30 Marzo 2015

“La giunta Rossi bis? Il Pd toscano non è quello di 5 anni fa”, Intervista al segretario regionale Dario Parrini su Repubblica-Firenze del 30 marzo

parrini-repfi-30marzoIl segretario Parrini in vista delle regionali: lavoro come priorità e il rischio dell’astensionismo’

Intervista di Massimo Vanni al segretario regionale Dario Parrini su Repubblica – Firenze

La giunta del Rossi-bis? Sarà ben più renziana del passato. Così dice il segretario toscano del Pd Dario Parrini al via della campagna regionale.
Segretario Parrini, avete ovunque candidati renziani. Qui puntate su Rossi per coprirvi a sinistra o perché l’avete iscritto tra i renziani?
«La lista del Pd sarà plurale in ogni collegio. Rossi è stato ricandidato perché ha ben governato e per l’elevato consenso di cui gode tra i cittadini. Ciò detto, che apprezzi il governo Renzi non può che farmi piacere».
Almeno 6 degli 8 futuri assessori saranno renziani?
«Ora bisogna contrastare il rischio astensionismo spiegando cosa si è fatto e si farà per la Toscana. Parlare ora di giunta sarebbe fuori luogo. Dopo le elezioni Rossi sceglierà in autonomia, guardando a meriti e competenze, e anche al fatto che il Pd toscano di oggi non è quello di cinque anni fa».
La Marson vi accusa di scorrettezze sul Piano del paesaggio, ma se Rossi la rivolesse?
«Dalla Marson sono venute accuse infondate e scomposte. Imbarazzanti per lei. Abbiamo varato un piano all’avanguardia. Tiene insieme sviluppo e ambiente, bellezza e lavoro. Il Pd ha introdotto correzioni e del risultato dovremmo gioire tutti».
I primi sondaggi vi danno maggioritari: vittoria facile?
«Gli altri non hanno credibilità come forze di governo. Noi però ci impegneremo al massimo».
Se il rischio è l’affluenza non è un autogol votare il 31 maggio?
«L’affluenza non dipende da ragioni di calendario».
La ‘sinistra del sì’ di Fattori?
«Gli auguro buon lavoro. Guida un fronte simile alla Rifondazione degli anni ‘90 e coi limiti tipici del massimalismo: dice sì alle proposte irrealistiche e no a quelle realistiche. Peccato che alla Toscana occorrano concrete soluzioni».
Teme il progetto di Landini?
«Rispetto Landini ma non lo temo: è un nuovo Bertinotti che vuol indebolire la sinistra di governo per costruire una piccola sinistra antagonista. È suo diritto provarci. Certo mi dispiacerebbe veder lesa l’autonomia della Cgil. Ma mi sento garantito da come ha reagito Camusso ».
Il programma? La Tav è al palo e la Tirrenica non si farà.
«Il lavoro, su cui Rossi è stato un presidente eccellente, continuerà ad essere la priorità. Sulle infrastrutture, sia materiali che immateriali, ci sarà la svolta, a partire dalla Tirrenica e dalla Darsena Europa a Livorno. Il governo ci sta dando un grosso sostegno».
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29 Marzo 2015

«Ma quali lobbisti… provo imbarazzo per lei», intervista a Dario Parrini sul Tirreno del 29 marzo

int-parrini-tirreno-29marzoIntervista a Dario Parrini sul Tirreno  del 29 marzo

I lobbisti nelle stanze del Consiglio? «Gravi insinuazioni, provo imbarazzo per lei». Dario Parrini, segretario regionale del Pd, ne è convinto: «Quando la Marson avrà ritrovato la calma, capirà che abbiamo approvato il piano più avanzato di Italia». Va all’attacco il renzianissimo capo deiDem.

Parrini, in aula un consigliere del Pd (Gianluca Parrini, ndr) ha rivolto all’assessore Marson offese pesanti: «Se ci fosse un Nobel per la stupidità politica – ha detto – lei lo avrebbe vinto». Condivide?

