13 Settembre 2012

Fondazioni liriche, Pd: “Una riforma complessiva che concentri l’attività sull’Opera”. Nastasi: “Il Fus deve aumentare e compito del prossimo Governo la questione del lavoro del mondo dello spettacolo”

Occorre una riforma che riguardi tutto il sistema della musica a partire non dalle strutture che abbiamo ma dall’obiettivo che vogliamo raccogliere. L’obbiettivo è fare opera e quindi bisogna riorganizzare il sistema complessivamente intrecciando le orchestre regionali, i teatri di tradizione e le fondazioni specificando e concentrando queste ultime sul loro core business, che è produrre opera lirica, prima che svolgere attività sinfonica o danza. Pensiamo a sistemi regionali integrati con al centro le fondazioni che vanno dimensionate al reale bisogno e soprattutto alla loro attività primaria”. 

Questa è la posizione del Pd sulla crisi delle fondazioni liriche e la riforma della musica in Italia espressa ieri da Maurizio Roi del Dipartimento nazionale Cultra al dibattito organizzato alla festa Democratica in corso a Firenze, a cui ha partecipato anche il Direttore Generale Spettacolo dal vivo del Ministero per i Beni e attività culturali Salvo Nastasi e il giornalista de L’Unità Luca Del Fra.

“Il Pd – ha sottolineato Roi – ha contrastato la riforma Bondi a suo tempo perché non affrontò il problema, al massimo si poteva vedere come una manutenzione, mentre occorre riforma in profondità e per di più aveva un vizio ideologico perché individuava nel lavoro e nei lavoratori il problema delle fondazioni. Per quanto riguarda la danza riteniamo che sia necessario dare tre/quattro grandi corpi da ballo a questo paese, partendo da quelli che ci sono e dividendoli per aree, ma autonomi:  collocati dentro un teatro d’opera però autonomi rispetto alla fondazione”.

Salvo Nastasi ha parlato dei limiti che sono emersi della legge 367 del 1997 “nel voler considerare tutte le fondazioni uguali, creando un minimo comune denominatore dei 13 soggetti”,  ha auspicato che tutte diventino autonome e che si riveda la normativa sul punto del rapporto coi privati dal momento che attualmente non li incentiva a investire nel settore. “Dal prossimo Governo ci aspettiamo una riforma ulteriore delle fondazioni perché l’attuale” riferendosi alla riforma Bondi “è una tappa ma non risolve tutti i problemi”. “I fondi della cultura – ha poi riconosciuto Nastasi – devono aumentare per forza, perché nonostante gli sforzi 400 milioni di euro non bastano. Compito del prossimo Governo deve essere anche la questione del lavoro nel mondo dello spettacolo, perché il precariato in questo settore è una questione drammatica”.

E su questo Roi ha sottolineato come “dopo che è stato firmato il contratto tra sindacati e sovrintendenti con l’ausilio del ministero, anche grazie a Nastasi, si apriranno le trattative decentrate: sarebbe bene adesso aprire un tavolo di crisi col ministero, le parti sociali e gli enti locali per vedere cosa possiamo fare per evitare di andare che la situazione vada alla deriva  definitivamente”.

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12 Settembre 2012

Simoncini: “Abbattere l’Irap per le imprese virtuose”

“La nuova legge sulla competitività propone agevolazioni fiscali per le piccole medie e imprese: sarà abbattuta l’Irap per quelle che si dimostreranno virtuose, cioè operanti nel territorio, con una dirigenza femminile, giovani e che propongono politiche innovative”.

Lo ha spiegato l’assessore al lavoro Regione Toscana Gianfranco Simoncini, intervenuto alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso alle Cascine nel dibattito “Imprese e sviluppo. La nuova legge sulla competitività toscana” con Giuseppe Ponzi di Confindustria Toscana, e i presidenti regionali di Legacoop e CNA Stefano Bassi e Valter Tamburini.

“È fondamentale poi in un momento come questo creare reti d’impresa e la Regione sta lavorando proprio per incentivare le aggregazioni”, ha aggiunto Simoncini.

Non si risana il paese solo con politiche fiscali, c’è bisogno di rilanciare i consumi interni: bisogna avere a cuore non solo lo spread ma anche lo sviluppo economico del paese, questo vale per la Toscana dove il tessuto di piccole e medie imprese è fittissimo ma anche per l’Italia”, ha sottolineato Tamburini.

