3 Agosto 2023

Pd Toscana: in sole tre ore oltre 100 firme per il salario minimo a Viareggio, nel primo appuntamento della mobilitazione regionale

In sole tre ore, oltre 100 firme per l’avvio della campagna in favore del salario minimo organizzata dal Partito Democratico della Toscana. Un successo per il gazebo sulla passeggiata di Viareggio, dove sono state numerose le persone che hanno deciso di sostenere la proposta per un salario minimo di nove euro l’ora e di riportare le proprie testimonianze dirette di lavoro sottopagato che non gli permette di vivere in modo dignitoso.

“Una bella mattinata di mobilitazione e partecipazione a Viareggio – ha commentato la responsabile del turismo e delle politiche del mare Federica Maineri -, dove la proposta di legge sul salario minimo ha trovato adesione da tanti cittadini e cittadine. Mentre la destra sceglie di rimandare la discussione della proposta di legge di altri due mesi, noi continuiamo a mobilitarci nelle piazze del paese reale per difendere il diritto al lavoro dignitoso e sicuro, un lavoro che non sia mai più sfruttamento ma sinonimo di equità, libertà e giustizia.”

All’iniziativa hanno preso parte la responsabile alla conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030 del Pd nazionale Annalisa Corrado, la responsabile del turismo e delle politiche del mare del Pd regionale Federica Maineri, il responsabile al diritto alla casa Francesco Battistini, il segretario del coordinamento territoriale PD Versilia Riccardo Brocchini, il segretario dell’Unione comunale di Viareggio Filippo Ciucci e il capogruppo del Partito Democratico di Viareggio Dario Ros

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Il Pd Toscana lancia “La salute prima di tutto”, una campagna di mobilitazione a difesa della sanità pubblica, contro tagli e sottofinanziamenti

“La salute prima di tutto”: è questo il titolo scelto dal PD Toscana per lanciare la campagna di mobilitazione sulla sanità. Un’azione ad ogni livello e con ogni interlocutore: dalla proposta di legge in Consiglio regionale a un ordine del giorno da presentare nei consigli comunali, fino ad una raccolta firme per i cittadini. Come hanno spiegato il segretario Emiliano Fossi, il capogruppo in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, il responsabile alla sanità Marco Niccolai e il portavoce del partito Diego Blasi alla conferenza di stamani, giovedì 3 agosto, è un’iniziativa che nasce a seguito del taglio del PNRR sulla sanità territoriale e dei sottofinanziamenti al Fondo Sanitario Nazionale da parte del Governo.
“Siamo molto preoccupati per le scelte che il Governo sta facendo sul piano della sanità, ma non solo – commenta Emiliano Fossi –. La nostra Regione si distingue, con orgoglio, per un modello di sanità pubblica, universalistica, di prossimità e territoriale. Un modello a rischio per le scelte scellerate, deliberate e ideologiche che il Governo sta facendo ridimensionando la spesa sanitaria nazionale. Noi non ci limitiamo a contestare questa impostazione, ma proviamo anche a costruire una mobilitazione fatta di proposte e sensibilizzazione: sin da subito porteremo nei Consigli comunali un ordine del giorno che parte da una proposta di legge del Consiglio regionale e faremo partire un’attività di informazione e raccolta firme per le persone”.
“La nostra preoccupazione – aggiunge Vincenzo Ceccarelli – parte dai dati, perché i numeri lasciano poco spazio alle opinioni. Ci viene da dire che la pandemia non ha insegnato nulla a questo Governo, visto che la prima azione fatta è stato un definanziamento del Fondo sanitario nazionale. E non lo diciamo noi, ma la Corte dei Conti. Dal 7% del Pil nel 2022 con il Ministro Speranza, siamo passati a un 6,2% per il 2024 e il 2025 con il Governo Meloni. Scelte incomprensibili da contrastare con tutte le nostre forze, mobilitandoci ad ogni livello. Dal Consiglio regionale siamo partiti con una proposta di legge rivolta al Parlamento in cui chiediamo che le risorse da destinare al Fondo sanitario nazionale non possano mai essere inferiori al 7,5%. Questo per mettere la sanità pubblica, che è un bene di tutti, in salvaguardia qualunque sia la maggioranza al governo”.
“È giusto che i cittadini e le cittadine sappiano cosa sta accadendo – commenta Marco Niccolai –. Prima il taglio del fondo sanitario nazionale, con le Regioni di ogni colore politico che chiedono almeno 5 miliardi di euro per la tenuta del sistema sanitario in questo anno, mentre il Governo decide di stanziarne solo 2 nel 2023. Poi il taglio del 30% delle case di comunità, degli ospedali di comunità e di altri interventi che stiamo portando avanti nei tempi stabiliti, con la revisione del Pnrr. Se la pandemia ci ha insegnato che il sistema sanitario è strategico e che la sanità territoriale è importante quanto quella ospedaliera, questo Governo sta sbagliando tutto. È per questo che scegliamo di mobilitarci”.
Proposta di legge in Consiglio regionale, ordine del giorno da presentare nei Consigli comunali e raccolta firme tra i cittadini e le cittadine: sono queste quindi le modalità attraverso cui il PD Toscana vuole agire. “La questione dell’Ordine del giorno nei consigli comunali in supporto alla proposta di legge – aggiunge Diego Blasi – è il primo atto di una modalità che il nuovo corso del PD vuole adottare nel rapporto tra partito, gruppo consiliare regionale e gruppi comunali. Ogni volta che metteremo in campo iniziative importanti e significative coinvolgeremo tutti gli amministratori e le amministratrici che, presentando atti collegati, daranno forza e supporto all’azione politica del partito. Questa campagna sulla sanità, inoltre, si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazione, che ci ha visti muoverci su salario minimo, emergenza casa e nidi gratis”.
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1 Agosto 2023

