3 Novembre 2011

Alluvione Lunigiana, il Pd raccoglie fondi
per aiutare la popolazione

Sulla Lunigiana torna a scendere la pioggia. Si guarda il cielo con paura, ma non si smette di lavorare per cercare di riportare alla normalità i paesi colpiti dal nubifragio di martedì 25 e mercoledì 26 ottobre.

La macchina della solidarietà intanto si è messa in moto. E accanto ai tanti volontari che continuano a scavare per cercare gli ultimi dispersi, è sceso in pista anche il Partito Democratico. Il Pd di Massa Carrara ha aperto un conto corrente bancario per raccogliere fondi da destinare alla popolazione della Lunigiana colpita dalla tragedia. Il conto corrente è attivato alla Cassa di Risparmio di Carrara.

Il Pd della Toscana rivolge l’invito a contribuire  tramite bonifico bancario:

PARTITO DEMOCRATICO DI MASSA-CARRARA codice IBAN IT82U0611024500000082067680, causale: donazioni alluvionati Lunigiana.

La raccolta fondi troverà spazio anche alla manifestazione nazionale di sabato a Roma. Sarà allestito un gazebo dove sarà possibile effettuare la donazione. Inoltre sarà pubblicizzato il numero 45500 per un contributo agli alluvionati via sms.

Intanto, si aggrava il bilancio dell’alluvione: tra la Lunigiana e lo Spezzino, il numero delle vittime è salito a dieci, e ancora tre sono le persone che risultano disperse.

Il Pd Toscana esprime “vicinanza alle popolazioni investite dalla tragedia”. “Vogliamo rivolgere un pensiero di solidarietà ai cittadini e in particolare alle famiglie che hanno perso i loro cari e ai tanti sfollati che in queste ore si trovano in una situazione di emergenza”, dicono il segretario Andrea Manciulli e il responsabile territorio Matteo Tortolini.

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Alluvione Lunigiana, il Pd raccoglie fondi
per aiutare la popolazione

Sulla Lunigiana torna a scendere la pioggia. Si guarda il cielo con paura, ma non si smette di lavorare per cercare di riportare alla normalità i paesi colpiti dal nubifragio di martedì 25 e mercoledì 26 ottobre.

La macchina della solidarietà intanto si è messa in moto. E accanto ai tanti volontari che continuano a scavare per cercare gli ultimi dispersi, è sceso in pista anche il Partito Democratico. Il Pd di Massa Carrara ha aperto un conto corrente bancario per raccogliere fondi da destinare alla popolazione della Lunigiana colpita dalla tragedia. Il conto corrente è attivato alla Cassa di Risparmio di Carrara.

Il Pd della Toscana rivolge l’invito a contribuire  tramite bonifico bancario:

PARTITO DEMOCRATICO DI MASSA-CARRARA codice IBAN IT82U0611024500000082067680, causale: donazioni alluvionati Lunigiana.

La raccolta fondi troverà spazio anche alla manifestazione nazionale di sabato a Roma. Sarà allestito un gazebo dove sarà possibile effettuare la donazione. Inoltre sarà pubblicizzato il numero 45500 per un contributo agli alluvionati via sms.

Intanto, si aggrava il bilancio dell’alluvione: tra la Lunigiana e lo Spezzino, il numero delle vittime è salito a dieci, e ancora tre sono le persone che risultano disperse.

Il Pd Toscana esprime “vicinanza alle popolazioni investite dalla tragedia”. “Vogliamo rivolgere un pensiero di solidarietà ai cittadini e in particolare alle famiglie che hanno perso i loro cari e ai tanti sfollati che in queste ore si trovano in una situazione di emergenza”, dicono il segretario Andrea Manciulli e il responsabile territorio Matteo Tortolini.

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2 Novembre 2011

Gd: “A Roma per ricostruire il Paese
e fare spazio al futuro”

Ecco le prime notizie del lunedì mattina: la disoccupazione giovanile al 29,3%, lo spread oltre i 410 punti, l’inflazione che sale molto più dei salari, il sud che piano piano si allontana sempre più dal nord.

Un Paese con un presente difficile e con un futuro incerto.

Che rischia di far diventare vittime dell’incapacità di una classe dirigente i propri giovani. Quelli che il debito non l’hanno fatto ma se lo sono trovato addosso, e che rischiano di pagarlo tutto con la cancellazione dello stato sociale, dei diritti sul lavoro, del diritto al lavoro, dei beni pubblici, del loro futuro, dell’Europa.

