20 Giugno 2014

“Crescere innovando”. Venerdì 27 giugno convegno PD a Firenze con il viceministro Morando

“Crescere innovando. Competitività e sostenibilità”.

Venerdì 27 giugno convegno PD a Firenze con il viceministro Enrico Morando, Dario Parrini, Ivan Ferrucci, Gianfranco Simoncini e Leonardo Bassilichi

morando

 

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16 Giugno 2014

Il segretario Dario Parrini ospite della trasmissione ‘Passioni & Politica’

parrini-P&P2-13giugno201313 giugno 2014 – Il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini ospite della trasmissione ‘Passioni & Politica’ di ToscanaMedia.

GUARDA PARTE 1PARTE 2

 

 

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Il segretario Dario Parrini ospite della trasmissione ‘Passioni & Politica’

parrini-P&P2-13giugno201313 giugno 2014 – Il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini ospite della trasmissione ‘Passioni & Politica’ di ToscanaMedia.

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15 Giugno 2014

Dario Parrini: “L’idea di riproporre le Feste dell’Unità: cosa significa secondo me”

parrini-feste15 giugno 2014 – Il post su Facebook del segretario regionale Dario Parrini a proposito dell’idea del segretario nazionale Matteo Renzi di riproporre il nome “Feste dell’Unità” alle feste del partito.

 

“L’IDEA DI RIPROPORRE LE FESTE DELL’UNITÀ: COSA SIGNIFICA SECONDO ME
Il cambio di nome delle Feste dell’Unità svolse una funzione agli albori del Pd, nel 2008: il nuovo partito appariva allora come la somma di due vecchi partiti e di due popoli, quello ex comunista/diessino e quello ex democristiano/margheritino. In quel momento la mescolanza tra le due storie fondative del nuovo corso democratico era appena iniziata e incontrava non pochi ostacoli: c’era, lo ricordo bene, un’esigenza di “simbolicamente corretto” che oggi, grazie al cielo, non c’è più. Oggi, come hanno osservato molti, il Pd è nato davvero, specie dopo l’ultimo congresso e dopo le ultime europee. Nessuno si domanda più, nel nostro partito, se uno è ex Ds o ex Margherita. Proprio perché adesso siamo tutti semplicemente e solamente “democratici” ci scopriamo finalmente in grado di riconoscerci tutti in tutte le cose più belle del nostro passato, senza star lì a disquisire se sono “nostre” o degli “altri”: questo steccato è finalmente e definitivamente caduto. Bravo Renzi a capirlo e a dirlo. Oltre ad essere un gesto di attenzione verso un giornale in difficoltà, la sua idea di riproporre le Feste dell’Unità (peraltro rimaste in vita in molti comuni anche in questi anni) ha questo significato: il Pd è finalmente nato. L’amalgama ora può dirsi riuscito. Avanti!”

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Dario Parrini: “L’idea di riproporre le Feste dell’Unità: cosa significa secondo me”

parrini-feste15 giugno 2014 – Il post su Facebook del segretario regionale Dario Parrini a proposito dell’idea del segretario nazionale Matteo Renzi di riproporre il nome “Feste dell’Unità” alle feste del partito.

 

“L’IDEA DI RIPROPORRE LE FESTE DELL’UNITÀ: COSA SIGNIFICA SECONDO ME
Il cambio di nome delle Feste dell’Unità svolse una funzione agli albori del Pd, nel 2008: il nuovo partito appariva allora come la somma di due vecchi partiti e di due popoli, quello ex comunista/diessino e quello ex democristiano/margheritino. In quel momento la mescolanza tra le due storie fondative del nuovo corso democratico era appena iniziata e incontrava non pochi ostacoli: c’era, lo ricordo bene, un’esigenza di “simbolicamente corretto” che oggi, grazie al cielo, non c’è più. Oggi, come hanno osservato molti, il Pd è nato davvero, specie dopo l’ultimo congresso e dopo le ultime europee. Nessuno si domanda più, nel nostro partito, se uno è ex Ds o ex Margherita. Proprio perché adesso siamo tutti semplicemente e solamente “democratici” ci scopriamo finalmente in grado di riconoscerci tutti in tutte le cose più belle del nostro passato, senza star lì a disquisire se sono “nostre” o degli “altri”: questo steccato è finalmente e definitivamente caduto. Bravo Renzi a capirlo e a dirlo. Oltre ad essere un gesto di attenzione verso un giornale in difficoltà, la sua idea di riproporre le Feste dell’Unità (peraltro rimaste in vita in molti comuni anche in questi anni) ha questo significato: il Pd è finalmente nato. L’amalgama ora può dirsi riuscito. Avanti!”

