Molotov contro Equitalia a Livorno, la condanna del Pd della Toscana
“Le molotov di questa notte contro la sede livornese di Equitalia sono di una gravità assoluta e vanno ad alimentare un clima già preoccupante per gli altri episodi di violenza di questi giorni. In un momento come questo, in cui si tornano a sentire ipotesi di terrorismo, dobbiamo fare quadrato tutti, politica e società, per la legalità e la democrazia. In un momento in cui la crisi economica che le persone vivono è davvero pesante, occorre che chiunque voglia creare tensione con attentati sempre più frequenti sia individuato e fermato”. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli e Marco Ruggeri, consigliere regionale e membro della segreteria, esprimono la condanna per le bombe molotov che questa notte sono state scagliate contro la sede livornese di Equitalia.
“Riformare i partiti, cambiare l’Italia”: domani l’assemblea dei segretari dei circoli toscani



Sul palco si alterneranno segretari di circolo e delle unioni comunali, dirigenti del Pd toscano, consiglieri regionali e parlamentari. Il tesoriere nazionale del Pd Antonio Misiani parlerà ad esempio de “La riforma dei partiti che serve e le proposte del Pd”, mentre Paolo Borioni farà una relazione su “I partiti in Europa: finanziamento e funzioni” e Antonio Floridia spiegherà i “Modelli di democrazia e di partito in Italia”. A coordinare la giornata saranno la presidente della direzione e quello dell’assemblea del Pd della Toscana Beatrice Magnolfi e Paolo Rappuoli.
Tra gli altri interverranno poi il deputato Gianni Cuperlo, il responsabile tesseramento e quello organizzazione del Pd toscano Ivan Ferrucci e Enrico Casini, il tesoriere regionale Ilio Pasqui, il capogruppo in consiglio regionale Vittorio Bugli e il segretario dei Giovani Democratici toscani Andrea Giorgio.
Alle 16.30 l’intervento di Rosy Bindi, presidente dell’assemblea nazionale del Pd, e alle 17 le conclusioni affidate al segretario regionale Andrea Manciulli.
“Riformare i partiti, cambiare l’Italia”: domani l’assemblea dei segretari dei circoli toscani



Sul palco si alterneranno segretari di circolo e delle unioni comunali, dirigenti del Pd toscano, consiglieri regionali e parlamentari. Il tesoriere nazionale del Pd Antonio Misiani parlerà ad esempio de “La riforma dei partiti che serve e le proposte del Pd”, mentre Paolo Borioni farà una relazione su “I partiti in Europa: finanziamento e funzioni” e Antonio Floridia spiegherà i “Modelli di democrazia e di partito in Italia”. A coordinare la giornata saranno la presidente della direzione e quello dell’assemblea del Pd della Toscana Beatrice Magnolfi e Paolo Rappuoli.
Tra gli altri interverranno poi il deputato Gianni Cuperlo, il responsabile tesseramento e quello organizzazione del Pd toscano Ivan Ferrucci e Enrico Casini, il tesoriere regionale Ilio Pasqui, il capogruppo in consiglio regionale Vittorio Bugli e il segretario dei Giovani Democratici toscani Andrea Giorgio.
Alle 16.30 l’intervento di Rosy Bindi, presidente dell’assemblea nazionale del Pd, e alle 17 le conclusioni affidate al segretario regionale Andrea Manciulli.
I risultati delle amministrative e l’Europa
Manciulli: “Hollande cambierà anche noi”





