“L’attenzione per i più deboli”. Intervento di Ivan Ferrucci su l’Unità Toscana
Intervento di Ivan Ferrucci, responsabile Lavoro ed Economia del Pd Toscana, pubblicato su l’Unità – Toscana sabato 31 dicembre 2011.
La Finanziaria Regionale del 2012 pone con chiarezza l’obiettivo di uscire dalla crisi economica e sociale, perseguendo il rigore dei conti pubblici ed evidenziando punti fondamentali per il rilancio. Sono previste misure per la riorganizzazione della struttura e la razionalizzazione della spesa regionale; interventi per lo sviluppo migliorando tra l’altro la legge 35 del 2011 per l’accelerazione delle opere pubbliche strategiche di interesse regionale e misure per il sistema infrastrutturale e la mobilità attraverso uno sviluppo sostenibile.
E’ una finanziaria che sta attenta ai più deboli, con la Regione che si sostituisce ai tagli del governo Berlusconi, confermando e aumentando le risorse per le politiche sociali e adottando delle misure di equità come lo strumento Isee con la previsione di un unico modello per tutti gli enti pubblici nella nostra Regione. Ci prepariamo così ad essere una delle prime Regioni a recepire l’eventuale nuova normativa nazionale sull’Isee, perche lo strumento sia più equo. Nella stessa direzione va la scelta regionale dell’aumento dell’addizionale Irpef solo per i redditi sopra 75mila euro, quale segnale di richiesta di maggiori sacrifici a chi ha più possibilità.
Una finanziaria regionale che, grazie all’iniziativa del Pd, ha portato anche a scelte per la riduzione dei costi della politica.
Noi avremo di fronte un anno molto difficile e siamo pronti a fare la nostra parte. Quest’anno deve essere l’anno di avvio di un sistema dei servizi che veda la costituzione di sole cinque aziende (tre dei rifiuti, una dei trasporti e una dell’acqua), di lavori infrastrutturali, del nuovo piano socio sanitario, del piano economico regionale per lo sviluppo e del riordino delle funzioni istituzionali di governo del territorio costruendo un nuovo sistema istituzionale locale.
Temi e scadenze che richiedono un confronto serio e costruttivo nel Consiglio Regionale e con tutte le realtà sociali, economiche e istituzionali. Il Partito Democratico darà il suo contributo con la prossima conferenza programmatica regionale che si svolgerà nella primavera del 2012.
Ivan Ferrucci, responsabile economia e lavoro Pd Toscana
Morte Maria Eletta Martini, il Pd: “Grati per il suo grande impegno per un’Italia migliore”
“Con M

Così Andrea Manciulli, segretario del PD della Toscana, ricorda la figura di Maria Eletta Martini, ex parlamentare ed ex consigliere comunale a Lucca, scomparsa stamattina all’età di 89 anni.
“A Sollicciano condizioni intollerabili per detenuti e lavoratori. Il governo Monti intervenga”



E’ la situazione che si è trovata davanti la delegazione del Pd metropolitano di Firenze che, alla vigilia di Natale, ha visitato il carcere di Sollicciano. Una lunga visita che ha consentito al segretario Patrizio Mecacci, ai senatori Silvia Della Monica e Achille Passoni, ai responsabili dei forum del Pd metropolitano Politiche Sociali Antonio Pala e Giustizia Massimiliano Annetta e al coordinatore del forum Pd toscano Giustizia Stefano Pagliai, di toccare con mano le drammatiche condizioni in cui vivono gli oltre 1000 detenuti (su una disponibilità di 450 posti) e i lavoratori del penitenziario fiorentino.
La delegazione del Pd ha regalato alcuni giochi per l’asilo nido del carcere che ospita i bambini delle detenute.
“La situazione di Sollicciano è nota, ma entrarci dentro è tutta un’altra cosa”, dice il segretario Mecacci. “Ogni sezione, eccetto quella riservata ai transessuali, ospita mediamente 66 detenuti quando invece dovrebbe ospitarne venti e ha soltanto 5 docce. In alcune sezioni manca l’acqua calda e ci sono infiltrazioni di acqua e quindi tracce di umidità praticamente ovunque, perfino sui materassi”.
