19 Gennaio 2012

Scuola, i Democratici: “La Toscana sta dalla parte degli alunni disabili e degli insegnanti”

«Le famiglie, le istituzioni scolastiche, gli Enti locali lo hanno più volte denunciato: la diminuzione delle ore assegnate al sostegno degli alunni disabili colpisce diritti garantiti dalle leggi del nostro Paese, tra le più avanzate d’Europa».

Lo ha detto Daniela Lastri, consigliera regionale e responsabile scuola del Pd toscano, introducendo il dibattito “Nessuno sia escluso: la scuola è di tutti”, svoltosi questo pomeriggio a Firenze e organizzato dal gruppo democratico in Regione e dall’Unione regionale del partito.

Un confronto tra politici e operatori scolastici che ha voluto focalizzare l’attenzione sulle problematiche di accesso e sui diritti degli alunni disabili nella scuola, ma anche sulle politiche innovative della Regione e le buone pratiche che le amministrazioni locali e le scuole promuovono in Toscana.

«La Toscana, purtroppo – ha continuato Lastri – non fa eccezione. Aumentano gli alunni disabili, passati in un solo anno da 9.915 agli attuali 10.202. L’organico “di fatto” dedicato al sostegno è rimasto invariato, e solo grazie ad un importante coordinato intervento della Regione e dell’Ufficio scolastico regionale si è attivata un’azione di sistema per far fronte alla nuova realtà delle cose. Gli alunni disabili toscani, così, potranno ricevere le risposte che chiedono. A questa azione si è aggiunto, in occasione dell’approvazione della legge di bilancio, l’impegno formale della Regione, con il voto unanime del Consiglio, a provvedere con la prossima prima variazione di bilancio a stanziare un milione di euro per sostenere gli enti locali che garantiscono il servizio di trasporto scolastico degli alunni disabili. Più in generale, credo che sia urgente arrivare a definire un nuovo patto di concertazione tra la Regione e tutti i soggetti interessati all’integrazione scolastica degli alunni disabili».

Lastri ha anche annunciato che in primavera si terranno gli Stati generali della scuola, promossi dal Pd della Toscana.

Prima di lei è stato il segretario toscano, Andrea Manciulli ad intervenire. «Questo è il secondo appuntamento che dedichiamo alle questioni della scuola nel giro di pochi mesi – ha detto Manciulli – Lo facciamo perché siamo convinti che non basta enunciare la centralità della scuola pubblica a parole, ma bisogna praticarla con il confronto, le azioni di governo e la valorizzazione delle energie e delle migliori esperienze presenti sul territorio».

Il dibattito è proseguito con gli interventi dell’Assessore all’Istruzione della Regione Toscana Stella Targetti, poi l’Assessore all’Istruzione della Provincia di Siena Simonetta Pellegrini, la Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana Angela Palamone, Renella Bandinelli, Dirigente scolastica del Liceo Linguistico Pedagogico “Montale” di Pontedera, il  Presidente della Commissione Cultura e istruzione del Consiglio Regionale Nicola Danti. Per proseguire con Giovanni Di Fede, Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze, Carla Roncaglia, Assessore all’Istruzione del Comune di Livorno, Miriam Celoni, Assessore all’Istruzione della Provincia di Pisa; Rosa Maria Di Giorgi, Assessore all’Educazione del Comune di Firenze. Interverranno anche Emma Donnini, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Fucecchio, il Segretario PD Circolo 1 di Montecatini Terme Leonardo Magnani, Barbara Biagioni, Direttrice ISIDE del Comune di Grosseto, Carlo Testi, Dirigente Istituto comprensivo “Gandhi” di Firenze, Donatella Fantozzi, Assessore ai Servizi alla persona del Comune di Collesalvetti e Lucia Chirici e Patrizia Ventura, insegnanti dell’Istituto comprensivo “Don Milani” di Prato.

