Lucchini, delegazione Toscana del PD incontra Serracchiani su area industriale Piombino


Inoltre, i rappresentanti del territorio hanno richiesto l’intervento del Partito Democratico presso il ministero della Difesa affinché quest’ultimo fornisca un impegno concreto per la demolizione e il riciclaggio delle navi militari nel porto di Piombino. Debora Serracchiani comprende le preoccupazioni per la crisi che sta subendo il territorio e assicura l’impegno del partito affinché la vicenda si possa concludere nel migliore dei modi.
Infine, la delegazione piombinese ha presentato le proprie preoccupazioni per la riforma del sistema portuale, in particolar modo nella parte cui si potrebbe prevedere un’eventuale soppressione dell’autorità portuale. Al riguardo, il vice segretario ha precisato che la proposta di riforma è ancora in discussione con i tecnici del ministero anche nella parte relativa alla governance .
Lucchini, delegazione Toscana del PD incontra Serracchiani su area industriale Piombino


Inoltre, i rappresentanti del territorio hanno richiesto l’intervento del Partito Democratico presso il ministero della Difesa affinché quest’ultimo fornisca un impegno concreto per la demolizione e il riciclaggio delle navi militari nel porto di Piombino. Debora Serracchiani comprende le preoccupazioni per la crisi che sta subendo il territorio e assicura l’impegno del partito affinché la vicenda si possa concludere nel migliore dei modi.
Infine, la delegazione piombinese ha presentato le proprie preoccupazioni per la riforma del sistema portuale, in particolar modo nella parte cui si potrebbe prevedere un’eventuale soppressione dell’autorità portuale. Al riguardo, il vice segretario ha precisato che la proposta di riforma è ancora in discussione con i tecnici del ministero anche nella parte relativa alla governance .
Liste europee. Parrini: “Prima volta capolista alla Toscana, motivo soddisfazione e orgoglio. Un grande grazie ad Anna Rita Bramerini”



Così il segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini commenta la composizione delle liste delle candidature del Partito Democratico per il Parlamento Europeo approvate oggi dalla Direzione nazionale del partito, che vede capolista del Collegio Italia Centrale Simona Bonafé. “Avevamo – afferma Parrini – originariamente individuato in Enrico Rossi, Presidente della Giunta regionale, la figura che avrebbe potuto rappresentare un cambio di passo nella campagna elettorale per le elezioni europee. Rossi ha tuttavia deciso di concludere il mandato alla guida della Regione, scelta che abbiamo rispettato comprendendone le motivazioni profonde. La candidatura di Simona Bonafè in posizione di capolista dell’Italia Centrale rappresenta la valorizzazione di una figura toscana che ha rilevanza nazionale all’interno del partito e che insieme a Nicola Danti e Leonardo Domenici, che occuperanno rispettivamente il quarto e l’ottavo posto della lista, potrà rappresentare in maniera eccellente il nostro territorio. Per la prima volta da quando si sono iniziate a tenere nel 1979 le elezioni europee la sinistra toscana esprime il capolista dell’Italia Centrale ed è anche la prima volta che esprimiamo due dei primi quattro candidati della lista.
Un grande ringraziamento va all’assessore regionale Anna Rita Bramerini che con non comune spirito di servizio aveva risposto positivamente alla chiamata del partito e la cui candidatura, emersa per i meriti e le competenze maturate in questi anni di esperienza istituzionale, era stata proposta unanimemente dal PD regionale a quello nazionale con il voto della direzione di sabato scorso. Il suo nome – spiega Parrini – era stato posto all’attenzione della Direzione Nazionale nell’ipotesi che nell’Italia Centrale vi fosse un capolista maschile e non toscano. E’ evidente che il venir meno di questo presupposto abbia cambiato la situazione anche per quanto la riguarda. La permanenza di Anna Rita in Regione le consentirà di continuare a realizzare con la consueta passione ed energia i molti progetti già avviati durante la sua attività di governo” conclude il segretario regionale del Pd toscano.
“Come una settimana fa ho compreso le ragioni che hanno portato il segretario Parrini a chiedermi di rendermi disponibile alla candidatura alle elezioni europee – dichiara Anna Rita Bramerini – , così oggi, di fronte alle novità legate alla scelta delle candidature delle capolista donne da parte del PD nazionale, condivido la necessità’ di non disperdere le energie, concentrandole sull’obiettivo prioritario di eleggere più toscani in Europa. Ringrazio quanti in questi giorni mi hanno riconfermato il loro affetto e la stima per il lavoro fatto in Regione, che continuerò a fare con la passione di sempre.”
Liste europee. Parrini: “Prima volta capolista alla Toscana, motivo soddisfazione e orgoglio. Un grande grazie ad Anna Rita Bramerini”



