9 Dicembre 2011

Sds pisane sul podio in Toscana

La Regione Toscana insieme al Laboratorio Management e Sanità del Sant’Anna ha reso pubblici i risultati della performance delle Asl, delle Aziende Ospedaliere Universitarie e Società delle salute.

L’Asl 5 e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana sono risultate le migliori. Le Società della Salute dell’Alta Val di Cecina, della Zona Pisana e della Valdera sono rispettivamente prima, terza e quarta in Toscana. La Società della Salute di Pisa è la prima tra quelle delle città capoluogo di provincia.

Questo risultato è frutto dell’impegno e delle scelte coraggiose degli Enti locali e degli amministratori avvicendatisi in questi anni, di tutto il personale sanitario, sociale e amministrativo che, in condizioni sempre più difficili a causa dei tagli alla sanità (1.504 milioni tra tagli effettivi e mancati trasferimenti dopo le manovre del 2011), e della drastica diminuzione dei finanziamenti (per il 2011 l’86% in meno) sul sociale, hanno saputo mantenere e, in alcuni casi migliorare, la qualità dei servizi grazie alla sintesi tra l’appropriatezza delle cure e il risparmio delle risorse pubbliche.

In questi giorni sta per concludersi l’iter di approvazione del nuovo Piano regionale, partito con una fase di ascolto dei bisogni della cittadinanza. Per la prima volta sarà un Piano integrato tra sociale e sanitario.

Le Società della Salute nascono proprio per realizzare questa politica, rappresentano una dell’innovazioni varate dalla Regione Toscana per riformare gli Enti preposti per singoli servizi che avrebbero rischiato di non comunicare tra di loro a scapito dei bisogni dei cittadini.

Il Piano sanitario e sociale integrato deve essere l’occasione per una loro piena valorizzazione, definendone la struttura giuridica e gli obiettivi strategici, da realizzare in stretta connessione con le strutture sanitarie presenti sul territorio, a cominciare dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e dalla ASL 5, e dal rafforzamento sempre più necessario del sistema di “cure intermedie” tra il domicilio dell’utente e l’ospedale.

Per discutere di tutto questo lunedì 12 dicembre alle 21,15 presso l’hotel San Ranieri (davanti all’ospedale di Cisanello) l’assessore regionale Daniela Scaramuccia presenterà il nuovo piano sanitario e sociale integrato agli operatori e ai cittadini pisani. Tutti sono invitati a partecipare.

 

Andrea Ferrante
segretario comunale Pd

Cristina Filippini
responsabile provinciale sanità Pd

 

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Legge elettorale: “Collegi o preferenze,
va cambiata. Il Pd ci sta lavorando”

“Collegi o preferenze, la legge elettorale va cambiata. Il Pd ci sta lavorando”.

Il segretario regionale del Pd Toscana, Andrea Manciulli, interviene ai microfoni di Rtv38 intervistato da Massimo Sandrelli.

La maggioranza del Pd – spiega Manciulli – propende più per il ritorno ai collegi, perché alla fine il collegio è la cosa che più di tutte crea un legame con il territorio”.

Il segretario si dice però “favorevole anche alle preferenze, del resto io stesso sono stato eletto la prima volta in consiglio regionale con questo sistema”.

Ciò nonostante – precisa – le primarie, nelle circostanze in cui non ci sono le preferenze, le vedo come uno strumento di grande necessità“.

Uno sguardo poi alla Toscana del futuro. “La storia della nostra regione – afferma il segretario democratico – è la storia di tanti particolarismi, che però sono riusciti a pesare nella storia dell’umanità perché su grandi questioni di fondo avevano uno spirito comune, per esempio l’apertura al sapere e la grande capacità di innovare”.

La Toscana del Rinascimento – prosegue Manciulli – era una Toscana che scommetteva sulle intelligenze ed era capace di trasformare le proprie città. Ecco, io mi immagino che la Toscana del futuro, guidata dal Pd, diventi un po’ questo“.

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Legge elettorale: “Collegi o preferenze,
va cambiata. Il Pd ci sta lavorando”

“Collegi o preferenze, la legge elettorale va cambiata. Il Pd ci sta lavorando”.

Il segretario regionale del Pd Toscana, Andrea Manciulli, interviene ai microfoni di Rtv38 intervistato da Massimo Sandrelli.