Jsw: Pd, basta perdere tempo, governo sblocchi la vertenza

“Il governo si deve prendere la responsabilità di sbloccare la vertenza con Jsw visto che dalla proprietà indiana non si è mosso nulla: gli investimenti e le commesse pubbliche sono ingenti mentre la posizione dell’azienda rimane ambigua. Il tavolo tecnico al Ministero delle Imprese e del Made in Italy che dovrebbe concludere il suo lavoro tra altri sei mesi rischia soltanto di far per perdere tempo ed alimentare false speranze a migliaia di lavoratori ed alla comunità di Piombino che purtroppo tempo non ne hanno più”: è quanto dichiarano i deputati Pd Emiliano Fossi, Marco Simiani, Laura Boldrini, Simona Bonafe, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Christian Di Sanzo e Arturo Scotto. Una delegazione del Partito Democratico, composta da Marco Simiani e Laura Boldrini, erano presenti ieri, lunedì 31 luglio, all’incontro sulla vertenza presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
 “A gennaio scadrà la cassa integrazione, ad oggi senza coperture per il rinnovo, e Jsw continua a declinare il suo piano industriale con richieste di ogni tipo: da nuovi finanziamenti pubblici alla realizzazione di impianti siderurgici troppo vicini al centro abitato. Cosa su cui, lo diciamo chiaramente, siamo e saremo contrari.
Tutto questo senza dare nessuna garanzia su produzione ed occupazione e senza la minima concertazione con i sindacati e la comunità cittadina. Questi continui rinvii non fanno altro che alimentare un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni che oggi sarebbero chiamate a decisioni stringenti. Noi continuiamo a pensare che la via maestra verificare, visto che non si muove niente, se ci sono anche altri investitori e ulteriori possibilità e progetti utilizzando anche le enormi aree pubbliche che Jsw continua a reclamare senza nessun diritto”: concludono.
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Pnrr: Fossi (Pd), Fitto conferma tagli alla Toscana, ma la destra applaude

“Circa Seicento milioni di euro già stanziati dal Pnrr verranno tagliati ai comuni della Toscana ma il Ministro Fitto non ha spiegato se, come e quando verranno reintegrati. Migliaia di progetti verranno quindi cancellati, nonostante siano già pronti e cantierabili”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario del Partito Democratico della Toscana, a margine dell’informativa svolta oggi martedì 1 agosto a Montecitorio dal Ministro Fitto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Nei giorni scorsi Anci Toscana ha lanciato l’allarme sui tagli: ci aspettavamo quindi dal governo rassicurazioni sulla disponibilità di risorse che incidono sul futuro dei nostri territori. Non solo non abbiamo avuto alcuna risposta chiara ma questa destra vorrebbe addirittura rivendicare come un successo questo fallimento epocale”: conclude Emiliano Fossi.
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Caporalato, sfruttamento e abusi sessuali di donne migranti in Toscana: interrogazione al Governo da parte dei parlamentari del Pd

