Amato presidente della Scuola Sant’Anna di Pisa, le congratulazioni di Manciulli
“Le mie congratulazioni a Giuliano Amato per la designazione a presidente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Sono molto contento di questo riconoscimento dell’alto profilo della sua personalità. Oltretutto questo è un momento cruciale in cui l’istruzione, la formazione, la ricerca, lo sviluppo e le eccellenze sono fondamenti di cui un Paese in cerca di rilancio ha davvero tanto bisogno”. Così il segretario del PD toscano, Andrea Manciulli, che ha inviato un messaggio a Giuliano Amato, appresa la notizia della designazione a nuovo presidente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Manciulli: “Il finanziamento pubblico ai partitiè democrazia ma ci vogliono regole trasparenti”
Intervista pubblicata il 19 febbraio 2012 da la Repubblica Firenze, a cura di Massimo Vanni




Segretario Manciulli, soddisfatti del governo Monti?
«E’ sotto gli occhi di tutti il cambio di stile. Il giudizio è positivo, l’immagine dell’Italia non è più la stessa. Questo non è un governo che è solo comunicazione, come Berlusconi, ma entra nel merito. Una svolta positiva, anche se si può non essere d’accordo su alcune cose».
Per esempio su quali cose non siete d’accordo?
«Sul mercato del lavoro sono perplesso su alcuni punti».
Siamo all’articolo 18.
«Su quello è ancora da capire la proposta. Apprezziamo che la questione, a differenza del passato, non sia stata posta in modo ideologica, ma rimaniamo persuasi che dalla crisi si deve uscire senza perdere di vistai diritti. Ora il Pd deve incalzare sul tema della crescita, il solo risanamento non basta».
Monti non è il governo che sognava?
«E’ evidente che questo non è il governo del Pd, noi vorremmo mia via più sociale di uscita dalla crisi. Una direzione più marcata verso chi ha più bisogno, ma siamo altrettanti convinti che serva uno sforzo di unità nazionale per salvare il Paese».
Si attende che il governo Monti cambi il sistema attuale di finanziamento ai partiti?
«Il finanziamento pubblico credo sia la cosa più trasparente e più democratica che si possa avere. Cambierei solo le regole relative alla trasparenza».
E perché il Pd non pubblica i bilanci?
«Il Pd toscano lo fa già, abbiamo il bilancio on line».
Non le varie federazioni.
«Presto lo faranno tutti. Non trovo però scandaloso che chi viene a votare dia 1 euro, perché col suo voto celo può anche togliere: il Pd toscano ha oltre 900 circoli con bollette, computer, fotocopiatrici. La politica costa in tutto il mondo e basarla sui finanziamenti privati significherebbe esporla agli interessi delle lobby. Oltretutto la farebbe solo chi hai soldi».
Candidati alle primarie e alle elezioni non dovrebbero avere l’obbligo della trasparenza sui singoli finanziamenti ricevuti?
«Credo che sia giusto prevederlo. Se Lusi ha sbagliato deve pagare, ma tutti devono dar conto dei soldi che ricevono».
Perché alle primarie qui vincono solo candidati del Pd?
«Da sole le primarie non risolvono mai tutto e serve comunque la politica per arrivarci. E un partito le vince quando i suoi candidati rispondono alle attese di chi vota».
Un candidato scelto senza primarie, come a Lucca, non è un investimento debole?
«Quando c’è confronto e senso di responsabilità non ho timori. Non dimentichiamo com’è andato a Siena l’anno scorso, ma anche ad Arezzo e Grosseto».
Primarie aperte o con l’Albo come chiede Barducci?
«Se si vuole salvare le primarie si deve analizzare bene pregi e difetti. Ne vedo uno, chi perde le primarie anche in Toscana dà vita alle liste civiche. Ne discuteremo quando cambieremo il nostro statuto: le primarie però sono uno strumento per i cittadini che devono scegliere e non per chi si vuole candidare».
Che aspettate allora a presentare la nuova legge elettorale per la Toscana?
«Lo faremo presto, dalla discussione è emersa l’idea del ritorno ai collegi uninominali e, in subordine, delle preferenze».
E che pensa il Pd di una Regione senza più Province?
«Presenteremo una nostra idea, perché anche superando le Province resterebbe l’esigenza di un livello di governo sovracomunale che decida dove fare l’inceneritore o una nuova strada. E i sindaci devono comprendere che, per il bene della Toscana, si deve decidere insieme, oltre la visione localistica».
Manciulli: “Il finanziamento pubblico ai partitiè democrazia ma ci vogliono regole trasparenti”
Intervista pubblicata il 19 febbraio 2012 da la Repubblica Firenze, a cura di Massimo Vanni




