31 Luglio 2012

Bersani presenta Carta d’intenti, Manciulli:
“Appoggio convinto, bene priorità lavoro”

Appoggio convinto ai contenuti della “Carta d’intenti per il patto dei democratici e dei progressisti” presentata oggi dal segretario Pd Pierluigi Bersani.

Lo esprime il segretario della Toscana, Andrea Manciulli dopo la presentazione avvenuta a Roma.

“E’ molto convincente l’impianto presentato, a partire dal punto sulle riforme in direzione di un’equità sociale, improntate sulla priorità del lavoro e sullo spostamento del carico fiscale, alleggerendo il peso sull’impresa a scapito della rendita e dei grandi patrimoni. Anche sulla politica internazionale l’obiettivo del nostro partito, ribadito oggi, deve essere quello della costruzione di un’Europa politica che solo così può fronteggiare una crisi che non può essere affrontata con politiche elaborate entro i soli confini nazionali. Così come è giusto l’impegno dei democratici e progressisti a promuovere un patto di legislatura con le forze moderate” commenta Manciulli.

“Il paese chiede al Pd e alla coalizione che sarà costruita coerenza e fatti e su questo punto il segretario nazionale oggi è stato estremamente chiaro. La governabilità deve essere garantita attraverso punti chiari e vincolanti che accomunino le forze che con il Pd si candidano a guidare il paese e che permettano la modernizzazione dell’Italia, le riforme urgenti e necessarie, le politiche internazionali, per evitare episodi del passato che vedevano veti paralizzanti posti in corso d’opera – continua il segretario toscano -. Infine, sulla legge elettorale è altrettanto chiaro che la nostra posizione non è finalizzata ad un interesse particolare del Pd, bensì a quello del Paese, nel momento in cui sapere chi governa la sera stessa delle elezioni è utile all’Italia ed è un messaggio ai contesti internazionali”.

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Bersani presenta Carta d’intenti, Manciulli:
“Appoggio convinto, bene priorità lavoro”

Appoggio convinto ai contenuti della “Carta d’intenti per il patto dei democratici e dei progressisti” presentata oggi dal segretario Pd Pierluigi Bersani.

Lo esprime il segretario della Toscana, Andrea Manciulli dopo la presentazione avvenuta a Roma.

“E’ molto convincente l’impianto presentato, a partire dal punto sulle riforme in direzione di un’equità sociale, improntate sulla priorità del lavoro e sullo spostamento del carico fiscale, alleggerendo il peso sull’impresa a scapito della rendita e dei grandi patrimoni. Anche sulla politica internazionale l’obiettivo del nostro partito, ribadito oggi, deve essere quello della costruzione di un’Europa politica che solo così può fronteggiare una crisi che non può essere affrontata con politiche elaborate entro i soli confini nazionali. Così come è giusto l’impegno dei democratici e progressisti a promuovere un patto di legislatura con le forze moderate” commenta Manciulli.

“Il paese chiede al Pd e alla coalizione che sarà costruita coerenza e fatti e su questo punto il segretario nazionale oggi è stato estremamente chiaro. La governabilità deve essere garantita attraverso punti chiari e vincolanti che accomunino le forze che con il Pd si candidano a guidare il paese e che permettano la modernizzazione dell’Italia, le riforme urgenti e necessarie, le politiche internazionali, per evitare episodi del passato che vedevano veti paralizzanti posti in corso d’opera – continua il segretario toscano -. Infine, sulla legge elettorale è altrettanto chiaro che la nostra posizione non è finalizzata ad un interesse particolare del Pd, bensì a quello del Paese, nel momento in cui sapere chi governa la sera stessa delle elezioni è utile all’Italia ed è un messaggio ai contesti internazionali”.

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Si è chiusa la Festa di Pieve Santo Stefano

Si è conclusa domenica 29 luglio la Festa del Pd di Pieve Santo Stefano organizzata dai generosissimi volontari del Circolo Berlinguer.

