29 Maggio 2015

REGIONALI, L’APPELLO AL VOTO DI PARRINI

manifesto pdQui di seguito l’appello al voto del segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini inviato ad iscritti ed elettori.

Domenica si vota per il rinnovo del consiglio regionale e l’elezione del presidente della Regione. Noi chiediamo ancora una volta la fiducia ai toscani convinti di aver rappresentato un esempio di concretezza  della politica nella nostra regione con l’azione del Partito Democratico e con quella del candidato presidente Enrico Rossi. Abbiamo fatto tante cose che erano attese da tempo, siamo riusciti a costituire un punto di riferimento per  lavoratori e imprese in tante crisi industriali, abbiamo fatto riforme che hanno richiesto molto coraggio, e per queste ragioni, guardando negli occhi i nostri concittadini  diciamo che non c’è motivo per avere sfiducia nell’istituzione Regione in Toscana e ce ne sono  invece molti per dare l’appoggio al Partito Democratico e ad Enrico Rossi per governare altri 5 anni nel segno del cambiamento e dell’adeguamento della nostra regione ai tempi.

Quelle di domenica prossima non sono elezioni politiche, il loro risultato non è destinato ad avere impatti immediati sulla vita del governo. Ma non si può negare che avrà una qualche ricaduta sulla capacità del governo stesso di stroncare senza troppe battute d’arresto la perdurante volontà di ribellione dei tanti poteri di veto che in questi mesi, sentendosi a ragione messi in un angolo e sull’orlo di una sconfitta storica, non hanno mancato, fuori dal Pd e dentro il Pd, di adoperarsi al massimo per rallentare o inibire l’opera di cambiamento che l’esecutivo Renzi ha caparbiamente portato avanti. Per questo sostenere il Pd ed Enrico Rossi alla presidenza della regione è importante.
Porre un argine alle spinte astensioniste, e a quelle rozzamente populistico-protestatarie rimane una grande priorità del nostro Paese. Questo ruolo di diga, oggi come un anno fa, nel panorama politico italiano può svolgerlo un solo partito: il Pd”.

Continua a leggere

23 Maggio 2015

Assoluzioni ex scuola Figline, Parrini: “Felici di veder riconoscita correttezza Nocentini”

23 maggio2015 – “Siamo felici di veder riconosciuto il corretto e legittimo operato di Riccardo Nocentini e dei suoi collaboratori e gli va reso merito per lo stile con cui ha aspettato la sentenza. Una sentenza che arriva dopo 5 anni, un tempo lunghissimo, troppo, per chi amministra la cosa pubblica e che sente ingiustamente incrinato davanti ai cittadini della sua città il rapporto di fiducia, il valore più importante per un politico, per un sindaco. Soddisfazione perchè viene dichiarato che ‘il fatto non sussiste’ e dunque assoluzione piena”. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini esprime soddisfazione per la sentenza che ieri ha assolto l’ex sindaco di Figline Valdarno (Firenze) Riccardo Nocentini, insieme ad assessori dell’epoca e tecnici del comune, nell’inchiesta aperta sui lavori di ristrutturazione alla ex scuola Lambruschini.

Continua a leggere

Assoluzioni ex scuola Figline, Parrini: “Felici di veder riconoscita correttezza Nocentini”

23 maggio2015 – “Siamo felici di veder riconosciuto il corretto e legittimo operato di Riccardo Nocentini e dei suoi collaboratori e gli va reso merito per lo stile con cui ha aspettato la sentenza. Una sentenza che arriva dopo 5 anni, un tempo lunghissimo, troppo, per chi amministra la cosa pubblica e che sente ingiustamente incrinato davanti ai cittadini della sua città il rapporto di fiducia, il valore più importante per un politico, per un sindaco. Soddisfazione perchè viene dichiarato che ‘il fatto non sussiste’ e dunque assoluzione piena”. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini esprime soddisfazione per la sentenza che ieri ha assolto l’ex sindaco di Figline Valdarno (Firenze) Riccardo Nocentini, insieme ad assessori dell’epoca e tecnici del comune, nell’inchiesta aperta sui lavori di ristrutturazione alla ex scuola Lambruschini.