A Roma noi, la generazione dell’Erasmus, grideremo che casa nostra è l’Europa, ma che questa non ci piace: vogliamo quella che sognarono i padri del federalismo, la vogliamo compagna di vita delle persone, non delle lobby, attenta ai cittadini più che agli interessi dei singoli stati membri e della finanza.

Saremo in piazza per dire che la crisi non la può pagare chi lavora e produce, chi studia e chi ha meno, ma che bisogna chiedere un sacrificio prima di tutto a chi ha di più, e alla finanza e alla rendita, a quel pezzo di mondo che si è arricchito mentre la bolla gonfiava ed i salari diminuivano.

Grideremo che Marchionne non può essere il modello, ma neanche un mercato del lavoro come quello che abbiamo, e che la soluzione non può stare nei licenziamenti facili perchè tra poco non ci sarà più nessuno da licenziare. Noi che una pensione non l’avremo mai chiederemo una riforma delle pensioni, ma che serva a garantircene una, non a far quadrare i conti di uno stato che non riesce neanche a far pagare le tasse a chi dovrebbe e spende il doppio degli altri per mantenere gli sfizi di una politica viziata.

Saremo lì a difendere i beni e i servizi pubblici, perchè se sono pubblici coprono il bisogno, mentre quando diventano privati sono regolati dalla possibilità.

Si colorerà di noi quella piazza, delle bandiere arancioni di quelli che considerano i diritti civili come una cosa normale e i coetanei di altri colori cittadini a pieno titolo, quelli che guardano “generazione 1000€” con un pò di invidia e e centrali nucleari come una minaccia a vorrebbero viaggiare sui treni veloci e sulla banda larga. Ci saremo perchè vogliamo che si ricostruisca partendo dall’ambiente e dalla cultura, scioccati dallo spettacolo triste dei muri di Pompei che crollano e dai Paesi portati via dagli alluvioni.

Ci saremo per chiedere una riforma seria della scuola e dell’università, che apra spazio ai giovani insegnanti e ai ricercatori, liberando le energie che altrimenti fuggono all’estero, una riforma che renda la scuola più flessibile e la apra al mondo, valorizzi il merito senza abbandonare nessuno e metta al centro il diritto allo studio, come diritto al futuro.

Insomma, in piazza ci saremo, perchè crediamo che ci sia tanto da fare, ci saremo come per i referendum di giugno, come il 6 settembre ed il 7 ed il 15 ottobre.

Perchè la nostra generazione deve smettere di avere speranza e cominciare ad essere speranza, prendendo in mano la politica e cominciando a occuparsi del proprio futuro, senza conflitti generazionali ma con il protagonismo che deve avere chi in questo mondo ha da passare ancora molto tempo!

Per venire a Roma con noi manda una mail a gdtoscana@gmail.comQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , organizziamo pullman e treni speciali da ogni città della Toscana a 5€.

Giovani Democratici della Toscana

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Gd: “A Roma per ricostruire il Paese
e fare spazio al futuro”

Ecco le prime notizie del lunedì mattina: la disoccupazione giovanile al 29,3%, lo spread oltre i 410 punti, l’inflazione che sale molto più dei salari, il sud che piano piano si allontana sempre più dal nord.

Un Paese con un presente difficile e con un futuro incerto.

Che rischia di far diventare vittime dell’incapacità di una classe dirigente i propri giovani. Quelli che il debito non l’hanno fatto ma se lo sono trovato addosso, e che rischiano di pagarlo tutto con la cancellazione dello stato sociale, dei diritti sul lavoro, del diritto al lavoro, dei beni pubblici, del loro futuro, dell’Europa.

A Roma noi, la generazione dell’Erasmus, grideremo che casa nostra è l’Europa, ma che questa non ci piace: vogliamo quella che sognarono i padri del federalismo, la vogliamo compagna di vita delle persone, non delle lobby, attenta ai cittadini più che agli interessi dei singoli stati membri e della finanza.

Saremo in piazza per dire che la crisi non la può pagare chi lavora e produce, chi studia e chi ha meno, ma che bisogna chiedere un sacrificio prima di tutto a chi ha di più, e alla finanza e alla rendita, a quel pezzo di mondo che si è arricchito mentre la bolla gonfiava ed i salari diminuivano.

Grideremo che Marchionne non può essere il modello, ma neanche un mercato del lavoro come quello che abbiamo, e che la soluzione non può stare nei licenziamenti facili perchè tra poco non ci sarà più nessuno da licenziare. Noi che una pensione non l’avremo mai chiederemo una riforma delle pensioni, ma che serva a garantircene una, non a far quadrare i conti di uno stato che non riesce neanche a far pagare le tasse a chi dovrebbe e spende il doppio degli altri per mantenere gli sfizi di una politica viziata.

