9 Maggio 2012

“101… 102…103… Peppino vive!”: i Giovani Democratici di Firenze hanno ricordato Peppino Impastato

 

“101…102…103…Peppino vive!”, si leggeva questo oggi su Ponte Vecchio a Firenze e in tanti altri luoghi del territorio. È stata un’iniziativa organizzata dai Giovani Democratici della provincia di Firenze per ricordare Peppino Impastato, politico e attivista impegnato in prima linea contro la mafia e per questo ucciso nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978

Dalle 14.30 in centro i Gd hanno distribuito volantini che pubblicizzano i campi antimafia. “Importante ricordare la figura di Impastato, anche in Toscana dove non mancano casi di terre e stabili confiscati alla mafia: ancora necessario diffondere una cultura della legalità e della giustizia”, commentano Diana Kapo, segretaria Gd metropolitano Firenze e Cosimo Guccione, segretario Gd città di Firenze.

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Liquidazione Ginori, Mecacci e Sanquerin (Pd): “Ancora a fianco dei lavoratori, è purtroppo mancato un progetto industriale ambizioso”

“Una brutta notizia per Sesto Fiorentino e per l’economia toscana: è evidentemente mancato un progetto industriale in grado di guardare lontano”. Così Patrizio Mecacci, segretario Pd metropolitano Firenze, e Camilla Sanquerin, segretaria comunale Pd Sesto Fiorentino, dopo la messa in liquidazione della Richard Ginori 1735.

La politica e le istituzioni fin dalle prime avvisaglie si sono impegnate a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici perché fossero attivate quanto prima soluzioni adatte a mantenere attivo un presidio unico e prezioso del made in Italy.- proseguono -. Ma per ambire a risorse pubbliche c’è bisogno di una prospettiva forte, credibile, in grado di attirare eventuale soggetti imprenditoriali nuovi, per ambire a importanti quote di mercato seppur in periodo di crisi: tale prospettiva fino ad oggi è evidentemente mancata, così come è mancato il contributo del credito”.

Dal Pd in ogni caso piena solidarietà a lavoratori e lavoratrici dell’azienda.
“Continueremo con convinzione il nostro impegno perché ci sia continuità occupazionale nell’azienda e venga mantenuto il legame con il territorio: ora più che mai chi condivide questo disegno – cittadini, forze politiche, organizzazioni sindacali, imprenditori – è chiamato ad essere a fianco della storica azienda e dei suoi lavoratori”.

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Scuola, Lastri: “Il governo intervenga sul diritto allo studio. Istruzione e formazione sono le prime politiche di crescita per un Paese”

“La prima politica di crescita per un Paese è l’intervento nel settore dell’istruzione e della formazione, incrementare l’azione sul dritto allo studio e il sostegno a famiglie ed alunni per consentire loro di studiare è un investimento per il futuro e deve essere salvaguardato. Per questo fa bene la Regione Toscana a stanziare anche quest’anno risorse significative per mantenere gli stessi livelli di aiuto economico per borse di studio e contributi per l’acquisto di libri di testo per scuole medie e superiori di fronte ai mancati trasferimenti da parte dallo stato. Occorre però che il governo intervenga da subito con risorse importanti per garantire in modo stabile il diritto allo studio dato che in questi anni sono stati fatti solo tagli generalizzati. Proprio in un momento storico difficile come questo per il nostro paese è necessario che la scuola stia in cima alla lista delle priorità”.  

La responsabile Scuola del Pd della Toscana Daniela Lastri commenta positivamente l’impegno della Regione Toscana in materia di diritto allo studio e al contempo chiede che il governo intervenga al più presto per stanziare i fondi che altrimenti verranno a mancare da parte dello stato per l’anno scolastico 2012/2013.  

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Empoli, appello delle donne Pd alla Asl e alle amministrazioni

Si è svolta questo pomeriggio nella sede del Partito democratico Empolese Valdelsa a Empoli una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Brenda Barnini, segretario Pd Empolese Valdelsa; Tania Cintelli, portavoce Donne Pd Empolese Valdelsa e Mariella Santarelli, segreteria Donne Pd Empolese Valdelsa, per parlare delle questioni legate ai servizi per la tutela della salute delle donne dai servizi consultoriali a quelli sanitari.

