“Ora Rossi ascolti il suo partito”, Intervista a Dario Parrini sul Corriere Fiorentino di sabato 22 novembre


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Dario Parrini, segretario del Pd toscano: dopo il duro scontro tra il governatore Enrico Rossi e la sinistra del partito su come affrontare i tagli al sistema sanitario regionale, la riforma proposta da Rossi cambierà?
«E una scelta coraggiosa e giusta quella di accorpare le Asl e di far fronte alle riduzioni di trasferimenti previsti nella legge di stabilità non aumentando le tasse, come hanno fatto altre Regioni, ma operando una riorganizzazione di estesa portata dei servizi, della spesa pubblica, della struttura dirigenziale. Si tratta di una svolta che sta nel solco della migliore tradizione riformista toscana. E un merito di Rossi».
Però…
«Però non possiamo rischiare che errori di metodo indeboliscano il risultato finale. E essenziale una grande capacità di ascolto: degli assessori e dei consiglieri regionali, degli amministratori locali e della società civile, dei territori, di tutti coloro che certo non vogliono frenare il cambiamento, ma aumentarne l’efficacia e l’equità».
Anche molti sindaci, che a stragrande maggioranza in Toscana sono del Pd, hanno espresso dubbi.
«Se sul ruolo dei sindaci nella costruzione delle scelte e sul futuro dell’integrazione sociosanitaria persistono dei timori, di questi timori bisogna tener conto».
Quindi uno stop al governatore?
«Tutt’altro. Ma dato che si è diffusa la sensazione che nel definire le tappe della riforma sanitaria sia mancato un confronto sufficientemente inclusivo, auspico che Rossi ponga in essere da subito atti utili a fugare ogni fraintendimento».
Altrimenti?
«Su questo fronte Rossi avrà tutto l’appoggio del Pd toscano, che del confronto non ha paura perché ha di questa pratica una concezione molto limpida: serve a decidere in tempi certi e prefissati senza dare a nessuno potere di veto».
Il problema però non è solo sulla sanità: la parte del Pd più attenta alle richieste dei progetti dei Comuni e a quelle delle associazioni di categoria ha chiesto un ripensamento sul Piano paesaggistico.
«Le osservazioni al Pit saranno esaminate in vista del secondo e definitivo voto del Consiglio. Di leggi anti-consumo di suolo c’è un bisogno sacrosanto. Ma queste finalità sono conseguibili anche con norme semplici, non inutilmente invasive e vincolistiche. Per il Pd la buona urbanistica è tale non solo se rispetta l’ambiente ma anche se riduce il peso della burocrazia e dell’incertezza tagliando tempi, costi e opacità delle procedure. Che si è favorevoli a incentivare al massimo gli investimenti delle imprese e la creazione di posti di lavoro dovremo dimostrarlo anche in sede di approvazione finale del Piano paesaggistico».
Due richiami sono un avvertimento?
«Sono suggerimenti di un tifoso delle riforme: mi auguro abbiano successo e siano portate in fondo in tempi brevi».
Ma con due nodi così intricati ancora aperti, è sicuro che non si andrà a primarie per la scelta del candidato del Pd alle prossime elezioni, come chiedono i civatiani?
«Sono sicuro che Rossi goda oggi di un grandissimo consenso e che per la sua ricandidatura si sono pronunciati, oltre al sottoscritto, in tanti a partire, dal segretario nazionale Renzi. È l’unica cosa di cui posso aggi essere sicuro».
Farete di nuovo l’alleanza a sinistra o, come si parla in diverse altre Regioni al voto nel 2015, guarderete verso Ncd?
«Mai più alleanze a prescindere: saranno determinate dai programmi. I terreni decisivi sono la modernizzazione del sistema infrastrutturale e dei servizi pubblici locali, le politiche del lavoro con l’obiettivo di fare della nostra regione la realtà apripista nell’applicazione del Jobs act, le politiche sociali e di sostegno alle imprese tramite la lotta a burocrazia e tasse. Non sarà possibile alcuna alleanza senza intese forti e vere su questi punti».