“Sono tre le questioni decisive per il paese: realizzare nuove politiche fiscali, trovare risorse per la crescita e portare avanti politiche industriali. Le risposte devono arrivare dall’associazionismo e dall’investimento nell’innovazione”, ha puntualizzato Bassi.

“Considerando il tessuto dell’economia toscana, è il momento di sostenere le piccole imprese nell’innovazione e nel fare rete”, ha aggiunto Ponzi.

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Simoncini: “Abbattere l’Irap per le imprese virtuose”

“La nuova legge sulla competitività propone agevolazioni fiscali per le piccole medie e imprese: sarà abbattuta l’Irap per quelle che si dimostreranno virtuose, cioè operanti nel territorio, con una dirigenza femminile, giovani e che propongono politiche innovative”.

Lo ha spiegato l’assessore al lavoro Regione Toscana Gianfranco Simoncini, intervenuto alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso alle Cascine nel dibattito “Imprese e sviluppo. La nuova legge sulla competitività toscana” con Giuseppe Ponzi di Confindustria Toscana, e i presidenti regionali di Legacoop e CNA Stefano Bassi e Valter Tamburini.

“È fondamentale poi in un momento come questo creare reti d’impresa e la Regione sta lavorando proprio per incentivare le aggregazioni”, ha aggiunto Simoncini.

Non si risana il paese solo con politiche fiscali, c’è bisogno di rilanciare i consumi interni: bisogna avere a cuore non solo lo spread ma anche lo sviluppo economico del paese, questo vale per la Toscana dove il tessuto di piccole e medie imprese è fittissimo ma anche per l’Italia”, ha sottolineato Tamburini.

“Sono tre le questioni decisive per il paese: realizzare nuove politiche fiscali, trovare risorse per la crescita e portare avanti politiche industriali. Le risposte devono arrivare dall’associazionismo e dall’investimento nell’innovazione”, ha puntualizzato Bassi.

“Considerando il tessuto dell’economia toscana, è il momento di sostenere le piccole imprese nell’innovazione e nel fare rete”, ha aggiunto Ponzi.

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Pd toscano e mondo del Terzo settore: “Rendere stabile una collaborazione per uscire dalla crisi tutti insieme”

Penso che questo governo sia un po’ figlio di un’idea tipicamente tecnocratica, liberale e un po’ paternalista, in cui c’è chi è ‘in grado e capace’, e quindi non ha la necessità di confronto continuo con le forze presenti nella società”.

Così alla Festa Democratica in corso al Parco delle Cascine a Firenze la deputata Pd Donata Lenzi, membro della Commissione Affari sociali della Camera, si è espressa commentando la volontà di chiusura dell’Agenzia del Terzo settore e la cancellazione, con il decreto della spendig review, di tutti “gli organismi di ascolto in cui fosse coinvolta la rappresentanza organizzata dei consumatori presso il ministero attività produttive, i tavoli che erano insediati ministero del welfare, e in particolare quelli che attengono alla funzione di osservatorio delle leggi sul terzo settore”. 

Lensi era a Firenze per partecipare all’iniziativa “Cittadini senza scopo di lucro” organizzata dal Pd della Toscana per incontrare il mondo delle associazioni, del volontariato e della cooperazione sociale con il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli, il responsabile del settore associazionismo del Pd toscano Damiano Sforzi e Filippo Fossati dell’esecutivo metropolitano del Pd fiorentino.

“Sul tema del terzo settore – ha detto Lenzi – la nostra cultura è diversa, vuole valorizzare i corpi intermedi della società. E inevitabilmente il riconoscimento richiede che poi vengano ascoltati e affidato loro un ruolo con una dignità: questo è quello che intendiamo fare noi come Partito Democratico”.

Un segnale importante di questa attenzione del Pd verso il Terzo settore – ha detto Manciulli – è stata la volontà di Pier Luigi Bersani di voler presentare al mondo dell’associazionismo la Carta d’Intenti su cui si basa il programma con cui ci candidiamo a governare il Paese, chiedendo loro un confronto e un contributo di merito”.

