A lei e coloro che sono stati offesi dalle parole lasciate su Instagram da un utente delirante va la solidarietà di tutto il nostro partito. Insieme all’indignazione, a cui ci associamo, bene ha fatto il Console di Israele a presentare anche denuncia. Tastiera e schermo non sono più una barriera protettiva per questi vigliacchi e violenti, ma anzi aggravano i reati. Ed è bene che siano individuati e puniti”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, dopo che il console di
Israele ha reso noto un attacco antisemita all’assessora di Firenze Sara Funaro da parte di un utente sui social network.

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Attivati i primi dipartimenti del Pd toscano, che andranno ad aggiungersi agli organismi già nominati nelle settimane scorse. “Nell’ottica di un lavoro collettivo e plurale, avevamo annunciato che, oltre alla segreteria, il lavoro del partito sarebbe stato allargato con la formazione di dipartimenti tematici guidati da persone di riconosciuta competenza nei rispettivi settori” spiega il segretario regionale Emiliano Fossi.

Fossi ha nominato:

  • Silvia Viviani alla guida del dipartimento “urbanistica”,
  • Nicola Censini, alle “politiche europee”,
  • Alessandro Franchi a quello che si occuperà di servizi pubblici locali
  • e Andrea Dominijanni per sport e tempo libero.

Altri dipartimenti saranno attivati nelle prossime settimane.

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“Ricordate la nuova Amministrazione di Poggio a Caiano, a Prato, che appena insediata fece togliere lo striscione ‘Verità per Giulio Regeni’? Ebbene, ne hanno combinata un’altra, ma prima faccio due giri di ruote indietro. Il palazzo comunale ha due ingressi, uno “principale” con tre scalini molto grandi, e uno laterale accessibile a tutte e tutti, anche alle persone con disabilità. Per questo, mi dicono, fino alla scorsa Giunta l’entrata “principale” è sempre stata chiusa, mentre quella laterale, accessibile, sempre aperta, come unico ingresso al palazzo.
Adesso l’attuale Giunta – che ricordo essere appoggiata da tutto il centrodestra – ha invece ripristinato l’ingresso principale, con le tre enormi barriere architettoniche, lasciando l’entrata laterale, inclusiva, come secondaria. Di fatto, creando cittadini di ‘serie A’ e altri ‘serie B’. Ma non solo. Mi dicono anche che per i primi due consigli comunali effettuati, l’ingresso laterale, quello cioè senza scalini, è rimasto addirittura chiuso! Che dire, è proprio vero che ‘il buongiorno si vede dal mattino’. E a Poggio a Caiano, a quanto pare, non è per chiunque.
PS: nessuno venga a giustificarsi dicendo che in un secondo momento verrà messa una rampa a quegli scalini. La soluzione c’è, ma soprattutto c’è sempre stata e a costo zero, con facilità. Cambiare qualcosa che funziona per creare questa differenza ha un solo nome: discriminazione”. Così, su Facebook, Iacopo Melio, consigliere regionale toscano e responsabile del dipartimento diritti e inclusione del Pd nazionale.

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“22.328 sono le famiglie che, lo scorso anno, hanno fatto domanda per il contributo affitti in Toscana. Nessuna di loro, quest’anno, potrà accedere ai sostegni dei fondi per il supporto agli affitti e la morosità incolpevole perché il governo ha deciso di non rifinanziarli.
Il loro diritto fondamentale alla casa è stato cancellato e, con l’aumento dei tassi di interesse, del costo delle case e del prezzo degli affitti, dell’inflazione e del caro bollette, sono sempre più le famiglie per le quali questo diritto è a rischio.
Stiamo assistendo a una vera e propria emergenza abitativa. Tagliare questi fondi ha significato cancellare gli unici ammortizzatori sociali che erano rimasti nel settore delle locazioni per tamponare il problema. La nostra Regione e i nostri Comuni proveranno ad arginare la crisi, perché le famiglie sotto la soglia di povertà, sotto sfratto o in attesa di una casa popolare aumentano e non possono essere lasciate sole. Ma sul diritto alla casa serve al più presto un piano nazionale sull’abitare dignitoso.
È per questo che oggi daremo il nostro contributo all’incontro del Partito democratico nazionale a Roma. La casa è un diritto fondamentale, da difendere e garantire”, così Francesco Battistini, responsabile diritto alla casa PD Toscana.
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