Umberto Carpi. Il ricordo di Ivan Ferrucci
“Umberto Carpi è stata una delle principali figure della sinistra italiana. E’ stata una figura di riferimento per molti di noi. Un politico che ha contribuito a sviluppare una cultura di governo della sinistra. Il suo impegno parlamentare e di governo dimostrano un percorso politico che ha caratterizzato la sinistra italiana negli anni ‘90, da essere opposizione ad essere di governo, attraverso la costruzione dell’Ulivo, del governo di centrosinistra e dell’Unione Europea”.
Così il segretario del PD toscano Ivan Ferrucci ricorda la figura di Umberto Carpi scomparso ieri.
Piombino. Ferrucci (PD): “Bene esito visita Zanonato”
7 agosto 2013 – “Vogliamo esprimere soddisfazione per l’esito della visita di ieri a Piombino del Ministro Zanonato. Lo slittamento della chiusura dell’altoforno e l’idea di fondo secondo cui la vicenda di Piombino e quella di Taranto vengono gestite in un piano complessivo da parte del Governo sono buone notizie. Molto spesso in questi mesi e anni abbiamo chiesto come partito e come istituzioni che Piombino diventasse un caso nazionale e che venissero prese in considerazione sinergie con Taranto e la visita del ministro di ieri è incoraggiante. Si tratta di un primo passo in avanti per Piombino a cui si aggiunge il protocollo per la riqualificazione del porto e dimostra che insieme alla Regione e agli enti locali si può andare nella stessa direzione e cercare le soluzioni. Sono queste le risposte che i cittadini si aspettano dalla politica”. Così il segretario del PD toscano, Ivan Ferrucci, commenta le ultime notizie sulla Lucchini portate ieri a Piombino dal ministro Zanonato e il protocollo per il porto.
Piombino. Ferrucci (PD): “Bene esito visita Zanonato”
7 agosto 2013 – “Vogliamo esprimere soddisfazione per l’esito della visita di ieri a Piombino del Ministro Zanonato. Lo slittamento della chiusura dell’altoforno e l’idea di fondo secondo cui la vicenda di Piombino e quella di Taranto vengono gestite in un piano complessivo da parte del Governo sono buone notizie. Molto spesso in questi mesi e anni abbiamo chiesto come partito e come istituzioni che Piombino diventasse un caso nazionale e che venissero prese in considerazione sinergie con Taranto e la visita del ministro di ieri è incoraggiante. Si tratta di un primo passo in avanti per Piombino a cui si aggiunge il protocollo per la riqualificazione del porto e dimostra che insieme alla Regione e agli enti locali si può andare nella stessa direzione e cercare le soluzioni. Sono queste le risposte che i cittadini si aspettano dalla politica”. Così il segretario del PD toscano, Ivan Ferrucci, commenta le ultime notizie sulla Lucchini portate ieri a Piombino dal ministro Zanonato e il protocollo per il porto.
Decreto Valore Cultura. Una sintesi e il commento di Ferrucci e Mazza
Il commento di Ivan Ferrucci e Adalgisa Mazza al Decreto Valore cultura
Siamo convinti che già nella sua denominazione il Decreto “Valore Cultura” racchiuda in sé tutta una serie di convinzioni che sono necessarie per far ripartire l’Italia. Il Partito Democratico ha creduto molto in questo “Valore” in questi anni e ha intrapreso un percorso impegnativo attraversato dalla capacità e la voglia di confronto dei suoi militanti per riportare la Cultura e con essa i suoi operatori al centro dell’agenda politica e istituzionale. Abbiamo dedicato Assemblee nazionali regionali e locali, ci sentiamo protagonisti di questo grande risultato, per aver confermato la tutela pubblica del nostro patrimonio che rivela la nostra identità socio culturale.
Il Decreto “Valore Cultura” è importante perché si occupa nello specifico di tutti i settori. Per molto tempo si è avuta la sensazione che il Ministero lasciasse indietro alcuni mondi che adesso sono ampiamente riconosciuti, un atto che dovrebbe essere normale in questo paese, ma che ci sembra eccezionale perché da molto tempo aspettato e mai fino ad oggi arrivato.