“Quello che ha proposto Bersani è un progetto profondo per parlare alla società e condivido molto anche la scelta di fare a breve gli stati generali dell’associazionismo tanto che a mio avviso dovremmo pensare un momento analogo a livello regionale in preparazione dell’appuntamento nazionale. Occorre ricementare i valori del Paese e la spinta ideale che muove chi fa volontariato servirà a questo”.

“Quello che vogliamo fare con voi – ha detto Damiano Sforzi parlando alla platea di rappresentanti delle varie associazioni – è rendere stabile una collaborazione per capire come fare a uscire dalla crisi tutti insieme. Perché o se ne esce tutti insieme o questa fase di difficoltà economica travolgerà tutti, e nessuno meglio di voi ne percepisce gli immediati e devastanti effetti. Il volontariato è una ricchezza e non si tratta di arruolare nessuno ma di coinvolgere sempre di più la società: le distinzioni tra partiti e associazioni ci devono essere ma non deve esserci distanza. Per questo abbiamo pensato il momento di oggi, e il percorso che con molti di voi è già avviato da tempo vuole essere continuativo e stabile in una reciproca e proficua collaborazione”.

Fossati ha ricordato i numeri importanti del volontariato in Toscana dove “ad esempio, non ci si potrebbe nemmeno immaginare il sistema sanitario”. “Il Terzo settore sta di fatto nella governance della società toscana e qui ha sviluppato una sua visione d’agire specifica: è un mondo che cerca e si rivolge all’ente pubblico per offrire una collaborazione a dare soluzioni a problemi dei cittadini. Non cerca la carità, sono uomini e donne che si mettono insieme e al servizio di tutti offrendo il loro contributo”. E nella fase che stiamo vivendo “con il Fondo sociale azzerato e i comuni che non hanno più le risorse” c’è il rischio che “il volontariato sia visto come il modo per dare un servizio al minor costo. Noi invece crediamo che non debba diminuire l’impegno dello stato nel sociale e anzi aumentarne le risorse. Anche per fare un buon volontariato occorrono investimenti”.

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Pd toscano e mondo del Terzo settore: “Rendere stabile una collaborazione per uscire dalla crisi tutti insieme”

Penso che questo governo sia un po’ figlio di un’idea tipicamente tecnocratica, liberale e un po’ paternalista, in cui c’è chi è ‘in grado e capace’, e quindi non ha la necessità di confronto continuo con le forze presenti nella società”.

Così alla Festa Democratica in corso al Parco delle Cascine a Firenze la deputata Pd Donata Lenzi, membro della Commissione Affari sociali della Camera, si è espressa commentando la volontà di chiusura dell’Agenzia del Terzo settore e la cancellazione, con il decreto della spendig review, di tutti “gli organismi di ascolto in cui fosse coinvolta la rappresentanza organizzata dei consumatori presso il ministero attività produttive, i tavoli che erano insediati ministero del welfare, e in particolare quelli che attengono alla funzione di osservatorio delle leggi sul terzo settore”. 

Lensi era a Firenze per partecipare all’iniziativa “Cittadini senza scopo di lucro” organizzata dal Pd della Toscana per incontrare il mondo delle associazioni, del volontariato e della cooperazione sociale con il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli, il responsabile del settore associazionismo del Pd toscano Damiano Sforzi e Filippo Fossati dell’esecutivo metropolitano del Pd fiorentino.

“Sul tema del terzo settore – ha detto Lenzi – la nostra cultura è diversa, vuole valorizzare i corpi intermedi della società. E inevitabilmente il riconoscimento richiede che poi vengano ascoltati e affidato loro un ruolo con una dignità: questo è quello che intendiamo fare noi come Partito Democratico”.

Un segnale importante di questa attenzione del Pd verso il Terzo settore – ha detto Manciulli – è stata la volontà di Pier Luigi Bersani di voler presentare al mondo dell’associazionismo la Carta d’Intenti su cui si basa il programma con cui ci candidiamo a governare il Paese, chiedendo loro un confronto e un contributo di merito”.

“Quello che ha proposto Bersani è un progetto profondo per parlare alla società e condivido molto anche la scelta di fare a breve gli stati generali dell’associazionismo tanto che a mio avviso dovremmo pensare un momento analogo a livello regionale in preparazione dell’appuntamento nazionale. Occorre ricementare i valori del Paese e la spinta ideale che muove chi fa volontariato servirà a questo”.

