«Se vince il No non è vero che non cambia nulla; se vince il No ci teniamo la Costituzione più bella del mondo, quella che per settant’anni ha comunque assicurato pace e libertà al nostro Paese»: suona pressappoco così una delle obiezioni provenienti dal variegato e composito “fronte del No” alla riforma costituzionale, quella che tutti noi saremo chiamati ad approvare domenica 4 dicembre. E non c’è dubbio che si tratti di un argomento che per molti, specie a sinistra, abbia una fascinazione: è difficile negare che è anche grazie alla nostra bella Costituzione che l’Italia sia diventato il grande Paese che era e, nonostante tutto, continua ad essere. La suggestione è forte, dunque, anche perché indiscutibilmente poggiata su una evidenza storica.

E però, anche se la suggestione è forte, l’obiezione che essa vorrebbe fondare è invece, come si dice in “giuridichese”, totalmente inconferente. Perché è certamente vero che se vince il “No” ci teniamo la Costituzione più bella del mondo. Ma è altrettanto vero che questo varrà anche se vince il “Sì”: perché la Costituzione continuerà ad essere «quella del ‘48» anche se “passa” la riforma Renzi-Boschi, rimanendo immutata nella sua parte più importante, quella che davvero la contraddistingue e la rende “bella” sul piano valoriale e programmatico.

Sì, perché, come hanno osservato autorevoli commentatori, la riforma di cui si discute NON è una “nuova” Costituzione, bensì tutt’al più un tentativo di… “manutenzione straordinaria” della Costituzione del ’48; un tentativo di rendere più efficiente e razionale l’assetto organizzativo dei pubblici poteri che non tocca minimamente il sistema dei principi fondamentali e dei rapporti tra cittadini e poteri; e non tocca neppure quello che potremmo definire l’assetto “programmatico” della nostra Costituzione, espresso in particolare dal principio di eguaglianza sostanziale (art. 3, secondo comma) e dalle disposizioni sui rapporti economici e sui diritti sociali contenute nella Parte Prima. Così come neppure vengono modificate – se non apportando alcuni limitati correttivi in senso rafforzativo – le garanzie previste dalla Costituzione, quelle che costituiscono il sistema dei “contrappesi” a tutela di tutti noi: Presidente della Repubblica, Corte costituzionale, potere giudiziario.

L’argomentazione in base alla quale cambiando la Seconda Parte si vada ad incidere sulla Prima di per sé non prova nulla: si dovrebbe dimostrare che questa “incidenza” vada a peggiorare l’assetto della Prima Parte, ma nessuno è stato in grado di farlo, al netto di formule stereotipate che in questi mesi abbiamo sentito e letto ma che, nonostante siano ripetute ad ogni piè sospinto, rimangono prive di ogni aderenza alla realtà e al testo della riforma. Lo dimostra il fatto che ogni volta alla domanda diretta «ci dite dove sta scritto nel testo quel che voi paventate?» le risposte si facciano improvvisamente – e leopardianamente – vaghe come costellazioni stellari.

La Costituzione è la casa di tutti noi, e ogni casa è fatta di molte parti. Ci sono le fondamenta, i muri portanti, gli impianti, eccetera eccetera. Quel che si sta tentando di fare non è costruire nuove fondamenta o nuove mura, ma semplicemente “adeguare” alcuni impianti alle nuove esigenze della realtà contemporanea, mettendo finalmente mano a quella operazione di manutenzione straordinaria di cui questa nostra bella casa aveva bisogno da molto tempo.

Ecco perché dobbiamo votare Sì al referendum di domenica: per “tenerci” la nostra Costituzione del ’48 e renderla al tempo stesso più vicina a noi e ai nostri bisogni. Insomma, per farla ancora più “bella”.

