Il Pd presenta la sua proposta per la nuova legge elettorale toscana

13 giugno 2014 – Questa mattina, in conferenza stampa, il presidente del Gruppo Pd in consiglio regionale Ivan Ferrucci e il segretario regionale del partito Dario Parrini hanno presentato le ultime proposte per la nuova legge elettorale della Regione, proposte che i consiglieri regionali del Pd formalizzeranno presto al gruppo di lavoro del Consiglio che si sta occupando della riforma. Si tratta di una proposta complessiva “aperta” al contributo di tutti e puntiamo ad approvare la nuova normativa entro la fine di luglio.

parrini-conf-stampa-13giu2014Le dichiarazioni di Dario Parrini

 

 

 

 

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Le Dichiarazioni di Ivan Ferrucci

 

 

 

 

 

Presto la nuova legge elettorale della Toscana

 

Rispetto al testo presentato dal Gruppo PD nel gennaio scorso, questa nuova proposta di legge contiene le seguenti modificazioni:

 

–         Riparto dei seggi a livello regionale preliminarmente per coalizioni e successivamente tra liste che superano lo sbarramento della coalizione medesima. Nulla cambia per le liste che non fanno parte di coalizioni.

–         Soglie di accesso differenziate: 10% per le coalizioni (che devono comunque contenere almeno una lista che ottiene il 3%); 5% per le liste non coalizzate (o comunque facenti parte di coalizioni che non superano lo sbarramento del 10%); 3% per le liste facenti parti di coalizioni (che superano lo sbarramento del 10%).

–         Divisione della circoscrizione corrispondente alla provincia di Firenze in 4 circoscrizioni separate. Rimane fermo il meccanismo che ripartisce i seggi preliminarmente su base provinciale.

–         Possibilità di candidature multiple fino ad un massimo di 3;

–         Soppressione della disposizione sull’indicazione del vicepresidente (da parte del candidato Presidente) all’atto di presentazione delle liste;

–         Premio di maggioranza differenziato: si ottiene il 60% dei seggi  se si consegue più del 45% voti; si ottiene il 57,5% seggi se si consegue tra il 40% e il 45% dei voti o se si viene eletti a seguito di ballottaggio (la cui soglia rimane del 40%);

–         Candidature regionali facoltative fino a un massimo di 2 e di genere diverso. E’ prevista l’incompatibilità tra candidati circoscrizionali e candidati regionali.

–         Riduzione del 40% del numero di firme necessarie per la presentazione delle liste.

 

Qui invece trovate lo schema della proposta originaria:

 

PROPOSTA DI RIFORMA DEL PD DELLA LEGGE ELETTORALE TOSCANA

La proposta di riforma del sistema elettorale toscano prevede l’introduzione delle preferenze se ne potranno esprimere due, (purchè la seconda sia su un candidato di genere diverso rispetto alla prima) ( novità rispetto alle liste bloccate), l’elezione diretta del presidente (già prevista dall’attuale), con eventuale doppio turno nel caso in cui al primo non sia raggiunta la soglia del 40 per cento, la suddivisione del territorio regionale in circoscrizioni – che corrispondono alle province, un premio di maggioranza che assicura il 60 per cento di seggi alla coalizione vincente, e l’abolizione del listino regionale (attualmente da 3 a 5 candidati). Tutti i consiglieri saranno dunque eletti con il voto di preferenza; un voto che, come spiegato nella sintesi sottostante, sarà “agevolato” grazie all’introduzione del nome dei candidati nella scheda elettorale. Il tutto su 40 Consigliri (15 in meno rispetto agli attuali 55)

 

Di seguito una sintesi schematica degli aspetti principali della legge:

 

COME SI ELEGGE IL PRESIDENTE  – Voto diretto, il nome del presidente è indicato nella scheda a fianco dei candidati consiglieri e delle liste ( o singolo partito) che lo sostengono. Viene eletto al primo turno se prende almeno il 40 per cento dei voti, altrimenti si va al ballottaggio.

PREMIO DI MAGGIORANZA Si assegna alla coalizione vincente. Corrisponde al 60 per cento dei seggi, che equivale a 24 consiglieri (ricordiamo che con la riforma il numero dei componenti dell’assemblea regionale passa da 55 a 40). Nonostante il premio di maggioranza, come nella precedente normativa regionale, è prevista una soglia di garanzia per le minoranze che corrisponde al 35 per cento dei seggi.

LE CIRCOSCRIZIONI – corrisponderanno ai territori delle province; salvo per il caso di Firenze che molto probabilmente sarà suddiviso in più zone autonome.

COME SARANNO DISTRIBUITI I SEGGI Nelle circoscrizioni saranno presentate le liste dei candidati e saranno assegnati un numero di consiglieri da eleggere, a seconda del numero di abitanti delle circoscrizioni stesse, questo per rispettare un giusto principio di rappresentatività.

IL VOTO l’elettore esprime: 1) il voto per una delle liste presenti nella propria circoscrizione  – nel caso in cui si esprima solo questo voto, il trasferimento è automatico dal voto di lista al candidato presidente collegato 2) il voto per il candidato presidente (elezione diretta, appunto) 3) Si può esprimere il voto disgiunto; votare una lista e un candidato presidente non collegato ad essa.

LE PREFERENZE Il voto alla lista può essere accompagnato da massimo due preferenze; nel caso in cui l’elettore scelga di esprimere la doppia preferenza, deve farlo per due candidati di genere diverso, pena la nullità del secondo voto. Per semplificare e incentivare l’utilizzo di questo strumento, la proposta prevede il “voto di preferenza agevolato”, ovvero nella scheda elettorale saranno già indicati i nomi dei candidati e non dovrà essere l’elettore a scrivere il nome/i della persona/e scelta, ma sarà sufficiente che barri il/i nome/i prescelti.

LA SOGLIA DI SBARRAMENTO Come nella precedente normativa, potranno partecipare alla ripartizione dei seggi solo le liste che ottengono a livello regionale almeno il 4 per cento dei voti validi.