Nei 5 giorni della Festa sono state 2945 le  persone che si sono recate a Pieve Santo Stefano a gustare le specialità della cucina e molte altre che sono arrivate per ballare, chiacchierare, ascoltare, far festa con il PD e con il Circolo “Berlinguer”. La Festa di Pieve è una delle Feste più vecchie di tutta la provincia e anche quest’anno ha saputo onorare la sua tradizione grazie alla bellissima organizzazione dei tantio volontari che hanno permesso la perfetta riuscita dell’evento.

All’interno della Festa non sono mancati anche momenti di interessante dibattito politico sui temi locali e nazionali. Le evoluzioni istituzionali della Valtiberina, la tutela dei servizi, la sanità, i traposti, il sociale e gli effetti della spending-review sulla vita delle famiglie. Infine non poteva mancare il dibattito sulle prospettive della politica nazionale in vista delle sempre più imminenti elezioni politiche.

Ancora una volta dalla base del Pd è arrivato un grande segnale di speranza nel cambiamento nonostante la profonda consapevolezza della difficoltà del momento. Un invito a perseguire l’obiettivo dell’unità del centrosinistra ma anche a dare una prospettiva di Governo credibile all’Italia nel nome dell’equità e della scommessa sulle nuove generazioni.

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Si è chiusa la Festa di Pieve Santo Stefano

Si è conclusa domenica 29 luglio la Festa del Pd di Pieve Santo Stefano organizzata dai generosissimi volontari del Circolo Berlinguer.

Nei 5 giorni della Festa sono state 2945 le  persone che si sono recate a Pieve Santo Stefano a gustare le specialità della cucina e molte altre che sono arrivate per ballare, chiacchierare, ascoltare, far festa con il PD e con il Circolo “Berlinguer”. La Festa di Pieve è una delle Feste più vecchie di tutta la provincia e anche quest’anno ha saputo onorare la sua tradizione grazie alla bellissima organizzazione dei tantio volontari che hanno permesso la perfetta riuscita dell’evento.

All’interno della Festa non sono mancati anche momenti di interessante dibattito politico sui temi locali e nazionali. Le evoluzioni istituzionali della Valtiberina, la tutela dei servizi, la sanità, i traposti, il sociale e gli effetti della spending-review sulla vita delle famiglie. Infine non poteva mancare il dibattito sulle prospettive della politica nazionale in vista delle sempre più imminenti elezioni politiche.

Ancora una volta dalla base del Pd è arrivato un grande segnale di speranza nel cambiamento nonostante la profonda consapevolezza della difficoltà del momento. Un invito a perseguire l’obiettivo dell’unità del centrosinistra ma anche a dare una prospettiva di Governo credibile all’Italia nel nome dell’equità e della scommessa sulle nuove generazioni.

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30 Luglio 2012

Barnini: “L’Empolese Valdelsa sostiene ancora l’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia”

«La politica è in ritardo di venti anni. La prima volta che si è sentito parlare di Città metropolitana era il 1990 con la legge 142, presidente de Consiglio era Giulio Andreotti, io frequentavo le scuole. Basterebbero queste due indicazioni per capire che di tempo se ne è perso tantissimo. Da questo iniziò la discussione delle Regioni e in Toscana con il decreto della Giunta regionale del 3/05/91 si definisce che le province di Prato, Pistoia e di Firenze saranno i confini della futura Città metropolitana. Poi nacque la provincia di Prato e quindi i confini previsti cambiarono connotazione e l’Empolese Valdelsa volle rivendicare una sua indipendenza e autonomia dalla città di Firenze costituendo il Circondario, un ente di decentramento amministrativo» così Brenda Barnini, segretario Pd Empolese Valdelsa traccia una sintesi di ciò che successe venti anni fa.

«La città metropolitana non è quindi una novità della spending review proposta dal governo Monti, piuttosto il treno perso dalla politica italiana. Oggi al Senato è prevista la fiducia al decreto sulla spending review e questo ci obbligherà a prendere decisioni rapidamente. L’esperienza del Circondario-spiega Barnini- ci permette di dire che noi questi 20 anni non li abbiamo persi, ma anzi, abbiamo creato un ente che ha unito 11 comuni e che conta circa 170mila abitanti, che ha gestito deleghe regionali e provinciali importanti, formando quindi una vera unità territoriale, investendo nel sostegno istituzionale e nello sviluppo economico del territorio.

