Buon compleanno, Pd!
A Firenze si brinda con Bersani


Finmeccanica, Ferrucci: “I vertici facciano chiarezza”
Firenze – “Il sistema delle aziende di Finmeccanica è una parte significativa del sistema economico toscano, aziende di eccellenza che hanno fatto la storia dell’industria del nostro Paese, dalla Selex-Galileo di Firenze all’AnsaldoBreda di Pistoia ad esempio. Noi crediamo che, come abbiamo detto nel Piano Regionale di Sviluppo, soprattutto in un momento come quello attuale si debba investire su aziende come queste, puntare sul manifatturiero e l’innovazione. Per questo siamo contrari a ogni tipo di ridimensionamento della presenza di Finmeccanica nella nostra regione, sia che si tratti di trasferimento di sedi o di disinvestimenti sulle linee di produzione negli stabilimenti toscani. Auspichiamo che quanto prima i vertici di questa grande azienda di Stato, che quindi dovrebbe puntare sulla crescita del Paese e la valorizzazione delle realtà che sono vera ricchezza dell’economia presenti sul territorio, facciano chiarezza quanto prima, a partire dall’incontro chiesto dal Presidente Rossi e previsto per i prossimi giorni con l’amministratore delegato Giuseppe Orsi. Non è il momento di ridimensionare importanti insediamenti produttivi in Toscana perdendo competitività e fette di mercato a scapito della concorrenza”.
Così il responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana Ivan Ferrucci interviene sulla situazione di Finmeccanica e delle sue partecipate nel territorio toscano.
Finmeccanica, Ferrucci: “I vertici facciano chiarezza”
Firenze – “Il sistema delle aziende di Finmeccanica è una parte significativa del sistema economico toscano, aziende di eccellenza che hanno fatto la storia dell’industria del nostro Paese, dalla Selex-Galileo di Firenze all’AnsaldoBreda di Pistoia ad esempio. Noi crediamo che, come abbiamo detto nel Piano Regionale di Sviluppo, soprattutto in un momento come quello attuale si debba investire su aziende come queste, puntare sul manifatturiero e l’innovazione. Per questo siamo contrari a ogni tipo di ridimensionamento della presenza di Finmeccanica nella nostra regione, sia che si tratti di trasferimento di sedi o di disinvestimenti sulle linee di produzione negli stabilimenti toscani. Auspichiamo che quanto prima i vertici di questa grande azienda di Stato, che quindi dovrebbe puntare sulla crescita del Paese e la valorizzazione delle realtà che sono vera ricchezza dell’economia presenti sul territorio, facciano chiarezza quanto prima, a partire dall’incontro chiesto dal Presidente Rossi e previsto per i prossimi giorni con l’amministratore delegato Giuseppe Orsi. Non è il momento di ridimensionare importanti insediamenti produttivi in Toscana perdendo competitività e fette di mercato a scapito della concorrenza”.
Così il responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana Ivan Ferrucci interviene sulla situazione di Finmeccanica e delle sue partecipate nel territorio toscano.
Contributo affitto Regione, il plauso dei Gd



Firenze – “Con la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale saranno messi a disposizione 45 milioni di euro per contributo affitto per giovani coppie. La Regione Toscana ancora una volta dimostra con i fatti, con soldi veri, l’attenzione al mondo giovanile che questo Governo ignora completamente”.
Così il segretario dei Giovani Democratici della Toscana Andrea Giorgio, plaude al provvedimento che stabilisce i criteri per l’erogazione della prima fetta di un pacchetto di 45 milioni di euro destinati ad offrire un contributo ai giovani, siano coppie sposate, coppie di fatto, ma anche giovani conviventi in gruppo, per pagare un affitto.
“La capacità di emanciparsi per un’intera generazione – continua Andrea Giorgio – passa anche dalla possibilità di poter andare a vivere autonomamente rispetto alla famiglia di origine, farsi una vita e camminare con le proprie gambe. Con questo che è uno dei tanti mattoni del Progetto Giovani Sì i ragazzi toscani trovano qualcuno che dà loro ascolto e propone soluzioni di aiuto concrete. Quindi per noi è grande la soddisfazione per queste importantissime misure che la Regione e il Presidente Rossi perseguono con determinazione, tutte misure che accolgono proposte fatte dai Giovani Democratici con la campagna partita lo scorso anno. Per noi questa è innovazione vera, futuro vero cui poter guardare”.
