Concorso dirigenti scolastici. Parlamentari Pd Toscana: “Bene decreto Governo, ora impegno per ricerca ipotesi normative”
10 aprile 2014 – Il parlamentari toscani del Pd, riuniti per valutare la situazione di incertezza creatasi in molte scuole della regione dopo “il ciclone prodotto dalla sentenza del Consiglio di Stato che invalida buona parte dell’ultimo concorso dei Dirigenti Scolastici, esprime soddisfazione per il decreto legge varato dal Governo la scorsa settimana. Siamo consapevoli che il decreto non esaurisce le risposte che la scuola toscana richiede: la rinnovazione di una parte della procedura concorsuale e le stesse modalità di rinnovo, infatti, espongono comunque il sistema a rischi di nuovi contenziosi, di nuova instabilità nel governo delle istituzioni scolastiche. Per questo rimane alto l’impegno nella ricerca di ipotesi normative forti dal punto di vista tecnico e politico, che, nel rispetto di tutti gli interessi legittimi in gioco, permettano di valorizzare l’alta formazione maturata ed esercitata nell’ambito della gestione scolastica e della leadership educativa di questi dirigenti”.
Così in una nota congiunta il deputato e segretario regionale del Pd Toscana Dario Parrini e le parlamentari Maria Grazia Rocchi e Rosa Maria Di Giorgi componenti delle Commissione Istruzione della Camera e del Senato, intervengono nuovamente sulla situazione dei 112 dirigenti scolastici toscani che dopo due anni hanno visto annullare il concorso con il quale era stato assegnato loro il ruolo.
“Il decreto – ricordano i parlamentari Pd – interviene per mantenere in servizio nelle attuali sedi e fino alla conclusione delle operazioni di rinnovo delle procedure concorsuali, tutti coloro che, per ben due anni, hanno svolto funzioni di dirigente, dando, nello stesso tempo, piena validità a tutti gli atti espletati nell’esercizio della funzione. Rileviamo che l’atto del Governo confermi la volontà di voler dare una risposta politica ad una vicenda che ha generato insicurezza ed allarme in ben un quarto delle scuole toscane che, con una stabile dirigenza, avevano ritrovato stimoli e motivazione per poter esprimere le proprie capacità di innovazione, il proprio impegno nella direzione di garantire a tutti ed a ciascuno un’istruzione di qualità. Occorre adesso impegnarsi per trovare una soluzione normativa forte nel rispetto di tutti i soggetti coinvolti” concludono Parrini, Rocchi e Di Giorgi .