5374 Km in 20 tappe: La campagna elettorale on the road dei GD Toscana
5374 chilometri in 20 tappe in lungo e largo per la Toscana con un furgone arancione un po’ ‘riot’, sulle fiancate lo slogan “Voglio di più, insieme si può” e un disegno con dei pesci piccoli che mangiano un pesce grande. Questi i numeri e i colori della campagna elettorale on the road dei Giovani Democratici toscani in vista del voto di domenica e lunedì, partita un mese fa e conclusasi ieri a Castelfiorentino.
“Fuori dai circoli e dai soliti giri, abbiamo scelto il viaggio in furgone per portare le politica tra i cittadini, per rimetterla nella realtà oltre le mura, troppo spesse, del palazzo. Siamo stati – dice Andrea Giorgio, segretario regionale dei GD – in giro per misurare la distanza tra l’Italia giusta e quella in cui viviamo. Stava nelle ansie dei genitori preoccupati per il proprio futuro e per quello dei figli, nella rabbia dei ragazzi che non riescono a vivere del proprio lavoro, di chi fa il giro delle banche per sentirsi dire solo dei ‘no’ nonostante le buone idee; degli imprenditori per cui lo Stato invece di essere un aiuto pare un ostacolo”.
E’ il lavoro il protagonista di questo giro di ascolto, “anche se non in tv” dicono i ragazzi del Pd: “Siamo stati nei laboratori di robotica del Sant’Anna, passando per la Lucchini e la Piaggio, le aziende legate alle nuove tecnologie, gli artigiani classici e quelli ultramoderni che lavorano con la grafica e internet, gli agricoltori, quelli che il lavoro lo stanno cercando. Per noi è questa la politica: dare voce a tutti quelli che da soli non riescono a farsi sentire. Per questo l’immagine dei pesciolini che mangiano il pesce grande. Abbiamo ascoltato la rabbia e la delusione: verso la politica, verso le istituzioni, cercando un responsabile del proprio malessere. Una rabbia che deve trovare risposte, senza demagogia e populismo, gli ingredienti visti negli ultimi 20 anni, e ripetuti da chi oggi urla dai palchi senza confrontarsi con le domande”.
Ma dopo tutta questa strada, 180 incontri, flash mob e volantinaggi “per noi il viaggio è appena cominciato. Dopo le elezioni – annuncia Andrea Giorgio – consegneremo ai parlamentari una chiavetta usb con un video del nostro viaggio e il diario di bordo con le storie raccolte: il rinnovamento sarà nei modi di fare politica oltreché nelle facce. Chiederemo a tutti gli eletti di non scordare quelle voci e quei volti, li riporteremo in giro con noi. Dal 26 febbraio, quando saremo a Castelfiorentino per una fiaccolata coi lavoratori della Shelbox. Siamo arrabbiati, ma con la rabbia possiamo fare due cose: urlarla o usarla per cambiare. Per questo domenica e lunedì votiamo PD”.
5374 Km in 20 tappe: La campagna elettorale on the road dei GD Toscana
5374 chilometri in 20 tappe in lungo e largo per la Toscana con un furgone arancione un po’ ‘riot’, sulle fiancate lo slogan “Voglio di più, insieme si può” e un disegno con dei pesci piccoli che mangiano un pesce grande. Questi i numeri e i colori della campagna elettorale on the road dei Giovani Democratici toscani in vista del voto di domenica e lunedì, partita un mese fa e conclusasi ieri a Castelfiorentino.
“Fuori dai circoli e dai soliti giri, abbiamo scelto il viaggio in furgone per portare le politica tra i cittadini, per rimetterla nella realtà oltre le mura, troppo spesse, del palazzo. Siamo stati – dice Andrea Giorgio, segretario regionale dei GD – in giro per misurare la distanza tra l’Italia giusta e quella in cui viviamo. Stava nelle ansie dei genitori preoccupati per il proprio futuro e per quello dei figli, nella rabbia dei ragazzi che non riescono a vivere del proprio lavoro, di chi fa il giro delle banche per sentirsi dire solo dei ‘no’ nonostante le buone idee; degli imprenditori per cui lo Stato invece di essere un aiuto pare un ostacolo”.
E’ il lavoro il protagonista di questo giro di ascolto, “anche se non in tv” dicono i ragazzi del Pd: “Siamo stati nei laboratori di robotica del Sant’Anna, passando per la Lucchini e la Piaggio, le aziende legate alle nuove tecnologie, gli artigiani classici e quelli ultramoderni che lavorano con la grafica e internet, gli agricoltori, quelli che il lavoro lo stanno cercando. Per noi è questa la politica: dare voce a tutti quelli che da soli non riescono a farsi sentire. Per questo l’immagine dei pesciolini che mangiano il pesce grande. Abbiamo ascoltato la rabbia e la delusione: verso la politica, verso le istituzioni, cercando un responsabile del proprio malessere. Una rabbia che deve trovare risposte, senza demagogia e populismo, gli ingredienti visti negli ultimi 20 anni, e ripetuti da chi oggi urla dai palchi senza confrontarsi con le domande”.
Ma dopo tutta questa strada, 180 incontri, flash mob e volantinaggi “per noi il viaggio è appena cominciato. Dopo le elezioni – annuncia Andrea Giorgio – consegneremo ai parlamentari una chiavetta usb con un video del nostro viaggio e il diario di bordo con le storie raccolte: il rinnovamento sarà nei modi di fare politica oltreché nelle facce. Chiederemo a tutti gli eletti di non scordare quelle voci e quei volti, li riporteremo in giro con noi. Dal 26 febbraio, quando saremo a Castelfiorentino per una fiaccolata coi lavoratori della Shelbox. Siamo arrabbiati, ma con la rabbia possiamo fare due cose: urlarla o usarla per cambiare. Per questo domenica e lunedì votiamo PD”.
Ticket sanitari, Ruggeri risponde a Mugnai: “Tagli decisi dal centrodestra”
“Non si capisce come mai Mugnai stia attaccando il presidente Rossi su una questione che fu decisa proprio dalla sua maggioranza politica ai tempi del governo Berlusconi – spiega Marco Ruggeri, vicecapogruppo in consiglio regionale e responsabile sanità del Partito democratico toscano – I ticket sanitari in vigore nella nostra regione non sono frutto di una decisione presa dal presidente Enrico Rossi, bensì la conseguenza dei tagli fatti al Fondo sanitario nazionale con la legge 111/2011, emanata dal governo di centrodestra.



