24 Settembre 2013

Def 2013, Naldoni e Ferrucci (Pd): “Sanità selettiva? Un imbroglio”

corsia-ospedale24 settembre 2013 –  “Nella nota aggiuntiva al Def 2013 trova spazio anche un paragrafo dedicato alla sanità che è a dir poco inaccettabile. Si fa riferimento alla necessità di rendere il sistema sanitario nazionale ‘selettivo’ e orientato a offrire le prestazioni a chi ne ha effettivamente bisogno; cosa  significa, che ad oggi le prestazioni sono orientate a chi non ne ha bisogno? Noi riteniamo che si tratti di una mistificazione maldestra, si spaccia la selettività per appropriatezza ma le due cose non hanno niente in comune. Il SSN deve essere appropriato e non selettivo. La selettività è l’anticamera della residualità e quindi della fine del sistema universalistico e pubblico che noi vogliamo difendere, invece, con convinzione. Il governo delle larghe intese e d’emergenza non può e non deve mettere mano a riforme di vasta portata che cambiano radicalmente e culturalmente il nostro sistema, deve limitarsi a tenere in ordine i conti e tracciare le prime linee della ripresa e dello sviluppo. La sanità ha fatto tanto in questi anni per mettere i conti in ordine in Italia, altro si può e si deve fare, ma senza stravolgere il nostro sistema che funziona e che offre risultati apprezzati. Dobbiamo impegnarci invece per migliorare i nostri punti critici che pure ci sono, ma nel documento del Governo si legge una malcelata voglia di procedere ad una riforma profonda del sistema inserendo termini ambigui e contraddittori che non ci coglieranno di sorpresa. Le regioni dovranno vigilare affinché nel patto per la Salute prossimo sia ben chiaro che di Sanità Selettiva non si deve parlare. Sarà bene tornare indietro da questa pericolosa strada e concentrarsi piuttosto a reperire i fondi necessari a scongiurare  i ticket 2014 che sarebbero un’ulteriore mazzata per le tasche degli italiani”.

E’ quanto dichiarano riguardo al Def 2013 i due consiglieri regionali, Simone Naldoni responsabile sanità del Pd toscano, e Ivan Ferrucci segretario regionale del Pd.

 

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Def 2013, Naldoni e Ferrucci (Pd): “Sanità selettiva? Un imbroglio”

corsia-ospedale24 settembre 2013 –  “Nella nota aggiuntiva al Def 2013 trova spazio anche un paragrafo dedicato alla sanità che è a dir poco inaccettabile. Si fa riferimento alla necessità di rendere il sistema sanitario nazionale ‘selettivo’ e orientato a offrire le prestazioni a chi ne ha effettivamente bisogno; cosa  significa, che ad oggi le prestazioni sono orientate a chi non ne ha bisogno? Noi riteniamo che si tratti di una mistificazione maldestra, si spaccia la selettività per appropriatezza ma le due cose non hanno niente in comune. Il SSN deve essere appropriato e non selettivo. La selettività è l’anticamera della residualità e quindi della fine del sistema universalistico e pubblico che noi vogliamo difendere, invece, con convinzione. Il governo delle larghe intese e d’emergenza non può e non deve mettere mano a riforme di vasta portata che cambiano radicalmente e culturalmente il nostro sistema, deve limitarsi a tenere in ordine i conti e tracciare le prime linee della ripresa e dello sviluppo. La sanità ha fatto tanto in questi anni per mettere i conti in ordine in Italia, altro si può e si deve fare, ma senza stravolgere il nostro sistema che funziona e che offre risultati apprezzati. Dobbiamo impegnarci invece per migliorare i nostri punti critici che pure ci sono, ma nel documento del Governo si legge una malcelata voglia di procedere ad una riforma profonda del sistema inserendo termini ambigui e contraddittori che non ci coglieranno di sorpresa. Le regioni dovranno vigilare affinché nel patto per la Salute prossimo sia ben chiaro che di Sanità Selettiva non si deve parlare. Sarà bene tornare indietro da questa pericolosa strada e concentrarsi piuttosto a reperire i fondi necessari a scongiurare  i ticket 2014 che sarebbero un’ulteriore mazzata per le tasche degli italiani”.