La maggioranza del Pd – spiega Manciulli – propende più per il ritorno ai collegi, perché alla fine il collegio è la cosa che più di tutte crea un legame con il territorio”.

Il segretario si dice però “favorevole anche alle preferenze, del resto io stesso sono stato eletto la prima volta in consiglio regionale con questo sistema”.

Ciò nonostante – precisa – le primarie, nelle circostanze in cui non ci sono le preferenze, le vedo come uno strumento di grande necessità“.

Uno sguardo poi alla Toscana del futuro. “La storia della nostra regione – afferma il segretario democratico – è la storia di tanti particolarismi, che però sono riusciti a pesare nella storia dell’umanità perché su grandi questioni di fondo avevano uno spirito comune, per esempio l’apertura al sapere e la grande capacità di innovare”.

La Toscana del Rinascimento – prosegue Manciulli – era una Toscana che scommetteva sulle intelligenze ed era capace di trasformare le proprie città. Ecco, io mi immagino che la Toscana del futuro, guidata dal Pd, diventi un po’ questo“.

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8 Dicembre 2011

Grosseto, nuovo esecutivo comunale
snello, “rosa” e under 30

Nuovo esecutivo per il Partito Democratico del Comune di Grosseto.  Il segretario comunale Roberto Panfi ha infatti optato per un organismo molto più snello rispetto a quello precedente (17 membri), composto di 7 membri, affiancato da tre persone che si occuperanno di comunicazione, ufficio stampa e segreteria.

Dell’esecutivo vero e proprio, oltre a Panfi, faranno parte i riconfermati Nicola Falco (vicesegretario) e Sandra Zanelli (organizzazione e circoli), Alessandra Milli, Donatella Bigozzi, Catiuscia Scoccati, Claudia Biliotti e Manuele Bartalucci. Andrea Santini continuerà ad esercitare il ruolo di tesoriere. C’è poi un gruppo più ristretto di staff, che coadiuverà il segretario: Massimo Cipriani e Massimiliano Frascino penseranno a comunicazione e ufficio stampa. Mentre Giada Gabbolini si occuperà della segreteria operativa.

«Questo cambiamento di passo – spiega il segretario Panfi – risponde all’esigenza di avere un esecutivo molto più snello e operativo, e di far fare esperienza ad alcuni giovani: Biliotti, Bartalucci e Gabbolini, infatti, hanno meno di trent’anni. 5 dei 7 membri dell’esecutivo, inoltre, sono donne e penso che questo costituisca un bel segnale in termini politici.

Quanto agli obiettivi di medio periodo – aggiunge Panfi – vogliamo che l’esecutivo del partito torni ad essere con più efficacia la cerniera di collegamento con la Direzione e i Circoli per un verso, con la Giunta ed il gruppo consiliare dall’altro. Ma le relazioni, naturalmente, non potranno limitarsi a quelle politiche e istituzionali. Negli anni passati abbiamo ceduto un po’ troppo alla logica del partito leggero o liquido, e quindi una delle priorità sarà riallacciare rapporti stabili con le tante componenti sociali ed economiche della città, per avere uno scambio continuo e poterne rappresentare al meglio le aspettative. Insomma, ci muoveremo sulla falsariga degli obiettivi individuati con il documento programmatico recentemente discusso nella direzione comunale. Tenendo conto che il contesto nel quale ci muoveremo nei prossimi mesi non sarà tutto rose e fiori: la prima preoccupazione dei cittadini comuni e degli imprenditori, infatti, è sopravvivere alla crisi, creare, trovare o tenersi stretto il lavoro, mantenere una rete di servizi che dia garanzie in termini di qualità della vita. Un intreccio di temi politici ed amministrativi – conclude Panfi – che richiederanno impegno, visione e capacità di rappresentanza».

 

 

 

 

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Grosseto, nuovo esecutivo comunale
snello, “rosa” e under 30

Nuovo esecutivo per il Partito Democratico del Comune di Grosseto.  Il segretario comunale Roberto Panfi ha infatti optato per un organismo molto più snello rispetto a quello precedente (17 membri), composto di 7 membri, affiancato da tre persone che si occuperanno di comunicazione, ufficio stampa e segreteria.

