Province, Sani replica a Mazzoni e Fuscagni: “Quella di domani riunione politica, nessuna scorrettezza istituzionale. Il Pdl ha un padrone, per questo si stupisce”
“A chi parla di scorrettezze istituzionali da parte del Presidente Rossi facciamo presente che la riunione di domani con a tema il riordino delle province è stata convocata dal segretario regionale del partito Andrea Manciulli ed è quindi naturale che il luogo scelto sia la sede del partito”. Così il deputato e coordinatore della segreteria del Pd della Toscana Luca Sani replica agli esponenti del Pdl Riccardo Mazzoni e Stefania Fuscagni che, appresa la notizia della riunione sul riassetto istituzionale in programma domani al Pd regionale, avevano criticato la scelta del luogo.
“Questa, peraltro – aggiunge Sani – non è la prima riunione politica a cui sono invitati a partecipare e dare il loro contributo sul riordino delle province anche i soggetti istituzionali. Noi siamo abituati a discutere e fare riunioni di partito come occasione di confronto per trovare sintesi dal punto di vista politico. Comprendiamo che al Pdl invece tutto ciò può apparire strano dal momento che hanno un padrone e non sono avvezzi al fatto che un partito democratico faccia questa attività di discussione sul merito delle varie questioni al suo interno”.
“Il nostro confronto – conclude Sani – vuole essere un contributo al dibattito istituzionale i cui passaggi sono già stati programmanti, in vista delle scelte che dovranno essere assunte nei luoghi preposti dalle disposizioni del Governo e del Parlamento”.
Province, Sani replica a Mazzoni e Fuscagni: “Quella di domani riunione politica, nessuna scorrettezza istituzionale. Il Pdl ha un padrone, per questo si stupisce”
“A chi parla di scorrettezze istituzionali da parte del Presidente Rossi facciamo presente che la riunione di domani con a tema il riordino delle province è stata convocata dal segretario regionale del partito Andrea Manciulli ed è quindi naturale che il luogo scelto sia la sede del partito”. Così il deputato e coordinatore della segreteria del Pd della Toscana Luca Sani replica agli esponenti del Pdl Riccardo Mazzoni e Stefania Fuscagni che, appresa la notizia della riunione sul riassetto istituzionale in programma domani al Pd regionale, avevano criticato la scelta del luogo.
“Questa, peraltro – aggiunge Sani – non è la prima riunione politica a cui sono invitati a partecipare e dare il loro contributo sul riordino delle province anche i soggetti istituzionali. Noi siamo abituati a discutere e fare riunioni di partito come occasione di confronto per trovare sintesi dal punto di vista politico. Comprendiamo che al Pdl invece tutto ciò può apparire strano dal momento che hanno un padrone e non sono avvezzi al fatto che un partito democratico faccia questa attività di discussione sul merito delle varie questioni al suo interno”.
“Il nostro confronto – conclude Sani – vuole essere un contributo al dibattito istituzionale i cui passaggi sono già stati programmanti, in vista delle scelte che dovranno essere assunte nei luoghi preposti dalle disposizioni del Governo e del Parlamento”.
Piombino, si chiude all’insegna del successo la Festa Democratica nazionale su lavoro ed economia
Si è conclusa domenica 9 la kermesse politica organizzata dal Partito Democratico Federazione Val di Cornia-Elba in stretta collaborazione con il Partito Nazionale. Sono state 15 intense giornate, ricche di dibattiti, spettacoli ed intrattenimenti.
Tanta è stata la partecipazione e l’interesse mostrato per le personalità intervenute e per i temi affrontati. Si sono succeduti sul palco dell’ “Agorà Democratica”, spazio dibattiti, Susanna Camusso, Carla Cantone, Sergio Cofferati, Stefano Fassina, Enrico Rossi, Enrico Letta, esponenti dell’attuale Governo come Claudio De Vincenti Sottosegretario allo Sviluppo Economico e Maria Cecilia Guerra Sottosegretario al Lavoro, tra i registi Giuliano Montaldo e Mimmo Calopresti.
E’ stata un’occasione unica per la città di Piombino che per due settimane ha avuto la possibilità di interloquire direttamente con il Governo e con il PD Nazionale, portando sul tavolo i problemi reali e concreti che è costretta ad affrontare: la crisi industriale del polo siderurgico, la crisi del lavoro, la crisi economico- finanziaria.
