26 Gennaio 2012

Una luce nel buio per le donne: la mobilitazione parte dai social network

Sono 12 le donne uccise dalla violenza dall’inizio dell’anno, un numero sconcertante che ha mosso subito il movimento nazionale del Se non ora quando, promotore di fiaccolate in alcune delle principali città italiane.

Ad Arezzo l’input è stato lanciato sul web dalla parlamentare Donella Mattesini che ieri ha postato uno status sul suo profilo Facebook condiviso ed apprezzato da molti internauti “Violenza sulle donne: dal 1 gennaio sono già 12 le donne uccise in Italia. Domani “Se non ora quando” promuove in alcune città italiane, fiaccolate contro la violenza sulle donne. Ad Arezzo non è prevista. Propongo che ognuna di noi accenda nella propria casa, una luce per tutta la notte. Una luce per le donne contro la violenza. Che dite? Facciamo il passaparola? “. All’appello hanno risposto in tanti ed è stato creato un evento in cui viene richiesto di cambiare l’immagine del profilo con quella di una candela e di lasciare accesa, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 gennaio, una luce nelle abitazioni come simbolo di speranza contro la violenza. La notizia è stata rilanciata anche su Twitter e retweetta dal comitato nazionale del SNOQ “La #fiaccolata di #arezzo nasce su twitter grazie a @donemattesini”. Il tamtam ha così attirato l’attenzione dei twitteri di differenti città che hanno seguito la scia mossa sul web e provato a rilanciare l’idea anche nei rispettivi territori.

“Lo scorso anno sono state 127, una ogni tre giorni” spiega l’On. Mattesini “Un dato impressionante che deve far riflettere, basti ricordare che il femmicidio è la prima causa di morte in Italia per le donne tra i sedici ed i quarantaquattro anni e che nella  maggior parte delle volte è trattato come se fosse un elemento fisiologico e inevitabile nei rapporti umani. L’impegno che voglio e vogliamo continuare a prenderci tutte insieme con “Una luce nel buio” è quello di non dimenticare perché ogni donna che subisce una violenza è una sconfitta per tutta la collettività”.

L’evento su Facebook: Una luce nel buio per le donne.

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Giorno della Memoria, Manciulli: “Necessario impegnarsi in una battaglia di valori quotidiana”

Oggi, 67 anni fa, fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz.
Così finiva, anche simbolicamente, l’orrore nazista: lo sterminio degli ebrei, la persecuzione e le uccisioni di zingari, omosessuali, dissidenti politici e di tutti coloro considerati “inferiori” perché “diversi”.

Oggi che viviamo sicuri nelle nostre tiepide case, come scriveva Primo Levi, tutta questa violenza ci può sembrare lontana, lontanissima. E lo è, grazie all’Europa di pace che hanno costruito i nostri nonni e i nostri padri usciti vivi e memori dal nazi-fascismo e dalla guerra – questa Europa che oggi viene molto criticata ma che resta, pur con i suoi difetti, la più grande conquista dell’ultimo secolo.
Ma se vogliamo che quella violenza resti fuori dal mondo che viviamo, dobbiamo impegnarci ogni giorno in una battaglia di valori: per la libertà, l’uguaglianza e la giustizia.
Non scordiamoci che meno di due mesi fa, a Firenze, due uomini sono stati uccisi e altri feriti perché avevano la pelle di un colore “diverso”.

Ricordare, voglio dire, serve qui e ora: per ciò che facciamo e per ciò che faremo.
Perché la Memoria rende liberi.

 

Andrea Manciulli
segretario Pd Toscana

 

Volantino Giorno della Memoria

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Giorno della Memoria, Manciulli: “Necessario impegnarsi in una battaglia di valori quotidiana”

Oggi, 67 anni fa, fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz.
Così finiva, anche simbolicamente, l’orrore nazista: lo sterminio degli ebrei, la persecuzione e le uccisioni di zingari, omosessuali, dissidenti politici e di tutti coloro considerati “inferiori” perché “diversi”.

Oggi che viviamo sicuri nelle nostre tiepide case, come scriveva Primo Levi, tutta questa violenza ci può sembrare lontana, lontanissima. E lo è, grazie all’Europa di pace che hanno costruito i nostri nonni e i nostri padri usciti vivi e memori dal nazi-fascismo e dalla guerra – questa Europa che oggi viene molto criticata ma che resta, pur con i suoi difetti, la più grande conquista dell’ultimo secolo.
Ma se vogliamo che quella violenza resti fuori dal mondo che viviamo, dobbiamo impegnarci ogni giorno in una battaglia di valori: per la libertà, l’uguaglianza e la giustizia.
Non scordiamoci che meno di due mesi fa, a Firenze, due uomini sono stati uccisi e altri feriti perché avevano la pelle di un colore “diverso”.

Ricordare, voglio dire, serve qui e ora: per ciò che facciamo e per ciò che faremo.
Perché la Memoria rende liberi.

