13 Luglio 2012

Università e nuovi criteri bando Diritto allo studio, Gd: “Dalla Regione ok alle nostre proposte”

I Giovani Democratici della Toscana sono soddisfatti delle novità relative al bando per le borse di studio illustrate oggi agli studenti dalla vice-presidente della Regione Stella Targetti.

“Sono state accolte le richieste che avevamo presentato qualche settimana fa all’assessorato, sia riguardo la destinazione delle maggiori entrate derivanti dall’aumento della tassa sul diritto allo studio derivante dalle scelte del Governo, sia rispetto all’esigenza che avevamo posto con forza di allargare la cerchia dei beneficiari delle borse e dei servizi offerti” commenta positivamente il segretario regionale dei Giovani Democratici Andrea Giorgio.  “Ancora una volta – prosegue –  la Regione Toscana ed il Partito Democratico si dimostrano attenti su queste tematiche dando un segnale forte al Paese intero: per noi la scuola e l’università sono priorità, così come il diritto allo studio”.
 
“Con la decisione di alzare il livello ISEE per l’accesso alla borsa di studio si va nella giusta direzione” dice il responsabile Università dei Gd toscani Gaetano Caravela. “Le famiglie – prosegue – devono sostenere costi sempre maggiori e, come dimostra il calo delle immatricolazioni, anche studiare rischia di diventare un lusso. Questo intervento assieme a quello della ‘borsa servizi’ su mensa e trasporti per la fascia di reddito che sta sopra i 18mila euro rispondono ad alcune richieste da noi avanzate con la campagna ‘Contro la crisi, investiamo in sapere’ lanciata il mese scorso. Il confronto che abbiamo avuto su questo con l’assessore, che ringraziamo, si è dimostrato proficuo. Continueremo a lavorare con la Regione per dare concretezza alle altre proposte per costruire una vera cittadinanza studentesca”.

I Giovani Democratici chiedono ora alla Regione di farsi portavoce verso il Governo delle istanze degli studenti rispetto all’aumento delle tasse universitarie previsto nel decreto sulla spending review: il rischio è che con i nuovi criteri le tasse raddoppino, eliminando inoltre ogni tetto massimo alla tassazione per gli extracomunitari e i fuoricorso. Un’idea sbagliata: l’Italia è tra i Paesi con le tasse universitarie più alte d’Europa e con il minor numero di laureati. Inoltre la bassa mobilità sociale si scontra con la pochezza dei nostri stanziamenti sul diritto allo studio. Chiediamo al Governo di rivedere queste scelte e di puntare con forza sulla formazione, l’università e la ricerca: tagliare i finanziamenti da un lato ed alzare le tasse dall’altro è uno strano modo di intenderne lo sviluppo. Per questo domani a Roma i GD presenteranno all’assemblea nazionale del PD un documento per chiedere al Partito Democratico di lavorare per chiedere al Governo il ritiro di una norma incomprensibile e sbagliata.

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Accordo Regione – sindacati, Ferrucci: “Strada per coniugare sviluppo e coesione sociale”

 “Condivido i contenuti, il percorso e l’obbiettivo”. Così il responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana Ivan Ferrucci commenta positivamente il ‘patto’ di concertazione contro la crisi e per lo sviluppo della Toscana che la Regione ha voluto siglare oggi con le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e che nei prossimi giorni sarà sottoposto anche alle rappresentanza delle imprese e dei commercianti. 

“La recessione in atto – prosegue Ferrucci – richiede di fare scelte strutturali per definire un nuovo modello di società. Lo strumento di un patto tra tutte le parti sociali e il mondo produttivo è il modo di impegnare tutti nel perseguimento di tale obbiettivo. Le scelte a cui saremo chiamati saranno difficili e richiedono la concertazione con le tutte le categorie sociali e economiche. Per questo – conclude l’esponente PD – è positiva la responsabilizzazione di ognuno in questo percorso, siano essi lavoratori, imprese ed istituzioni. Questa è la strada per coniugare al meglio sviluppo e coesione sociale”.