Marzio Fatucchi
“Ora Rossi ascolti il suo partito”, Intervista a Dario Parrini sul Corriere Fiorentino di sabato 22 novembre


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Dario Parrini, segretario del Pd toscano: dopo il duro scontro tra il governatore Enrico Rossi e la sinistra del partito su come affrontare i tagli al sistema sanitario regionale, la riforma proposta da Rossi cambierà?
«E una scelta coraggiosa e giusta quella di accorpare le Asl e di far fronte alle riduzioni di trasferimenti previsti nella legge di stabilità non aumentando le tasse, come hanno fatto altre Regioni, ma operando una riorganizzazione di estesa portata dei servizi, della spesa pubblica, della struttura dirigenziale. Si tratta di una svolta che sta nel solco della migliore tradizione riformista toscana. E un merito di Rossi».
Però…
«Però non possiamo rischiare che errori di metodo indeboliscano il risultato finale. E essenziale una grande capacità di ascolto: degli assessori e dei consiglieri regionali, degli amministratori locali e della società civile, dei territori, di tutti coloro che certo non vogliono frenare il cambiamento, ma aumentarne l’efficacia e l’equità».
Anche molti sindaci, che a stragrande maggioranza in Toscana sono del Pd, hanno espresso dubbi.
«Se sul ruolo dei sindaci nella costruzione delle scelte e sul futuro dell’integrazione sociosanitaria persistono dei timori, di questi timori bisogna tener conto».
Quindi uno stop al governatore?
«Tutt’altro. Ma dato che si è diffusa la sensazione che nel definire le tappe della riforma sanitaria sia mancato un confronto sufficientemente inclusivo, auspico che Rossi ponga in essere da subito atti utili a fugare ogni fraintendimento».
Altrimenti?
«Su questo fronte Rossi avrà tutto l’appoggio del Pd toscano, che del confronto non ha paura perché ha di questa pratica una concezione molto limpida: serve a decidere in tempi certi e prefissati senza dare a nessuno potere di veto».
Il problema però non è solo sulla sanità: la parte del Pd più attenta alle richieste dei progetti dei Comuni e a quelle delle associazioni di categoria ha chiesto un ripensamento sul Piano paesaggistico.
«Le osservazioni al Pit saranno esaminate in vista del secondo e definitivo voto del Consiglio. Di leggi anti-consumo di suolo c’è un bisogno sacrosanto. Ma queste finalità sono conseguibili anche con norme semplici, non inutilmente invasive e vincolistiche. Per il Pd la buona urbanistica è tale non solo se rispetta l’ambiente ma anche se riduce il peso della burocrazia e dell’incertezza tagliando tempi, costi e opacità delle procedure. Che si è favorevoli a incentivare al massimo gli investimenti delle imprese e la creazione di posti di lavoro dovremo dimostrarlo anche in sede di approvazione finale del Piano paesaggistico».
Due richiami sono un avvertimento?
«Sono suggerimenti di un tifoso delle riforme: mi auguro abbiano successo e siano portate in fondo in tempi brevi».
Ma con due nodi così intricati ancora aperti, è sicuro che non si andrà a primarie per la scelta del candidato del Pd alle prossime elezioni, come chiedono i civatiani?
«Sono sicuro che Rossi goda oggi di un grandissimo consenso e che per la sua ricandidatura si sono pronunciati, oltre al sottoscritto, in tanti a partire, dal segretario nazionale Renzi. È l’unica cosa di cui posso aggi essere sicuro».
Farete di nuovo l’alleanza a sinistra o, come si parla in diverse altre Regioni al voto nel 2015, guarderete verso Ncd?