«Dico pacatamente all’assessore Marson che chi per difendere le proprie posizioni ricorre non alla critica documentata ma alla delegittimazione dell’altro, accusandolo senza fondamento di essere al servizio di interessi particolari, dimostra poca saggezza politica e di non avere argomenti concreti su cui far leva. Non avere saggezza politica non è una virtù».

Anna Marson ha mosso accuse molto forti al Pd: parla di “Imboscate” per affossare il piano, dice che lei non aveva «favori da restituire» e sarebbe stata mossa solo da interesse collettivo, mentre voi avreste fatto il gioco dei privati, in particolare di alcune multinazionali. Come risponde?

«Penso si sia espressa così in un momento d’ira. Ho provato imbarazzo per lei. Ma io apprezzo sinceramente la passione civile di Anna Marson. Per questo sono sicuro che nemmeno lei, a freddo, si riconoscerà in quello che ha detto in consiglio l’altra sera. Ma lasciamo stare le polemiche e parliamo della sostanza: abbiamo approvato il più avanzato piano paesaggistico italiano. Dovremmo tutti gioirne. Su alcune cose abbiamo condiviso totalmente l’approccio dell’assessore, su altre (ad esempio le norme sull’agricoltura) abbiamo cercato di affermare non interessi privati ma una nostra visione della pianificazione territoriale. Una visione che, sebbene diversa da quella della Marson, è altrettanto legittima. Lei può non condividerla ma non può demonizzarla».

Anche lei più volte ha sostenuto la necessità di salvaguardare il lavoro.

«Noi vogliamo la difesa del paesaggio come la Marson, ma riteniamo che questo obiettivo possa essere raggiunto con norme meno penalizzanti per il lavoro, meno burocraticamente invasive, meno amministrativamente costose e meno testualmente contorte di quelle di alcune parti della versione originaria del piano del paesaggio. Per questo abbiamo voluto e ottenuto modifiche. Per dirla con una battuta: porte aperte al vincoli utili, ma zero vincoli inutili. La divergenza è sempre stata sui mezzi, non sui fini. Sono convinto che anche l’assessore, quando avrà ritrovato la calma, capirà il senso e la bontà di questa posizione. II Pd rispetta lei, lei rispetti il Pd».

L’assessore sostiene che alla scrittura degli emendamenti, nelle stanze del Consiglio, ci fossero consulenti delle aziende, lobbisti insomma. Non è grave?

«Queste sono insinuazioni gravi e prive di basi, pura fiction».

Come giudica il lavoro fatto da Rossi? E Renzi che ne pensa, lo ha sentito?

«Rossi ha fatto un ottimo lavoro. Ha fatto sintesi in maniera ammirevole, con tenacia. Renzi non l’ho sentito ma so come la pensa: ritiene un obiettivo essenziale tanto la difesa del paesaggio quanto la riduzione della burocrazia per favorire i buoni investimenti che creano posti di lavoro».

M.N.

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«Ma quali lobbisti… provo imbarazzo per lei», intervista a Dario Parrini sul Tirreno del 29 marzo

int-parrini-tirreno-29marzoIntervista a Dario Parrini sul Tirreno  del 29 marzo

I lobbisti nelle stanze del Consiglio? «Gravi insinuazioni, provo imbarazzo per lei». Dario Parrini, segretario regionale del Pd, ne è convinto: «Quando la Marson avrà ritrovato la calma, capirà che abbiamo approvato il piano più avanzato di Italia». Va all’attacco il renzianissimo capo deiDem.

Parrini, in aula un consigliere del Pd (Gianluca Parrini, ndr) ha rivolto all’assessore Marson offese pesanti: «Se ci fosse un Nobel per la stupidità politica – ha detto – lei lo avrebbe vinto». Condivide?

«Dico pacatamente all’assessore Marson che chi per difendere le proprie posizioni ricorre non alla critica documentata ma alla delegittimazione dell’altro, accusandolo senza fondamento di essere al servizio di interessi particolari, dimostra poca saggezza politica e di non avere argomenti concreti su cui far leva. Non avere saggezza politica non è una virtù».