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Accordo Regione – sindacati, Ferrucci: “Strada per coniugare sviluppo e coesione sociale”

 “Condivido i contenuti, il percorso e l’obbiettivo”. Così il responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana Ivan Ferrucci commenta positivamente il ‘patto’ di concertazione contro la crisi e per lo sviluppo della Toscana che la Regione ha voluto siglare oggi con le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e che nei prossimi giorni sarà sottoposto anche alle rappresentanza delle imprese e dei commercianti. 

“La recessione in atto – prosegue Ferrucci – richiede di fare scelte strutturali per definire un nuovo modello di società. Lo strumento di un patto tra tutte le parti sociali e il mondo produttivo è il modo di impegnare tutti nel perseguimento di tale obbiettivo. Le scelte a cui saremo chiamati saranno difficili e richiedono la concertazione con le tutte le categorie sociali e economiche. Per questo – conclude l’esponente PD – è positiva la responsabilizzazione di ognuno in questo percorso, siano essi lavoratori, imprese ed istituzioni. Questa è la strada per coniugare al meglio sviluppo e coesione sociale”.

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12 Luglio 2012

Pd Casentino: “Nessuna bocciatura sull’Unione dei Comuni. Lavoriamo per la coesione del Casentino, ma finora siamo gli unici”

“Nessuna bocciatura, nessun pretesto. Sicuramente se il Sindaco di Bibbiena e i valenti Consiglieri regionali Ammirati e Mugnai prima di commentare la richiesta fatta dalla Regione Toscana di adeguare lo statuto dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino avessero approfondito l’argomento si sarebbero resi conto che gli statuti di gran parte delle Unioni dei Comuni toscani sono stati approvati nell’estate del 2011, prima dell’entrata in vigore della legge regionale nr. 52/2011 sul sistema delle autonomie locali approvata il 21 dicembre 2011 e non potevano pertanto essere in linea con questa legge e con quelle nazionali approvate nel mese di settembre in merito all’obbligatorietà dell’Unione dei Comuni per quelli sotto i 1000 abitanti.                 

La cosa era risaputa e l’Unione stava già lavorando alle modifiche che comunque, come previsto dall’articolo 25 della citata legge regionale che testualmente recita ’’ entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, le unioni di comuni a disciplina ordinaria, adeguano lo statuto in conformità alle disposizioni ecc…….’’ , dovevano essere fatte, oggi con il decreto sulla ‘’ spending review’’ le cose cambiano e le scadenze si allungano.

Sicuramente la bocciatura dei Casentinesi del referendum sul Comune unico del Casentino, per il quale il Sindaco di Bibbiena si era tenacemente battuto, l’aver scelto l’isolamento politico- amministrativo, i maggiori costi delle convenzioni per i servizi associati, hanno  spinto il Sindaco Bernardini a più miti consigli e a ricercare la via della trattativa con gli altri Comuni.

E’ ovvio che quando si cerca di riaprire i giochi le regole vanno fatte insieme e non imposte da nessuno, in particolare da chi arriva per ultimo.

C’è una legge, quella toscana, che con il decreto governativo sulla ormai, purtroppo, famosa  ‘’spending review’  non solo va rivista ma anche modificata. Quello che deve rimanere uguale e immodificabile e’ la rappresentanza nel Consiglio dell’Unione da parte dei Comuni aderenti e la chiara scelta prioritaria di Unione e non di convenzione fra Comuni.      

Il Partito Democratico del Casentino che non ha mai rifiutato il dialogo, fatto rivalse di nessun tipo (Bibbiena e Pratovecchio come Subbiano e Capolona usufruiscono dei servizi dell’Unione come gli altri Comuni), invita i suoi rappresentanti nell’Unione che siano Sindaci o consiglieri a percorrere con grande senso di responsabilità tutte le strade che permettano al Casentino di avere un’Unione dei Comuni ampia, coesa e forte in grado di dare buoni servizi ai casentinesi e di attuare politiche di sviluppo necessarie al rilancio delle attività  della vallata”.
 

