12 Marzo 2014

“Glocal Culture SI.EU” – Cultura come innovazione sociale

glocal-culture2Il 15 marzo alle ore 15 a Siena (Palazzo Patrizi, Via di Città 75) incontro promosso da PD Siena,Gruppo Cultura PD Toscana, Gruppo Consiliare PD Regione Toscana, Gruppo Consiliare PD Comune di Siena

saluti
Alessandro Mugnaioli, segretario dell’unione comunale pd di siena
Niccolò Guicciardini, segretario del coordinamento territoriale pd siena
Dario Parrini, segretario regionale pd toscana

interventi
Corrado Besozzi, responsabile cultura pd toscana
Tommaso Ghezzi, responsabile cultura gd siena
Leonardo Domenici, europarlamentare pd
Rosa Maria Di Giorgi, senatrice pd, membro commissione istruzione pubblica, beni culturali
Pier Luigi Sacco, direttore della candidatura siena 2019
Ivan Ferrucci, presidente gruppo consiliare pd della regione toscana

BUONE PRATICHE – come fare cultura con l’europa: esempi di progetti culturali che hanno ottenuto finanziamenti europei e hanno raggiunto con successo i propri obiettivi
Rita Petti, presidente commissione cultura e scuola gruppo pd comune di siena

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10 Marzo 2014

Primarie sindaci. Domenica scorsa oltre 118mila votanti. Il 16 marzo prossimo al voto in 4 comuni

pd-urna10 marzo 2014 – “Il dato definitivo di partecipazione alle primarie di ieri è ancora più alto di quello, già eccezionale, che avevamo stimato ieri sera. Il nostro elettorato vuole scegliere e, quando usiamo questo metodo, le file ai seggi non mancano mai. E’ il tratto distintivo e il motivo di orgoglio del Partito Democratico. Le persone hanno colto bene la differenza tra noi e coloro che invece praticano la demagogia sbandierando la partecipazione e poi espellendo i dissidenti. E tanta affluenza ci aspettiamo anche nei tre comuni che andranno a primarie nelle prossime domeniche tra cui Livorno e Firenze”.

Così Dario Parrini, segretario del Pd toscano, commenta, il giorno dopo le primarie per 64 sindaci in Toscana, il dato definitivo dell’affluenza che si attesta sui 118 741 votanti. Le primarie, a seconda delle realtà locali, sono state organizzate dal PD o dalla coalizione.

PARRINI-SU-PRIMARIE“Adesso in questi 64 comuni, chiusa la fase della competizione interna, tutti uniti verso la sfida vera delle amministrative per il governo dei nostri territori. Voglio ringraziare tutti i candidati che hanno partecipato, rivolgere i miei migliori auguri a coloro che sono stati eletti e agli altri che sono stati condivisi senza il passaggio dalle primarie. Voglio ricordare prima fra tutte la sfida di Prato, unico capoluogo governato dal centrodestra, dove la candidatura del nostro Matteo Biffoni ha trovato accordo unanime” conclude Parrini.

“Quella di ieri fin dai primi dati di affluenza si è dimostrata una nuova giornata di democrazia e partecipazione. Il risultato è stato superiore a quello dell’8 dicembre, che già fu straordinario. E straordinario è il contributo dei nostri volontari, migliaia tra componenti dei seggi e rappresentanti dei candidati che voglio ringraziare fin da ora” aggiunge il responsabile organizzazione del Pd toscano Antonio Mazzeo.

Guarda i risultati e i nomi dei vincitori

I prossimi appuntamenti con le primarie dei sindaci in Toscana sono il 16 marzo a Livorno e Piancastagnaio (Siena) e il 23 marzo a Firenze.

I risultati di ieri hanno decretato anche due ballottaggi, domenica prossima, a Fucecchio (Firenze) e Sinalunga (Siena).

