16 Maggio 2015

Elezioni. Scontri e contestazioni a Salvini, Parrini: “Condanna netta. Ma da lui serie interminabile di provocazioni”

Fiparrini-logo-dietrorenze, 16 maggio 2015 – “Il Pd della Toscana ribadisce di essere contro ogni tipo di violenza, e per questo condanniamo con forza quanto avventuno oggi a Massa e Viareggio. Allo stesso tempo pensiamo che la più netta condanna di episodi di questo tipo sia pienamente compatbile con il nostro diritto-dovere di continuare a criticare apertamente la totale mancanza di concretezza delle proposte di Salvini, e la sua tendenza a sostituire la civile discussione politica con una serie interminabile di provocazioni che mirano solo a sollevare inutili polveroni”.

Così il segretario regionale del PD della Toscana Dario Parrini commenta i fatti avvenuti oggi a Massa e Viareggio dove il leader della Lega Nord era per dei comizi elettorali.

 

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11 Maggio 2015

«Il Pd? Mai stato così bene Ma no al partito nel partito», Parrini: nella Cgil qualcuno rischia l’autogol

parrini naz empoli 10 maggioIntervista di DAVID BRUSCHI su La Nazione – Empoli del 10 maggio 2015

«PER CASO qualcuno pensa che con governi instabili messi sotto scacco da chi rappresenta lo zero virgola qualcosa sia facile rilanciare gli investimenti e ridurre tasse, burocrazia, corruzione e sprechi?» Ecco: non dite a Dario Parrini che alla fine, dopo tante polemiche e tanti strappi, di questa riforma elettorale agli elettori frega più o meno il minimo sindacale. Perché lui, influente segretario regionale del Pd, reduce dal voto parlamentare con cui Matteo Renzi ha portato a casa l’Italicum, su questo punto non ammette repliche.
Proprio sicuro che questo risultato sia così importante?
«La Germania ha avuto 22 governi in 66 anni, la Spagna 12 in 38 anni, il Regno Unito 16 in 70 anni. Noi 63 in 69 anni. Pensiamo che il nostro pluridecennale declino socio-economico non abbia niente a che fare con questa precarietà-record della politica?».
Ma la riforma elettorale non porta mica posti di lavoro…
«La riforma elettorale non è la cosa più importante. Ma certamente è un primo passo indispensabile per rendere più equi i nostri assetti sociali ed economici».
Può darsi. Ma in che modo?
«Abbiamo mandato un messaggio chiaro a chi può venire da noi a investire e creare posti di lavoro: non siamo più il Paese in cui un vortice di veti e controveti porta regolarmente a non decidere nulla».
Con un rischio molto grande. Che con questo forte premio di maggioranza, il 20% dei cittaddini decida gli equilibri di governo per la bellezza di cinque, lunghi anni. Non è un po’ troppo?
«Lo sarebbe se non ci fosse il ballottaggio. Invece, a conti fatti, non ci sarà mai un partito che prende 340 deputati con meno del 40% dei voti. Mi sembra ragionevole».
Ed è ragionevole che Renzi abbia prima assicurato che le riforme si fanno con le opposizioni e poi approvato l’Italicum senza opposizioni e senza il voto di una settantina di deputati della maggioranza?
«Ma guardate che questa riforma è stata fatta con le opposizioni. E’ la stessa riforma che Forza Italia ha votato al Senato. Di quel testo alla Camera non è stato cambiato niente. E’ Forza Italia che ha cambiato idea, ma solo per spirito di rivalsa dopo l’elezione di Mattarella».
Eppure nel Pd cresce la fronda al segretraio. Sicuro che lo stato di salute del partito sia buono?
«Un partito sta bene se fa le riforme. E noi abbiamo fatto quella della scuola, del lavoro, della legge elettorale. Ecco perché il Pd non ha problemi di alcun tipo. In un partito è normale che ci sia una minoranza che pungola la maggioranza e la spinge a correggersi. Non è normale, invece, che ci sia un’opposizione, o un partito nel partito, che arriva persino a negare al fiducia al governo».
Alla fine la vera opposizione al Pd è quella della Cgil. Con la quale anche a Empoli, in occasione del Primo Maggio, sono volati colpi quasi proibiti…
«Venerdì scorso ho partecipato a due cortei del Primo Maggio: prima a Empoli e poi a Castelfranco. La presenza di tante bandiere Pd mi ha riempito di orgoglio. Tra Pd e Cgil deve esserci un rapporto di autonomia e rispetto reciproco. Si può dissentire senza incorrere in eccessi polemici».
Ma lei è fra quelli che pensano che la Cgil, anche a livello locale, si stia muovendo più come un soggetto politico che come un sindacato?
«Penso che il tentativo di trasformare la Cgil in un para-partito di opposizione, portato avanti da Landini, sia un autogol soprattutto per la Cgil. In questo secondo me ha ragione la Camusso».