Maurizio Bozzaotre

Resp. Forum Riassetto Istituzionale

PD Toscana

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Firenze

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“Tra due giorni si vota per il referendum costituzionale.
Io voterò Sì.
Spero che lo farai anche tu.
Voterò Sì per far passare cambiamenti attesi da tanto tempo che renderanno l’Italia più forte, semplice, stabile e credibile.
Voterò Sì perché è assurdo non realizzare nemmeno le cose che per anni e anni tutti hanno definito indispensabili.
Abbiamo due camere doppioni che danno entrambe la fiducia al governo e si rimpallano le leggi ostacolandosi a vicenda.
Non è meglio cambiare? Sì.
Abbiamo un’enormità di conflitti tra Stato e Regioni perché non è chiaro chi deve fare che cosa.
Non è meglio cambiare? Sì.
Abbiamo l’occasione di abolire il Cnel  e i contributi pubblici ai gruppi politici regionali e di ridurre da 945 a 730 il numero dei parlamentari.
Non è meglio farlo? Sì.
Abbiamo l’occasione di far scegliere i senatori non più da 45 milioni ma da 50 milioni di italiani dando il diritto di votare per i senatori anche a 5 milioni di ragazzi tra 18 e 25 anni che oggi non hanno questo diritto.
Non è meglio farlo? Sì.
Abbiamo l’occasione di rendere di fatto obbligatorio il coinvolgimento delle minoranze nella scelta del Presidente della Repubblica e di potenziare gli istituti di garanzia democratica come i referendum, le proposte di legge di iniziativa popolare e i diritti delle opposizioni in Parlamento.
Non è meglio farlo? Sì.
La riforma costituzionale merita di essere sostenuta.
Non è perfetta, perché nessuna riforma lo è.
Ma non vi è alcun dubbio che fa compiere all’Italia un importante passo avanti”.
DARIO PARRINI, SEGRETARIO PD TOSCANA
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Firenze

locandina bastaunsiCi sono tante ragioni per votare sì al referendum, ma una su tutte é più importante del superamento del bicameralismo perfetto, dell’eliminazione degli enti inutili, della riduzione dei parlamentari e del taglio agli stipendi e ai rimborsi dei consiglieri regionali. É l’idea che l’Italia sia un paese che può ancora cambiare, che non si abbatte, quando cade si rialza ed ha il coraggio di scegliere per dare un futuro migliore ai suoi figli. Un’Italia che non si arrende alla paura, ma costruisce speranza. Un’Italia capace di fornire un alveo dove far scorrere le energie vitali delle sue imprese, dell’associazionismo sociale e culturale, di quella parte della Pubblica amministrazione che la rende  orgogliosa, come la sanità e la  scuola.
Non un’utopia, ma la volontà civica di veder funzionare lo Stato in maniera più semplice ed  efficace, senza un parlamento svuotato dai decreti legge del governo e svilito dai rimpalli tra le camere che perdono nel bosco il senso del proprio agire.
La Costituzione del ’48 che incontra la Costituzione materiale, quella della realtà effettiva delle forze politiche, economiche e sociali,  per attuare quei principi fondamentali che ancora oggi sono vivi, a maggior ragione perché  disattesi. Come un programma di azione, ideale e concreto, per superare lo scarto tra quello che è e quello che vorremmo che fosse.
Riccardo Nocentini, coordinamento Pd Toscana
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Firenze

 

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Rush finale per la campagna referendaria a favore del SÌ anche in Toscana, dove venerdì sera alle 21 si chiude la campagna nazionale con Matteo Renzi in Piazza Signoria a Firenze.

 

Oggi il comitato regionale del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre diffonde il dato finale dei comitati che si sono formati nella regione in questi mesi, che ha raggiunto quota mille: circa 300 a Firenze, 150 tra Prato e Pistoia, 250 nell’area di Lucca e Massa Carrara, 150 tra Pisa e Livorno, 150 nell’area della Toscana sud. I comitati, con almeno 5 componenti ciascuno, sono stati formati prevalentemente con una logica territoriale, in frazioni o quartieri, ma è consistente anche la diffusione di comitati tematici su sanità, o composti da giuristi o studenti, per fare alcuni esempi.

 

Sempre oggi anche in Toscana decine di sindaci sono scesi in piazze e strade dei loro comuni per la giornata di mobilitazione #bastaunsindaco.