“Il bilancio della Festa è nettamente positivo- commenta il Segretario PD Valerio Fabiani– il Partito ha collaborato fianco a fianco con gran parte del mondo del sociale e del volontariato; ha saputo raccogliere centinaia di militanti e simpatizzanti che per un mese hanno utilizzato il loro tempo e le loro energie per la realizzazione ed il successo di questa grande festa sulla quale avevamo tutti riposto molte aspettative, aspettative che sono state ampiamente raggiunte se non superate- ed ha proseguito –Un grazie di cuore al Partito Nazionale che ha scelto Piombino quale luogo di svolgimento della più importante Festa Tematica del PD, a Enrico Ceccotti e a Valentino Filippetti del PD Nazionale che ci hanno accompagnato in questo viaggio e grazie soprattutto a Stefano Fassina che, fin da subito ha creduto in Piombino e nella nostra Federazione al quale rivolgiamo pubblicamente la nostra solidarietà per quanto accaduto con il corteo dell’Alcoa, perché Stefano è uno che ci mette sempre la faccia”.
“Una punta alta del modo di far politica – così Enrico Ceccotti coordinatore del Dipartimento Economia PD Nazionale descrive la Federazione di Piombino – Tanti anche i giovani impegnati durante la festa con un loro calendario di importanti iniziative sul lavoro, sulla legalità, sulla resistenza sull’Europa e molto altro ancora a dimostrazione che il rinnovamento è un processo intergenerazionale e non equivale a spazzare tutto e tutti coloro che hanno superato una certa età”.
Piombino vuole scommettere su sé stessa, non ha intenzione di abbandonarsi e questa Festa lo ha chiaramente dimostrato. Susanna Camusso presente all’iniziativa organizzata da l’Unità “III Repubblica: democrazia fondata sul lavoro” ha detto – Piombino è colore, è ricca di lavoratori, è partecipazione, lo è stata stasera come lo era anche 2 anni fa, l’ultima volta che sono stata qui. Non è vero che non c’è voglia di partecipazione tra la gente, il punto è che servono i luoghi e i modi per dare loro la possibilità di partecipare”.
Piombino, si chiude all’insegna del successo la Festa Democratica nazionale su lavoro ed economia
Si è conclusa domenica 9 la kermesse politica organizzata dal Partito Democratico Federazione Val di Cornia-Elba in stretta collaborazione con il Partito Nazionale. Sono state 15 intense giornate, ricche di dibattiti, spettacoli ed intrattenimenti.
Tanta è stata la partecipazione e l’interesse mostrato per le personalità intervenute e per i temi affrontati. Si sono succeduti sul palco dell’ “Agorà Democratica”, spazio dibattiti, Susanna Camusso, Carla Cantone, Sergio Cofferati, Stefano Fassina, Enrico Rossi, Enrico Letta, esponenti dell’attuale Governo come Claudio De Vincenti Sottosegretario allo Sviluppo Economico e Maria Cecilia Guerra Sottosegretario al Lavoro, tra i registi Giuliano Montaldo e Mimmo Calopresti.
E’ stata un’occasione unica per la città di Piombino che per due settimane ha avuto la possibilità di interloquire direttamente con il Governo e con il PD Nazionale, portando sul tavolo i problemi reali e concreti che è costretta ad affrontare: la crisi industriale del polo siderurgico, la crisi del lavoro, la crisi economico- finanziaria.
“Il bilancio della Festa è nettamente positivo- commenta il Segretario PD Valerio Fabiani– il Partito ha collaborato fianco a fianco con gran parte del mondo del sociale e del volontariato; ha saputo raccogliere centinaia di militanti e simpatizzanti che per un mese hanno utilizzato il loro tempo e le loro energie per la realizzazione ed il successo di questa grande festa sulla quale avevamo tutti riposto molte aspettative, aspettative che sono state ampiamente raggiunte se non superate- ed ha proseguito –Un grazie di cuore al Partito Nazionale che ha scelto Piombino quale luogo di svolgimento della più importante Festa Tematica del PD, a Enrico Ceccotti e a Valentino Filippetti del PD Nazionale che ci hanno accompagnato in questo viaggio e grazie soprattutto a Stefano Fassina che, fin da subito ha creduto in Piombino e nella nostra Federazione al quale rivolgiamo pubblicamente la nostra solidarietà per quanto accaduto con il corteo dell’Alcoa, perché Stefano è uno che ci mette sempre la faccia”.