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«Il Pd? Mai stato così bene Ma no al partito nel partito», Parrini: nella Cgil qualcuno rischia l’autogol

parrini naz empoli 10 maggioIntervista di DAVID BRUSCHI su La Nazione – Empoli del 10 maggio 2015

«PER CASO qualcuno pensa che con governi instabili messi sotto scacco da chi rappresenta lo zero virgola qualcosa sia facile rilanciare gli investimenti e ridurre tasse, burocrazia, corruzione e sprechi?» Ecco: non dite a Dario Parrini che alla fine, dopo tante polemiche e tanti strappi, di questa riforma elettorale agli elettori frega più o meno il minimo sindacale. Perché lui, influente segretario regionale del Pd, reduce dal voto parlamentare con cui Matteo Renzi ha portato a casa l’Italicum, su questo punto non ammette repliche.
Proprio sicuro che questo risultato sia così importante?
«La Germania ha avuto 22 governi in 66 anni, la Spagna 12 in 38 anni, il Regno Unito 16 in 70 anni. Noi 63 in 69 anni. Pensiamo che il nostro pluridecennale declino socio-economico non abbia niente a che fare con questa precarietà-record della politica?».
Ma la riforma elettorale non porta mica posti di lavoro…
«La riforma elettorale non è la cosa più importante. Ma certamente è un primo passo indispensabile per rendere più equi i nostri assetti sociali ed economici».
Può darsi. Ma in che modo?
«Abbiamo mandato un messaggio chiaro a chi può venire da noi a investire e creare posti di lavoro: non siamo più il Paese in cui un vortice di veti e controveti porta regolarmente a non decidere nulla».
Con un rischio molto grande. Che con questo forte premio di maggioranza, il 20% dei cittaddini decida gli equilibri di governo per la bellezza di cinque, lunghi anni. Non è un po’ troppo?
«Lo sarebbe se non ci fosse il ballottaggio. Invece, a conti fatti, non ci sarà mai un partito che prende 340 deputati con meno del 40% dei voti. Mi sembra ragionevole».
Ed è ragionevole che Renzi abbia prima assicurato che le riforme si fanno con le opposizioni e poi approvato l’Italicum senza opposizioni e senza il voto di una settantina di deputati della maggioranza?
«Ma guardate che questa riforma è stata fatta con le opposizioni. E’ la stessa riforma che Forza Italia ha votato al Senato. Di quel testo alla Camera non è stato cambiato niente. E’ Forza Italia che ha cambiato idea, ma solo per spirito di rivalsa dopo l’elezione di Mattarella».
Eppure nel Pd cresce la fronda al segretraio. Sicuro che lo stato di salute del partito sia buono?
«Un partito sta bene se fa le riforme. E noi abbiamo fatto quella della scuola, del lavoro, della legge elettorale. Ecco perché il Pd non ha problemi di alcun tipo. In un partito è normale che ci sia una minoranza che pungola la maggioranza e la spinge a correggersi. Non è normale, invece, che ci sia un’opposizione, o un partito nel partito, che arriva persino a negare al fiducia al governo».
Alla fine la vera opposizione al Pd è quella della Cgil. Con la quale anche a Empoli, in occasione del Primo Maggio, sono volati colpi quasi proibiti…
«Venerdì scorso ho partecipato a due cortei del Primo Maggio: prima a Empoli e poi a Castelfranco. La presenza di tante bandiere Pd mi ha riempito di orgoglio. Tra Pd e Cgil deve esserci un rapporto di autonomia e rispetto reciproco. Si può dissentire senza incorrere in eccessi polemici».
Ma lei è fra quelli che pensano che la Cgil, anche a livello locale, si stia muovendo più come un soggetto politico che come un sindacato?
«Penso che il tentativo di trasformare la Cgil in un para-partito di opposizione, portato avanti da Landini, sia un autogol soprattutto per la Cgil. In questo secondo me ha ragione la Camusso».

