CON IL “SI” AVREMO UNA CASA ANCORA PIU’ BELLA, di Maurizio Bozzaotre
«Se vince il No non è vero che non cambia nulla; se vince il No ci teniamo la Costituzione più bella del mondo, quella che per settant’anni ha comunque assicurato pace e libertà al nostro Paese»: suona pressappoco così una delle obiezioni provenienti dal variegato e composito “fronte del No” alla riforma costituzionale, quella che tutti noi saremo chiamati ad approvare domenica 4 dicembre. E non c’è dubbio che si tratti di un argomento che per molti, specie a sinistra, abbia una fascinazione: è difficile negare che è anche grazie alla nostra bella Costituzione che l’Italia sia diventato il grande Paese che era e, nonostante tutto, continua ad essere. La suggestione è forte, dunque, anche perché indiscutibilmente poggiata su una evidenza storica.
E però, anche se la suggestione è forte, l’obiezione che essa vorrebbe fondare è invece, come si dice in “giuridichese”, totalmente inconferente. Perché è certamente vero che se vince il “No” ci teniamo la Costituzione più bella del mondo. Ma è altrettanto vero che questo varrà anche se vince il “Sì”: perché la Costituzione continuerà ad essere «quella del ‘48» anche se “passa” la riforma Renzi-Boschi, rimanendo immutata nella sua parte più importante, quella che davvero la contraddistingue e la rende “bella” sul piano valoriale e programmatico.
Sì, perché, come hanno osservato autorevoli commentatori, la riforma di cui si discute NON è una “nuova” Costituzione, bensì tutt’al più un tentativo di… “manutenzione straordinaria” della Costituzione del ’48; un tentativo di rendere più efficiente e razionale l’assetto organizzativo dei pubblici poteri che non tocca minimamente il sistema dei principi fondamentali e dei rapporti tra cittadini e poteri; e non tocca neppure quello che potremmo definire l’assetto “programmatico” della nostra Costituzione, espresso in particolare dal principio di eguaglianza sostanziale (art. 3, secondo comma) e dalle disposizioni sui rapporti economici e sui diritti sociali contenute nella Parte Prima. Così come neppure vengono modificate – se non apportando alcuni limitati correttivi in senso rafforzativo – le garanzie previste dalla Costituzione, quelle che costituiscono il sistema dei “contrappesi” a tutela di tutti noi: Presidente della Repubblica, Corte costituzionale, potere giudiziario.
L’argomentazione in base alla quale cambiando la Seconda Parte si vada ad incidere sulla Prima di per sé non prova nulla: si dovrebbe dimostrare che questa “incidenza” vada a peggiorare l’assetto della Prima Parte, ma nessuno è stato in grado di farlo, al netto di formule stereotipate che in questi mesi abbiamo sentito e letto ma che, nonostante siano ripetute ad ogni piè sospinto, rimangono prive di ogni aderenza alla realtà e al testo della riforma. Lo dimostra il fatto che ogni volta alla domanda diretta «ci dite dove sta scritto nel testo quel che voi paventate?» le risposte si facciano improvvisamente – e leopardianamente – vaghe come costellazioni stellari.
La Costituzione è la casa di tutti noi, e ogni casa è fatta di molte parti. Ci sono le fondamenta, i muri portanti, gli impianti, eccetera eccetera. Quel che si sta tentando di fare non è costruire nuove fondamenta o nuove mura, ma semplicemente “adeguare” alcuni impianti alle nuove esigenze della realtà contemporanea, mettendo finalmente mano a quella operazione di manutenzione straordinaria di cui questa nostra bella casa aveva bisogno da molto tempo.
Ecco perché dobbiamo votare Sì al referendum di domenica: per “tenerci” la nostra Costituzione del ’48 e renderla al tempo stesso più vicina a noi e ai nostri bisogni. Insomma, per farla ancora più “bella”.
Maurizio Bozzaotre
Resp. Forum Riassetto Istituzionale
PD Toscana
La riforma costituzionale merita di essere sostenuta, ecco perchè. Appello al voto del segretario PD Dario Parrini


La ragione più importate per votare sì, di Riccardo Nocentini


La Costituzione del ’48 che incontra la Costituzione materiale, quella della realtà effettiva delle forze politiche, economiche e sociali, per attuare quei principi fondamentali che ancora oggi sono vivi, a maggior ragione perché disattesi. Come un programma di azione, ideale e concreto, per superare lo scarto tra quello che è e quello che vorremmo che fosse.
Referendum. Dato finale dei comitati per il Sì: 1000 in Toscana