Continua a leggere

22 Maggio 2015

Lettera aperta di Dario Parrini alle cittadine e ai cittadini toscani

Empoli Incontro sul Jobs Act

SCARICA IL PDF

Domenica 31 maggio si vota per scegliere il Presidente della Regione ed eleggere il nuovo consiglio regionale.
Enrico Rossi ha dimostrato in questi anni concretezza e vicinanza ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese che investono e creano occupazione.
È la persona più adatta a garantire altri cinque anni di buongoverno.
È la persona più adatta a guidare con efficacia una nuova fase di impegno per l’equità e la crescita.
È la persona più adatta a portare avanti interventi di riduzione delle tasse e della burocrazia.
I suoi avversari appaiono incapaci di proposte credibili: in generale non hanno idea di come si governa; in particolare non hanno idea di come si governa una regione.
Per tutti questi motivi Rossi e il Pd meritano nuovamente la fiducia dei toscani.Vi invito anche a sostenere le candidate e i candidati delle nostre liste: rappresentano una bella miscela di competenza, rinnovamento e esperienza, potrete farlo esprimendo una sola preferenza (per una donna o per un uomo); oppure due preferenze (una ad una donna e una ad un uomo).Vi chiedo un voto per il Pd anche per come stiamo governando l’Italia: corporazioni, lobbies e pezzi di vecchia politica stanno cercando in ogni modo di fermarci.
Ciò nonostante noi andiamo avanti: con passione e caparbietà; con entusiasmo, anche se talvolta con fatica e con lacerazioni che ci fanno soffrire.

Andiamo avanti decisi a dare il meglio di noi: accompagnati, a un tempo, dal senso del possibile e dalla voglia di mettere in atto grandi cose per il nostro Paese.
Abbiamo realizzato molte più riforme noi in meno di un anno e mezzo di tutte quelle realizzate dai governi degli ultimi quindici  anni.lettera impaginataResta tantissimo da fare. E non c’è niente di facile: talvolta dobbiamo arrestarci prima di dove desidereremmo arrivare; talvolta non riusciamo a farci capire come vorremmo.
Eppure abbiamo tradotto in pratica propositi rimasti per tanto tempo sulla carta: detassazione del lavoro, incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato, sostegno alle imprese, riforma elettorale e del lavoro, prime letture della riforma costituzionale.

Solo nell’ultima settimana sono arrivate la legge sugli ecoreati e la legge anticorruzione che aumenta le pene e ripristina il reato di falso in bilancio; l’approvazione del decreto per il rimborso una tantum ai pensionati con redditi medio-bassi deindicizzati nel 2012-13; l’approvazione in commissione della legge sull’omicidio stradale; l’approvazione in prima lettura della legge di riforma della scuola che stabilizza 160 mila docenti in due anni e mette qualche miliardo di euro in più in un settore che negli ultimi anni ha conosciuto solamente tagli.

Nel frattempo stiamo ponendo le premesse per altri provvedimenti di svolta. Ne cito solo due: la legge sul conflitto d’interessi (attesa da vent’anni, sarà in aula alla Camera dal 22 giugno) e il cambiamento della legge Fornero per rendere più flessibile l’età pensionabile.
Siamo fatti così: siamo l’unica diga alla politica che urla, fa demagogia, dice solo no e non combina niente.
Ci piace la buona politica del fare: la nostra buona politica.

Dario Parrini
Segretario Pd Toscana

< SPECIALE ELEZIONI REGIONALI 2015 >

Continua a leggere

Lettera aperta di Dario Parrini alle cittadine e ai cittadini toscani

Empoli Incontro sul Jobs Act

SCARICA IL PDF

Domenica 31 maggio si vota per scegliere il Presidente della Regione ed eleggere il nuovo consiglio regionale.
Enrico Rossi ha dimostrato in questi anni concretezza e vicinanza ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese che investono e creano occupazione.
È la persona più adatta a garantire altri cinque anni di buongoverno.
È la persona più adatta a guidare con efficacia una nuova fase di impegno per l’equità e la crescita.
È la persona più adatta a portare avanti interventi di riduzione delle tasse e della burocrazia.
I suoi avversari appaiono incapaci di proposte credibili: in generale non hanno idea di come si governa; in particolare non hanno idea di come si governa una regione.
Per tutti questi motivi Rossi e il Pd meritano nuovamente la fiducia dei toscani.Vi invito anche a sostenere le candidate e i candidati delle nostre liste: rappresentano una bella miscela di competenza, rinnovamento e esperienza, potrete farlo esprimendo una sola preferenza (per una donna o per un uomo); oppure due preferenze (una ad una donna e una ad un uomo).Vi chiedo un voto per il Pd anche per come stiamo governando l’Italia: corporazioni, lobbies e pezzi di vecchia politica stanno cercando in ogni modo di fermarci.
Ciò nonostante noi andiamo avanti: con passione e caparbietà; con entusiasmo, anche se talvolta con fatica e con lacerazioni che ci fanno soffrire.

