3 Ottobre 2014

Pestelli nominato Direttore ESTAR, Magi, Gallo, Caliani (PD): “Congratulazioni e buon lavoro”

magi gallo“Il primo ottobre si è costituito formalmente l’Estar e Nicolò Pestelli è stato nominato direttore generale. A lui gli auguri di buon lavoro per questo incarico: siamo certi che le capacità manageriali e professionali dimostrate in passato saranno necessarie a cogliere questa fondamentale opportunità di crescita per la Toscana, in salute e non solo”.

Così la responsabile sanità del Pd toscano Stefani Magi e il responsabile innovazione Filippo Gallo, con il responsabile del forum innovazione e trasferimento tecnologico, Mauro Caliani, commentano la nomina a Direttore dell’Estar di Franco Pestelli

“Con l’Estar – continuano – il Servizio sanitario della Toscana ha un’opportunità d’innovazione e maggiore sostenibilità, uniche sullo scenario nazionale. La scelta di un solo ente per le aziende sanitarie toscane, anziché i tre ex enti di area vasta, è coraggiosa e impegnativa. Estar dovrà fornire servizi alle aziende sanitarie per raggiungere obiettivi di miglioramento e razionalizzazione. La gestione logistica unica regionale e la centralizzazione degli acquisti (che peraltro anticipa gli obiettivi di spending review nazionale) produrranno quelle ottimizzazioni di spesa che possono liberare le risorse necessarie al rinnovamento. Ma la sfida più grande è la riorganizzazione delle competenze nei settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dell’ingegneria clinica, motori dell’innovazione del servizio sanitario. Innovazione che è essenziale per affrontare nuove sfide, come quella dell’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie croniche, senza fare passi indietro rispetto all’eccellenza della nostra sanità. Auspichiamo che Estar nel medio termine potrà dare servizi, non solo al servizio sanitario, ma anche ad enti locali ed alla Regione stessa, confermando il sistema Toscana come punto di riferimento nazionale. ”.

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Regione, Rudi Russo aderisce al gruppo PD. La decisione presentata stamani in conferenza stampa con Ferrucci e Parrini

consiglio_regionale3.10.2014 – Il consigliere regionale del Centro democratico, Rudi Russo, ha ufficializzato oggi in un incontro con la stampa la sua adesione al gruppo consiliare del Pd. A spiegare le motivazioni di questo passaggio, insieme a Russo, c’erano il capogruppo Pd, Ivan Ferrucci, il segretario toscano, Dario Parrini, il segretario pratese, Gabriele Bosi e il responsabile enti locali regionale, Stefano Bruzzesi.

«Una decisione che rafforza il lavoro del nostro gruppo in Consiglio  – ha commentato Ferrucci – e rende più stabile la maggioranza, anche perché Russo, in tutti questi anni, ha condiviso con noi il lavoro su tutti i principali punti del nostro programma di governo. Sono quindi contento di accoglierlo nel gruppo Pd e di fare insieme a lui l’ultimo pezzo di strada di questa legislatura».

Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario Parrini: «Siamo un partito a vocazione maggioritaria e anche per questo siamo aperte e inclusivi. Il PD è nato per essere la casa

del liberalismo sociale e del liberalismo di sinistra, e credo che la scelta di Russo sia stata dettata anche da questo riconoscimento».

«Per me si tratta di un passaggio naturale – ha spiegato lo stesso Russo – Sono sempre stato impegnato nel centrosinistra e ho sempre riconosciuto al Pd il ruolo di pilastro della coalizione. Il partito oggi ha maturato un atteggiamento nuovo, che lo rende in grado di accogliere al suo interno diverse esperienze. Il mio legame con l’Idv si ruppe con la decisione di Di Pietro di sostenere Ingroia e di stare fuori dal centrosinistra. Ho rotto per sostenere convintamente Bersani, attraverso l’adesione al progetto di Tabacci, e ritengo che i governi guidati dal Pd sono stati i migliori che il nostro paese abbia mai avuto».

 

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Regione, Rudi Russo aderisce al gruppo PD. La decisione presentata stamani in conferenza stampa con Ferrucci e Parrini

consiglio_regionale3.10.2014 – Il consigliere regionale del Centro democratico, Rudi Russo, ha ufficializzato oggi in un incontro con la stampa la sua adesione al gruppo consiliare del Pd. A spiegare le motivazioni di questo passaggio, insieme a Russo, c’erano il capogruppo Pd, Ivan Ferrucci, il segretario toscano, Dario Parrini, il segretario pratese, Gabriele Bosi e il responsabile enti locali regionale, Stefano Bruzzesi.