Così il segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini commenta la composizione delle liste delle candidature del Partito Democratico per il Parlamento Europeo approvate oggi dalla Direzione nazionale del partito, che vede capolista del Collegio Italia Centrale Simona Bonafé. “Avevamo – afferma Parrini – originariamente individuato in Enrico Rossi, Presidente della Giunta regionale, la figura che avrebbe potuto rappresentare un cambio di passo nella campagna elettorale per le elezioni europee. Rossi ha tuttavia deciso di concludere il mandato alla guida della Regione, scelta che abbiamo rispettato comprendendone le motivazioni profonde. La candidatura di Simona Bonafè in posizione di capolista dell’Italia Centrale rappresenta la valorizzazione di una figura toscana che ha rilevanza nazionale all’interno del partito e che insieme a Nicola Danti e Leonardo Domenici, che occuperanno rispettivamente il quarto e l’ottavo posto della lista, potrà rappresentare in maniera eccellente il nostro territorio. Per la prima volta da quando si sono iniziate a tenere nel 1979 le elezioni europee la sinistra toscana esprime il capolista dell’Italia Centrale ed è anche la prima volta che esprimiamo due dei primi quattro candidati della lista.
Un grande ringraziamento va all’assessore regionale Anna Rita Bramerini che con non comune spirito di servizio aveva risposto positivamente alla chiamata del partito e la cui candidatura, emersa per i meriti e le competenze maturate in questi anni di esperienza istituzionale, era stata proposta unanimemente dal PD regionale a quello nazionale con il voto della direzione di sabato scorso. Il suo nome – spiega Parrini – era stato posto all’attenzione della Direzione Nazionale nell’ipotesi che nell’Italia Centrale vi fosse un capolista maschile e non toscano. E’ evidente che il venir meno di questo presupposto abbia cambiato la situazione anche per quanto la riguarda. La permanenza di Anna Rita in Regione le consentirà di continuare a realizzare con la consueta passione ed energia i molti progetti già avviati durante la sua attività di governo” conclude il segretario regionale del Pd toscano.
“Come una settimana fa ho compreso le ragioni che hanno portato il segretario Parrini a chiedermi di rendermi disponibile alla candidatura alle elezioni europee – dichiara Anna Rita Bramerini – , così oggi, di fronte alle novità legate alla scelta delle candidature delle capolista donne da parte del PD nazionale, condivido la necessità’ di non disperdere le energie, concentrandole sull’obiettivo prioritario di eleggere più toscani in Europa. Ringrazio quanti in questi giorni mi hanno riconfermato il loro affetto e la stima per il lavoro fatto in Regione, che continuerò a fare con la passione di sempre.”
Concorso dirigenti scolastici. Parlamentari Pd Toscana: “Bene decreto Governo, ora impegno per ricerca ipotesi normative”



Così in una nota congiunta il deputato e segretario regionale del Pd Toscana Dario Parrini e le parlamentari Maria Grazia Rocchi e Rosa Maria Di Giorgi componenti delle Commissione Istruzione della Camera e del Senato, intervengono nuovamente sulla situazione dei 112 dirigenti scolastici toscani che dopo due anni hanno visto annullare il concorso con il quale era stato assegnato loro il ruolo.
“Il decreto – ricordano i parlamentari Pd – interviene per mantenere in servizio nelle attuali sedi e fino alla conclusione delle operazioni di rinnovo delle procedure concorsuali, tutti coloro che, per ben due anni, hanno svolto funzioni di dirigente, dando, nello stesso tempo, piena validità a tutti gli atti espletati nell’esercizio della funzione. Rileviamo che l’atto del Governo confermi la volontà di voler dare una risposta politica ad una vicenda che ha generato insicurezza ed allarme in ben un quarto delle scuole toscane che, con una stabile dirigenza, avevano ritrovato stimoli e motivazione per poter esprimere le proprie capacità di innovazione, il proprio impegno nella direzione di garantire a tutti ed a ciascuno un’istruzione di qualità. Occorre adesso impegnarsi per trovare una soluzione normativa forte nel rispetto di tutti i soggetti coinvolti” concludono Parrini, Rocchi e Di Giorgi .
Concorso dirigenti scolastici. Parlamentari Pd Toscana: “Bene decreto Governo, ora impegno per ricerca ipotesi normative”