PD Casentino

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Pd Casentino: “Nessuna bocciatura sull’Unione dei Comuni. Lavoriamo per la coesione del Casentino, ma finora siamo gli unici”

“Nessuna bocciatura, nessun pretesto. Sicuramente se il Sindaco di Bibbiena e i valenti Consiglieri regionali Ammirati e Mugnai prima di commentare la richiesta fatta dalla Regione Toscana di adeguare lo statuto dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino avessero approfondito l’argomento si sarebbero resi conto che gli statuti di gran parte delle Unioni dei Comuni toscani sono stati approvati nell’estate del 2011, prima dell’entrata in vigore della legge regionale nr. 52/2011 sul sistema delle autonomie locali approvata il 21 dicembre 2011 e non potevano pertanto essere in linea con questa legge e con quelle nazionali approvate nel mese di settembre in merito all’obbligatorietà dell’Unione dei Comuni per quelli sotto i 1000 abitanti.                 

La cosa era risaputa e l’Unione stava già lavorando alle modifiche che comunque, come previsto dall’articolo 25 della citata legge regionale che testualmente recita ’’ entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, le unioni di comuni a disciplina ordinaria, adeguano lo statuto in conformità alle disposizioni ecc…….’’ , dovevano essere fatte, oggi con il decreto sulla ‘’ spending review’’ le cose cambiano e le scadenze si allungano.

Sicuramente la bocciatura dei Casentinesi del referendum sul Comune unico del Casentino, per il quale il Sindaco di Bibbiena si era tenacemente battuto, l’aver scelto l’isolamento politico- amministrativo, i maggiori costi delle convenzioni per i servizi associati, hanno  spinto il Sindaco Bernardini a più miti consigli e a ricercare la via della trattativa con gli altri Comuni.

E’ ovvio che quando si cerca di riaprire i giochi le regole vanno fatte insieme e non imposte da nessuno, in particolare da chi arriva per ultimo.

C’è una legge, quella toscana, che con il decreto governativo sulla ormai, purtroppo, famosa  ‘’spending review’  non solo va rivista ma anche modificata. Quello che deve rimanere uguale e immodificabile e’ la rappresentanza nel Consiglio dell’Unione da parte dei Comuni aderenti e la chiara scelta prioritaria di Unione e non di convenzione fra Comuni.      

Il Partito Democratico del Casentino che non ha mai rifiutato il dialogo, fatto rivalse di nessun tipo (Bibbiena e Pratovecchio come Subbiano e Capolona usufruiscono dei servizi dell’Unione come gli altri Comuni), invita i suoi rappresentanti nell’Unione che siano Sindaci o consiglieri a percorrere con grande senso di responsabilità tutte le strade che permettano al Casentino di avere un’Unione dei Comuni ampia, coesa e forte in grado di dare buoni servizi ai casentinesi e di attuare politiche di sviluppo necessarie al rilancio delle attività  della vallata”.
 

PD Casentino

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11 Luglio 2012

Emergenza carceri, Pd metropolitano e cittadino di Firenze rispondono al Partito radicale

“Quella che si sta vivendo nelle carceri a livello nazionale e locale è ormai  una situazione di vera e propria emergenza. Sovraffollamento, condizioni ai limiti della vivibilità nelle celle, carenza di personale, sono solo alcune delle gravi problematiche che affliggono l’istituto penitenziario di Sollicciano, emerse ancora una volta dalla relazione effettuata dal Garante dei detenuti Alessandro Margara giusto ieri e dalle pagine delle cronache locali degli ultimi mesi.

Il problema è stato spesso al centro di iniziative da parte del Pd metropolitano e cittadino proprio per non far passare inosservato un problema che con la cronica mancanza di risorse si è ingigantito fino ad assumere le attuali dimensioni.

Il segretario e alcuni esponenti della federazione metropolitana hanno fatto visita al penitenziario fiorentino lo scorso dicembre toccando con mano le disastrose condizioni di vita a cui sono sottoposti i detenuti.