“Una punta alta del modo di far politica – così Enrico Ceccotti coordinatore del Dipartimento Economia PD Nazionale descrive la Federazione di Piombino – Tanti anche i giovani impegnati durante la festa con un loro calendario di importanti iniziative sul lavoro, sulla legalità, sulla resistenza sull’Europa e molto altro ancora a dimostrazione che il rinnovamento è un processo intergenerazionale e non equivale a spazzare tutto e tutti coloro che hanno superato una certa età”.
Piombino vuole scommettere su sé stessa, non ha intenzione di abbandonarsi e questa Festa lo ha chiaramente dimostrato. Susanna Camusso presente all’iniziativa organizzata da l’Unità “III Repubblica: democrazia fondata sul lavoro” ha detto – Piombino è colore, è ricca di lavoratori, è partecipazione, lo è stata stasera come lo era anche 2 anni fa, l’ultima volta che sono stata qui. Non è vero che non c’è voglia di partecipazione tra la gente, il punto è che servono i luoghi e i modi per dare loro la possibilità di partecipare”.
Arezzo, Pd compatto a Rossi: “Salvaguardare questo territorio”
La Direzione Provinciale di ieri sera, a cui hanno preso parte il Presidente della Regione Enrico Rossi ed il Segretario Regionale Andrea Manciulli, è stata un lungo ed importante momento di confronto, protrattosi fino a tarda notte, in cui il Pd della Provincia di Arezzo e tutte le cariche istituzionali, a partire dai Sindaci, hanno avuto la possibilità di rappresentare al Presidente Rossi le esigenze del territorio aretino.
La grande partecipazione e l’insieme degli interventi sono stati la prova della compattezza di tutto il Pd sull’obiettivo di salvaguardare il ruolo, le prerogative e gli interessi della nostra Provincia a partire dal riconoscimento dei requisiti numerici minimi stabiliti dalla legge. Lo spirito unitario, l’ampio respiro ed il grande senso politico degli interventi che si sono succeduti durante la Direzione da parte dei suoi membri, delle figure istituzionali e dei tanti Sindaci hanno messo ancora di più in risalto la forza e la convinzione del nostro Partito.
Rossi ha riconosciuto la legittimità e compreso le ragioni della battaglia che stiamo combattendo per il riconoscimento dei requisiti numerici previsti dalla legge. Con lui e con il Segretario Manciulli è stata trovata condivisione in merito alla necessità di arrivare in tempi rapidi all’elaborazione di una proposta unitaria che tenga conto di tutte le specificità e le peculiarità dei territori, che rafforzi la Toscana e che la renda più snella e competitiva.
L’impegno del Pd continua ma adesso assume un ruolo centrale la riunione del Consiglio delle Autonomie Locali e l’impegno di tutti i rappresentanti del territorio aretino in sede istituzionale che siamo sicuri non mancherà.
Pd Arezzo
Arezzo, Pd compatto a Rossi: “Salvaguardare questo territorio”
La Direzione Provinciale di ieri sera, a cui hanno preso parte il Presidente della Regione Enrico Rossi ed il Segretario Regionale Andrea Manciulli, è stata un lungo ed importante momento di confronto, protrattosi fino a tarda notte, in cui il Pd della Provincia di Arezzo e tutte le cariche istituzionali, a partire dai Sindaci, hanno avuto la possibilità di rappresentare al Presidente Rossi le esigenze del territorio aretino.
La grande partecipazione e l’insieme degli interventi sono stati la prova della compattezza di tutto il Pd sull’obiettivo di salvaguardare il ruolo, le prerogative e gli interessi della nostra Provincia a partire dal riconoscimento dei requisiti numerici minimi stabiliti dalla legge. Lo spirito unitario, l’ampio respiro ed il grande senso politico degli interventi che si sono succeduti durante la Direzione da parte dei suoi membri, delle figure istituzionali e dei tanti Sindaci hanno messo ancora di più in risalto la forza e la convinzione del nostro Partito.
Rossi ha riconosciuto la legittimità e compreso le ragioni della battaglia che stiamo combattendo per il riconoscimento dei requisiti numerici previsti dalla legge. Con lui e con il Segretario Manciulli è stata trovata condivisione in merito alla necessità di arrivare in tempi rapidi all’elaborazione di una proposta unitaria che tenga conto di tutte le specificità e le peculiarità dei territori, che rafforzi la Toscana e che la renda più snella e competitiva.