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18 Gennaio 2012

Della Monica: “Cambiare la giustizia in Italia si può”

“Le comunicazioni del ministro Severino indicano che è possibile vincere la sfida della giustizia aprendo una nuova stagione tesa a restituire alla giustizia di efficiente per i cittadini e per le imprese“. Lo ha detto la senatrice Silvia Della Monica, capogruppo Pd in commissione Giustizia, intervenendo in aula dopo le comunicazioni del ministro.

“Sono state individuate delle priorità di intervento – ha aggiunto – che corrispondono a quanto da noi sollecitato dall’inizio della legislatura, cioè la giustizia civile, il carcere e l’organizzazione giudiziaria. Occorre poi realizzare una riforma strutturale come la revisione di una geografia giudiziaria caratterizzata da circa 1500 uffici, distribuiti secondo criteri risalenti a due secoli fa. Una riforma che consentirà una migliore efficienza della giustizia anche sotto il profilo della specializzazione dei magistrati”.

“E’ importante che si attuino al più presto – ha proseguito – interventi incisivi per la giustizia civile e per il settore penale, andando nella direzione del cosiddetto penale minimo e della depenalizzazione, che costituiscono un cardine della riforma del diritto penale e un’inversione di tendenza . Così come è indispensabile attuare misure forti per affrontare il problema carceri“.

“Cambiare la giustizia in Italia si può – ha concluso Della Monica – se c’è la volontà politica nell’arco di qualche anno si può consentire al sistema di funzionare meglio, di rispondere alle aspettative delle imprese e ai bisogni di tutti i cittadini”.

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Della Monica: “Cambiare la giustizia in Italia si può”

“Le comunicazioni del ministro Severino indicano che è possibile vincere la sfida della giustizia aprendo una nuova stagione tesa a restituire alla giustizia di efficiente per i cittadini e per le imprese“. Lo ha detto la senatrice Silvia Della Monica, capogruppo Pd in commissione Giustizia, intervenendo in aula dopo le comunicazioni del ministro.

“Sono state individuate delle priorità di intervento – ha aggiunto – che corrispondono a quanto da noi sollecitato dall’inizio della legislatura, cioè la giustizia civile, il carcere e l’organizzazione giudiziaria. Occorre poi realizzare una riforma strutturale come la revisione di una geografia giudiziaria caratterizzata da circa 1500 uffici, distribuiti secondo criteri risalenti a due secoli fa. Una riforma che consentirà una migliore efficienza della giustizia anche sotto il profilo della specializzazione dei magistrati”.

“E’ importante che si attuino al più presto – ha proseguito – interventi incisivi per la giustizia civile e per il settore penale, andando nella direzione del cosiddetto penale minimo e della depenalizzazione, che costituiscono un cardine della riforma del diritto penale e un’inversione di tendenza . Così come è indispensabile attuare misure forti per affrontare il problema carceri“.

“Cambiare la giustizia in Italia si può – ha concluso Della Monica – se c’è la volontà politica nell’arco di qualche anno si può consentire al sistema di funzionare meglio, di rispondere alle aspettative delle imprese e ai bisogni di tutti i cittadini”.

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Pisa, aggressione ispettori del lavoro
Pd presenta interrogazione a Fornero

Un’interrogazione al ministro del Lavoro Elsa Fornero, per sapere se sia a conoscenza dell’aggressione avvenuta nei giorni scorsi a San Miniato ai danni di due ispettori del lavoro e cosa intenda fare per garantire la sicurezza del personale addetto a questa delicata funzione.

L’hanno presentata i deputati Pd Maria Grazia Gatti, Paolo Fontanelli ed Ermete Realacci, che hanno ricostruito la vicenda attraverso la denuncia della dottoressa Annamaria Venezia, direttrice della sede provinciale della Direzione del lavoro.

In particolare i deputati democratici concordano con lei su quanto “il clima sulle verifiche fiscali sia sempre più teso”, e anche la Direzione del lavoro “sia finita nel mirino, come Equitalia”. È necessario dunque, scrivono nell’interrogazione, “tutelare con tutti i mezzi possibili la sicurezza del personale addetto ad attività di garanzia dei diritti dei lavoratori”.