“Quello che vogliamo fare con voi – ha detto Damiano Sforzi parlando alla platea di rappresentanti delle varie associazioni – è rendere stabile una collaborazione per capire come fare a uscire dalla crisi tutti insieme. Perché o se ne esce tutti insieme o questa fase di difficoltà economica travolgerà tutti, e nessuno meglio di voi ne percepisce gli immediati e devastanti effetti. Il volontariato è una ricchezza e non si tratta di arruolare nessuno ma di coinvolgere sempre di più la società: le distinzioni tra partiti e associazioni ci devono essere ma non deve esserci distanza. Per questo abbiamo pensato il momento di oggi, e il percorso che con molti di voi è già avviato da tempo vuole essere continuativo e stabile in una reciproca e proficua collaborazione”.

Fossati ha ricordato i numeri importanti del volontariato in Toscana dove “ad esempio, non ci si potrebbe nemmeno immaginare il sistema sanitario”. “Il Terzo settore sta di fatto nella governance della società toscana e qui ha sviluppato una sua visione d’agire specifica: è un mondo che cerca e si rivolge all’ente pubblico per offrire una collaborazione a dare soluzioni a problemi dei cittadini. Non cerca la carità, sono uomini e donne che si mettono insieme e al servizio di tutti offrendo il loro contributo”. E nella fase che stiamo vivendo “con il Fondo sociale azzerato e i comuni che non hanno più le risorse” c’è il rischio che “il volontariato sia visto come il modo per dare un servizio al minor costo. Noi invece crediamo che non debba diminuire l’impegno dello stato nel sociale e anzi aumentarne le risorse. Anche per fare un buon volontariato occorrono investimenti”.

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Province, Sani replica a Mazzoni e Fuscagni: “Quella di domani riunione politica, nessuna scorrettezza istituzionale. Il Pdl ha un padrone, per questo si stupisce”

A chi parla di scorrettezze istituzionali da parte del Presidente Rossi facciamo presente che la riunione di domani con a tema il riordino delle province è stata convocata dal segretario regionale del partito Andrea Manciulli ed è quindi naturale che il luogo scelto sia la sede del partito”. Così il deputato e coordinatore della segreteria del Pd della Toscana Luca Sani replica agli esponenti del Pdl Riccardo Mazzoni e Stefania Fuscagni che, appresa la notizia della riunione sul riassetto istituzionale in programma domani al Pd regionale, avevano criticato la scelta del luogo.

“Questa, peraltro – aggiunge Sani – non è la prima riunione politica a cui sono invitati a partecipare e dare il loro contributo sul riordino delle province anche i soggetti istituzionali. Noi siamo abituati a discutere e fare riunioni di partito come occasione di confronto per trovare sintesi dal punto di vista politico. Comprendiamo che al Pdl invece tutto ciò può apparire strano dal momento che hanno un padrone e non sono avvezzi al fatto che un partito democratico faccia questa attività di discussione sul merito delle varie questioni al suo interno”.

“Il nostro confronto – conclude Sani – vuole essere un contributo al dibattito istituzionale i cui passaggi sono già stati programmanti, in vista delle scelte che dovranno essere assunte nei luoghi preposti dalle disposizioni del Governo e del Parlamento”.

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Province, Sani replica a Mazzoni e Fuscagni: “Quella di domani riunione politica, nessuna scorrettezza istituzionale. Il Pdl ha un padrone, per questo si stupisce”

A chi parla di scorrettezze istituzionali da parte del Presidente Rossi facciamo presente che la riunione di domani con a tema il riordino delle province è stata convocata dal segretario regionale del partito Andrea Manciulli ed è quindi naturale che il luogo scelto sia la sede del partito”. Così il deputato e coordinatore della segreteria del Pd della Toscana Luca Sani replica agli esponenti del Pdl Riccardo Mazzoni e Stefania Fuscagni che, appresa la notizia della riunione sul riassetto istituzionale in programma domani al Pd regionale, avevano criticato la scelta del luogo.