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9 Maggio 2015

Concorso Dirigenti Scolastici annullato, approvato in Commissione Istruzione emendamento. Rocchi e Parrini: “Primo passo fondamentale per soluzione vicenda”

banchi-di-scuola-19 maggio 2015 – “La Commissione Istruzione della Camera dei Deputati”, riunitasi oggi in sede di discussione del ddl 2994 di ‘Riforma del sistema di istruzione e formazione’, la cossidetta ‘Buona Scuola’, “ha approvato l’emendamento che permette di dare un esito positivo alla brutta vicenda del concorso per dirigenti scolastici del 2011, una vicenda che ha creato allarme in molte scuole della nostra regione sottoposte al rischio di perdere il loro preside, la continuità della direzione, la guida delle molte attività e progetti avviati”. Lo rende noto la deputata del Pd Maria Grazia Rocchi, membro della Commissione Istruzione e prima firmataria dell’emendamento.

“Questo è il primo passo fondamentale per risolvere la non facile situazione che si era venuta a creare dopo l’annullamento del Concorso e che fa seguito all’impegno che il Pd e lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi si erano presi, e che era stato anticipato ieri ai Dirigenti che lo avevano avvicinato a Firenze. Sono soddisfatto del lavoro fatto in Commissione in questi mesi e spero si possa chiudere la vicenda entro giugno”, commenta segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini, deputato e secondo firmatario dell’emendamento, che proprio ieri aveva avuto un colloquio con una delegazione dei presidi con il Presidente della Regione Enrico Rossi dopo la visita del premier a Firenze.

“L’emendamento, ora parte integrante del testo di legge approderà in Aula e dovrà essere votato entro il prossimo 19 maggio, e – spiegano Rocchi e Parrini – in estrema sintesi, prevede che per il caso di questi Dirigenti scolastici sia predisposta una nuova valutazione con un colloquio orale, ad opera di una Commissione ad hoc, sull’esperienza professionale maturata nel ruolo in questi anni, a seguito della potranno essere confermati nei posti che ricoprono attualmente. Spetterà al Senato la seconda lettura del ddl ma, anche per dare tempi certi al piano straordinario di assunzioni per 100mila docenti, si prevede un’approvazione definitiva entro metà giugno. Questo è un impegno che ci assumiamo” concludono i due parlamentari toscani del Partito Democratico.

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Concorso Dirigenti Scolastici annullato, approvato in Commissione Istruzione emendamento. Rocchi e Parrini: “Primo passo fondamentale per soluzione vicenda”

banchi-di-scuola-19 maggio 2015 – “La Commissione Istruzione della Camera dei Deputati”, riunitasi oggi in sede di discussione del ddl 2994 di ‘Riforma del sistema di istruzione e formazione’, la cossidetta ‘Buona Scuola’, “ha approvato l’emendamento che permette di dare un esito positivo alla brutta vicenda del concorso per dirigenti scolastici del 2011, una vicenda che ha creato allarme in molte scuole della nostra regione sottoposte al rischio di perdere il loro preside, la continuità della direzione, la guida delle molte attività e progetti avviati”. Lo rende noto la deputata del Pd Maria Grazia Rocchi, membro della Commissione Istruzione e prima firmataria dell’emendamento.

