13 Gennaio 2015

Speciale Assemblea Regionale Pd Toscana

foto 2

 

LA TOSCANA CHE SARA’: COSTRUISCI INSIEME A NOI IL PROGRAMMA PER LE ELEZIONI REGIONALI 2015: LEGGI LE BASI PROGRAMMATICHE SCATURITE DALL’ASSEMBLEA REGIONALE E INVIACI COMMENTI, INTEGRAZIONI E PROPOSTE:                                        SCARICA IL DOCUMENTO

 

 

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Speciale Assemblea Regionale Pd Toscana 10 gennaio 2015

[Pagina in aggiornamento]

In questa pagina tutti i materiali e i documenti prodotti nella giornata dell’Assemblea e via via tutti gli aggiornamenti e i documenti che verranno arricchiti nel percorso di consultazione e condivisione con iscritti ed elettori Pd nelle prossime settimana.

 

  • Parrini: “Toscana del futuro riformista, nel segno di trasparenza, merito, giustizia sociale, investimenti, innovazione” – Leggi

     

  • Da lunedì consultazione con gli elettori sui documenti dell’assemblea. Mazzeo: “Territori e amministratori motore del programma” – Leggi

     

  • Una Photogallery dell’Assemblea – Guarda

     

  • I video sul lavoro degli Speaker Corner dell’Assemblea regionale – Guarda

     

  • 5 storie toscane raccontate all’Assemblea regionale – Leggi

     

  • Assemblea regionale, gli Odg e il Regolamento per le primarie approvati oggi – Leggi

 

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  • Le diapositive del Prof Paolo Dario per introdurre la discussione allo speaker corner su Nuove opportunità per la crescita – Guarda
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7 Gennaio 2015

«Il Paese si è rimesso in moto. Adesso è il tempo di investire». Il bilancio di Dario Parrini. Intervista alla Nazione di Empoli

parrininazioneempoli3 gennaio 2014 – «Il Paese si è rimesso in moto. Adesso è il tempo di investire». Il bilancio di Dario Parrini: «Nel 2015 il cambiamento» – Intervista di Francesco Meucci al segretario regionale del Pd toscano su La Nazione di Empoli del 3 gennnaio  2014.

 

di FRANCESCO MEUCCI
DARIO Parrini un anno da deputato e segretario regionale del partito, un anno vissuto molto più a Roma per i lavori parlamentari, e in giro per la Toscana a spiegare in giro per circoli del partito il Jobs Act e le altre riforme del governo Renzi. Con lui tiriamo le somme dell’anno appena chiuso e diamo uno sguardo al prossimo.

Quali sono stati i momenti più importanti del 2014?

«Sicuramente, al primo posto metto il decreto Irpef d aprile, quello sugli 80 euro. Si è trattato di un rafforzamento senza precedenti del potere di acquisto dei lavoratori con i redditi più bassi. Poi la sera delle Europee: abbiamo vinto ampiamente e abbiamo finalmente dimostrato che il partito a vocazione maggioritaria c’è e può ottenere grandi risultati. Infine, lunedì 22 dicembre, quando abbiamo varato la legge finanziaria 2015. E’ la legge di stabilità della svolta:  riduce le tasse e la spesa pubblica  come mai è stato fatto prima; insieme  al jobs act rappresenta una grossa spinta a creare posti di lavoro stabili. Non è stato facile, e soprattutto  non era scontato, riuscire  a ridurre del 30 per cento il costo dei nuovi contratti a tempo indeterminato e far sì che il 2014 fosse  l’ultimo anno con il costo del lavoro dentro l’Irap».

Quindi ci lasciamo alle spalle un anno…

«Un anno in cui il Paese si è rimesso in movimento dopo una lunga paralisi. Resta tantissimo da fare, ma bisogna ammettere che prima d’oggi non si era mai fatto così tanto in così pochi mesi».

E il 2015 come sarà?

«Abbiamo fatto vedere che cambiare marcia si può. Chi può investire, adesso lo deve fare. E’ il momento giusto, perché c’è una politica che sa passare dalle parole ai fatti e che è disposta ad affrontare le resistenze e gli agguati che il cambiamento a volte suscita».

Già, in Parlamento avete avuto a che fare con opposizioni particolarmente scatenate…

«E’ incredibile come l’Italia così com’è nuoccia a tanti e, al tempo stesso, faccia comodo a tanti. Un conto è il diritto di opposizione, che va rispettato, un altro il diritto di veto. Rispetto chi dissente, ma andiamo avanti. Certo, continua a sorprendermi vedere che in certi casi la Bindi e Fassina fanno più opposizione di Brunetta».

Il Governo arriverà al termine del mandato o si andrà al voto anticipato?