 

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Primarie sindaci. Domenica scorsa oltre 118mila votanti. Il 16 marzo prossimo al voto in 4 comuni

pd-urna10 marzo 2014 – “Il dato definitivo di partecipazione alle primarie di ieri è ancora più alto di quello, già eccezionale, che avevamo stimato ieri sera. Il nostro elettorato vuole scegliere e, quando usiamo questo metodo, le file ai seggi non mancano mai. E’ il tratto distintivo e il motivo di orgoglio del Partito Democratico. Le persone hanno colto bene la differenza tra noi e coloro che invece praticano la demagogia sbandierando la partecipazione e poi espellendo i dissidenti. E tanta affluenza ci aspettiamo anche nei tre comuni che andranno a primarie nelle prossime domeniche tra cui Livorno e Firenze”.

Così Dario Parrini, segretario del Pd toscano, commenta, il giorno dopo le primarie per 64 sindaci in Toscana, il dato definitivo dell’affluenza che si attesta sui 118 741 votanti. Le primarie, a seconda delle realtà locali, sono state organizzate dal PD o dalla coalizione.

PARRINI-SU-PRIMARIE“Adesso in questi 64 comuni, chiusa la fase della competizione interna, tutti uniti verso la sfida vera delle amministrative per il governo dei nostri territori. Voglio ringraziare tutti i candidati che hanno partecipato, rivolgere i miei migliori auguri a coloro che sono stati eletti e agli altri che sono stati condivisi senza il passaggio dalle primarie. Voglio ricordare prima fra tutte la sfida di Prato, unico capoluogo governato dal centrodestra, dove la candidatura del nostro Matteo Biffoni ha trovato accordo unanime” conclude Parrini.

“Quella di ieri fin dai primi dati di affluenza si è dimostrata una nuova giornata di democrazia e partecipazione. Il risultato è stato superiore a quello dell’8 dicembre, che già fu straordinario. E straordinario è il contributo dei nostri volontari, migliaia tra componenti dei seggi e rappresentanti dei candidati che voglio ringraziare fin da ora” aggiunge il responsabile organizzazione del Pd toscano Antonio Mazzeo.

Guarda i risultati e i nomi dei vincitori

I prossimi appuntamenti con le primarie dei sindaci in Toscana sono il 16 marzo a Livorno e Piancastagnaio (Siena) e il 23 marzo a Firenze.

I risultati di ieri hanno decretato anche due ballottaggi, domenica prossima, a Fucecchio (Firenze) e Sinalunga (Siena).

 

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9 Marzo 2014

Vincere le prossime elezioni europee per cambiare l’Europa. Intervento di Dario Parrini

parrini-logo-dietro

9 marzo 2014 – Mancano due mesi e mezzo alle elezioni europee ed è evidente che i partiti di sinistra e di centrosinistra dell’Ue debbono vincerle affinché possa prodursi nel nostro continente una riscossa progressista e di conseguenza un cambiamento delle politiche economiche e sociali. Cambiamento che appare più che mai indispensabile e urgente.

Al momento ci sono capi di governo progressisti solo in 13 stati su 28 dell’Ue (corrispondenti a circa 206 mln di abitanti su 510mln di abitanti totali dell’Ue, cioè il 40,4%).

Se consideriamo i 10 Paesi più grandi, quelli con un capo di governo progressista sono 4 (Francia, Italia, Slovacchia e Belgio: per un totale di circa 159mln di abitanti, il 38%).

Quelli con un capo di governo conservatore sono invece 6 (Germania, Regno Unito, Spagna, Polonia, Paesi Bassi e Grecia: per un totale di circa 259mln di abitanti, il 62%).

Nella Commissione Europea solo 7 commissari su 28 appartengono a partiti di sinistra o di centrosinistra.

E nelle sette elezioni europee svoltesi dal 1979 (1979, 1984, 1989, 1994, 1999, 2004, 2009) i progressisti sono arrivati primi soltanto due volte (nel 1989 e nel 1994) e hanno perso nettamente le ultime tre.

Se diamo un’occhiata alle intenzioni di voto nei principali Paesi europei (come riportate negli opinion polls pubblicati settimanalmente su Policy Network), appuriamo che i partiti progressisti si attestano tra il 25 e il 30% delle intenzioni di voto in Belgio, Germania, Italia e Svezia; tra il 38 e il 43% in Portogallo, Regno Unito e Slovacchia; intorno al 22% in Francia e in Danimarca.