Segretario Manciulli, soddisfatti del governo Monti?
«E’ sotto gli occhi di tutti il cambio di stile. Il giudizio è positivo, l’immagine dell’Italia non è più la stessa. Questo non è un governo che è solo comunicazione, come Berlusconi, ma entra nel merito. Una svolta positiva, anche se si può non essere d’accordo su alcune cose».
Per esempio su quali cose non siete d’accordo?
«Sul mercato del lavoro sono perplesso su alcuni punti».
Siamo all’articolo 18.
«Su quello è ancora da capire la proposta. Apprezziamo che la questione, a differenza del passato, non sia stata posta in modo ideologica, ma rimaniamo persuasi che dalla crisi si deve uscire senza perdere di vistai diritti. Ora il Pd deve incalzare sul tema della crescita, il solo risanamento non basta».
Monti non è il governo che sognava?
«E’ evidente che questo non è il governo del Pd, noi vorremmo mia via più sociale di uscita dalla crisi. Una direzione più marcata verso chi ha più bisogno, ma siamo altrettanti convinti che serva uno sforzo di unità nazionale per salvare il Paese».
Si attende che il governo Monti cambi il sistema attuale di finanziamento ai partiti?
«Il finanziamento pubblico credo sia la cosa più trasparente e più democratica che si possa avere. Cambierei solo le regole relative alla trasparenza».
E perché il Pd non pubblica i bilanci?
«Il Pd toscano lo fa già, abbiamo il bilancio on line».
Non le varie federazioni.
«Presto lo faranno tutti. Non trovo però scandaloso che chi viene a votare dia 1 euro, perché col suo voto celo può anche togliere: il Pd toscano ha oltre 900 circoli con bollette, computer, fotocopiatrici. La politica costa in tutto il mondo e basarla sui finanziamenti privati significherebbe esporla agli interessi delle lobby. Oltretutto la farebbe solo chi hai soldi».
Candidati alle primarie e alle elezioni non dovrebbero avere l’obbligo della trasparenza sui singoli finanziamenti ricevuti?
«Credo che sia giusto prevederlo. Se Lusi ha sbagliato deve pagare, ma tutti devono dar conto dei soldi che ricevono».
Perché alle primarie qui vincono solo candidati del Pd?
«Da sole le primarie non risolvono mai tutto e serve comunque la politica per arrivarci. E un partito le vince quando i suoi candidati rispondono alle attese di chi vota».
Un candidato scelto senza primarie, come a Lucca, non è un investimento debole?
«Quando c’è confronto e senso di responsabilità non ho timori. Non dimentichiamo com’è andato a Siena l’anno scorso, ma anche ad Arezzo e Grosseto».
Primarie aperte o con l’Albo come chiede Barducci?
«Se si vuole salvare le primarie si deve analizzare bene pregi e difetti. Ne vedo uno, chi perde le primarie anche in Toscana dà vita alle liste civiche. Ne discuteremo quando cambieremo il nostro statuto: le primarie però sono uno strumento per i cittadini che devono scegliere e non per chi si vuole candidare».
Che aspettate allora a presentare la nuova legge elettorale per la Toscana?
«Lo faremo presto, dalla discussione è emersa l’idea del ritorno ai collegi uninominali e, in subordine, delle preferenze».
E che pensa il Pd di una Regione senza più Province?
«Presenteremo una nostra idea, perché anche superando le Province resterebbe l’esigenza di un livello di governo sovracomunale che decida dove fare l’inceneritore o una nuova strada. E i sindaci devono comprendere che, per il bene della Toscana, si deve decidere insieme, oltre la visione localistica».
Monsignor Betori cardinale, Manciulli: “Riconoscimento importante per Firenze e tutta la comunità fiorentina”
“Rinnovo i miei rallegramenti a Monsignor Giuseppe Betori per la creazione a Cardinale oggi a Roma, riconoscimento importante per la città di Firenze e tutta la comunità fiorentina, che trova in lui anche figura di importante rapporto con tutta la società e le culture. Rivolgo quindi a lui sentiti auguri per il suo compito nella Chiesa e nella società con questa nuova responsabilità che il Pontefice ha voluto riconoscergli”.
Così il segretario regionale del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, che ha inviato un messaggio a Giuseppe Betori per la nomina cardinalizia.
Consiglio regionale, Manciulli: “Condivido a pieno l’intervento di Bugli. Funzione dell’assemblea e dei consiglieri va salvaguardata”




A dirlo è il segretario del PD della Toscana, Andrea Manciulli, intervenendo nel dibattito sul ruolo dell’assemblea regionale, a cui ieri è stata dedicata una seduta del consiglio.
“Ciò che è meno comprensibile – continua Manciulli – è un attacco alle Istituzioni in quanto tali: ognuno di noi è transitorio, ma la funzione del consiglio regionale e dei consiglieri va salvaguardata a prescindere da chi la svolga. Perché la tutela delle Istituzioni è uno dei requisiti fondamentali di un Paese democratico”.
“E vista l’attuale situazione dell’Italia – conclude il segretario del Pd toscano – credo che senza una rilegittimazione forte delle Istituzioni sia più difficile qualsiasi prospettiva di rilancio del Paese. Per questo, come Pd, la consideriamo una priorità”.
Contestazione Napolitano, la condanna del Pd
“La vera indignazione è contro le prevaricazioni”


