IL PD DI FIRENZE PRESENTA I SUOI CANDIDATI


Giovedì 22 maggio
giardino Casa della Cultura
via Forlanini162
ore 18,30
A seguire Buffet
Baldi a Ponte Buggianese
8 Maggio il candidato al consiglio regionaleMassimo Baldi sarà a Ponte Buggianese
«Il Pd? Mai stato così bene Ma no al partito nel partito», Parrini: nella Cgil qualcuno rischia l’autogol



«PER CASO qualcuno pensa che con governi instabili messi sotto scacco da chi rappresenta lo zero virgola qualcosa sia facile rilanciare gli investimenti e ridurre tasse, burocrazia, corruzione e sprechi?» Ecco: non dite a Dario Parrini che alla fine, dopo tante polemiche e tanti strappi, di questa riforma elettorale agli elettori frega più o meno il minimo sindacale. Perché lui, influente segretario regionale del Pd, reduce dal voto parlamentare con cui Matteo Renzi ha portato a casa l’Italicum, su questo punto non ammette repliche.
Proprio sicuro che questo risultato sia così importante?
«La Germania ha avuto 22 governi in 66 anni, la Spagna 12 in 38 anni, il Regno Unito 16 in 70 anni. Noi 63 in 69 anni. Pensiamo che il nostro pluridecennale declino socio-economico non abbia niente a che fare con questa precarietà-record della politica?».
Ma la riforma elettorale non porta mica posti di lavoro…
«La riforma elettorale non è la cosa più importante. Ma certamente è un primo passo indispensabile per rendere più equi i nostri assetti sociali ed economici».
Può darsi. Ma in che modo?
«Abbiamo mandato un messaggio chiaro a chi può venire da noi a investire e creare posti di lavoro: non siamo più il Paese in cui un vortice di veti e controveti porta regolarmente a non decidere nulla».
Con un rischio molto grande. Che con questo forte premio di maggioranza, il 20% dei cittaddini decida gli equilibri di governo per la bellezza di cinque, lunghi anni. Non è un po’ troppo?
«Lo sarebbe se non ci fosse il ballottaggio. Invece, a conti fatti, non ci sarà mai un partito che prende 340 deputati con meno del 40% dei voti. Mi sembra ragionevole».
Ed è ragionevole che Renzi abbia prima assicurato che le riforme si fanno con le opposizioni e poi approvato l’Italicum senza opposizioni e senza il voto di una settantina di deputati della maggioranza?
«Ma guardate che questa riforma è stata fatta con le opposizioni. E’ la stessa riforma che Forza Italia ha votato al Senato. Di quel testo alla Camera non è stato cambiato niente. E’ Forza Italia che ha cambiato idea, ma solo per spirito di rivalsa dopo l’elezione di Mattarella».
Eppure nel Pd cresce la fronda al segretraio. Sicuro che lo stato di salute del partito sia buono?
«Un partito sta bene se fa le riforme. E noi abbiamo fatto quella della scuola, del lavoro, della legge elettorale. Ecco perché il Pd non ha problemi di alcun tipo. In un partito è normale che ci sia una minoranza che pungola la maggioranza e la spinge a correggersi. Non è normale, invece, che ci sia un’opposizione, o un partito nel partito, che arriva persino a negare al fiducia al governo».
Alla fine la vera opposizione al Pd è quella della Cgil. Con la quale anche a Empoli, in occasione del Primo Maggio, sono volati colpi quasi proibiti…
«Venerdì scorso ho partecipato a due cortei del Primo Maggio: prima a Empoli e poi a Castelfranco. La presenza di tante bandiere Pd mi ha riempito di orgoglio. Tra Pd e Cgil deve esserci un rapporto di autonomia e rispetto reciproco. Si può dissentire senza incorrere in eccessi polemici».
Ma lei è fra quelli che pensano che la Cgil, anche a livello locale, si stia muovendo più come un soggetto politico che come un sindacato?
«Penso che il tentativo di trasformare la Cgil in un para-partito di opposizione, portato avanti da Landini, sia un autogol soprattutto per la Cgil. In questo secondo me ha ragione la Camusso».