 

Andrea Manciulli
segretario Pd Toscana

 

Volantino Giorno della Memoria

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Marcucci (Pd): “Biblioteca nazionale di Firenze, servono nuove assunzioni”

Roma, 26 gennaio- “La cronica carenza di personale della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze sta causando un lento ma inesorabile deterioramento dei servizi all’ampio pubblico che la frequenta. Al ministro Ornaghi chiedo di intervenire, assicurando nuove assunzioni, anche attraverso l’adozione di progetti speciali”.
Lo chiede in un interrogazione urgente il senatore Andrea Marcucci, responsabile cultura del Pd della Toscana, in merito alla sospensione della distribuzione dei libri tre pomeriggi alla settimana decisa dall’istituto,  a causa del sottodimensionamento dell’organico.
“Le Biblioteche nazionali servono ancora?- si chiede il parlamentare- a mio giudizio si, ma dobbiamo renderci conto che il trend dei pensionamenti, mai rimpiazzati da nuovo personale, porta naturalmente alla fine di questi enti. A Firenze dal 1986 ad oggi, la pianta organica si è assottigliata di ben 167 dipendenti- prosegue Marcucci- per questo è necessario intervenire con urgenza. Il ministro Ornaghi si è mosso molto bene in questi due mesi di governo, spero che con il concorso di tutto il Parlamento, sia possibile individuare soluzioni concrete per Firenze”

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Marcucci (Pd): “Biblioteca nazionale di Firenze, servono nuove assunzioni”

Roma, 26 gennaio- “La cronica carenza di personale della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze sta causando un lento ma inesorabile deterioramento dei servizi all’ampio pubblico che la frequenta. Al ministro Ornaghi chiedo di intervenire, assicurando nuove assunzioni, anche attraverso l’adozione di progetti speciali”.
Lo chiede in un interrogazione urgente il senatore Andrea Marcucci, responsabile cultura del Pd della Toscana, in merito alla sospensione della distribuzione dei libri tre pomeriggi alla settimana decisa dall’istituto,  a causa del sottodimensionamento dell’organico.
“Le Biblioteche nazionali servono ancora?- si chiede il parlamentare- a mio giudizio si, ma dobbiamo renderci conto che il trend dei pensionamenti, mai rimpiazzati da nuovo personale, porta naturalmente alla fine di questi enti. A Firenze dal 1986 ad oggi, la pianta organica si è assottigliata di ben 167 dipendenti- prosegue Marcucci- per questo è necessario intervenire con urgenza. Il ministro Ornaghi si è mosso molto bene in questi due mesi di governo, spero che con il concorso di tutto il Parlamento, sia possibile individuare soluzioni concrete per Firenze”

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Pd San Miniato, verso la Conferenza programmatica: cinque gruppi di lavoro tematici

All’inizio di aprile il PD di San Miniato organizzerà la Conferenza Programmatica del Partito,  che oltre a discutere il rendiconto dell’attuazione del programma elettorale del 2009 avvierà una riflessione programmatica di medio periodo sulle prospettive del nostro territorio.

L’Assemblea dell’Unione Comunale che si svolgerà lunedì 30 gennaio varerà definitivamente i gruppi di lavoro preparatori, a cui potranno iscriversi e partecipare tutti gli iscritti e gli elettori del PD che lo richiederanno, inviando una e-mail a baldacci@pdpisa.it o a simone.giglioli@alice.it

I gruppi di lavoro definiti nelle precedenti discussioni a livello comunale  sono:

1) la prospettiva della città di San Miniato, la sua valorizzazione come centro storico da promuovere nei circuiti turistici e culturali, la sua vocazione di polo residenziale, formativo e culturale, la programmazione del polo scolastico, i temi della cultura, del commercio e del turismo (coordinatore Filippo Malatesti);

2) l’urbanistica, la vivibilità delle frazioni e del territorio rurale, le infrastrutture (coordinatore Paolo Posarelli);

3) problemi istituzionali, partecipazione, associazionismo culturale, ricreativo e sportivo, procedure della trasparenza, e dell’informazione, il percorso verso la costituzione dell’Unione dei Comuni (coordinatore Francesco Lupi);

4) il lavoro e l’impresa, il progetto tubone e il completamento del sistema della depurazione e dello smaltimento dei rifiuti, il ruolo del credito, il rilancio dell’iniziativa sulle energie rinnovabili, la ricerca di risposte concrete al  tema dell’occupazione e del futuro lavorativo e previdenziale delle giovani generazioni ( coordinatore Loris Mainardi);

5) i servizi sociali e sanitari, le politiche di integrazione, le politiche di genere (coordinatrice Manola Guazzini)

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Pd San Miniato, verso la Conferenza programmatica: cinque gruppi di lavoro tematici

All’inizio di aprile il PD di San Miniato organizzerà la Conferenza Programmatica del Partito,  che oltre a discutere il rendiconto dell’attuazione del programma elettorale del 2009 avvierà una riflessione programmatica di medio periodo sulle prospettive del nostro territorio.