L’impegno del Pd continua ma adesso assume un ruolo centrale la riunione del Consiglio delle Autonomie Locali e l’impegno di tutti i rappresentanti del territorio aretino in sede istituzionale che siamo sicuri non mancherà.
Pd Arezzo
Finmeccanica, dal Pd la proposta di un’iniziativa nazionale: “Dal Governo risposte chiare”
Sulla questione Finmeccanica i tempi sono maturi per un’iniziativa nazionale, a partire dal Pd ma che coinvolga il Governo, perché sia finalmente in grado di fornire risposte chiare.
Ne sono convinti il senatore Pd Achille Passoni, l’assessore al lavoro Regione Toscana Gianfranco Simoncini, il responsabile lavoro Pd Toscana Ivan Ferrucci, il responsabile lavoro Pd metropolitano Stefano Righeschi, il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, che ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso al Parco delle Cascine hanno partecipato al dibattito “Finmeccanica e la Toscana”.
“Da tempo chiediamo risposte, ora ancora più fermamente vogliamo chiamare il Governo alla sua responsabilità, con una pressione parlamentare più forte: solleveremo la questione alla fine di ogni seduta del Senato con apposite interpellanze.- ha sostenuto Passoni – Tre i punti su cui bisogna fare chiarezza: chi ha impedito a Selex Galileo di partecipare al bando di gara per la realizzazione del satellite Opsis, ritenendo non ci fossero le competenze adatte e offendendo così il prestigio di un’azienda e l’Italia tutta, che fine farà il progetto Tetra, perché si è pensato di dismettere il civile, scindendolo dal militare, a parer mio scelta illogica”.
“Dal Governo abbiamo sempre avuto risposte insufficienti, manca la capacità di misurarsi in prospettiva le politiche industriali per ora mirano a tappare le falle più grosse di un sistema in crisi.- ha sottolineato Simoncini – Non riusciamo a aprire un tavolo di interlocuzione con il Governo sulla questione, oltre a capire che vuole l’Amministratore Delegato. Il punto è questo, il nostro paese può fare a meno di un polo strategico manifatturiero? Io penso di no, Ansaldo Breda è strategico non solo per il territorio ma per il Paese”.
Deciso anche il sindaco di Pistoia Bertinelli. “In Ansaldo Breda in 10 anni è cambiato 4 volte il management, sono poco chiare le scelte del gruppo dirigente ma quello che appare è la volontà di disfarsi di quest’azienda: è improcrastinabile una risposta del Governo ed è il momento che il Pd davvero faccia la sua parte non in un’ottica localistica ma nazionale perché di un problema nazionale si tratta”.- ha puntualizzato Bertinelli -“Siamo pronti a discutere e anche ad affrontare una fase difficile ma deve esserci una prospettiva ben delineata e deve essere chiaro che siamo di fronte a un settore strategico”.
“Manca una presenza attiva dello Stato nei problemi industriali più grossi, continuiamo a porre al Governo questi temi e a misurarci sia in Parlamento che direttamente con le azienda.– ha sottolineato Ferrucci – Si sostiene da tempo che la mobilità ferroviaria è un settore strategico che non si può abbandonare, per questo ci aspettiamo risposte puntuali e precise”.
Al dibattito, molto partecipato, sono intervenuti anche delegati delle Rsu delle aziende afferenti a Finemeccanica. “Vogliamo vedere un impegno da parte del Governo e delle istituzioni per tutelare un polo d’eccellenza in cui lavora personale altamente qualificato”, ha aggiunto Marcello Corti segretario Fiom Cgil Firenze.
“Tante sono state le iniziative sul tema organizzate sul territorio: è ormai necessario partire da qui e estenderle a livello nazionale, per cercare finalmente di avere un chiarimento”, ha concluso Righeschi.
Finmeccanica, dal Pd la proposta di un’iniziativa nazionale: “Dal Governo risposte chiare”
Sulla questione Finmeccanica i tempi sono maturi per un’iniziativa nazionale, a partire dal Pd ma che coinvolga il Governo, perché sia finalmente in grado di fornire risposte chiare.
Ne sono convinti il senatore Pd Achille Passoni, l’assessore al lavoro Regione Toscana Gianfranco Simoncini, il responsabile lavoro Pd Toscana Ivan Ferrucci, il responsabile lavoro Pd metropolitano Stefano Righeschi, il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, che ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso al Parco delle Cascine hanno partecipato al dibattito “Finmeccanica e la Toscana”.