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13 Giugno 2014

I forum del PD toscano. Nominati i responsabili

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13 giugno 2014 -Nominati ieri dall’esecutivo regionale i responsabili dei Forum tematici del Pd della Toscana, ecco i nomi:

 

 

  •     Assetto del Territorio   Simone Gheri
  •     Riassetto istituzionale   Riccardo Nocentini
  •     Sport   Donatella Villani
  •     Innovazione e trasferimento tecnologico   Mauro Caliani
  •     Ricerca e Diritto allo Studio Universario   Ranieri Bizzarri
  •     Sviluppo Rurale   Annamaria Betti
  •     Programmi Comunitari e credito   Alessio Mugnai
  •     Sicurezza e Protezione Civile   Francesco Simonini
  •     Beni Culturali   Leonardo Bieber
  •     Spettacolo   Gisa Mazza
  •     Turismo   Giovanna Stellini
  •     Progetti speciali Culturali   Chiara Di Cesare
  •     Aree Protette, Tutele e benessere animale   Eva Mosconi
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I forum del PD toscano. Nominati i responsabili

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13 giugno 2014 -Nominati ieri dall’esecutivo regionale i responsabili dei Forum tematici del Pd della Toscana, ecco i nomi:

 

 

  •     Assetto del Territorio   Simone Gheri
  •     Riassetto istituzionale   Riccardo Nocentini
  •     Sport   Donatella Villani
  •     Innovazione e trasferimento tecnologico   Mauro Caliani
  •     Ricerca e Diritto allo Studio Universario   Ranieri Bizzarri
  •     Sviluppo Rurale   Annamaria Betti
  •     Programmi Comunitari e credito   Alessio Mugnai
  •     Sicurezza e Protezione Civile   Francesco Simonini
  •     Beni Culturali   Leonardo Bieber
  •     Spettacolo   Gisa Mazza
  •     Turismo   Giovanna Stellini
  •     Progetti speciali Culturali   Chiara Di Cesare
  •     Aree Protette, Tutele e benessere animale   Eva Mosconi
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Il Pd presenta la sua proposta per la nuova legge elettorale toscana

13 giugno 2014 – Questa mattina, in conferenza stampa, il presidente del Gruppo Pd in consiglio regionale Ivan Ferrucci e il segretario regionale del partito Dario Parrini hanno presentato le ultime proposte per la nuova legge elettorale della Regione, proposte che i consiglieri regionali del Pd formalizzeranno presto al gruppo di lavoro del Consiglio che si sta occupando della riforma. Si tratta di una proposta complessiva “aperta” al contributo di tutti e puntiamo ad approvare la nuova normativa entro la fine di luglio.

parrini-conf-stampa-13giu2014Le dichiarazioni di Dario Parrini

 

 

 

 

ferrucci-conf-stampa-13giu2014

Le Dichiarazioni di Ivan Ferrucci

 

 

 

 

 

Presto la nuova legge elettorale della Toscana

 

Rispetto al testo presentato dal Gruppo PD nel gennaio scorso, questa nuova proposta di legge contiene le seguenti modificazioni:

 

–         Riparto dei seggi a livello regionale preliminarmente per coalizioni e successivamente tra liste che superano lo sbarramento della coalizione medesima. Nulla cambia per le liste che non fanno parte di coalizioni.