Le celle, ciascuna di 12 metri quadri, sono state concepite per ospitare un detenuto ed invece ne ospitano almeno 3, quando non addirittura 4.
Il personale di custodia dovrebbe contare su 692 operatori, ma attualmente ne sono attivi meno di 400. Il risultato è che i lavoratori devono sopportare turni massacranti e inoltre operano in condizioni di scarsa sicurezza, se si considera che gli addetti a ciascuna sezione dovrebbero essere 3 per turno ma, a causa della penuria di personale, ne viene utilizzato solo uno.
I tagli ai fondi ministeriali hanno reso la vita all’interno del carcere al limite della sopravvivenza: non possono essere effettuati i normali interventi di manutenzione, in alcune sezioni mancano addirittura la carta igienica e le posate, sono sempre meno i detenuti che partecipano alle attività lavorative perché la diaria è stata ulteriormente ridotta a meno di un euro l’ora (e in ogni caso non ci sarebbe sufficiente personale per il servizio di vigilanza).
“Questa situazione intollerabile ha cause precise – dice Mecacci – e cioè leggi sbagliate, dannose, come la Bossi-Fini, la Cirielli, la Fini-Giovanardi. La maggior parte delle persone che oggi sono a Sollicciano è detenuta per furti o borseggi e per piccolo spaccio di droga (e almeno il 30% dei detenuti sono tossicodipendenti, diversi dei quali affetti da epatite C). Insomma in carcere ci finiscono soprattutto i più deboli, molti dei quali – penso ai tossicodipendenti – dovrebbero poter stare in altri luoghi come le comunità di recupero”.
“Per questo – conclude il segretario metropolitano del Pd fiorentino – guardiamo con attenzione agli impegni presi dal governo Monti, e in particolare dal nuovo ministro della Giustizia Paola Severino, per migliorare le condizioni dei penitenziari italiani. E’ però evidente che c’è l’esigenza di interventi strutturali”.
“A Sollicciano condizioni intollerabili per detenuti e lavoratori. Il governo Monti intervenga”



E’ la situazione che si è trovata davanti la delegazione del Pd metropolitano di Firenze che, alla vigilia di Natale, ha visitato il carcere di Sollicciano. Una lunga visita che ha consentito al segretario Patrizio Mecacci, ai senatori Silvia Della Monica e Achille Passoni, ai responsabili dei forum del Pd metropolitano Politiche Sociali Antonio Pala e Giustizia Massimiliano Annetta e al coordinatore del forum Pd toscano Giustizia Stefano Pagliai, di toccare con mano le drammatiche condizioni in cui vivono gli oltre 1000 detenuti (su una disponibilità di 450 posti) e i lavoratori del penitenziario fiorentino.
La delegazione del Pd ha regalato alcuni giochi per l’asilo nido del carcere che ospita i bambini delle detenute.
“La situazione di Sollicciano è nota, ma entrarci dentro è tutta un’altra cosa”, dice il segretario Mecacci. “Ogni sezione, eccetto quella riservata ai transessuali, ospita mediamente 66 detenuti quando invece dovrebbe ospitarne venti e ha soltanto 5 docce. In alcune sezioni manca l’acqua calda e ci sono infiltrazioni di acqua e quindi tracce di umidità praticamente ovunque, perfino sui materassi”.
Le celle, ciascuna di 12 metri quadri, sono state concepite per ospitare un detenuto ed invece ne ospitano almeno 3, quando non addirittura 4.
Il personale di custodia dovrebbe contare su 692 operatori, ma attualmente ne sono attivi meno di 400. Il risultato è che i lavoratori devono sopportare turni massacranti e inoltre operano in condizioni di scarsa sicurezza, se si considera che gli addetti a ciascuna sezione dovrebbero essere 3 per turno ma, a causa della penuria di personale, ne viene utilizzato solo uno.
I tagli ai fondi ministeriali hanno reso la vita all’interno del carcere al limite della sopravvivenza: non possono essere effettuati i normali interventi di manutenzione, in alcune sezioni mancano addirittura la carta igienica e le posate, sono sempre meno i detenuti che partecipano alle attività lavorative perché la diaria è stata ulteriormente ridotta a meno di un euro l’ora (e in ogni caso non ci sarebbe sufficiente personale per il servizio di vigilanza).
