Sgombero Eaton: “La proprietà ha sbagliato”
Firenze – “Riteniamo grave quanto accaduto oggi alla Eaton nei confronti di operai, ai quali va la nostra solidarieta’, che in pieno agosto e ormai da quasi un anno continuano a presidiare la fabbrica incessantemente. L’occupazione della fabbrica e’ stata una scelta estrema, per sottolineare la gravita’ della situazione che stanno attraversando i lavoratori, per mobilitare le coscienze di tutti. Cosa ha voluto dimostrare la proprieta’ in questo modo? Un presunto principio di legalità? Per noi solo un affronto verso queste persone e un’occasione in più per ribadire che siamo dalla loro parte. Tutti conoscono la situazione drammatica che stanno vivendo i lavoratori e le loro famiglie: istituzioni, forze sociali e economiche, forze dell’ordine e prefettura. La proprieta’ ha sbagliato, non e’ questa la risposta, oltretutto in un momento nel quale ci sono delle trattative in corso e un forte impegno diretto della Regione Toscana.” Così Ivan Ferrucci, responsabile economia e lavoro del PD toscano, dopo lo sgombero di oggi del presidio dei lavoratori della Eaton.
Follonica, minacce al sindaco.
La solidarietà del Pd Toscana
Sani: «Un gesto intimidatorio che richiama i peggiori fantasmi del passato»
Firenze – «Le minacce di cui è stata oggetto il sindaco di Follonica, Eleonora Baldi, sono un gesto irresponsabile e inaccettabile, che richiama alla memoria periodi nerissimi per la nostra democrazia. Al sindaco va la mia solidarietà e quella del partito regionale. Mi auguro anche che questo macabro episodio spinga tutti a Follonica ad abbassare i toni della polemica politica, che va ricondotta ad elementi fisiologici di competizione fra gli schieramenti». Così l’onorevole Luca Sani, coordinatore del PD della Toscana, dopo le minacce al sindaco di Follonica.
Follonica, minacce al sindaco.
La solidarietà del Pd Toscana
Sani: «Un gesto intimidatorio che richiama i peggiori fantasmi del passato»
Firenze – «Le minacce di cui è stata oggetto il sindaco di Follonica, Eleonora Baldi, sono un gesto irresponsabile e inaccettabile, che richiama alla memoria periodi nerissimi per la nostra democrazia. Al sindaco va la mia solidarietà e quella del partito regionale. Mi auguro anche che questo macabro episodio spinga tutti a Follonica ad abbassare i toni della polemica politica, che va ricondotta ad elementi fisiologici di competizione fra gli schieramenti». Così l’onorevole Luca Sani, coordinatore del PD della Toscana, dopo le minacce al sindaco di Follonica.
Tagli alla scuola, annullati i decreti Gelmini
“E’ la conferma del fallimento del governo”
“Il Tar prima e il Consiglio di Stato poi, hanno fatto giustizia sui decreti interministeriali del 2009 e del 2010 con cui il ministro Gelmini aveva cancellato 67000 posti docente e 33000 posti di personale ATA negli anni scolastici 2009/10 e 2010/11 della scuola pubblica. E’ la conferma dell’ennesimo brutto capitolo del governo verso il mondo della scuola”. Così Daniela Lastri, responsabile scuola del Pd toscano, fa il punto dopo che il Consiglio di Stato ha confermato l’annullamento dei decreti con cui il ministro Gelmini aveva stabilito i tagli di organico nella scuola.