“Questo è il primo passo fondamentale per risolvere la non facile situazione che si era venuta a creare dopo l’annullamento del Concorso e che fa seguito all’impegno che il Pd e lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi si erano presi, e che era stato anticipato ieri ai Dirigenti che lo avevano avvicinato a Firenze. Sono soddisfatto del lavoro fatto in Commissione in questi mesi e spero si possa chiudere la vicenda entro giugno”, commenta segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini, deputato e secondo firmatario dell’emendamento, che proprio ieri aveva avuto un colloquio con una delegazione dei presidi con il Presidente della Regione Enrico Rossi dopo la visita del premier a Firenze.

“L’emendamento, ora parte integrante del testo di legge approderà in Aula e dovrà essere votato entro il prossimo 19 maggio, e – spiegano Rocchi e Parrini – in estrema sintesi, prevede che per il caso di questi Dirigenti scolastici sia predisposta una nuova valutazione con un colloquio orale, ad opera di una Commissione ad hoc, sull’esperienza professionale maturata nel ruolo in questi anni, a seguito della potranno essere confermati nei posti che ricoprono attualmente. Spetterà al Senato la seconda lettura del ddl ma, anche per dare tempi certi al piano straordinario di assunzioni per 100mila docenti, si prevede un’approvazione definitiva entro metà giugno. Questo è un impegno che ci assumiamo” concludono i due parlamentari toscani del Partito Democratico.

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Regionali, Parrini: “Vendola ormai fa notizia solo se attacca il Pd. Lasciamo cadere le sue provocazioni”

parrini-logo-dietro9 maggio 2015 – “Vendola è venuto in Toscana ad accusare Enrico Rossi di arroganza. Ormai anche lui fa notizia solo se attacca il Pd. Peccato. Invito tutto il Pd toscano, dirigenti, militanti e elettori, a non raccogliere le sue provocazioni”.

Questa la reazione di Dario Parrini, deputato e segretario regionale del Pd toscano, alle dichiarazioni di Niki Vendola oggi in una iniziativa elettorale a Massa.

“Da quando 17 anni fa buttò giù Prodi con Bertinotti – ricorda Parrini – Vendola è il simbolo di una sinistra che sa solo farsi del male litigando. Questo modo di far politica non può interessarci. Noi rappresentiamo un’altra sinistra: responsabile, costruttiva e di governo. Occupiamoci quindi in primo luogo delle nostre proposte, che sono concrete, eque e lungimiranti” conclude il segretario regionale del Pd toscano.

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Regionali, Parrini: “Vendola ormai fa notizia solo se attacca il Pd. Lasciamo cadere le sue provocazioni”

parrini-logo-dietro9 maggio 2015 – “Vendola è venuto in Toscana ad accusare Enrico Rossi di arroganza. Ormai anche lui fa notizia solo se attacca il Pd. Peccato. Invito tutto il Pd toscano, dirigenti, militanti e elettori, a non raccogliere le sue provocazioni”.

Questa la reazione di Dario Parrini, deputato e segretario regionale del Pd toscano, alle dichiarazioni di Niki Vendola oggi in una iniziativa elettorale a Massa.

“Da quando 17 anni fa buttò giù Prodi con Bertinotti – ricorda Parrini – Vendola è il simbolo di una sinistra che sa solo farsi del male litigando. Questo modo di far politica non può interessarci. Noi rappresentiamo un’altra sinistra: responsabile, costruttiva e di governo. Occupiamoci quindi in primo luogo delle nostre proposte, che sono concrete, eque e lungimiranti” conclude il segretario regionale del Pd toscano.