Vogliamo raccomandare al Ministro e al Presidente del Consiglio che, dopo un atto così importante, segua la scelta seria e ponderata per la selezione di coloro che dovranno vigilare e ricostruire il patrimonio artistico e musicale italiano. E’ il momento che i responsabili del disfacimento prodotto (commissari, manager, amministratori) lascino il posto ad altri che intendono impegnarsi seriamente e in trasparenza.
IVAN FERRUCCI ADALGISA MAZZA
SEGRETARIO REGIONALE PD TOSCANA RESPONSABILE CULTURA PD TOSCANA
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IL DECRETO “VALORE CULTURA” IN SINTESI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, ha approvato il decreto legge “Valore Cultura” riguardante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Un direttore generale per l’Unità “Grande Pompei”
Con il decreto legge si dà il via libera a una Unità con il compito di coordinare e di far convergere in un’unica sede decisionale tutte le decisioni amministrative necessarie alla realizzazione dei piani, dei progetti e degli interventi strumentali, a consentire il rilancio economico-sociale e la riqualificazione ambientale e urbanistica dei territori dei comuni afferenti all’area, sede di importanti siti archeologici, in modo da potenziarne l’attrattiva turistica dell’intera area e da stimolare il rilancio del settore dei servizi turistico – alberghieri e dell’accoglienza turistica.
L’unità è costituita dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Campania e gli enti locali territorialmente competenti, nonché gli altri enti pubblici. Il direttore generale del “Grande progetto Pompei”, nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, entro trenta giorni dalla data di conversione in legge del presente decreto, e denominato “direttore generale di progetto”, ha il compito di:
· – definire e approvare gli elaborati progettuali degli interventi di recupero e restauro propedeutici alla pronta attuazione del “grande progetto Pompei”;
· – assicurare l’efficace svolgimento delle procedure di gara dirette all’affidamento dei lavori e all’appalto dei servizi e delle forniture necessari alla realizzazione del “grande progetto Pompei”, seguendo la fase di attuazione ed esecuzione dei relativi contratti;
· – assicurare la corretta ed efficace gestione del servizio di pubblica fruizione e di valorizzazione del sito archeologico, predisponendo la documentazione degli atti di gara e seguendo la fase di attuazione ed esecuzione dei relativi contratti;
· – assumere la responsabilità dell’efficace gestione del sito, anche mediante l’ottimale gestione del personale addetto alla custodia e alla vigilanza;
· – fornire supporto organizzativo e amministrativo alle attività di tutela e di valorizzazione di competenza della Soprintendenza.
La Soprintendenza speciale di Pompei (organismo altro rispetto all’Unità) sarà separata da quella di Napoli dove nascerà una Soprintendenza archeologica.
I 500 giovani per la digitalizzazione della cultura
Per facilitare l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale da parte del pubblico, il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo attuerà un programma straordinario che si inserisce nel quadro delle indicazioni dell’agenda digitale europea. Per questo, saranno selezionati 500 laureati under 35 ai quali sarà data la possibilità di accedere a un tirocinio di 12 mesi nelle attività di inventariazione e digitalizzazione presso gli istituti e i luoghi della cultura statali. Il progetto pilota partirà nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con i primi 100 ragazzi.
Una nuova strategia di finanziamento per i musei
· Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo avrà la possibilità di razionalizzare i fondi interni per gestire al meglio le aperture museali;
· Gli introiti della vendita dei biglietti e i proventi del merchandising relativi ai siti culturali, che erano stati ridotti fino all’attuale 10-15% , saranno riassegnati interamente al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo;
· Per il completamento del progetto Nuovi Uffizi saranno stanziati 8 milioni di euro;
· Per la realizzazione della sede del Museo della Shoah di Ferrara sarà previsto uno stanziamento di 4 milioni di euro;
· Per una serie di siti che necessitano di interventi urgenti saranno stanziati 2 milioni di euro;
· Alcuni spazi statali e demaniali saranno affidati alla gestione di artisti under 35, sulla base di bandi pubblici a rotazione semestrale. In questo modo, sull’esempio di «59 Rivoli» a Parigi, saranno creati spazi all’interno delle città in cui gli artisti potranno esprimersi creativamente e ricercare nuove forme di espressione.