Anna Marson ha mosso accuse molto forti al Pd: parla di “Imboscate” per affossare il piano, dice che lei non aveva «favori da restituire» e sarebbe stata mossa solo da interesse collettivo, mentre voi avreste fatto il gioco dei privati, in particolare di alcune multinazionali. Come risponde?

«Penso si sia espressa così in un momento d’ira. Ho provato imbarazzo per lei. Ma io apprezzo sinceramente la passione civile di Anna Marson. Per questo sono sicuro che nemmeno lei, a freddo, si riconoscerà in quello che ha detto in consiglio l’altra sera. Ma lasciamo stare le polemiche e parliamo della sostanza: abbiamo approvato il più avanzato piano paesaggistico italiano. Dovremmo tutti gioirne. Su alcune cose abbiamo condiviso totalmente l’approccio dell’assessore, su altre (ad esempio le norme sull’agricoltura) abbiamo cercato di affermare non interessi privati ma una nostra visione della pianificazione territoriale. Una visione che, sebbene diversa da quella della Marson, è altrettanto legittima. Lei può non condividerla ma non può demonizzarla».

Anche lei più volte ha sostenuto la necessità di salvaguardare il lavoro.

«Noi vogliamo la difesa del paesaggio come la Marson, ma riteniamo che questo obiettivo possa essere raggiunto con norme meno penalizzanti per il lavoro, meno burocraticamente invasive, meno amministrativamente costose e meno testualmente contorte di quelle di alcune parti della versione originaria del piano del paesaggio. Per questo abbiamo voluto e ottenuto modifiche. Per dirla con una battuta: porte aperte al vincoli utili, ma zero vincoli inutili. La divergenza è sempre stata sui mezzi, non sui fini. Sono convinto che anche l’assessore, quando avrà ritrovato la calma, capirà il senso e la bontà di questa posizione. II Pd rispetta lei, lei rispetti il Pd».

L’assessore sostiene che alla scrittura degli emendamenti, nelle stanze del Consiglio, ci fossero consulenti delle aziende, lobbisti insomma. Non è grave?

«Queste sono insinuazioni gravi e prive di basi, pura fiction».

Come giudica il lavoro fatto da Rossi? E Renzi che ne pensa, lo ha sentito?

«Rossi ha fatto un ottimo lavoro. Ha fatto sintesi in maniera ammirevole, con tenacia. Renzi non l’ho sentito ma so come la pensa: ritiene un obiettivo essenziale tanto la difesa del paesaggio quanto la riduzione della burocrazia per favorire i buoni investimenti che creano posti di lavoro».

M.N.

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26 Marzo 2015

Piano Paesaggistico, Parrini: “Il Pd è riuscito a far passare una posizione riformista e non ideologica”

alpiapuane26 marzo 2015 – “In queste settimane si è discusso molto del piano del paesaggio della Toscana. Tante le falsità messe strumentalmente in giro. Il Pd è riuscito a far passare una posizione riformista e non ideologica. Grazie al nostro impegno la Toscana salvaguarderà il proprio paesaggio meglio di ogni altra regione, e lo farà senza eccessi settari, tutelando al contempo lo sviluppo e il lavoro”.

Così il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini sul Pit

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Piano Paesaggistico, Parrini: “Il Pd è riuscito a far passare una posizione riformista e non ideologica”

alpiapuane26 marzo 2015 – “In queste settimane si è discusso molto del piano del paesaggio della Toscana. Tante le falsità messe strumentalmente in giro. Il Pd è riuscito a far passare una posizione riformista e non ideologica. Grazie al nostro impegno la Toscana salvaguarderà il proprio paesaggio meglio di ogni altra regione, e lo farà senza eccessi settari, tutelando al contempo lo sviluppo e il lavoro”.