Per noi quindi la città metropolitana è un’evoluzione del nostro Circondario e l’area in cui ci riconosciamo comprende le province di Firenze, Prato e Pistoia. Se però, come sembra dal decreto, inglobare Prato e Pistoia non sarà possibile, noi non possiamo pensare di non essere nella città metropolitana di Firenze».

 «E’ certo che l’Empolese Valdelsa si presenterà come Unione dei comuni nella città metropolitana, un’ulteriore evoluzione del Circondario e questo ci mette nelle condizioni di non aver paura di questo passaggio, ma anzi di coglierne tutte le opportunità. Ovviamente serve che Firenze diventi una capitale con una propensione non più provinciale ma europea, che sappia guardare oltre i suoi confini e svolgere il ruolo di capitale della Toscana».

«Tutta questa discussione avviene sotto la mannaia della crisi e con un intervento legislativo di urgenza volto a recuperare 29 miliardi di euro. In Toscana dobbiamo cogliere l’occasione per farlo diventare un momento di svolta strategica per far ripartire lo sviluppo tenendo conto dei nostri punti di forza: Firenze come polo tecnologico della cultura riconoscibile dalla rete globale;  Arezzo, Prato, Pistoia e Empolese Valdelsa sedi avanzate di produzione manifatturiera e industriale; la costa una piattaforma logistica e il sud della Toscana culla del patrimonio naturale e agricolo della regione».

«Ciò detto non si può ridurre la discussione al risiko delle province come se fosse un argomento slegato dalla vita dei cittadini, tanto meno subire la superficialità del dibattito fiorentino che interpreta questo passaggio come scorciatoia senza dimostrare il senso di responsabilità adeguato al suo ruolo. Noi– conclude Barnini- sappiamo dove vogliamo andare e cosa vogliamo fare: saremo in un percorso di innovazione istituzionale che non può che gravitare attorno a Firenze, con l’esperienza di 20 anni di autogoverno con un’unione dei comuni che rafforzi i nostri legami interni per renderci più pronti ad una nuova sfida. L’idea del comune unico lanciata da Campigli (segretario Pd Empoli, ndr) non è un tabù, ma prima di arrivare a metterlo seriamente in agenda c’è bisogno di fare un lavoro altrettanto impegnativo per far nascere l’Unione dei Comuni e posizionare l’Empolese Valdelsa nel nuovo scenario delle istituzioni toscane ».  

 

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Barnini: “L’Empolese Valdelsa sostiene ancora l’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia”

«La politica è in ritardo di venti anni. La prima volta che si è sentito parlare di Città metropolitana era il 1990 con la legge 142, presidente de Consiglio era Giulio Andreotti, io frequentavo le scuole. Basterebbero queste due indicazioni per capire che di tempo se ne è perso tantissimo. Da questo iniziò la discussione delle Regioni e in Toscana con il decreto della Giunta regionale del 3/05/91 si definisce che le province di Prato, Pistoia e di Firenze saranno i confini della futura Città metropolitana. Poi nacque la provincia di Prato e quindi i confini previsti cambiarono connotazione e l’Empolese Valdelsa volle rivendicare una sua indipendenza e autonomia dalla città di Firenze costituendo il Circondario, un ente di decentramento amministrativo» così Brenda Barnini, segretario Pd Empolese Valdelsa traccia una sintesi di ciò che successe venti anni fa.

«La città metropolitana non è quindi una novità della spending review proposta dal governo Monti, piuttosto il treno perso dalla politica italiana. Oggi al Senato è prevista la fiducia al decreto sulla spending review e questo ci obbligherà a prendere decisioni rapidamente. L’esperienza del Circondario-spiega Barnini- ci permette di dire che noi questi 20 anni non li abbiamo persi, ma anzi, abbiamo creato un ente che ha unito 11 comuni e che conta circa 170mila abitanti, che ha gestito deleghe regionali e provinciali importanti, formando quindi una vera unità territoriale, investendo nel sostegno istituzionale e nello sviluppo economico del territorio.