“Il Ministero prima non ha consentito alle Regioni di esprimere il parere obbligatorio previsto dall’articolo 2 del DPR 81/2009, e questo il Consiglio di Stato lo ha riconosciuto, ora cerca di minimizzare gli effetti della sentenza proponendo di riportare, come niente fosse accaduto, il provvedimento in Conferenza Stato-Regioni. Troppo facile! Così si vorrebbero utilizzare strumentalmente le regioni convocandole per farsi dare un parere a cose avvenute. Questo è inaccettabile. E’ il momento per le regioni di riaprire la partita sui provvedimenti che hanno colpito la scuola pubblica. E dunque sarebbe opportuno che, allo stato delle cose, come minimo, non si proceda ai tagli degli organici per l’anno scolastico 2011/2012. Quanto è accaduto è l’esempio più chiaro del fallimento di questo governo. Il ministero ha lavorato per affossare la scuola pubblica e tutti i livelli di qualità raggiunti”, conclude Daniela Lastri.
“Questa volta si parla di tagli,anche se, insolitamente, con una buona notizia. Il Consiglio di stato ha bloccato i tagli all’organico voluti dal ministro Gelmini. Scuole abbandonate e classi sovraffollate,carenze nelle supplenze e nel sostegno, sono il risultato di questi anni. Ci auguriamo che questa sentenza sia l’inizio di una riscossa culturale; anche perché, a pagare, saranno come sempre gli studenti, vittime di una scuola dove si impara sempre meno, che scivola vertiginosamente nelle classifiche europee – aggiungono Andrea Giorgio, segretario dei Giovani Democratici della Toscana, e Lorenzo Rocchi, Responsabile Scuola -. Adesso la palla tornerà alla conferenza stato-regioni. Ci aspettiamo da quella sede una risposta forte. Troppe volte la Regione è stata costretta a una supplenza per coprire le mancanze dello Stato. Chiediamo ora come studenti un’azione del governo: se un aereo è in difficoltà butta giù le valigie, non i motori, e la scuola e l’università sono i motori del nostro paese”.
Av Firenze, Pd soddisfatto per l’accordo
“Tutte le istituzioni unite per modernizzare la Toscana”
Firenze – “Siamo soddisfatti dell’accordo di oggi per il nodo fiorentino dell’alta velocità, che sblocca definitivamente una vicenda che è di interesse non solo toscano, ma nazionale ed europeo. Il risultato di oggi è ancora più importante per la convergenza tra tutte le istituzioni interessate e il senso di responsabilità e di squadra che hanno messo in campo.
Modernizzazione e innovazione sono irrinunciabili per fare della Toscana una regione competitiva, come abbiamo promesso agli elettori. L’alta velocità è uno dei cardini di un quadro di infrastrutture che va via via concretizzandosi e a chi ha espresso preoccupazioni in merito all’impatto dell’opera diciamo che per noi è prioritaria una rigorosa attenzione alla tutela ambientale” così Andrea Manciulli, segretario del Pd della Toscana, e il coordinatore della segreteria Luca Sani, commentano l’accordo di oggi a Roma per l’alta velocità di Firenze.
“Per quanto riguarda le assenze di esponenti dell’Idv, oggi, nella giunta regionale sul tema del via libera all’accordo, non vogliamo alimentare polemiche. Stiamo al merito delle questioni, di un accordo portato a termine che segna un punto di svolta per le infrastrutture in Toscana e che ha visto tutte le istituzioni collaborare verso un fine comune. In verità in maggioranza c’erano state occasioni di confronto sul tema, ma non vogliamo però drammatizzare, specie oggi che finalmente è stato sottoscritto un accordo cruciale per il futuro della Regione. Confidiamo che il confronto all’interno della maggioranza, che fa parte della dialettica tra partiti, possa riprendere per chiarire la vicenda” concludono gli esponenti del PD toscano.
Av Firenze, Pd soddisfatto per l’accordo
“Tutte le istituzioni unite per modernizzare la Toscana”
Firenze – “Siamo soddisfatti dell’accordo di oggi per il nodo fiorentino dell’alta velocità, che sblocca definitivamente una vicenda che è di interesse non solo toscano, ma nazionale ed europeo. Il risultato di oggi è ancora più importante per la convergenza tra tutte le istituzioni interessate e il senso di responsabilità e di squadra che hanno messo in campo.
