Pd Castelfiorentino, via a tesseramento
e raccolta firme per ”L’Italia sono anch’io”
Il Partito democratico di Castelfiorentino si mobilita per la campagna di tesseramento 2012. Domenica 12, 19 e 26 febbraio tutti i circoli Pd locali saranno aperti per permettere il rinnovo della tessera e per potersi iscrivere per la prima volta. Saranno anche occasioni di confronto e discussione sui temi più stingenti dell’attualità politica.
«Dall’insediamento di Monti il Pd ha sempre mantenuto una posizione di responsabilità a garanzia della tenuta dell’esecutivo, senza sottrarsi alle critiche e agli apprezzamenti verso di esso, cercando sempre di produrre proposte in linea con le proprie idee e cercando di spostare le posizioni del governo verso quelle azioni che da tempo proponiamo e da tempo abbiamo ufficializzato, nell’economia, nel welfare, nel lavoro» questo è il commento di Sandro Bartaloni, segretario Pd Castelfiorentino.
In merito alla campagna nazionale “L’Italia sono anche io” (campagna nazionale per la presentazione delle due proposte di legge di iniziativa popolare per la revisione delle norme sulla cittadinanza -la legge 91 del 1992- e per il diritto al voto alle elezioni amministrative per gli immigrati residenti in Italia da almeno 5 anni) Bartaloni conferma l’adesione del Pd castellano:
«Insieme ai Giovani democratici vogliamo dare il nostro contributo a questa campagna, sabato 11 e sabato 18 febbraio allestiremo in centro così da raccogliere più firme possibili».
Giulio Della Giovanpaola, segretario Giovani democratici Castelfiorentino aggiunge: «Un obiettivo chiaro e di civiltà con l’intenzione di far uscire il tema dell’immigrazione dall’ordine pubblico e dalle ideologie, per spostare invece l’attenzione sui problemi di vita quotidiana di un numero ben maggiore di persone che vivono e lavorano in questo, facendo sì che i figli degli immigrati nati in Italia siano cittadini italiani a tutti gli effetti da subito e che gli stranieri residenti da 5 anni possano quanto meno votare alle elezioni amministrative, come ci ha ricordato anche il presidente Napolitano in questi ultimi giorni».
Presenze su Tgr Toscana, Sani: “Il Pdl confonde volutamente i dati degli amministratori pubblici con quelli dei partiti”


Così Luca Sani, deputato e coordinatore della segreteria del PD toscano, risponde alle polemiche del Pdl dopo la pubblicazione dei dati dell’Osservatorio di Pavia in merito ai minutaggi delle presenze di esponenti di governo e politici nel Tgr Rai della Toscana.
“Considerare quindi i tempi delle presenze di rappresentanti istituzionali, come sindaci o presidente di Regione, come presenze di “parte”, confondendole con i dati delle presenze dei partiti, è un’analisi volutamente fuorviante da parte del Pdl. Dai dati emerge infatti come la presenza di partiti e coalizioni opposte sia perfettamente equilibrata. Dunque gli esponenti del Pdl, che forse ricordano come il partito di Silvio Berlusconi per quindici anni abbia egemonizzato i mezzi televisivi senza pudore, non abbiano timore: in Toscana, a quando ci dicono i dati, non funziona così”, conclude Sani.
Empolese-Valdelsa, il 9 febbraio assemblea: in primo piano riforma istituzionale e Piano socio-sanitario
Si terrà giovedì 9 febbraio dalle 18 presso la Fondazione I Care di Fucecchio (via I settembre, 43) l’assemblea territoriale del Partito democratico Empolese Valdelsa, in vista della conferenza programmatica del partito regionale, in programma a primavera, che ha come fra i suoi obiettivi il bilancio di metà legislatura e l’analisi di alcune questioni di governo regionale che devono essere parzialmente rivisitate e condivise.
«Vogliamo portare il nostro contributo alla conferenza regionale sulle due questioni più significative per l’Empolese Valdelsa: la riforma istituzionale regionale e il nuovo Piano sociosanitario regionale; i due temi su cui è nato l’Empolese Valdelsa (ricordo solo la creazione della Asl non provinciale e la nascita del Circondario nel 1997) e quelli su cui vogliamo dire la nostra – annuncia Brenda Barnini, segretario territoriale del Pd -. La riorganizzazione del sistema istituzionale regionale non può prescindere dal superamento delle Province e noi non avremo tentennamenti sull’argomento. Il governo Monti ha individuato il termine in cui le Regioni devono ridistribuire le competenze e le risorse, umane e finanziarie, attualmente in capo alle province. In Toscana è già stata individuata la sede in cui portare avanti questa riflessione, un tavolo paritetico con rappresentanti del Consiglio regionale e del Consiglio delle Autonomie Locali».