L’Assemblea dell’Unione Comunale che si svolgerà lunedì 30 gennaio varerà definitivamente i gruppi di lavoro preparatori, a cui potranno iscriversi e partecipare tutti gli iscritti e gli elettori del PD che lo richiederanno, inviando una e-mail a baldacci@pdpisa.it o a simone.giglioli@alice.it

I gruppi di lavoro definiti nelle precedenti discussioni a livello comunale  sono:

1) la prospettiva della città di San Miniato, la sua valorizzazione come centro storico da promuovere nei circuiti turistici e culturali, la sua vocazione di polo residenziale, formativo e culturale, la programmazione del polo scolastico, i temi della cultura, del commercio e del turismo (coordinatore Filippo Malatesti);

2) l’urbanistica, la vivibilità delle frazioni e del territorio rurale, le infrastrutture (coordinatore Paolo Posarelli);

3) problemi istituzionali, partecipazione, associazionismo culturale, ricreativo e sportivo, procedure della trasparenza, e dell’informazione, il percorso verso la costituzione dell’Unione dei Comuni (coordinatore Francesco Lupi);

4) il lavoro e l’impresa, il progetto tubone e il completamento del sistema della depurazione e dello smaltimento dei rifiuti, il ruolo del credito, il rilancio dell’iniziativa sulle energie rinnovabili, la ricerca di risposte concrete al  tema dell’occupazione e del futuro lavorativo e previdenziale delle giovani generazioni ( coordinatore Loris Mainardi);

5) i servizi sociali e sanitari, le politiche di integrazione, le politiche di genere (coordinatrice Manola Guazzini)

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Decreto svuotacarceri, sì del Senato
E chiudono gli ex manicomi criminali

Della Monica : il provvedimento testimonia la rinnovata attenzione del Parlamento su un tema drammaticamente trascurato negli ultimi anni.

A seguito dell’approvazione da parte del Senato del DL cosiddetto “svuotacarceri”, con il quale si introducono prime misure di contrasto al fenomeno del sovraffollamento carcerario e si dispone la chiusura dei manicomi criminali a partire dal 2013, Silvia Della Monica, capogruppo in Commissione Giustizia del Senato e Responsabile regionale Giustizia per la Toscana, esprime tutta la soddisfazione per l’approvazione del provvedimento: «il decreto approvato dal Senato costituisce l’inizio di un percorso virtuoso che deve ridefinire i rapporti tra difesa sociale e rispetto dei diritti umani, tra carcere e società, tra rieducazione e reinserimento». «È stato un merito del Parlamento – ha proseguito Della Monica – l’aver posto l’attenzione sul tema del carcere, troppo spesso dimenticato. Oltre ad aver segnalato le perenni emergenze, non solo in termini di edilizia penitenziaria, ma anche e soprattutto sul prevedere misure che lo rendano davvero l’estrema ratio». «Non siamo ancora ad una riforma di sistema – ha concluso Della Monica – sono necessarie ancora modifiche importanti, a partire da quella sulla recidiva come modificata dalla legge Cirielli, tuttavia è significativo che in prospettiva gli effetti del decreto agiranno sulla ridefinizione dei rapporti tra libertà e autorità, tra difesa sociale e rispetto dei diritti umani, oggi gravemente alterati».

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Decreto svuotacarceri, sì del Senato
E chiudono gli ex manicomi criminali

Della Monica : il provvedimento testimonia la rinnovata attenzione del Parlamento su un tema drammaticamente trascurato negli ultimi anni.

A seguito dell’approvazione da parte del Senato del DL cosiddetto “svuotacarceri”, con il quale si introducono prime misure di contrasto al fenomeno del sovraffollamento carcerario e si dispone la chiusura dei manicomi criminali a partire dal 2013, Silvia Della Monica, capogruppo in Commissione Giustizia del Senato e Responsabile regionale Giustizia per la Toscana, esprime tutta la soddisfazione per l’approvazione del provvedimento: «il decreto approvato dal Senato costituisce l’inizio di un percorso virtuoso che deve ridefinire i rapporti tra difesa sociale e rispetto dei diritti umani, tra carcere e società, tra rieducazione e reinserimento». «È stato un merito del Parlamento – ha proseguito Della Monica – l’aver posto l’attenzione sul tema del carcere, troppo spesso dimenticato. Oltre ad aver segnalato le perenni emergenze, non solo in termini di edilizia penitenziaria, ma anche e soprattutto sul prevedere misure che lo rendano davvero l’estrema ratio». «Non siamo ancora ad una riforma di sistema – ha concluso Della Monica – sono necessarie ancora modifiche importanti, a partire da quella sulla recidiva come modificata dalla legge Cirielli, tuttavia è significativo che in prospettiva gli effetti del decreto agiranno sulla ridefinizione dei rapporti tra libertà e autorità, tra difesa sociale e rispetto dei diritti umani, oggi gravemente alterati».

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25 Gennaio 2012

27 gennaio 2012. Giorno della memoria

Il 27 gennaio 1945 venivano abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, il luogo-simbolo della ferocia nazista.

Dal 2000, ogni 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria per «ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte – così recita la legge che ha istituito la giornata – nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

E ogni anno la Toscana organizza molte iniziative per mantenere viva la Memoria: concerti, incontri, mostre, presentazioni di libri e una seduta solenne del consiglio regionale.

Qui la pagina del sito della Regione con tutti i materiali e gli eventi dedicati alla giornata del 2012.

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