«Abbiamo organizzato momenti di confronto sia con gli operatori della nostra Asl che con i responsabili regionali dei servizi e vogliamo presentare oggi le nostre considerazioni in merito – spiega Cintelli -. La costituzione un anno fa della Conferenza delle donne del Partito democratico nel nostro territorio è stata l’occasione per riprendere la discussione e l’approfondimento su molti temi che per troppo tempo erano stati messi nell’ombra ed avevano perso di attenzione anche da parte del gruppo dirigente del partito. Tra questi sicuramente spiccano le questioni legate ai servizi per la tutela della salute delle donne, dai servizi consultoriali a quelli sanitari. Per questo abbiamo organizzato momenti di confronto sia con gli operatori della nostra Asl che con i responsabili regionali dei servizi e vogliamo presentare oggi le nostre considerazioni in merito».

«Per quel che riguarda i servizi consultoriali – chiarisce Santarelli – assistiamo ad un’alterazione delle funzioni con una prevalenza di interventi medicalizzati e scarsa attenzione invece a tutti gli altri compiti che i consultori dovrebbero svolgere: dalla promozione del benessere psico-fisico della donna, a quello della coppia e dei giovani. Sempre meno donne italiane si rivolgono al consultorio nella fase della gestazione e l’organizzazione territoriale del servizio (nella nostra Asl ci sono 3 consultori principali e 13 secondari) ostacola la continuità della presa in carico da parte degli operatori che ruotano su più servizi. Sul fronte giovani la situazione è ancora peggiore, poiché esiste un unico punto su tutto il territorio dedicato a questa funzione e non esistono interventi strutturati e sistematici nelle scuole».

Cintelli continua dicendo che: «Ci siamo poi concentrate su quanto avviene nel percorso materno-infantile fuori e dentro l’ospedale. Il punto nascita dell’ospedale San Giuseppe di Empoli, inaugurato nel 2008, non sembra rispondere alle aspettative di molte donne che scelgono altre strutture. Malgrado il reparto sia stato attrezzato con stanza, con vasca per il parto in acqua, camera con letto matrimoniale fornita di culla e di tutti i comfort per la fase del travaglio con i propri familiari, non si garantisce il parto naturale. La sola opzione offerta alle donne è il parto in analgesia epidurale con un’utenza che ad oggi risulta ridotta. La sensazione è che sia stato abbandonato da parte della struttura ospedaliera il riconoscimento del valore della maternità come evento naturale accentuandone sempre più la medicalizzazione. Infine siamo in presenza di un aumento del numero di donne che scelgono di andare a partorire in strutture ospedaliere di altre Asl. Questa “fuga” è ancora più preoccupante vista la scelta della Regione di chiudere progressivamente i reparti che non raggiungono una certa soglia di parti durante l’anno».

«Da tutte queste considerazioni emergono una serie di richieste che come donne del Pd Empolese Valdelsa vogliamo portare all’attenzione degli amministratori locali e della dirigenza Asl – afferma Barnini -. Chiediamo che il nostro ospedale sappia ritrovare una dimensione familiare nel percorso nascita tramite un contesto organizzativo a misura della coppia e del bambino riscoprendo il valore sociale della maternità; che la gravidanza sia considerata come un evento fisiologico e naturale, garantendo un ventaglio di opportunità di scelta per il parto e mettendo a disposizione delle donne tutte le informazioni necessarie per scegliere consapevolmente. Che venga attuato un monitoraggio attento e puntuale sul numero degli operatori che obiettano nelle situazioni di interruzione volontaria della gravidanza e che venga assicurato un maggior sostegno alle coppie nelle varie fasi e problematiche della propria vita, garantendo anche il diritto al superamento delle difficoltà di procreare attraverso qualificati servizi di Procreazione Medicalmente Assistita. Sul fronte dei consultori pensiamo che si debba riflettere criticamente sul funzionamento del consultorio giovani perché sia maggiormente rispondente ai bisogni dei ragazzi mettendo in atto collegamenti più puntuali e continuativi con le scuole e i centri di aggregazione giovanile. Si richiede un impegno degli assessori all’istruzione del nostro Circondario per sensibilizzare le scuole ad inserire nei p.o.f. progetti sull’affettività e sulla sessualità consapevole.

