Salvabanche. Intervento dei segretari Pd di Toscana, Emilia, Marche e Abruzzo
La verità è che il governo ha fatto tutto quello che le norme italiane e europee consentivano di fare, riducendo nella massima misura possibile gli effetti negativi dello stato di insolvenza in cui versavano gli istituti bancari in questione.
Ha adottato un provvedimento per salvaguardare circa 6mila posti di lavoro e i conti correnti (di cui sono titolari oltre un milione di depositanti e circa duecentomila risparmiatori e imprese) e tutti i risparmi investiti in obbligazioni ordinarie.
Comprendiamo perfettamente lo sconcerto delle famiglie che hanno perso risparmi accumulati con anni di lavoro e di sacrifici e che oggi vivono un vero e proprio dramma.
Non possiamo invece né comprendere né accettare il capovolgimento sistematico della realtà portato avanti da più parti a fini di lotta politica o di pura disinformazione da chi ha unicamente interesse ad alzare polveroni per nascondere la verità.
Non è al governo infatti che si può imputare il fatto che tanti risparmiatori hanno acquistato titoli oggettivamente rischiosi, in buona fede, convinti che rischiosi non fossero.
Ciò doverosamente chiarito, crediamo che quella di un’azione giudiziaria, anche tramite le associazioni dei consumatori, sia una strada che deve essere percorsa. I nostri rappresentanti in Parlamento sono già al lavoro allo scopo di verificare se esistano, in sede di conversione parlamentare del decreto, margini giuridicamente sostenibili per fare dei cambiamenti positivi. Il nostro impegno su questo sarà massimo, come sempre, con la serietà e la concretezza che contraddistingue il PD e i suoi amministratori.
Chi urla e inganna le persone per ricavare un lucro politico, speculando sulla loro rabbia compie un atto ignobile e immorale, che con lo stesso impegno combatteremo, come atto di responsabilità verso i cittadini”.
DARIO PARRINI, SEGRETARIO PD TOSCANA
PAOLO CALVANO, SEGRETARIO PD EMILIA-ROMAGNA
FRANCESCO COMI, SEGRETARIO PD MARCHE
MARCO RAPINO, SEGRETARIO PD ABRUZZO
Sabato a Montecatini iniziativa del Pd sulle unioni dei comuni



Dopo i saluti del segretario del PD di Pistoia, Marco Niccolai, la mattina interverranno: Sabrina Iommi, dell’Irpet, sui vantaggi economici delle fusioni per i comuni piccoli e medi e per le grandi città; Simone Gheri, direttore di ANCI Toscana, sullo stato dell’arte delle unioni e delle fusioni in Toscana; Riccardo Nocentini, responsabile attuazione del programma del Pd toscano, sul caso di Figline e Incisa; Federico Ignesti su quello di San Piero e Scarperia, Antonio Mazzeo, vicesegretario del Pd toscano, su fusione dei comuni e municipi nell’area pisana e Giacomo Mangoni, coordinatore ANCI giovani Toscana.
Coordinano Maria Federica Giuliani, responsabile riforme istituzionali del PD toscano ed Edoardo Fanucci, deputato vicepresidente della commissione bilancio della Camera.
Conclude la mattinata Angelo Rughetti, sottosegretario alla pubblica amministrazione.
Alle 14.30, dopo i saluti di Giuseppe Bellandi, sindaco di Montecatini Terme, tavola rotonda con Dario Parrini, segretario regionale PD Toscana, Vittorio Bugli, assessore regionale, Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale e Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente dell’ANCI Toscana.
Sabato a Montecatini iniziativa del Pd sulle unioni dei comuni