“Quali iniziative intende intraprendere il Governo per rafforzare il contrasto al fenomeno del caporalato, allo sfruttamento e alle molestie che le donne subiscono durante i turni di lavoro massacranti e come vuole agire per estendere ovunque in Toscana le sezioni territoriali della Rete per il lavoro agricolo di qualità”: è quanto chiedono i deputati Pd della Toscana Laura Boldrini, Emiliano Fossi, Marco Furfaro, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi e Arturo Scotto in una interrogazione parlamentare depositata ieri, lunedì 31 luglio. Lo stesso atto verrà presentato al Senato dai senatori Pd Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
“L’inchiesta della ong WeWorld in collaborazione con l’associazione Tempi Moderni ha portato alla luce una situazione di grave sfruttamento di donne straniere nelle attività agricole della Toscana, settore in cui il caporalato risulta essere una delle piaghe più gravi.
Nonostante le importanti modifiche penali introdotte con la legge del 2016, gli strumenti di controllo e prevenzione appaiono ancora da rafforzare, così come risultano non insediate e attive in tutte le province toscane le sezioni della Rete per il lavoro agricolo di qualità, nate per arginare il fenomeno del caporalato attraverso la certificazione etica delle aziende che rispettano le regole”: conclude la nota.
“La condizione delle donne, quasi sempre migranti, che lavorano in agricoltura anche in Toscana spesso è basata sullo sfruttamento ed è indegna di un paese civile. Bisogna fare di più e rafforzare ovunque l’azione di prevenzione e di contrasto al caporalato, alle molestie e alle violenze. Questo non è lavoro, è schiavitù”: commenta la deputata Laura Boldrini.
“È una situazione inaccettabile. Una vera e propria violazione dei diritti, dei principi di sicurezza e della dignità umana. È necessario rafforzare i controlli e sostenere chi si trova in condizioni di vulnerabilità, perché è proprio in questo terreno che si muovono i reclutatori. Le vittime sono soprattutto persone migranti, trascinate in questo mondo di illegalità e sfruttamento perché non accompagnate nei percorsi di integrazione. Scegliere di scardinare i SAI porta anche a questo”: aggiunge il deputato e segretario del PD Toscana Emiliano Fossi.
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31 Luglio 2023

Rdc, Barnini: “Il Governo ha scaricato tutto sui Comuni e sui servizi sociali. Manca l’accompagnamento”

“La preoccupazione espressa dall’Ordine degli Assistenti sociali, in merito alla sospensione del Reddito di cittadinanza, è identica a quella dei Comuni che dall’oggi al domani si sono ritrovati a dover far fronte a un disagio individuale scaricato totalmente su di loro. La modalità con cui il Governo ha deciso di realizzare questa mossa non accompagna le persone verso una prospettiva diversa, ma le lascia semplicemente prive di alcun tipo di sostegno, alla ricerca di risposte da parte delle amministrazioni e delle Società della Salute.
La misura del Reddito di cittadinanza poteva essere rivista e modificata, magari distinguendo il sostegno alla povertà e marginalità estrema dall’accompagnamento in percorsi di inserimento socio-lavorativo, come suggerito dal PD nella scorsa legislatura. Ma non doveva essere cancellata, rimuovendo l’unica forma di sostentamento di migliaia di famiglie. Il Governo Meloni adesso fa dell’interruzione del servizio una bandiera ideologica, a conferma di come non abbiano assolutamente in testa un’idea di Paese inclusiva”, così Brenda Barnini, responsabile politiche sociali e welfare di comunità del PD Toscana.
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29 Luglio 2023

Gkn: Fossi e Nardini alla Ministra Calderone, risorse Pnrr per la formazione dei lavoratori

“Consentire ai lavoratori della Gkn, attualmente in cassa integrazione grazie ad un nuovo ammortizzatore sociale recentemente introdotto, di poter beneficiare dei percorsi di formazione finanziati dal PNRR”: è quanto chiedono al governo il deputato e segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi e l’Assessora regionale della Toscana alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini, promotori rispettivamente di una interrogazione parlamentare e di una lettera, destinati entrambi alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali.
“Nel confronto con lavoratori e istituzioni locali, è emersa, a fronte di concrete prospettive occupazionali, la necessità di mettere a disposizione di questi lavoratori percorsi formativi di aggiornamento e riqualificazione.
Trattandosi di lavoratori che beneficiano di una nuova tipologia di cassa integrazione guadagni in deroga di recentissima istituzione, chiediamo di poter utilizzare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Regione ha chiesto conferma di questa possibilità ad Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, titolare di GOL – Garanzia Occupabilità Lavoratori – il nuovo programma di riforma delle politiche attive previsto e finanziato con il PNRR di cui è titolare il Ministero del Lavoro” spiegano.
“L’impatto sociale della vertenza GKN per l’area metropolitana di Firenze e  per il territorio toscano tutto è chiara, ma ci teniamo a rimarcare questo aspetto ricordando come la Regione Toscana  si sia impegnata fin dall’inizio nel garantire ai lavoratori coinvolti in questa vicenda il massimo e migliore supporto, anche in termini di politiche attive del lavoro e di formazione. La Regione è in prima linea, infatti, nel cercare di individuare nuovi opportunità per il rilancio del sito produttivo, e da questo punto di vista sono e saranno necessari percorsi di formazione di aggiornamento delle competenze e riqualificazione dei lavoratori.
Per questo – concludono – chiediamo alla Ministra di attivarsi celermente per rendere possibile l’utilizzo delle risorse PNRR”.
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Niccolai (PD): la modifica del PNRR rischia di far saltare la realizzazione di 132 strutture di sanità territoriale in Toscana