Modernizzazione e innovazione sono irrinunciabili per fare della Toscana una regione competitiva, come abbiamo promesso agli elettori. L’alta velocità è uno dei cardini di un quadro di infrastrutture che va via via concretizzandosi e a chi ha espresso preoccupazioni in merito all’impatto dell’opera diciamo che per noi è prioritaria una rigorosa attenzione alla tutela ambientale” così Andrea Manciulli, segretario del Pd della Toscana, e il coordinatore della segreteria Luca Sani, commentano l’accordo di oggi a Roma per l’alta velocità di Firenze.
“Per quanto riguarda le assenze di esponenti dell’Idv, oggi, nella giunta regionale sul tema del via libera all’accordo, non vogliamo alimentare polemiche. Stiamo al merito delle questioni, di un accordo portato a termine che segna un punto di svolta per le infrastrutture in Toscana e che ha visto tutte le istituzioni collaborare verso un fine comune. In verità in maggioranza c’erano state occasioni di confronto sul tema, ma non vogliamo però drammatizzare, specie oggi che finalmente è stato sottoscritto un accordo cruciale per il futuro della Regione. Confidiamo che il confronto all’interno della maggioranza, che fa parte della dialettica tra partiti, possa riprendere per chiarire la vicenda” concludono gli esponenti del PD toscano.
Tpl, sì al gestore unico
Dal Pd della Toscana e dai territori, sì al gestore unico regionale
e alla fusione delle aziende pubbliche con i territori protagonisti e l’utenza al centro
Firenze – Un documento sulla riforma del trasporto pubblico locale in Toscana. Lo ha redatto il Partito Democratico regionale con l’ausilio dei contributi dei livelli provinciali del partito, a conclusione di un percorso di 4 mesi circa di discussione, incentrato sui tagli del governo in una prima fase e poi sulla riforma proposta dalla Regione.
Due i punti principali del documento. Partito regionale e territori approvano la riforma elaborata dalla Regione che si basa sull’affidamento del servizio attraverso un lotto unico a un solo soggetto gestore a cui competa il servizio su tutta la Regione e poi sul fronte delle società pubbliche di trasporto l’obiettivo della loro fusione in un’unica azienda.
“Una riforma che renda più efficiente l’intero servizio di trasporto pubblico, ponendosi anche l’obiettivo dell’integrazione tra ferro e gomma rappresenta una grossa sfida per il governo di questa regione e per la sua classe dirigente. Noi crediamo nel valore del trasporto pubblico come strumento attraverso il quale si riconosce il diritto alla mobilità dei cittadini e si contribuisce ad un sistema urbano più sostenibile dal punto di vista ambientale” si legge nel documento. Per quanto riguarda la gara per un unico gestore del servizio l’obiettivo è “passare da una presenza frammentata fatta di aziende medio piccole, al raggiungimento di un risultato finale rappresentato da un soggetto gestore unico capace di dotarsi di un piano industriale all’altezza delle sfide strategiche della Toscana del futuro”.
Contemporaneamente “occorrerà una maggiore attenzione allo sviluppo di piani urbani o sovracomunali della mobilità che favoriscano l’uso dei mezzi pubblici incidendo così positivamente sui bilanci del gestore”.
Il Pd ritiene poi che debbano essere mantenute le prerogative degli enti locali: “Pur in un’ottica di aggregazione regionale dovrà fatta essere salva la capacità degli enti locali di incidere sia sulla programmazione del servizio che sul controllo relativo alla qualità”.
Un passaggio del documento è dedicato alla tutela dei lavoratori del settore: “dovrà proseguire ed essere intensificato il dialogo con il mondo sindacale per mettere a punto tutti quegli strumenti necessari a garantire che le nuove modalità di gestione e di organizzazione della rete dei servizi riconoscano e tutelino i lavoratori che oggi sono occupati nel settore, garantendo comunque percorsi stabili e certi”.