Dopo i saluti del segretario del PD di Pistoia, Marco Niccolai, la mattina interverranno: Sabrina Iommi, dell’Irpet, sui vantaggi economici delle fusioni per i comuni piccoli e medi e per le grandi città; Simone Gheri, direttore di ANCI Toscana, sullo stato dell’arte delle unioni e delle fusioni in Toscana; Riccardo Nocentini, responsabile attuazione del programma del Pd toscano, sul caso di Figline e Incisa; Federico Ignesti su quello di San Piero e Scarperia, Antonio Mazzeo, vicesegretario del Pd toscano, su fusione dei comuni e municipi nell’area pisana e Giacomo Mangoni, coordinatore ANCI giovani Toscana.
Coordinano Maria Federica Giuliani, responsabile riforme istituzionali del PD toscano ed Edoardo Fanucci, deputato vicepresidente della commissione bilancio della Camera.
Conclude la mattinata Angelo Rughetti, sottosegretario alla pubblica amministrazione.
Alle 14.30, dopo i saluti di Giuseppe Bellandi, sindaco di Montecatini Terme, tavola rotonda con Dario Parrini, segretario regionale PD Toscana, Vittorio Bugli, assessore regionale, Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale e Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente dell’ANCI Toscana.
Legge di stabilità. Appuntamento con Parrini a Casenuove
Il deputato Dario Parrini, membro della commissione Bilancio della Camera e segretario regionale del Pd della Toscana, continua il suo impegno sul territorio empolese valdelsa per spiegare la legge di stabilità e riforme.
« Sarà l’occasione per discutere della Legge di Stabilità in via di approvazione in Parlamento, approfondendone i contenuti, gli obiettivi e le ricadute concrete che avrà a livello sia locale che nazionale. Uno stimolo alla crescita, una spinta alla razionalizzazione della spesa e un sostegno all’occupazione. Questi e tanti altri i principi guida della Legge di Stabilità, che tratteremo grazie all’aiuto di uno dei Parlamentari più esperti e competenti in materia, Dario Parrini appunto» spiega il gruppo di gestione del pd certaldese.
Lunedì 16 alle 21.30 Parrini sarà alla casa del popolo di Casenuove(Empoli).
Parrini continua gli incontri sulla legge di stabilità. Il 13 novembre a Certaldo
Il deputato Dario Parrini, membro della commissione Bilancio della Camera e segretario regionale del Pd della Toscana, continua il suo impegno sul territorio empolese valdelsa per spiegare la legge di stabilità e riforme.
Il prossimo incontro è fissato per venerdì 13 novembre, alle 21.30 a Certaldo presso la saletta di Via 2 giugno.
« Sarà l’occasione per discutere della Legge di Stabilità in via di approvazione in Parlamento, approfondendone i contenuti, gli obiettivi e le ricadute concrete che avrà a livello sia locale che nazionale. Uno stimolo alla crescita, una spinta alla razionalizzazione della spesa e un sostegno all’occupazione. Questi e tanti altri i principi guida della Legge di Stabilità, che tratteremo grazie all’aiuto di uno dei Parlamentari più esperti e competenti in materia, Dario Parrini appunto» spiega il gruppo di gestione del pd certaldese.
Assemblea regionale approva documento sul Partito e rinnova vertici



Firenze, 12 settembre 2015 – Un documento per riformare la forma del partito guardando al futuro, agile e flessibile come richiede la società E’ quello che è stato presentato oggi all’Assemblea regionale del Pd toscano riunitasi a Firenze, preparato nelle settimane scorse da un gruppo di lavoro che ha elaborato questo ‘Manifesto’ per poi farlo discutere nei circoli e sul territorio nei prossimi mesi.
SCARICA: MANIFESTO PER COSTRUIRE IL PARTITO DEMOCRATICO CHE VOGLIAMO
L’assemblea ha anche provveduto all’elezione del nuovo Presidente dell’assemblea stessa, del Tesoriere regionale e dei due vice segretari regionali.



Enrico Casini si è detto “molto emozionato e felice per questo importante incarico. Mi impegnerò con serietà e passione, come sono sempre stato abituato a fare, per rappresentare al meglio l’assemblea regionale del partito e perché l’assemblea regionale, che rappresenta la comunità vasta e aperta del nostro partito, sia protagonista nella discussione sia sulle nostre proposte per governare la Toscana e l’Italia che nel confrontarci sul futuro del pd e della sua organizzazione.”