E’ quanto dichiarano riguardo al Def 2013 i due consiglieri regionali, Simone Naldoni responsabile sanità del Pd toscano, e Ivan Ferrucci segretario regionale del Pd.

 

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23 Settembre 2013

Il Lavoro è il prodotto dello spettacolo dal vivo. Il prodotto dei lavoratori dello spettacolo è il loro stesso lavoro

LAVORATORI-SPETTACOLOIl Partito Democratico della Toscana ha lavorato e sta lavorando, assieme agli operatori della cultura e dello spettacolo, per sviluppare proposte da sottoporre agli organi di Governo.

Poiché il Prodotto Cultura è il Lavoro stesso degli artisti e dei tecnici del settore, la sua tutela e dignità è un elemento centrale per poter costruire il nostro rilancio economico su quel valore aggiunto che ci rende competitivi nel mondo e rende l’Italia stessa irrinunciabile meta turistica.

Nello scorso anno il Partito ha dato prova della sua efficacia come strumento di azione politica e di cerniera fra mondo del lavoro e il Governo. Il gruppo dei lavoratori dello spettacolo del PD Toscana, dopo due incontri di confronto ed elaborazione aperti a tutti gli operatori e lavoratori, ha portato avanti la sua battaglia, prima alla Conferenza Regionale del 19 maggio a Livorno, poi alla Conferenza Nazionale per il Lavoro del 15 giugno a Napoli. Abbiamo sostenuto il Partito Nazionale fino al raggiungimento dell’obiettivo e riuscendo ad abolire il Regio Decreto del 1935 che escludeva gli artisti dai benefici di quella che era la Disoccupazione a Requisiti Ridotti e che ora è la MiniASPI.

Il nostro impegno nasce dalla consapevolezza di poter fare la differenza.

Questo primo successo ci ha confermato la strada da percorrere:

–       stretto contatto e dialogo con gli operatori e i lavoratori,

–       elaborazione condivisa di obiettivi concreti e discriminanti,

–       forti spirito di servizio intrinseco nel nostro modello di partito portare le nostre istanze nell’agenda politica del Governo.

Il cambio di impostazione ideologica, alla base del Decreto Valore Cultura, è sicuramente frutto del lavoro continuo fatto dal Partito Democratico a tutti i suoi livelli in questi anni.

Volgiamo ora proseguire l’impegno con altri temi importanti per il settore:

  1. il Tesoretto ENPAL, attorno al quale costruire il Welfare dello spettacolo e soprattutto per suoi lavoratori
  2. una fotografia regionale del settore, del sistema culturale toscano e delle sue fabbriche della cultura
  3. apertura di un registro dei lavoratori della cultura e dello spettacolo (come raccomandato dallo Statuto Sociale degli Artisti, approvato dal Parlamento Europeo il 7 giugno 2007) che sostenga l’identità professionale e sociale dei lavoratori.

 

Qui di seguito trovate i materiali che abbiamo elaborato fino ad oggi e che inseriamo come contributo per il lavoro futuro:

Statuto Sociale Europeo dell’Artista Leggi

Testo Unico sui Lavoratori dello Spettacolo, la proposta di legge precedente alla Riforma Fornero che, affrontando nella sua interezza le problematiche del settore, ha ancora molti spunti di lavoro Leggi

Documento prodotto a seguito degli incontri dei Lavoratori della Cultura e dello Spettacolo della Toscana [15 ottobre 2011] Leggi

Intervento dei Lavoratori della Cultura e dello Spettacolo alla Conferenza Regionale per il Lavoro del PD Toscana [Livorno, 19 maggio 2012] Leggi

Intervento dei Lavoratori della Cultura e dello Spettacolo della Toscana alla Conferenza Nazionale per il Lavoro del Partito Democratico [Napoli, 15 giugno 2012] Leggi

 

ADALGISA MAZZA

Responsabile Cultura PD Toscana

 

 

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Il Lavoro è il prodotto dello spettacolo dal vivo. Il prodotto dei lavoratori dello spettacolo è il loro stesso lavoro

LAVORATORI-SPETTACOLOIl Partito Democratico della Toscana ha lavorato e sta lavorando, assieme agli operatori della cultura e dello spettacolo, per sviluppare proposte da sottoporre agli organi di Governo.