 

“Devo ringraziare dirigenti, amministratori, militanti, che non si sono risparmiati. Hanno dato il massimo e continueranno a impegnarsi a fondo anche nei prossimi giorni, fino all’ultimo secondo della campagna elettorale. La riforma costituzionale semplifica il Paese e lo rende più efficace, stabile, governabile. Grazie alla riforma avremo una politica che potrà affrontare meglio i problemi economici e sociali e che costerà di meno. I senatori diminuiranno da 315 a 100, non avranno indennità e a sceglierli continueranno ad essere i cittadini, anche i cinque milioni di italiane e di italiani che hanno meno di 25 anni e che per questo oggi non possono votare per il Senato. Col Sì l’Italia diventerà più forte in Europa, dove potrà far valere più incisivamente le proprie ragioni. La vittoria del No va evitata perché la bocciatura di riforme indispensabili e di assoluto buonsenso come quelle che noi proponiamo aprirebbe nel Paese una fase di incertezza dannosa e di instabilità, col rischio di un salto nel buio che avrebbe ricadute negative su famiglie e imprese” spiega il segretario PD Dario Parrini. “È inoltre evidente che l’alternativa è tra questa riforma o nessuna riforma per chissà quanti anni. O Sì o mai più. O si sblocca il Paese o si torna nella palude dei veti incrociati, alla stagione dell’immobilismo e dell’impotenza riformatrice. Questa è la scelta che dovremo fare il 4 dicembre. L’Italia non può lasciarsi sfuggire questa occasione perché non può permettersi governicchi o governi tecnici che, come l’ultimo che abbiamo avuto, approvano stangate in nome del “ce lo chiede l’Europa”. Da questo punto di vista abbiamo già dato con le tasse di Monti e la riforma Fornero. Il bis di una cosa del genere è da scongiurare a ogni costo.”

 

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Di seguito alcuni degli eventi dell’agenda di domani, 30 novembre, in Toscana: alle 21 alla Stazione Leopolda di Pisa iniziativa con Valeria Fedeli vicepresidente del Senato, Marco Filippeschi sindaco di Pisa e Oreste Sabatino segretario provinciale dei Giovani Democratici.
A Pisa appuntamento organizzato dai comitati “Si per un’Italia in salute” alle 21 presso la Sala Concorde dell’Hotel Galilei. Intervengono l’onorevole Federico Gelli responsabile sanità del Pd, Walter Ricciardi, Presidente Istituto Superiore Sanità  e Antonio Alberto Azzena già ordinario di Diritto Amministrativo nelle Università di Sassari e Pisa. Al salone delle terme di Casciana alle 21.30 interviene la deputata Pd Maria Chiara Carrozza.

 

A Cortona (AR) alla sala civica Fratta, alle 20.45, ci saranno l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, il vicesindaco Tania Salvi e Alessia Gualdani del comitato “Basta un sì Arezzo Imprese”.

Alle 18 al Circolo Arci San Pietro in Palazzi a Cecina (LI) ci sarà il sottosegretario Silvia Velo con il segretario Pd di federazione Lorenzo Bacci e quello comunale Giuseppe Costantino.

Alle 18.30, in via Forlanini 162, nella sede Pd di Firenze, Vannino Chiti discuterà del nuovo Senato.

In provincia di Grosseto incontro dal titolo “In odore di riforma” all’agriturismo “Giuncola & Granaiolo” di Alberese con Valentina Culicchi (responsabile agricoltura PD Toscana), Francesco Gazzetti (consigliere regionale) e Marco Simiani (segretario provinciale Pd Grosseto) e il senatore PD Vannino Chiti. Sempre alle 21 al centro civico di Sticciano, il capogruppo in Regione Leonardo Marras incontra i cittadini. Alle 21 incontro anche nella sala consiliare del comune di Castel del Piano.

A Prato cena del Comitato Sportivi per il Sì alla pizzeria L’Etrusco.

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Firenze

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29 ottobre 2016 – Sono oltre 4000 i toscani in Piazza del Popolo a Roma per la manifestazione nazionale del Pd “La piazza è del popolo. Sì a un’Italia più forte, sì a un’Europa più giusta”. Dalla regione partiti questa mattina 60 bus e un treno speciale con a bordo, insieme a 500 militanti, il ministro Maria Elena Boschi.
“Il Pd della Toscana anche questa volta ha dimostrato di essere una grande comunita’ di persone che dedicano il loro tempo a una causa comune in cui crediamo, quella per un partito riformista che ha iniziato a cambiare davvero le cose. E la riforma costituzionale che a dicembre passera’al vaglio dei cittadini ne e’l’esempio principale. Istituzioni al passo con i tempi e stabilita’ sono gli ingredienti della credibilita’ dell’Italia in Europa, che gia’ha visto una svolta grazie al nuovo corso politico iniziato con il governo Renzi. Quella che vogliamo e’un’Europa che non sia solo monetaria, ma politica, solidale e non chiusa negli interessi nazionali. Solo cosi’ potremo combattere quell’onda di demogagia che investe il nostro continente e che si alimenta di paura e diffidenza” dice il segretario del Pd toscano Dario Parrini da Roma, dove e’arrivato con uno dei bus dei militanti dell’empolese.
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Firenze