«Arriveremo al 2018 perché riusciremo ad eleggere in modo ordinato il successore di Napolitano e a portare a termine le riforme».

Quali allora i risultati più importanti di questo anno di governo Renzi?

«Non ci sono più il finanziamento  pubblico ai partiti né elezioni  di primo grado e indennità per gli amministratori provinciali. Una volta che la riforma istituzionale sarà stata approvata, referendum confermativo compreso, le province in quanto tali spariranno e l’Italia potrà dire di aver fatto dimagrire di un terzo il proprio parlamento, portandolo da 945 a 630 membri  elettivi: è una cosa mai successa in nessun Paese nella storia continentale postbellica. Un segnale di serietà: la politica, che chiede ai cittadini e alle imprese di fare la propria parte, in primo luogo riduce se stessa».

 

EMPOLI
«Coraggiose le parole di Brenda sulla fusione»

Il 2015 sarà un anno importante in Toscana con le elezioni regionali di primavera…
«Abbiamo l’onore e l’onere di essere il primo Pd d’Italia. La ricandidatura di Enrico Rossi è la cosa giusta e non credo che eventuali contendenti riusciranno a raccogliere le firme per sfidarlo alle primarie. Andiamo  alle elezioni regionali forti del buon governo messo in campo in questi anni e delle proposte saldamente riformiste che presenteremo  su sanità, sostegno all’innovazione e riassetto istituzionale  e dei servizi pubblici locali».

E in questi giorni si è tornato a parlare di accorpamenti fra Regioni, anche grazie a una tua presa di posizione.

«Dopo lo choc del voto in Emilia-Romagna ho sollevato, insieme ad alcuni colleghi, la questione della riduzione del numero delle Regioni. Dal dibattito che ne è seguito credo di aver colto nel segno».

Nel frattempo si torna anche a discutere di fusioni dei Comuni.

«Le parole del sindaco di Empoli in tal senso mi sono sembrate molto coraggiose e pienamente condivisibili. Se vogliamo comuni in grado di tenere alto il livello dei servizi riducendo i loro costi e la pressione fiscale, e capaci di realizzare opere pubbliche e investimenti sociali nella misura necessaria, aumentarne la dimensione media tramite le fusioni è una scelta obbligata. È poi significativo che da un territorio come questo, da sempre all’avanguardia nell’innovazione istituzionale, sia arrivata la più avanzata proposta di fusione circolata fino a questo momento
in Toscana»

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«Il Paese si è rimesso in moto. Adesso è il tempo di investire». Il bilancio di Dario Parrini. Intervista alla Nazione di Empoli

parrininazioneempoli3 gennaio 2014 – «Il Paese si è rimesso in moto. Adesso è il tempo di investire». Il bilancio di Dario Parrini: «Nel 2015 il cambiamento» – Intervista di Francesco Meucci al segretario regionale del Pd toscano su La Nazione di Empoli del 3 gennnaio  2014.

 

di FRANCESCO MEUCCI
DARIO Parrini un anno da deputato e segretario regionale del partito, un anno vissuto molto più a Roma per i lavori parlamentari, e in giro per la Toscana a spiegare in giro per circoli del partito il Jobs Act e le altre riforme del governo Renzi. Con lui tiriamo le somme dell’anno appena chiuso e diamo uno sguardo al prossimo.

Quali sono stati i momenti più importanti del 2014?

«Sicuramente, al primo posto metto il decreto Irpef d aprile, quello sugli 80 euro. Si è trattato di un rafforzamento senza precedenti del potere di acquisto dei lavoratori con i redditi più bassi. Poi la sera delle Europee: abbiamo vinto ampiamente e abbiamo finalmente dimostrato che il partito a vocazione maggioritaria c’è e può ottenere grandi risultati. Infine, lunedì 22 dicembre, quando abbiamo varato la legge finanziaria 2015. E’ la legge di stabilità della svolta:  riduce le tasse e la spesa pubblica  come mai è stato fatto prima; insieme  al jobs act rappresenta una grossa spinta a creare posti di lavoro stabili. Non è stato facile, e soprattutto  non era scontato, riuscire  a ridurre del 30 per cento il costo dei nuovi contratti a tempo indeterminato e far sì che il 2014 fosse  l’ultimo anno con il costo del lavoro dentro l’Irap».

Quindi ci lasciamo alle spalle un anno…

«Un anno in cui il Paese si è rimesso in movimento dopo una lunga paralisi. Resta tantissimo da fare, ma bisogna ammettere che prima d’oggi non si era mai fatto così tanto in così pochi mesi».

E il 2015 come sarà?

«Abbiamo fatto vedere che cambiare marcia si può. Chi può investire, adesso lo deve fare. E’ il momento giusto, perché c’è una politica che sa passare dalle parole ai fatti e che è disposta ad affrontare le resistenze e gli agguati che il cambiamento a volte suscita».