Ticket sanitari, Ruggeri risponde a Mugnai: “Tagli decisi dal centrodestra”
“Non si capisce come mai Mugnai stia attaccando il presidente Rossi su una questione che fu decisa proprio dalla sua maggioranza politica ai tempi del governo Berlusconi – spiega Marco Ruggeri, vicecapogruppo in consiglio regionale e responsabile sanità del Partito democratico toscano – I ticket sanitari in vigore nella nostra regione non sono frutto di una decisione presa dal presidente Enrico Rossi, bensì la conseguenza dei tagli fatti al Fondo sanitario nazionale con la legge 111/2011, emanata dal governo di centrodestra.



Fusione tra Scarperia e San Piero a Sieve: “Progetto coraggioso e lungimirante”
La soddisfazione dei segretari Pd metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci e Pd zona Mugello Marco Recati per il progetto di fusione dei due enti, il Comune di Scarperia e quello di San Piero a Sieve.



Fusione tra Scarperia e San Piero a Sieve: “Progetto coraggioso e lungimirante”
La soddisfazione dei segretari Pd metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci e Pd zona Mugello Marco Recati per il progetto di fusione dei due enti, il Comune di Scarperia e quello di San Piero a Sieve.



Verso le elezioni, un appello al voto



«Quando il nostro popolo si mette in movimento vince. Ha detto così Bersani e noi lo condividiamo in pieno. Lo abbiamo visto in queste settimane il nostro popolo partecipare alle iniziative chiedere, criticare, suggerire, dare la linea. Non abbiamo visto anti politica, tutt’altro, la gente ha voglia di cambiare la politica, in meglio e partecipa, si attiva. Ci sono sfiducia e sofferenza questo è certo, ma anche voglia di riscossa. Per questo chiediamo di votare Pd, un partito concreto, che ha obiettivi precisi, che non prende in giro gli italiani, o non dice chi governerà il Paese in caso di vittoria, demandando a un tele voto, come a Sanremo, l’eventuale capo di governo! Chiediamo di votare un partito che porta in parlamento il 40% delle donne, segno culturale della nostra differenza anche culturale rispetto agli altri; di votare un partito contro il populismo, il maschilismo esasperato, l’immoralità; un partito che nonostante le difficoltà di una lunga e grave crisi, ridarà fiducia e orgoglio al Paese, rilanciando l’occupazione e rimettendo al centro il lavoro. La protesta è utile per lanciare dei segnali, ma non ci si può affidare solo alla protesta per risolvere i problemi del paese.» questo l’appello al voto dei cinque candidati.
Verso le elezioni, un appello al voto



«Quando il nostro popolo si mette in movimento vince. Ha detto così Bersani e noi lo condividiamo in pieno. Lo abbiamo visto in queste settimane il nostro popolo partecipare alle iniziative chiedere, criticare, suggerire, dare la linea. Non abbiamo visto anti politica, tutt’altro, la gente ha voglia di cambiare la politica, in meglio e partecipa, si attiva. Ci sono sfiducia e sofferenza questo è certo, ma anche voglia di riscossa. Per questo chiediamo di votare Pd, un partito concreto, che ha obiettivi precisi, che non prende in giro gli italiani, o non dice chi governerà il Paese in caso di vittoria, demandando a un tele voto, come a Sanremo, l’eventuale capo di governo! Chiediamo di votare un