“Questa, peraltro – aggiunge Sani – non è la prima riunione politica a cui sono invitati a partecipare e dare il loro contributo sul riordino delle province anche i soggetti istituzionali. Noi siamo abituati a discutere e fare riunioni di partito come occasione di confronto per trovare sintesi dal punto di vista politico. Comprendiamo che al Pdl invece tutto ciò può apparire strano dal momento che hanno un padrone e non sono avvezzi al fatto che un partito democratico faccia questa attività di discussione sul merito delle varie questioni al suo interno”.

“Il nostro confronto – conclude Sani – vuole essere un contributo al dibattito istituzionale i cui passaggi sono già stati programmanti, in vista delle scelte che dovranno essere assunte nei luoghi preposti dalle disposizioni del Governo e del Parlamento”.

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Firenze, prosegue la Festa regionale
del Pd dedicata a Cultura e Informazione

Iniziata venerdì 24 agosto, la Festa del Partito Democratico ospitata al parco delle Cascine di Firenze prosegue fino al 16 settembre.

La manifestazione, oltre ad essere Festa metropolitana, quest’anno è anche Festa regionale e nazionale ed è dedicata ai temi dell’ informazione e della cultura.

Circa 120 le iniziative politiche e culturali in programma.

Oltre ai dibattiti anche presentazioni di libri, film e spettacoli.

Ad arricchire il programma, il ciclo di incontri “Gli anni ‘50 prossimi venturi” organizzati e moderati da Sergio Staino.

Il programma completo delle iniziative è consultabile sul sito della Festa. 

Martedì 11 settembre, lavoro e terzo settore sono stati i temi centrali dei dibattiti pomeridiani, mentre la sera sul palco, accanto a Sergio Staino, è salito il cantautore Francesco Guccini.

All’incontro sul lavoro, dal titolo “Imprese e sviluppo. La nuova legge sulla competitività toscana”, hanno preso parte l’assessore regionale Gianfranco Simoncini, Giuseppe Ponzi di Confindustria Toscana, e i presidenti regionali di Legacoop e CNA Stefano Bassi e Valter Tamburini.

La nuova legge sulla competitività propone agevolazioni fiscali per le piccole medie e imprese: sarà abbattuta l’Irap per quelle che si dimostreranno virtuose, cioè operanti nel territorio, con una dirigenza femminile, giovani e che propongono politiche innovative”, ha spiegato Simoncini. “È fondamentale poi in un momento come questo creare reti d’impresa e la Regione sta lavorando proprio per incentivare le aggregazioni”, ha aggiunto Simoncini.

Non si risana il paese solo con politiche fiscali, c’è bisogno di rilanciare i consumi interni: bisogna avere a cuore non solo lo spread ma anche lo sviluppo economico del paese, questo vale per la Toscana dove il tessuto di piccole e medie imprese è fittissimo ma anche per l’Italia”, ha sottolineato Tamburini.

“Sono tre le questioni decisive per il paese: realizzare nuove politiche fiscali, trovare risorse per la crescita e portare avanti politiche industriali. Le risposte devono arrivare dall’associazionismo e dall’investimento nell’innovazione”, ha puntualizzato Bassi.

“Considerando il tessuto dell’economia toscana, è il momento di sostenere le piccole imprese nell’innovazione e nel fare rete”, ha aggiunto Ponzi.

All’incontro con il mondo del volontariato e del terzo settore, intitolato “Cittadini senza scopo di lucro“, hanno preso parte  la deputata Pd Donata Lenzi, membro della Commissione Affari sociali della Camera, il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli, il responsabile del settore associazionismo del Pd toscano Damiano Sforzi e Filippo Fossati dell’esecutivo metropolitano del Pd fiorentino.

Penso che questo governo sia un po’ figlio di un’idea tipicamente tecnocratica, liberale e un po’ paternalista, in cui c’è chi è ‘in grado e capace’, e quindi non ha la necessità di confronto continuo con le forze presenti nella società”, ha affermato Lenzi commentando la volontà di chiusura dell’Agenzia del Terzo settore e la cancellazione, con il decreto della spendig review, di tutti “gli organismi di ascolto in cui fosse coinvolta la rappresentanza organizzata dei consumatori presso il ministero attività produttive, i tavoli che erano insediati ministero del welfare, e in particolare quelli che attengono alla funzione di osservatorio delle leggi sul terzo settore”. 