–         Soglie di accesso differenziate: 10% per le coalizioni (che devono comunque contenere almeno una lista che ottiene il 3%); 5% per le liste non coalizzate (o comunque facenti parte di coalizioni che non superano lo sbarramento del 10%); 3% per le liste facenti parti di coalizioni (che superano lo sbarramento del 10%).

–         Divisione della circoscrizione corrispondente alla provincia di Firenze in 4 circoscrizioni separate. Rimane fermo il meccanismo che ripartisce i seggi preliminarmente su base provinciale.

–         Possibilità di candidature multiple fino ad un massimo di 3;

–         Soppressione della disposizione sull’indicazione del vicepresidente (da parte del candidato Presidente) all’atto di presentazione delle liste;

–         Premio di maggioranza differenziato: si ottiene il 60% dei seggi  se si consegue più del 45% voti; si ottiene il 57,5% seggi se si consegue tra il 40% e il 45% dei voti o se si viene eletti a seguito di ballottaggio (la cui soglia rimane del 40%);

–         Candidature regionali facoltative fino a un massimo di 2 e di genere diverso. E’ prevista l’incompatibilità tra candidati circoscrizionali e candidati regionali.

–         Riduzione del 40% del numero di firme necessarie per la presentazione delle liste.

 

Qui invece trovate lo schema della proposta originaria:

 

PROPOSTA DI RIFORMA DEL PD DELLA LEGGE ELETTORALE TOSCANA

La proposta di riforma del sistema elettorale toscano prevede l’introduzione delle preferenze se ne potranno esprimere due, (purchè la seconda sia su un candidato di genere diverso rispetto alla prima) ( novità rispetto alle liste bloccate), l’elezione diretta del presidente (già prevista dall’attuale), con eventuale doppio turno nel caso in cui al primo non sia raggiunta la soglia del 40 per cento, la suddivisione del territorio regionale in circoscrizioni – che corrispondono alle province, un premio di maggioranza che assicura il 60 per cento di seggi alla coalizione vincente, e l’abolizione del listino regionale (attualmente da 3 a 5 candidati). Tutti i consiglieri saranno dunque eletti con il voto di preferenza; un voto che, come spiegato nella sintesi sottostante, sarà “agevolato” grazie all’introduzione del nome dei candidati nella scheda elettorale. Il tutto su 40 Consigliri (15 in meno rispetto agli attuali 55)

 

Di seguito una sintesi schematica degli aspetti principali della legge:

 

COME SI ELEGGE IL PRESIDENTE  – Voto diretto, il nome del presidente è indicato nella scheda a fianco dei candidati consiglieri e delle liste ( o singolo partito) che lo sostengono. Viene eletto al primo turno se prende almeno il 40 per cento dei voti, altrimenti si va al ballottaggio.

PREMIO DI MAGGIORANZA Si assegna alla coalizione vincente. Corrisponde al 60 per cento dei seggi, che equivale a 24 consiglieri (ricordiamo che con la riforma il numero dei componenti dell’assemblea regionale passa da 55 a 40). Nonostante il premio di maggioranza, come nella precedente normativa regionale, è prevista una soglia di garanzia per le minoranze che corrisponde al 35 per cento dei seggi.

LE CIRCOSCRIZIONI – corrisponderanno ai territori delle province; salvo per il caso di Firenze che molto probabilmente sarà suddiviso in più zone autonome.

COME SARANNO DISTRIBUITI I SEGGI Nelle circoscrizioni saranno presentate le liste dei candidati e saranno assegnati un numero di consiglieri da eleggere, a seconda del numero di abitanti delle circoscrizioni stesse, questo per rispettare un giusto principio di rappresentatività.

IL VOTO l’elettore esprime: 1) il voto per una delle liste presenti nella propria circoscrizione  – nel caso in cui si esprima solo questo voto, il trasferimento è automatico dal voto di lista al candidato presidente collegato 2) il voto per il candidato presidente (elezione diretta, appunto) 3) Si può esprimere il voto disgiunto; votare una lista e un candidato presidente non collegato ad essa.

