La Regione ci dà un taglio
Meno consiglieri e assessori
Una nuova legge elettorale e una sforbiciata a scranni e vitalizi. Per riformare la macchina regionale, il gruppo consiliare del Pd presenta una vera e propria “cura dimagrante” che prevede la riduzione di un quinto dei consiglieri regionali (da 55 a 40), il passaggio da 10 a 8 assessori e soprattutto l’abolizione dell’attuale vitalizio con l’introduzione di un sistema contributivo. Non è finita. Il Pd sta per presentare una proposta di legge in Parlamento per includere tra gli elementi di virtuosità delle Regioni i parametri d’indennità dei consiglieri (la Toscana, insieme all’Umbria, ha i più bassi d’Italia). La “dieta”, un cavallo di battaglia del presidente della Regione Enrico Rossi, era contenuta in un ordine del giorno approvato dal Consiglio all’unanimità il 6 settembre scorso. Tra pochi giorni, “diventerà una proposta di legge di modifica allo Statuto regionale e passerà in aula”, annuncia il capogruppo del Pd Vittorio Bugli, che spiega come le “riforme siano aperte alla firma e alla sottoscrizione delle altre forze politiche”.
Per quanto riguarda la legge elettorale regionale, l’intenzione è superare quanto prima la norma attuale “rafforzando il rapporto tra eletti ed elettori”, spiega Bugli. Questo può accadere scegliendo tra due possibilità: le preferenze o i collegi uninominali. “Nel gruppo del Pd si predilige per ora la seconda possibilità, ma rimaniamo aperti a tutte le soluzioni”, spiega Bugli.
Nel frattempo, anche il Pd Toscana, con il segretario Andrea Manciulli, aprirà un confronto nel partito per dare il suo contributo a questo fondamentale percorso di riscrittura delle regole.