“Sul tema del terzo settore – ha proseguito la deputata – la nostra cultura è diversa, vuole valorizzare i corpi intermedi della società. E inevitabilmente il riconoscimento richiede che poi vengano ascoltati e affidato loro un ruolo con una dignità: questo è quello che intendiamo fare noi come Partito Democratico”.

Un segnale importante di questa attenzione del Pd verso il Terzo settore – ha detto Manciulli – è stata la volontà di Pier Luigi Bersani di voler presentare al mondo dell’associazionismo la Carta d’Intenti su cui si basa il programma con cui ci candidiamo a governare il Paese, chiedendo loro un confronto e un contributo di merito”.

“Quello che ha proposto Bersani è un progetto profondo per parlare alla società e condivido molto anche la scelta di fare a breve gli stati generali dell’associazionismo tanto che a mio avviso dovremmo pensare un momento analogo a livello regionale in preparazione dell’appuntamento nazionale. Occorre ricementare i valori del Paese e la spinta ideale che muove chi fa volontariato servirà a questo”.

“Quello che vogliamo fare con voi – ha detto Damiano Sforzi parlando alla platea di rappresentanti delle varie associazioni – è rendere stabile una collaborazione per capire come fare a uscire dalla crisi tutti insieme. Perché o se ne esce tutti insieme o questa fase di difficoltà economica travolgerà tutti, e nessuno meglio di voi ne percepisce gli immediati e devastanti effetti. Il volontariato è una ricchezza e non si tratta di arruolare nessuno ma di coinvolgere sempre di più la società: le distinzioni tra partiti e associazioni ci devono essere ma non deve esserci distanza. Per questo abbiamo pensato il momento di oggi, e il percorso che con molti di voi è già avviato da tempo vuole essere continuativo e stabile in una reciproca e proficua collaborazione”.

Fossati ha ricordato i numeri importanti del volontariato in Toscana dove “ad esempio, non ci si potrebbe nemmeno immaginare il sistema sanitario”. “Il Terzo settore sta di fatto nella governance della società toscana e qui ha sviluppato una sua visione d’agire specifica: è un mondo che cerca e si rivolge all’ente pubblico per offrire una collaborazione a dare soluzioni a problemi dei cittadini. Non cerca la carità, sono uomini e donne che si mettono insieme e al servizio di tutti offrendo il loro contributo”. E nella fase che stiamo vivendo “con il Fondo sociale azzerato e i comuni che non hanno più le risorse” c’è il rischio che “il volontariato sia visto come il modo per dare un servizio al minor costo. Noi invece crediamo che non debba diminuire l’impegno dello stato nel sociale e anzi aumentarne le risorse. Anche per fare un buon volontariato occorrono investimenti”.

Di seguito, l’intervista al Tg3 regionale del segretario regionale del Pd Toscana Andrea Manciulli, rilasciata il 3 settembre. 

 

 

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Firenze, prosegue la Festa regionale
del Pd dedicata a Cultura e Informazione

Iniziata venerdì 24 agosto, la Festa del Partito Democratico ospitata al parco delle Cascine di Firenze prosegue fino al 16 settembre.

La manifestazione, oltre ad essere Festa metropolitana, quest’anno è anche Festa regionale e nazionale ed è dedicata ai temi dell’ informazione e della cultura.

Circa 120 le iniziative politiche e culturali in programma.

Oltre ai dibattiti anche presentazioni di libri, film e spettacoli.

Ad arricchire il programma, il ciclo di incontri “Gli anni ‘50 prossimi venturi” organizzati e moderati da Sergio Staino.

Il programma completo delle iniziative è consultabile sul sito della Festa. 

Martedì 11 settembre, lavoro e terzo settore sono stati i temi centrali dei dibattiti pomeridiani, mentre la sera sul palco, accanto a Sergio Staino, è salito il cantautore Francesco Guccini.

All’incontro sul lavoro, dal titolo “Imprese e sviluppo. La nuova legge sulla competitività toscana”, hanno preso parte l’assessore regionale Gianfranco Simoncini, Giuseppe Ponzi di Confindustria Toscana, e i presidenti regionali di Legacoop e CNA Stefano Bassi e Valter Tamburini.

