Ballottaggi. Intervista a Dario Parrini su Repubblica. “Possiamo farcela, ma basta con le divisioni interne”.
15 giugno 2016 – I ballottaggi, la necessità di una maggiore unità dentro il PD e anche il referendum costituzionale di ottobre. Sono i temi dell’intervista di questa mattina del segretario del PD della Toscana, Dario Parrini, a Repubblica Firenze, a cura di Massimo Vanni.
Montepulciano e Torrita: “Sì alla fusione tra i due comuni”
Il Partito Democratico di Montepulciano e il Partito Democratico di Torrita di Siena con le rispettive
Unioni Comunali, nell’Assemblea congiunta che si è tenuta il 6 Giugno presso la sede del PD di
Montepulciano, e alla presenza dei Partiti che compongono le Coalizioni Centrosinistra per
Montepulciano e per Torrita, hanno approvato all’unanimità un documento che da’ il via al progetto
di fusione tra i due Comuni della Valdichiana.
Il documento sarà portato in discussione nella prossima Assemblea pubblica che si terrà venerdì 17
giugno presso la sede della Pubblica Assistenza di Torrita di Siena situata in Piazza “Giovanni
Falcone”, alla presenza del Segretario regionale del PD Dario Parrini, dell’On Luigi Dallai, del
segretario Provinciale del PD Silvana Micheli e di Andrea Francini, coordinatore Area PD
Valdichiana.
“Crediamo necessario sottolineare che la fusione tra Comuni non è la rinuncia alla nostra storia, né
alle nostre tradizioni, ma l’opportunità per garantire le nostre identità e proiettarle con forza nel
futuro. I nostri Comuni, allo stato attuale, non hanno alcun obbligo di legge in tal senso, ma se crediamo
che l’obiettivo di chi fa politica sia quello di scrivere la storia, quest’occasione non può che essere
colta e governata.”
In questo passaggio del documento il Segretario del PD di Montepulciano, Alberto Millacci e il
segretario del PD di Torrita di Siena, Alessio Pieri, vogliono ribadire la convinzione e la
determinazione di portare avanti un progetto tanto ambizioso ed importante, pur non essendone
obbligati per Legge.
Il Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, ha sottolineato, nel suo intervento che le due Comunità
dovranno avere pari dignità e che non possiamo permetterci di togliere ai cittadini dei due Comuni
l’opportunità di scegliere su una questione così importante, mentre il Sindaco di Torrita di Siena
Giacomo Grazi, è fermamente convinto che il progetto avrà un esito positivo, vista la
complementarietà che c’è tra i due Comuni e ritiene che unire le forze, i percorsi culturali, le identità
rappresenti una grande sfida politica, assolutamente da perseguire con determinazione nell’interesse
della collettività.
A Piombino iniziativa sul discorso di Nilde Iotti giovedì 2 giugno con Maria Elena Boschi
Un’iniziativa per riflettere sull’attualità del discorso pronunciato il 9 settembre del 1979 da Nilde Iotti a Piombino. La organizzano il PD della Toscana e quello Valdicornia Elba giovedì 2 giugno nella stessa città in cui la neoletta presidente della Camera pronunciò il discorso in cui auspicava il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari e un Senato delle autonomie locali.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della campagna per il Si’ al referendum costituzionale di ottobre.
Al teatro “Metropolitan” di Piombino (Piazza Cappelletti), alle 16.30 interverranno il ministro Maria Elena Boschi e Giorgio Frasca Polara, già portavoce della Iotti, che ha di recente riscoperto il testo di quel discorso. Ci saranno il presidente del comitato regionale per il Si’ Stefano Ceccanti, il segretario del Pd toscano Dario Parrini e quello territoriale Valerio Fabiani, con Enzo Polidori sindaco di Piombino nel 1979.
Referendum day. Il PD toscano prepara 500 banchetti
19 maggio 2016 – Sono circa 500 i banchetti che il Partito Democratico sta organizzando in Toscana per la raccolta firme che inizia con il referendum day di sabato 21 maggio.
Nelle piazze e nei luoghi di aggregazione, amministratori e dirigenti, insieme ai volontari, inizieranno la raccolta delle firme per la convocazione del referendum di ottobre, quando i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi sulla riforma costituzionale approvata dal Parlamento. Contestualmente partirà la campagna per il SI e i cittadini potranno ritirare materiali informativi e conoscere come formare o aderire a comitati locali. Già dalla giornata di sabato, i comitati locali, composti da almeno 5 persone, potranno registrarsi sul sito www.bastaunsi.it.