Infine per il Pd gara unica deve corrispondere anche a biglietto di viaggio unico per tutto il territorio regionale.
Il secondo punto riguarda l’obiettivo della fusione delle aziende pubbliche di trasporto in un’unica azienda regionale, obiettivo che il PD regionale condivide con i livelli locali. La riforma dovrà tenere conto anche dell’imprescindibile rapporto che la nuova azienda pubblica dovrà tenere con il sistema privato.
“Occorre giungere rapidamente a delineare i percorsi attuativi e i tempi di realizzazione della riforma. La gara unica potrà portare ad un’ottimizzazione del sistema che non significherà arretramento della qualità, ma che elimini sovrapposizioni che producono poco valore aggiunto in termini di servizio, ma fanno lievitare i costi. Per quanto riguarda le aziende pubbliche dobbiamo procedere speditamente alla loro fusione in una unica, anche in questo caso con il fine di aumentare l’efficienza senza compromettere la qualità, con un ruolo di direzione da parte dei comuni che sono i proprietari delle aziende in questione. La riforma, gestore unico e fusione delle aziende pubbliche, dovrà vedere protagonisti i territori e l’utenza al centro” dice Matteo Tortolini, responsabile area infrastrutture e mobilità del PD toscano.
“La riforma del tpl era già stata progettata dalla Regione ma i tagli indiscriminati da parte del Governo ai servizi la rendono ancora più urgente, nonostante la Regione sia riuscita a stanziare risorse che hanno tamponato il taglio riducendolo al 3,5 percento. Il diritto alla mobilità deve essere salvaguardato così come la difesa del reddito attraverso una adeguata politica delle tariffe. Soprattutto negli ultimi anni in cui dalle città le nuove famiglie si sono spostate in periferia o nelle aree circostanti, il servizio pubblico affidabile diventa ancora di più uno strumento irrinunciabile senza dimenticare i vantaggi in tema di sostenibilità ambientale” commenta il segretario del PD toscano Andrea Manciulli.
“La linea di riforma che da tempo si sta perseguendo risulta tanto più convincente quanto più riusciremo a coinvolgere sia i consumatori che il sindacato. L’obiettivo del PD è fornire la Toscana di un moderno ed efficiente sistema di trasporto per garantire ai cittadini il fondamentale diritto alla mobilità garantendo il lavodo dipendente e l’utenza” sostiene Valerio Vannetti, responsabile trasporti del Pd toscano.
Tpl, sì al gestore unico
Dal Pd della Toscana e dai territori, sì al gestore unico regionale
e alla fusione delle aziende pubbliche con i territori protagonisti e l’utenza al centro
Firenze – Un documento sulla riforma del trasporto pubblico locale in Toscana. Lo ha redatto il Partito Democratico regionale con l’ausilio dei contributi dei livelli provinciali del partito, a conclusione di un percorso di 4 mesi circa di discussione, incentrato sui tagli del governo in una prima fase e poi sulla riforma proposta dalla Regione.
Due i punti principali del documento. Partito regionale e territori approvano la riforma elaborata dalla Regione che si basa sull’affidamento del servizio attraverso un lotto unico a un solo soggetto gestore a cui competa il servizio su tutta la Regione e poi sul fronte delle società pubbliche di trasporto l’obiettivo della loro fusione in un’unica azienda.
“Una riforma che renda più efficiente l’intero servizio di trasporto pubblico, ponendosi anche l’obiettivo dell’integrazione tra ferro e gomma rappresenta una grossa sfida per il governo di questa regione e per la sua classe dirigente. Noi crediamo nel valore del trasporto pubblico come strumento attraverso il quale si riconosce il diritto alla mobilità dei cittadini e si contribuisce ad un sistema urbano più sostenibile dal punto di vista ambientale” si legge nel documento. Per quanto riguarda la gara per un unico gestore del servizio l’obiettivo è “passare da una presenza frammentata fatta di aziende medio piccole, al raggiungimento di un risultato finale rappresentato da un soggetto gestore unico capace di dotarsi di un piano industriale all’altezza delle sfide strategiche della Toscana del futuro”.