Così il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini sul Pit

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20 Marzo 2015

Regionali, Mazzeo: “Da Fattori parole che lasciano di stucco. Usa vecchi classici dei grillini senza averne la novità, già diventata vecchia”

mazzeo-stretta20 MARZO 2015 – “Lasciano di stucco le prime frasi da candidato governatore di Tommaso Fattori sul Pd, piene di vecchi classici dei grillini senza averne neanche la novità, che peraltro adesso è già vecchia. Se parte così con la sua campagna credo proprio che sia il primo passo falso”.

Questa la reazione del responsabile organizzazione del Pd della Toscana Antonio Mazzeo alle parole del candidato presidente Tommaso Fattori oggi in conferenza stampa circa i ‘milioni di euro a disposizione del Pd’ per la prossima campagna elettorale.

“Ma quali milioni di euro, quali poteri economici?! Il Pd – continua Mazzeo – è l’unico partito che ha i propri bilanci online da anni, consultabili da tutti, e vorremmo sapere quando gli altri faranno altrettanto. Traiamo finanziamento dalle tessere degli iscritti, vorremmo sapere chi può dire altrettanto, e dal 2×1000 di cui sta per partire la campagna di informazione, dopo che siamo stati promotori della legge sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

E per quanto riguarda le elezioni faccio presente a Fattori che il Pd della Toscana nel Regolamento interno e nel Codice Etico (entrambi consultabili sul nostro sito) per la campagna elettorale per i nostri candidati a consigliere regionale si è imposto limiti rigorosi per quanto riguarda le spese e avremo un limite a 30 mila euro, cioè il 20% in meno del limite esistente in tutte le altre regioni. E abbiamo anche stabilito limitazioni stringenti sui mezzi pubblicitari utilizzabili proprio per impostare la nostra campagna elettorale all’insegna della sobrietà”.

“E’ triste – conclude il  responsabile Organizzazione del Pd toscano – vedere che Sel, alla ricerca di sensazionalismo, utilizzi certi argomenti e certi toni. Consigliamo loro di uscire dal recinto dei rancori e di essere più seri, parlando di proposte concrete e realizzabili e potersi confrontare su questo. Quel giorno stapperemo lo spumante”

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Regionali, Mazzeo: “Da Fattori parole che lasciano di stucco. Usa vecchi classici dei grillini senza averne la novità, già diventata vecchia”

mazzeo-stretta20 MARZO 2015 – “Lasciano di stucco le prime frasi da candidato governatore di Tommaso Fattori sul Pd, piene di vecchi classici dei grillini senza averne neanche la novità, che peraltro adesso è già vecchia. Se parte così con la sua campagna credo proprio che sia il primo passo falso”.

Questa la reazione del responsabile organizzazione del Pd della Toscana Antonio Mazzeo alle parole del candidato presidente Tommaso Fattori oggi in conferenza stampa circa i ‘milioni di euro a disposizione del Pd’ per la prossima campagna elettorale.

“Ma quali milioni di euro, quali poteri economici?! Il Pd – continua Mazzeo – è l’unico partito che ha i propri bilanci online da anni, consultabili da tutti, e vorremmo sapere quando gli altri faranno altrettanto. Traiamo finanziamento dalle tessere degli iscritti, vorremmo sapere chi può dire altrettanto, e dal 2×1000 di cui sta per partire la campagna di informazione, dopo che siamo stati promotori della legge sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

E per quanto riguarda le elezioni faccio presente a Fattori che il Pd della Toscana nel Regolamento interno e nel Codice Etico (entrambi consultabili sul nostro sito) per la campagna elettorale per i nostri candidati a consigliere regionale si è imposto limiti rigorosi per quanto riguarda le spese e avremo un limite a 30 mila euro, cioè il 20% in meno del limite esistente in tutte le altre regioni. E abbiamo anche stabilito limitazioni stringenti sui mezzi pubblicitari utilizzabili proprio per impostare la nostra campagna elettorale all’insegna della sobrietà”.