«Il Pd? Mai stato così bene Ma no al partito nel partito», Parrini: nella Cgil qualcuno rischia l’autogol



«PER CASO qualcuno pensa che con governi instabili messi sotto scacco da chi rappresenta lo zero virgola qualcosa sia facile rilanciare gli investimenti e ridurre tasse, burocrazia, corruzione e sprechi?» Ecco: non dite a Dario Parrini che alla fine, dopo tante polemiche e tanti strappi, di questa riforma elettorale agli elettori frega più o meno il minimo sindacale. Perché lui, influente segretario regionale del Pd, reduce dal voto parlamentare con cui Matteo Renzi ha portato a casa l’Italicum, su questo punto non ammette repliche.
Proprio sicuro che questo risultato sia così importante?
«La Germania ha avuto 22 governi in 66 anni, la Spagna 12 in 38 anni, il Regno Unito 16 in 70 anni. Noi 63 in 69 anni. Pensiamo che il nostro pluridecennale declino socio-economico non abbia niente a che fare con questa precarietà-record della politica?».
Ma la riforma elettorale non porta mica posti di lavoro…
«La riforma elettorale non è la cosa più importante. Ma certamente è un primo passo indispensabile per rendere più equi i nostri assetti sociali ed economici».
Può darsi. Ma in che modo?
«Abbiamo mandato un messaggio chiaro a chi può venire da noi a investire e creare posti di lavoro: non siamo più il Paese in cui un vortice di veti e controveti porta regolarmente a non decidere nulla».
Con un rischio molto grande. Che con questo forte premio di maggioranza, il 20% dei cittaddini decida gli equilibri di governo per la bellezza di cinque, lunghi anni. Non è un po’ troppo?
«Lo sarebbe se non ci fosse il ballottaggio. Invece, a conti fatti, non ci sarà mai un partito che prende 340 deputati con meno del 40% dei voti. Mi sembra ragionevole».
Ed è ragionevole che Renzi abbia prima assicurato che le riforme si fanno con le opposizioni e poi approvato l’Italicum senza opposizioni e senza il voto di una settantina di deputati della maggioranza?
«Ma guardate che questa riforma è stata fatta con le opposizioni. E’ la stessa riforma che Forza Italia ha votato al Senato. Di quel testo alla Camera non è stato cambiato niente. E’ Forza Italia che ha cambiato idea, ma solo per spirito di rivalsa dopo l’elezione di Mattarella».
Eppure nel Pd cresce la fronda al segretraio. Sicuro che lo stato di salute del partito sia buono?
«Un partito sta bene se fa le riforme. E noi abbiamo fatto quella della scuola, del lavoro, della legge elettorale. Ecco perché il Pd non ha problemi di alcun tipo. In un partito è normale che ci sia una minoranza che pungola la maggioranza e la spinge a correggersi. Non è normale, invece, che ci sia un’opposizione, o un partito nel partito, che arriva persino a negare al fiducia al governo».
Alla fine la vera opposizione al Pd è quella della Cgil. Con la quale anche a Empoli, in occasione del Primo Maggio, sono volati colpi quasi proibiti…
«Venerdì scorso ho partecipato a due cortei del Primo Maggio: prima a Empoli e poi a Castelfranco. La presenza di tante bandiere Pd mi ha riempito di orgoglio. Tra Pd e Cgil deve esserci un rapporto di autonomia e rispetto reciproco. Si può dissentire senza incorrere in eccessi polemici».
Ma lei è fra quelli che pensano che la Cgil, anche a livello locale, si stia muovendo più come un soggetto politico che come un sindacato?
«Penso che il tentativo di trasformare la Cgil in un para-partito di opposizione, portato avanti da Landini, sia un autogol soprattutto per la Cgil. In questo secondo me ha ragione la Camusso».