Dell’esecutivo vero e proprio, oltre a Panfi, faranno parte i riconfermati Nicola Falco (vicesegretario) e Sandra Zanelli (organizzazione e circoli), Alessandra Milli, Donatella Bigozzi, Catiuscia Scoccati, Claudia Biliotti e Manuele Bartalucci. Andrea Santini continuerà ad esercitare il ruolo di tesoriere. C’è poi un gruppo più ristretto di staff, che coadiuverà il segretario: Massimo Cipriani e Massimiliano Frascino penseranno a comunicazione e ufficio stampa. Mentre Giada Gabbolini si occuperà della segreteria operativa.

«Questo cambiamento di passo – spiega il segretario Panfi – risponde all’esigenza di avere un esecutivo molto più snello e operativo, e di far fare esperienza ad alcuni giovani: Biliotti, Bartalucci e Gabbolini, infatti, hanno meno di trent’anni. 5 dei 7 membri dell’esecutivo, inoltre, sono donne e penso che questo costituisca un bel segnale in termini politici.

Quanto agli obiettivi di medio periodo – aggiunge Panfi – vogliamo che l’esecutivo del partito torni ad essere con più efficacia la cerniera di collegamento con la Direzione e i Circoli per un verso, con la Giunta ed il gruppo consiliare dall’altro. Ma le relazioni, naturalmente, non potranno limitarsi a quelle politiche e istituzionali. Negli anni passati abbiamo ceduto un po’ troppo alla logica del partito leggero o liquido, e quindi una delle priorità sarà riallacciare rapporti stabili con le tante componenti sociali ed economiche della città, per avere uno scambio continuo e poterne rappresentare al meglio le aspettative. Insomma, ci muoveremo sulla falsariga degli obiettivi individuati con il documento programmatico recentemente discusso nella direzione comunale. Tenendo conto che il contesto nel quale ci muoveremo nei prossimi mesi non sarà tutto rose e fiori: la prima preoccupazione dei cittadini comuni e degli imprenditori, infatti, è sopravvivere alla crisi, creare, trovare o tenersi stretto il lavoro, mantenere una rete di servizi che dia garanzie in termini di qualità della vita. Un intreccio di temi politici ed amministrativi – conclude Panfi – che richiederanno impegno, visione e capacità di rappresentanza».

 

 

 

 

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7 Dicembre 2011

“Un’altra Europa”, a Firenze il seminario
che guarda oltre la crisi

Esponenti di partiti progressisti europei, Democratici toscani, studiosi e docenti universitari venerdì 9 dicembre si ritroveranno a Firenze per un seminario che fa il punto sull’Unione Europea, il ruolo e le prospettive. “Un’altra Europa. Dopo la crisi, l’Europa politica” è il titolo, che è anche un auspicio, della giornata di riflessione organizzata dal Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo, cui aderisce il Pd a Bruxelles, in collaborazione con Partito Democratico della Toscana e Giovani Democratici. Giornata che sarà conclusa da una tavola rotonda cui parteciperà il presidente del Gruppo S&D, il tedesco Martin Schulz.

Il seminario si snoderà su più sessioni dal pomeriggio fino alla sera e si terrà alla sala conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26), con inizio alle 14.30 con il saluto del segretario del Pd Metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci. Ad aprire i lavori sarà il segretario dei democratici toscani Andrea Manciulli, poi si terrà la prima sessione sulla crisi finanziaria e sul futuro dell’economia europea. A prendere la parola saranno l’eurodeputato del Pd Leonardo Domenici, il capogruppo Pd in consiglio regionale Vittorio Bugli, Massimo D’Antoni, docente presso l’Università di Siena, Emmanuel Lacresse, presidente dell’associazione “Gauche Européenne”, Alessandro Petretto, dell’Università di Firenze e il presidente del Forum Economia del PD nazionale Paolo Guerrieri, docente presso l’Università La Sapienza di Roma.

Con la relazione di Roberto Gualtieri, eurodeputato PD, su “L’Europa politica, l’Europa democratica” si aprirà la seconda sessione che vedrà, coordinati dal segretario dei Giovani Democratici toscani Andrea Giorgio, gli interventi di Raffaello Matarazzo, ricercatore I.A.I., di Miguel Maduro, dell’European University Institute e della docente fiorentina Valeria Fargion. Le conclusioni sono affidate a Claudio Martini, responsabile politiche internazionali del Pd toscano.