Dal nostro punto di vista c’è quindi la massima disponibilità a realizzare iniziative sul tema insieme al Partito Radicale, a cui riconosciamo il merito di essersi da sempre impegnato in prima linea su questo fronte.

Condividiamo i loro intenti e siamo disponibili a creare spazi di confronto comuni per non far abbassare l’attenzione su una situazione ormai insostenibile e che merita iniziative concrete da parte del governo”.  

 

Pd coordinamento metropolitano e coordinamento cittadino di Firenze

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Emergenza carceri, Pd metropolitano e cittadino di Firenze rispondono al Partito radicale

“Quella che si sta vivendo nelle carceri a livello nazionale e locale è ormai  una situazione di vera e propria emergenza. Sovraffollamento, condizioni ai limiti della vivibilità nelle celle, carenza di personale, sono solo alcune delle gravi problematiche che affliggono l’istituto penitenziario di Sollicciano, emerse ancora una volta dalla relazione effettuata dal Garante dei detenuti Alessandro Margara giusto ieri e dalle pagine delle cronache locali degli ultimi mesi.

Il problema è stato spesso al centro di iniziative da parte del Pd metropolitano e cittadino proprio per non far passare inosservato un problema che con la cronica mancanza di risorse si è ingigantito fino ad assumere le attuali dimensioni.

Il segretario e alcuni esponenti della federazione metropolitana hanno fatto visita al penitenziario fiorentino lo scorso dicembre toccando con mano le disastrose condizioni di vita a cui sono sottoposti i detenuti.

Dal nostro punto di vista c’è quindi la massima disponibilità a realizzare iniziative sul tema insieme al Partito Radicale, a cui riconosciamo il merito di essersi da sempre impegnato in prima linea su questo fronte.

Condividiamo i loro intenti e siamo disponibili a creare spazi di confronto comuni per non far abbassare l’attenzione su una situazione ormai insostenibile e che merita iniziative concrete da parte del governo”.  

 

Pd coordinamento metropolitano e coordinamento cittadino di Firenze

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Chiusura Poste, il commento del Pd Arezzo

“Che la crisi economica ponga il problema della riduzione della spesa e dell’efficienza dei servizi il Pd, a tutti i livelli, è sempre stato chiaro. Riteniamo tuttavia  impensabile che si proceda ad un taglio di questa portata su un servizio fondamentale per i cittadini.

In provincia di Arezzo è prevista la soppressione di numerosi Uffici Postali ritenuti “marginali”. Noi abbiamo sempre avversato questa visione esclusivamente economicista dei servizi. La chiusura di Uffici Postali proprio nei più piccoli e isolati non può essere giustificata con la motivazione del risparmio. Al contrario su questi territori si stanno abbattendo, ormai con eccessivo accanimento, tutta una serie di tagli ai servizi che renderanno ancora più difficile la vita di una parte della popolazione del nostro territorio. Dobbiamo tener presente che gran parte delle aree in cui i servizi postali verranno meno sono piccole frazioni, magari di montagna, abitate per lo più da persone in età avanzate. La cancellazione di questi servizi unita alla già programmata riduzione del sistema dei trasporti renderebbe difficoltoso per tanti anziani anche poter riscuotere la propria pensione. Bene hanno fatto CGIL e CISL a lanciare l’allarme ed i nostri amministratori locali si stanno già muovendo per aprire un fronte comune in difesa dei servizi. Occorre anche in questo caso che i servizi minimi vengano mantenuti su tutto il territorio e che non si proceda a chiusure studiate a tavolino semplicemente tenendo conto delle utenze ma che invece si tengano in considerazione le caratteristiche del territorio ed il ruolo e l’importanza che quegli uffici svolgono in quelle aree”.

COORDINAMENTO PROVINCIALE PD AREZZO

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Chiusura Poste, il commento del Pd Arezzo

“Che la crisi economica ponga il problema della riduzione della spesa e dell’efficienza dei servizi il Pd, a tutti i livelli, è sempre stato chiaro. Riteniamo tuttavia  impensabile che si proceda ad un taglio di questa portata su un servizio fondamentale per i cittadini.

