Spinelli: “Sostegno alla campagna #noinonciinchiniamo” dei Giovani Democratici di Corleone”

#noinonciinchiniamo

“E’ di pochi giorni fa l’ultimo ‘inchino’ in omaggio del boss durante una processione religiosa. Ma si è trattato stavolta di un episodio più forte e clamoroso degli altri, per il valore, anche simbolico, dei luoghi e delle persone coinvolti: il centro di Corleone, il regno dei padrini storici di Cosa Nostra, e nientemeno che Ninetta Bagarella, la moglie del ‘capo dei capi’ Totò Riina, in galera da tredici anni. Per questo dobbiamo vederlo come un segnale, un avvertimento mafioso, ovvero che la mafia vuole rialzare la testa laddove è stata più duramente colpita, che vuole tornare ai fasti di un tempo.

Tra le reazioni, oltre ai vari ‘non deve succedere mai più’, c’è quella a dir poco sorprendente del Sindaco Leoluchina Savona, che smentisce addirittura che l’evento sia avvenuto, così come la presenza in paese di Ninetta Bagarella. Non a caso, i consiglieri comunali Pd, da mesi ne chiedono le dimissioni, tra le altre cose, per l’aver nascosto alcune sue precedenti condanne per falsa testimonianza, falso ideologico in atto pubblico e truffa. Tra questi consiglieri Pd c’è Dino Paternostro, storico movimentista corleonese, sindacalista, giornalista e da anni impegnato nel fronte della legalità e della lotta alla mafia, che insieme a un gruppo di ragazzi e ai Giovani Democratici di Corleone ha raccolto le voci dei “corleonesi onesti” e lanciato lo slogan #noinonciinchiniamo, che campeggia in due striscioni appesi nella piazza intitolata a Falcone e Borsellino.

A tutti loro, a Dino Paternostro, che per questo è stato attaccato su facebook dal genero di Riina e ai Giovani Democratici di Corleone va un ringraziamento e il massimo supporto ideale da parte del Pd toscano. Per la loro campagna, che sta ottenendo grande visibilità anche sui media nazionali, e per il loro messaggio chiaro, rivolto anche ai concittadini che parlano di ‘notizia gonfiata’, con il quale vogliono esprimere il dissenso e prendere le distanze dalla cultura mafiosa e dimostrare che a Corleone si continua a lottare per la legalità e ci sono tante persone che di fronte alla mafia non vogliono inchinarsi”.

Così Serena Spinelli, responsabile sicurezza e legalità del Pd toscano, esprime il sostegno alla campagna #noinonciinchiniamo dei Giovani Democratici di Corleone in merito alla vicenda della processione di San Giovanni di Corleone su cui la Procura di Termini Imerese ha disposto accertamenti.