Per noi quindi la città metropolitana è un’evoluzione del nostro Circondario e l’area in cui ci riconosciamo comprende le province di Firenze, Prato e Pistoia. Se però, come sembra dal decreto, inglobare Prato e Pistoia non sarà possibile, noi non possiamo pensare di non essere nella città metropolitana di Firenze».

 «E’ certo che l’Empolese Valdelsa si presenterà come Unione dei comuni nella città metropolitana, un’ulteriore evoluzione del Circondario e questo ci mette nelle condizioni di non aver paura di questo passaggio, ma anzi di coglierne tutte le opportunità. Ovviamente serve che Firenze diventi una capitale con una propensione non più provinciale ma europea, che sappia guardare oltre i suoi confini e svolgere il ruolo di capitale della Toscana».

«Tutta questa discussione avviene sotto la mannaia della crisi e con un intervento legislativo di urgenza volto a recuperare 29 miliardi di euro. In Toscana dobbiamo cogliere l’occasione per farlo diventare un momento di svolta strategica per far ripartire lo sviluppo tenendo conto dei nostri punti di forza: Firenze come polo tecnologico della cultura riconoscibile dalla rete globale;  Arezzo, Prato, Pistoia e Empolese Valdelsa sedi avanzate di produzione manifatturiera e industriale; la costa una piattaforma logistica e il sud della Toscana culla del patrimonio naturale e agricolo della regione».

«Ciò detto non si può ridurre la discussione al risiko delle province come se fosse un argomento slegato dalla vita dei cittadini, tanto meno subire la superficialità del dibattito fiorentino che interpreta questo passaggio come scorciatoia senza dimostrare il senso di responsabilità adeguato al suo ruolo. Noi– conclude Barnini- sappiamo dove vogliamo andare e cosa vogliamo fare: saremo in un percorso di innovazione istituzionale che non può che gravitare attorno a Firenze, con l’esperienza di 20 anni di autogoverno con un’unione dei comuni che rafforzi i nostri legami interni per renderci più pronti ad una nuova sfida. L’idea del comune unico lanciata da Campigli (segretario Pd Empoli, ndr) non è un tabù, ma prima di arrivare a metterlo seriamente in agenda c’è bisogno di fare un lavoro altrettanto impegnativo per far nascere l’Unione dei Comuni e posizionare l’Empolese Valdelsa nel nuovo scenario delle istituzioni toscane ».  

 

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Spending review, se ne parla con il presidente della Regione

Lunedì 6 agosto il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sarà a Stia all’interno della Festa del Pd. Si tratta della prima iniziativa da alcuni mesi a cui prenderà parte nella nostra provincia e sarà un’importante momento di confronto politico in cui si analizzeranno i punti caldi dell’attualità politica. Dagli effetti della spending-review per i nostri territori, al dibattito in vista delle elezioni politiche.

<<Le Feste del Pd sono sempre delle belle occasioni di aggregazione.>> – spiega Marco Meacci – <<Abbiamo chiesto al Presidente Rossi di partecipare ad alcune di queste perché riteniamo che sia importante arricchirle di dibattiti e di momenti di approfondimento che diano qualità e spessore a queste iniziative, soprattutto in vista dei mesi difficili che abbiamo davanti, tra crisi economica ed elezioni politiche alle porte E’ giusto che le personalità di primo piano del nostro partito scendano in campo e diano un segnale ai tanti cittadini che chiedono una politica più vicina e che sappia comunicare e condividere le scelte.>>

L’iniziativa è promossa dal Coordinamento Provinciale e dal Coordinamento del Casentino del Partito Democratico e vedrà la partecipazione dei vertici politici ed istituzionali del Pd in provincia di Arezzo. Interverranno, infatti, in quell’occasione anche il Segretario Provinciale Marco Meacci, il Presidente della Provincia Roberto Vasai, Il Consigliere Regionale Vincenzo Ceccarelli ed il Sindaco di Stia Luca Santini

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Spending review, se ne parla con il presidente della Regione

Lunedì 6 agosto il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sarà a Stia all’interno della Festa del Pd. Si tratta della prima iniziativa da alcuni mesi a cui prenderà parte nella nostra provincia e sarà un’importante momento di confronto politico in cui si analizzeranno i punti caldi dell’attualità politica. Dagli effetti della spending-review per i nostri territori, al dibattito in vista delle elezioni politiche.