Chiediamo – concludono Cintelli e Barnini – un reale e concreto impegno ai sindaci per il superamento delle criticità rilevate e per l’attuazione delle richieste formulate convinte che la tutela del diritto alla salute delle donne e dei bambini promuova il diritto alla salute di tutta la popolazione».

A giorni nascerà il profilo Facebook D-DEMETRA delle Donne Pd Empolese Valdelsa, nel quale si raccoglieranno le esperienze, i suggerimenti, i consigli e anche le critiche rispetto ai temi affrontati in sede di conferenza stampa.

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Morte Maurizio Cevenini, il cordoglio del Pd toscano

“È una notizia che ci colpisce profondamente. Il Partito Democratico della Toscana si stringe attorno ai familiari, agli amici, ai colleghi di Maurizio Cevenini e a tutto il Pd dell’Emilia Romagna in questo momento di grande costernazione e dolore”. 
Così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli esprime il cordoglio a nome del partito all’apprendere della tragica morte del consigliere regionale bolognese Maurizio Cevenini.

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I risultati delle amministrative e l’Europa
Manciulli: “Hollande cambierà anche noi”

«Qui continuiamo a vincere perché facciamo politica non di comunicazione, ma di sostanza. Come persone normali. Come Hollande». Il segretario del Pd toscano, Andrea Manciulli, è soddisfatto. I numeri dicono che la regione sta a sinistra nonostante astensioni e “grillini”. E allarga il suo raggio d’azione anche nelle roccaforti moderate.
Toscana sempre “rossa”?
«I risultati sono molto positivi, anche migliori rispetto a 5 anni fa. A Pistoia e Quarrata dove eravamo andati al ballottaggio vinciamo col 60% dei consensi, a Carrara la coalizione è al 65%. Ma soprattutto abbiamo la concreta possibilità di conquistare fra 15 giorni anche Lucca e Camaiore».
Erano del centrodestra.
«A Lucca siamo al 47% e al ballottaggio ci confronteremo col candidato del Terzo Polo che sta al 16%: 30 punti sotto. E a Camaiore abbiamo sfiorato la vittoria fin dal primo turno. Se continuiamo con umiltà e determinazione possiamo farcela».
Il centrodestra s’è liquefatto?
«S’è dissolta quella che voleva essere un’alternativa al governo del centrosinistra. Una discesa iniziata alle regionali. Ora il Pdl ha subito una caduta verticale».
Il primo partito anche in Toscana però è l’astensionismo: quasi il 40%.
«Anche alle regionali del 2010 c’era stata una riduzione dei votanti del 10%. Qui in Toscana siamo sempre stati fra il 70 e l’80% dei votanti».
Questa riduzione non la preoccupa?
«Certo che mi preoccupa e andrà studiata bene. Però è evidente che il calo della partecipazione è legato soprattutto al crollo del centrodestra».
L’exploit dei “grillini” c’è anche qui.
«La crescita del voto di protesta c’è in tutta Europa, noi ora abbiamo Grillo. E’ un fenomeno da ridimensionare col buon esempio di una politica seria, responsabile, che si occupa delle persone. Su questo la Toscana può dare un grande contributo al centrosinistra».
Perché?
«Perché se in Toscana il Pd e il centrosinistra continuano a vincere non è perché lo ordina il dottore. Ma perché sia nel modo di agire, sia nelle candidature abbiamo scelto una politica che più che comunicazione è sostanza. Ad esempio Bertinelli a Pistoia e Tambellini a Lucca hanno ottenuto tanti voti perché più che nei salotti delle tv, sono andati per strada a parlare alle persone. Certo si sono presi anche degli insulti, non hanno promesso che faranno “volare i ciuchi”, hanno garantito il loro impegno. E’ questa l’unica chiave per riconquistare la fiducia delle persone. L’idea che il politico deve essere un bravo presentatore tv, bello e pettinato, è un’idea distorta. Lo dimostra anche la vittoria dei socialisti in Francia».
In che senso?
«Quella di Hollande è la vittoria di una persona normale e anche di un professionista della politica. Sono amico della sua ex compagna e dei suoi figli da anni. Hollande è stato il segretario del Ps quando i socialisti hanno toccato il punto più basso della loro storia con Jospin che non arriva nemmeno al ballottaggio. In Italia l’avrebbero crocifisso. Invece ha continuato a lavorare, a sgobbare, perché la politica è anche fatica mica solo immagine, e qualche anno dopo è proprio lui che riporta i socialisti all’Eliseo. E’ la dimostrazione che l’idea distorta di leadership che ci ha lasciato Berlusconi è roba vecchia. La sua vittoria è importante anche per Bersani che come Hollande è un leader normale che non cerca fuochi di artificio, ma di costruire un progetto per il Paese».
Magari cambiando anche le politiche recessive dell’Europa. O no?
«Sta lì la scommessa dei socialisti francesi e degli altri progressisti in Europa: rompere la supremazia dei mercati e degli egoismi nazionali e ridare un volto di umanità e crescita al nostro continente. Come dice Hollande il cambiamento è adesso».