Toscana sempre “rossa”?
«I risultati sono molto positivi, anche migliori rispetto a 5 anni fa. A Pistoia e Quarrata dove eravamo andati al ballottaggio vinciamo col 60% dei consensi, a Carrara la coalizione è al 65%. Ma soprattutto abbiamo la concreta possibilità di conquistare fra 15 giorni anche Lucca e Camaiore».
Erano del centrodestra.
«A Lucca siamo al 47% e al ballottaggio ci confronteremo col candidato del Terzo Polo che sta al 16%: 30 punti sotto. E a Camaiore abbiamo sfiorato la vittoria fin dal primo turno. Se continuiamo con umiltà e determinazione possiamo farcela».
Il centrodestra s’è liquefatto?
«S’è dissolta quella che voleva essere un’alternativa al governo del centrosinistra. Una discesa iniziata alle regionali. Ora il Pdl ha subito una caduta verticale».
Il primo partito anche in Toscana però è l’astensionismo: quasi il 40%.
«Anche alle regionali del 2010 c’era stata una riduzione dei votanti del 10%. Qui in Toscana siamo sempre stati fra il 70 e l’80% dei votanti».
Questa riduzione non la preoccupa?
«Certo che mi preoccupa e andrà studiata bene. Però è evidente che il calo della partecipazione è legato soprattutto al crollo del centrodestra».
L’exploit dei “grillini” c’è anche qui.
«La crescita del voto di protesta c’è in tutta Europa, noi ora abbiamo Grillo. E’ un fenomeno da ridimensionare col buon esempio di una politica seria, responsabile, che si occupa delle persone. Su questo la Toscana può dare un grande contributo al centrosinistra».
Perché?
«Perché se in Toscana il Pd e il centrosinistra continuano a vincere non è perché lo ordina il dottore. Ma perché sia nel modo di agire, sia nelle candidature abbiamo scelto una politica che più che comunicazione è sostanza. Ad esempio Bertinelli a Pistoia e Tambellini a Lucca hanno ottenuto tanti voti perché più che nei salotti delle tv, sono andati per strada a parlare alle persone. Certo si sono presi anche degli insulti, non hanno promesso che faranno “volare i ciuchi”, hanno garantito il loro impegno. E’ questa l’unica chiave per riconquistare la fiducia delle persone. L’idea che il politico deve essere un bravo presentatore tv, bello e pettinato, è un’idea distorta. Lo dimostra anche la vittoria dei socialisti in Francia».
In che senso?
«Quella di Hollande è la vittoria di una persona normale e anche di un professionista della politica. Sono amico della sua ex compagna e dei suoi figli da anni. Hollande è stato il segretario del Ps quando i socialisti hanno toccato il punto più basso della loro storia con Jospin che non arriva nemmeno al ballottaggio. In Italia l’avrebbero crocifisso. Invece ha continuato a lavorare, a sgobbare, perché la politica è anche fatica mica solo immagine, e qualche anno dopo è proprio lui che riporta i socialisti all’Eliseo. E’ la dimostrazione che l’idea distorta di leadership che ci ha lasciato Berlusconi è roba vecchia. La sua vittoria è importante anche per Bersani che come Hollande è un leader normale che non cerca fuochi di artificio, ma di costruire un progetto per il Paese».
Magari cambiando anche le politiche recessive dell’Europa. O no?
«Sta lì la scommessa dei socialisti francesi e degli altri progressisti in Europa: rompere la supremazia dei mercati e degli egoismi nazionali e ridare un volto di umanità e crescita al nostro continente. Come dice Hollande il cambiamento è adesso».
Leggi l’intervista in pdf
I risultati delle amministrative e l’Europa
Manciulli: “Hollande cambierà anche noi”





Toscana sempre “rossa”?
«I risultati sono molto positivi, anche migliori rispetto a 5 anni fa. A Pistoia e Quarrata dove eravamo andati al ballottaggio vinciamo col 60% dei consensi, a Carrara la coalizione è al 65%. Ma soprattutto abbiamo la concreta possibilità di conquistare fra 15 giorni anche Lucca e Camaiore».
Erano del centrodestra.
«A Lucca siamo al 47% e al ballottaggio ci confronteremo col candidato del Terzo Polo che sta al 16%: 30 punti sotto. E a Camaiore abbiamo sfiorato la vittoria fin dal primo turno. Se continuiamo con umiltà e determinazione possiamo farcela».
Il centrodestra s’è liquefatto?
«S’è dissolta quella che voleva essere un’alternativa al governo del centrosinistra. Una discesa iniziata alle regionali. Ora il Pdl ha subito una caduta verticale».
Il primo partito anche in Toscana però è l’astensionismo: quasi il 40%.
«Anche alle regionali del 2010 c’era stata una riduzione dei votanti del 10%. Qui in Toscana siamo sempre stati fra il 70 e l’80% dei votanti».
Questa riduzione non la preoccupa?
«Certo che mi preoccupa e andrà studiata bene. Però è evidente che il calo della partecipazione è legato soprattutto al crollo del centrodestra».
L’exploit dei “grillini” c’è anche qui.
«La crescita del voto di protesta c’è in tutta Europa, noi ora abbiamo Grillo. E’ un fenomeno da ridimensionare col buon esempio di una politica seria, responsabile, che si occupa delle persone. Su questo la Toscana può dare un grande contributo al centrosinistra».
Perché?
«Perché se in Toscana il Pd e il centrosinistra continuano a vincere non è perché lo ordina il dottore. Ma perché sia nel modo di agire, sia nelle candidature abbiamo scelto una politica che più che comunicazione è sostanza. Ad esempio Bertinelli a Pistoia e Tambellini a Lucca hanno ottenuto tanti voti perché più che nei salotti delle tv, sono andati per strada a parlare alle persone. Certo si sono presi anche degli insulti, non hanno promesso che faranno “volare i ciuchi”, hanno garantito il loro impegno. E’ questa l’unica chiave per riconquistare la fiducia delle persone. L’idea che il politico deve essere un bravo presentatore tv, bello e pettinato, è un’idea distorta. Lo dimostra anche la vittoria dei socialisti in Francia».
In che senso?
«Quella di Hollande è la vittoria di una persona normale e anche di un professionista della politica. Sono amico della sua ex compagna e dei suoi figli da anni. Hollande è stato il segretario del Ps quando i socialisti hanno toccato il punto più basso della loro storia con Jospin che non arriva nemmeno al ballottaggio. In Italia l’avrebbero crocifisso. Invece ha continuato a lavorare, a sgobbare, perché la politica è anche fatica mica solo immagine, e qualche anno dopo è proprio lui che riporta i socialisti all’Eliseo. E’ la dimostrazione che l’idea distorta di leadership che ci ha lasciato Berlusconi è roba vecchia. La sua vittoria è importante anche per Bersani che come Hollande è un leader normale che non cerca fuochi di artificio, ma di costruire un progetto per il Paese».
Magari cambiando anche le politiche recessive dell’Europa. O no?
«Sta lì la scommessa dei socialisti francesi e degli altri progressisti in Europa: rompere la supremazia dei mercati e degli egoismi nazionali e ridare un volto di umanità e crescita al nostro continente. Come dice Hollande il cambiamento è adesso».
Leggi l’intervista in pdf
Elezioni comunali, Manciulli: “Toscana primalocomotiva del Pd e del centrosinistra in Italia”