Poiché il Prodotto Cultura è il Lavoro stesso degli artisti e dei tecnici del settore, la sua tutela e dignità è un elemento centrale per poter costruire il nostro rilancio economico su quel valore aggiunto che ci rende competitivi nel mondo e rende l’Italia stessa irrinunciabile meta turistica.

Nello scorso anno il Partito ha dato prova della sua efficacia come strumento di azione politica e di cerniera fra mondo del lavoro e il Governo. Il gruppo dei lavoratori dello spettacolo del PD Toscana, dopo due incontri di confronto ed elaborazione aperti a tutti gli operatori e lavoratori, ha portato avanti la sua battaglia, prima alla Conferenza Regionale del 19 maggio a Livorno, poi alla Conferenza Nazionale per il Lavoro del 15 giugno a Napoli. Abbiamo sostenuto il Partito Nazionale fino al raggiungimento dell’obiettivo e riuscendo ad abolire il Regio Decreto del 1935 che escludeva gli artisti dai benefici di quella che era la Disoccupazione a Requisiti Ridotti e che ora è la MiniASPI.

Il nostro impegno nasce dalla consapevolezza di poter fare la differenza.

Questo primo successo ci ha confermato la strada da percorrere:

–       stretto contatto e dialogo con gli operatori e i lavoratori,

–       elaborazione condivisa di obiettivi concreti e discriminanti,

–       forti spirito di servizio intrinseco nel nostro modello di partito portare le nostre istanze nell’agenda politica del Governo.

Il cambio di impostazione ideologica, alla base del Decreto Valore Cultura, è sicuramente frutto del lavoro continuo fatto dal Partito Democratico a tutti i suoi livelli in questi anni.

Volgiamo ora proseguire l’impegno con altri temi importanti per il settore:

  1. il Tesoretto ENPAL, attorno al quale costruire il Welfare dello spettacolo e soprattutto per suoi lavoratori
  2. una fotografia regionale del settore, del sistema culturale toscano e delle sue fabbriche della cultura
  3. apertura di un registro dei lavoratori della cultura e dello spettacolo (come raccomandato dallo Statuto Sociale degli Artisti, approvato dal Parlamento Europeo il 7 giugno 2007) che sostenga l’identità professionale e sociale dei lavoratori.

 

Qui di seguito trovate i materiali che abbiamo elaborato fino ad oggi e che inseriamo come contributo per il lavoro futuro:

Statuto Sociale Europeo dell’Artista Leggi

Testo Unico sui Lavoratori dello Spettacolo, la proposta di legge precedente alla Riforma Fornero che, affrontando nella sua interezza le problematiche del settore, ha ancora molti spunti di lavoro Leggi

Documento prodotto a seguito degli incontri dei Lavoratori della Cultura e dello Spettacolo della Toscana [15 ottobre 2011] Leggi

Intervento dei Lavoratori della Cultura e dello Spettacolo alla Conferenza Regionale per il Lavoro del PD Toscana [Livorno, 19 maggio 2012] Leggi

Intervento dei Lavoratori della Cultura e dello Spettacolo della Toscana alla Conferenza Nazionale per il Lavoro del Partito Democratico [Napoli, 15 giugno 2012] Leggi

 

ADALGISA MAZZA

Responsabile Cultura PD Toscana

 

 

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Decreto Valore Cultura. Una sintesi e il commento di Ferrucci e Mazza

VALORE-CULTURAIl commento del segretario regionale Ivan Ferrucci e del responsabile Cultura Adalgisa Mazza al Decreto Valore Cultura

 

Siamo convinti che già dalla sua denominazione il Decreto “Valore Cultura” racchiuda in sé tutta una serie di convinzioni necessarie per far ripartire l’Italia.