Barnini lancia poi una sfida alla Regione: «Chiediamo alla Regione di iniziare subito da subito questa discussione, a cui noi possiamo portare contributi importanti, con il Circondario che rappresenta una buona pratica di governo decentrato, che ha visto un ente di secondo livello mettersi alla prova nel governo di deleghe provinciali e ha portato maggiore responsabilizzazione dei Comuni e, in primo luogo, dei sindaci. Ci sentiamo anche di fare una “provocazione” alla Regione: in questa fase di ridefinizione complessiva, è necessario tenere di conto gli attuali confini provinciali, e quindi perseguire nella strada delle tre macro aree regionali (area metropolitana, Toscana costiera e Toscana del sud), oppure possiamo immaginare di costruire una sorta di “Toscana dei distretti”, con cui far dialogare territori geograficamente contigui e con le stesse caratteristiche economiche, a prescindere dagli attuali confini provinciali, per diffondere nuove e migliori opportunità di sviluppo economico?».
La riflessione del segretario si sposta poi sul nuovo Piano socio sanitario regionale: «Il Pssr disegna una nuova geografia della salute regionale, affidando all’area vasta gran parte del governo e delle scelte in tema di salute; la prospettiva di tre grandi centri universitari più una serie di presidi di salute territoriali non ci trova contrari, se però si manterranno trasferimenti di risorse coerenti con i bisogni di salute dei cittadini e capaci di mantenere qualità nelle risposte, e non si sottrarranno quindi risorse al territorio. Perché tutto questo funzioni, però, è necessario far partire da subito, nella nostra Asl, un percorso di riquadratura complessiva all’interno dell’azienda, che dopo la fase di riorganizzazione deve ritrovare una sua mission e una nuova unità d’intenti e condivisione».
Durante l’assemblea di giovedì 9 febbraio sarà messo in discussione e in approvazione un ordine del giorno di modifica della legge elettorale regionale. «Dopo l’importante volontà riformista espressa dal Consiglio regionale alla fine dell’anno, e in particolare del capogruppo Pd Vittorio Bugli, in tema di riduzione dei costi della politica, è necessario avviare la seconda fase di riforma complessiva, partendo dalla legge elettorale, che noi proponiamo di modificare in senso maggioritario e uninominale, per garantire rappresentanza territoriale e governabilità», conclude Barnini.
Pd Vinci, lancio del tesseramento e assemblea comunale
«Il contributo di tutti è importante per l’attività del Partito democratico, in quanto permette di proseguire nell’iniziativa politica e nelle sfide che dobbiamo portare avanti. Per fare questo è necessario l’apporto di energie, idee e passione da parte dei cittadini e dei circoli territoriali in modo da sostenere un lavoro quotidiano intorno a progetti, obiettivi e convinzioni». Con queste parole Daniele Vanni, segretario dei Democratici di Vinci, lancia la campagna di tesseramento del partito.
Domani, sabato 4 febbraio, dalle 10 alle 12,30 alla casa del popolo di Sovigliana e domenica 5 stesso orario alla casa del popolo di Vinci sarà possibile sottoscrivere l’iscrizione al partito o rinnovare la tessera. L’assemblea comunale prevista per giovedì 1 febbraio è stata rimandata a causa del maltempo a martedì 7 alle 21.30 alla casa del popolo di Sovigliana.
Si tratta di un appuntamento molto importante per cui si auspica una attiva partecipazione: saranno messi in discussione quattro documenti che riguardano: il sostegno alla campagna “L’Italia sono Anch’io” per la raccolta delle firme per le due proposte di legge sugli immigrati; la riduzione dei costi della politica: «in quanto pensiamo che anche la politica debba partecipare al risanamento del paese attraverso una riduzione del suo costo complessivo», spiega Vanni; il sostegno alla modifica delle legge elettorale della Regione Toscana, con l’intento di dare ai cittadini maggiore potere di scelta dei candidati; le primarie del Pd come strumento necessario per la selezione dei rappresentanti istituzionali ad ogni livello.
Sulle primarie chiara la posizione del segretario: «Gli appuntamenti elettorali che ci aspettano nei prossimi anni hanno una tale rilevanza che non possiamo assolutamente privare gli iscritti e tutto il vasto e variegato mondo che ha come riferimento il Pd del diritto di scegliere i propri candidati. Vogliamo primarie aperte a tutti perché pensiamo che chiunque si riconosca nel progetto politico del Pd deve avere la possibilità di partecipare alla selezione dei rappresentanti istituzionali. Noi crediamo che il Pd non debba chiudersi e confrontarsi solo tra iscritti che sono una frazione importante dei suoi elettori: occorre integrare l’appartenenza tradizionale con forme più larghe di partecipazione».