 

bandierepd

Anche dalla Toscana il Partito Democratico si mobilita per la manifestazione del prossimo 29 ottobre con Matteo Renzi in Piazza del popolo a Roma, dal titolo “La piazza è del popolo. Sì a un’Italia più forte, sì a un’Europa più giusta”. Un treno speciale da Firenze e decine di bus partiranno da tutti i territori. Per i posti ancora disponibili iscritti e militanti potranno contattare la propria federazione provinciale di riferimento.

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EMPOLI info@pdempoli.it 0571700023
GROSSETO territoriale@pdgrosseto.it 0564450509
LIVORNO segreteria@pdlivorno.it 0586219348
SIENA pd@sienapartitodemocratico.it 3928685147
FIRENZE METROPOLITANO info@pdfi.it 055503201
PISTOIA pdpistoia@pdpistoia.it 0573976395
LUCCA pdterritorialelucca@gmail.com 0583955194
VERSILIA info@pdversilia.it 058432202
VAL DI CORNIA-ELBA pd@pdvaldicornia.com 0565222504
PISA info@pdpisa.it 05045321
PRATO partitodemocraticoprato@gmail.com 057432141
AREZZO info@pdarezzo.net 0575354821
MASSA CARRARA info@partitodemocratico.ms.it 058571484

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Firenze

15 ottobre 2016 – Questa mattina a Firenze la convention toscana dei comitati per il Sì al referendum costituzionale. Sul palco volontari e promotori si sono alternati per scambiarsi idee e iniziative con il sottosegretario Luca Lotti, il presidente del comitato regionale Stefano Ceccanti, il responsabile della campagna Corrado Besozzi, il segretario e vicesegretario del PD toscano Dario Parrini e Antonio Mazzeo.

Sono già 617 – è stato riferito oggi – i comitati attivati nella regione. E sempre oggi è stata lanciata la campagna di ascolto regionale “Dubbi sul referendum? Vieni a parlarne con noi”. Chiunque potrà contattare la sede toscana del comitato per il SI’ al numero 392.3256403 o 055.33940 o via mail a toscanaperilsi@gmail.com fissando un appuntamento per incontrare e confrontarsi direttamente con il segretario regionale del Pd ed esponenti del comitato per il Si’.

Siamo convinti delle ragioni del sì, affinché si alleggerisca la burocrazia e finiscano i conflitti tra Stato e Regioni, affinché la politica costi meno e funzioni meglio, riducendo il numero dei parlamentari, superando il bicameralismo paritario,riducendo gli stipendi dei consiglieri regionali e abolendo il Cnel. E siamo altrettanto convinti che se spieghiamo il merito della riforma, le ragioni del Sì non potranno che prevalere. Per questo riteniamo che neppure un contatto con gli elettori interessati a capire vada perso. E quindi, oltre al lavoro dei tantissimi comitati che stanno nascendo sui territori, anche in prima persona siamo a disposizione di chiunque abbia dubbi su questa riforma” ha spiegato Dario Parrini.

Nel corso dell’iniziativa è stato anche presentato un video di testimonial toscani per il sì tra cui Valentino Mercati, imprenditore e fondatore di “Aboca”, l’oro olimpico di scherma e allenatore della nazionale paralimpica Simone Vanni, Stefano Guarnieri, promotore della legge sull’omicidio stradale e il pittore Giampaolo Talani.

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Firenze

15 ottobre 2016 – Questa mattina a Firenze la convention toscana dei comitati per il Sì al referendum costituzionale. Sul palco volontari e promotori si sono alternati per scambiarsi idee e iniziative con il sottosegretario Luca Lotti, il presidente del comitato regionale Stefano Ceccanti, il responsabile della campagna Corrado Besozzi, il segretario e vicesegretario del PD toscano Dario Parrini e Antonio Mazzeo.