“Nuovo durissimo colpo del Governo Meloni alla sanità pubblica: con la modifica del PNRR inviata alle Regioni rischia di saltare circa il 40% dei 172 milioni con cui è possibile realizzare le 132 strutture di sanità territoriale previste in Toscana ovvero case della comunità, ospedali di comunità, centrali operative territoriali. La Toscana è in pari con il cronoprogramma previsto dal Pnrr, quindi il danno è doppio perché va a colpire una Regione che sta mantenendo gli impegni presi.
Si colpisce alla radice il modello di sanità nato dopo la drammatica lezione della pandemia, che ha dimostrato come la sanità territoriale sia fondamentale.
Subdolo il comportamento del Governo che afferma che le strutture tagliate dovrebbero essere finanziate con altri fondi: peccato che gli altri fondi a cui ci si riferisca siano in gran parte già previsti per finanziare interventi sull’edilizia ospedaliera, sia i nuovi ospedali che le ristrutturazioni, oltretutto con tempi biblici di risposta da parte del Ministero.
Scaricare su quelle voci la sanità territoriale significa dunque bloccare gli investimenti sugli ospedali: da qualunque parti si guardi, questo è un nuovo taglio alla sanità. Dopo la richiesta di tutte le Regioni di ogni colore politico al Governo affinché stanzi 5 mld sul fondo sanitario nazionale nel 2023 a cui continua a non rispondere, non contenti adesso tagliano anche sugli investimenti in sanità.
La prossima settimana lanceremo una mobilitazione aperta a tutta la società toscana: i
cittadini devono sapere cosa sta succedendo e come in pochi mesi di cura Meloni si stia tornando addirittura sotto i livelli di finanziamento della sanità precedenti alla pandemia. Non staremo in silenzio di fronte ad un Governo che sta indebolendo così fortemente il nostro sistema sanitario pubblico”, così Marco Niccolai, responsabile sanità e diritto alla salute PD Toscana.
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Blasi (PD): Il governo con un SMS toglie il reddito di cittadinanza a 26mila toscani. La loro è una guerra ai poveri e non alla povertà.

“Saranno 26.500 le persone che in Toscana non percepiranno più il Reddito di cittadinanza, secondo le stime dell’Irpet. Già ieri in migliaia sono stati liquidati con un sms di poche righe, per un totale di 169mila in tutta Italia. Abbandonati a prescindere dalla loro condizione di vulnerabilità e costretti, ora, a dover sperare in una presa in carico da parte dei servizi sociali dei Comuni.

Mentre mutui e inflazione sono alle stelle, il governo toglie quella che per alcune persone era l’unica forma di sostentamento ed elargisce a pochissimi una mancetta di poco più di un euro giorno. Quella della destra è una guerra ai poveri, ma non hanno capito che deve essere sconfitta la povertà”, così Diego Blasi, portavoce del PD Toscana.

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28 Luglio 2023

Neri (PD): governo taglia fondi dissesto. Scelta sbagliata da correggere

Neri (PD): governo taglia fondi dissesto. Scelta sbagliata da correggere.

“Riteniamo che la scelta del Governo Meloni di stralciare dal PNRR i fondi destinati al dissesto idrogeologico e alla rigenerazione urbana sia sbagliata.

Gli enti locali sono in prima fila per la prevenzione e gli interventi di ripristino in seguito ai sempre più numerosi eventi calamitosi che devastano il territorio. Le risorse assegnatigli risultano essere le più impiegate negli interventi diffusi, dimostrando la capacità delle Amministrazioni locali sia di monitoraggio che di intervento. Toglierle significa abbandonare i comuni ma soprattutto i cittadini ad un territorio sempre più fragile e devastato da alluvioni e frane. Anche le imprese che operano nel settore saranno estremamente penalizzate.
Mentre la Regione Toscana approva una mozione dove, recependo gli emendamenti del gruppo PD, decide di dare supporto ai piccoli comuni che non hanno né le strutture interne né le risorse disponibili per progettare e intercettare finanziamenti per gli interventi, dimostrando la sua attenzione e sensibilità sui temi del dissesto idrogeologico e della rigenerazione urbana, il ministro Fitto porta il Governo nella direzione opposta togliendo di fatto le risorse del PNRR.
È del tutto evidente come il Governo in carica parli federalismo ma non lo pratichi, di vicinanza alle popolazioni che hanno subito danni da alluvioni ma non si preoccupa di prevenirli.
Ci auguriamo che questa posizione sia rivista o corretta”, così Francesca Neri, responsabile PNRR e programmazione PD Toscana.
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