«Mai più alleanze a prescindere: saranno determinate dai programmi. I terreni decisivi sono la modernizzazione del sistema infrastrutturale e dei servizi pubblici locali, le politiche del lavoro con l’obiettivo di fare della nostra regione la realtà apripista nell’applicazione del Jobs act, le politiche sociali e di sostegno alle imprese tramite la lotta a burocrazia e tasse. Non sarà possibile alcuna alleanza senza intese forti e vere su questi punti».
Marzio Fatucchi
Parrini: “Per me Rossi merita ricandidatura. Ma sua disponibilità a primarie gli fa onore. Se candidati alternativi avranno firme le faremo”



Tuttavia le dichiarazioni con cui domenica il nostro Presidente si è detto disponibile a sottoporsi alle primarie rappresentano un gesto nobile e un atto di generosità politica il cui valore è da sottolineare con forza.
Rossi non era tenuto a dare tale disponibilità e ciò nonostante l’ha data. Questo gli fa onore e cambia la situazione.
Se eventuali candidati alternativi al presidente uscente raggiungeranno il quorum di adesioni previsto dall’articolo 18.5 del nostro Statuto, il Pd toscano organizzerà a inizio 2015 le primarie di partito per scegliere il suo candidato a presidente nelle prossime elezioni regionali.
L’assemblea regionale del Pd del 12 e 13 dicembre avvierà la riflessione sul programma coinvolgendo tutti i nostri sindaci e segretari di circolo e voterà su tempi e modi della raccolta firme e delle eventuali primarie”.
Lo dice il segretario del PD toscano, Dario Parrini, in merito al percorso del PD per il candidato presidente della Regione Toscana alle elezioni 2015.
Parrini: “Per me Rossi merita ricandidatura. Ma sua disponibilità a primarie gli fa onore. Se candidati alternativi avranno firme le faremo”



Tuttavia le dichiarazioni con cui domenica il nostro Presidente si è detto disponibile a sottoporsi alle primarie rappresentano un gesto nobile e un atto di generosità politica il cui valore è da sottolineare con forza.
Rossi non era tenuto a dare tale disponibilità e ciò nonostante l’ha data. Questo gli fa onore e cambia la situazione.
Se eventuali candidati alternativi al presidente uscente raggiungeranno il quorum di adesioni previsto dall’articolo 18.5 del nostro Statuto, il Pd toscano organizzerà a inizio 2015 le primarie di partito per scegliere il suo candidato a presidente nelle prossime elezioni regionali.
L’assemblea regionale del Pd del 12 e 13 dicembre avvierà la riflessione sul programma coinvolgendo tutti i nostri sindaci e segretari di circolo e voterà su tempi e modi della raccolta firme e delle eventuali primarie”.
Lo dice il segretario del PD toscano, Dario Parrini, in merito al percorso del PD per il candidato presidente della Regione Toscana alle elezioni 2015.
Legge elettorale. Intervento di Dario Parrini alla direzione nazionale del PD
14 novembre 2014 – Qui il video dell’intervento di Dario Parrini, segretario regionale del Pd della Toscana, alla direzione nazionale del partito di ieri, dedicato alla riforma elettorale:
“Ieri sera – spiega Parrini – sono intervenuto in Direzione Nazionale per spiegare le tre ragioni per le quali l’intesa raggiunta tra forze di maggioranza e Fi rappresenta a mio avviso un compromesso avanzato:
1. Siamo il primo Paese ad introdurre un modello – il ballottaggio nazionale, non di collegio – che ci darà maggioranze al contempo rappresentative, legittimate e solide. Un modello destinato a diventare un riferimento a livello internazionale in un periodo che vede i tradizionali meccanismi elettorali sempre meno capaci di produrre governi omogenei e stabili nel Regno Unito, in Spagna, in Canada, in Germania e altrove.