Saremo lì a difendere i beni e i servizi pubblici, perchè se sono pubblici coprono il bisogno, mentre quando diventano privati sono regolati dalla possibilità.

Si colorerà di noi quella piazza, delle bandiere arancioni di quelli che considerano i diritti civili come una cosa normale e i coetanei di altri colori cittadini a pieno titolo, quelli che guardano “generazione 1000€” con un pò di invidia e e centrali nucleari come una minaccia a vorrebbero viaggiare sui treni veloci e sulla banda larga. Ci saremo perchè vogliamo che si ricostruisca partendo dall’ambiente e dalla cultura, scioccati dallo spettacolo triste dei muri di Pompei che crollano e dai Paesi portati via dagli alluvioni.

Ci saremo per chiedere una riforma seria della scuola e dell’università, che apra spazio ai giovani insegnanti e ai ricercatori, liberando le energie che altrimenti fuggono all’estero, una riforma che renda la scuola più flessibile e la apra al mondo, valorizzi il merito senza abbandonare nessuno e metta al centro il diritto allo studio, come diritto al futuro.

Insomma, in piazza ci saremo, perchè crediamo che ci sia tanto da fare, ci saremo come per i referendum di giugno, come il 6 settembre ed il 7 ed il 15 ottobre.

Perchè la nostra generazione deve smettere di avere speranza e cominciare ad essere speranza, prendendo in mano la politica e cominciando a occuparsi del proprio futuro, senza conflitti generazionali ma con il protagonismo che deve avere chi in questo mondo ha da passare ancora molto tempo!

Per venire a Roma con noi manda una mail a gdtoscana@gmail.comQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , organizziamo pullman e treni speciali da ogni città della Toscana a 5€.

Giovani Democratici della Toscana

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1 Novembre 2011

Pd Empoli, Andrea Campigli è il nuovo segretario

La legge dei numeri dà ragione alla candidatura di Andrea Campigli, 27 anni, che da ieri, dopo essersi aggiudicato il circolo di Pozzale, è matematicamente il nuovo segretario del Partito Democratico di Empoli. Battuto lo sfidante Maurizio Cei.

Andrea Campigli è nato nel 1984 a Empoli, dove è cresciuto.  Ad 8 anni ha cominciato la sua esperienza nel gruppo Scout Empoli 2, esperienza che ha continuato fino all’età di 20 anni. Ha frequentato il liceo linguistico “Virgilio” e nel 2003 si è diplomato con la valutazione di 83/100.  L’anno successivo si è iscritto al corso di laurea in “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti” alla facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” a Firenze. Nel 2005 ha vinto il bando per il servizio civile internazionale che ha svolto per un anno in Romania presso il Consiliu Judetean di Brasov (l’istituzione paritetica alle nostre regioni) come rappresentante espatriato dell’Ong Medina di Borgo San Lorenzo. Durante questo periodo ha partecipato alla stesura e all’elaborazione di numerosi progetti finanziati dall’Unione Europea, dalla Regione Toscana e dal Ministero degli Esteri. Nel 2008 si è laureato con la votazione di 110 e lode. Negli anni dell’università ha preso parte a numerosi campi di lavoro in Bosnia, Croazia, Slovenia e Bielorussia. Parla quattro lingue (inglese, francese, tedesco, romeno). Nel 2008 ha cominciato a lavorare presso la Ditta Campigli Legnami con mansioni di magazziniere, montatore e successivamente rappresentante. Dal 2010 è responsabile della produzione e responsabile della gestione della qualità secondo ISO 9001/2008. Nel gennaio 2011 è diventato socio accomandatario dell’azienda. Ha la tessera del Pd dal 2007, anno della sua nascita, e dal 2010 frequenta attivamente il circolo Empoli Centro e l’assemblea comunale.

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28 Ottobre 2011

Manciulli: “Bene Bersani,
è l’ora dei fatti e delle responsabilità”

Il segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli: “Dalla Leopolda mi aspetto idee
e spirito costruttivo per la nostra sfida collettiva”

“Condivido pienamente l’intervista di oggi di Pier Luigi Bersani: offre una prospettiva seria e costruttiva per affrontare le sfide che attendono l’Italia”. Così il segretario del PD della Toscana Andrea Manciulli commenta le dichiarazioni rilasciate oggi dal segretario nazionale Bersani al Messaggero.