“La cosa molto positiva – spiega Manciulli – è che in alcune realtà siamo andati molto meglio di 5 anni fa. A Pistoia e a Quarrata 5 anni fa andammo al ballottaggio, mentre stavolta abbiamo vinto in entrambe le città con il 60% dei voti, e abbiamo riconquistato diversi Comuni più piccoli“.
“In un momento di crisi della politica come questo – dice il segretario del Pd della Toscana – c’è un dato da tenere in considerazione: la qualità e il modo di essere dei nostri amministratori locali, persone serie che hanno battuto palmo a palmo il territorio e sono andati a guardare negli occhi anche il malcontento. Quando si fa politica con professionalità e modestia, cioè come persone normali, mettendoci la faccia e cercando di risolvere i problemi della gente senza promettere che i ciuchi possano volare – conclude Manciulli – la politica non perde terreno”.
Elezioni comunali, Manciulli: “Toscana primalocomotiva del Pd e del centrosinistra in Italia”



“La cosa molto positiva – spiega Manciulli – è che in alcune realtà siamo andati molto meglio di 5 anni fa. A Pistoia e a Quarrata 5 anni fa andammo al ballottaggio, mentre stavolta abbiamo vinto in entrambe le città con il 60% dei voti, e abbiamo riconquistato diversi Comuni più piccoli“.
“In un momento di crisi della politica come questo – dice il segretario del Pd della Toscana – c’è un dato da tenere in considerazione: la qualità e il modo di essere dei nostri amministratori locali, persone serie che hanno battuto palmo a palmo il territorio e sono andati a guardare negli occhi anche il malcontento. Quando si fa politica con professionalità e modestia, cioè come persone normali, mettendoci la faccia e cercando di risolvere i problemi della gente senza promettere che i ciuchi possano volare – conclude Manciulli – la politica non perde terreno”.
Amministrative, Manciulli: “I cittadini confermano
la fiducia al Partito Democratico forza di governo”





Questo il primo commento del segretario regionale del Pd toscano Andrea Manciulli ai risultati dei 30 comuni al voto nella nostra regione.
“Sono dati ancora provvisori e che vanno ancora analizzati – prosegue Manciulli – ma risulta chiaro che il centrodestra in questa regione è in caduta libera e non risponde alle attese dei cittadini mentre il Pd si conferma forza solida e responsabile di governo confermandosi ovunque.
Per quanto riguarda il dato alle liste di Beppe Grillo c’è da sottolineare che in Toscana i voti che queste liste raccolgono, a dispetto di quanto si va commentando a caldo da alcuni, non vengono sottratti al Pd. Sia l’astensionismo che il voto al Movimento 5 Stelle vanno collegati al crollo del centrodestra. L’ondata di anti-politica qui in Toscana si infrange contro le esperienze di buona amministrazione e buon governo delle nostre città che gli elettori ci riconoscono.
Da questa regione – conclude Manciulli – c’è quindi un contributo importante e incoraggiante per il centrosinistra del Paese anche in vista delle prossime elezioni politiche, confermando l’azione di rinnovamento che il Pd toscano sta portando avanti con forza e determinazione come il bel risultato di Samuele Bertinelli a Pistoia sta a dimostrare”.
L’intervista del Tgr Toscana a Manciulli
Amministrative, Manciulli: “I cittadini confermano
la fiducia al Partito Democratico forza di governo”