Contemporaneamente “occorrerà una maggiore attenzione allo sviluppo di piani urbani o sovracomunali della mobilità che favoriscano l’uso dei mezzi pubblici incidendo così positivamente sui bilanci del gestore”.
Il Pd ritiene poi che debbano essere mantenute le prerogative degli enti locali: “Pur in un’ottica di aggregazione regionale dovrà fatta essere salva la capacità degli enti locali di incidere sia sulla programmazione del servizio che sul controllo relativo alla qualità”.
Un passaggio del documento è dedicato alla tutela dei lavoratori del settore: “dovrà proseguire ed essere intensificato il dialogo con il mondo sindacale per mettere a punto tutti quegli strumenti necessari a garantire che le nuove modalità di gestione e di organizzazione della rete dei servizi riconoscano e tutelino i lavoratori che oggi sono occupati nel settore, garantendo comunque percorsi stabili e certi”.
Infine per il Pd gara unica deve corrispondere anche a biglietto di viaggio unico per tutto il territorio regionale.
Il secondo punto riguarda l’obiettivo della fusione delle aziende pubbliche di trasporto in un’unica azienda regionale, obiettivo che il PD regionale condivide con i livelli locali. La riforma dovrà tenere conto anche dell’imprescindibile rapporto che la nuova azienda pubblica dovrà tenere con il sistema privato.
“Occorre giungere rapidamente a delineare i percorsi attuativi e i tempi di realizzazione della riforma. La gara unica potrà portare ad un’ottimizzazione del sistema che non significherà arretramento della qualità, ma che elimini sovrapposizioni che producono poco valore aggiunto in termini di servizio, ma fanno lievitare i costi. Per quanto riguarda le aziende pubbliche dobbiamo procedere speditamente alla loro fusione in una unica, anche in questo caso con il fine di aumentare l’efficienza senza compromettere la qualità, con un ruolo di direzione da parte dei comuni che sono i proprietari delle aziende in questione. La riforma, gestore unico e fusione delle aziende pubbliche, dovrà vedere protagonisti i territori e l’utenza al centro” dice Matteo Tortolini, responsabile area infrastrutture e mobilità del PD toscano.
“La riforma del tpl era già stata progettata dalla Regione ma i tagli indiscriminati da parte del Governo ai servizi la rendono ancora più urgente, nonostante la Regione sia riuscita a stanziare risorse che hanno tamponato il taglio riducendolo al 3,5 percento. Il diritto alla mobilità deve essere salvaguardato così come la difesa del reddito attraverso una adeguata politica delle tariffe. Soprattutto negli ultimi anni in cui dalle città le nuove famiglie si sono spostate in periferia o nelle aree circostanti, il servizio pubblico affidabile diventa ancora di più uno strumento irrinunciabile senza dimenticare i vantaggi in tema di sostenibilità ambientale” commenta il segretario del PD toscano Andrea Manciulli.
“La linea di riforma che da tempo si sta perseguendo risulta tanto più convincente quanto più riusciremo a coinvolgere sia i consumatori che il sindacato. L’obiettivo del PD è fornire la Toscana di un moderno ed efficiente sistema di trasporto per garantire ai cittadini il fondamentale diritto alla mobilità garantendo il lavodo dipendente e l’utenza” sostiene Valerio Vannetti, responsabile trasporti del Pd toscano.