Di qui la richiesta degli esponenti Pd, che chiedono al ministro: “se sia al corrente del grave episodio citato in premessa e quali iniziative intenda adottare per garantire la sicurezza del personale addetto alla delicata funzione di ispettorato del lavoro” e infine anche “se non ritenga che sia indispensabile, per meglio favorirne l’attività in periodi così difficili, confermare la presenza capillare degli uffici e delle sedi dell’ispettorato del lavoro, anche nell’ambito dell’annunciata riorganizzazione”.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione:

Interrogazione a risposta in Commissione 5-05920

presentata da:

Maria Grazia Gatti
giovedì 12 gennaio 2012, seduta n.569

Gatti, Fontanelli e Realacci

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

– Per sapere – premesso che:

la dottoressa Annamaria Venezia, direttrice della sede della direzione territoriale (già provinciale) del lavoro di Pisa, nel corso di una conferenza stampa indetta l’11 gennaio 2011, ha denunciato un grave episodio verificatosi il giorno precedente ai danni di due ispettori del lavoro, durante lo svolgimento di attività di vigilanza esterna nella provincia di Pisa;
i due pubblici ufficiali, nell’ambito dell’attività di vigilanza programmata, hanno denunciato di essere stati aggrediti dal titolare di una ditta di autolavaggio sita a San Miniato, nella provincia di Pisa, dopo averlo informato delle conseguenze (provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, revocabile solo mediante immediata regolarizzazione della posizione del lavoratore e pagamento di una somma di 1.500 euro) legate all’accertamento della irregolarità del rapporto di lavoro di una delle due persone in servizio presso l’officina, rapporto che non era stato preventivamente comunicato al centro per l’impiego né risultava da altra documentazione obbligatoria di lavoro;
la dottoressa Venezia ha precisato che il titolare dell’autolavaggio, al momento della stesura del verbale di primo accesso ispettivo, ha cominciato a inveire contro i due ispettori del lavoro e ha rovesciato il tavolo di plastica sul quale si stava effettuando la verbalizzazione del provvedimento, colpendo alla gamba uno di questi; solo l’intervento del dipendente, l’allontanamento dei funzionari rifugiatisi in un bar e l’intervento di una pattuglia dei carabinieri consentiva di concludere le operazioni di verbalizzazione, che per ragioni di sicurezza veniva comunque effettuata presso la locale caserma dei Carabinieri;
la direttrice della direzione territoriale di Pisa ha dichiarato che «purtroppo il clima sulle verifiche fiscali è sempre più teso e siamo finiti nel mirino un po’ come Equitalia… È incredibile che funzionari pubblici debbano rischiare la loro incolumità nell’adempiere il loro lavoro»;
non si può non concordare con le affermazioni di cui sopra. In questo difficilissimo momento economico e sociale è necessario tutelare con tutti i mezzi possibili la sicurezza del personale addetto ad attività di garanzia dei diritti dei lavoratori -:

se sia al corrente del grave episodio citato in premessa e quali iniziative intenda adottare per garantire la sicurezza del personale addetto alla delicata funzione di ispettorato del lavoro;

se non ritenga che sia indispensabile, per meglio favorirne l’attività in periodi così difficili, confermare la presenza capillare degli uffici e delle sedi dell’ispettorato del lavoro, anche nell’ambito dell’annunciata riorganizzazione.

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17 Gennaio 2012

Eutelia, prospettive buone
ma servono garanzie su occupazione

Il nostro Partito ha seguito sin dall’inizio con grande attenzione, anche con le sue rappresentanze istituzionali, la vicenda Eutelia, azienda che negli ultimi anni è stata una realtà significativa nel nostro tessuto economico, e si è adoperato in tutte le sedi preposte per la prosecuzione dell’attività dell’azienda e il mantenimento degli standard occupazionali, da noi ritenuti obbiettivo prioritario visto anche il complesso momento di crisi che stiamo attraversando.