 

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I risultati delle amministrative e l’Europa
Manciulli: “Hollande cambierà anche noi”

«Qui continuiamo a vincere perché facciamo politica non di comunicazione, ma di sostanza. Come persone normali. Come Hollande». Il segretario del Pd toscano, Andrea Manciulli, è soddisfatto. I numeri dicono che la regione sta a sinistra nonostante astensioni e “grillini”. E allarga il suo raggio d’azione anche nelle roccaforti moderate.
Toscana sempre “rossa”?
«I risultati sono molto positivi, anche migliori rispetto a 5 anni fa. A Pistoia e Quarrata dove eravamo andati al ballottaggio vinciamo col 60% dei consensi, a Carrara la coalizione è al 65%. Ma soprattutto abbiamo la concreta possibilità di conquistare fra 15 giorni anche Lucca e Camaiore».
Erano del centrodestra.
«A Lucca siamo al 47% e al ballottaggio ci confronteremo col candidato del Terzo Polo che sta al 16%: 30 punti sotto. E a Camaiore abbiamo sfiorato la vittoria fin dal primo turno. Se continuiamo con umiltà e determinazione possiamo farcela».
Il centrodestra s’è liquefatto?
«S’è dissolta quella che voleva essere un’alternativa al governo del centrosinistra. Una discesa iniziata alle regionali. Ora il Pdl ha subito una caduta verticale».
Il primo partito anche in Toscana però è l’astensionismo: quasi il 40%.
«Anche alle regionali del 2010 c’era stata una riduzione dei votanti del 10%. Qui in Toscana siamo sempre stati fra il 70 e l’80% dei votanti».
Questa riduzione non la preoccupa?
«Certo che mi preoccupa e andrà studiata bene. Però è evidente che il calo della partecipazione è legato soprattutto al crollo del centrodestra».
L’exploit dei “grillini” c’è anche qui.
«La crescita del voto di protesta c’è in tutta Europa, noi ora abbiamo Grillo. E’ un fenomeno da ridimensionare col buon esempio di una politica seria, responsabile, che si occupa delle persone. Su questo la Toscana può dare un grande contributo al centrosinistra».
Perché?
«Perché se in Toscana il Pd e il centrosinistra continuano a vincere non è perché lo ordina il dottore. Ma perché sia nel modo di agire, sia nelle candidature abbiamo scelto una politica che più che comunicazione è sostanza. Ad esempio Bertinelli a Pistoia e Tambellini a Lucca hanno ottenuto tanti voti perché più che nei salotti delle tv, sono andati per strada a parlare alle persone. Certo si sono presi anche degli insulti, non hanno promesso che faranno “volare i ciuchi”, hanno garantito il loro impegno. E’ questa l’unica chiave per riconquistare la fiducia delle persone. L’idea che il politico deve essere un bravo presentatore tv, bello e pettinato, è un’idea distorta. Lo dimostra anche la vittoria dei socialisti in Francia».
In che senso?
«Quella di Hollande è la vittoria di una persona normale e anche di un professionista della politica. Sono amico della sua ex compagna e dei suoi figli da anni. Hollande è stato il segretario del Ps quando i socialisti hanno toccato il punto più basso della loro storia con Jospin che non arriva nemmeno al ballottaggio. In Italia l’avrebbero crocifisso. Invece ha continuato a lavorare, a sgobbare, perché la politica è anche fatica mica solo immagine, e qualche anno dopo è proprio lui che riporta i socialisti all’Eliseo. E’ la dimostrazione che l’idea distorta di leadership che ci ha lasciato Berlusconi è roba vecchia. La sua vittoria è importante anche per Bersani che come Hollande è un leader normale che non cerca fuochi di artificio, ma di costruire un progetto per il Paese».
Magari cambiando anche le politiche recessive dell’Europa. O no?
«Sta lì la scommessa dei socialisti francesi e degli altri progressisti in Europa: rompere la supremazia dei mercati e degli egoismi nazionali e ridare un volto di umanità e crescita al nostro continente. Come dice Hollande il cambiamento è adesso».