<<Le Feste del Pd sono sempre delle belle occasioni di aggregazione.>> – spiega Marco Meacci – <<Abbiamo chiesto al Presidente Rossi di partecipare ad alcune di queste perché riteniamo che sia importante arricchirle di dibattiti e di momenti di approfondimento che diano qualità e spessore a queste iniziative, soprattutto in vista dei mesi difficili che abbiamo davanti, tra crisi economica ed elezioni politiche alle porte E’ giusto che le personalità di primo piano del nostro partito scendano in campo e diano un segnale ai tanti cittadini che chiedono una politica più vicina e che sappia comunicare e condividere le scelte.>>

L’iniziativa è promossa dal Coordinamento Provinciale e dal Coordinamento del Casentino del Partito Democratico e vedrà la partecipazione dei vertici politici ed istituzionali del Pd in provincia di Arezzo. Interverranno, infatti, in quell’occasione anche il Segretario Provinciale Marco Meacci, il Presidente della Provincia Roberto Vasai, Il Consigliere Regionale Vincenzo Ceccarelli ed il Sindaco di Stia Luca Santini

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28 Luglio 2012

Scritte No Tav Isolotto, la condanna unanime del Pd fiorentino

Il coordinamento metropolitano e quello cittadino del Partito Democratico e il circolo Pd Isolotto condannano fermamente il vile atto vandalico avvenuto ieri contro un importante edificio di valore urbanistico storico e religioso della nostra città, deturpato da scritte contro la Tav: un gesto ancora più incomprensibile per la scelta del luogo in cui è stato compiuto.

Siamo per la modernizzazione di questo paese e per l’implementazione della mobilità collettiva su ferro, a scala nazionale, regionale e cittadina. Siamo però sempre pronti a discutere con chi ha opinioni differenti, purchè espresse con mezzi leciti e all’interno di una discussione democratica, com’è ovviamente nel Dna del nostro partito. Non possiamo tollerare che ci sia chi si ostina a esprimere le proprie posizioni senza rispettare persone, oggetti, edifici: in questo caso, trattandosi di un luogo di culto, vogliamo ribadire che è nostra priorità anche il rispetto di chi professa un credo religioso, qualsiasi esso sia, che in questo caso è mancato del tutto. Al parroco e a tutta la comunità parrocchiale del quartiere va quindi tutta la nostra solidarietà.

Pd metropolitano e cittadino Firenze
Circolo Pd Isolotto

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Scritte No Tav Isolotto, la condanna unanime del Pd fiorentino

Il coordinamento metropolitano e quello cittadino del Partito Democratico e il circolo Pd Isolotto condannano fermamente il vile atto vandalico avvenuto ieri contro un importante edificio di valore urbanistico storico e religioso della nostra città, deturpato da scritte contro la Tav: un gesto ancora più incomprensibile per la scelta del luogo in cui è stato compiuto.

Siamo per la modernizzazione di questo paese e per l’implementazione della mobilità collettiva su ferro, a scala nazionale, regionale e cittadina. Siamo però sempre pronti a discutere con chi ha opinioni differenti, purchè espresse con mezzi leciti e all’interno di una discussione democratica, com’è ovviamente nel Dna del nostro partito. Non possiamo tollerare che ci sia chi si ostina a esprimere le proprie posizioni senza rispettare persone, oggetti, edifici: in questo caso, trattandosi di un luogo di culto, vogliamo ribadire che è nostra priorità anche il rispetto di chi professa un credo religioso, qualsiasi esso sia, che in questo caso è mancato del tutto. Al parroco e a tutta la comunità parrocchiale del quartiere va quindi tutta la nostra solidarietà.

Pd metropolitano e cittadino Firenze
Circolo Pd Isolotto

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