Così il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, ha deplorato ieri le contestazioni a Bologna durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Contestazioni da condannare con forza per di più – aggiunge Manciulli – perché approfittano di un’occasione di riconoscimento al nostro Presidente della Repubblica, una grande figura in cui sempre di più in questi anni ogni italiano si riconosce“.
“Crediamo – conclude il segretario toscano del Pd – che oggi l’indignazione sia quella del Paese, che trova inaccettabile una degenerazione di comportamenti verso colui che più di tutti si fa garante delle regole democratiche e che anche sui temi delle giovani generazioni ha sempre fatto sentire il suo alto richiamo alla politica“.
Contestazione Napolitano, la condanna del Pd
“La vera indignazione è contro le prevaricazioni”


Così il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, ha deplorato ieri le contestazioni a Bologna durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Contestazioni da condannare con forza per di più – aggiunge Manciulli – perché approfittano di un’occasione di riconoscimento al nostro Presidente della Repubblica, una grande figura in cui sempre di più in questi anni ogni italiano si riconosce“.
“Crediamo – conclude il segretario toscano del Pd – che oggi l’indignazione sia quella del Paese, che trova inaccettabile una degenerazione di comportamenti verso colui che più di tutti si fa garante delle regole democratiche e che anche sui temi delle giovani generazioni ha sempre fatto sentire il suo alto richiamo alla politica“.
Napolitano, Manciulli condanna contestazioni Bologna
“In un paese civile le proprie ragioni non possono prescindere dal rispetto, soprattutto delle istituzioni, e non possono essere permesse prevaricazioni né tantomeno atti di violenza. Le contestazioni di oggi a Bologna sono da condannare con forza per di più perché approfittano di un’occasione di riconoscimento al nostro Presidente della Repubblica, una grande figura in cui sempre di più in questi anni ogni italiano si riconosce. Crediamo che oggi l’indignazione sia quella del Paese, che trova inaccettabile una degenerazione di comportamenti verso colui che più di tutti si fa garante delle regole democratiche e che anche sui temi delle giovani generazioni ha sempre fatto sentire il suo alto richiamo alla politica”.
Così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli deplora le contestazioni di oggi a Bologna durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al Presidente Napolitano.
Napolitano, Manciulli condanna contestazioni Bologna
“In un paese civile le proprie ragioni non possono prescindere dal rispetto, soprattutto delle istituzioni, e non possono essere permesse prevaricazioni né tantomeno atti di violenza. Le contestazioni di oggi a Bologna sono da condannare con forza per di più perché approfittano di un’occasione di riconoscimento al nostro Presidente della Repubblica, una grande figura in cui sempre di più in questi anni ogni italiano si riconosce. Crediamo che oggi l’indignazione sia quella del Paese, che trova inaccettabile una degenerazione di comportamenti verso colui che più di tutti si fa garante delle regole democratiche e che anche sui temi delle giovani generazioni ha sempre fatto sentire il suo alto richiamo alla politica”.
Così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli deplora le contestazioni di oggi a Bologna durante la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al Presidente Napolitano.
Giorno della Memoria, Manciulli: “Necessario impegnarsi in una battaglia di valori quotidiana”


Così finiva, anche simbolicamente, l’orrore nazista: lo sterminio degli ebrei, la persecuzione e le uccisioni di zingari, omosessuali, dissidenti politici e di tutti coloro considerati “inferiori” perché “diversi”.
Oggi che viviamo sicuri nelle nostre tiepide case, come scriveva Primo Levi, tutta questa violenza ci può sembrare lontana, lontanissima. E lo è, grazie all’Europa di pace che hanno costruito i nostri nonni e i nostri padri usciti vivi e memori dal nazi-fascismo e dalla guerra – questa Europa che oggi viene molto criticata ma che resta, pur con i suoi difetti, la più grande conquista dell’ultimo secolo.
Ma se vogliamo che quella violenza resti fuori dal mondo che viviamo, dobbiamo impegnarci ogni giorno in una battaglia di valori: per la libertà, l’uguaglianza e la giustizia.
Non scordiamoci che meno di due mesi fa, a Firenze, due uomini sono stati uccisi e altri feriti perché avevano la pelle di un colore “diverso”.
Ricordare, voglio dire, serve qui e ora: per ciò che facciamo e per ciò che faremo.
Perché la Memoria rende liberi.
Andrea Manciulli
segretario Pd Toscana