“Da tempo chiediamo risposte, ora ancora più fermamente vogliamo chiamare il Governo alla sua responsabilità, con una pressione parlamentare più forte: solleveremo la questione alla fine di ogni seduta del Senato con apposite interpellanze.- ha sostenuto Passoni – Tre i punti su cui bisogna fare chiarezza: chi ha impedito a Selex Galileo di partecipare al bando di gara per la realizzazione del satellite Opsis, ritenendo non ci fossero le competenze adatte e offendendo così il prestigio di un’azienda e l’Italia tutta, che fine farà il progetto Tetra, perché si è pensato di dismettere il civile, scindendolo dal militare, a parer mio scelta illogica”.
“Dal Governo abbiamo sempre avuto risposte insufficienti, manca la capacità di misurarsi in prospettiva le politiche industriali per ora mirano a tappare le falle più grosse di un sistema in crisi.- ha sottolineato Simoncini – Non riusciamo a aprire un tavolo di interlocuzione con il Governo sulla questione, oltre a capire che vuole l’Amministratore Delegato. Il punto è questo, il nostro paese può fare a meno di un polo strategico manifatturiero? Io penso di no, Ansaldo Breda è strategico non solo per il territorio ma per il Paese”.
Deciso anche il sindaco di Pistoia Bertinelli. “In Ansaldo Breda in 10 anni è cambiato 4 volte il management, sono poco chiare le scelte del gruppo dirigente ma quello che appare è la volontà di disfarsi di quest’azienda: è improcrastinabile una risposta del Governo ed è il momento che il Pd davvero faccia la sua parte non in un’ottica localistica ma nazionale perché di un problema nazionale si tratta”.- ha puntualizzato Bertinelli -“Siamo pronti a discutere e anche ad affrontare una fase difficile ma deve esserci una prospettiva ben delineata e deve essere chiaro che siamo di fronte a un settore strategico”.
“Manca una presenza attiva dello Stato nei problemi industriali più grossi, continuiamo a porre al Governo questi temi e a misurarci sia in Parlamento che direttamente con le azienda.– ha sottolineato Ferrucci – Si sostiene da tempo che la mobilità ferroviaria è un settore strategico che non si può abbandonare, per questo ci aspettiamo risposte puntuali e precise”.
Al dibattito, molto partecipato, sono intervenuti anche delegati delle Rsu delle aziende afferenti a Finemeccanica. “Vogliamo vedere un impegno da parte del Governo e delle istituzioni per tutelare un polo d’eccellenza in cui lavora personale altamente qualificato”, ha aggiunto Marcello Corti segretario Fiom Cgil Firenze.
“Tante sono state le iniziative sul tema organizzate sul territorio: è ormai necessario partire da qui e estenderle a livello nazionale, per cercare finalmente di avere un chiarimento”, ha concluso Righeschi.
Marino: “No al ricorso sulla legge 40”. Mancuso: “Balduzzi strumentalizza la sua fede per bloccare diritti civili”
“Non trovo logico che il Governo italiano faccia ricorso contro l’Europa. La legge 40 è una legge ingiusta e scientificamente sbagliata, determina l’inaccettabile sofferenza di coppie che tentano di realizzare un progetto di vita, discrimina quelle con minori possibilità economiche che non possono andare all’estero per portarlo a termine. Un governo che si definisce tecnico e europeista in economia allora sia tale anche in sanità pubblica”.
Ad affermarlo è il senatore Ignazio Marino, che ha partecipato ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana di Firenze in corso al Parco delle Cascine per il dibattito “Etica e politica: tra inizio e fine vita” insieme a Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.
Tra gli argomenti trattati, oltre alle legge 40 sulla fecondazione assistita, il testamento biologico, la legge 194 sull’aborto, i matrimoni gay e le questioni sociali in genere.
“Chi si assume la responsabilità di governare deve essere sensibile a temi etici e sociali, abbiamo delle difficoltà a gestire servizi sanitari, scuole, ospedali: l’economia è importante in quanto è al servizio delle persone, non il contrario. – ha proseguito Marino- A questo punto si deve rivedere il piano degli investimenti militari e dire no ai cacciabombardieri. Non possiamo dire che non abbiamo posti negli asili nido o negli ospedali per lunghe degenze e poi avere F35. Nel nostro paese deve essere garantito il diritto di poter indicare il proprio percorso anche in una fase difficile come quella della malattia terminale: una legge su questo non può basarsi sulla volontà di chi ha vinto le elezioni ma deve permettere a ognuno una libera scelta. Per ottenere la legge 194 è stato fatto un percorso difficile, ma altrettanto difficile è la sua applicazione in molte regioni: al giorno d’oggi non possiamo permetterci di tornare indietro di 40 anni”.