Assemblea regionale approva documento sul Partito e rinnova vertici



Firenze, 12 settembre 2015 – Un documento per riformare la forma del partito guardando al futuro, agile e flessibile come richiede la società E’ quello che è stato presentato oggi all’Assemblea regionale del Pd toscano riunitasi a Firenze, preparato nelle settimane scorse da un gruppo di lavoro che ha elaborato questo ‘Manifesto’ per poi farlo discutere nei circoli e sul territorio nei prossimi mesi.
SCARICA: MANIFESTO PER COSTRUIRE IL PARTITO DEMOCRATICO CHE VOGLIAMO
L’assemblea ha anche provveduto all’elezione del nuovo Presidente dell’assemblea stessa, del Tesoriere regionale e dei due vice segretari regionali.



Enrico Casini si è detto “molto emozionato e felice per questo importante incarico. Mi impegnerò con serietà e passione, come sono sempre stato abituato a fare, per rappresentare al meglio l’assemblea regionale del partito e perché l’assemblea regionale, che rappresenta la comunità vasta e aperta del nostro partito, sia protagonista nella discussione sia sulle nostre proposte per governare la Toscana e l’Italia che nel confrontarci sul futuro del pd e della sua organizzazione.”



Pd Toscana, il manifesto per il partito del futuro.



Firenze, 11 settembre 2015 – Una nuova organizzazione che rispecchia i cambiamenti istituzionali avvenuti con la legge Delrio e le successive normative regionali, un modello “a matrice”, con coordinamenti più ampi in cui si discute delle politiche regionali altri più piccoli in cui si affrontano le politiche dei servizi; una struttura in grado di coniugare tradizione e innovazione, affiancando alle funzioni classiche del partito nuove forme di partecipazione come tavoli o “focus group” su tematiche specifiche. È il Pd del futuro secondo Dario Parrini, segretario Pd Toscana e Antonio Mazzeo, vicesegretario responsabile organizzazione Pd Toscana, che hanno anticipato i contenuti del manifesto elaborato dal gruppo di lavoro regionale sulla forma partito, da presentare domani all’assemblea e poi sottoporre al confronto con iscritti e elettori. Un documento che vuol rappresentare un contributo fondamentale alla discussione avviata a livello nazionale sul tema, facendo della Toscana una sorta di “laboratorio politico” di una forma partito moderna e innovativa.
“Dobbiamo andare oltre la discussione sterile su partiti liquidi o solidi. – hanno spiegato Parrini e Mazzeo – Il Pd deve essere ‘semplicemente’ ben organizzato, valorizzando il ruolo degli iscritti e aprendosi all’integrazione con il popolo delle primarie. Di più, dovremmo pensare a un ‘partito Expo’ che sia come un contenitore dove vadano a confluire intelligenze, esperienze e idee, e che sia capace di valorizzarle ed espanderle”.
“Un partito reticolare, in grado di garantire la massima partecipazione, a vari livelli, e di selezionare e formare al meglio la futura classe dirigente, trasformando passione e militanza politica in buon governo”, ha precisato Parrini.
“Non possiamo non modificare le nostre strutture di fronte ai grandi cambiamenti che ci circondano, dobbiamo fare in modo di garantire una sempre più stretta interconnessione tra livelli istituzionali per dare risposte concrete”, ha fatto presente Mazzeo.
Condivisione, partecipazione e confronto sono quindi le parole chiave del Pd del futuro, secondo il gruppo di lavoro regionale, il tutto con una nuova struttura organizzativa. “Un partito di governo a vocazione maggioritaria che dialoga con tutti, al proprio interno e con le altre forze sociali, ma poi decide sulla base di quelle che sono le priorità per il bene comune”, viene definito nella bozza di manifesto. E proprio per garantire funzione maggioritaria e di governo viene indicata come punto fondamentale “la coincidenza di leadership politica e di premiership”.
“I momenti di instabilità maggiore del centrosinistra si sono verificati quando le figure di premier e segretario erano differenti”, ha ricordato Parrini. “La divisione di queste due figure indebolisce l’idea di fondo del Pd”, ha puntualizzato Mazzeo. “Nessuna preclusione a far eleggere i segretari regionali dagli iscritti, al pari dei segretari provinciali comunali e di circolo”, concludono, mentre sostengono primarie “aperte per eleggere il segretario nazionale anche nella sua funzione di candidato alla Presidenza del Consiglio”.
Pd Toscana, il manifesto per il partito del futuro.