LE PREFERENZE Il voto alla lista può essere accompagnato da massimo due preferenze; nel caso in cui l’elettore scelga di esprimere la doppia preferenza, deve farlo per due candidati di genere diverso, pena la nullità del secondo voto. Per semplificare e incentivare l’utilizzo di questo strumento, la proposta prevede il “voto di preferenza agevolato”, ovvero nella scheda elettorale saranno già indicati i nomi dei candidati e non dovrà essere l’elettore a scrivere il nome/i della persona/e scelta, ma sarà sufficiente che barri il/i nome/i prescelti.

LA SOGLIA DI SBARRAMENTO Come nella precedente normativa, potranno partecipare alla ripartizione dei seggi solo le liste che ottengono a livello regionale almeno il 4 per cento dei voti validi.

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Il Pd presenta la sua proposta per la nuova legge elettorale toscana

13 giugno 2014 – Questa mattina, in conferenza stampa, il presidente del Gruppo Pd in consiglio regionale Ivan Ferrucci e il segretario regionale del partito Dario Parrini hanno presentato le ultime proposte per la nuova legge elettorale della Regione, proposte che i consiglieri regionali del Pd formalizzeranno presto al gruppo di lavoro del Consiglio che si sta occupando della riforma. Si tratta di una proposta complessiva “aperta” al contributo di tutti e puntiamo ad approvare la nuova normativa entro la fine di luglio.

parrini-conf-stampa-13giu2014Le dichiarazioni di Dario Parrini

 

 

 

 

ferrucci-conf-stampa-13giu2014

Le Dichiarazioni di Ivan Ferrucci

 

 

 

 

 

Presto la nuova legge elettorale della Toscana

 

Rispetto al testo presentato dal Gruppo PD nel gennaio scorso, questa nuova proposta di legge contiene le seguenti modificazioni:

 

–         Riparto dei seggi a livello regionale preliminarmente per coalizioni e successivamente tra liste che superano lo sbarramento della coalizione medesima. Nulla cambia per le liste che non fanno parte di coalizioni.

–         Soglie di accesso differenziate: 10% per le coalizioni (che devono comunque contenere almeno una lista che ottiene il 3%); 5% per le liste non coalizzate (o comunque facenti parte di coalizioni che non superano lo sbarramento del 10%); 3% per le liste facenti parti di coalizioni (che superano lo sbarramento del 10%).

–         Divisione della circoscrizione corrispondente alla provincia di Firenze in 4 circoscrizioni separate. Rimane fermo il meccanismo che ripartisce i seggi preliminarmente su base provinciale.

–         Possibilità di candidature multiple fino ad un massimo di 3;

–         Soppressione della disposizione sull’indicazione del vicepresidente (da parte del candidato Presidente) all’atto di presentazione delle liste;

–         Premio di maggioranza differenziato: si ottiene il 60% dei seggi  se si consegue più del 45% voti; si ottiene il 57,5% seggi se si consegue tra il 40% e il 45% dei voti o se si viene eletti a seguito di ballottaggio (la cui soglia rimane del 40%);

–         Candidature regionali facoltative fino a un massimo di 2 e di genere diverso. E’ prevista l’incompatibilità tra candidati circoscrizionali e candidati regionali.

–         Riduzione del 40% del numero di firme necessarie per la presentazione delle liste.

 

Qui invece trovate lo schema della proposta originaria:

 

PROPOSTA DI RIFORMA DEL PD DELLA LEGGE ELETTORALE TOSCANA

La proposta di riforma del sistema elettorale toscano prevede l’introduzione delle preferenze se ne potranno esprimere due, (purchè la seconda sia su un candidato di genere diverso rispetto alla prima) ( novità rispetto alle liste bloccate), l’elezione diretta del presidente (già prevista dall’attuale), con eventuale doppio turno nel caso in cui al primo non sia raggiunta la soglia del 40 per cento, la suddivisione del territorio regionale in circoscrizioni – che corrispondono alle province, un premio di maggioranza che assicura il 60 per cento di seggi alla coalizione vincente, e l’abolizione del listino regionale (attualmente da 3 a 5 candidati). Tutti i consiglieri saranno dunque eletti con il voto di preferenza; un voto che, come spiegato nella sintesi sottostante, sarà “agevolato” grazie all’introduzione del nome dei candidati nella scheda elettorale. Il tutto su 40 Consigliri (15 in meno rispetto agli attuali 55)