Questo il primo commento del segretario regionale del Pd toscano Andrea Manciulli ai risultati dei 30 comuni al voto nella nostra regione.
“Sono dati ancora provvisori e che vanno ancora analizzati – prosegue Manciulli – ma risulta chiaro che il centrodestra in questa regione è in caduta libera e non risponde alle attese dei cittadini mentre il Pd si conferma forza solida e responsabile di governo confermandosi ovunque.
Per quanto riguarda il dato alle liste di Beppe Grillo c’è da sottolineare che in Toscana i voti che queste liste raccolgono, a dispetto di quanto si va commentando a caldo da alcuni, non vengono sottratti al Pd. Sia l’astensionismo che il voto al Movimento 5 Stelle vanno collegati al crollo del centrodestra. L’ondata di anti-politica qui in Toscana si infrange contro le esperienze di buona amministrazione e buon governo delle nostre città che gli elettori ci riconoscono.
Da questa regione – conclude Manciulli – c’è quindi un contributo importante e incoraggiante per il centrosinistra del Paese anche in vista delle prossime elezioni politiche, confermando l’azione di rinnovamento che il Pd toscano sta portando avanti con forza e determinazione come il bel risultato di Samuele Bertinelli a Pistoia sta a dimostrare”.
L’intervista del Tgr Toscana a Manciulli
“Il rilancio dell’Italia passa da queste elezionie la svolta la possiamo dare soltanto noi”
La lettera inviata agli iscritti e agli elettori del Pd toscano dal segretario Andrea Manciulli in vista delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio.
Il 6 e 7 maggio molti italiani saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale della loro città. Nella nostra regione si voterà in trenta Comuni, tra cui Lucca, Pistoia, Carrara, Camaiore e Quarrata.
Queste elezioni possono rappresentare una svolta importante per l’Italia. Non lo dico così per dire, ma perché sono convinto che il nostro Paese debba ripartire il più velocemente possibile: a livello economico, sociale e culturale. In una parola: crescere.
E’ stato inevitabile arginare la crisi con sacrifici anche dolorosi – non dimentichiamoci mai che sull’orlo del burrone ci ha portato il governo Berlusconi che per tre anni, affaccendato nelle sue faccende, ha negato e sottovalutato la grave situazione in cui eravamo. Ma ora che abbiamo iniziato a risalire la china, è necessario un impegno senza sosta per rilanciare l’Italia.
C’è bisogno di creare le condizioni per la nascita di nuovi posti di lavoro. Per sostenere gli sforzi degli imprenditori italiani che vogliono restare qui e per attrarre quelli stranieri che vogliono investire nel nostro Paese; per scommettere davvero su produzioni socialmente e ambientalmente sostenibili; per far sì che i migliori cervelli italiani siano in condizione di elaborare le idee migliori qui, nel loro Paese, e non siano costretti ad emigrare.
Insomma servono nuove politiche di sviluppo, una visione d’insieme delle vocazioni e delle potenzialità delle tante realtà italiane. E bisogna che le coordinate di questa visione siano la giustizia sociale e il merito, perché soltanto così daremo davvero a tutti la possibilità di dare il meglio di sé e di contribuire, con le proprie competenze, idee e speranze, a far ripartire l’Italia.
Ecco, io sono convinto che questa svolta – non solo in Italia, in tutta Europa – possano darla soltanto le forze progressiste e democratiche. Il berlusconismo ha portato noi italiani vicino alla bancarotta e il centrodestra europeo, in particolare il duo Sarkozy-Merkel, si è dimostrato incapace di andare oltre ad una politica di soli tagli. Solo le forze politiche per le quali è chiaro che l’economia sono le persone che ogni giorno vanno a lavorare e non i giochi finanziari, solo chi è convinto che senza lavoro non ci può essere giustizia né crescita, soltanto noi possiamo cambiare il vento in Europa.
Per questo il 6 maggio, oltre ad andare a votare i candidati sindaco sostenuti dal Pd, è bene guardare con attenzione a ciò che succederà in Francia, al ballottaggio delle elezioni presidenziali. Perché il risultato influirà inevitabilmente anche sul futuro prossimo dell’Italia e di noi italiani.
“Il cambiamento è adesso”, dice il candidato dei socialisti francesi François Hollande.
E’ un augurio anche per noi italiani e toscani.
Buon voto e buoni giorni!
Andrea Manciulli
segretario del Pd della Toscana