partito che porta in parlamento il 40% delle donne, segno culturale della nostra differenza anche culturale rispetto agli altri; di votare un partito contro il populismo, il maschilismo esasperato, l’immoralità; un partito che nonostante le difficoltà di una lunga e grave crisi, ridarà fiducia e orgoglio al Paese, rilanciando l’occupazione e rimettendo al centro il lavoro. La protesta è utile per lanciare dei segnali, ma non ci si può affidare solo alla protesta per risolvere i problemi del paese.» questo l’appello al voto dei cinque candidati.
Giovani democratici on tour: a Empoli la 17^tappa



Giaà il 12 febbraio il furgoncino si era fermato nel Circondario e i giovani democratici, insieme alla candidata alla Camera Caterina Cappelli, avevano incontrato i lavoratori cassa integrati della Shelbox e de La falegnami di Castelfiorentino, e avevano visitato le aziende agricole di Gambassi Terme.
La giornata di oggi si è aperta con la sosta all’azienda Apice di Empoli, per poi passare dai giovani web designer della Riot Design e continuerà, nel pomeriggio, con l’incontro con Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e con le aziende agricole di Vinci.
Lo slogan Voglio di più rappresenta la generazione che paga sulla propria pelle il prezzo più alto della crisi, e che alla politica chiede quelle risposte per il proprio futuro che finora non ha avuto.
Andrea Giorgio, segretario regionale Gd racconta il perché di questo viaggio: « Col furgone per portare le politica tra i cittadini, per rimetterla nella realtà oltre le mura dei palazzi. Per noi è questo la politica: dare voce a tutti quelli che da soli non riescono a farsi sentire ma che insieme possono riuscire a riscattar si ed a cambiare le cose. Per questo l’immagine dei pesciolini che mangiano il pesce grande. E per questo lo slogan insieme ai può. Il viaggio però è appena cominciato. Dopo le elezioni consegneremo ai parlamentari una usb con un video del nostro viaggio ed il diario di bordo con le storie raccolte: il rinnovamento sarà nei modi dj fare politica oltreché nelle facce. Con noi i problemi reali ed i cittadini saranno al centro non delle campagne elettorali ma del Governo. Per cambiare e costruire assieme l’Italia giusta.»
Caterina Cappelli, la più giovane candidata d’Italia nelle liste del Pd, aggiunge: « Domenica e lunedì l’Italia sceglierà il nuovo governo, ma sceglierà soprattutto una prospettiva di cambiamento. Il Paese ha bisogno di un’iniezione di speranza, di fiducia e di buon governo, di una politica che, per usare le parole di Pierluigi Bersani, metta al primo posto il lavoro e la moralità. All’Italia arrabbiata e delusa diciamo che l’insoddisfazione per le cose che non vanno non può esaurirsi in un voto di protesta, ma che il cambiamento vero parte dal Pd, e che se governeremo senza dover chiedere il permesso a nessuno lo cambiamo davvero, questo Paese.»
« Come giovani democratici abbiamo da sempre cercato di essere presenti sul nostro territorio. Non finisce qui: martedì 26 torneremo alla Shelbox, per la fiaccolata organizzata dagli operai, perché di queste cose non se ne parli solo nei periodi elettorali.» conclude , segretaria Gd del Circondario Empolese Valdelsa.
Giovani democratici on tour: a Empoli la 17^tappa