In provincia di Arezzo è prevista la soppressione di numerosi Uffici Postali ritenuti “marginali”. Noi abbiamo sempre avversato questa visione esclusivamente economicista dei servizi. La chiusura di Uffici Postali proprio nei più piccoli e isolati non può essere giustificata con la motivazione del risparmio. Al contrario su questi territori si stanno abbattendo, ormai con eccessivo accanimento, tutta una serie di tagli ai servizi che renderanno ancora più difficile la vita di una parte della popolazione del nostro territorio. Dobbiamo tener presente che gran parte delle aree in cui i servizi postali verranno meno sono piccole frazioni, magari di montagna, abitate per lo più da persone in età avanzate. La cancellazione di questi servizi unita alla già programmata riduzione del sistema dei trasporti renderebbe difficoltoso per tanti anziani anche poter riscuotere la propria pensione. Bene hanno fatto CGIL e CISL a lanciare l’allarme ed i nostri amministratori locali si stanno già muovendo per aprire un fronte comune in difesa dei servizi. Occorre anche in questo caso che i servizi minimi vengano mantenuti su tutto il territorio e che non si proceda a chiusure studiate a tavolino semplicemente tenendo conto delle utenze ma che invece si tengano in considerazione le caratteristiche del territorio ed il ruolo e l’importanza che quegli uffici svolgono in quelle aree”.

COORDINAMENTO PROVINCIALE PD AREZZO

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Comuni “ricicloni”, il commento del Pd Empolese – Valdelsa

Il servizio “porta a porta”, che Publiambiente ha attivato nel Circondario Empolese Valdelsa, nei comuni di Larciano, Serravalle Pistoiese, Lamporecchio e, prossimamente, a Monsummano Terme e Lastra a Signa, rappresenta una punta di eccellenza toscana e non solo, come confermato lunedì da Legambiente nell’ambito della premiazione “Comuni Ricicloni”. È proprio grazie alla scelta di adottare un sistema di raccolta puntuale ed all’impegno dei cittadini, che il nostro territorio ha raggiunto percentuali di raccolte differenziate che oscillano tra l’85% e il 92%. Questo sistema permette, non solo di superare l’obiettivo di differenziazione stabilito dalla legge nazionale (65%), ma di contribuire allo sviluppo di un settore, quello del riciclo, che fino ad oggi fatica ad emergere.

Di “numeri da record”, parla Piero Baronti portavoce degli Ecologisti Democratici Toscana, ricordando che sul podio dei “Comuni Ricicloni”, sono saliti ben 9 comuni capitanati da Montelupo Fiorentino con, a seguire, Cerreto Guidi, Montespertoli, Fucecchio, Serravalle Pistoiese, Vinci, Capraia e Limite, Lamporecchio, Larciano.  «Un en-plein  – continua Baronti – che fa onore alla Toscana, ma che non può essere un punto d’arrivo: questo risultato deve diventare la piattaforma da cui partire per fare un vero salto di qualità in tutti i campi delle politiche di sostenibilità».

Anche Fabio Barsottini, portavoce degli Ecologisti Democratici dell’Empolese Valdelsa, dichiara: «Siamo soddisfatti del risultato ottenuto dai nostri Comuni, che è stato raggiunto grazie all’ottimo lavoro di Publiambiente ed all’impegno dei cittadini. Questo -continua ancora Barsottini- ci dà la speranza concreta che nella nostra zona si possa sviluppare quell’industria verde, che ci permetterà di essere tra i territori trainanti del settore green».

«Il sistema porta a porta – dichiara Paolo Regini –  ha permesso di raggiungere una raccolta differenziata di qualità, finalizzata all’effettivo riciclo ed allo sviluppo di un sistema produttivo capace di valorizzare i materiali raccolti. La nostra Regione conta già delle esperienze significative in questo settore su cui, senza dubbio, è necessario continuare ad investire».

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