Regionali 2015, Comunicazione Pd all’insegna del ‘Fatto in Toscana’ e del ‘Cambiamento’
SCARICA: I MANIFESTI – IL DEPLIANT PIEGHEVOLE
Firenze 8 maggio 2015 – “Fatto in Toscana …il cambiamento”, è questo il claim scelto dal Pd toscano per la sua campagna di comunicazione per queste elezioni regionali, nel materiale cartaceo, manifesti e depliant, nei banner web, spot radiofonici e televisivi predisposti in vista delle ultime 3 settimane prima del voto del 31 maggio.
Nel materiale della campagna, presentata oggi dal segretario regionale Dario Parrini, campeggia la scritta “Fatto in Toscana” come fosse un timbro accanto ai punti di eccellenza e ai risultati conseguiti in questi anni e punta dunque “a valorizzare il lavoro fatto fino ad adesso in regione e rivendicare il cambio di passo del progetto riformista che in Toscana come in Italia stiamo attuando”. Centralità data a tematiche come ‘Creare lavoro e stare al fianco dei lavoratori’, ‘Sicurezza e legalità’, ‘Sanità e welfare’, ‘mobilità’.
Questo il testo dello spot radio: “Qualcuno in questa campagna elettorale dice che il cambiamento in Toscana deve ancora arrivare, ma si è accorto che noi del Pd lo stiamo facendo da anni? In Toscana come in Italia, abbiamo un progetto che nei prossimi 5 anni questo cambiamento lo renderà ancora più solido, nel lavoro nella mobilità nella sicurezza, nella sanità nel turismo nell’attrazione diinvestimenti. Perché il cambiamento in Toscana come in Italia ha il marchio del Pd, il marchio del fatto in Toscana! Il 31 maggio alle regionali vai a votare e scegli il vero marchio del cambiamento: il Pd!”



“Vogliamo – spiega il segretario regionale Dario Parrini – spingere il più possibile sull’acceleratore in queste ultime 3 settimane perché dobbiamo far capire quanto sia importante andare a votare. Qui il cambiamento è in atto con un Pd che offre una squadra di candidati al consiglio regionale che rappresenta una classe dirigente nuova che è cresciuta e si è fatta le ossa in questi anni sul territorio. Si parte da quanto fatto in questi anni dal Presidente Enrico Rossi per un cambio di passo, un ‘alzarci in piedi’ come direbbe lui, sulla scia del dinamismo delle riforme che anche a Roma stanno smuovendo il Paese dopo anni di immobilismo e occasioni mancate. Puntare sul lavoro, lo sviluppo e la creazioni di opportunità per la nostra economia con soluzioni nuove dettate dalle sempre minori disponibilità di risorse. Volevamo comunicare questo: che siamo una regione in movimento e che con questa squadra abbiamo gambe per andare lontano”.
Regionali 2015, Comunicazione Pd all’insegna del ‘Fatto in Toscana’ e del ‘Cambiamento’
SCARICA: I MANIFESTI – IL DEPLIANT PIEGHEVOLE
Firenze 8 maggio 2015 – “Fatto in Toscana …il cambiamento”, è questo il claim scelto dal Pd toscano per la sua campagna di comunicazione per queste elezioni regionali, nel materiale cartaceo, manifesti e depliant, nei banner web, spot radiofonici e televisivi predisposti in vista delle ultime 3 settimane prima del voto del 31 maggio.
Nel materiale della campagna, presentata oggi dal segretario regionale Dario Parrini, campeggia la scritta “Fatto in Toscana” come fosse un timbro accanto ai punti di eccellenza e ai risultati conseguiti in questi anni e punta dunque “a valorizzare il lavoro fatto fino ad adesso in regione e rivendicare il cambio di passo del progetto riformista che in Toscana come in Italia stiamo attuando”. Centralità data a tematiche come ‘Creare lavoro e stare al fianco dei lavoratori’, ‘Sicurezza e legalità’, ‘Sanità e welfare’, ‘mobilità’.