Rush finale per la campagna referendaria a favore del SÌ anche in Toscana, dove venerdì sera alle 21 si chiude la campagna nazionale con Matteo Renzi in Piazza Signoria a Firenze.
Oggi il comitato regionale del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre diffonde il dato finale dei comitati che si sono formati nella regione in questi mesi, che ha raggiunto quota mille: circa 300 a Firenze, 150 tra Prato e Pistoia, 250 nell’area di Lucca e Massa Carrara, 150 tra Pisa e Livorno, 150 nell’area della Toscana sud. I comitati, con almeno 5 componenti ciascuno, sono stati formati prevalentemente con una logica territoriale, in frazioni o quartieri, ma è consistente anche la diffusione di comitati tematici su sanità, o composti da giuristi o studenti, per fare alcuni esempi.
Sempre oggi anche in Toscana decine di sindaci sono scesi in piazze e strade dei loro comuni per la giornata di mobilitazione #bastaunsindaco.
“Devo ringraziare dirigenti, amministratori, militanti, che non si sono risparmiati. Hanno dato il massimo e continueranno a impegnarsi a fondo anche nei prossimi giorni, fino all’ultimo secondo della campagna elettorale. La riforma costituzionale semplifica il Paese e lo rende più efficace, stabile, governabile. Grazie alla riforma avremo una politica che potrà affrontare meglio i problemi economici e sociali e che costerà di meno. I senatori diminuiranno da 315 a 100, non avranno indennità e a sceglierli continueranno ad essere i cittadini, anche i cinque milioni di italiane e di italiani che hanno meno di 25 anni e che per questo oggi non possono votare per il Senato. Col Sì l’Italia diventerà più forte in Europa, dove potrà far valere più incisivamente le proprie ragioni. La vittoria del No va evitata perché la bocciatura di riforme indispensabili e di assoluto buonsenso come quelle che noi proponiamo aprirebbe nel Paese una fase di incertezza dannosa e di instabilità, col rischio di un salto nel buio che avrebbe ricadute negative su famiglie e imprese” spiega il segretario PD Dario Parrini. “È inoltre evidente che l’alternativa è tra questa riforma o nessuna riforma per chissà quanti anni. O Sì o mai più. O si sblocca il Paese o si torna nella palude dei veti incrociati, alla stagione dell’immobilismo e dell’impotenza riformatrice. Questa è la scelta che dovremo fare il 4 dicembre. L’Italia non può lasciarsi sfuggire questa occasione perché non può permettersi governicchi o governi tecnici che, come l’ultimo che abbiamo avuto, approvano stangate in nome del “ce lo chiede l’Europa”. Da questo punto di vista abbiamo già dato con le tasse di Monti e la riforma Fornero. Il bis di una cosa del genere è da scongiurare a ogni costo.”
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Di seguito alcuni degli eventi dell’agenda di domani, 30 novembre, in Toscana: alle 21 alla Stazione Leopolda di Pisa iniziativa con Valeria Fedeli vicepresidente del Senato, Marco Filippeschi sindaco di Pisa e Oreste Sabatino segretario provinciale dei Giovani Democratici.
A Pisa appuntamento organizzato dai comitati “Si per un’Italia in salute” alle 21 presso la Sala Concorde dell’Hotel Galilei. Intervengono l’onorevole Federico Gelli responsabile sanità del Pd, Walter Ricciardi, Presidente Istituto Superiore Sanità e Antonio Alberto Azzena già ordinario di Diritto Amministrativo nelle Università di Sassari e Pisa. Al salone delle terme di Casciana alle 21.30 interviene la deputata Pd Maria Chiara Carrozza.
A Cortona (AR) alla sala civica Fratta, alle 20.45, ci saranno l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, il vicesindaco Tania Salvi e Alessia Gualdani del comitato “Basta un sì Arezzo Imprese”.
Alle 18 al Circolo Arci San Pietro in Palazzi a Cecina (LI) ci sarà il sottosegretario Silvia Velo con il segretario Pd di federazione Lorenzo Bacci e quello comunale Giuseppe Costantino.
Alle 18.30, in via Forlanini 162, nella sede Pd di Firenze, Vannino Chiti discuterà del nuovo Senato.
In provincia di Grosseto incontro dal titolo “In odore di riforma” all’agriturismo “Giuncola & Granaiolo” di Alberese con Valentina Culicchi (responsabile agricoltura PD Toscana), Francesco Gazzetti (consigliere regionale) e Marco Simiani (segretario provinciale Pd Grosseto) e il senatore PD Vannino Chiti. Sempre alle 21 al centro civico di Sticciano, il capogruppo in Regione Leonardo Marras incontra i cittadini. Alle 21 incontro anche nella sala consiliare del comune di Castel del Piano.
A Prato cena del Comitato Sportivi per il Sì alla pizzeria L’Etrusco.
Matteo Renzi martedì 22 novembre a Piombino, Livorno, Pisa
Ecco i dettagli delle tre tappe in Toscana