«Una decisione che rafforza il lavoro del nostro gruppo in Consiglio  – ha commentato Ferrucci – e rende più stabile la maggioranza, anche perché Russo, in tutti questi anni, ha condiviso con noi il lavoro su tutti i principali punti del nostro programma di governo. Sono quindi contento di accoglierlo nel gruppo Pd e di fare insieme a lui l’ultimo pezzo di strada di questa legislatura».

Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario Parrini: «Siamo un partito a vocazione maggioritaria e anche per questo siamo aperte e inclusivi. Il PD è nato per essere la casa

del liberalismo sociale e del liberalismo di sinistra, e credo che la scelta di Russo sia stata dettata anche da questo riconoscimento».

«Per me si tratta di un passaggio naturale – ha spiegato lo stesso Russo – Sono sempre stato impegnato nel centrosinistra e ho sempre riconosciuto al Pd il ruolo di pilastro della coalizione. Il partito oggi ha maturato un atteggiamento nuovo, che lo rende in grado di accogliere al suo interno diverse esperienze. Il mio legame con l’Idv si ruppe con la decisione di Di Pietro di sostenere Ingroia e di stare fuori dal centrosinistra. Ho rotto per sostenere convintamente Bersani, attraverso l’adesione al progetto di Tabacci, e ritengo che i governi guidati dal Pd sono stati i migliori che il nostro paese abbia mai avuto».

 

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26 Settembre 2014

Marco Remaschi supervisore Pd Massa Carrara

Firenze, 26 settembre 2014 – La segreteria regionale del Pd della Toscana si è riunita questa sera per esaminare la situazione determinatasi all’interno del Coordinamento Territoriale del Pd di Massa Carrara.

All’unanimità è stato deciso di indicare il consigliere regionale Marco Remaschi quale supervisore.

A Remaschi spetterà il compito di verificare le numerose problematiche segnalate negli ultimi mesi da iscritti e di riferire in merito, in tempi celeri, alla segreteria regionale, che adotterà i necessari atti conseguenti.

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Marco Remaschi supervisore Pd Massa Carrara

Firenze, 26 settembre 2014 – La segreteria regionale del Pd della Toscana si è riunita questa sera per esaminare la situazione determinatasi all’interno del Coordinamento Territoriale del Pd di Massa Carrara.

All’unanimità è stato deciso di indicare il consigliere regionale Marco Remaschi quale supervisore.

A Remaschi spetterà il compito di verificare le numerose problematiche segnalate negli ultimi mesi da iscritti e di riferire in merito, in tempi celeri, alla segreteria regionale, che adotterà i necessari atti conseguenti.

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25 Settembre 2014

De Falco. Emiliano Poli: “Auspichiamo chiarimento in Parlamento”

emiliano_poli25 settembre 2014 – “Ho appreso con rammarico della rimozione dal settore operativo del capitano Gregorio De Falco, una persona che ha reso onore alla Capitaneria di porto, alla Marina Militare ed a tutta l’Italia.
Il grandissimo lavoro che giornalmente la Marina Militare sta svolgendo per il nostro paese è l’esempio della professionalità di tutte le nostre forze armate. Auspichiamo che il Ministro dei trasporti chiarisca al più presto, anche attraverso l’interrogazione presentata dal nostro deputato Federico Gelli, il motivo della rimozione dal settore operativo di una persona come il Capitano De Falco che ha gestito un’emergenza come quella del naufragio della Costa Concordia. Da parte mia ho sentito il dovere di scrivere [QUI LA LETTERA] al Contrammiraglio Arturo Faraone, Comandante della Capitaneria di porto di Livorno per esprimergli il mio stupore in merito a quanto accaduto”.

Così il responsabile sicurezza e legalità del PD toscano Emiliano Poli.

