Tagli alla scuola, annullati i decreti Gelmini
“E’ la conferma del fallimento del governo”
“Il Tar prima e il Consiglio di Stato poi, hanno fatto giustizia sui decreti interministeriali del 2009 e del 2010 con cui il ministro Gelmini aveva cancellato 67000 posti docente e 33000 posti di personale ATA negli anni scolastici 2009/10 e 2010/11 della scuola pubblica. E’ la conferma dell’ennesimo brutto capitolo del governo verso il mondo della scuola”. Così Daniela Lastri, responsabile scuola del Pd toscano, fa il punto dopo che il Consiglio di Stato ha confermato l’annullamento dei decreti con cui il ministro Gelmini aveva stabilito i tagli di organico nella scuola.
“Il Ministero prima non ha consentito alle Regioni di esprimere il parere obbligatorio previsto dall’articolo 2 del DPR 81/2009, e questo il Consiglio di Stato lo ha riconosciuto, ora cerca di minimizzare gli effetti della sentenza proponendo di riportare, come niente fosse accaduto, il provvedimento in Conferenza Stato-Regioni. Troppo facile! Così si vorrebbero utilizzare strumentalmente le regioni convocandole per farsi dare un parere a cose avvenute. Questo è inaccettabile. E’ il momento per le regioni di riaprire la partita sui provvedimenti che hanno colpito la scuola pubblica. E dunque sarebbe opportuno che, allo stato delle cose, come minimo, non si proceda ai tagli degli organici per l’anno scolastico 2011/2012. Quanto è accaduto è l’esempio più chiaro del fallimento di questo governo. Il ministero ha lavorato per affossare la scuola pubblica e tutti i livelli di qualità raggiunti”, conclude Daniela Lastri.
“Questa volta si parla di tagli,anche se, insolitamente, con una buona notizia. Il Consiglio di stato ha bloccato i tagli all’organico voluti dal ministro Gelmini. Scuole abbandonate e classi sovraffollate,carenze nelle supplenze e nel sostegno, sono il risultato di questi anni. Ci auguriamo che questa sentenza sia l’inizio di una riscossa culturale; anche perché, a pagare, saranno come sempre gli studenti, vittime di una scuola dove si impara sempre meno, che scivola vertiginosamente nelle classifiche europee – aggiungono Andrea Giorgio, segretario dei Giovani Democratici della Toscana, e Lorenzo Rocchi, Responsabile Scuola -. Adesso la palla tornerà alla conferenza stato-regioni. Ci aspettiamo da quella sede una risposta forte. Troppe volte la Regione è stata costretta a una supplenza per coprire le mancanze dello Stato. Chiediamo ora come studenti un’azione del governo: se un aereo è in difficoltà butta giù le valigie, non i motori, e la scuola e l’università sono i motori del nostro paese”.