Bersani – dice Manciulli – mette al primo posto la situazione del Paese e i problemi reali delle persone, le due cose che non dobbiamo mai perdere di vista. Penso alle tante famiglie che ascoltano con angoscia le misure annunciate dal governo sulla libertà di licenziamento e sulle pensioni, senza sentire una sola parola sulla necessità che a pagare non siano sempre i soliti noti (lavoratori e pensionati) e che chi ha di più debba finalmente dare di più. Queste persone hanno bisogno di risposte concrete che questo governo e il centrodestra non sono capaci di dare. Qui viene il nostro compito, il compito del PD. E’ su questo, sulla capacità di dare una prospettiva certa ai tanti italiani in difficoltà e un futuro di prestigio all’Italia, che si giocherà il progetto del PD”.

“Stanno tramontando – continua il segretario del PD della Toscana – non solo un premier e un governo inconcludenti, ma un’epoca: quella in cui si pensava di guidare un Paese a colpi di slogan e di annunci ad effetto. Adesso la realtà chiede il conto. E’ l’ora dei fatti e dell’assunzione di responsabilità. Per questo condivido la prospettiva indicata da Bersani sulle alleanze, perché ciò che è necessario fare per l’Italia ha bisogno di una coalizione che possa governare. Sulle alleanze – dice Manciulli – il PD della Toscana è disponibile ad aprire un nuovo orizzonte per il bene dell’Italia. Tutto questo, come ha giustamente ribadito Bersani, va fatto proseguendo sulla strada del rinnovamento. Un vero rinnovamento all’interno di un progetto collettivo che tiene insieme idee e persone, come abbiamo fatto in Toscana, è di gran lunga più interessante e utile di qualsiasi sfida personale. C’è bisogno che tutti mettano le proprie capacità a servizio di un progetto. Per questo, così com’è successo nelle iniziative svolte fin qui – conclude Manciulli – spero che anche dalla Leopolda di Firenze, questo fine settimana, arrivino idee e uno spirito costruttivo utili alla nostra sfida collettiva e che non si intenda invece perseguire altre finalità”.

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Manciulli: “Bene Bersani,
è l’ora dei fatti e delle responsabilità”

Il segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli: “Dalla Leopolda mi aspetto idee
e spirito costruttivo per la nostra sfida collettiva”

“Condivido pienamente l’intervista di oggi di Pier Luigi Bersani: offre una prospettiva seria e costruttiva per affrontare le sfide che attendono l’Italia”. Così il segretario del PD della Toscana Andrea Manciulli commenta le dichiarazioni rilasciate oggi dal segretario nazionale Bersani al Messaggero.

Bersani – dice Manciulli – mette al primo posto la situazione del Paese e i problemi reali delle persone, le due cose che non dobbiamo mai perdere di vista. Penso alle tante famiglie che ascoltano con angoscia le misure annunciate dal governo sulla libertà di licenziamento e sulle pensioni, senza sentire una sola parola sulla necessità che a pagare non siano sempre i soliti noti (lavoratori e pensionati) e che chi ha di più debba finalmente dare di più. Queste persone hanno bisogno di risposte concrete che questo governo e il centrodestra non sono capaci di dare. Qui viene il nostro compito, il compito del PD. E’ su questo, sulla capacità di dare una prospettiva certa ai tanti italiani in difficoltà e un futuro di prestigio all’Italia, che si giocherà il progetto del PD”.

“Stanno tramontando – continua il segretario del PD della Toscana – non solo un premier e un governo inconcludenti, ma un’epoca: quella in cui si pensava di guidare un Paese a colpi di slogan e di annunci ad effetto. Adesso la realtà chiede il conto. E’ l’ora dei fatti e dell’assunzione di responsabilità. Per questo condivido la prospettiva indicata da Bersani sulle alleanze, perché ciò che è necessario fare per l’Italia ha bisogno di una coalizione che possa governare. Sulle alleanze – dice Manciulli – il PD della Toscana è disponibile ad aprire un nuovo orizzonte per il bene dell’Italia. Tutto questo, come ha giustamente ribadito Bersani, va fatto proseguendo sulla strada del rinnovamento. Un vero rinnovamento all’interno di un progetto collettivo che tiene insieme idee e persone, come abbiamo fatto in Toscana, è di gran lunga più interessante e utile di qualsiasi sfida personale. C’è bisogno che tutti mettano le proprie capacità a servizio di un progetto. Per questo, così com’è successo nelle iniziative svolte fin qui – conclude Manciulli – spero che anche dalla Leopolda di Firenze, questo fine settimana, arrivino idee e uno spirito costruttivo utili alla nostra sfida collettiva e che non si intenda invece perseguire altre finalità”.