“E’ triste – conclude il  responsabile Organizzazione del Pd toscano – vedere che Sel, alla ricerca di sensazionalismo, utilizzi certi argomenti e certi toni. Consigliamo loro di uscire dal recinto dei rancori e di essere più seri, parlando di proposte concrete e realizzabili e potersi confrontare su questo. Quel giorno stapperemo lo spumante”

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Iniziativa a San Giuliano con Ettore Rosato su Protezione civile e sicurezza

20 marzo 2015 – Domani a San Giuliano Terme iniziativa del Forum “Protezione civile e sicurezza” del Pd della Toscana, per l’occasione interverrà il Vice Presidente vicario del Gruppo PD alla Camera Ettore Rosato.
L’incontro si svolgerà domani, sabato 21 marzo alle ore 17 presso il circolo di Arena Metato in via Vincenzo Cuoco a San Giuliano, ed interverranno oltre a Rosato il responsabile del Forum Francesco Simonini, il responsabile Organizzazione del Pd toscano Antonio Mazzeo, il sindaco di Vecchiano Giancarlo Lunari, l’assessore alla protezione Civile del comune di San Giuliano Terme Mauro Becuzzi, e rappresentati di varie associazioni.

“Questa iniziativa – spiega il responsabile del Forum Francesco Simonini – del Forum vuole essere un luogo di discussione ed elaborazione su tematiche alle quali il Pd regionale vuole porre attenzione. A tema ci saranno  problematiche legate al rischio idraulico e idrogeologico presente anche nel nostro territorio che deve farci tenere al meglio una macchina organizzativa capace di rispondere alle situazioni di emergenza con l’attività della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, nella loro opera di soccorso dopo un disastro o calamità naturali in raccordo con tutti gli altri enti. All’incontro si parlerà anche  di pubblica sicurezza in Italia, cioè cosa vuol dire avere cinque forze di polizia e cosa prevede l’ipotesi di razionalizzazione ed eventuale accorpamento in un’ottica di migliorare l’efficacia nell’azione di contrasto alla criminalità e di miglior impiego delle risorse umane, senza disperdere professionalità ed esperienze acquisite ”.

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Iniziativa a San Giuliano con Ettore Rosato su Protezione civile e sicurezza

20 marzo 2015 – Domani a San Giuliano Terme iniziativa del Forum “Protezione civile e sicurezza” del Pd della Toscana, per l’occasione interverrà il Vice Presidente vicario del Gruppo PD alla Camera Ettore Rosato.
L’incontro si svolgerà domani, sabato 21 marzo alle ore 17 presso il circolo di Arena Metato in via Vincenzo Cuoco a San Giuliano, ed interverranno oltre a Rosato il responsabile del Forum Francesco Simonini, il responsabile Organizzazione del Pd toscano Antonio Mazzeo, il sindaco di Vecchiano Giancarlo Lunari, l’assessore alla protezione Civile del comune di San Giuliano Terme Mauro Becuzzi, e rappresentati di varie associazioni.

“Questa iniziativa – spiega il responsabile del Forum Francesco Simonini – del Forum vuole essere un luogo di discussione ed elaborazione su tematiche alle quali il Pd regionale vuole porre attenzione. A tema ci saranno  problematiche legate al rischio idraulico e idrogeologico presente anche nel nostro territorio che deve farci tenere al meglio una macchina organizzativa capace di rispondere alle situazioni di emergenza con l’attività della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, nella loro opera di soccorso dopo un disastro o calamità naturali in raccordo con tutti gli altri enti. All’incontro si parlerà anche  di pubblica sicurezza in Italia, cioè cosa vuol dire avere cinque forze di polizia e cosa prevede l’ipotesi di razionalizzazione ed eventuale accorpamento in un’ottica di migliorare l’efficacia nell’azione di contrasto alla criminalità e di miglior impiego delle risorse umane, senza disperdere professionalità ed esperienze acquisite ”.