 

Di seguito una sintesi schematica degli aspetti principali della legge:

 

COME SI ELEGGE IL PRESIDENTE  – Voto diretto, il nome del presidente è indicato nella scheda a fianco dei candidati consiglieri e delle liste ( o singolo partito) che lo sostengono. Viene eletto al primo turno se prende almeno il 40 per cento dei voti, altrimenti si va al ballottaggio.

PREMIO DI MAGGIORANZA Si assegna alla coalizione vincente. Corrisponde al 60 per cento dei seggi, che equivale a 24 consiglieri (ricordiamo che con la riforma il numero dei componenti dell’assemblea regionale passa da 55 a 40). Nonostante il premio di maggioranza, come nella precedente normativa regionale, è prevista una soglia di garanzia per le minoranze che corrisponde al 35 per cento dei seggi.

LE CIRCOSCRIZIONI – corrisponderanno ai territori delle province; salvo per il caso di Firenze che molto probabilmente sarà suddiviso in più zone autonome.

COME SARANNO DISTRIBUITI I SEGGI Nelle circoscrizioni saranno presentate le liste dei candidati e saranno assegnati un numero di consiglieri da eleggere, a seconda del numero di abitanti delle circoscrizioni stesse, questo per rispettare un giusto principio di rappresentatività.

IL VOTO l’elettore esprime: 1) il voto per una delle liste presenti nella propria circoscrizione  – nel caso in cui si esprima solo questo voto, il trasferimento è automatico dal voto di lista al candidato presidente collegato 2) il voto per il candidato presidente (elezione diretta, appunto) 3) Si può esprimere il voto disgiunto; votare una lista e un candidato presidente non collegato ad essa.

LE PREFERENZE Il voto alla lista può essere accompagnato da massimo due preferenze; nel caso in cui l’elettore scelga di esprimere la doppia preferenza, deve farlo per due candidati di genere diverso, pena la nullità del secondo voto. Per semplificare e incentivare l’utilizzo di questo strumento, la proposta prevede il “voto di preferenza agevolato”, ovvero nella scheda elettorale saranno già indicati i nomi dei candidati e non dovrà essere l’elettore a scrivere il nome/i della persona/e scelta, ma sarà sufficiente che barri il/i nome/i prescelti.

LA SOGLIA DI SBARRAMENTO Come nella precedente normativa, potranno partecipare alla ripartizione dei seggi solo le liste che ottengono a livello regionale almeno il 4 per cento dei voti validi.

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Ferrovie. Tratta Viareggio-Lucca-Pistoia-Firenze, Marchetti: “Ottima notizia gli stanziamenti per il suo ammodernamento”

treni13 giugno  2014 – “Ottima notizia il potenziamento della linea ferroviaria Viareggio-Lucca-Pistoia-Firenze grazie  all’ intervento da 220 milioni di euro del Ministero dei Trasporti e i successivi milioni che saranno anche stanziati dalla Regione Toscana” questo è il commento della responsabile trasporti del Pd Toscana  Agnese Marchetti.

“L’intervento su questa tratta, indispensabile per il collegamento del nostro Capoluogo di Regione con la  Toscana centrale e con città importanti come Lucca e Pistoia, può rappresentare un reale  salto di qualità  del servizio di collegamento, che possa così  finalmente rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini-utenti, molti di quali pendolari, che da anni subiscono forti limitazioni e disagi.
Adesso sì che si può pensare di costruire in quelle realtà un sistema di trasporto pubblico molto più efficace integrando il servizio ferroviario a quello su gomma e cercando inoltre di superare la presenza, su quella tratta, di numerosi passaggi a livello che rallentano fortemente la velocità di marcia dei treni”.

 

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