Contributo affitto Regione, il plauso dei Gd



Firenze – “Con la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale saranno messi a disposizione 45 milioni di euro per contributo affitto per giovani coppie. La Regione Toscana ancora una volta dimostra con i fatti, con soldi veri, l’attenzione al mondo giovanile che questo Governo ignora completamente”.
Così il segretario dei Giovani Democratici della Toscana Andrea Giorgio, plaude al provvedimento che stabilisce i criteri per l’erogazione della prima fetta di un pacchetto di 45 milioni di euro destinati ad offrire un contributo ai giovani, siano coppie sposate, coppie di fatto, ma anche giovani conviventi in gruppo, per pagare un affitto.
“La capacità di emanciparsi per un’intera generazione – continua Andrea Giorgio – passa anche dalla possibilità di poter andare a vivere autonomamente rispetto alla famiglia di origine, farsi una vita e camminare con le proprie gambe. Con questo che è uno dei tanti mattoni del Progetto Giovani Sì i ragazzi toscani trovano qualcuno che dà loro ascolto e propone soluzioni di aiuto concrete. Quindi per noi è grande la soddisfazione per queste importantissime misure che la Regione e il Presidente Rossi perseguono con determinazione, tutte misure che accolgono proposte fatte dai Giovani Democratici con la campagna partita lo scorso anno. Per noi questa è innovazione vera, futuro vero cui poter guardare”.
Giovani, la Regione vi aiuta a pagare l’affitto
Pd: “Dalla Toscana fatti, dal governo solo promesse”



Da oggi, una mano ad andarsene da casa gliela dà la Regione. Una delibera della giunta regionale ha stanziato 45 milioni di euro per aiutare i giovani residenti in Toscana a pagare l’affitto e lasciare la famiglia d’origine. Il contributo è rivolto ai ragazzi dai 25 ai 34 anni, che potranno ricevere un sostegno dai 150 ai 350 euro al mese per tre anni. Diecimila i giovani che rispondono a questi requisti sul territorio regionale.
“Tutti parlano di giovani.. la Toscana fa per loro qualcosa di concreto”. Il provvedimento, che rientra nel pacchetto di misure Giovani Sì, riceve il plauso del Pd Toscana. “La Regione fa seguire i fatti ai propositi, a differenza di quello che ci propina il Governo nazionale. – commentano il segretario regionale dei Democratici e il responsabile Economia e Lavoro del Pd Toscana, Andrea Manciulli e Ivan Ferrucci – La delibera rappresenta un’occasione importantissima, un contributo reale per andare incontro a una generazione che riesce a fatica a crearsi una condizione autonoma di vita”.
Una misura, quella della Toscana, lontana distanze siderali dai provvedimenti per le politiche giovanili del governo, facilmente riassumibili con una sola parola: tagli.
“In Toscana stiamo investendo sul futuro dei giovani, facciamo parlare i fatti – continuano Manciulli e Ferrucci -. Ed è anche così che ci contrapponiano a un governo che sui mille problemi che soffocano i giovani, dalla difficoltà a farsi una casa al precariato nel lavoro, non pone minimamente attenzione, né risorse né politiche, per agevolarli. Il governo ai giovani ci pensa solo quando si tratta di tagliare alla scuola, all’università, al diritto allo studio”.
Per sapere come funziona il contributo affitto clicca qui
Giovani, la Regione vi aiuta a pagare l’affitto
Pd: “Dalla Toscana fatti, dal governo solo promesse”



Da oggi, una mano ad andarsene da casa gliela dà la Regione. Una delibera della giunta regionale ha stanziato 45 milioni di euro per aiutare i giovani residenti in Toscana a pagare l’affitto e lasciare la famiglia d’origine. Il contributo è rivolto ai ragazzi dai 25 ai 34 anni, che potranno ricevere un sostegno dai 150 ai 350 euro al mese per tre anni. Diecimila i giovani che rispondono a questi requisti sul territorio regionale.
“Tutti parlano di giovani.. la Toscana fa per loro qualcosa di concreto”. Il provvedimento, che rientra nel pacchetto di misure Giovani Sì, riceve il plauso del Pd Toscana. “La Regione fa seguire i fatti ai propositi, a differenza di quello che ci propina il Governo nazionale. – commentano il segretario regionale dei Democratici e il responsabile Economia e Lavoro del Pd Toscana, Andrea Manciulli e Ivan Ferrucci – La delibera rappresenta un’occasione importantissima, un contributo reale per andare incontro a una generazione che riesce a fatica a crearsi una condizione autonoma di vita”.