Già, in Parlamento avete avuto a che fare con opposizioni particolarmente scatenate…

«E’ incredibile come l’Italia così com’è nuoccia a tanti e, al tempo stesso, faccia comodo a tanti. Un conto è il diritto di opposizione, che va rispettato, un altro il diritto di veto. Rispetto chi dissente, ma andiamo avanti. Certo, continua a sorprendermi vedere che in certi casi la Bindi e Fassina fanno più opposizione di Brunetta».

Il Governo arriverà al termine del mandato o si andrà al voto anticipato?

«Arriveremo al 2018 perché riusciremo ad eleggere in modo ordinato il successore di Napolitano e a portare a termine le riforme».

Quali allora i risultati più importanti di questo anno di governo Renzi?

«Non ci sono più il finanziamento  pubblico ai partiti né elezioni  di primo grado e indennità per gli amministratori provinciali. Una volta che la riforma istituzionale sarà stata approvata, referendum confermativo compreso, le province in quanto tali spariranno e l’Italia potrà dire di aver fatto dimagrire di un terzo il proprio parlamento, portandolo da 945 a 630 membri  elettivi: è una cosa mai successa in nessun Paese nella storia continentale postbellica. Un segnale di serietà: la politica, che chiede ai cittadini e alle imprese di fare la propria parte, in primo luogo riduce se stessa».

 

EMPOLI
«Coraggiose le parole di Brenda sulla fusione»

Il 2015 sarà un anno importante in Toscana con le elezioni regionali di primavera…
«Abbiamo l’onore e l’onere di essere il primo Pd d’Italia. La ricandidatura di Enrico Rossi è la cosa giusta e non credo che eventuali contendenti riusciranno a raccogliere le firme per sfidarlo alle primarie. Andiamo  alle elezioni regionali forti del buon governo messo in campo in questi anni e delle proposte saldamente riformiste che presenteremo  su sanità, sostegno all’innovazione e riassetto istituzionale  e dei servizi pubblici locali».

E in questi giorni si è tornato a parlare di accorpamenti fra Regioni, anche grazie a una tua presa di posizione.

«Dopo lo choc del voto in Emilia-Romagna ho sollevato, insieme ad alcuni colleghi, la questione della riduzione del numero delle Regioni. Dal dibattito che ne è seguito credo di aver colto nel segno».

Nel frattempo si torna anche a discutere di fusioni dei Comuni.

«Le parole del sindaco di Empoli in tal senso mi sono sembrate molto coraggiose e pienamente condivisibili. Se vogliamo comuni in grado di tenere alto il livello dei servizi riducendo i loro costi e la pressione fiscale, e capaci di realizzare opere pubbliche e investimenti sociali nella misura necessaria, aumentarne la dimensione media tramite le fusioni è una scelta obbligata. È poi significativo che da un territorio come questo, da sempre all’avanguardia nell’innovazione istituzionale, sia arrivata la più avanzata proposta di fusione circolata fino a questo momento
in Toscana»

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19 Dicembre 2014

300 persone per l’iniziativa sul Jobs Act a Navacchio con il ministro Poletti

navacchio

19 dicembre 2014 – Circa 300 persone hanno assistito ieri all’iniziativa del PD al Polo tecnologico di Navacchio dedicata al Jobs Act con il ministro Giuliano Poletti, i segretari pisano e toscano del PD, Francesco Nocchi e Dario Parrini, il responsabile organizzazione regionale Antonio Mazzeo.
Un confronto tra politica e imprese sui temi del lavoro, che ha visto interventi e domande degli amministratori di aziende di diversi settori: dal conciario all’aerospaziale, dalla produzione di software per smartphone all’eolico, solo per fare alcuni esempi.

Nel suo intervento il ministro Poletti ha spiegato l’impegno del governo a superare una condizione normativa per cui il contratto a tempo indeterminato costa più di quello a termine.

Toccato anche il tema delle “false” partite iva, intestate a coloro che in realtà svolgono un lavoro subordinato. L’obiettivo è, da un lato di ricondurre alla condizione reale di dipendente questi lavoratori, dall’altro tutelare quelle partite iva che invece svolgono un reale lavoro autonomo da situazioni come ad esempio i casi di clienti debitori.

Poletti ha parlato anche del quadro istituzionale, che oggi richiede un riassetto adatto ai tempi, con il superamento di livelli che servivano in passato, ma ora non permettono più di governare con l’efficienza e la velocità necessaria.