La nuova legge sulla competitività propone agevolazioni fiscali per le piccole medie e imprese: sarà abbattuta l’Irap per quelle che si dimostreranno virtuose, cioè operanti nel territorio, con una dirigenza femminile, giovani e che propongono politiche innovative”, ha spiegato Simoncini. “È fondamentale poi in un momento come questo creare reti d’impresa e la Regione sta lavorando proprio per incentivare le aggregazioni”, ha aggiunto Simoncini.

Non si risana il paese solo con politiche fiscali, c’è bisogno di rilanciare i consumi interni: bisogna avere a cuore non solo lo spread ma anche lo sviluppo economico del paese, questo vale per la Toscana dove il tessuto di piccole e medie imprese è fittissimo ma anche per l’Italia”, ha sottolineato Tamburini.

“Sono tre le questioni decisive per il paese: realizzare nuove politiche fiscali, trovare risorse per la crescita e portare avanti politiche industriali. Le risposte devono arrivare dall’associazionismo e dall’investimento nell’innovazione”, ha puntualizzato Bassi.

“Considerando il tessuto dell’economia toscana, è il momento di sostenere le piccole imprese nell’innovazione e nel fare rete”, ha aggiunto Ponzi.

All’incontro con il mondo del volontariato e del terzo settore, intitolato “Cittadini senza scopo di lucro“, hanno preso parte  la deputata Pd Donata Lenzi, membro della Commissione Affari sociali della Camera, il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli, il responsabile del settore associazionismo del Pd toscano Damiano Sforzi e Filippo Fossati dell’esecutivo metropolitano del Pd fiorentino.

Penso che questo governo sia un po’ figlio di un’idea tipicamente tecnocratica, liberale e un po’ paternalista, in cui c’è chi è ‘in grado e capace’, e quindi non ha la necessità di confronto continuo con le forze presenti nella società”, ha affermato Lenzi commentando la volontà di chiusura dell’Agenzia del Terzo settore e la cancellazione, con il decreto della spendig review, di tutti “gli organismi di ascolto in cui fosse coinvolta la rappresentanza organizzata dei consumatori presso il ministero attività produttive, i tavoli che erano insediati ministero del welfare, e in particolare quelli che attengono alla funzione di osservatorio delle leggi sul terzo settore”. 

“Sul tema del terzo settore – ha proseguito la deputata – la nostra cultura è diversa, vuole valorizzare i corpi intermedi della società. E inevitabilmente il riconoscimento richiede che poi vengano ascoltati e affidato loro un ruolo con una dignità: questo è quello che intendiamo fare noi come Partito Democratico”.

Un segnale importante di questa attenzione del Pd verso il Terzo settore – ha detto Manciulli – è stata la volontà di Pier Luigi Bersani di voler presentare al mondo dell’associazionismo la Carta d’Intenti su cui si basa il programma con cui ci candidiamo a governare il Paese, chiedendo loro un confronto e un contributo di merito”.

“Quello che ha proposto Bersani è un progetto profondo per parlare alla società e condivido molto anche la scelta di fare a breve gli stati generali dell’associazionismo tanto che a mio avviso dovremmo pensare un momento analogo a livello regionale in preparazione dell’appuntamento nazionale. Occorre ricementare i valori del Paese e la spinta ideale che muove chi fa volontariato servirà a questo”.

“Quello che vogliamo fare con voi – ha detto Damiano Sforzi parlando alla platea di rappresentanti delle varie associazioni – è rendere stabile una collaborazione per capire come fare a uscire dalla crisi tutti insieme. Perché o se ne esce tutti insieme o questa fase di difficoltà economica travolgerà tutti, e nessuno meglio di voi ne percepisce gli immediati e devastanti effetti. Il volontariato è una ricchezza e non si tratta di arruolare nessuno ma di coinvolgere sempre di più la società: le distinzioni tra partiti e associazioni ci devono essere ma non deve esserci distanza. Per questo abbiamo pensato il momento di oggi, e il percorso che con molti di voi è già avviato da tempo vuole essere continuativo e stabile in una reciproca e proficua collaborazione”.