Della Monica: “Su indebitamento un aiuto alle famiglie”
“L’approvazione del decreto per risolvere il problema del sovraindebitamento nel processo civile è un primo passo importante”. Lo ha affermato la senatrice Silvia Della Monica, capogruppo Pd in commissione Giustizia, intervenendo in aula in dichiarazione di voto. “Non si può negare – ha spiegato – che il 94% delle famiglie italiane è in condizioni di debolezza economica e il 24% ha difficoltà nelle spese impreviste. Era indispensabile dare una nuova normativa per giungere ad un accordo con i creditori con una procedura alternativa di liquidazione, volta a vendere i beni del fallito e a ripartirne il ricavo tra i creditori”.
“E’ comunque indispensabile – ha aggiunto – un intervento strutturale in materia di giustizia civile che va incentrato sui tempi del processo e sulla necessità di un piano per la giustizia volto a ridurre in modo prioritario quantità e tempi del contenzioso civile. Ci aspettiamo quindi una riforma in qualche modo organica”.
“Ci aspettiamo – ha concluso Della Monica – un intervento sull’effettiva semplificazione dei riti civili perché pur essendo stati previsti tre riti, in realtà ci sono modalità diverse di svolgimento dei singoli processi che creano delle difficoltà notevoli per gli operatori. Se potessimo andare verso un unico rito che è quello del lavoro come rito base per il processo civile, avremmo raggiunto veramente l’effetto di fornire agli operatori della giustizia, magistrati e avvocati, cioè agli attori della giurisdizione, strumenti validi”.
Pisa e la green economy: il 4 febbraio dibattito a Palazzo Gambacorti
“Pisa e la green economy – Qualità, innovazione e smart cities per sfidare la crisi e affrontare il futuro” è il tema del dibattito organizzato dal Pd in programma sabato 4 febbraio alle 9.30 alla sala Regia di Palazzo Gambacorti (Comune di Pisa). Partecipano Andrea Ferrante (segretario comunale del Pd), Marco Filippeschi (sindaco di Pisa), Marco Frey (professore di Economia e Gestione delle imprese al S.Anna), Valter Tamburini (presidente Cna Toscana) ed Ermete Realacci (responsabile nazionale Pd per la Green Economy).
Napolitano, Manciulli condanna contestazioni Bologna
“In un paese civile le proprie ragioni non possono prescindere dal rispetto, soprattutto delle istituzioni, e non possono essere permesse prevaricazioni né tantomeno atti di violenza. Le contestazioni di oggi a Bologna sono da condannare con forza per di più perché approfittano di un’occasione di riconoscimento al nostro Presidente della Repubblica, una grande figura in cui sempre di più in questi anni ogni italiano si riconosce. Crediamo che oggi l’indignazione sia quella del Paese, che trova inaccettabile una degenerazione di comportamenti verso colui che più di tutti si fa garante delle regole democratiche e che anche sui temi delle giovani generazioni ha sempre fatto sentire il suo alto richiamo alla politica”.
Così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli deplora le contestazioni di oggi a Bologna durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al Presidente Napolitano.
Napolitano, Manciulli condanna contestazioni Bologna
“In un paese civile le proprie ragioni non possono prescindere dal rispetto, soprattutto delle istituzioni, e non possono essere permesse prevaricazioni né tantomeno atti di violenza. Le contestazioni di oggi a Bologna sono da condannare con forza per di più perché approfittano di un’occasione di riconoscimento al nostro Presidente della Repubblica, una grande figura in cui sempre di più in questi anni ogni italiano si riconosce. Crediamo che oggi l’indignazione sia quella del Paese, che trova inaccettabile una degenerazione di comportamenti verso colui che più di tutti si fa garante delle regole democratiche e che anche sui temi delle giovani generazioni ha sempre fatto sentire il suo alto richiamo alla politica”.
Così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli deplora le contestazioni di oggi a Bologna durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al Presidente Napolitano.
Giudici di pace: “Tenere insieme
risparmio, decentramento e efficienza”
Le disposizioni di chiusura del giudice di pace di Empoli e Castelfiorentino sono iniziate con il decreto di agosto del precedente governo Berlusconi e hanno trovato continuità nel segno del risparmio della pubblica amministrazione in questi giorni. Sul tema intervengono vari esponenti del Pd Empolese Valdelsa.