Tax credit sul cinema e sulla musica
Per il tax credit per il cinema, come auspicato dagli operatori del settore, sarà garantita la cifra di 90 milioni di euro;
Sarà introdotto un tax credit pari a 4,5 milioni di euro sulla musica, ispirato a quello sul cinema, per far fronte alla crisi del mercato musicale, promuovere giovani artisti e compositori emergenti. Ne beneficeranno opere prime e opere seconde, senza distinzioni di genere.
Fondi per il rilancio delle Fondazioni lirico – sinfoniche
La norma serve a risanare la situazione debitoria delle Fondazioni lirico -sinfoniche. È previsto un iter speciale a richiesta delle Fondazioni in stato di crisi che potranno accedere a un fondo di 75 milioni di euro, che sarà gestito da un commissario straordinario.
Le Fondazioni, per accedere al fondo, dovranno:
· – presentare entro 90 giorni un piano industriale di risanamento;
· – ridurre fino al 50% del personale tecnico amministrativo;
· – interrompere i contratti integrativi.
Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, per salvaguardare i lavoratori, ha previsto la possibilità di trasferimento nelle varie sedi territoriali di Ales spa del personale tecnico amministrativo in esubero fino al 50%. Cambia la governance: si stabilirà l’obbligo del pareggio di bilancio e l’applicazione delle norme del codice dei contratti pubblici.
Verrà introdotto l’obbligo di cooperazione tra le fondazioni e di condivisione di programmi e spettacoli.
Teatri ed enti culturali salvi dai tagli
Gli enti culturali vigilati dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e i Teatri stabili pubblici non dovranno più effettuare i tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicità e tournée.
Donazioni più facili alla cultura
Le donazioni fino a 5mila euro in favore della cultura potranno essere effettuate:
senza oneri amministrativi a carico del privato;
con la garanzia della destinazione indicata dal donatore;
con la piena pubblicità delle donazioni ricevute e del loro impiego.
Centrali 118. “Serve un quadro complessivo di servizi in cui ogni territorio può avere le sue risposte. Ma no a barriere locali per difendere le posizioni”
“Sulla questione delle centrali del 118 crediamo sia utile mettere insieme un quadro complessivo che tenga conto non solo di questo aspetto, ma di tutti i servizi sociosanitari da riorganizzare e riallocare sui territori nell’ottica del nuovo piano sociale e sanitario integrato regionale.
La programmazione di livello regionale comprende non solo le centrali del 118, ma tutte le altre vicende sociosanitarie, dalle case della salute agli ospedali piccoli, dai laboratori di analisi all’allocazione delle eccellenze. In un quadro così complessivo ogni territorio può avere le sue giuste risposte. Nessuno deve essere lasciato indietro ma al tempo stesso una riorganizzazione è necessaria e non è pensabile che a livello locale venga alzata una barriera ogni volta che ci sia da difendere una posizione.
Per questo pensiamo che sia utile una soluzione complessiva che può essere proficua con la collaborazione dei territori e degli enti locali, senza opposizioni di principio”.
Così il segretario del Pd della Toscana Ivan Ferrucci e il responsabile sanità Simone Naldoni sul dibattito in merito alla riorganizzazione delle centrali del 118.
Sanità. Senatori e senatrici Pd Toscana: “Perplessi per esclusione Toscana da Regioni benchmark”
“Lascia perplessi la notizia che la Toscana non rientra nella rosa, resa nota dal Ministero, delle 5 Regioni italiane nell’ambito delle quali verranno scelte le 3 Regioni benchmark, vale a dire quelle alle quali tutte le Regioni dovranno fare riferimento per la definizione dei criteri di qualità dei servizi sanitari da erogare”. Lo affermano le Senatrici e i Senatori, eletti nel collegio toscano, Valeria Fedeli, Laura Cantini, Rosa Maria Di Giorgi, Marco Filippi, Manuela Granaiola, Maria Grazia Gatti, Claudio Martini, Donatella Mattesini.
“Il sistema sanitario della Regione Toscana è un sistema estremamente vitale e ciò nonostante il periodo di crisi che il Paese sta attraversando” aggiungono “purtroppo, però, è stato penalizzatodalla richiesta di un pre-requisito puramente economico in base al quale sono state scelte le 5 Regioni ovvero Umbria, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Marche. E’ stato, infatti, preso come anno di riferimento il 2011, l’anno in cui la Toscana era l’unica Regione ad aver intrapreso volontariamente la certificazione di bilancio e quindi era particolarmente appesantita”. E concludono: “Ci auguriamo che il rinvio a settembre, da quanto apprendiamo dalle agenzie, delle Regioni di riferimento per i fabbisogni sanitari standard, punto previsto all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni di oggi, consenta maggiori approfondimenti e verifiche tecniche”.