Casaggì commemora i franchi tiratori
Gd: “Brutto sketch di film surrealista”
La denuncia dei Giovani Democratici Toscani: “Anche il Pdl sostiene quest’ultima vergogna neofascista”
Firenze – “La commemorazione dei “franchi tiratori caduti per l’onore della patria” pare un brutto sketch di un film surrealista. I giovani neofascisti di Casaggì hanno superato il limite questa volta. Chiediamo che tutti gli eletti del PDL che hanno a che fare con Casaggì prendano le distanze pubblicamente e con chiarezza da questa squallida manifestazione, che nessuno si nasconda dietro l’alibi della partecipazione a titolo personale e che invece siano presenti alle celebrazioni ufficiali della Liberazione”. Così Andrea Giorgio, segretario dei Giovani Democratici della Toscana, dopo l‘annuncio di Casaggi’ che l’11 agosto sara’ al sacrario della Rsi del cimitero di Trespiano per commemorare i franchi tiratori.
“Siamo sbigottiti davanti all’ennesimo tentativo di riabilitare i repubblichini. Ancora una volta provano a nascondere l’operazione dietro ad una presunta pacificazione nazionale – dice Giorgio -. L’11 Agosto si celebra la liberazione di Firenze, dopo giornate di lunghe battaglie in cui dai tetti della città i “franchi tiratori” sparavano ai civili inermi. Di questo si sta parlando. E non c’è memoria condivisa o pacificazione nazionale che tenga. I morti sono morti e nessuno andrà a disturbarli, ma dobbiamo tenere la barra dritta: non possiamo nascondere che lì qualcuno lottava dalla parte della democrazia, per liberare un paese, mentre gli altri sparavano per tenerlo sotto il giogo di una dittatura terribile e sanguinaria. Noi sappiamo bene con chi stare, la Resistenza e la Liberazione sono le basi da cui è nata la nostra Repubblica e le fonti della sua democrazia”
“La Giovane Italia, l’organizzazione giovanile del PDL, promuove da tempo iniziative assieme a questi neofascisti, arrivando anche a firmare le celtiche sui muri assieme a loro. E’ indecoroso che un partito di governo abbia rapporti con gente del genere da cui tutti devono prendere le distanze” sottolineano i Giovani Democratici.
“Chiediamo infine che il comune di Firenze faccia adesso la sua parte per rimuovere dai muri della città i manifesti di Casaggì e prenda le sanzioni amministrative del caso” conclude Andrea Giorgio.
Mafie, una legge regionale per gestire i beni confiscati
La proposta di Federico Gelli, coordinatore del Forum Legalità e Sicurezza del Pd Toscana,
lanciata alla Festa di Libera a Scandicci.
Firenze – “Dotare anche la Toscana di una legge regionale per la gestione dei beni confiscati alla mafia”. E’ stata questa la proposta di Federico Gelli coordinatore del Forum Legalità e Sicurezza del Pd Toscana, lanciata ieri lunedì 25 luglio nel corso dell’incontro nazionale alla presenza di don Luigi Ciotti, che si è svolto a Scandicci organizzato nell’ambito della Festa di Libera, dal titolo “ Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie per un lavoro giusto e pulito”.
“Nella nostra regione siamo passati dai 32 beni confiscati del 2009 ai 56 di oggi – ha proseguito Gelli– e questo rappresenta un dato impressionate che conferma che la Toscana è terra di mafia anche senza la criticità e la gravità di altre regioni italiane. Un campanello d’allarme che non dobbiamo ignorare ma che ci impone d’ intervenire subito. Per questo esiste la necessità di istituire una agenzia apposita, attraverso una legge regionale come hanno fatto altre regioni, per l’utilizzo di questi beni sottratti alle mafie sia per fini sociali che istituzionali. Una agenzia che possa permettere la riqualificazione e ristrutturazione dei beni e la modalità di gestione alle associazioni di volontariato, alle cooperative sociali o a quelle di recupero. Sarebbe questa una grande opportunità – ha concluso – e una risorsa per restituire alla comunità toscana questi beni sottratti alla criminalità organizzata”.
