Pd Casentino: “Nessuna bocciatura sull’Unione dei Comuni. Lavoriamo per la coesione del Casentino, ma finora siamo gli unici”

“Nessuna bocciatura, nessun pretesto. Sicuramente se il Sindaco di Bibbiena e i valenti Consiglieri regionali Ammirati e Mugnai prima di commentare la richiesta fatta dalla Regione Toscana di adeguare lo statuto dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino avessero approfondito l’argomento si sarebbero resi conto che gli statuti di gran parte delle Unioni dei Comuni toscani sono stati approvati nell’estate del 2011, prima dell’entrata in vigore della legge regionale nr. 52/2011 sul sistema delle autonomie locali approvata il 21 dicembre 2011 e non potevano pertanto essere in linea con questa legge e con quelle nazionali approvate nel mese di settembre in merito all’obbligatorietà dell’Unione dei Comuni per quelli sotto i 1000 abitanti.                 

La cosa era risaputa e l’Unione stava già lavorando alle modifiche che comunque, come previsto dall’articolo 25 della citata legge regionale che testualmente recita ’’ entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, le unioni di comuni a disciplina ordinaria, adeguano lo statuto in conformità alle disposizioni ecc…….’’ , dovevano essere fatte, oggi con il decreto sulla ‘’ spending review’’ le cose cambiano e le scadenze si allungano.

Sicuramente la bocciatura dei Casentinesi del referendum sul Comune unico del Casentino, per il quale il Sindaco di Bibbiena si era tenacemente battuto, l’aver scelto l’isolamento politico- amministrativo, i maggiori costi delle convenzioni per i servizi associati, hanno  spinto il Sindaco Bernardini a più miti consigli e a ricercare la via della trattativa con gli altri Comuni.

E’ ovvio che quando si cerca di riaprire i giochi le regole vanno fatte insieme e non imposte da nessuno, in particolare da chi arriva per ultimo.

C’è una legge, quella toscana, che con il decreto governativo sulla ormai, purtroppo, famosa  ‘’spending review’  non solo va rivista ma anche modificata. Quello che deve rimanere uguale e immodificabile e’ la rappresentanza nel Consiglio dell’Unione da parte dei Comuni aderenti e la chiara scelta prioritaria di Unione e non di convenzione fra Comuni.      

Il Partito Democratico del Casentino che non ha mai rifiutato il dialogo, fatto rivalse di nessun tipo (Bibbiena e Pratovecchio come Subbiano e Capolona usufruiscono dei servizi dell’Unione come gli altri Comuni), invita i suoi rappresentanti nell’Unione che siano Sindaci o consiglieri a percorrere con grande senso di responsabilità tutte le strade che permettano al Casentino di avere un’Unione dei Comuni ampia, coesa e forte in grado di dare buoni servizi ai casentinesi e di attuare politiche di sviluppo necessarie al rilancio delle attività  della vallata”.
 

PD Casentino