“Una grande mobilitazione che dimostra come anche questa volta la Toscana sia in prima linea per le riforme e come i nostri instancabili volontari siano pronti per concretizzare uno dei traguardi principali di questi due anni di governo Renzi. Siamo protagonisti di una grande fase di cambiamento. La riforma esce dalle aule parlamentari e arriva tra i cittadini, adesso con la raccolta firme, poi con il voto referendario. Non dimentichiamo che la scelta della raccolta firme tra i cittadini, in questo caso non è un atto formale indispensabile per indire il referendum costituzionale, ma politico: il Pd ha voluto comunque che ci fosse un coinvolgimento popolare anche in questo” dice il vicesegretario e organizzatore del Pd toscano Antonio Mazzeo.
Tra i molti dirigenti e amministratori ai banchetti, gia’fissate le presenze del segretario del Pd toscano, Dario Parrini, in provincia di Pistoia, nel distretto del Cuoio e nell’empolese valdelsa. Il vicesegretario Antonio Mazzeo sarà a Follonica con il capogruppo in Regione Leonardo Marras.
In arrivo quasi 8 milioni di euro per gli 8 comuni toscani nati da fusione. Pubblicato il riparto dei fondi previsti dall’emendamento Fanucci-Parrini
5 maggio 2016 – Arrivano in Toscana 7 milioni e 700mila euro di fondi nazionali per gli 8 comuni nati da fusioni. Si tratta di una cifra doppia rispetto allo scorso anno, come stabilito dall’emendamento alla legge di stabilità promosso a dicembre scorso dai deputati toscani PD Edoardo Fanucci e Dario Parrini. E così oggi, nelle casse degli otto municipi arrivano quasi 8 milioni di euro rispetto allo stanziamento del 2015 che fu di circa 3 milioni.
Le cifre sono state stabilite nel piano di riparto del fondo nazionale di incentivazione alle fusioni (QUI LA TABELLA CON IL RIPARTO FONDI): sono 37 i comuni italiani che si spartiscono i 30 milioni di euro del fondo. Numeri alla mano dunque, un quarto del totale stanziato arriva agli otto comuni toscani: Figline Incisa Valdarno, Scarperia San Piero, Casciana Terme e Lari, Crespina Lorenzana, Castelfranco Pian di Scò, Pratovecchio Stia, Fabbriche di Vergemoli, Sillano Giuncugnano.
Il più grande dei comuni nati da fusione in Toscana e il secondo per popolazione a livello italiano, Figline Incisa, passa dal milione di euro del 2015 ai 2 milioni di quest’anno. San Piero Scarperia incassa oltre un milione e 200mila euro. E ai 1141 abitanti del più piccolo, Sillano Giuncugnano, provincia di Lucca, arrivano 384 mila euro.
“Grazie a questa misura – spiegano Edoardo Fanucci e Dario Parrini, che è anche il segretario regionale del PD – in Toscana i comuni che hanno accettato la sfida della fusione avranno più risorse per opere pubbliche, per ridurre le tasse e per offrire ai cittadini servizi migliori. Stiamo portando avanti un grande lavoro legislativo e culturale per incoraggiare le fusioni e renderle sempre più convenienti. Nel solo biennio 2014-2015, gli 8 Comuni toscani nati a seguito di fusione hanno ottenuto complessivamente contributi statali pari a 6.213.501 euro: risorse che, nel 2016-2017, per effetto del nostro emendamento, aumenteranno a 15.367.604 euro. Le fusioni sono occasioni straordinarie di sviluppo e di crescita, non solo per i vantaggi finanziari che portano, ma anche per il fatto che consentono di programmare meglio lo sviluppo dei territori, di organizzare più efficacemente i servizi e di promuovere in maniera ottimale il patrimonio di competenze delle risorse umane degli enti locali. Per questo realizzare le fusioni è un atto di responsabilità nei confronti dei propri cittadini”.
Risorse nazionali, ma anche nuovi fondi in arrivo da Firenze, come confermano i parlamentari Pd: “L’impegno della Regione Toscana è testimoniato dalla risoluzione approvata in Consiglio il mese scorso, che impegna la giunta ad aumentare gli incentivi e fissa regole certe per i referendum consultivi. L’obiettivo è aumentare il numero dei Comuni che si fondono e dare vita ad enti più grandi, in grado di dialogare con la Regione ed il governo nazionale. Servono strumenti nuovi per vincere le sfide che ci attendono”.