2. La scelta degli eletti avviene in modo trasparente. Liste corte, in media di sei candidati, tutti sottoposti a preferenze tranne il capolista (ho ricordato che con l’Italicum2 avremo liste più corte di quelli esistenti in Spagna e Portogallo, dove vigono sistemi a liste corte e tutte bloccate ritenuti conformi alla Costituzione dalla Corte Costituzionale nella sua sentenza 1/2014 proprio in virtù del numero ridotto, 7/10 nomi in media, dei candidati che ogni partito schiera nelle singole circoscrizioni)
Per la parte bloccata, il collegio plurinominale dell’Italicum2 funzionerà con la logica di un sistema uninominale. Il collegamento tra primo eletto e territorio del collegio (un collegio piccolo, in media di 600 mila abitanti, poco più della metà della provincia di Firenze) è massimo perché massima è la riconoscibilità e valutabilità del capolista. Con le preferenze sarà selezionata un’ampia maggioranza di eletti, secondo i miei calcoli da 370 a 410 in tutto: 240 deputati della maggioranza che prenderà il premio e da 130 a 170 delle altre forze politiche, a seconda di come si distribuirà il voto tra le minoranze e a seconda di quanto sarà ampio l’effetto delle pluricandidature.
3. Se il premio di maggioranza va alla lista, abbassare lo sbarramento al 3% ha un senso: significa concedere ai partiti più piccoli, ma non ai micropartiti, un diritto di tribuna. Che non è, evidentemente, un potere di veto.
In generale: considerati anche i progressi importantissimi sulla parità di genere (60% a 40% obbligatorio sia su capilista che sugli altri candidati), siamo di fronte a un’intesa ampia in cui le cose che corrispondono in pieno ai nostri valori sono assai più delle poche concessioni che abbiamo dovuto fare. È sì un punto di equilibrio. Ma è un punto di equilibrio molto positivo. Di fronte a un risultato del genere, non si può più temporeggiare. Si deve concludere.Perché la riforma elettorale dobbiamo farla non per andare a votare, ma per andare a testa alta in un Paese la cui credibilità e le cui possibilità di ripresa dipendono dal buon esito delle riforme istituzionali tanto quanto dal buon esito delle riforme economiche” conclude Parrini.
Legge elettorale. Intervento di Dario Parrini alla direzione nazionale del PD
14 novembre 2014 – Qui il video dell’intervento di Dario Parrini, segretario regionale del Pd della Toscana, alla direzione nazionale del partito di ieri, dedicato alla riforma elettorale:
“Ieri sera – spiega Parrini – sono intervenuto in Direzione Nazionale per spiegare le tre ragioni per le quali l’intesa raggiunta tra forze di maggioranza e Fi rappresenta a mio avviso un compromesso avanzato:
1. Siamo il primo Paese ad introdurre un modello – il ballottaggio nazionale, non di collegio – che ci darà maggioranze al contempo rappresentative, legittimate e solide. Un modello destinato a diventare un riferimento a livello internazionale in un periodo che vede i tradizionali meccanismi elettorali sempre meno capaci di produrre governi omogenei e stabili nel Regno Unito, in Spagna, in Canada, in Germania e altrove.
2. La scelta degli eletti avviene in modo trasparente. Liste corte, in media di sei candidati, tutti sottoposti a preferenze tranne il capolista (ho ricordato che con l’Italicum2 avremo liste più corte di quelli esistenti in Spagna e Portogallo, dove vigono sistemi a liste corte e tutte bloccate ritenuti conformi alla Costituzione dalla Corte Costituzionale nella sua sentenza 1/2014 proprio in virtù del numero ridotto, 7/10 nomi in media, dei candidati che ogni partito schiera nelle singole circoscrizioni)
Per la parte bloccata, il collegio plurinominale dell’Italicum2 funzionerà con la logica di un sistema uninominale. Il collegamento tra primo eletto e territorio del collegio (un collegio piccolo, in media di 600 mila abitanti, poco più della metà della provincia di Firenze) è massimo perché massima è la riconoscibilità e valutabilità del capolista. Con le preferenze sarà selezionata un’ampia maggioranza di eletti, secondo i miei calcoli da 370 a 410 in tutto: 240 deputati della maggioranza che prenderà il premio e da 130 a 170 delle altre forze politiche, a seconda di come si distribuirà il voto tra le minoranze e a seconda di quanto sarà ampio l’effetto delle pluricandidature.
