La ragione più importate per votare sì, di Riccardo Nocentini
Ci sono tante ragioni per votare sì al referendum, ma una su tutte é più importante del superamento del bicameralismo perfetto, dell’eliminazione degli enti inutili, della riduzione dei parlamentari e del taglio agli stipendi e ai rimborsi dei consiglieri regionali. É l’idea che l’Italia sia un paese che può ancora cambiare, che non si abbatte, quando cade si rialza ed ha il coraggio di scegliere per dare un futuro migliore ai suoi figli. Un’Italia che non si arrende alla paura, ma costruisce speranza. Un’Italia capace di fornire un alveo dove far scorrere le energie vitali delle sue imprese, dell’associazionismo sociale e culturale, di quella parte della Pubblica amministrazione che la rende orgogliosa, come la sanità e la scuola.
Non un’utopia, ma la volontà civica di veder funzionare lo Stato in maniera più semplice ed efficace, senza un parlamento svuotato dai decreti legge del governo e svilito dai rimpalli tra le camere che perdono nel bosco il senso del proprio agire.
La Costituzione del ’48 che incontra la Costituzione materiale, quella della realtà effettiva delle forze politiche, economiche e sociali, per attuare quei principi fondamentali che ancora oggi sono vivi, a maggior ragione perché disattesi. Come un programma di azione, ideale e concreto, per superare lo scarto tra quello che è e quello che vorremmo che fosse.
La Costituzione del ’48 che incontra la Costituzione materiale, quella della realtà effettiva delle forze politiche, economiche e sociali, per attuare quei principi fondamentali che ancora oggi sono vivi, a maggior ragione perché disattesi. Come un programma di azione, ideale e concreto, per superare lo scarto tra quello che è e quello che vorremmo che fosse.
Riccardo Nocentini, coordinamento Pd Toscana