Il Partito Democratico ha creduto molto,in questi anni, a questo “Valore” e ha intrapreso un percorso impegnativo, attraversato dalla capacità e dalla voglia di confronto dei suoi militanti, per riportare la Cultura e con essa i suoi operatori al centro dell’agenda politica e istituzionale.
Abbiamo dedicato Assemblee nazionali, regionali e locali a queste tematiche e ci sentiamo quindi protagonisti di questo grande risultato, vedendo confermata la tutela pubblica del nostro patrimonio che rivela la nostra identità socio culturale.

Il Decreto “Valore Cultura” è importante perché si occupa nello specifico di tutti i settori. Per molto tempo si è avuta la sensazione che il Ministero lasciasse indietro alcuni mondi; questo ampio riconoscimento, che avrebbe dovuto essere da sempre normale in questo paese, ora ci sembra eccezionale perché atteso da molto tempo e mai fino ad oggi realizzato.

Vogliamo raccomandare al Ministro e al Presidente del Consiglio che, dopo un atto così importante, segua la scelta seria e ponderata per la selezione di coloro che dovranno vigilare e ricostruire il patrimonio artistico e musicale italiano.
E’ il momento che i responsabili del disfacimento prodotto (commissari, manager, amministratori) lascino il posto ad altri che intendano impegnarsi seriamente e in trasparenza.

 

IVAN FERRUCCI                                                                                              ADALGISA MAZZA

Segretario Regionale PD Toscana                                     Responsabile Cultura PD Toscana

 

 

IL DECRETO “VALORE CULTURA” IN SINTESI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, ha approvato il decreto legge “Valore Cultura” riguardante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo.

 

Un direttore generale per l’Unità “Grande Pompei”

Con il decreto legge si dà il via libera a una Unità con il compito di coordinare e di far convergere in un’unica sede decisionale tutte le decisioni amministrative necessarie alla realizzazione dei piani, dei progetti e degli interventi strumentali, a consentire il rilancio economico-sociale e la riqualificazione ambientale e urbanistica dei territori dei comuni afferenti all’area, sede di importanti siti archeologici, in modo da potenziarne l’attrattiva  turistica dell’intera area e da stimolare il rilancio del settore dei servizi turistico – alberghieri e dell’accoglienza turistica.
L’unità è costituita dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Campania e gli enti locali territorialmente competenti, nonché gli altri enti pubblici. Il direttore generale del “Grande progetto Pompei”, nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, entro trenta giorni dalla data di conversione in legge del presente decreto, e denominato “direttore generale di progetto”, ha il compito di:

– definire e approvare gli elaborati progettuali degli interventi di recupero e restauro propedeutici alla pronta attuazione del “grande progetto Pompei”;

– assicurare l’efficace svolgimento delle procedure di gara dirette all’affidamento dei lavori e all’appalto dei servizi e delle forniture necessari alla realizzazione del “grande progetto Pompei”, seguendo la fase di attuazione ed esecuzione dei relativi contratti;

– assicurare la corretta ed efficace gestione del servizio di pubblica fruizione e di valorizzazione del sito archeologico, predisponendo la documentazione degli atti di gara e seguendo la fase di attuazione ed esecuzione dei relativi contratti;

– assumere la responsabilità dell’efficace gestione del sito, anche mediante l’ottimale gestione del personale addetto alla custodia e alla vigilanza;

– fornire supporto organizzativo e amministrativo alle attività di tutela e di valorizzazione di competenza della Soprintendenza.

La Soprintendenza speciale di Pompei (organismo altro rispetto all’Unità) sarà separata da quella di Napoli dove nascerà una Soprintendenza archeologica.