3. Se il premio di maggioranza va alla lista, abbassare lo sbarramento al 3% ha un senso: significa concedere ai partiti più piccoli, ma non ai micropartiti, un diritto di tribuna. Che non è, evidentemente, un potere di veto.
In generale: considerati anche i progressi importantissimi sulla parità di genere (60% a 40% obbligatorio sia su capilista che sugli altri candidati), siamo di fronte a un’intesa ampia in cui le cose che corrispondono in pieno ai nostri valori sono assai più delle poche concessioni che abbiamo dovuto fare. È sì un punto di equilibrio. Ma è un punto di equilibrio molto positivo. Di fronte a un risultato del genere, non si può più temporeggiare. Si deve concludere.Perché la riforma elettorale dobbiamo farla non per andare a votare, ma per andare a testa alta in un Paese la cui credibilità e le cui possibilità di ripresa dipendono dal buon esito delle riforme istituzionali tanto quanto dal buon esito delle riforme economiche” conclude Parrini.
Il percorso del PD toscano verso le elezioni regionali. Intervista al segretario Dario Parrini
10 novembre 2014 – Il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini, con Stefano Bruzzesi e Antonio Mazzeo, spiega in conferenza stampa il percorso del Pd toscano verso le elezioni regionali.
A dicembre l’assemblea regionale, allargata agli 850 segretari di circolo per approntare una prima bozza di programma; questa sarà poi sottoposta alla discussione pubblica aperta ai quasi 400mila elettori delle ultime primarie; a gennaio una nuyova assemblea per il programma definitivo.
Il percorso del PD toscano verso le elezioni regionali. Intervista al segretario Dario Parrini
10 novembre 2014 – Il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini, con Stefano Bruzzesi e Antonio Mazzeo, spiega in conferenza stampa il percorso del Pd toscano verso le elezioni regionali.
A dicembre l’assemblea regionale, allargata agli 850 segretari di circolo per approntare una prima bozza di programma; questa sarà poi sottoposta alla discussione pubblica aperta ai quasi 400mila elettori delle ultime primarie; a gennaio una nuyova assemblea per il programma definitivo.
Le iniziative sul “Jobs act” in Toscana


Il calendario è in via di aggiornamento e integrazioni.
OTTOBRE
4 ottobre san Giovanni Valdarno con Cesare Damiano, presidente commissione lavoro Camera, Alessandro Mugnai, segretario provinciale Cgil.
10 ottobre Montevarchi con Alessandro Mugnai Segretario provinciale CGIL e Massimiliano Dindalini Segretario Provinciale PD Arezzo.
10 ottobre a Vinci Dario Parrini, segretario Pd Toscana
12 ottobre a Prato iniziativa con Antonello Giacomelli, sottosegretario Ministero Sviluppo Economico, Nunzio Martino, segretario della Filcams Prato e Dino Minervino, segretario del circolo PD di Borgonuovo
17 ottobre a Montevarchi Giorgio Tonini, Vice presidente Gruppo Pd Senato e Nicola Danti, eurodeputato
20 ottobre a Firenze iniziativa con Federico Gianassi Segretario Cittadino PD e Assessore Lavoro Comune di Firenze, Gaia Giappichelli esperta normative del Lavoro, Mauro Fuso Segretario CGIL Firenze, Mauro Spotti Segretario prov.le FP CISL Firenze e Prato
20 ottobre a Empoli con Dario Parrini, segretario Pd Toscana e Yoram Gutgeld, deputato, consigliere presidenza del Consiglio
27 ottobre a Sesto Fiorentino il Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli
30 ottobre con il Vice ministro dell’economia Enrico Morando e il Segretario Provinciale PD Dindalini Massimiliano.