“Questa situazione intollerabile ha cause precise – dice Mecacci – e cioè leggi sbagliate, dannose, come la Bossi-Fini, la Cirielli, la Fini-Giovanardi. La maggior parte delle persone che oggi sono a Sollicciano è detenuta per furti o borseggi e per piccolo spaccio di droga (e almeno il 30% dei detenuti sono tossicodipendenti, diversi dei quali affetti da epatite C). Insomma in carcere ci finiscono soprattutto i più deboli, molti dei quali – penso ai tossicodipendenti – dovrebbero poter stare in altri luoghi come le comunità di recupero”.
“Per questo – conclude il segretario metropolitano del Pd fiorentino – guardiamo con attenzione agli impegni presi dal governo Monti, e in particolare dal nuovo ministro della Giustizia Paola Severino, per migliorare le condizioni dei penitenziari italiani. E’ però evidente che c’è l’esigenza di interventi strutturali”.
Intervista al segretario Manciulli:
“Siamo in una nuova stagione politica”


di Vladimiro Frulletti
“Il mio pensiero e la vicinanza mia e di tutto il Pd della Toscana va alle famiglie che sono in difficoltà. Ai lavoratori in cassintegrazione o in mobilità, ai precari, alle imprese in crisi, a tutti quelli che vivono con l’inquietudine per il futuro occupazionale. Per loro non saranno feste semplici. Se mi devo augurare che il 2012 sarà un anno migliore di quello che ci stiamo lasciando alle spalle, ecco vorrei che anzitutto lo fosse per loro». Così il segretario dei democratici toscani, Andrea Manciulli, lascia il suo personale augurio a chiusura di un anno particolarmente importante dal punto di vista politico e in vista di un 2012 carico di difficoltà anche per parecchie famiglie toscane.
Manciulli, la manovra del Governo Monti è diventata legge con il vostro sì, ma anche con il no dell’Idv e la netta contrarietà sia di Sel che della Federazione della sinistra, cioè dei vostri alleati in Regione. Potranno esserci ripercussioni in Toscana nelle vostre alleanze?
«Penso che l’anno nuovo richieda a tutti uno spirito diverso: positivo e costruttivo. Non dobbiamo dimenticarci che il 2011 si chiude senza più Silvio Berlusconi al governo dopo 10 anni e col ritorno di una politica nella quale, anche se non si è d’accordo, si discute nel merito con pacatezza e con i toni giusti. Ora non serve l’arroganza di chiudersi nelle proprie certezze. È cambiata la stagione politica e chi volesse considerare questa nuova stagione solo con le categorie di quella vecchia commetterebbe un errore».
Ma il Pd non rischia di pagare un prezzo pesante in termini di consenso?
«Non credo, siamo in crescita. Io ho visto un Pd in palla con un leader, Bersani, capace di anteporre l’interesse nazionale a ogni altra considerazione. Siamo entrati nel merito della manovra, non ci siamo fermati sulla soglia del no pregiudiziale e abbiamo ottenuto diverse modifiche. La manovra non è uscita dal Parlamento come era entrata e questo anche per merito del Pd. Bersani e il Pd da questa fase escono rafforzati».
Il governo Monti deve essere il governo delPd?
«Noi abbiamo deciso di sostenere il governo perché ci voleva uno sforzo collettivo per impedire all`Italia di precipitare nel baratro. Abbiamo dimostrato concretamente affetto e senso di responsabilità per il nostro Paese. Tuttavia la nostra prospettiva è di governarlonoi vincendo le prossime elezioni. Il nostro ruolo è molto chiaro: noi nel sostegno a questo governo vogliamo portare la discussione nel segno dell’equità, delle riforme per la crescita, nella costruzione di un nuovo stato sociale che si rivolga in primo luogo alle giovani generazioni che fin qui sono state lasciate sole. Non dobbiamo nemmeno per un minuto smettere di svolgere il ruolo che deriva dalla nostra vocazione».
Concretamente che significa?
«Che i sacrifici prima di tutto devono spettare a chi ha di più, che c’è da dare respiro alla parte più debole della popolazione e che c’è da dare più forza alla parte più produttiva del Paese. Non ho dubbi che su questi temi il Pd non avrà mai timore a dire quello che riteniamo necessario fare anche a questo governo».