Una misura, quella della Toscana, lontana distanze siderali dai provvedimenti per le politiche giovanili del governo, facilmente riassumibili con una sola parola: tagli.
“In Toscana stiamo investendo sul futuro dei giovani, facciamo parlare i fatti – continuano Manciulli e Ferrucci -. Ed è anche così che ci contrapponiano a un governo che sui mille problemi che soffocano i giovani, dalla difficoltà a farsi una casa al precariato nel lavoro, non pone minimamente attenzione, né risorse né politiche, per agevolarli. Il governo ai giovani ci pensa solo quando si tratta di tagliare alla scuola, all’università, al diritto allo studio”.
Per sapere come funziona il contributo affitto clicca qui
Intervista ad Andrea Manciulli
Intervista a Andrea Manciulli
su Repubblica – Firenze dell’8 ottobre 2011
di MASSIMO VANNI – Segretario Manciulli, il livello di conflittualità del Pd si sta alzando. Si sta radicalizzando lo scontro tra renziani e non renziani. Che sta accadendo, non è preoccupato?
«Tutte le energie dovrebbero essere dirette alla costruzione di un´alternativa di governo. Ma l´epoca di un partito senza dibattito è finita. L´importante è che il dibattito sia costruttivo, perché nei sondaggi siamo la prima forza del Paese».
Non appare molto costruttivo avere due Pd in lotta.
«E´ evidente che quando Matteo ha fatto intuire la sua possibile candidatura alle primarie ha aperto una discussione. Ma questa non deve influenzare negativamente l´azione di governo. Io rimango della mia idea: ha già preso un impegno con gli elettori. Pur riconoscendogli capacità, che dopo l´esperienza di governo a Firenze, potrà offrire ad un livello più alto».
Non vede che lo scontro tra Renzi e Rossi si sta acuendo? Sulla gara regionale del trasporto pubblico Renzi tira fuori Ataf.
«Le cose di merito vanno discusse nel merito. Facendo riunioni anziché interviste. Ma se si vuole che la Toscana sia protagonista, dobbiamo prendere atto che non abbiamo ancora una società unica di trasporto che da sola possa vincere la gara e gestire il servizio. In altre parti d´Europa succede invece che le società partecipano anche alle gare estere».
Firenze si adegui insomma.
«Crescere per essere competitivi. E un atteggiamento che preclude questa sfida non lo trovo all´altezza della realtà».
Ma Renzi sostiene che è la Regione a penalizzare a Firenze.
«La separazione e la chiusura non mi pare una grande difesa. Senza Firenze perderemo la sfida e il prezzo della sconfitta lo pagherà anche il capoluogo. La Regione però deve aprire una fase di maggiore coinvolgimento. E deve farlo con uno sforzo quotidiano perché le sfide coraggiose di Rossi chiedono a tutti di raddoppiare gli sforzi di coinvolgimento del territorio».
E lo scontro sulla nuova pista dell´aeroporto?
«Quella pista interessa diversi Comuni e più che la pista virtuale m´interessa alla fine la pista possibile».
Anche se va a sbattere contro l´autostrada perché frutto delle mediazioni politiche?
«La mediazione politica non è uno scandalo. Ognuno di noi può andare a letto con una pista in testa dove far atterrare gli aeroplanini di suo figlio. Ma a me interessa che si concretizzi qualcosa per il bene di Firenze e della Toscana».
Segretario non le pare ci siano troppe convention a giro? I trenta-quarantenni, i non renziani, poi quella di Renzi…
«Nel Pd convivono aree culturali diverse. Ma nessuno viene a dire come la pensa nella sede del Pd e questo a me non piace. A tutti dico che il Pd serve se mette in campo un progetto vincente. E la generazione nuova potrà avere una funzione positiva se saprà interpretare la missione collettiva di rilanciare il Paese. Non basta dire le proprie idee a casa propria».
Che pensa degli imprenditori che intervengono in politica?