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23 Settembre 2014

Sanità. Magi, Gallo, Caliani (PD): “Estar opportunità di innovazione unica in Italia”

magi gallo“Con l’Estar, il Servizio sanitario della Toscana ha un’opportunità d’innovazione e maggiore sostenibilità, uniche sullo scenario nazionale. La scelta di un solo ente per le aziende sanitarie toscane, anziché i tre ex enti di area vasta, è coraggiosa e impegnativa. Estar dovrà fornire servizi alle aziende sanitarie per raggiungere obiettivi di miglioramento e razionalizzazione. La gestione logistica unica regionale e la centralizzazione degli acquisti (che peraltro anticipa gli obiettivi di spending review nazionale) produrranno quelle ottimizzazioni di spesa che possono liberare le risorse necessarie al rinnovamento. Ma la sfida più grande è la riorganizzazione delle competenze nei settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dell’ingegneria clinica, motori dell’innovazione del servizio sanitario. Innovazione che è essenziale per affrontare nuove sfide, come quella dell’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie croniche, senza fare passi indietro rispetto all’eccellenza della nostra sanità. Auspichiamo che Estar nel medio termine potrà dare servizi, non solo al servizio sanitario, ma anche ad enti locali ed alla Regione stessa, confermando il sistema Toscana come punto di riferimento nazionale. Ieri la commissione sanità del consiglio regionale ha dato parere positivo alla nomina a direttore generale Estar di Nicolò Pestelli: siamo certi che le capacità manageriali e professionali dimostrate saranno necessarie a cogliere questa fondamentale opportunità di crescita per la Toscana, in salute e non solo”.

Così la responsabile sanità del Pd toscano Stefani Magi e il responsabile innovazione Filippo Gallo, con il responsabile del forum innovazione e trasferimento tecnologico, Mauro Caliani, commentano le prospettive di Estar.  

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Pista aeroporto Firenze. Zappacosta: “Auspichiamo chiarimento. Il Pit punto di equilibrio tra sviluppo e rispetto territorio”

carmine-zappacosta“Auspichiamo un incontro tra Regione, Enac e le società aeroportuali della Toscana per un chiarimento, affinchè si possa mettere fine a discussioni sulla lunghezza della pista di Firenze che potrebbero mettere a rischio l’intera operazione. Il PD toscano sostiene la posizione già presa e contenuta nel Pit, che coniuga e mette in equilibrio il rispetto del territorio e lo sviluppo. La nuova pista di Peretola non deve essere neppure un metro in più di quanto occorre per la sicurezza. Per quanto riguarda il sistema aeroportuale toscano non prescindiamo dal sistema unico: voli internazionali e low cost a Pisa (obiettivo 6,5 milioni di passeggeri), voli business e breve-medio raggio a Firenze (obiettivo 4,5 milioni di passeggeri). Come Pd daremo il nostro sostegno anche a una progettualità infrastrutturale che colleghi in maniera veloce i due aeroporti, a partire dal sistema  ferroviario, e in tal senso un’occasione potrebbe essere anche il rafforzamento della Prato – Lucca – Pisa”.

Così Carmine Zappacosta, responsabile infrastrutture del PD della Toscana,  dopo il consiglio di amministrazione di Enac di ieri che ha discusso sulla lunghezza della nuova pista dell’aeroporto di Firenze individuando la lunghezza di 2400 metri.

“Per quanto abbiamo appreso, dal pronunciamento di Enac sui 2400 metri per la pista non si evince se l’obiettivo di 4,5 milioni di passeggeri a Firenze sia comunque realizzabile con una pista inferiore. Gli aspetti della sicurezza come sempre dovranno essere fondati su dati tecnici e non sulla discrezionalità. Su questo presteremo la massima attenzione. Per fare un esempio, all’aeroporto di Ciampino si raggiungono più di 4,7 milioni di passeggeri con una pista di 2200 metri. A Firenze si può arrivare all’obiettivo di 4,5 milioni non consumando territorio ulteriore rispetto a quanto già previsto dal Pit. Speriamo che la vicenda si risolva al più presto per passare quanto prima ai fatti, a partire da un grande processo di partecipazione sui progetti esecutivi con particolare attenzione al territorio pratese”.

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Pista aeroporto Firenze. Mazzeo: “Al fianco della Regione”

antonio mazzeo 2“Ribadiamo quanto deciso dagli organismi del PD della Toscana e cioè l’appoggio al Pit approvato dal consiglio regionale. La scelta di ENAC è incomprensibile. Bisogna evitare in tutti i modi il rischio di squilibri del sistema aeroportuale toscano e dello sviluppo dei territori toscani”.