Fossati ha ricordato i numeri importanti del volontariato in Toscana dove “ad esempio, non ci si potrebbe nemmeno immaginare il sistema sanitario”. “Il Terzo settore sta di fatto nella governance della società toscana e qui ha sviluppato una sua visione d’agire specifica: è un mondo che cerca e si rivolge all’ente pubblico per offrire una collaborazione a dare soluzioni a problemi dei cittadini. Non cerca la carità, sono uomini e donne che si mettono insieme e al servizio di tutti offrendo il loro contributo”. E nella fase che stiamo vivendo “con il Fondo sociale azzerato e i comuni che non hanno più le risorse” c’è il rischio che “il volontariato sia visto come il modo per dare un servizio al minor costo. Noi invece crediamo che non debba diminuire l’impegno dello stato nel sociale e anzi aumentarne le risorse. Anche per fare un buon volontariato occorrono investimenti”.

Di seguito, l’intervista al Tg3 regionale del segretario regionale del Pd Toscana Andrea Manciulli, rilasciata il 3 settembre. 

 

 

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11 Settembre 2012

Piombino, si chiude all’insegna del successo la Festa Democratica nazionale su lavoro ed economia

Si è conclusa domenica 9 la kermesse politica organizzata dal Partito Democratico Federazione Val di Cornia-Elba in stretta collaborazione con il Partito Nazionale. Sono state 15 intense giornate, ricche di dibattiti, spettacoli ed intrattenimenti.

Tanta è stata la partecipazione e l’interesse mostrato per le personalità intervenute e per i temi affrontati. Si sono succeduti sul palco dell’ “Agorà Democratica”, spazio dibattiti, Susanna Camusso, Carla Cantone, Sergio Cofferati, Stefano Fassina, Enrico Rossi, Enrico Letta, esponenti dell’attuale Governo come Claudio De Vincenti Sottosegretario allo Sviluppo Economico e Maria Cecilia Guerra Sottosegretario al Lavoro, tra i registi Giuliano Montaldo e Mimmo Calopresti.

E’ stata un’occasione unica per la città di Piombino che per due settimane ha avuto la possibilità di interloquire direttamente con il Governo e con il PD Nazionale, portando sul tavolo i problemi reali e concreti che è costretta ad affrontare: la crisi industriale del polo siderurgico, la crisi del lavoro, la crisi economico- finanziaria.

“Il bilancio della Festa è nettamente positivo- commenta il Segretario PD Valerio Fabianiil Partito ha collaborato fianco a fianco con gran parte del mondo del sociale e del volontariato; ha saputo raccogliere centinaia di militanti e simpatizzanti che per un mese hanno utilizzato il loro tempo e le loro energie per la realizzazione ed il successo di questa grande festa sulla quale avevamo tutti riposto molte aspettative, aspettative che sono state ampiamente raggiunte se non superate- ed ha proseguito –Un grazie di cuore al Partito Nazionale che ha scelto Piombino quale luogo di svolgimento della più importante Festa Tematica del PD, a Enrico Ceccotti e a Valentino Filippetti del PD Nazionale che ci hanno accompagnato in questo viaggio e grazie soprattutto a Stefano Fassina che, fin da subito ha creduto in Piombino e nella nostra Federazione al quale rivolgiamo pubblicamente la nostra solidarietà per quanto accaduto con il corteo dell’Alcoa, perché Stefano è uno che ci mette sempre la faccia”.

“Una punta alta del modo di far politica – così Enrico Ceccotti coordinatore del Dipartimento Economia PD Nazionale descrive la Federazione di Piombino – Tanti anche i giovani impegnati durante la festa con un loro calendario di importanti iniziative sul lavoro, sulla legalità, sulla resistenza sull’Europa e molto altro ancora a dimostrazione che il rinnovamento è un processo intergenerazionale e non equivale a spazzare tutto e tutti coloro che hanno superato una certa età”.

Piombino vuole scommettere su sé stessa, non ha intenzione di abbandonarsi e questa Festa lo ha chiaramente dimostrato. Susanna Camusso presente all’iniziativa organizzata da l’Unità “III Repubblica: democrazia fondata sul lavoro” ha detto – Piombino è colore, è ricca di lavoratori, è partecipazione, lo è stata stasera come lo era anche 2 anni fa, l’ultima volta che sono stata qui. Non è vero che non c’è voglia di partecipazione tra la gente, il punto è che servono i luoghi e i modi per dare loro la possibilità di partecipare”.

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