 

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8 Maggio 2012

Elezioni comunali, Manciulli: “Toscana prima
locomotiva del Pd e del centrosinistra in Italia”

“Per il centrosinistra toscano è stato un buon voto che fra 15 giorni, se ci impegniamo con umiltà e dedizione, può diventare ottimo”. Così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli commenta i risultati delle elezioni comunali del 6 e 7 maggio 2012, pensando da subito ai ballottaggi in programma a Lucca e Camaiore, due città amministrate finora dal centrodestra.

“La cosa molto positiva – spiega Manciulli – è che in alcune realtà siamo andati molto meglio di 5 anni fa. A Pistoia e a Quarrata 5 anni fa andammo al ballottaggio, mentre stavolta abbiamo vinto in entrambe le città con il 60% dei voti, e abbiamo riconquistato diversi Comuni più piccoli“.

“In un momento di crisi della politica come questo – dice il segretario del Pd della Toscana – c’è un dato da tenere in considerazione: la qualità e il modo di essere dei nostri amministratori locali, persone serie che hanno battuto palmo a palmo il territorio e sono andati a guardare negli occhi anche il malcontento. Quando si fa politica con professionalità e modestia, cioè come persone normali, mettendoci la faccia e cercando di risolvere i problemi della gente senza promettere che i ciuchi possano volare – conclude Manciulli – la politica non perde terreno”.

 

              

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Elezioni comunali, Manciulli: “Toscana prima
locomotiva del Pd e del centrosinistra in Italia”

“Per il centrosinistra toscano è stato un buon voto che fra 15 giorni, se ci impegniamo con umiltà e dedizione, può diventare ottimo”. Così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli commenta i risultati delle elezioni comunali del 6 e 7 maggio 2012, pensando da subito ai ballottaggi in programma a Lucca e Camaiore, due città amministrate finora dal centrodestra.

“La cosa molto positiva – spiega Manciulli – è che in alcune realtà siamo andati molto meglio di 5 anni fa. A Pistoia e a Quarrata 5 anni fa andammo al ballottaggio, mentre stavolta abbiamo vinto in entrambe le città con il 60% dei voti, e abbiamo riconquistato diversi Comuni più piccoli“.

“In un momento di crisi della politica come questo – dice il segretario del Pd della Toscana – c’è un dato da tenere in considerazione: la qualità e il modo di essere dei nostri amministratori locali, persone serie che hanno battuto palmo a palmo il territorio e sono andati a guardare negli occhi anche il malcontento. Quando si fa politica con professionalità e modestia, cioè come persone normali, mettendoci la faccia e cercando di risolvere i problemi della gente senza promettere che i ciuchi possano volare – conclude Manciulli – la politica non perde terreno”.

 

              

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La green economy per lo sviluppo qualificato della Toscana Giovedì incontro PD con Realacci, Simoncini, Ferrucci e Mecacci

“La green economy per lo sviluppo qualificato della Toscana”, questo è il titolo dell’incontro organizzato dal Partito Democratico toscano e fiorentino insieme al Gruppo Pd in consiglio regionale che si svolgerà a Firenze giovedì 10 maggio alle 17 nella sala conferenze della sede Pd in via Forlanini 162.

Interverranno il segretario del Pd metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci, il responsabile regionale economia e lavoro dei Democratici Ivan Ferrucci, l’assessore alle attività produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini ed Ermete Realacci, responsabile “Green economy” e “Qualità italiana” del Forum politiche ambientali del Partito Democratico.  

 

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