Ho fornito molti numeri ma sono numeri tutt’altro che aridi: fanno capire bene quanto sia alta la posta in gioco del voto europeo di fine maggio. E quanto sia ardua la sfida che le forze progressiste europee devono affrontare e cercare in ogni modo di vincere. In questa direzione debbono impegnarsi a fondo tutti coloro, e io credo che siano tanti, che auspicano l’avvio di una stagione di minore disoccupazione e di maggiore giustizia sociale in Europa.

Anche perché un grosso rischio incombe sulle nostre speranze: spinti dalla rabbia sociale generata dalla Lunga Recessione, i partiti classificabili come anti-europei o populisti fanno registrare intenzioni di voto anormalmente elevate in diversi Paesi (la fonte sono sempre gli opinion polls pubblicati da Policy Network): il 17,4% i Veri Finlandesi in Finlandia; il 22% il Fronte Nazionale in Francia; l’11% Alba Dorata in Grecia; il 10% Jobbik in Ungheria (ma nemmeno Alleanza Civica-Fidesz, partito di estrema destra del premier Orban dato al 37%, scherza in quanto ad euroscetticismo); il M5S al 22% e la Lega Nord al 4% in Italia; il Partito della Libertà al 16% nei Paesi Bassi; l’Ukip al 13% nel Regno Unito.

Il populismo appare invece sostanzialmente sotto controllo in Germania, dove il partito euroscettico Alternativa per la Germania non supera il 4% delle intenzioni di voto. Ciò non deve meravigliare: la Germania è un Paese nel quale la disoccupazione complessiva è meno della metà di quella italiana e quella giovanile è sei volte più bassa.

 

Dario Parrini,

segretario PD Toscana

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Vincere le prossime elezioni europee per cambiare l’Europa. Intervento di Dario Parrini

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9 marzo 2014 – Mancano due mesi e mezzo alle elezioni europee ed è evidente che i partiti di sinistra e di centrosinistra dell’Ue debbono vincerle affinché possa prodursi nel nostro continente una riscossa progressista e di conseguenza un cambiamento delle politiche economiche e sociali. Cambiamento che appare più che mai indispensabile e urgente.

Al momento ci sono capi di governo progressisti solo in 13 stati su 28 dell’Ue (corrispondenti a circa 206 mln di abitanti su 510mln di abitanti totali dell’Ue, cioè il 40,4%).

Se consideriamo i 10 Paesi più grandi, quelli con un capo di governo progressista sono 4 (Francia, Italia, Slovacchia e Belgio: per un totale di circa 159mln di abitanti, il 38%).

Quelli con un capo di governo conservatore sono invece 6 (Germania, Regno Unito, Spagna, Polonia, Paesi Bassi e Grecia: per un totale di circa 259mln di abitanti, il 62%).

Nella Commissione Europea solo 7 commissari su 28 appartengono a partiti di sinistra o di centrosinistra.

E nelle sette elezioni europee svoltesi dal 1979 (1979, 1984, 1989, 1994, 1999, 2004, 2009) i progressisti sono arrivati primi soltanto due volte (nel 1989 e nel 1994) e hanno perso nettamente le ultime tre.

Se diamo un’occhiata alle intenzioni di voto nei principali Paesi europei (come riportate negli opinion polls pubblicati settimanalmente su Policy Network), appuriamo che i partiti progressisti si attestano tra il 25 e il 30% delle intenzioni di voto in Belgio, Germania, Italia e Svezia; tra il 38 e il 43% in Portogallo, Regno Unito e Slovacchia; intorno al 22% in Francia e in Danimarca.

Ho fornito molti numeri ma sono numeri tutt’altro che aridi: fanno capire bene quanto sia alta la posta in gioco del voto europeo di fine maggio. E quanto sia ardua la sfida che le forze progressiste europee devono affrontare e cercare in ogni modo di vincere. In questa direzione debbono impegnarsi a fondo tutti coloro, e io credo che siano tanti, che auspicano l’avvio di una stagione di minore disoccupazione e di maggiore giustizia sociale in Europa.