Così in una nota congiunta il deputato e segretario regionale del Pd Toscana Dario Parrini e le parlamentari Maria Grazia Rocchi e Rosa Maria Di Giorgi componenti delle Commissione Istruzione della Camera e del Senato, intervengono nuovamente sulla situazione dei 112 dirigenti scolastici toscani che dopo due anni hanno visto annullare il concorso con il quale era stato assegnato loro il ruolo.
“Il decreto – ricordano i parlamentari Pd – interviene per mantenere in servizio nelle attuali sedi e fino alla conclusione delle operazioni di rinnovo delle procedure concorsuali, tutti coloro che, per ben due anni, hanno svolto funzioni di dirigente, dando, nello stesso tempo, piena validità a tutti gli atti espletati nell’esercizio della funzione. Rileviamo che l’atto del Governo confermi la volontà di voler dare una risposta politica ad una vicenda che ha generato insicurezza ed allarme in ben un quarto delle scuole toscane che, con una stabile dirigenza, avevano ritrovato stimoli e motivazione per poter esprimere le proprie capacità di innovazione, il proprio impegno nella direzione di garantire a tutti ed a ciascuno un’istruzione di qualità. Occorre adesso impegnarsi per trovare una soluzione normativa forte nel rispetto di tutti i soggetti coinvolti” concludono Parrini, Rocchi e Di Giorgi .
AnsaldoBreda, Pd: “Congelare ipotesi esternalizzazioni: scelte industriali necessitano coinvolgimento lavoratori e sindacati”



Così si esprimo in una nota congiunta il segretario regionale Pd Toscana Dario Parrini, i segretari provinciale e comunale del Pd di Pistoia Marco Niccolai e Alessandro Giovannelli, e il Circolo Pd dei lavoratori AnsaldoBreda.
“La questione” proseguono gli esponenti Pd “non è che un tassello, seppur molto rilevante poiché va ad incidere direttamente sull’organizzazione quotidiana del lavoro all’interno della fabbrica, della vasta vertenza che riguarda il futuro di AnsaldoBreda e le scelte di politica industriale sulle prospettive del ferrotranviario in Italia. Dando per acquisita l’intenzione da parte di Finmeccanica di abbandonare gli asset civili, è il momento che il Governo nazionale dia un impulso decisivo al confronto sulle prospettive dell’azienda con le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali al tavolo nazionale istituito presso il Mise, come assicurato dal viceministro De Vincenti non più di un paio di settimane fa. A quel tavolo, e lì soltanto – ribadisce il Pd –, potranno essere assunte decisioni strategiche che debbono essere frutto di un lavoro di concertazione tra tutti coloro che sono interessati al destino di AnsaldoBreda e che abbiano la finalità, come già abbiamo avuto modo di affermare in un passato recente, di definire un quadro nel quale il Paese non rinunci ad una presenza nel settore ferrotranviario. In tale contesto, l’ipotesi di una partnership, purché dia garanzie sui livelli di produzione e sul mantenimento e rafforzamento dei siti industriali, assume la valenza della «proiezione competitiva sui mercati internazionali» di cui ha parlato lo stesso De Vincenti. Solo con un progetto industriale serio ed improntato alla chiarezza, potranno, dunque, essere affrontate eventuali ristrutturazioni organizzative che siano funzionali al conseguimento degli obiettivi strategici condivisi” concludono.
AnsaldoBreda, Pd: “Congelare ipotesi esternalizzazioni: scelte industriali necessitano coinvolgimento lavoratori e sindacati”