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8 Maggio 2015

Regionali 2015, Comunicazione Pd all’insegna del ‘Fatto in Toscana’ e del ‘Cambiamento’

manifesto fatto in toscana

SCARICAI MANIFESTIIL DEPLIANT PIEGHEVOLE

Firenze 8 maggio 2015 – “Fatto in Toscana …il cambiamento”, è questo il claim scelto dal Pd toscano per la sua campagna di comunicazione per queste elezioni regionali, nel materiale cartaceo, manifesti e depliant, nei banner web, spot radiofonici e televisivi predisposti in vista delle ultime 3 settimane prima del voto del 31  maggio.

Nel materiale della campagna, presentata oggi dal segretario regionale Dario Parrini, campeggia la scritta “Fatto in Toscana” come fosse un timbro accanto ai punti di eccellenza e ai risultati conseguiti in questi anni e punta dunque “a valorizzare il lavoro fatto fino ad adesso in regione e rivendicare il cambio di passo del progetto riformista che in Toscana come in Italia stiamo attuando”.  Centralità data a tematiche come ‘Creare lavoro e stare al fianco dei lavoratori’, ‘Sicurezza e legalità’, ‘Sanità e welfare’, ‘mobilità’.

Questo il testo dello spot radio: “Qualcuno in questa campagna elettorale dice che il cambiamento in Toscana deve ancora arrivare, ma si è accorto che noi del Pd lo stiamo facendo da anni? In Toscana come in Italia, abbiamo un progetto che nei prossimi 5 anni questo cambiamento lo renderà ancora più solido, nel  lavoro nella mobilità nella sicurezza, nella sanità nel turismo nell’attrazione diinvestimenti. Perché il cambiamento in Toscana come in Italia ha il marchio del Pd, il marchio del fatto in Toscana! Il  31 maggio alle regionali vai a votare e scegli il vero marchio del cambiamento: il Pd!”

manifesto pdImportante anche l’impegno di esponenti del Pd nazionale e del Governo che si impegneranno in Toscana per iniziative di candidati e di Partito. Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti sarà a Prato il 18 maggio, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti sarà  a Grosseto il 22 maggio, a Piombino e Livorno il 23, l’eurodeputata Simona Bonafè il 25 maggio sarà a Lucca e Viareggio, a sostegno del candidato sindaco Luca Poletti, mentre il sottosegretario al Miur David Faraone, il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Presidente di Anci e sindaco di Torino Piero Fassino hanno dato la disponibilità e mancano solo le ultime verifiche sulle date, così come il Ministro Maria Elena Boschi e il sottosegretario Luca Lotti che torneranno dopo le iniziative già fatte.

“Vogliamo – spiega il segretario regionale Dario Parrini – spingere il più possibile sull’acceleratore in queste ultime 3 settimane perché dobbiamo far capire quanto sia importante andare a votare. Qui il cambiamento è in atto con un Pd che offre una squadra di candidati al consiglio regionale che rappresenta una classe dirigente nuova che è cresciuta e si è fatta le ossa in questi anni sul territorio. Si parte da quanto fatto in questi anni dal Presidente Enrico Rossi per un cambio di passo, un ‘alzarci in piedi’ come direbbe lui, sulla scia del dinamismo delle riforme che anche a Roma stanno smuovendo il Paese dopo anni di immobilismo e occasioni mancate. Puntare sul lavoro, lo sviluppo e la creazioni di opportunità per la nostra economia con  soluzioni nuove dettate dalle sempre minori disponibilità di risorse. Volevamo comunicare questo: che siamo una regione in movimento e che con questa squadra abbiamo gambe per andare lontano”.

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Regionali 2015, Comunicazione Pd all’insegna del ‘Fatto in Toscana’ e del ‘Cambiamento’

manifesto fatto in toscana

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Firenze 8 maggio 2015 – “Fatto in Toscana …il cambiamento”, è questo il claim scelto dal Pd toscano per la sua campagna di comunicazione per queste elezioni regionali, nel materiale cartaceo, manifesti e depliant, nei banner web, spot radiofonici e televisivi predisposti in vista delle ultime 3 settimane prima del voto del 31  maggio.