Anche perché un grosso rischio incombe sulle nostre speranze: spinti dalla rabbia sociale generata dalla Lunga Recessione, i partiti classificabili come anti-europei o populisti fanno registrare intenzioni di voto anormalmente elevate in diversi Paesi (la fonte sono sempre gli opinion polls pubblicati da Policy Network): il 17,4% i Veri Finlandesi in Finlandia; il 22% il Fronte Nazionale in Francia; l’11% Alba Dorata in Grecia; il 10% Jobbik in Ungheria (ma nemmeno Alleanza Civica-Fidesz, partito di estrema destra del premier Orban dato al 37%, scherza in quanto ad euroscetticismo); il M5S al 22% e la Lega Nord al 4% in Italia; il Partito della Libertà al 16% nei Paesi Bassi; l’Ukip al 13% nel Regno Unito.

Il populismo appare invece sostanzialmente sotto controllo in Germania, dove il partito euroscettico Alternativa per la Germania non supera il 4% delle intenzioni di voto. Ciò non deve meravigliare: la Germania è un Paese nel quale la disoccupazione complessiva è meno della metà di quella italiana e quella giovanile è sei volte più bassa.

 

Dario Parrini,

segretario PD Toscana

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7 Marzo 2014

PD. Amministrative. Domenica 9 marzo le primarie in 64 comuni toscani

bruzzesi-danti-parrini-mazzeoFirenze, 7 marzo 2014 – Sono 203 i comuni che andranno al voto in Toscana nella prossima primavera per il rinnovo di sindaci e consigli comunali, di cui 3 capoluoghi di provincia (Firenze, Livorno, Prato) e di cui 7 comuni nati da fusioni (Figline-Incisa; Castelfranco Piandiscò; Fabbriche di Vergemoli; Scarperia-San Piero a Sieve; Crespina-Lorenzana; Casciana Terme-Lari; Pratovecchio-Stia).
Complessivamente sono 105 i sindaci uscenti al secondo mandato, 104 al primo (compresi i sindaci dei singoli comuni poi oggetto di fusioni).

35 Comuni sono a sistema elettorale a doppio turno  (sopra 15mila abitanti), 168 a turno unico (sotto 15mila).
 
Domenica 9 marzo si tengono le primarie per la selezione dei candidati sindaco in 64 comuni, di cui 20 sopra 15mila abitanti. Si tratta per il PD in alcuni casi di primarie di partito, in altri di coalizione. In 4 comuni le primarie si sono già tenute nelle settimane scorse, in altri 3 si terranno di qui a fine mese: il 16 marzo a Livorno e Piancastagnaio (Siena) e il 23 marzo a Firenze.
parrini-toscana-mediaDunque in totale i comuni che andranno a primarie saranno 71.
 
Domenica 9 marzo seggi aperti dalle 8 alle 20. Hanno diritto di voto tutti i cittadini residenti nel comune, italiani e stranieri con documento di identità e/o permesso di soggiorno, che abbiano compiuto almeno 16 anni.
Si svolgerà un eventuale ballottaggio in quei territori che lo abbiano previsto.

Il VIDEO con le dichiarazioni del segretario regionale Dario Parrini alla conferenza stampa – GUARDA

 

 Candidati primarie 9 marzo

 

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PD. Amministrative. Domenica 9 marzo le primarie in 64 comuni toscani

bruzzesi-danti-parrini-mazzeoFirenze, 7 marzo 2014 – Sono 203 i comuni che andranno al voto in Toscana nella prossima primavera per il rinnovo di sindaci e consigli comunali, di cui 3 capoluoghi di provincia (Firenze, Livorno, Prato) e di cui 7 comuni nati da fusioni (Figline-Incisa; Castelfranco Piandiscò; Fabbriche di Vergemoli; Scarperia-San Piero a Sieve; Crespina-Lorenzana; Casciana Terme-Lari; Pratovecchio-Stia).
Complessivamente sono 105 i sindaci uscenti al secondo mandato, 104 al primo (compresi i sindaci dei singoli comuni poi oggetto di fusioni).