Andiamo avanti decisi a dare il meglio di noi: accompagnati, a un tempo, dal senso del possibile e dalla voglia di mettere in atto grandi cose per il nostro Paese.
Abbiamo realizzato molte più riforme noi in meno di un anno e mezzo di tutte quelle realizzate dai governi degli ultimi quindici  anni.lettera impaginataResta tantissimo da fare. E non c’è niente di facile: talvolta dobbiamo arrestarci prima di dove desidereremmo arrivare; talvolta non riusciamo a farci capire come vorremmo.
Eppure abbiamo tradotto in pratica propositi rimasti per tanto tempo sulla carta: detassazione del lavoro, incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato, sostegno alle imprese, riforma elettorale e del lavoro, prime letture della riforma costituzionale.

Solo nell’ultima settimana sono arrivate la legge sugli ecoreati e la legge anticorruzione che aumenta le pene e ripristina il reato di falso in bilancio; l’approvazione del decreto per il rimborso una tantum ai pensionati con redditi medio-bassi deindicizzati nel 2012-13; l’approvazione in commissione della legge sull’omicidio stradale; l’approvazione in prima lettura della legge di riforma della scuola che stabilizza 160 mila docenti in due anni e mette qualche miliardo di euro in più in un settore che negli ultimi anni ha conosciuto solamente tagli.

Nel frattempo stiamo ponendo le premesse per altri provvedimenti di svolta. Ne cito solo due: la legge sul conflitto d’interessi (attesa da vent’anni, sarà in aula alla Camera dal 22 giugno) e il cambiamento della legge Fornero per rendere più flessibile l’età pensionabile.
Siamo fatti così: siamo l’unica diga alla politica che urla, fa demagogia, dice solo no e non combina niente.
Ci piace la buona politica del fare: la nostra buona politica.

Dario Parrini
Segretario Pd Toscana

< SPECIALE ELEZIONI REGIONALI 2015 >

Continua a leggere

20 Maggio 2015

Regionali, Parrini a Brogi: “Basta con gli sguaiati attacchi personali a Rossi”

PARRINI-DIREZIONE-30-MARZOFirenze, 20 maggio 2015 – “Usare la memoria di Enrico Berlinguer per l’ennesimo sguaiato attacco personale al presidente Rossi è una scorrettezza che si commenta da sola”. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini riguardo la nota stampa di Giuseppe Brogi di Sel.

“Nel merito – aggerma Parrini – è bizzarra l’idea che l’eredità berlingueriana, un’eredità ricca e storicamente complessa, stia tutta nella nicchia massimalista di Sel e di Rifondazione comunista. Molto più di Brogi e di tutti i neo-bertinottiani suoi compagni di strada, quella eredità la rappresenta a mio giudizio Luigi Berlinguer, che ieri, in una bellissima intervista che consiglio a Brogi di leggere a fondo, ha detto parole chiare sul grande valore delle riforme che il Pd sta facendo”, conclude Parrini riferendosi all’intervista dell’ex Ministro all’Istruzione apparsa su La Stampa di ieri

Continua a leggere

Regionali, Parrini a Brogi: “Basta con gli sguaiati attacchi personali a Rossi”

PARRINI-DIREZIONE-30-MARZOFirenze, 20 maggio 2015 – “Usare la memoria di Enrico Berlinguer per l’ennesimo sguaiato attacco personale al presidente Rossi è una scorrettezza che si commenta da sola”. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini riguardo la nota stampa di Giuseppe Brogi di Sel.

“Nel merito – aggerma Parrini – è bizzarra l’idea che l’eredità berlingueriana, un’eredità ricca e storicamente complessa, stia tutta nella nicchia massimalista di Sel e di Rifondazione comunista. Molto più di Brogi e di tutti i neo-bertinottiani suoi compagni di strada, quella eredità la rappresenta a mio giudizio Luigi Berlinguer, che ieri, in una bellissima intervista che consiglio a Brogi di leggere a fondo, ha detto parole chiare sul grande valore delle riforme che il Pd sta facendo”, conclude Parrini riferendosi all’intervista dell’ex Ministro all’Istruzione apparsa su La Stampa di ieri

Continua a leggere

19 Maggio 2015

Italicum, “Nella legge il senso di un accordo”, intervento di Dario Parrini sul Tirreno del 19 maggio

logo-tirreno

Intervento di Dario Parrini sul Tirreno del 19 maggio2015.