«Mi fa piacere che si riconosca che il modello berlusconiano non ha mantenuto quello che aveva promesso. Tuttavia per anni Berlusconi ha goduto di grande sostegno e chi oggi ha cambiato idea si dovrebbe presentare con una parte di autocritica. Non si può dire che la responsabilità è tutta della politica»
Ue, Domenici: “Avanti su tassa transazioni finanziarie”
Presentata al Parlamento europeo la proposta della Commissione europea
per l’introduzione di una imposta sulle transazioni finanziarie
Bruxelles – Questa mattina il Commissario Algirdas Semeta, responsabile per le materie fiscali, ha presentato al Parlamento europeo la proposta della Commissione europea per l’introduzione di una imposta sulle transazioni finanziarie.
Leonardo Domenici, eurodeputato del Pd/S&D e membro della commissione economica al Parlamento europeo, ha così commentato: “Si tratta di un fatto importante e di una prima significativa vittoria per lo schieramento di forze che da tempo si batte contro le speculazioni sui mercati finanziari e affinché il settore della finanza, ampiamente responsabile dello scatenarsi della crisi che stiamo vivendo, dia un contributo per trovare risorse per rilanciare la crescita dell’economia reale e creare nuovi posti di lavoro. Ma la battaglia è tutt’altro che conclusa. La proposta andrà ora all’esame del Consiglio europeo e, quindi, dei governi e le opposizioni sono forti. Occorre dunque creare consenso e sostegno attorno a questa proposta e cercare di superarne alcuni limiti.
E’ importante che il governo italiano dica chiaramente che cosa pensa di questa iniziativa e che si schieri a favore di essa. Le forze sociali e sindacali favorevoli alla tassa sulle transazioni finanziarie mi auguro che contribuiscano a suscitare una adeguata mobilitazione a livello di opinione pubblica. A livello politico e parlamentare sarà importante l’iniziativa delle forze di centro-sinistra e, in particolare, del Partito Democratico per incalzare il Governo italiano e far esprimere il Parlamento a favore di questa proposta”.
L’imposta sulle transazioni finanziarie si applicherebbe a tutte le transazioni di strumenti finanziari tra soggetti dei quali almeno uno abbia sede all’interno dell’Unione europea. Sulle azioni e sulle obbligazioni l’aliquota proposta è dello 0,1%, mentre per i derivati risulterebbe pari allo 0,01%. Il gettito previsto è di 57 miliardi di euro l’anno e dovrebbe essere applicata a partire dal 1° gennaio 2014.
Ue, Domenici: “Avanti su tassa transazioni finanziarie”
Presentata al Parlamento europeo la proposta della Commissione europea
per l’introduzione di una imposta sulle transazioni finanziarie
Bruxelles – Questa mattina il Commissario Algirdas Semeta, responsabile per le materie fiscali, ha presentato al Parlamento europeo la proposta della Commissione europea per l’introduzione di una imposta sulle transazioni finanziarie.
Leonardo Domenici, eurodeputato del Pd/S&D e membro della commissione economica al Parlamento europeo, ha così commentato: “Si tratta di un fatto importante e di una prima significativa vittoria per lo schieramento di forze che da tempo si batte contro le speculazioni sui mercati finanziari e affinché il settore della finanza, ampiamente responsabile dello scatenarsi della crisi che stiamo vivendo, dia un contributo per trovare risorse per rilanciare la crescita dell’economia reale e creare nuovi posti di lavoro. Ma la battaglia è tutt’altro che conclusa. La proposta andrà ora all’esame del Consiglio europeo e, quindi, dei governi e le opposizioni sono forti. Occorre dunque creare consenso e sostegno attorno a questa proposta e cercare di superarne alcuni limiti.
E’ importante che il governo italiano dica chiaramente che cosa pensa di questa iniziativa e che si schieri a favore di essa. Le forze sociali e sindacali favorevoli alla tassa sulle transazioni finanziarie mi auguro che contribuiscano a suscitare una adeguata mobilitazione a livello di opinione pubblica. A livello politico e parlamentare sarà importante l’iniziativa delle forze di centro-sinistra e, in particolare, del Partito Democratico per incalzare il Governo italiano e far esprimere il Parlamento a favore di questa proposta”.
L’imposta sulle transazioni finanziarie si applicherebbe a tutte le transazioni di strumenti finanziari tra soggetti dei quali almeno uno abbia sede all’interno dell’Unione europea. Sulle azioni e sulle obbligazioni l’aliquota proposta è dello 0,1%, mentre per i derivati risulterebbe pari allo 0,01%. Il gettito previsto è di 57 miliardi di euro l’anno e dovrebbe essere applicata a partire dal 1° gennaio 2014.