Dopo la cena, alle 21 ci sarà la tavola rotonda conclusiva sulle proposte dei progressisti contro la crisi con il presidente del Gruppo S&D Martin Schulz, Leonardo Domenici, il responsabile Esteri del Partito Democratico Lapo Pistelli e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. A coordinare Andrea Manciulli.

Quanto stiamo vivendo in questi ultimi mesi – dice Andrea Manciulli presentando il seminario – ci fa vedere quanto sia necessario rilanciare il tema dell’Europa politica, sul quale il Pd deve fare la sua battaglia affinché ci sia un confronto franco e di prospettiva. Il peso dei fenomeni economici della globalizzazione ha reso evidente il disequilibrio tra la decisione democratica e la politica da una parte e i mercati dall’altra. E la sensazione che si ha è che non ci sia un luogo politico nell’Unione che possa decidere allo stesso livello della Banca centrale europea. Di sicuro occorre che gli stati investano sull’Unione Europea con una cessione vera dei poteri per andare verso un luogo politico sovranazionale forte. In che termini e con quale architettura è ciò di cui il 9 dicembre parleremo”.

E’ più importante che mai – afferma Leonardo Domenici – costruire in Europa un punto di vista alternativo ai governi conservatori. Se dall’Italia, dalla Francia e poi dalla Germania usciranno dalle urne governi di centrosinistra, allora forse sarà possibile costruire una nuova stagione dell’Europa, una stagione che tiene conto della responsabilità dei bilanci ma al tempo stesso mette al centro una prospettiva alternativa di uscita dalla crisi, fatta di investimenti, di creazione di lavoro, di economia sostenibile e soprattutto mantenendo una coesione sociale che altrimenti rischia di essere spazzata via da questa crisi.”

Il PD toscano affronta con grande apertura e impegno il tema Europa, certamente oggi il più importante in assoluto e quello da cui dipende il successo delle manovre di risanamento dei conti pubblici nazionali – ha detto Claudio Martini -. Non c’è oggi politica possibile, su nessun terreno, al di fuori di una chiara scelta europeista. E soprattutto in economia e sulle questioni sociali ed ambientali ciò che si decide a Bruxelles ha un valore eccezionale su ogni scelta che si fa sul territorio, anche nella dimensione regionale e comunale. Discuteremo venerdì del futuro dell’Euro e dell’esigenza di una Europa politica, unita, integrata, non solo sul piano finanziario e dei mercati ma anche su quello istituzionale, fiscale e sociale. E lo faremo dal punto di vista di una forza progressista e riformatrice, che avanza le proprie proposte per un nuovo Trattato e critica le politiche sbagliate imposte dalla Destra europea, quel mix di austerità a senso unico e di ossessione liberista che sta producendo solo recessione, disuguaglianze e tensioni sociali fortissime”.

Siamo nella settimana decisiva per il futuro dell’Europa e dell’Eurozona – ricorda Patrizio Mecacci – . Ai progressisti europei spetta il compito di ridisegnare politiche comunitarie efficaci, dopo il fallimento delle ricette della destra italiana e franco-tedesca. E’ importante che da Firenze, città cruciale anche in altre stagioni della sinistra europea e mondiale, nasca una riflessione di questo livello su queste tematiche”.

Questo seminario – dice Andrea Giorgio – è per noi un momento importante di formazione ed approfondimento: siamo la generazione dell’Erasmus, quelli che sono cresciuti con l’Europa e non riescono ad immaginarsi di vivere senza, ma siamo anche quelli cui spetta il compito di costruirla finalmente, per cancellare la pesante eredità degli ultimi anni in cui è diventata sinonimo di burocrazia e finanza. Vogliamo un’Europa politica, sociale, democratica. Questo sarà lo spazio del nostro agire politico”.

 

 

Scarica il volantino del seminario

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“Un’altra Europa”, a Firenze il seminario
che guarda oltre la crisi

Esponenti di partiti progressisti europei, Democratici toscani, studiosi e docenti universitari venerdì 9 dicembre si ritroveranno a Firenze per un seminario che fa il punto sull’Unione Europea, il ruolo e le prospettive. “Un’altra Europa. Dopo la crisi, l’Europa politica” è il titolo, che è anche un auspicio, della giornata di riflessione organizzata dal Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo, cui aderisce il Pd a Bruxelles, in collaborazione con Partito Democratico della Toscana e Giovani Democratici. Giornata che sarà conclusa da una tavola rotonda cui parteciperà il presidente del Gruppo S&D, il tedesco Martin Schulz.