Firenze, 11 settembre 2015 – Una nuova organizzazione che rispecchia i cambiamenti istituzionali avvenuti con la legge Delrio e le successive normative regionali, un modello “a matrice”, con coordinamenti più ampi in cui si discute delle politiche regionali altri più piccoli in cui si affrontano le politiche dei servizi; una struttura in grado di coniugare tradizione e innovazione, affiancando alle funzioni classiche del partito nuove forme di partecipazione come tavoli o “focus group” su tematiche specifiche. È il Pd del futuro secondo Dario Parrini, segretario Pd Toscana e Antonio Mazzeo, vicesegretario responsabile organizzazione Pd Toscana, che hanno anticipato i contenuti del manifesto elaborato dal gruppo di lavoro regionale sulla forma partito, da presentare domani all’assemblea e poi sottoporre al confronto con iscritti e elettori. Un documento che vuol rappresentare un contributo fondamentale alla discussione avviata a livello nazionale sul tema, facendo della Toscana una sorta di “laboratorio politico” di una forma partito moderna e innovativa.
“Dobbiamo andare oltre la discussione sterile su partiti liquidi o solidi. – hanno spiegato Parrini e Mazzeo – Il Pd deve essere ‘semplicemente’ ben organizzato, valorizzando il ruolo degli iscritti e aprendosi all’integrazione con il popolo delle primarie. Di più, dovremmo pensare a un ‘partito Expo’ che sia come un contenitore dove vadano a confluire intelligenze, esperienze e idee, e che sia capace di valorizzarle ed espanderle”.
“Un partito reticolare, in grado di garantire la massima partecipazione, a vari livelli, e di selezionare e formare al meglio la futura classe dirigente, trasformando passione e militanza politica in buon governo”, ha precisato Parrini.
“Non possiamo non modificare le nostre strutture di fronte ai grandi cambiamenti che ci circondano, dobbiamo fare in modo di garantire una sempre più stretta interconnessione tra livelli istituzionali per dare risposte concrete”, ha fatto presente Mazzeo.
Condivisione, partecipazione e confronto sono quindi le parole chiave del Pd del futuro, secondo il gruppo di lavoro regionale, il tutto con una nuova struttura organizzativa. “Un partito di governo a vocazione maggioritaria che dialoga con tutti, al proprio interno e con le altre forze sociali, ma poi decide sulla base di quelle che sono le priorità per il bene comune”, viene definito nella bozza di manifesto. E proprio per garantire funzione maggioritaria e di governo viene indicata come punto fondamentale “la coincidenza di leadership politica e di premiership”.
“I momenti di instabilità maggiore del centrosinistra si sono verificati quando le figure di premier e segretario erano differenti”, ha ricordato Parrini. “La divisione di queste due figure indebolisce l’idea di fondo del Pd”, ha puntualizzato Mazzeo. “Nessuna preclusione a far eleggere i segretari regionali dagli iscritti, al pari dei segretari provinciali comunali e di circolo”, concludono, mentre sostengono primarie “aperte per eleggere il segretario nazionale anche nella sua funzione di candidato alla Presidenza del Consiglio”.
Incidente Livorno, il cordoglio del Pd toscano