Sono già 617 – è stato riferito oggi – i comitati attivati nella regione. E sempre oggi è stata lanciata la campagna di ascolto regionale “Dubbi sul referendum? Vieni a parlarne con noi”. Chiunque potrà contattare la sede toscana del comitato per il SI’ al numero 392.3256403 o 055.33940 o via mail a toscanaperilsi@gmail.com fissando un appuntamento per incontrare e confrontarsi direttamente con il segretario regionale del Pd ed esponenti del comitato per il Si’.

Siamo convinti delle ragioni del sì, affinché si alleggerisca la burocrazia e finiscano i conflitti tra Stato e Regioni, affinché la politica costi meno e funzioni meglio, riducendo il numero dei parlamentari, superando il bicameralismo paritario,riducendo gli stipendi dei consiglieri regionali e abolendo il Cnel. E siamo altrettanto convinti che se spieghiamo il merito della riforma, le ragioni del Sì non potranno che prevalere. Per questo riteniamo che neppure un contatto con gli elettori interessati a capire vada perso. E quindi, oltre al lavoro dei tantissimi comitati che stanno nascendo sui territori, anche in prima persona siamo a disposizione di chiunque abbia dubbi su questa riforma” ha spiegato Dario Parrini.

Nel corso dell’iniziativa è stato anche presentato un video di testimonial toscani per il sì tra cui Valentino Mercati, imprenditore e fondatore di “Aboca”, l’oro olimpico di scherma e allenatore della nazionale paralimpica Simone Vanni, Stefano Guarnieri, promotore della legge sull’omicidio stradale e il pittore Giampaolo Talani.

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Firenze

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30 settembre 2016 – Inaugurata oggi la sede operativa dei comitati per il Si’ della Toscana.

L’ufficio si trova nei locali del PD regionale in Via Forlanini 162 e sarà aperto ogni giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. La sede avrà funzioni di supporto delle attività di tutti i comitati dei territori. I responsabili sono Marzia Cappelli e Andrea Anichini, contattabili al numero 392.3256403 e alla mail toscanaperilsi@gmail.com.

 

Sempre oggi, nell’ambito del percorso formativo iniziato in Toscana nei mesi scorsi, i volontari arrivati dai territori hanno incontrato a Firenze David Hunter, spin doctor nel 2012 nella campagna elettorale di Obama insieme a Jim Messina. In apertura del seminario con Hunter, il responsabile operativo della campagna per il Si’, Corrado Besozzi, ha spiegato che nei prossimi giorni ai volontari sarà affidata l’apertura di sportelli informativi per il si’ in tutte le province della regione.

 

Annunciata oggi dal vicesegretario del Pd Antonio Mazzeo anche una convention di tutti i comitati della Toscana in programma per il 15 ottobre a Firenze.

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Firenze

foto comitato
28 settembre 2016 – “I comitati sono ancora in corso di costituzione e registrazione,  quindi i numeri attuali sono  parziali. Al momento ci risultano in Toscana circa 400 comitati per il Sì già attivi. Ma altre centinaia ne arriveranno nei prossimi giorni e siamo molto contenti che Matteo Renzi abbia scelto la Toscana per aprire ufficialmente domani la campagna referendaria per il Si'”.
Così Antonio Mazzeo, vicesegretario del PD della Toscana, intervenendo a margine di una conferenza stampa organizzata dall’associazione SocialDem, che ha costituito una rete di 60 comitati nella regione.
“Fare campagna elettorale significa estendere la conoscenza dei contenuti della riforma, parlare agli incerti o ai non ancora informati. Siamo sicuri che parlando del merito, le ragioni del si’ prevarranno senza dubbio: meno posti e meno costi della politica; iter delle leggi più veloce, fine dei conflitti tra stato e regioni, che può sembrare un tema astratto, ma invece crea spesso paralisi normative con danni alla vita quotidiana delle persone e all’economia.
Ci sono più canali complementari che utilizzeremo per la campagna. Certamente sono importanti  i social, per un target più giovane, i mezzi di informazione, ma servono anche iniziative più tradizionali come porta a porta e incontri di quartiere” ha concluso Mazzeo.

“Venerdì pomeriggio a Firenze – ha annunciato Mazzeo – abbiamo organizzato una giornata di formazione dei volontari toscani dei comitati per il Sì con David Hunter, che insieme a Jim Messina ha coordinato la campagna di Obama nel 2012”.

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