Il seminario si snoderà su più sessioni dal pomeriggio fino alla sera e si terrà alla sala conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26), con inizio alle 14.30 con il saluto del segretario del Pd Metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci. Ad aprire i lavori sarà il segretario dei democratici toscani Andrea Manciulli, poi si terrà la prima sessione sulla crisi finanziaria e sul futuro dell’economia europea. A prendere la parola saranno l’eurodeputato del Pd Leonardo Domenici, il capogruppo Pd in consiglio regionale Vittorio Bugli, Massimo D’Antoni, docente presso l’Università di Siena, Emmanuel Lacresse, presidente dell’associazione “Gauche Européenne”, Alessandro Petretto, dell’Università di Firenze e il presidente del Forum Economia del PD nazionale Paolo Guerrieri, docente presso l’Università La Sapienza di Roma.

Con la relazione di Roberto Gualtieri, eurodeputato PD, su “L’Europa politica, l’Europa democratica” si aprirà la seconda sessione che vedrà, coordinati dal segretario dei Giovani Democratici toscani Andrea Giorgio, gli interventi di Raffaello Matarazzo, ricercatore I.A.I., di Miguel Maduro, dell’European University Institute e della docente fiorentina Valeria Fargion. Le conclusioni sono affidate a Claudio Martini, responsabile politiche internazionali del Pd toscano.

Dopo la cena, alle 21 ci sarà la tavola rotonda conclusiva sulle proposte dei progressisti contro la crisi con il presidente del Gruppo S&D Martin Schulz, Leonardo Domenici, il responsabile Esteri del Partito Democratico Lapo Pistelli e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. A coordinare Andrea Manciulli.

Quanto stiamo vivendo in questi ultimi mesi – dice Andrea Manciulli presentando il seminario – ci fa vedere quanto sia necessario rilanciare il tema dell’Europa politica, sul quale il Pd deve fare la sua battaglia affinché ci sia un confronto franco e di prospettiva. Il peso dei fenomeni economici della globalizzazione ha reso evidente il disequilibrio tra la decisione democratica e la politica da una parte e i mercati dall’altra. E la sensazione che si ha è che non ci sia un luogo politico nell’Unione che possa decidere allo stesso livello della Banca centrale europea. Di sicuro occorre che gli stati investano sull’Unione Europea con una cessione vera dei poteri per andare verso un luogo politico sovranazionale forte. In che termini e con quale architettura è ciò di cui il 9 dicembre parleremo”.

E’ più importante che mai – afferma Leonardo Domenici – costruire in Europa un punto di vista alternativo ai governi conservatori. Se dall’Italia, dalla Francia e poi dalla Germania usciranno dalle urne governi di centrosinistra, allora forse sarà possibile costruire una nuova stagione dell’Europa, una stagione che tiene conto della responsabilità dei bilanci ma al tempo stesso mette al centro una prospettiva alternativa di uscita dalla crisi, fatta di investimenti, di creazione di lavoro, di economia sostenibile e soprattutto mantenendo una coesione sociale che altrimenti rischia di essere spazzata via da questa crisi.”

Il PD toscano affronta con grande apertura e impegno il tema Europa, certamente oggi il più importante in assoluto e quello da cui dipende il successo delle manovre di risanamento dei conti pubblici nazionali – ha detto Claudio Martini -. Non c’è oggi politica possibile, su nessun terreno, al di fuori di una chiara scelta europeista. E soprattutto in economia e sulle questioni sociali ed ambientali ciò che si decide a Bruxelles ha un valore eccezionale su ogni scelta che si fa sul territorio, anche nella dimensione regionale e comunale. Discuteremo venerdì del futuro dell’Euro e dell’esigenza di una Europa politica, unita, integrata, non solo sul piano finanziario e dei mercati ma anche su quello istituzionale, fiscale e sociale. E lo faremo dal punto di vista di una forza progressista e riformatrice, che avanza le proprie proposte per un nuovo Trattato e critica le politiche sbagliate imposte dalla Destra europea, quel mix di austerità a senso unico e di ossessione liberista che sta producendo solo recessione, disuguaglianze e tensioni sociali fortissime”.