 

I 500 giovani per la digitalizzazione della cultura

Per facilitare l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale da parte del pubblico, il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo attuerà un programma straordinario che si inserisce nel quadro delle indicazioni dell’agenda digitale europea. Per questo, saranno selezionati 500 laureati under 35 ai quali sarà data la possibilità di accedere a un tirocinio di 12 mesi nelle attività di inventariazione e digitalizzazione presso gli istituti e i luoghi della cultura statali. Il progetto pilota partirà nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con i primi 100 ragazzi.

 

Una nuova strategia di finanziamento per i musei

– Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo avrà la possibilità di razionalizzare i fondi interni per gestire al meglio le aperture museali;

– Gli introiti della vendita dei biglietti e i proventi del merchandising relativi ai siti culturali, che erano stati ridotti fino all’attuale 10-15% , saranno riassegnati interamente al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo;

– Per il completamento del progetto Nuovi Uffizi saranno stanziati 8 milioni di euro;

– Per la realizzazione della sede del Museo della Shoah di Ferrara sarà previsto uno stanziamento di 4 milioni di euro;

– Per una serie di siti che necessitano di interventi urgenti saranno stanziati 2 milioni di euro;

– Alcuni spazi statali e demaniali saranno affidati alla gestione di artisti under 35, sulla base di bandi pubblici a rotazione semestrale. In questo modo, sull’esempio di «59 Rivoli» a Parigi, saranno creati spazi all’interno delle città in cui gli artisti potranno esprimersi creativamente e ricercare nuove forme di espressione.

 

Tax credit sul cinema e sulla musica

Per il tax credit per il cinema, come auspicato dagli operatori del settore, sarà garantita la cifra di 90 milioni di euro;
Sarà introdotto un tax credit pari a 4,5 milioni di euro sulla musica, ispirato a quello sul cinema, per far fronte alla crisi del mercato musicale, promuovere giovani artisti e compositori emergenti. Ne beneficeranno opere prime e opere seconde, senza distinzioni di genere.

 

Fondi per il rilancio delle Fondazioni lirico – sinfoniche

La norma serve a risanare la situazione debitoria delle Fondazioni lirico -sinfoniche. È previsto un iter speciale a richiesta delle Fondazioni in stato di crisi che potranno accedere a un fondo di 75 milioni di euro, che sarà gestito da un commissario straordinario.
Le Fondazioni, per accedere al fondo, dovranno:

– presentare entro 90 giorni un piano industriale di risanamento;

– ridurre fino al 50% del personale tecnico amministrativo;

– interrompere i contratti integrativi.

Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, per salvaguardare i lavoratori, ha previsto la possibilità di trasferimento nelle varie sedi territoriali di Ales spa del personale tecnico amministrativo in esubero fino al 50%. Cambia la governance: si stabilirà l’obbligo del pareggio di bilancio e l’applicazione delle norme del codice dei contratti pubblici.
Verrà introdotto l’obbligo di cooperazione tra le fondazioni e di condivisione di programmi e spettacoli.

Teatri ed enti culturali salvi dai tagli

Gli enti culturali vigilati dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e i Teatri stabili pubblici non dovranno più effettuare i tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicità e tournée.

Donazioni più facili alla cultura

Le donazioni fino a 5mila euro in favore della cultura potranno essere effettuate:
senza oneri amministrativi a carico del privato;
con la garanzia della destinazione indicata dal donatore;
con la piena pubblicità delle donazioni ricevute e del loro impiego.

 

 

CPDT13 VALORE CULTURA dl sintesi

CPDT13 VALORE CULTURA dl

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Decreto Valore Cultura. Una sintesi e il commento di Ferrucci e Mazza

VALORE-CULTURAIl commento del segretario regionale Ivan Ferrucci e del responsabile Cultura Adalgisa Mazza al Decreto Valore Cultura

 

Siamo convinti che già dalla sua denominazione il Decreto “Valore Cultura” racchiuda in sé tutta una serie di convinzioni necessarie per far ripartire l’Italia.