“Con il decreto del 26 aprile del 2016 non solo vengono raddoppiati gli incentivi statali (dal 20% al 40% dei trasferimenti erariali al comune nel 2010), ma vengono anche redistribuiti contributi non utilizzati (rispetto ai 30 milioni previsti dal fondo), quindi ad esempio Scarperia e San Piero passa da 488 mila nel 2014 e 2015 a 1 milione e 264 mila euro nel 2016, Pratovecchio e Stia da 316 mila a 820 mila euro e Castelfranco e Pian di Sco’ da 340 mila a 928 mila euro. Queste risorse devono essere veicolo di innovazione amministrativa e miglioramento dei servizi. Le fusioni dei comuni sono una vera riforma delle istituzioni e vanno di pari passo con la riforma costituzionale” spiega il responsabile attuazione del programma del PD regionale Riccardo Nocentini.
In arrivo quasi 8 milioni di euro per gli 8 comuni toscani nati da fusione. Pubblicato il riparto dei fondi previsti dall’emendamento Fanucci-Parrini
5 maggio 2016 – Arrivano in Toscana 7 milioni e 700mila euro di fondi nazionali per gli 8 comuni nati da fusioni. Si tratta di una cifra doppia rispetto allo scorso anno, come stabilito dall’emendamento alla legge di stabilità promosso a dicembre scorso dai deputati toscani PD Edoardo Fanucci e Dario Parrini. E così oggi, nelle casse degli otto municipi arrivano quasi 8 milioni di euro rispetto allo stanziamento del 2015 che fu di circa 3 milioni.
Le cifre sono state stabilite nel piano di riparto del fondo nazionale di incentivazione alle fusioni (QUI LA TABELLA CON IL RIPARTO FONDI): sono 37 i comuni italiani che si spartiscono i 30 milioni di euro del fondo. Numeri alla mano dunque, un quarto del totale stanziato arriva agli otto comuni toscani: Figline Incisa Valdarno, Scarperia San Piero, Casciana Terme e Lari, Crespina Lorenzana, Castelfranco Pian di Scò, Pratovecchio Stia, Fabbriche di Vergemoli, Sillano Giuncugnano.
Il più grande dei comuni nati da fusione in Toscana e il secondo per popolazione a livello italiano, Figline Incisa, passa dal milione di euro del 2015 ai 2 milioni di quest’anno. San Piero Scarperia incassa oltre un milione e 200mila euro. E ai 1141 abitanti del più piccolo, Sillano Giuncugnano, provincia di Lucca, arrivano 384 mila euro.
“Grazie a questa misura – spiegano Edoardo Fanucci e Dario Parrini, che è anche il segretario regionale del PD – in Toscana i comuni che hanno accettato la sfida della fusione avranno più risorse per opere pubbliche, per ridurre le tasse e per offrire ai cittadini servizi migliori. Stiamo portando avanti un grande lavoro legislativo e culturale per incoraggiare le fusioni e renderle sempre più convenienti. Nel solo biennio 2014-2015, gli 8 Comuni toscani nati a seguito di fusione hanno ottenuto complessivamente contributi statali pari a 6.213.501 euro: risorse che, nel 2016-2017, per effetto del nostro emendamento, aumenteranno a 15.367.604 euro. Le fusioni sono occasioni straordinarie di sviluppo e di crescita, non solo per i vantaggi finanziari che portano, ma anche per il fatto che consentono di programmare meglio lo sviluppo dei territori, di organizzare più efficacemente i servizi e di promuovere in maniera ottimale il patrimonio di competenze delle risorse umane degli enti locali. Per questo realizzare le fusioni è un atto di responsabilità nei confronti dei propri cittadini”.
Risorse nazionali, ma anche nuovi fondi in arrivo da Firenze, come confermano i parlamentari Pd: “L’impegno della Regione Toscana è testimoniato dalla risoluzione approvata in Consiglio il mese scorso, che impegna la giunta ad aumentare gli incentivi e fissa regole certe per i referendum consultivi. L’obiettivo è aumentare il numero dei Comuni che si fondono e dare vita ad enti più grandi, in grado di dialogare con la Regione ed il governo nazionale. Servono strumenti nuovi per vincere le sfide che ci attendono”.