Siamo nella settimana decisiva per il futuro dell’Europa e dell’Eurozona – ricorda Patrizio Mecacci – . Ai progressisti europei spetta il compito di ridisegnare politiche comunitarie efficaci, dopo il fallimento delle ricette della destra italiana e franco-tedesca. E’ importante che da Firenze, città cruciale anche in altre stagioni della sinistra europea e mondiale, nasca una riflessione di questo livello su queste tematiche”.

Questo seminario – dice Andrea Giorgio – è per noi un momento importante di formazione ed approfondimento: siamo la generazione dell’Erasmus, quelli che sono cresciuti con l’Europa e non riescono ad immaginarsi di vivere senza, ma siamo anche quelli cui spetta il compito di costruirla finalmente, per cancellare la pesante eredità degli ultimi anni in cui è diventata sinonimo di burocrazia e finanza. Vogliamo un’Europa politica, sociale, democratica. Questo sarà lo spazio del nostro agire politico”.

 

 

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Pd Castelfiorentino, approvato regolamento urbanistico. Cintelli: “Lungo lavoro di concerto tra commissione e consiglio”

Ieri, martedì 6 dicembre, a Castelfiorentino si è tenuta la seduta consiliare terminata con l’approvazione del regolamento urbanistico, giunta al termine di un lungo percorso di lavoro e di concerto fra la commissione Urbanistica e l’intero Consiglio comunale.

«Negli ultimi mesi, parallelamente ai lavori del regolamento urbanistico, è stata votata la variante per la nascita del centro di raccolta intercomunale dei Praticelli, pedina importante a completamento del servizio di raccolta di rifiuti porta a porta, nonché la variante per la nascita di una grande azienda nella filiera che va dalla produzione agricola fino alla trasformazione industriale in prodotti finiti che sorgerà a San Matteo. Il Partito democratico, in questa fase difficile per l’Italia in tutti i settori economici, ha sostenuto la Giunta e il Consiglio nel lavoro di predisposizione degli strumenti in grado di soddisfare, qualora si presentassero le opportunità, le necessità di crescita del nostro paese. La variante appena adottata infatti non solo prevede la riproposizione degli interventi scaduti con il precedente regolamento, ma prova, in seno all’attuale piano strutturale, anche a dare strumenti e soluzioni per la realizzazione di interventi strategici nell’interesse della collettività» dichiara Tania Cintelli, consigliera Pd e presidente della commissione Urbanistica.

Il capogruppo Pd, Devis Dei, chiarisce: «Pensiamo al recupero della Montecatini, vecchio sito industriale all’’interno dell’abitato di Castelfiorentino. Non sarà semplice trovare fondi privati per un intervento di tali dimensioni, ma gli strumenti contenuti nel regolamento permetteranno, non solo vantaggi economici per l’eventuale acquirente, ma anche l’opportunità di rendere più snello e gradevole il carico urbanistico di quell’area con la possibilità di trasferire volumi in altre parti del nostro paese. Con lo stesso metodo sarà possibile sbloccare operazioni su edifici “incompatibili” con il contesto urbano circostante, sempre nell’ottica di una migliore qualità urbanistica e vivibilità del nostro paese. Altro tema su cui abbiamo puntato molto è lo sviluppo delle aree produttive, in un periodo in cui la crisi economica ha messo e sta mettendo in difficoltà anche il nostro distretto industriale. L’apertura della nuova 429 potrà attrarre nuove industrie. Per questo motivo riteniamo importante che le aree produttive vicine ai futuri svincoli siano destinate esclusivamente ad uso produttivo e direzionale».

 

«L’esperienza dell’industria che nascerà nell’area dell’ex Plp, in parte finanziato dalla Regione Toscana, insegna che è possibile attrarre grandi aziende, sia dal punto di vista occupazionale che da quello della creazione e combinazione di filiere produttive, se si mettono insieme gli interessi degli investitori privati con i finanziamenti pubblici dovuti a importanti progetti strategici, come è stato fatto in questo caso nel segno del Piano Regionale di Sviluppo – conclude Sandro Bartaloni, segretario Pd Castelfiorentino – Ma questo non basta se non si prevedono luoghi sufficientemente capienti per accogliere realtà di tali dimensioni, puntando anche su accordi intercomunali, poiché tali interventi rappresentano un vantaggio per l’Empolese Valdelsa. Per questo dobbiamo e vogliamo continuare a pensare al nostro futuro come fortemente legato a quello dell’intero territorio che ci circonda».