Il Partito Democratico ha creduto molto,in questi anni, a questo “Valore” e ha intrapreso un percorso impegnativo, attraversato dalla capacità e dalla voglia di confronto dei suoi militanti, per riportare la Cultura e con essa i suoi operatori al centro dell’agenda politica e istituzionale.
Abbiamo dedicato Assemblee nazionali, regionali e locali a queste tematiche e ci sentiamo quindi protagonisti di questo grande risultato, vedendo confermata la tutela pubblica del nostro patrimonio che rivela la nostra identità socio culturale.

Il Decreto “Valore Cultura” è importante perché si occupa nello specifico di tutti i settori. Per molto tempo si è avuta la sensazione che il Ministero lasciasse indietro alcuni mondi; questo ampio riconoscimento, che avrebbe dovuto essere da sempre normale in questo paese, ora ci sembra eccezionale perché atteso da molto tempo e mai fino ad oggi realizzato.

Vogliamo raccomandare al Ministro e al Presidente del Consiglio che, dopo un atto così importante, segua la scelta seria e ponderata per la selezione di coloro che dovranno vigilare e ricostruire il patrimonio artistico e musicale italiano.
E’ il momento che i responsabili del disfacimento prodotto (commissari, manager, amministratori) lascino il posto ad altri che intendano impegnarsi seriamente e in trasparenza.

 

IVAN FERRUCCI                                                                                              ADALGISA MAZZA

Segretario Regionale PD Toscana                                     Responsabile Cultura PD Toscana

 

 

IL DECRETO “VALORE CULTURA” IN SINTESI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, ha approvato il decreto legge “Valore Cultura” riguardante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo.

 

Un direttore generale per l’Unità “Grande Pompei”

Con il decreto legge si dà il via libera a una Unità con il compito di coordinare e di far convergere in un’unica sede decisionale tutte le decisioni amministrative necessarie alla realizzazione dei piani, dei progetti e degli interventi strumentali, a consentire il rilancio economico-sociale e la riqualificazione ambientale e urbanistica dei territori dei comuni afferenti all’area, sede di importanti siti archeologici, in modo da potenziarne l’attrattiva  turistica dell’intera area e da stimolare il rilancio del settore dei servizi turistico – alberghieri e dell’accoglienza turistica.
L’unità è costituita dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Campania e gli enti locali territorialmente competenti, nonché gli altri enti pubblici. Il direttore generale del “Grande progetto Pompei”, nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, entro trenta giorni dalla data di conversione in legge del presente decreto, e denominato “direttore generale di progetto”, ha il compito di:

– definire e approvare gli elaborati progettuali degli interventi di recupero e restauro propedeutici alla pronta attuazione del “grande progetto Pompei”;

– assicurare l’efficace svolgimento delle procedure di gara dirette all’affidamento dei lavori e all’appalto dei servizi e delle forniture necessari alla realizzazione del “grande progetto Pompei”, seguendo la fase di attuazione ed esecuzione dei relativi contratti;

– assicurare la corretta ed efficace gestione del servizio di pubblica fruizione e di valorizzazione del sito archeologico, predisponendo la documentazione degli atti di gara e seguendo la fase di attuazione ed esecuzione dei relativi contratti;

– assumere la responsabilità dell’efficace gestione del sito, anche mediante l’ottimale gestione del personale addetto alla custodia e alla vigilanza;

– fornire supporto organizzativo e amministrativo alle attività di tutela e di valorizzazione di competenza della Soprintendenza.

La Soprintendenza speciale di Pompei (organismo altro rispetto all’Unità) sarà separata da quella di Napoli dove nascerà una Soprintendenza archeologica.