NOVEMBRE
3 novembre Ponte a Elsa Dario Parrini segretario Pd Toscana, Alessio Gramolati, segretario Generale CGIL Toscana
5 Novembre a Casciano di Murlo presso sede Pd
7 Novembre a Monticiano presso sala del Consiglio Comunale in Piazza Sant’Agostino
7 novembre ore 21 a Reggello con Dario Parrini, segretario Pd Toscana, Lorenzo Becattini, deputato, e Mario Batistini CGIL, Simone Bettini Confindustria Firenze
7 Novembre a Montepulciano stazione presso centro civico (sala Cgil), con Niccolò Guicciardini, segretario provinciale Pd Siena
7 Novembre Gaiole in Chianti presso circolo Pd Guido Rossa
8 novembre a Fucecchio presso il Circolo Arci Massarella Dario Parrini, segretario Pd Toscana
8 novembre a Castelfiorentino Simona Bonafè, eurodeputata e Laura Cantini, senatrice Pd
9 novembre Dario Parrini, segretario Pd Toscana al Circolo Arci di Cerreto Guidi.
10 novembre ad Asciano presso sede Pd in Corso Matteotti 39, con Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi, membro Direzione nazionale Pd
10 novembre a Acquaviva di Montepulciano (Montepulciano) presso Circolo Pd Acquaviva, con Luigi Dallai, deputato Pd
10 novembre assemblea a Lucca con Dario Parrini, segretario Pd Toscana, Patrizio Andreuccetti, segretario provinciale Pd
10 Novembre, circolo “Berlinguer” Poggibonsi 1 presso sede Pd in via Monte Sabotino 66, con Marco Spinelli, consigliere regionale
10 Novembre, al circolo “Pertini” 4 Poggibonsi presso sede Pd in via San Gimignano 38, con Niccolò Guicciardini, segretario provinciale
10 Novembre, al circolo Iotti (Staggia Senese – Poggibonsi) in via Romana, con Susanna Cenni, deputata Pd
10 Novembre circolo Bellavista (Poggibonsi) presso ‘Centro Insieme’ in via Adua
11 Novembre, a Montalcino presso circolo Pd in via Ricasoli 44, con Niccolò Guicciardini, segretario provinciale
11 Novembre, a Gracciano di Montepulciano presso circolo Pd in via Umbria 37 con Claudia Foti, portavoce provinciale della Conferenza delle Donne democratiche
11 novembre a Chiusi scalo presso sede Pd in via Sauro 26,
12 Novembre a Torrenieri (Montalcino) presso circolo Pd in Piazza del Mercato, con Francesca Bianchi, presidente dell’Assemblea regionale
12 Novembre a Colle di Val d’Elsa presso Oikos (Gracciano) in via Fratelli Bandiera, con Fabrizio Nepi, presidente della Provincia
12 Novembre a Castellina Scalo (Monteriggioni) presso circolo Arci in via Berrettini
13 Novembre a Radicofani presso circolo Pd Radicofani in via R. Magi 9
13 Novembre a Radicondoli presso sede Pd in via Gazzei
13 novembre al circolo Fontebacci (Monteriggioni) Dario Parrini
13 novembre a Montevenere (Chiusi) presso sede Pd
14 Novembre a Siena presso circolo Pd S. Agostino in via di Città 101
14 Novembre a Castelmuzio (Trequanda) presso Casa del Popolo
14 Novembre a Castiglione d’Orcia presso Casa del Popolo di Vivo d’Orcia in via dell’Eremo
14 Novembre a Montallese (Chiusi) presso sede Pd
14 Novembre a San Casciano dei Bagni presso sede Pd, con Andrea Biagianti, Vice segretario regionale Pd Toscana
14 novembre a Pistoia ore 17 Debora Serracchiani, Vice segretario nazionale Pd, Dario Parrini, segretario Pd Toscana, Caterina Bini, Edoardo Fanucci, deputati Pd
14 novembre ore 21 Debora Serracchiani, Vice segretario nazionale Pd, Caterina Bini e Edoardo Fanucci Agliana
14 novembre a Scandicci con Rita Catellani, Massimo D’Antoni, Simone Naldoni, Guido Ferradini
14 Novembre a Strove (Monteriggioni) presso Società filarmonica
14 Novembre a Monti in Chianti (Gaiole) presso circolo ricreativo