Questo il testo dello spot radio: “Qualcuno in questa campagna elettorale dice che il cambiamento in Toscana deve ancora arrivare, ma si è accorto che noi del Pd lo stiamo facendo da anni? In Toscana come in Italia, abbiamo un progetto che nei prossimi 5 anni questo cambiamento lo renderà ancora più solido, nel lavoro nella mobilità nella sicurezza, nella sanità nel turismo nell’attrazione diinvestimenti. Perché il cambiamento in Toscana come in Italia ha il marchio del Pd, il marchio del fatto in Toscana! Il 31 maggio alle regionali vai a votare e scegli il vero marchio del cambiamento: il Pd!”



“Vogliamo – spiega il segretario regionale Dario Parrini – spingere il più possibile sull’acceleratore in queste ultime 3 settimane perché dobbiamo far capire quanto sia importante andare a votare. Qui il cambiamento è in atto con un Pd che offre una squadra di candidati al consiglio regionale che rappresenta una classe dirigente nuova che è cresciuta e si è fatta le ossa in questi anni sul territorio. Si parte da quanto fatto in questi anni dal Presidente Enrico Rossi per un cambio di passo, un ‘alzarci in piedi’ come direbbe lui, sulla scia del dinamismo delle riforme che anche a Roma stanno smuovendo il Paese dopo anni di immobilismo e occasioni mancate. Puntare sul lavoro, lo sviluppo e la creazioni di opportunità per la nostra economia con soluzioni nuove dettate dalle sempre minori disponibilità di risorse. Volevamo comunicare questo: che siamo una regione in movimento e che con questa squadra abbiamo gambe per andare lontano”.
Elezioni 31 maggio 2015 – I candidati Pd al consiglio regionale
QUI L’ELENCO COMPLETO (in file pdf) DEI CANDIDATI
NELL’ORDINE DI LISTA COLLEGIO PER COLLEGIO
CON LA NUOVA LEGGE ELETTORALE REGIONALE SI TORNA A ESPRIMERE LA PROPRIA PREFERENZA PER LA SCELTA DEL CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE. L’ORDINE DEI CANDIDATI DOPO I CAPILISTA E’ STATO ESTRATTO A SORTE IN DIREZIONE REGIONALE. PER ESPRIMERE LA PROPRIA PREFERENZA SI DEVE BARRARE LA CASELLA ACCANTO AL NOME DEL CANDIDATO SCELTO. SI POSSONO ESPRIME AL MASSIMO DUE PREFERENZE MA IN QUESTO CASO DEVONO ESSERE SU CANDIDATI OBBLIGATORIAMENTE SU DUE CANDIDATI DI SESSO DIVERSO.
AREZZO
Vincenzo Ceccarelli
Lucia De Robertis
Simone Tartaro
Lara Chiarini
Andrea Cutini
Sara Rapini
Andrea Vignini
Valentina Vadi
FIRENZE 1 – città
Stefania Saccardi
Eugenio Giani
Elisabetta Meucci
Andrea Barducci
Donata Bianchi
Leonardo Bieber
Marta Rapallini
Andrea Giorgio
FIRENZE 2 – est (Mugello, Valdarno, Valdisieve, Chianti)
Fiammetta Capirossi
Stefano Prosperi
Maria Grazia Esposito
Luciano Bartolini
Serena Spinelli
Daniele Lorenzini
FIRENZE 3 – Empolese-valdelsa
Serena Buti
Luca Belcari
Denise Latini
Enrico Sostegni
FIRENZE 4 – ovest (Scandicci e Piana)
Monia Monni
Paolo Bambagioni
Vanessa Boretti
Simone Naldoni
GROSSETO
Valentina Culicchi
Leonardo Marras
Barbara Pinzuti
Francesco Rustici
LIVORNO
Gianni Anselmi
Michela Cecchi
Francesco Gazzetti