“L’attuale Ministro della Salute Balduzzi da giurista e consulente del Ministero ha scritto la legge sui Dico, che trovo indegna, impone una sorta di raccomandata con ricevuta di ritorno: oggi come allora, nel suo operato, Balduzzi prende a pretesto la sua fede impedendo che ci siano diritti civili per tutti, un fatto inammissibile in uno stato laico, e lo dico da cattolico. Mi auguro che con un nuovo ministro si apra una stagione diversa”, ha fatto presente Mancuso. “Nei programmi di Hollande e di Obama ci sono i matrimoni gay, vuol dire che loro hanno compreso che c’è una pluralità di soggetti senza diritti all’interno della società che vogliono governare: di questo dobbiamo essere consapevoli, tutti i partiti riformisti del mondo ce lo chiedono.È qui il vero rinnovamento, nelle idee. – ha proseguito Mancuso – C’è la tendenza diffusa ancora oggi, inoltre, a non comprendere l’importanza della prevenzione, diffondendo l’educazione alla sessualità e alla salute”.
Marino: “No al ricorso sulla legge 40”. Mancuso: “Balduzzi strumentalizza la sua fede per bloccare diritti civili”
“Non trovo logico che il Governo italiano faccia ricorso contro l’Europa. La legge 40 è una legge ingiusta e scientificamente sbagliata, determina l’inaccettabile sofferenza di coppie che tentano di realizzare un progetto di vita, discrimina quelle con minori possibilità economiche che non possono andare all’estero per portarlo a termine. Un governo che si definisce tecnico e europeista in economia allora sia tale anche in sanità pubblica”.
Ad affermarlo è il senatore Ignazio Marino, che ha partecipato ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana di Firenze in corso al Parco delle Cascine per il dibattito “Etica e politica: tra inizio e fine vita” insieme a Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.
Tra gli argomenti trattati, oltre alle legge 40 sulla fecondazione assistita, il testamento biologico, la legge 194 sull’aborto, i matrimoni gay e le questioni sociali in genere.
“Chi si assume la responsabilità di governare deve essere sensibile a temi etici e sociali, abbiamo delle difficoltà a gestire servizi sanitari, scuole, ospedali: l’economia è importante in quanto è al servizio delle persone, non il contrario. – ha proseguito Marino- A questo punto si deve rivedere il piano degli investimenti militari e dire no ai cacciabombardieri. Non possiamo dire che non abbiamo posti negli asili nido o negli ospedali per lunghe degenze e poi avere F35. Nel nostro paese deve essere garantito il diritto di poter indicare il proprio percorso anche in una fase difficile come quella della malattia terminale: una legge su questo non può basarsi sulla volontà di chi ha vinto le elezioni ma deve permettere a ognuno una libera scelta. Per ottenere la legge 194 è stato fatto un percorso difficile, ma altrettanto difficile è la sua applicazione in molte regioni: al giorno d’oggi non possiamo permetterci di tornare indietro di 40 anni”.
“L’attuale Ministro della Salute Balduzzi da giurista e consulente del Ministero ha scritto la legge sui Dico, che trovo indegna, impone una sorta di raccomandata con ricevuta di ritorno: oggi come allora, nel suo operato, Balduzzi prende a pretesto la sua fede impedendo che ci siano diritti civili per tutti, un fatto inammissibile in uno stato laico, e lo dico da cattolico. Mi auguro che con un nuovo ministro si apra una stagione diversa”, ha fatto presente Mancuso. “Nei programmi di Hollande e di Obama ci sono i matrimoni gay, vuol dire che loro hanno compreso che c’è una pluralità di soggetti senza diritti all’interno della società che vogliono governare: di questo dobbiamo essere consapevoli, tutti i partiti riformisti del mondo ce lo chiedono.È qui il vero rinnovamento, nelle idee. – ha proseguito Mancuso – C’è la tendenza diffusa ancora oggi, inoltre, a non comprendere l’importanza della prevenzione, diffondendo l’educazione alla sessualità e alla salute”.