35 Comuni sono a sistema elettorale a doppio turno  (sopra 15mila abitanti), 168 a turno unico (sotto 15mila).
 
Domenica 9 marzo si tengono le primarie per la selezione dei candidati sindaco in 64 comuni, di cui 20 sopra 15mila abitanti. Si tratta per il PD in alcuni casi di primarie di partito, in altri di coalizione. In 4 comuni le primarie si sono già tenute nelle settimane scorse, in altri 3 si terranno di qui a fine mese: il 16 marzo a Livorno e Piancastagnaio (Siena) e il 23 marzo a Firenze.
parrini-toscana-mediaDunque in totale i comuni che andranno a primarie saranno 71.
 
Domenica 9 marzo seggi aperti dalle 8 alle 20. Hanno diritto di voto tutti i cittadini residenti nel comune, italiani e stranieri con documento di identità e/o permesso di soggiorno, che abbiano compiuto almeno 16 anni.
Si svolgerà un eventuale ballottaggio in quei territori che lo abbiano previsto.

Il VIDEO con le dichiarazioni del segretario regionale Dario Parrini alla conferenza stampa – GUARDA

 

 Candidati primarie 9 marzo

 

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5 Marzo 2014

Dario Parrini alla chiusura della campagna per le primarie a sindaco di Scandicci

Mercoledì 5 Marzo chiusura della campagna per le primarie del Centrosinistra per la scelta del candidato sindaco del comune di Scandicci ore 21.15 – Teatro Aurora (Via San Bartolo in Tuto) con la partecipazione del sindaco  Simone Gheri, del Segretario Regionale PD Toscana Dario Parrini, i rappresentanti dei partiti della coalizione: PD, PSI, IDV, SEL, e i candidati Marco Gamannossi, Sandro Fallani, Mario Pacinotti

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26 Febbraio 2014

Concordia. Pd, Piombino porto più sicuro per smaltimento. Competenza della destinazione è della Regione Toscana

ITALY-SHIPPING-DISASTER-CONCORDIA-ANNIVERSARY26 febbraio 2014 – “Oggi sono iniziati i lavori di ampliamento del porto di Piombino con il primo stralcio di interventi da 20milioni di euro. Questi lavori permetteranno di portare il relitto della Concordia in quel porto che è il più vicino e perciò l’unico a garantire la massima sicurezza della fase di trasporto. Nella città toscana, come è noto, ci sono anche le acciaierie che permetteranno lo smaltimento del materiale di dismissione della nave. Infine ricordiamo al presidente Vendola che il relitto è un rifiuto e in quanto tale il titolare della decisione sul porto di destinazione è la regione Toscana”.

Lo dicono i deputati toscani Silvia Velo, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Andrea Manciulli del Pd, vicepresidente della commissione Esteri, e Dario Parrini, segretario del Pd in Toscana.

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Concordia. Pd, Piombino porto più sicuro per smaltimento. Competenza della destinazione è della Regione Toscana

ITALY-SHIPPING-DISASTER-CONCORDIA-ANNIVERSARY26 febbraio 2014 – “Oggi sono iniziati i lavori di ampliamento del porto di Piombino con il primo stralcio di interventi da 20milioni di euro. Questi lavori permetteranno di portare il relitto della Concordia in quel porto che è il più vicino e perciò l’unico a garantire la massima sicurezza della fase di trasporto. Nella città toscana, come è noto, ci sono anche le acciaierie che permetteranno lo smaltimento del materiale di dismissione della nave. Infine ricordiamo al presidente Vendola che il relitto è un rifiuto e in quanto tale il titolare della decisione sul porto di destinazione è la regione Toscana”.

Lo dicono i deputati toscani Silvia Velo, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Andrea Manciulli del Pd, vicepresidente della commissione Esteri, e Dario Parrini, segretario del Pd in Toscana.

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