Serena Biserni
Simone Franchi
Maria Gloria Giani
Valter Ulivieri
Carla Maestrini
LUCCA
Ilaria Giovannetti
Mario Puppa
Cecilia Carmassi
Stefano Baccelli
Maria Cristina Marcucci
Ettore Neri
Lia Chiara Miccichè
Michele Silicani
MASSA CARRARA
Giacomo Bugliani
Milene Mucci
Loris Rossetti
Maria Cristina Volontè
PISA
Antonio Mazzeo
Patrizia Bongiovanni
Francesco Nocchi
Anna Batini
Ivan Ferrucci
Cristina Conti
Andrea Pieroni
Alessandra Nardini
PISTOIA
Massimo Baldi
Alice Giampaoli
Marco Niccolai
Federica Fratoni
Fabrizio Masini
Sabrina Innocenti
PRATO
Nicola Ciolini
Aurora Castellani
Rudi Russo
Ilaria Bugetti
Lorenzo Marchi
Luisa Peris
SIENA
Stefano Scaramelli
Angela Pagni
Marco Spinelli
Rosa Cottone
Simone Bezzini
Alice Raspanti
Elezioni 31 maggio 2015 – I candidati Pd al consiglio regionale
QUI L’ELENCO COMPLETO (in file pdf) DEI CANDIDATI
NELL’ORDINE DI LISTA COLLEGIO PER COLLEGIO
CON LA NUOVA LEGGE ELETTORALE REGIONALE SI TORNA A ESPRIMERE LA PROPRIA PREFERENZA PER LA SCELTA DEL CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE. L’ORDINE DEI CANDIDATI DOPO I CAPILISTA E’ STATO ESTRATTO A SORTE IN DIREZIONE REGIONALE. PER ESPRIMERE LA PROPRIA PREFERENZA SI DEVE BARRARE LA CASELLA ACCANTO AL NOME DEL CANDIDATO SCELTO. SI POSSONO ESPRIME AL MASSIMO DUE PREFERENZE MA IN QUESTO CASO DEVONO ESSERE SU CANDIDATI OBBLIGATORIAMENTE SU DUE CANDIDATI DI SESSO DIVERSO.
AREZZO
Vincenzo Ceccarelli
Lucia De Robertis
Simone Tartaro
Lara Chiarini
Andrea Cutini
Sara Rapini
Andrea Vignini
Valentina Vadi
FIRENZE 1 – città
Stefania Saccardi
Eugenio Giani
Elisabetta Meucci
Andrea Barducci
Donata Bianchi
Leonardo Bieber
Marta Rapallini
Andrea Giorgio
FIRENZE 2 – est (Mugello, Valdarno, Valdisieve, Chianti)
Fiammetta Capirossi
Stefano Prosperi
Maria Grazia Esposito
Luciano Bartolini
Serena Spinelli
Daniele Lorenzini
FIRENZE 3 – Empolese-valdelsa
Serena Buti
Luca Belcari
Denise Latini
Enrico Sostegni
FIRENZE 4 – ovest (Scandicci e Piana)
Monia Monni
Paolo Bambagioni
Vanessa Boretti
Simone Naldoni
GROSSETO
Valentina Culicchi
Leonardo Marras
Barbara Pinzuti
Francesco Rustici
LIVORNO
Gianni Anselmi
Michela Cecchi
Francesco Gazzetti
Serena Biserni
Simone Franchi
Maria Gloria Giani
Valter Ulivieri
Carla Maestrini
LUCCA
Ilaria Giovannetti
Mario Puppa
Cecilia Carmassi
Stefano Baccelli
Maria Cristina Marcucci
Ettore Neri
Lia Chiara Miccichè
Michele Silicani
MASSA CARRARA
Giacomo Bugliani
Milene Mucci
Loris Rossetti
Maria Cristina Volontè
PISA
Antonio Mazzeo
Patrizia Bongiovanni
Francesco Nocchi
Anna Batini
Ivan Ferrucci
Cristina Conti
Andrea Pieroni
Alessandra Nardini
PISTOIA
Massimo Baldi
Alice Giampaoli
Marco Niccolai
Federica Fratoni
Fabrizio Masini
Sabrina Innocenti
PRATO
Nicola Ciolini
Aurora Castellani
Rudi Russo
Ilaria Bugetti
Lorenzo Marchi
Luisa Peris
SIENA
Stefano Scaramelli
Angela Pagni
Marco Spinelli
Rosa Cottone
Simone Bezzini
Alice Raspanti
Baldi a Quarrata
7 Maggio il candidato al consiglio regionale Massimo Baldi sarà a Quarrata