La legge toscana prevede un listino bloccato opzionale di massimo tre nomi. È diversissima dalla monocandidatura bloccata “di collegio” dell’Italicum. Si può non amare la prima cosa e apprezzare la seconda? Ovviamente sì.
Nel suo articolo di ieri, Emanuele Rossi incorre in un errore che non posso non rilevare. Egli dice che la decisione del Pd toscano di non utilizzare i capilista bloccati nelle elezioni regionali del 31 maggio è in contraddizione con l’apprezzamento da me manifestato su queste colonne per il sistema dei capilista bloccati dell’Italicum. Quello che Rossi sostiene sarebbe vero se nella nuova legge elettorale toscana ci fossero i capilista bloccati. Invece non ci sono. La legge toscana prevede un listino bloccato opzionale “regionale” di massimo tre nomi. Cosa diversissima dalla monocandidatura bloccata “di collegio” dell’Italicum. Si può non amare la prima cosa e giudicare positivamente la seconda? Ovviamente sì. Il meccanismo della lista regionale non è nemmeno lontano parente dei capilista dell’Italicum. Per tante ragioni. Tra queste la principale è che i capilista bloccati, se consideriamo il voto “in entrata”, si fondano su uno stretto rapporto eletto-elettore in un ambito territoriale ristretto, e sono uno strumento rispondente a una logica uninominale, come dimostra la forte somiglianza tra scheda dell’Italicum e scheda del Mattarellum. La svista di partenza purtroppo inficia irrimediabilmente l’analisi di Rossi: è infatti assai improbabile che da premesse non veritiere (indicare come uguali due sistemi che uguali non sono) possano discendere conclusioni corrette. Tra l’altro, e questa non è una replica a Rossi, nel mio articolo a difesa dell’Italicum citavo la scelta del Pd di non ricorrere al listino regionale bloccato opzionale al solo scopo di sottolineare che alcuni costituzionalisti ed esponenti politici hanno formulato previsioni arbitrarie, poi rivelatesi clamorosamente errate, sulla percentuale di consiglieri regionali toscani che sarebbero stati eletti con le preferenze. Ho citato questo plateale infortunio previsionale sulla legge toscana perché sono sicuro che anche le previsioni di alcuni costituzionalisti ed esponenti politici sull’Italicum sono destinate ad avere la stessa sorte. In particolare le ipotesi su quanti deputati del nuovo Parlamento saranno eletti con le preferenze. Mi si potrebbe a questo punto chiedere perché in Toscana abbiamo difeso e votato una legge contenente un elemento (il listino regionale di massimo tre nomi) che non ci piace. Se questa domanda mi venisse rivolta, risponderei così: per scrivere una legge insieme a una larga parte dell’opposizione consiliare, abbiamo fatto un accordo alla luce del sole. All’interno di questo accordo molto abbiamo ottenuto (ballottaggio, parità e alternanza di genere nelle liste, preferenze, meccanismi anti-frammentazione) e qualcosa abbiamo concesso (segnatamente, il listino, riuscendo però a spuntarla sull’opzionalità, il che ci ha consentito di scegliere di non ricorrervi). Avendo ottenuto assai più di quanto abbiamo concesso, il punto di sintesi finale ci lascia molto soddisfatti. Se poi ci sono dirigenti politici che pensano che si possa scrivere una legge insieme all’opposizione e non concedere nulla, è bene si sappia che costoro si pongono in lotta con il principio di realtà e sul terreno, che a noi non può interessare, della retorica inconcludente.

Dario Parrini

deputato e segretario del Pd Toscana

Continua a leggere

Italicum, “Nella legge il senso di un accordo”, intervento di Dario Parrini sul Tirreno del 19 maggio

logo-tirreno

Intervento di Dario Parrini sul Tirreno del 19 maggio2015.