Sanità, Naldoni (Pd): “Pdl eviti strumentalizzazioni”
“Trovo inutile e controproducente che il Pdl strumentalizzi il dato circolato oggi sulla sanità toscana per partire con le solite polemiche, condite peraltro da inesattezze e forzature”. A dirlo è Simone Naldoni, consigliere regionale Pd e responsabile sanità Pd Toscana, in merito a quanto dichiarato dal consigliere Pdl Stefano Mugnai, a margine dei dati sulle regioni “benchmark”. “Pur non nascondendo quanto ci sia ancora da lavorare per migliorare il nostro sistema sanitario, la vicenda delle regioni ‘benchmark’ è piuttosto frutto di decreti sul federalismo fiscale in gran parte da rivedere, nati in una stagione politica fortunatamente alle spalle. – prosegue Naldoni – Sarebbe il caso di riprendere in mano l’intera vicenda usando molto più il buon senso che la calcolatrice. Occorrerebbe ribaltare l’ approccio e partire dai risultati in termini di performance delle sanità regionali per poi valutare i bilanci: se avessimo fatto così sono convinto che la Toscana sarebbe stata tra le prime 5 regioni. Può capitare infatti che, come è successo qui, una vicenda accaduta in un singolo anno, come nel caso della Asl di Massa, determini in modo negativo un giudizio sul bilancio della Regione”.
Nuovo Piano regolatore porto Piombino. La relazione di Fabrizio Mattei
La relazione di Fabrizio Mattei, presidente della commissione mobilità e infrastrutture del Consiglio regionale della Toscana, che ha illustrato in Aula la proposta di deliberazione per il nuovo Piano regolatore del porto di Piombino.
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PROPOSTA DI DELIBERAZIONE N. 384 – nuovo PRP Piombino
Il porto di Piombino rafforza le proprie vocazioni sia a livello toscano che nazionale. E’ quanto previsto nel nuovo Piano Regolatore predisposto dall’Autorità Portuale di Piombino e che oggi viene in aula.
La proposta di deliberazione è stata discussa nelle sedute del 18/07 e 25/07 e licenziata nella seduta di ieri pomeriggio con voto unanime della maggioranza (I Commissari del PDL non hanno partecipato al voto). Ai lavori della Commissione ha partecipato anche il Commissario straordinario (ex Presidente) dell’Autorità portuale di Piombino Luciano GUERRIERI che ha illustrato le principali linee d’intervento relative al nuovo PRP di Piombino.
Il nuovo Piano regolatore definisce il profilo di un porto più moderno ed efficiente. Si tratta di un ulteriore passo verso la realizzazione di uno degli obiettivi strategici per il rilancio non solo dell’economia di Piombino e del suo territorio, ma dell’intera Toscana.
In attuazione del masterplan dei porti (Piombino, Livorno e Marina di Carrara), approvato all’interno del Piano di indirizzo territoriale (PIT), il nuovo PRP di Piombino pone le condizioni per superare tutte le criticità che penalizzano al momento l’infrastruttura, quali l’accessibilità ferroviaria e stradale, la carenza di accosti e banchine e la scarsa profondità del mare.
Le previsioni del Piano Regolatore Portuale discendono dagli indirizzi individuati nell’ambito dell’Accordo di Pianificazione tra Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Piombino e Autorità Portuale e ratificato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 30 nel 20 maggio 2009.
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si è espresso nel febbraio 2009. Il procedimento di VIA statale si è concluso nel corso del 2012 con il decreto del Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni e Attività Culturali.
A seguito delle integrazioni e delle modifiche necessarie per le verifiche di ottemperanza, la Giunta ha adottato l’8 luglio 2013 la relativa proposta di deliberazione ai fini della successiva approvazione del Consiglio regionale. La Proposta di deliberazione 384 è stata assegnata alla Settima Commissione in data 16 luglio 2013.