15 Novembre a 16 San Gimignano centro presso sala della cultura in via San giovanni
15 Novembre a Buonconvento presso Casa del Popolo in piazza Gramsci
17 novembre a Castelnuovo B.ga presso Società filarmonica di Pianella in via Chiantigiana 5, #lavoro
17 novembre a Chiusdino presso sede Pd in via Roma
17 novembre a Macciano (Chiusi) presso circolo Pd
17 Novembre a S. Lucia (San Gimignano) presso sede Prociv
17 Novembre a Cetona presso circolo Pd in piazza Contile
18 Novembre a San Rocco a Pilli (Sovicille) presso circolo Arci in via della Repubblica 5
18 Novembre a San Benedetto (San Gimignano) presso circolo Pd
18 Novembre a Le Piazze (Cetona) presso circolo Pd
18 novembre a San Giovanni d’Asso presso sede Pd in via XX Settembre, #lavoro
18 novembre a San Quirico d’Orcia presso sede Pd in via Alighieri, #lavoro
18 novembre aTorrita di Siena presso sede Pubblica Assistenza in piazza Falcone 7, #lavoro
18 novembre a Montepulciano centro presso circolo Pd in via I Maggio 17
18 novembre a Monteroni d’Arbia presso circolo Pd in via Roma 272
18 novembre a Chiusi centro presso circolo Pd
19 novembre a Rapolano Terme presso sede Pd Serre di Rapolano
19 novembre a Rosia (Sovicille) presso circolo Arci in via Massetana 39
19 novembre a Monticchiello (Pienza) presso circolo Pd con Andrea Biagianti, Vice Segretario Pd Toscana
19 novembre a Casole d’Elsa presso centro Casolani in via Casolani
19 Novembre a Radda in Chianti presso sede Pd
19 Novembre a Piancastagnaio presso sede Pd in piazza Castello
19 Novembre a Rosia (Sovicille) presso circolo Arci in via Massetana 39
21 novembre a Pistoia Giorgio Tonini Vice presidente Gruppo Pd Senato, Caterina Bini e Fanucci
22 novembre a Firenze con Rosa Maria Di Giorgi, Nicola Sciclone, Roberto Pistonina, Federico Gianassi, Fabio Incatasciato
23 novembre a Lastra a Signa Elisa Simoni e Gianni Gianassi
28 novembre a Castelfiorentino Filippo Taddei e Laura Cantini
28 novembre a Tavarnelle Val di Pesa Pier Paolo Baretta, sottosegretario di stato al Ministero Economia, Filippo Taddei, Mauro Fuso
28 novembre a Pontassieve Nicola Danti, eurodeputato, e Tommaso Nannicini, Consigliere Presidenza del Consiglio
29 novembre a Montespertoli Tommaso Nannicini, Consigliere Presidenza del Consiglio
29 novembre a Ponsacco Tommaso Nannicini, Consigliere Presidenza del Consiglio
29 novembre ore 18 Rosignano Valeria Fedeli
29 novembre ore 21 a Massa Marittima Valeria Fedeli, Vice Presidente del Senato
DICEMBRE
1 dicembre a Prato Valeria Fedeli, Vice Presidente del Senato e Gabriele Bosi, Segretario Provinciale Pd Prato
2 dicembre Fauglia (PI) Francesco Nocchi e Gianfranco Francese
5 dicembre Viareggio Dario Parrini, Giuseppe Dati
5 dicembre San Miniato Maria Chiara Carrozza
11 dicembre Capannoli Dario Parrini, Edoardo Fanucci, Antonio Mazzeo
11 dicembre a Piombino il sottosegretario al lavoro on. Teresa Bellanova
12 dicembre Piombino il sottosegretario all’Ambiente on. Silvia Velo
12 dicembre Volterra Gianfranco Simoncini, Ivan Ferrucci, Gianfranco Francesce
18 dicembre Pisa iniziativa con Dario Parrini, segretario regionale, e Giuliano Poletti Ministro del Lavoro
Patrimoniale. No alla Cgil da deputati Pd commissione bilancio Parrini e Galli


Così il deputato e segretario del Pd toscano, Dario Parrini, insieme al collega della commissione bilancio, l’economista Giampaolo Galli, oggi, in un intervento su “Europa”, commentano le dichiarazioni, in audizione, di Danilo Barbi, segretario confederale Cgil con delega alle politiche macroeconomiche.