La legge toscana prevede un listino bloccato opzionale di massimo tre nomi. È diversissima dalla monocandidatura bloccata “di collegio” dell’Italicum. Si può non amare la prima cosa e apprezzare la seconda? Ovviamente sì.
Nel suo articolo di ieri, Emanuele Rossi incorre in un errore che non posso non rilevare. Egli dice che la decisione del Pd toscano di non utilizzare i capilista bloccati nelle elezioni regionali del 31 maggio è in contraddizione con l’apprezzamento da me manifestato su queste colonne per il sistema dei capilista bloccati dell’Italicum. Quello che Rossi sostiene sarebbe vero se nella nuova legge elettorale toscana ci fossero i capilista bloccati. Invece non ci sono. La legge toscana prevede un listino bloccato opzionale “regionale” di massimo tre nomi. Cosa diversissima dalla monocandidatura bloccata “di collegio” dell’Italicum. Si può non amare la prima cosa e giudicare positivamente la seconda? Ovviamente sì. Il meccanismo della lista regionale non è nemmeno lontano parente dei capilista dell’Italicum. Per tante ragioni. Tra queste la principale è che i capilista bloccati, se consideriamo il voto “in entrata”, si fondano su uno stretto rapporto eletto-elettore in un ambito territoriale ristretto, e sono uno strumento rispondente a una logica uninominale, come dimostra la forte somiglianza tra scheda dell’Italicum e scheda del Mattarellum. La svista di partenza purtroppo inficia irrimediabilmente l’analisi di Rossi: è infatti assai improbabile che da premesse non veritiere (indicare come uguali due sistemi che uguali non sono) possano discendere conclusioni corrette. Tra l’altro, e questa non è una replica a Rossi, nel mio articolo a difesa dell’Italicum citavo la scelta del Pd di non ricorrere al listino regionale bloccato opzionale al solo scopo di sottolineare che alcuni costituzionalisti ed esponenti politici hanno formulato previsioni arbitrarie, poi rivelatesi clamorosamente errate, sulla percentuale di consiglieri regionali toscani che sarebbero stati eletti con le preferenze. Ho citato questo plateale infortunio previsionale sulla legge toscana perché sono sicuro che anche le previsioni di alcuni costituzionalisti ed esponenti politici sull’Italicum sono destinate ad avere la stessa sorte. In particolare le ipotesi su quanti deputati del nuovo Parlamento saranno eletti con le preferenze. Mi si potrebbe a questo punto chiedere perché in Toscana abbiamo difeso e votato una legge contenente un elemento (il listino regionale di massimo tre nomi) che non ci piace. Se questa domanda mi venisse rivolta, risponderei così: per scrivere una legge insieme a una larga parte dell’opposizione consiliare, abbiamo fatto un accordo alla luce del sole. All’interno di questo accordo molto abbiamo ottenuto (ballottaggio, parità e alternanza di genere nelle liste, preferenze, meccanismi anti-frammentazione) e qualcosa abbiamo concesso (segnatamente, il listino, riuscendo però a spuntarla sull’opzionalità, il che ci ha consentito di scegliere di non ricorrervi). Avendo ottenuto assai più di quanto abbiamo concesso, il punto di sintesi finale ci lascia molto soddisfatti. Se poi ci sono dirigenti politici che pensano che si possa scrivere una legge insieme all’opposizione e non concedere nulla, è bene si sappia che costoro si pongono in lotta con il principio di realtà e sul terreno, che a noi non può interessare, della retorica inconcludente.

Dario Parrini

deputato e segretario del Pd Toscana

Continua a leggere

16 Maggio 2015

Elezioni. Scontri e contestazioni a Salvini, Parrini: “Condanna netta. Ma da lui serie interminabile di provocazioni”

Fiparrini-logo-dietrorenze, 16 maggio 2015 – “Il Pd della Toscana ribadisce di essere contro ogni tipo di violenza, e per questo condanniamo con forza quanto avventuno oggi a Massa e Viareggio. Allo stesso tempo pensiamo che la più netta condanna di episodi di questo tipo sia pienamente compatbile con il nostro diritto-dovere di continuare a criticare apertamente la totale mancanza di concretezza delle proposte di Salvini, e la sua tendenza a sostituire la civile discussione politica con una serie interminabile di provocazioni che mirano solo a sollevare inutili polveroni”.

Così il segretario regionale del PD della Toscana Dario Parrini commenta i fatti avvenuti oggi a Massa e Viareggio dove il leader della Lega Nord era per dei comizi elettorali.

 

Continua a leggere