Così il responsabile organizzazione del Pd della Toscana, Antonio Mazzeo, dopo il consiglio di amministrazione di Enac di ieri che ha discusso sulla lunghezza della nuova pista dell’aeroporto di Firenze individuando la lunghezza di 2400 metri.

“Siamo quindi al fianco della Regione per le iniziative che riterrà opportune. Nel frattempo auspichiamo che il Governo, per quanto nelle sue facoltà, intervenga e che Enac torni sulla sua scelta e svolga il suo compito di ente regolatore, rispettando la decisione della Regione a cui spetta la pianificazione urbanistica e di sviluppo del territorio”.    

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15 Settembre 2014

“È una legge corretta e democratica”, intervento di Dario Parrini sul Tirreno

intervento-parrini-legge-elettorale15 settembre 2014 – “Approvata la nuova legge elettorale regionale, il Pd toscano può affermare con fierezza di aver mantenuto tutti gli impegni di riforma istituzionale assunti coi cittadini: abbiamo ridotto da 55 a 40 i consiglieri regionali e da 10 a 8 gli assessori; abbiamo rottamato una brutta legge elettorale reintroducendo le preferenze e permettendo ai cittadini di tornare a contare molto di più delle segreterie dei partiti; per primi in Italia useremo il doppio turno e più di ogni altra regione promuoveremo la parità di genere. Tutto questo senza venir meno al principio che le regole del gioco si cambiano con la principale forza di opposizione, e con un accordo nel quale abbiamo ottenuto assai più di quanto abbiamo concesso. Sulla questione del premio di maggioranza non posso condividere ciò che ha scritto ieri su queste pagine Emanuele Rossi. Il quale, credo per un equivoco, ha indicato come limite della nuova legge elettorale quello che è in realtà uno dei suoi maggiori pregi: la “democratizzazione” del premio di maggioranza in un sistema che, come tutti gli altri sistemi elettorali regionali e comunali, e a differenza del sistema per eleggere i parlamentari, poggia sull’elezione diretta del presidente dell’organo esecutivo. Se, come sostiene Rossi, il “premio alla toscana” fosse sospettabile di incostituzionalità, lo sarebbero due volte tanto tutti gli altri sistemi elettorali regionali, alcuni dei quali modificati di recente. In Toscana, secondo la nuova legge, un candidato presidente che dovesse prevalere con il 38% – e che fosse collegato a liste che, a causa di un massiccio voto disgiunto, si fermassero al 32% – sarebbe costretto, per ottenere il premio di maggioranza, a un turno di ballottaggio. Questa garanzia ad oggi esiste solo in Toscana. In Lombardia (legge 17/2012), nell’ipotesi di lavoro di cui sopra, si attribuirebbe subito alla coalizione del presidente, senza nessun ballottaggio, il 55% dei seggi, e questo per assurdo avverrebbe anche se il presidente vincesse col 30%. La legge lombarda, come quella di tutte le altre regioni, è a turno unico e non prevede che l’assegnazione di un cospicuo premio sia subordinata al raggiungimento di una quota minima di consensi. Le cose stanno così anche in Emilia-Romagna, secondo la legge 21/2014. E stanno così anche in Piemonte, dove si è votato meno di quattro mesi fa. E stanno così anche altrove. E soprattutto stanno così nella legge elettorale universalmente ritenuta la più efficiente del sistema italiano: quella con cui dal 1993 si eleggono direttamente i sindaci nei comuni con più di quindicimila abitanti (che è anche la legge con cui si sono eletti i presidenti delle giunte provinciali finché le province non sono diventate enti di secondo grado). Salvo alcune differenze, la legge dei sindaci del 1993 nasce dalla stessa filosofia che ha ispirato la nuova legge toscana: elezione diretta e congiunta del vertice del potere esecutivo e dell’assemblea elettiva; attribuzione di un forte premio di maggioranza al superamento di una soglia prestabilita; possibilità che la coalizione del candidato sindaco vincitore prenda il 60% dei seggi anche in presenza di un significativo voto disgiunto. Se, quindi, avesse ragione Rossi, dovremmo indiziare di incostituzionalità tutti i sistemi elettorali delle regioni italiane e il sistema di elezione diretta del sindaco. La qual cosa non sembra né possibile né ragionevole. Né credo che il professor Rossi, per il quale provo sincera stima, la pensi”

Dario Parrini, segretario regionale del Pd

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