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6 Dicembre 2011

Pisa, il Pd incontra le imprese locali
Fontanelli: “Serve riflessione su problema di accesso al credito”

Mercoledì 5 dicembre, all’hotel San Ranieri di Pisa il Partito Democratico ha incontrato gli imprenditori. Un incontro che è stato promosso dai parlamentari pisani Paolo Fontanelli, Maria Grazia Gatti ed Ermete Realacci, e al quale hanno portato il loro contributo anche Andrea Lulli e Matteo Colaninno, componenti della Commissione Attività produttive delle Camera. L’obiettivo, anche alla luce della gravità della situazione economica e della recente svolta politica, era di ascoltare le istanze delle forze produttive del territorio e ragionare sulle strategie per la crescita e il rilancio. Hanno partecipato diversi imprenditori del territorio pisano che operano in molti settori, dal manifatturiero “tradizionale” a quello più tecnologico, costruzioni, hi-tech, farmaceutico e molti altri.

Si è riflettuto sulla situazione del mercato del lavoro pisano e sulle prospettive di una riforma degli ammortizzatori sociali. Rispetto alla cosiddetta manovra Monti sono emerse grande attesa e preoccupazione, ma anche alcuni elementi di ottimismo. È emersa con forza anche la crescente difficoltà delle nostre aziende nell’accedere al credito e quindi nel finanziare gli investimenti. Oggi più che mai si stanno facendo i conti con un sistema bancario che è sempre più lontano dal territorio, ha la testa fuori dalla nostra provincia e anche dalla Toscana. Si tratta di una questione centrale per la ripresa dello sviluppo, che chiama in causa la politica nazionale ma anche il livello locale, con le categorie economiche e la Camera di Commercio. In particolare, Fontanelli ha posto il problema di “avviare una seria riflessione su questo punto, a partire dalla realtà attuale del nostro territorio. In tal senso è auspicabile l’attivazione di un confronto che coinvolga tutti i soggetti potenzialmente interessati alla presenza di un sistema creditizio più vicino alle esigenze delle imprese e dei cittadini”.

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Pisa, il Pd incontra le imprese locali
Fontanelli: “Serve riflessione su problema di accesso al credito”

Mercoledì 5 dicembre, all’hotel San Ranieri di Pisa il Partito Democratico ha incontrato gli imprenditori. Un incontro che è stato promosso dai parlamentari pisani Paolo Fontanelli, Maria Grazia Gatti ed Ermete Realacci, e al quale hanno portato il loro contributo anche Andrea Lulli e Matteo Colaninno, componenti della Commissione Attività produttive delle Camera. L’obiettivo, anche alla luce della gravità della situazione economica e della recente svolta politica, era di ascoltare le istanze delle forze produttive del territorio e ragionare sulle strategie per la crescita e il rilancio. Hanno partecipato diversi imprenditori del territorio pisano che operano in molti settori, dal manifatturiero “tradizionale” a quello più tecnologico, costruzioni, hi-tech, farmaceutico e molti altri.

Si è riflettuto sulla situazione del mercato del lavoro pisano e sulle prospettive di una riforma degli ammortizzatori sociali. Rispetto alla cosiddetta manovra Monti sono emerse grande attesa e preoccupazione, ma anche alcuni elementi di ottimismo. È emersa con forza anche la crescente difficoltà delle nostre aziende nell’accedere al credito e quindi nel finanziare gli investimenti. Oggi più che mai si stanno facendo i conti con un sistema bancario che è sempre più lontano dal territorio, ha la testa fuori dalla nostra provincia e anche dalla Toscana. Si tratta di una questione centrale per la ripresa dello sviluppo, che chiama in causa la politica nazionale ma anche il livello locale, con le categorie economiche e la Camera di Commercio. In particolare, Fontanelli ha posto il problema di “avviare una seria riflessione su questo punto, a partire dalla realtà attuale del nostro territorio. In tal senso è auspicabile l’attivazione di un confronto che coinvolga tutti i soggetti potenzialmente interessati alla presenza di un sistema creditizio più vicino alle esigenze delle imprese e dei cittadini”.

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