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27 Ottobre 2011

La Regione ci dà un taglio
Meno consiglieri e assessori

Una nuova legge elettorale e una sforbiciata a scranni e vitalizi. Per riformare la macchina regionale, il gruppo consiliare del Pd presenta una vera e propria “cura dimagrante” che prevede la riduzione di un quinto dei consiglieri regionali (da 55 a 40), il passaggio da 10 a 8 assessori e soprattutto l’abolizione dell’attuale vitalizio con l’introduzione di un sistema contributivo. Non è finita. Il Pd sta per presentare una proposta di legge in Parlamento per includere tra gli elementi di virtuosità delle Regioni i parametri d’indennità dei consiglieri (la Toscana, insieme all’Umbria, ha i più bassi d’Italia). La “dieta”, un cavallo di battaglia del presidente della Regione Enrico Rossi, era contenuta in un ordine del giorno approvato dal Consiglio all’unanimità il 6 settembre scorso. Tra pochi giorni, “diventerà una proposta di legge di modifica allo Statuto regionale e passerà in aula”, annuncia il capogruppo del Pd Vittorio Bugli, che spiega come le “riforme siano aperte alla firma e alla sottoscrizione delle altre forze politiche”.

Per quanto riguarda la legge elettorale regionale, l’intenzione è superare quanto prima la norma attuale “rafforzando il rapporto tra eletti ed elettori”, spiega Bugli. Questo può accadere scegliendo tra due possibilità: le preferenze o i collegi uninominali. “Nel gruppo del Pd si predilige per ora la seconda possibilità, ma rimaniamo aperti a tutte le soluzioni”, spiega Bugli.

Nel frattempo, anche il Pd Toscana, con il segretario Andrea Manciulli, aprirà un confronto nel partito per dare il suo contributo a questo fondamentale percorso di riscrittura delle regole.

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La Regione ci dà un taglio
Meno consiglieri e assessori

Una nuova legge elettorale e una sforbiciata a scranni e vitalizi. Per riformare la macchina regionale, il gruppo consiliare del Pd presenta una vera e propria “cura dimagrante” che prevede la riduzione di un quinto dei consiglieri regionali (da 55 a 40), il passaggio da 10 a 8 assessori e soprattutto l’abolizione dell’attuale vitalizio con l’introduzione di un sistema contributivo. Non è finita. Il Pd sta per presentare una proposta di legge in Parlamento per includere tra gli elementi di virtuosità delle Regioni i parametri d’indennità dei consiglieri (la Toscana, insieme all’Umbria, ha i più bassi d’Italia). La “dieta”, un cavallo di battaglia del presidente della Regione Enrico Rossi, era contenuta in un ordine del giorno approvato dal Consiglio all’unanimità il 6 settembre scorso. Tra pochi giorni, “diventerà una proposta di legge di modifica allo Statuto regionale e passerà in aula”, annuncia il capogruppo del Pd Vittorio Bugli, che spiega come le “riforme siano aperte alla firma e alla sottoscrizione delle altre forze politiche”.

Per quanto riguarda la legge elettorale regionale, l’intenzione è superare quanto prima la norma attuale “rafforzando il rapporto tra eletti ed elettori”, spiega Bugli. Questo può accadere scegliendo tra due possibilità: le preferenze o i collegi uninominali. “Nel gruppo del Pd si predilige per ora la seconda possibilità, ma rimaniamo aperti a tutte le soluzioni”, spiega Bugli.

Nel frattempo, anche il Pd Toscana, con il segretario Andrea Manciulli, aprirà un confronto nel partito per dare il suo contributo a questo fondamentale percorso di riscrittura delle regole.

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26 Ottobre 2011

Alluvione Lunigiana, vicinanza
a famiglie vittime e sfollati

Il Pd regionale si stringe ai familiari delle vittime dell’alluvione che ha colpito la Toscana settentrionale

Firenze – “Vogliamo rivolgere un pensiero di vicinanza e solidarietà alle popolazioni della Toscana e della Liguria colpite dalle tragiche conseguenze dell’alluvione e in particolare alle famiglie che hanno perso i loro cari e ai tanti sfollati che in queste ore si trovano in una situazione di emergenza”.

Così il segretario del PD della Toscana Andrea Manciulli e il responsabile territorio Matteo Tortolini, sulle morti avvenute in Lunigiana e Liguria per l’alluvione delle ultime ore.

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