«Comprendiamo la necessità di dimagrire i costi della pubblica amministrazione-dichiara Andrea Campigli, segretario Pd Empoli- ma vogliamo segnalare anche gli sforzi fatti negli anni in questo senso da parte degli enti locali, a fronte di molto poco fatto da parte dello Stato sulle sedi periferiche, come nel caso dei giudici di pace. Riteniamo opportuno ragionare in termini di risparmio soprattutto rispetto alla qualità dei servizi offerti ai cittadini e ai professionisti, e quindi riuscire a mantenere questo tipo di sedi significa in prima battuta non ingolfare gli uffici fiorentini, ma snellire le pratiche, semplificare e ridurre i tempi della giustizia che ancora oggi rappresentano il vero problema in questo ambito».
«I numeri presi a riferimento dal governo per procedere al mantenimento o alla chiusura sono quelli del quinquennio 2004 – 2009 e per il nostro territorio sono numeri inferiori rispetto agli ultimi due anni, dettati proprio da una contingenza e non da una situazione reale, quindi l’invito che noi facciamo è quello di rivedere i parametri di riferimento, considerando inoltre un ampio bacino di utenza complessivo e un territorio variegato con due distretti industriali» chiarisce Brenda Barnini, segretario territoriale.
«Sentiamo la necessità di operare in termini di riduzione dei costi, ma sentiamo anche il bisogno di ritrovare nel decentramento e nella dislocazione di funzioni l’idea di una pubblica amministrazione capace di razionalizzare e riorganizzare aumentando la vicinanza con le comunità. Proponiamo quindi di rivedere i termini dell’operazione, aggiungendo che si possono azzerare i costi delle sedi mettendo a disposizione locali propri, occupati in gran parte da archivi, come nel caso di Castelfiorentino (dove la sede è ancora l’intera palazzina della pretura assente da quindici anni) e anche riorganizzare in maniera diversa, riuscendo a garantire comunque un servizio di front office- così Sandro Bartaloni, segretario Pd Castelfiorentino che aggiunge- L’impegno che chiediamo ai sindaci è quello della disponibilità a interloquire in questi termini con il Ministero, in modo da rivedere l’intera partita della giustizia e trovare soluzioni che tengano insieme la riduzione di costi, la vicinanza ai cittadini e l’efficienza dei servizi».
Giudici di pace: “Tenere insieme
risparmio, decentramento e efficienza”
Le disposizioni di chiusura del giudice di pace di Empoli e Castelfiorentino sono iniziate con il decreto di agosto del precedente governo Berlusconi e hanno trovato continuità nel segno del risparmio della pubblica amministrazione in questi giorni. Sul tema intervengono vari esponenti del Pd Empolese Valdelsa.
«Comprendiamo la necessità di dimagrire i costi della pubblica amministrazione-dichiara Andrea Campigli, segretario Pd Empoli- ma vogliamo segnalare anche gli sforzi fatti negli anni in questo senso da parte degli enti locali, a fronte di molto poco fatto da parte dello Stato sulle sedi periferiche, come nel caso dei giudici di pace. Riteniamo opportuno ragionare in termini di risparmio soprattutto rispetto alla qualità dei servizi offerti ai cittadini e ai professionisti, e quindi riuscire a mantenere questo tipo di sedi significa in prima battuta non ingolfare gli uffici fiorentini, ma snellire le pratiche, semplificare e ridurre i tempi della giustizia che ancora oggi rappresentano il vero problema in questo ambito».
«I numeri presi a riferimento dal governo per procedere al mantenimento o alla chiusura sono quelli del quinquennio 2004 – 2009 e per il nostro territorio sono numeri inferiori rispetto agli ultimi due anni, dettati proprio da una contingenza e non da una situazione reale, quindi l’invito che noi facciamo è quello di rivedere i parametri di riferimento, considerando inoltre un ampio bacino di utenza complessivo e un territorio variegato con due distretti industriali» chiarisce Brenda Barnini, segretario territoriale.
«Sentiamo la necessità di operare in termini di riduzione dei costi, ma sentiamo anche il bisogno di ritrovare nel decentramento e nella dislocazione di funzioni l’idea di una pubblica amministrazione capace di razionalizzare e riorganizzare aumentando la vicinanza con le comunità. Proponiamo quindi di rivedere i termini dell’operazione, aggiungendo che si possono azzerare i costi delle sedi mettendo a disposizione locali propri, occupati in gran parte da archivi, come nel caso di Castelfiorentino (dove la sede è ancora l’intera palazzina della pretura assente da quindici anni) e anche riorganizzare in maniera diversa, riuscendo a garantire comunque un servizio di front office- così Sandro Bartaloni, segretario Pd Castelfiorentino che aggiunge- L’impegno che chiediamo ai sindaci è quello della disponibilità a interloquire in questi termini con il Ministero, in modo da rivedere l’intera partita della giustizia e trovare soluzioni che tengano insieme la riduzione di costi, la vicinanza ai cittadini e l’efficienza dei servizi».