Manifestazione Pd. 4mila toscani in piazza a Roma


Manifestazione 29 ottobre. Vuoi venire a Roma con noi? Fissa il tuo posto in bus o in treno


Anche dalla Toscana il Partito Democratico si mobilita per la manifestazione del prossimo 29 ottobre con Matteo Renzi in Piazza del popolo a Roma, dal titolo “La piazza è del popolo. Sì a un’Italia più forte, sì a un’Europa più giusta”. Un treno speciale da Firenze e decine di bus partiranno da tutti i territori. Per i posti ancora disponibili iscritti e militanti potranno contattare la propria federazione provinciale di riferimento.
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GROSSETO territoriale@pdgrosseto.it 0564450509
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Sabato 29 ottobre tutti in piazza a Roma, per l’Italia, per l’Europa


Anche dalla Toscana il Partito Democratico si mobilita per la manifestazione del prossimo 29 ottobre con Matteo Renzi in Piazza del popolo a Roma, dal titolo “La piazza è del popolo. Sì a un’Italia più forte, sì a un’Europa più giusta”. Un treno speciale da Firenze e decine di bus partiranno da tutti i territori. Per i posti ancora disponibili iscritti e militanti potranno contattare la propria federazione provinciale di riferimento.
“Torniamo in piazza e vogliamo essere in tanti, con le nostre bandiere e il nostro orgoglio di essere una comunità numerosa a cui sta a cuore il futuro dell’Italia e dell’Europa, per il quale lanceremo le nostre proposte. La nostra regione, che non fa mai mancare il proprio contributo, porterà anche questa volta una presenza importante per la riuscita di un grande evento: una manifestazione di piazza nazionale che non facevamo da tempo” ha detto Antonio Mazzeo, vicesegretario del Pd della Toscana con delega all’organizzazione.
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617 comitati attivati ad oggi nella regione. “Dubbi sul referendum? Vieni a parlarne con noi”
15 ottobre 2016 – Questa mattina a Firenze la convention toscana dei comitati per il Sì al referendum costituzionale. Sul palco volontari e promotori si sono alternati per scambiarsi idee e iniziative con il sottosegretario Luca Lotti, il presidente del comitato regionale Stefano Ceccanti, il responsabile della campagna Corrado Besozzi, il segretario e vicesegretario del PD toscano Dario Parrini e Antonio Mazzeo.
Sono già 617 – è stato riferito oggi – i comitati attivati nella regione. E sempre oggi è stata lanciata la campagna di ascolto regionale “Dubbi sul referendum? Vieni a parlarne con noi”. Chiunque potrà contattare la sede toscana del comitato per il SI’ al numero 392.3256403 o 055.33940 o via mail a toscanaperilsi@gmail.com fissando un appuntamento per incontrare e confrontarsi direttamente con il segretario regionale del Pd ed esponenti del comitato per il Si’.
“Siamo convinti delle ragioni del sì, affinché si alleggerisca la burocrazia e finiscano i conflitti tra Stato e Regioni, affinché la politica costi meno e funzioni meglio, riducendo il numero dei parlamentari, superando il bicameralismo paritario,riducendo gli stipendi dei consiglieri regionali e abolendo il Cnel. E siamo altrettanto convinti che se spieghiamo il merito della riforma, le ragioni del Sì non potranno che prevalere. Per questo riteniamo che neppure un contatto con gli elettori interessati a capire vada perso. E quindi, oltre al lavoro dei tantissimi comitati che stanno nascendo sui territori, anche in prima persona siamo a disposizione di chiunque abbia dubbi su questa riforma” ha spiegato Dario Parrini.
Nel corso dell’iniziativa è stato anche presentato un video di testimonial toscani per il sì tra cui Valentino Mercati, imprenditore e fondatore di “Aboca”, l’oro olimpico di scherma e allenatore della nazionale paralimpica Simone Vanni, Stefano Guarnieri, promotore della legge sull’omicidio stradale e il pittore Giampaolo Talani.