In questo momento una vicenda che è stata dolorosa e carica di criticità sembra essersi incanalata in una strada promettente. Da questo punto di vista abbiamo accolto con ottimismo l’arrivo della nuova proprietà che ha da subito posto sul piatto un piano aziendale certamente credibile, esternando la chiara volontà di impegnarsi in un progetto industriale di sviluppo restando nel contempo profondamente legata alla realtà produttiva aretina.

Su questa base crediamo però necessario, proprio perchè consideriamo il mantenimento dei posti di lavoro come il tema primario, un impegno chiaro affinchè si rispetti fino in fondo quanto promesso, con coerenza rispetto alle tante dichiarazioni pubbliche e alle molte assicurazioni fornite anche ai livelli istituzionali locali e alle rappresentanze sindacali. Chiediamo quindi all’azienda di adoperarsi per una celere ripresa produttiva e soprattutto in direzione del mantenimento dei livelli occupazionali pre-esistenti, non escludendo anche, qualora necessario, il ricorso a strumenti previsti dalla legge come gli ammortizzatori sociali.

Coordinamento provinciale Pd Arezzo

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Eutelia, prospettive buone
ma servono garanzie su occupazione

Il nostro Partito ha seguito sin dall’inizio con grande attenzione, anche con le sue rappresentanze istituzionali, la vicenda Eutelia, azienda che negli ultimi anni è stata una realtà significativa nel nostro tessuto economico, e si è adoperato in tutte le sedi preposte per la prosecuzione dell’attività dell’azienda e il mantenimento degli standard occupazionali, da noi ritenuti obbiettivo prioritario visto anche il complesso momento di crisi che stiamo attraversando.

In questo momento una vicenda che è stata dolorosa e carica di criticità sembra essersi incanalata in una strada promettente. Da questo punto di vista abbiamo accolto con ottimismo l’arrivo della nuova proprietà che ha da subito posto sul piatto un piano aziendale certamente credibile, esternando la chiara volontà di impegnarsi in un progetto industriale di sviluppo restando nel contempo profondamente legata alla realtà produttiva aretina.

Su questa base crediamo però necessario, proprio perchè consideriamo il mantenimento dei posti di lavoro come il tema primario, un impegno chiaro affinchè si rispetti fino in fondo quanto promesso, con coerenza rispetto alle tante dichiarazioni pubbliche e alle molte assicurazioni fornite anche ai livelli istituzionali locali e alle rappresentanze sindacali. Chiediamo quindi all’azienda di adoperarsi per una celere ripresa produttiva e soprattutto in direzione del mantenimento dei livelli occupazionali pre-esistenti, non escludendo anche, qualora necessario, il ricorso a strumenti previsti dalla legge come gli ammortizzatori sociali.

Coordinamento provinciale Pd Arezzo

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Pisa, Cantieri Navali: “L’accordo ripaga
i lavoratori per la loro battaglia”

L’annunciato accordo economico per l’acquisto dei Cantieri Navali è una notizia molto positiva. Un passo decisivo verso la conclusione di una vicenda lunga e pesante, soprattutto per i lavoratori e le loro famiglie, che hanno sopportato mesi di difficoltà economiche e di prospettive incerte. Intervenendo come Pd nel merito di questa vertenza abbiamo ribadito fin dall’inizio la necessità di non scendere a compromessi su due punti: la presenza di un Piano industriale credibile, a garanzia della continuità produttiva e a salvaguardia di un marchio di grande valore per Pisa, e il mantenimento dei livelli occupazionali. Se, come sembra, gli acquirenti possono offrire un impegno certo su questi due aspetti, siamo sicuri che anche gli altri problemi saranno rapidamente superati e la città in questo modo riconquisterà un centro importante di sviluppo. Una soluzione definitiva nei tempi più rapidi possibili è quello che giustamente si aspettano i lavoratori. Sarà il modo migliore per ripagarli della battaglia, forte ma sempre composta e dignitosa, che hanno portato avanti.