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17 Marzo 2015

“Parrini: il piano sarà approvato. Il tira e molla? Non c’è stato”, Intervista al segretario regionale sul Corriere fiorentino del 17 marzo

intervista Parrini corfi 17marzo2015Intervista di Mauro Bonciani sul Corriere fiorentino del 17 marzo 2015

Piano del paesaggio. Segretario Parrini, perché questo tira e molla nel partito tra presidente Rossi e consiglieri, dopo quello in giunta tra Marson e Salvadori?

«Nessun tira e molla. C’è una discussione di merito e di sostanza, approfondita e seria. Che coinvolge giunta, consiglieri del Pd e presidente. Tutti accomunati dalla volontà di conciliare salvaguardia del paesaggio e tutela dei posti di lavoro. Una discussione fisiologica, che può apparire strana solo ai professionisti della scomunica esperti nell’arte di demonizzare le posizioni altrui senza nessun rispetto per i fatti e gli atti. Nei giorni scorsi ci sono state troppe parodie e caricature. Sarà tutto più chiaro quando alla fase degli anatemi seguirà la fase dell’analisi dettagliata delle norme».

Qual è la linea del Pd, visto che Rossi è dovuto intervenire pubblicamente già due volte per correggere il Pit, gli emendamenti presentati anche dai vostri consiglieri Pellegrinotti e Tortolini?

«L’obiettivo è dare concretezza alla volontà di tenere insieme difesa dell’ambiente e dello sviluppo. Alla necessità di tutelare senza ingessare, di impedire che venga costruito un castello di vincoli che blocchi tutto: tanto gli interventi dannosi (che giustamente vanno vietati) quanto quelli virtuosi (che non vanno né fermati né ostacolati). La differenza tra ideologismo e ríformismo è tutta qua. In queste materie un partito non si esprime per battute. La posizione ufficiale del Pd sarà quella portata in Consiglio regionale. Ai contestatori in servizio permanente effettivo chiedo solo lo sforzo di leggere prima di giudicare».

Pagate la fase pre elettorale, la ricerca del consenso sul territorio, magari anche dovuta alla nuova legge elettorale che reintroduce le preferenze?

«Queste sono ipotesi prive di fondamento. E tutto molto semplice. A ognuno il suo compito. L’assessore Marson, per il cui lavoro provo profondo rispetto, aveva il dovere di presentare le proposte. I gruppi consiliari quello di esaminarle e se del caso correggerle. E correggere non è stravolgere. Correzioni si sono avute – grazie al Pd, agli amministratori locali e a una consultazione corretta delle parti sociali – anche su altre scelte di pianificazione: penso alla legge urbanistica. Penso alle iniziali norme del Pit sull’agricoltura, che il Pd è fiero di aver contribuito a correggere. Il capogruppo Ivan Ferrucci e il presidente della commissione competente Venturi hanno svolto un’opera preziosa. Loro e tutti i membri Pd della commissione meritano un grazie sentito».

Qualunque sia l’equilibrio trovato, anche con gli alleati e le istanze di Marson, teme di aver contro gli ambientalisti e gli intellettuali?

«Ho grande considerazione del ruolo degli intellettuali nel dibattito pubblico. E non temo nessun confronto, se si basa sui fatti. Se invece si lanciano campagne “contro” basate su pregiudizi e strumentalizzazioni politiche, quelle non vanno temute per definizione: di fronte a ciò serve la fermezza, non il timore. Ma sono convinto che chi ha strumentalizzato si convincerà che non c’è ragione di continuare a farlo».

La mediazione in corso avrà l’ok di Roma?

«Mancherei di rispetto al ministro se dicessi io quale penso che sarà il pronunciamento che spetta a lui. Dico solo che ho grande fiducia nel ministro e grande fiducia nella capacità del presidente Rossi di costruire punti di equilibrio molto avanzati. Sono convinto che abbia agito così anche questa volta».

E il Pit del paesaggio sarà approvato o slitterà alla prossima legislatura?

«Sarà approvato».

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