Per il 2012 ci si attende un Pil in calo e la perdita di molti posti di lavoro.
«È la prova che il solo equilibrio dei bilanci non basta. La parola chiave ora deve essere crescita. Come Pd, a livello nazionale e anche in Toscana, dobbiamo concentrare i nostri sforzi in questa direzione».
La manovra della giunta Rossi va in questa direzione?
«È stato fatto un lavoro enorme di cui c’è da ringraziare il presidente, il capogruppo regionale e i consiglieri. Perché la manovra della Toscana ha avuto lo stesso tasso di responsabilità di quella del governo nazionale, ma in più ha mostrato una forte impronta per l`equità. Ecco, questo è un esempio di cosa faremmo noi se fossimo al governo. Non a caso le entrate regionali si basano sul principio che paga di più chi ha di più. E col Progetto Giovani si dice chiaramente quali sono le priorità di spesa».
Sono previsti anche sacrifici.
«È una manovra che prelude a una stagione di riforme vere su sanità, servizi e macchina burocratica e istituzionale. Tutte scelte complesse, ma che vanno fatte perché è assumendosi le responsabilità che si difende l`idea universale e sociale della Toscana che è da sempre il cuore del nostro modello politico».
Cè da vedere se il Pd ce la farà a farle digerire nei vari territori.
«Ce la faremo. Del resto la sanità toscana oggi è un modello di qualità e conti in ordine perché nel passato si sono fatte scelte coraggiose anche sfidando l`impopolarità. Lo faremo anche questa volta coinvolgendo ancora di più i territori, perché sotto questo aspetto dobbiamo ancora migliorare. Come Pd, dai sindaci al Presidente della Regione, passando per i presidenti delle province e i consiglieri regionali, saremo in campo come una squadra che condivide responsabilità e scelte».
I cittadini ai politici chiedono anche più sobrietà.
«Qui in Toscana tagliando i consiglieri regionali e abolendo i vitalizi siamo passati dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Assieme ai nostri alleati abbiamo compiuto scelte che rendono comprensibile e trasparente a tutti il tema dei costi della politica. Ora la Toscana è la regione più sobria di tutta Italia».
E la legge elettorale ce la farete a cambiarla?
«Penso proprio di sì. Affronteremo la discussione con le forze politiche e il Pd vi andrà con la sua idea di riforma che è emersa dal confronto interno al gruppo consiliare».
Istituti comprensivi, il Pd di Castelfiorentino presenta un odg in Consiglio comunale
Il gruppo consiliare del Partito democratico di Castelfiorentino presenterà nel prossimo consiglio comunale un ordine del giorno sulla questione della costituzione degli istituti comprensivi.
L’articolo 19 della manovra estiva (legge 111/2011) ha imposto la nascita e il dimensionamento di istituti comprensivi che abbiano un numero minimo di 1.000 studenti (per Castelfiorentino significherebbe un unico istituto di circa 1800 studenti, passando dalle attuali due autonomie scolastiche ad una sola).
L’imposizione del provvedimento contenuto nella manovra è esclusivamente dettata da ragioni economiche. L’obiettivo del precedente governo era quello di risparmiare 172 milioni di euro, sopprimendo 1.130 scuole e altrettanti posti di lavoro di dirigente scolastico, di personale amministrativo, di collaboratore scolastico.
In quest’ottica di tagli, l’unica su cui si è mossa la politica scolastica del Governo Berlusconi-Tremonti-Gelmini, si blocca qualsiasi sviluppo progettuale di una vera autonomia scolastica e una riflessione approfondita sulle condizioni che possono rendere l’Istituto Comprensivo un modello di qualità.