Nel materiale della campagna, presentata oggi dal segretario regionale Dario Parrini, campeggia la scritta “Fatto in Toscana” come fosse un timbro accanto ai punti di eccellenza e ai risultati conseguiti in questi anni e punta dunque “a valorizzare il lavoro fatto fino ad adesso in regione e rivendicare il cambio di passo del progetto riformista che in Toscana come in Italia stiamo attuando”.  Centralità data a tematiche come ‘Creare lavoro e stare al fianco dei lavoratori’, ‘Sicurezza e legalità’, ‘Sanità e welfare’, ‘mobilità’.

Questo il testo dello spot radio: “Qualcuno in questa campagna elettorale dice che il cambiamento in Toscana deve ancora arrivare, ma si è accorto che noi del Pd lo stiamo facendo da anni? In Toscana come in Italia, abbiamo un progetto che nei prossimi 5 anni questo cambiamento lo renderà ancora più solido, nel  lavoro nella mobilità nella sicurezza, nella sanità nel turismo nell’attrazione diinvestimenti. Perché il cambiamento in Toscana come in Italia ha il marchio del Pd, il marchio del fatto in Toscana! Il  31 maggio alle regionali vai a votare e scegli il vero marchio del cambiamento: il Pd!”

manifesto pdImportante anche l’impegno di esponenti del Pd nazionale e del Governo che si impegneranno in Toscana per iniziative di candidati e di Partito. Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti sarà a Prato il 18 maggio, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti sarà  a Grosseto il 22 maggio, a Piombino e Livorno il 23, l’eurodeputata Simona Bonafè il 25 maggio sarà a Lucca e Viareggio, a sostegno del candidato sindaco Luca Poletti, mentre il sottosegretario al Miur David Faraone, il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Presidente di Anci e sindaco di Torino Piero Fassino hanno dato la disponibilità e mancano solo le ultime verifiche sulle date, così come il Ministro Maria Elena Boschi e il sottosegretario Luca Lotti che torneranno dopo le iniziative già fatte.

“Vogliamo – spiega il segretario regionale Dario Parrini – spingere il più possibile sull’acceleratore in queste ultime 3 settimane perché dobbiamo far capire quanto sia importante andare a votare. Qui il cambiamento è in atto con un Pd che offre una squadra di candidati al consiglio regionale che rappresenta una classe dirigente nuova che è cresciuta e si è fatta le ossa in questi anni sul territorio. Si parte da quanto fatto in questi anni dal Presidente Enrico Rossi per un cambio di passo, un ‘alzarci in piedi’ come direbbe lui, sulla scia del dinamismo delle riforme che anche a Roma stanno smuovendo il Paese dopo anni di immobilismo e occasioni mancate. Puntare sul lavoro, lo sviluppo e la creazioni di opportunità per la nostra economia con  soluzioni nuove dettate dalle sempre minori disponibilità di risorse. Volevamo comunicare questo: che siamo una regione in movimento e che con questa squadra abbiamo gambe per andare lontano”.

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5 Maggio 2015

Scuola, Parrini “Rispetto per lo sciopero, ma non tiene conto delle modifiche al ddl promosse dal Pd”

5 maggio 2015 – “Rispetto ma non condivido lo sciopero contro la riforma della scuola: non tiene conto dei contenuti effettivi del provvedimento e combatte un testo già superato dalle modifiche promosse dal Pd votate in commissione alla Camera, non si è fatto un decreto proprio per questo. Il ddl prevede più risorse per assunzione docenti ed edilizia scolastica, modernizzazione dei programmi, centralità di valutazione e merito, responsabilità dirigenti senza mortificare gli organi collegiali. Sui precari l’assunzione senza concorso è impossibile ma ci sarà la valorizzazione dei titoli acquisiti e del servizio svolto. Un buon lavoro, tuttora suscettibile di cambiamenti in Parlamento”.

Così il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini commenta lo sciopero di oggi del mondo della scuola.

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