Le priorità del nuovo Piano sono il potenziamento infrastrutturale con la realizzazione di banchine, aree e fondali ed il miglioramento dell’accessibilità (stradale e ferroviaria).
Il porto viene ridisegnato e verrà innanzitutto ampliato e riordinato grazie a un’operazione che separa merci da passeggeri, l’area industriale e commerciale dall’attività turistica e crocieristica e consente lo sviluppo dei traffici.
Viene confermata dunque la forte attenzione al settore industriale che aumenta così la competitività prevedendo spazi adeguati alla traghettistica con moli banchine e piazzali più grandi, ma al tempo stesso viene dato nuovo slancio all’attività turistica grazie alla realizzazione di una banchina che sarà riservata alla crocieristica in modo da sostenere il turismo della Toscana meridionale.
L’approvazione del piano regolatore portuale va di pari passo con l’approvazione del DL 43/2013 convertito in L. 71/2013 relativo al rilancio dell’area industriale di Piombino per cui il Presidente della Regione è nominato Commissario straordinario per assicurare la realizzazione degli interventi. E’ in fase di sottoscrizione l’accordo di programma previsto dalla legge relativo alla prima fase di attuazione.
Qualche numero
La lunghezza delle banchine passa da 2.3 chilometri a 5,7 chilometri
Le aree portuali passano dagli attuali 300.000 metri quadri a 1,100.000 metri quadri
I fondali passano da 8 metri ai 13 metri della banchina Pecoraro e in generale arriveranno dai 13 ai 15 metri fino ai 16 nel Canale di accesso.
26/07/2013
PD Toscana. Assegnati nuovi incarichi di lavoro
Sono stati assegnati nuovi incarichi di lavoro nel Pd toscano che vanno ad aggiungersi alle deleghe già attribuite nei giorni scorsi. Sono stati comunicati ieri in direzione dal segretario Ivan Ferrucci.
Benedetta Squittieri si occuperà di politiche sociali. Bruna Dini di diritti e politiche dell’immigrazione. Filippo Gallo di innovazione tecnologica ed e-government. Matteo Biffoni di giustizia. Adalgisa Mazza ha la delega alla cultura.
Piano regolatore porto di Piombino, Tortolini (Pd): “Approvato lo strumento più importante di riconversione economica della città. Ora il governo adotti l’accordo di programma”
26 luglio 2013 – “Nella giornata di ieri abbiamo avuto la manifestazione dei lavoratori, l’approvazione del Piano regolatore del porto in consiglio regionale, il sindaco e le istituzioni dal ministro per lo sviluppo economico. Questo significa che siamo in campo non solo per difendere la Piombino di oggi, quanto per dare un futuro ad un territorio che ha grandi potenzialità che vengono soprattutto dal mare e che si legano intimamente alla competitività del polo siderurgico”. Dichiara Matteo Tortolini consigliere regionale Pd, intervenuto in aula durante il dibattito sull’approvazione del Piano Regolatore del Porto di Piombino, votato dalla maggioranza e che ha visto le astensioni di Udc e Più Toscana e il Pdl che non ha partecipato al voto. “Stiamo parlando della crescita di tre volte delle superfici utili portuali, della 398, di due accessi ferroviari e un pescaggio medio nei fondali di 13-15 metri con banchina a – 20. 578 milioni di interventi previsti comprese le bonifiche di cui 150 già stanziati. Uno strumento che potrà attivare importanti investimenti privati all’interno di uno dei più rilevanti progetti di riconversione economica del territorio e di competitività del comparto siderurgico”. Durante il dibattito il Pdl non ha partecipato al voto per l’impossibilità di approfondire il provvedimento che solo il giorno precedente alla seduta del consiglio è stato varato dalla commissione competente. “Credo non sia il tempo delle polemiche, anzi, ringrazio l’ufficio di presidenza e i capigruppo dell’opposizione che hanno permesso la convocazione di un Consiglio d’urgenza che altrimenti sarebbe slittato a settembre ritardando la predisposizione degli atti per la realizzazione delle opere finanziate soprattutto del primo stralcio, funzionale al possibile accoglimento della Concordia – conclude Tortolini – Ora tocca al Governo approvare l’accordo di Programma per smobilitare le risorse previste dal decreto sulle aree industriali in crisi”.