 

I 500 giovani per la digitalizzazione della cultura

Per facilitare l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale da parte del pubblico, il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo attuerà un programma straordinario che si inserisce nel quadro delle indicazioni dell’agenda digitale europea. Per questo, saranno selezionati 500 laureati under 35 ai quali sarà data la possibilità di accedere a un tirocinio di 12 mesi nelle attività di inventariazione e digitalizzazione presso gli istituti e i luoghi della cultura statali. Il progetto pilota partirà nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con i primi 100 ragazzi.

 

Una nuova strategia di finanziamento per i musei

– Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo avrà la possibilità di razionalizzare i fondi interni per gestire al meglio le aperture museali;

– Gli introiti della vendita dei biglietti e i proventi del merchandising relativi ai siti culturali, che erano stati ridotti fino all’attuale 10-15% , saranno riassegnati interamente al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo;

– Per il completamento del progetto Nuovi Uffizi saranno stanziati 8 milioni di euro;

– Per la realizzazione della sede del Museo della Shoah di Ferrara sarà previsto uno stanziamento di 4 milioni di euro;

– Per una serie di siti che necessitano di interventi urgenti saranno stanziati 2 milioni di euro;

– Alcuni spazi statali e demaniali saranno affidati alla gestione di artisti under 35, sulla base di bandi pubblici a rotazione semestrale. In questo modo, sull’esempio di «59 Rivoli» a Parigi, saranno creati spazi all’interno delle città in cui gli artisti potranno esprimersi creativamente e ricercare nuove forme di espressione.

 

Tax credit sul cinema e sulla musica

Per il tax credit per il cinema, come auspicato dagli operatori del settore, sarà garantita la cifra di 90 milioni di euro;
Sarà introdotto un tax credit pari a 4,5 milioni di euro sulla musica, ispirato a quello sul cinema, per far fronte alla crisi del mercato musicale, promuovere giovani artisti e compositori emergenti. Ne beneficeranno opere prime e opere seconde, senza distinzioni di genere.

 

Fondi per il rilancio delle Fondazioni lirico – sinfoniche

La norma serve a risanare la situazione debitoria delle Fondazioni lirico -sinfoniche. È previsto un iter speciale a richiesta delle Fondazioni in stato di crisi che potranno accedere a un fondo di 75 milioni di euro, che sarà gestito da un commissario straordinario.
Le Fondazioni, per accedere al fondo, dovranno:

– presentare entro 90 giorni un piano industriale di risanamento;

– ridurre fino al 50% del personale tecnico amministrativo;

– interrompere i contratti integrativi.

Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, per salvaguardare i lavoratori, ha previsto la possibilità di trasferimento nelle varie sedi territoriali di Ales spa del personale tecnico amministrativo in esubero fino al 50%. Cambia la governance: si stabilirà l’obbligo del pareggio di bilancio e l’applicazione delle norme del codice dei contratti pubblici.
Verrà introdotto l’obbligo di cooperazione tra le fondazioni e di condivisione di programmi e spettacoli.

Teatri ed enti culturali salvi dai tagli

Gli enti culturali vigilati dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e i Teatri stabili pubblici non dovranno più effettuare i tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicità e tournée.

Donazioni più facili alla cultura

Le donazioni fino a 5mila euro in favore della cultura potranno essere effettuate:
senza oneri amministrativi a carico del privato;
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CPDT13 VALORE CULTURA dl sintesi

CPDT13 VALORE CULTURA dl

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20 Settembre 2013

NEWSLETTER PD TOSCANA N. 22/2013 – 19 settembre

NEWSLETTER PD TOSCANA
N. 22/2013
– 19 settembre




Inchiesta alta velocità, Ruggeri (Pd): “Piena fiducia nella magistratura e in Rossi. Andiamo avanti con le grandi opere” – Leggi

28 e 29 settembre giornate del tesseramento, il 7 ottobre seminario riforme istituzionali e 11 e 12 ottobre conferenza programmatica regionale – Leggi


Con noi per l’Italia giusta. Campagna tesseramento 2013 –
Leggi

“Eppur si muove”, la Festa Democratica Nazionale Scuola e Università a Pisa dal 20 al 29 settembreLeggi