«Con il documento presentato, il Pd intende impegnare il Sindaco e la Giunta a non sottostare ad una imposizione così frettolosa, attendendo gli esiti dei vari ricorsi presentati rispetto al provvedimento in questione. Sindaco e Giunta dovranno inoltre sfruttare il tempo a disposizione per coinvolgere tutta la comunità scolastica (docenti, genitori, istituzioni), facendosi promotori e coordinatori di un’analisi approfondita sull’eventualità di uno o più Istituti Comprensivi, per arrivare ad una proposta condivisa con tutti i soggetti coinvolti. A nostro avviso il modello organizzativo dell’Istituto Comprensivo può rispondere bene alle necessità culturali e didattiche della scuola di base. Rispettando le tradizioni gloriose delle scuole dell’infanzia, elementari e medie, l’Istituto Comprensivo le invita a ripensarsi in un comune progetto pedagogico, in una idea condivisa di scuola dai 3 ai 14 anni. Continuità, trasversalità dei curricoli, effettiva progressione degli apprendimenti negli allievi, possono nel Comprensivo trovare una loro sintesi, che il progetto dell’Autonomia Scolastica realizzerebbe compiutamente, dove gli insegnanti della comunità si prendono cura e di cui diventano responsabili insieme. Ma un tale “laboratorio di idee” può nascere solo da un percorso coerente, unitario, condiviso, accompagnato da una crescita culturale della comunità e in cui l’amministrazione si pone come soggetto di guida e coordinamento, con il compito strategico di analizzare la realtà e identificare le specificità del nostro territorio. Solo alla fine di questo percorso potrà essere presentata una proposta efficace sull’organizzazione del nostro sistema scolastico». Così i membri del gruppo consiliare del Partito democratico di Castelfiorentino.
Acqua e rifiuti: “Bene la riforma approvata oggi in consiglio regionale. Si può tenere insieme investimenti e controllo pubblico”
“La riforma delle ATO approvata oggi dal consiglio regionale è una risposta seria e di governo ai temi posti dai referendum del giugno scorso, e mette al centro il ruolo pubblico nella gestione dei servizi pubblici locali e in particolare sul servizio idrico integrato senza fragili velleitarismi”.
Così il coordinatore dell’Area politiche del territorio e ambiente del Pd toscano, Matteo Tortolini, e il responsabile Servizi pubblici locali, Gabriele Toti, commentano positivamente l’approvazione oggi in consiglio regionale della legge che disciplina la riorganizzazione delle Autorità di Ambito territoriali ottimali del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, che prevede una sola autorità di ambito per la gestione idrica che subentra ai precedenti sei Ato e tre per quanto riguarda i rifiuti.
“Con questa legge – affermano Tortolini e Toti – non solo la Toscana conferma l’attenzione a questi settori strategici ma anche il ruolo nella programmazione. E nell’ambito delle nuove autorità, il ruolo degli enti locali, dei Comuni in particolare, potrà essere anche più incisivo col nuovo assetto che è stato delineato. Ed è importante il fatto che nel quadro della programmazione si tenga conto di tutte le realtà regionali, compresi i piccoli centri. Quanto approvato oggi fa parte di un progetto più ampio che il Pd ha per la gestione del servizio idrico integrato all’interno del quale c’è l’attenzione agli investimenti e la tutela dei consumatori”.
Firenze, il Pd metropolitano in visita a Sollicciano alla vigilia di Natale. Giochi in regalo ai bimbi delle detenute
“Le condizioni delle carceri sono uno dei grandi problemi italiani e, come dimostrano i numeri del sovraffollamento, purtroppo la Toscana e Firenze non fanno eccezione. Noi vogliamo andare a vedere la situazione con i nostri occhi, anche per poter avanzare proposte con piena cognizione di causa”.
Così il segretario metropolitano del Pd di Firenze, Patrizio Mecacci, spiega il senso della visita al carcere di Sollicciano che compirà il 24 dicembre, insieme ai senatori Silvia Della Monica e Achille Passoni, il responsabile del forum Pd Giustizia Massimiliano Annetta e quello del forum Politiche Sociali Antonio Pala.
Durante la visita, la delegazione del Pd regalerà alcuni giochi destinati all’asilo nido interno al penitenziario: un dono per i bambini delle detenute, che vivono a Sollicciano insieme alle madri.
“E’ urgente affrontare il problema carceri per motivi umanitari e per garantire la sicurezza fuori e dentro i penitenziari“, dice il segretario Mecacci. “Una pena detentiva che non rieduca alla legalità e alla vita civile non è soltanto in contrasto con la Costituzione, ma rischia di creare nuove marginalità e quindi allarme sociale. Per questo auspichiamo che il governo e il Parlamento facciano atti concreti per migliorare la situazione”.