Così si esprimo in una nota congiunta il segretario regionale Pd Toscana Dario Parrini, i segretari provinciale e comunale del Pd di Pistoia Marco Niccolai e Alessandro Giovannelli, e il Circolo Pd dei lavoratori AnsaldoBreda.
“La questione” proseguono gli esponenti Pd “non è che un tassello, seppur molto rilevante poiché va ad incidere direttamente sull’organizzazione quotidiana del lavoro all’interno della fabbrica, della vasta vertenza che riguarda il futuro di AnsaldoBreda e le scelte di politica industriale sulle prospettive del ferrotranviario in Italia. Dando per acquisita l’intenzione da parte di Finmeccanica di abbandonare gli asset civili, è il momento che il Governo nazionale dia un impulso decisivo al confronto sulle prospettive dell’azienda con le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali al tavolo nazionale istituito presso il Mise, come assicurato dal viceministro De Vincenti non più di un paio di settimane fa. A quel tavolo, e lì soltanto – ribadisce il Pd –, potranno essere assunte decisioni strategiche che debbono essere frutto di un lavoro di concertazione tra tutti coloro che sono interessati al destino di AnsaldoBreda e che abbiano la finalità, come già abbiamo avuto modo di affermare in un passato recente, di definire un quadro nel quale il Paese non rinunci ad una presenza nel settore ferrotranviario. In tale contesto, l’ipotesi di una partnership, purché dia garanzie sui livelli di produzione e sul mantenimento e rafforzamento dei siti industriali, assume la valenza della «proiezione competitiva sui mercati internazionali» di cui ha parlato lo stesso De Vincenti. Solo con un progetto industriale serio ed improntato alla chiarezza, potranno, dunque, essere affrontate eventuali ristrutturazioni organizzative che siano funzionali al conseguimento degli obiettivi strategici condivisi” concludono.
Europee. Il Pd toscano sceglie i candidati per la lista del centroItalia



I nomi approvati oggi sono quelli di Annarita Bramerini, assessore regionale, Nicola Danti, consigliere regionale, Leonardo Domenici, eurodeputato uscente. La quarta candidatura è stata messa, come da accordi, a disposizione del Pd nazionale: si tratta di Ilaria Bonaccorsi, romana, storica medievista, editrice, giornalista di “Left”.
Le liste finali saranno approvate il 9 aprile dalla direzione nazionale del PD.
“Nelle candidature il Pd toscano ha rispettato l’impegno preso di esprimere due uomini e due donne, personalità al contempo rappresentative e autorevoli” ha sottolineato il segretario Parrini, secondo cui “queste elezioni possono rappresentare la riscossa dei progressisti, rovesciando gli attuali equilibri politici degli organismi europei con l’obiettivo di far eleggere Martin Schulz alla presidenza della Commissione. La nostra credibilità in Europa dipende da quello che sappiamo fare nei nostri paesi. Per questo sono fiducioso rispetto a quello che si sta muovendo nel nostro, non annunci ma fatti concreti, che possono parlare di noi oltre i nostri confini”.









Europee. Il Pd toscano sceglie i candidati per la lista del centroItalia



I nomi approvati oggi sono quelli di Annarita Bramerini, assessore regionale, Nicola Danti, consigliere regionale, Leonardo Domenici, eurodeputato uscente. La quarta candidatura è stata messa, come da accordi, a disposizione del Pd nazionale: si tratta di Ilaria Bonaccorsi, romana, storica medievista, editrice, giornalista di “Left”.
Le liste finali saranno approvate il 9 aprile dalla direzione nazionale del PD.
“Nelle candidature il Pd toscano ha rispettato l’impegno preso di esprimere due uomini e due donne, personalità al contempo rappresentative e autorevoli” ha sottolineato il segretario Parrini, secondo cui “queste elezioni possono rappresentare la riscossa dei progressisti, rovesciando gli attuali equilibri politici degli organismi europei con l’obiettivo di far eleggere Martin Schulz alla presidenza della Commissione. La nostra credibilità in Europa dipende da quello che sappiamo fare nei nostri paesi. Per questo sono fiducioso rispetto a quello che si sta muovendo nel nostro, non annunci ma fatti concreti, che possono parlare di noi oltre i nostri confini”.