Giaà il 12 febbraio il furgoncino si era fermato nel Circondario e i giovani democratici, insieme alla candidata alla Camera Caterina Cappelli, avevano incontrato i lavoratori cassa integrati della Shelbox e de La falegnami di Castelfiorentino, e avevano visitato le aziende agricole di Gambassi Terme.
La giornata di oggi si è aperta con la sosta all’azienda Apice di Empoli, per poi passare dai giovani web designer della Riot Design e continuerà, nel pomeriggio, con l’incontro con Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e con le aziende agricole di Vinci.
Lo slogan Voglio di più rappresenta la generazione che paga sulla propria pelle il prezzo più alto della crisi, e che alla politica chiede quelle risposte per il proprio futuro che finora non ha avuto.
Andrea Giorgio, segretario regionale Gd racconta il perché di questo viaggio: « Col furgone per portare le politica tra i cittadini, per rimetterla nella realtà oltre le mura dei palazzi. Per noi è questo la politica: dare voce a tutti quelli che da soli non riescono a farsi sentire ma che insieme possono riuscire a riscattar si ed a cambiare le cose. Per questo l’immagine dei pesciolini che mangiano il pesce grande. E per questo lo slogan insieme ai può. Il viaggio però è appena cominciato. Dopo le elezioni consegneremo ai parlamentari una usb con un video del nostro viaggio ed il diario di bordo con le storie raccolte: il rinnovamento sarà nei modi dj fare politica oltreché nelle facce. Con noi i problemi reali ed i cittadini saranno al centro non delle campagne elettorali ma del Governo. Per cambiare e costruire assieme l’Italia giusta.»
Caterina Cappelli, la più giovane candidata d’Italia nelle liste del Pd, aggiunge: « Domenica e lunedì l’Italia sceglierà il nuovo governo, ma sceglierà soprattutto una prospettiva di cambiamento. Il Paese ha bisogno di un’iniezione di speranza, di fiducia e di buon governo, di una politica che, per usare le parole di Pierluigi Bersani, metta al primo posto il lavoro e la moralità. All’Italia arrabbiata e delusa diciamo che l’insoddisfazione per le cose che non vanno non può esaurirsi in un voto di protesta, ma che il cambiamento vero parte dal Pd, e che se governeremo senza dover chiedere il permesso a nessuno lo cambiamo davvero, questo Paese.»
« Come giovani democratici abbiamo da sempre cercato di essere presenti sul nostro territorio. Non finisce qui: martedì 26 torneremo alla Shelbox, per la fiaccolata organizzata dagli operai, perché di queste cose non se ne parli solo nei periodi elettorali.» conclude , segretaria Gd del Circondario Empolese Valdelsa.

