Empoli, appello delle donne Pd alla Asl e alle amministrazioni
Si è svolta questo pomeriggio nella sede del Partito democratico Empolese Valdelsa a Empoli una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Brenda Barnini, segretario Pd Empolese Valdelsa; Tania Cintelli, portavoce Donne Pd Empolese Valdelsa e Mariella Santarelli, segreteria Donne Pd Empolese Valdelsa, per parlare delle questioni legate ai servizi per la tutela della salute delle donne dai servizi consultoriali a quelli sanitari.
«Abbiamo organizzato momenti di confronto sia con gli operatori della nostra Asl che con i responsabili regionali dei servizi e vogliamo presentare oggi le nostre considerazioni in merito – spiega Cintelli -. La costituzione un anno fa della Conferenza delle donne del Partito democratico nel nostro territorio è stata l’occasione per riprendere la discussione e l’approfondimento su molti temi che per troppo tempo erano stati messi nell’ombra ed avevano perso di attenzione anche da parte del gruppo dirigente del partito. Tra questi sicuramente spiccano le questioni legate ai servizi per la tutela della salute delle donne, dai servizi consultoriali a quelli sanitari. Per questo abbiamo organizzato momenti di confronto sia con gli operatori della nostra Asl che con i responsabili regionali dei servizi e vogliamo presentare oggi le nostre considerazioni in merito».
«Per quel che riguarda i servizi consultoriali – chiarisce Santarelli – assistiamo ad un’alterazione delle funzioni con una prevalenza di interventi medicalizzati e scarsa attenzione invece a tutti gli altri compiti che i consultori dovrebbero svolgere: dalla promozione del benessere psico-fisico della donna, a quello della coppia e dei giovani. Sempre meno donne italiane si rivolgono al consultorio nella fase della gestazione e l’organizzazione territoriale del servizio (nella nostra Asl ci sono 3 consultori principali e 13 secondari) ostacola la continuità della presa in carico da parte degli operatori che ruotano su più servizi. Sul fronte giovani la situazione è ancora peggiore, poiché esiste un unico punto su tutto il territorio dedicato a questa funzione e non esistono interventi strutturati e sistematici nelle scuole».
Cintelli continua dicendo che: «Ci siamo poi concentrate su quanto avviene nel percorso materno-infantile fuori e dentro l’ospedale. Il punto nascita dell’ospedale San Giuseppe di Empoli, inaugurato nel 2008, non sembra rispondere alle aspettative di molte donne che scelgono altre strutture. Malgrado il reparto sia stato attrezzato con stanza, con vasca per il parto in acqua, camera con letto matrimoniale fornita di culla e di tutti i comfort per la fase del travaglio con i propri familiari, non si garantisce il parto naturale. La sola opzione offerta alle donne è il parto in analgesia epidurale con un’utenza che ad oggi risulta ridotta. La sensazione è che sia stato abbandonato da parte della struttura ospedaliera il riconoscimento del valore della maternità come evento naturale accentuandone sempre più la medicalizzazione. Infine siamo in presenza di un aumento del numero di donne che scelgono di andare a partorire in strutture ospedaliere di altre Asl. Questa “fuga” è ancora più preoccupante vista la scelta della Regione di chiudere progressivamente i reparti che non raggiungono una certa soglia di parti durante l’anno».
«Da tutte queste considerazioni emergono una serie di richieste che come donne del Pd Empolese Valdelsa vogliamo portare all’attenzione degli amministratori locali e della dirigenza Asl – afferma Barnini -. Chiediamo che il nostro ospedale sappia ritrovare una dimensione familiare nel percorso nascita tramite un contesto organizzativo a misura della coppia e del bambino riscoprendo il valore sociale della maternità; che la gravidanza sia considerata come un evento fisiologico e naturale, garantendo un ventaglio di opportunità di scelta per il parto e mettendo a disposizione delle donne tutte le informazioni necessarie per scegliere consapevolmente. Che venga attuato un monitoraggio attento e puntuale sul numero degli operatori che obiettano nelle situazioni di interruzione volontaria della gravidanza e che venga assicurato un maggior sostegno alle coppie nelle varie fasi e problematiche della propria vita, garantendo anche il diritto al superamento delle difficoltà di procreare attraverso qualificati servizi di Procreazione Medicalmente Assistita. Sul fronte dei consultori pensiamo che si debba riflettere criticamente sul funzionamento del consultorio giovani perché sia maggiormente rispondente ai bisogni dei ragazzi mettendo in atto collegamenti più puntuali e continuativi con le scuole e i centri di aggregazione giovanile. Si richiede un impegno degli assessori all’istruzione del nostro Circondario per sensibilizzare le scuole ad inserire nei p.o.f. progetti sull’affettività e sulla sessualità consapevole.
Chiediamo – concludono Cintelli e Barnini – un reale e concreto impegno ai sindaci per il superamento delle criticità rilevate e per l’attuazione delle richieste formulate convinte che la tutela del diritto alla salute delle donne e dei bambini promuova il diritto alla salute di tutta la popolazione».
A giorni nascerà il profilo Facebook D-DEMETRA delle Donne Pd Empolese Valdelsa, nel quale si raccoglieranno le esperienze, i suggerimenti, i consigli e anche le critiche rispetto ai temi affrontati in sede di conferenza stampa.