Feste Democratiche. Anche a settembre proseguono, guarda dove – Leggi



=====

Unione Regionale PD della Toscana
Tel 05533940
Fax 0553394030
SMS 3424155989
info@pdtoscana.it
www.pdtoscana.it
Facebook Pd Toscana
Twitter PdToscana


Questa newsletter arriva a un gran numero di iscritti ed elettori. Per favorire l’utilità di questo strumento aiutaci a divulgare il più possibile questa newsletter inoltrandola al tuo indirizzario, raggiungeremo così sempre più cittadini

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NEWSLETTER PD TOSCANA N. 22/2013 – 19 settembre

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N. 22/2013
– 19 settembre




Inchiesta alta velocità, Ruggeri (Pd): “Piena fiducia nella magistratura e in Rossi. Andiamo avanti con le grandi opere” – Leggi

28 e 29 settembre giornate del tesseramento, il 7 ottobre seminario riforme istituzionali e 11 e 12 ottobre conferenza programmatica regionale – Leggi


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Feste Democratiche. Anche a settembre proseguono, guarda dove – Leggi



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19 Settembre 2013

28 e 29 settembre giornate del tesseramento, il 7 ottobre seminario riforme istituzionali e 11 e 12 ottobre conferenza programmatica regionale

2013_TESSERA-PDIl fine settimana del 28 e 29 settembre si svolgeranno in Toscana le giornate del tesseramento nelle quali si chiamerà a raccolta il popolo del Pd per rinnovare la propria iscrizione al Partito e aprire le sedi dei circoli per accogliere nuovi iscritti.
Questo è il primo appuntamento che vede impegnato il Pd toscano in queste settimane e per il 7 ottobre ha organizzato un seminario sulla riforma degli enti locali e la conferenza programmatica i giorni 11 e 12 ottobre.
La giornata di lunedì 7 ottobre avrà un carattere politico ma anche tecnico, aperta ad amministratori e dirigenti sul riordino delle funzioni istituzionali, si parlerà dell’attribuzione delle funzioni alla luce delle ultime riforme che hanno riguardato le Province, ma anche del tema attuale delle fusioni dei comuni e delle aggregazioni dei servizi.
L’11 e 12 ottobre sarà la volta della conferenza programmatica, un appuntamento in cui sarà presentato il documento sui temi principali della Regione, anche come contributo del partito toscano al prossimo congresso. Al documento si arriverà mettendo insieme i contenuti dei diversi gruppi di lavoro che si riuniranno nelle settimane che precedono l’appuntamento.

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28 e 29 settembre giornate del tesseramento, il 7 ottobre seminario riforme istituzionali e 11 e 12 ottobre conferenza programmatica regionale

2013_TESSERA-PDIl fine settimana del 28 e 29 settembre si svolgeranno in Toscana le giornate del tesseramento nelle quali si chiamerà a raccolta il popolo del Pd per rinnovare la propria iscrizione al Partito e aprire le sedi dei circoli per accogliere nuovi iscritti.
Questo è il primo appuntamento che vede impegnato il Pd toscano in queste settimane e per il 7 ottobre ha organizzato un seminario sulla riforma degli enti locali e la conferenza programmatica i giorni 11 e 12 ottobre.
La giornata di lunedì 7 ottobre avrà un carattere politico ma anche tecnico, aperta ad amministratori e dirigenti sul riordino delle funzioni istituzionali, si parlerà dell’attribuzione delle funzioni alla luce delle ultime riforme che hanno riguardato le Province, ma anche del tema attuale delle fusioni dei comuni e delle aggregazioni dei servizi.
L’11 e 12 ottobre sarà la volta della conferenza programmatica, un appuntamento in cui sarà presentato il documento sui temi principali della Regione, anche come contributo del partito toscano al prossimo congresso. Al documento si arriverà mettendo insieme i contenuti dei diversi gruppi di lavoro che si riuniranno nelle settimane che precedono l’appuntamento.

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