“Con il decreto del 26 aprile del 2016 non solo vengono raddoppiati gli incentivi statali (dal 20% al 40% dei trasferimenti erariali al comune nel 2010), ma vengono anche redistribuiti contributi non utilizzati (rispetto ai 30 milioni previsti dal fondo), quindi ad esempio Scarperia e San Piero passa da 488 mila nel 2014 e 2015 a 1 milione e 264 mila euro nel 2016, Pratovecchio e Stia da 316 mila a 820 mila euro e Castelfranco e Pian di Sco’ da 340 mila a 928 mila euro. Queste risorse devono essere veicolo di innovazione amministrativa e miglioramento dei servizi. Le fusioni dei comuni sono una vera riforma delle istituzioni e vanno di pari passo con la riforma costituzionale” spiega il responsabile attuazione del programma del PD regionale Riccardo Nocentini.
A maggio tre direzioni tematiche del Pd toscano su sanità, casa e urbanistica, sviluppo economico
8 aprile 2016 – Tre riunioni tematiche della direzione regionale del Pd toscano nel mese di maggio su sanità, casa e urbanistica, sviluppo economico. Le ha annunciate oggi il segretario toscano del partito, Dario Parrini. La prima è in programma sabato 7 maggio.
“La riflessione che abbiamo condotto sulla forma da dare al nostro partito è una riflessione che produrrà degli effetti. Abbiamo detto che vogliamo un partito sempre più protagonista nell’elaborazione e valorizzazione delle politiche di governo. Pertanto faremo tre direzioni dove parleremo di sanità, casa e urbanistica e sviluppo economico, con l’obiettivo di fornire linee di indirizzo generali e una cornice di scelte all’interno della quale opererà chi nella nostra regione – giunta e consiglio – è chiamato all’attuazione del programma elettorale con cui abbiamo preso così tanti voti un anno fa. Il motivo conduttore della nostra riflessione sarà che il nostro tempo è il presente e non il passato. Noi dobbiamo fare cose che funzionano – più che mostrarci fedeli a dogmi superati – con molta concretezza e poca ideologia. Facendo questo riusciremo a fare fortemente l’interesse dei toscani. Lo stiamo già facendo bene: il partito con queste direzioni spingerà affinchè lo si faccia ancora meglio” ha spiegato Parrini.
“Questa è una ulteriore dimostrazione di come il PD toscano voglia discutere dei temi in maniera concreta e tenere vivo quel confronto diretto tra i vari livelli amministrativi e dirigenziali che abbiamo già avviato alla fine dello scorso anno. È questo il tratto distintivo del manifesto sulla forma partito che abbiamo consegnato per primi al presidente del partito Orfini e al vicesegretario nazionale Guerini e che sta alla base di quel ‘partito Expo’ che vorremmo realizzare valorizzando le tante diverse competenze al nostro interno” aggiunge il vicesegretario con delega all’organizzazione del Pd toscano Antonio Mazzeo.
QUI IL VIDEO INTEGRALE
DELL’INTERVISTA A DARIO PARRINI
sulle riunioni tematiche della direzione regionale, ma anche sul referendum sulle trivellazioni, fusioni dei comuni e rapporti interni al Pd.
Referendum costituzionale. Oggi sull’Unità la riforma spiegata dal professor Carlo Fusaro e 10 buone ragioni per votare SI
Scarica QUI le due pagine di speciale pubblicate oggi su “L’Unità”
(SCARICA IL PDF INTERO E POI INGRANDISCI LE PAGINE PER AUMENTARE LA LEGGIBILITA’ DEL TESTO)
Referendum costituzionale. Oggi sull’Unità la riforma spiegata dal professor Carlo Fusaro e 10 buone ragioni per votare SI
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“Fare una legge nazionale per le primarie sul modello di quella Toscana”. Dario Parrini oggi su “Repubblica”
11 marzo 2016 – Domenica scorsa decine di candidati sindaco scelti con le primarie e migliaia di cittadini al voto, anche in Toscana.
Eppure tengono banco solo le polemiche su alcuni episodi contestati a Napoli.
Affinché il poco che non funziona non screditi tutto ciò che funziona, serve una legge nazionale sulle primarie una volta per tutte, sul modello di quella Toscana del 2004.
Il segretario del PD della Toscana, Dario Parrini, ne parla oggi su “Repubblica”.