“La proposta della Cgil ha una sua apparente plausibilità, ma le controindicazioni sono pesanti. L’idea in sintesi è questa: ricavare dieci miliardi di euro con un’imposta patrimoniale aggiuntiva sulle famiglie italiane che dispongono di una ricchezza finanziaria netta superiore a 350 mila euro. Secondo i calcoli della Cgil i nuclei familiari con queste caratteristiche sono un milione e duecentomila, il 5% del totale. Queste famiglie dovrebbero dunque fronteggiare un esborso medio annuo aggiuntivo di 8.500 euro. Utilizzando queste risorse per investimenti nei settori dei beni sociali, ambientali e culturali si creerebbero ben 740 mila posti di lavoro. Poniamo, anche se i dubbi in proposito sono consistenti, che una misura del genere sia tecnicamente praticabile: sarebbe politicamente giusto procedere in questa direzione? Si creerebbero posti di lavoro? In Italia le imposte patrimoniali – immobiliari, finanziarie, successioni, registro ecc. – già gravano sui cittadini per quasi tre punti di Pil. Quel che ci serve è davvero aumentarle ancora? Non finiremmo per inventarci grandi progetti che, in un paese come il nostro, rischierebbero, ben che vada, di avere esiti dubbi e tempi di realizzazione incerti, lunghi e comunque incoerenti con l’urgenza di uscire dalla crisi?” domandano i due deputati Pd.
“Alla base della proposta della Cgil c’è una visione di politica economica poco realistica. Se in questo paese si introducesse una patrimoniale davvero capace di fruttare dieci miliardi, la priorità, indipendentemente dalla condizione economica dei soggetti passivi di tale tributo, sarebbe comunque destinare questi proventi ad abbassare altre imposte patrimoniali (come la Tasi, l’Imu sui beni strumentali, il bollo sul conto titoli); oppure a ridurre ulteriormente il costo del lavoro, dato che la tassazione sul lavoro resterà fra le più alte in Europa anche dopo che saranno entrate in vigore le misure previste in legge di stabilità. Inoltre dal progetto della Cgil scaturirebbero spinte depressive sui consumi e soprattutto pericoli di fughe dai depositi bancari e dai titoli pubblici, che rappresentano la gran parte della ricchezza mobiliare degli italiani. Pur se volessimo trascurare questi rischi, che invece non sono affatto da trascurare, è evidente che l’economia e l’occupazione non si rilanciano con più tasse, ma con un prelievo fiscale inferiore, o almeno con un prelievo più equamente distribuito. Per questo anche i proventi addizionali della lotta all’evasione dovranno essere impiegati per ridurre la tassazione, non certo per accrescere la spesa.Quel che in fondo la Cgil sostiene è che si possono trovare risorse per lo sviluppo senza dover passare attraverso la difficile operazione di riduzione delle spesa pubblica proposta dal governo. Ma è tanto suggestivo quanto sbagliato affermare che in Italia la spending review sia una sfida eludibile imboccando la scorciatoia chiamata ‘patrimoniale’. Il paese ha bisogno di verità e non di pericolose illusioni”, concludono Parrini e Galli.