Bilancio virtuoso e sano: Pisa non aumenta le tasse e continua a investire
Il Partito Democratico è soddisfatto ed orgoglioso per l’approvazione in Consiglio Comunale, raggiunta ieri sera, del Bilancio preventivo dell’amministrazione per il 2012. Ancora una volta Pisa è fra le prime città in Italia ad assolvere questo adempimento. Non si tratta di una formalità, specialmente in tempi di enormi ristrettezze delle finanze pubbliche ed in particolare di quelle locali.
La nostra città ha potuto contare su anni di buon governo, che hanno fatto del rigore dei conti un qualificante punto di forza. Una scelta confermata a maggior ragione in un frangente in cui è forse ancora più chiaro quanto il vero sviluppo debba basarsi su presupposti saldi. In pochi anni il debito comunale è passato da 139 a 55 milioni, liberando risorse per 10 milioni in minori spese per interessi.
Con grande capacità la giunta Filippeschi e l’assessore Viale hanno saputo valorizzare un Bilancio sano, senza aumentare le tasse ai residenti, senza rinunciare agli investimenti necessari allo sviluppo della città e alla vivibilità dei suoi quartieri, mantenendo un importante livello di servizi per le famiglie e di interventi di sostegno sociale. Sono gli elementi caratterizzanti di una politica virtuosa, che guarda con lungimiranza e attenzione ai bisogni della comunità che vuole rappresentare e guidare.
Salutiamo con favore, per questo, i riconoscimenti che in diverse forme, anche nel voto consiliare, sono arrivati dalle opposizioni più attente e responsabili: da Sel – che si è astenuta sul voto al bilancio – e dal Terzo Polo – che pur votando contro si è astenuto sull’ordine del giorno presentato dalla maggioranza.
Questo voto arriva mentre è sempre più chiaro e netto il consenso in favore dell’amministrazione Filippeschi. Un consenso che matura e cresce con le realizzazioni sempre più visibili, a conferma di una capacità progettuale capace di fare di Pisa una piccola metropoli in continuo sviluppo, vero punto di riferimento della Toscana occidentale.
Rendiamo merito al sindaco e alle forze della maggioranza – con un ringraziamento particolare al gruppo Pd, ovviamente – impegnati in una lunga maratona di discussioni e di voti che ha dato sicuramente un buon frutto per Pisa.
Andrea Ferrante
(segretario comunale Pd)
Caserme pisane, il ministero della Difesa
risponde a interpellanza deputati Pd
Stamani il sottosegretario alla Difesa Filippo Milone ha risposto per conto del Governo all’interpellanza presentata dai deputati del Pd Fontanelli, Ventura, Gatti e Realacci sulla questione delle Caserme a Pisa.
Nell’interpellanza, che ricordava gli obiettivi dell’Accordo di Programma fra lo Stato e il Comune per la trasformazione delle strutture della Bechi Luserna, dell’Artale e della Curtatone e Montanara, in permuta della realizzazione di una nuova caserma a Ospedaletto per il VI° Reggimento di Manovra, si chiedeva conto al Ministero della Difesa degl annunciati investimenti sulla Bechi Luserna e si poneva l’esigenza di una urgente riattivazione del confronto tra il Ministero e l’Amministrazione Comunale.
Fontanelli, dopo aver ascoltato la risposta del Sottosegretario, si è dichiarato “parzialmente soddisfatto soprattutto per una ricostruzione un po’ approssimativa della vicenda dell’Accordo di Programma, una vicenda che si è prolungata molto per logiche non sempre comprensibili e di tipo burocratico, che hanno caratterizzato, talvolta, l’atteggiamento del ministero”. Tuttavia Fontanelli ha dichiarato di “apprezzare due passaggi della risposta: la delimitazione degli interventi annunciati sulla Bechi Luserna in una ottica non definitiva ma transitoria in attesa della nuova caserma, e la riconferma da parte del Ministero del rispetto degli impegni assunti e la disponibilità a riprendere l’attività di concertazione con il Comune, attraverso la previsione di un apposito addendum all’Accordo di programma”.
Dopo la risposta, il sottosegretario Milone si è poi intrattenuto con l’onorevole Fontanelli per un ulteriore approfondimento nel quale ha manifestato l’intenzione di promuovere quanto prima un incontro con il sindaco di Pisa.