Maria Grazia Gatti, Paolo Fontanelli, Ermete Realacci
deputati Pd

Francesco Nocchi
segretario provinciale Pd Pisa

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Pisa, Cantieri Navali: “L’accordo ripaga
i lavoratori per la loro battaglia”

L’annunciato accordo economico per l’acquisto dei Cantieri Navali è una notizia molto positiva. Un passo decisivo verso la conclusione di una vicenda lunga e pesante, soprattutto per i lavoratori e le loro famiglie, che hanno sopportato mesi di difficoltà economiche e di prospettive incerte. Intervenendo come Pd nel merito di questa vertenza abbiamo ribadito fin dall’inizio la necessità di non scendere a compromessi su due punti: la presenza di un Piano industriale credibile, a garanzia della continuità produttiva e a salvaguardia di un marchio di grande valore per Pisa, e il mantenimento dei livelli occupazionali. Se, come sembra, gli acquirenti possono offrire un impegno certo su questi due aspetti, siamo sicuri che anche gli altri problemi saranno rapidamente superati e la città in questo modo riconquisterà un centro importante di sviluppo. Una soluzione definitiva nei tempi più rapidi possibili è quello che giustamente si aspettano i lavoratori. Sarà il modo migliore per ripagarli della battaglia, forte ma sempre composta e dignitosa, che hanno portato avanti.

Maria Grazia Gatti, Paolo Fontanelli, Ermete Realacci
deputati Pd

Francesco Nocchi
segretario provinciale Pd Pisa

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13 Gennaio 2012

Riforma del mercato del lavoro, i “dialoghi pisani” organizzati dal circolo Giovane Europa

Un Paese che non investe e non ha fiducia nei giovani, che quasi sempre sono gli ultimi per salario e i primi a perdere il lavoro, e sulle cui spalle gravano le politiche dissennate degli ultimi decenni. Questa è l’Italia oggi. Ma forse proprio la crisi attuale, che ancora una volta ha scaricato sulle loro prospettive attuali e future i suoi effetti più disastrosi, può essere l’occasione di ripensare il nostro modello sociale, e di riconsegnare nelle mani delle nuove generazioni il loro futuro.

Di questo discuteranno lunedì 16 alle ore 15, alla Scuola Superiore Sant’Anna, Nicola Sartor (docente di Scienza delle finanze, già sottosegretario all’Economia del Governo Prodi), Alessandro Rosina (docente di Demografia all’Università Cattolica di Milano), Antonio Misiani (deputato e tesoriere del Partito Democratico) e Andrea Giorgio (segretario regionale dei Giovani Democratici).

Sarà questo il primo incontro dei “Dialoghi pisani sulla riforma del mercato del lavoro”, un ciclo di seminari organizzato dal circolo “Giovane Europa”, circolo di studenti e dottorandi della Scuola Normale e della Scuola Sant’Anna che aderisce alla giovanile del Partito Democratico. I dibattiti si terranno fino a maggio e vedranno intervenire, tra gli altri, Sergio Cofferati, Stefano Fassina, Cesare Damiano, Pietro Ichino. Il programma completo e la diretta in streaming saranno a breve disponibili sul sito giovaneeuropa.wordpress.com.

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12 Gennaio 2012

Manciulli: “Ora il Parlamento deve avere la determinazione di cambiare l’attuale legge elettorale”

“Ora il Parlamento deve avere la determinazione di cambiare l’attuale legge elettorale. La riforma va fatta assolutamente per rispondere alla forte richiesta che arriva dalla società e che era rappresentata anche dalle centinaia di migliaia di firme raccolte per i quesiti referendari. Condividiamo, come ha spiegato oggi Bersani, che il PD metta in campo il suo impegno da subito per cambiare questa legge elettorale”. Così il segretario del PD della Toscana Andrea Manciulli, dopo la bocciatura dei quesiti referendari, sottolinea con forza la necessità di una nuova legge elettorale.

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