INTERVISTA A GIULIANO POLETTI – https://www.youtube.com/watch?v=lN3oMik7Zr0

Anche Dario Parrini ha insistito sulla necessità di favorire l’impiego stabile “per i lavoratori, ai quali è giusto garantire una maggiore sicurezza di vita – ha detto il segretario -, ma anche per le imprese e la loro produttività, che è strettamente legata al capitale umano e all’esperienza aziendale di chi lavora all’interno”.
Poi il tema della semplificazione: “Ci mettiamo troppo a decidere: la Francia nel giro di pochi mesi ha proposto e realizzato il dimezzamento delle regioni. Oggi la velocità delle scelte è fondamentale per cogliere le opportunità che si aprono. Pensiamo ad esempio al momento attuale favorevole per l’Europa e l’Italia, con la riduzione del cambio dell’euro verso il dollaro utile all’export, la riduzione dei tassi di interesse ai quali ci indebitiamo, il calo del prezzo del petrolio.”

INTERVISTA A DARIO PARRINI – https://www.youtube.com/watch?v=P8VUbsElWXQ

Il responsabile organizzazione del Pd toscano, Antonio Mazzeo, ha formulato tre proposte, ricordando che derivano dalle oltre 100 iniziative sul tema del lavoro che il PD ha organizzato in Toscana negli ultimi tre mesi: “Per competere in un mondo che cambia molto velocemente le imprese chiedono più rapidità nelle scelte, meno burocrazia, più investimenti. Le tre proposte che emergono sono: defiscalizzazione totale per chi finanzia progetti di ricerca e sviluppo, iniziative per le zone sottosviluppate, un fondo di garanzia giovani. Non dobbiamo ripetere gli errori del passato in cui i finanziamenti a pioggia sono andati anche ad imprese ormai decotte”.

INTERVISTA A ANTONIO MAZZEO – https://www.youtube.com/watch?v=gA5fvUfZnEg

A margine dell’iniziativa del Pd toscano sul Jobs act, il ministro del lavoro Giuliano Poletti, con il segretario regionale Pd Dario Parrini, il responsabile organizzazione Antonio Mazzeo e il segretario pisano Francesco Nocchi, hanno incontrato una delegazione di lavoratori della Provincia di Pisa. Poletti ha riferito di avere parlato in serata con il ministro Marianna Madia e ha rassicurato che nessun lavoratore delle province perdera’ il posto, con l’obiettivo inoltre  che la professionalita’ di ognuno non vada dispersa.

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300 persone per l’iniziativa sul Jobs Act a Navacchio con il ministro Poletti

navacchio

19 dicembre 2014 – Circa 300 persone hanno assistito ieri all’iniziativa del PD al Polo tecnologico di Navacchio dedicata al Jobs Act con il ministro Giuliano Poletti, i segretari pisano e toscano del PD, Francesco Nocchi e Dario Parrini, il responsabile organizzazione regionale Antonio Mazzeo.
Un confronto tra politica e imprese sui temi del lavoro, che ha visto interventi e domande degli amministratori di aziende di diversi settori: dal conciario all’aerospaziale, dalla produzione di software per smartphone all’eolico, solo per fare alcuni esempi.

Nel suo intervento il ministro Poletti ha spiegato l’impegno del governo a superare una condizione normativa per cui il contratto a tempo indeterminato costa più di quello a termine.

Toccato anche il tema delle “false” partite iva, intestate a coloro che in realtà svolgono un lavoro subordinato. L’obiettivo è, da un lato di ricondurre alla condizione reale di dipendente questi lavoratori, dall’altro tutelare quelle partite iva che invece svolgono un reale lavoro autonomo da situazioni come ad esempio i casi di clienti debitori.

Poletti ha parlato anche del quadro istituzionale, che oggi richiede un riassetto adatto ai tempi, con il superamento di livelli che servivano in passato, ma ora non permettono più di governare con l’efficienza e la velocità necessaria.

INTERVISTA A GIULIANO POLETTI – https://www.youtube.com/watch?v=lN3oMik7Zr0

Anche Dario Parrini ha insistito sulla necessità di favorire l’impiego stabile “per i lavoratori, ai quali è giusto garantire una maggiore sicurezza di vita – ha detto il segretario -, ma anche per le imprese e la loro produttività, che è strettamente legata al capitale umano e all’esperienza aziendale di chi lavora all’interno”.
Poi il tema della semplificazione: “Ci mettiamo troppo a decidere: la Francia nel giro di pochi mesi ha proposto e realizzato il dimezzamento delle regioni. Oggi la velocità delle scelte è fondamentale per cogliere le opportunità che si aprono. Pensiamo ad esempio al momento attuale favorevole per l’Europa e l’Italia, con la riduzione del cambio dell’euro verso il dollaro utile all’export, la riduzione dei tassi di interesse ai quali ci indebitiamo, il calo del prezzo del petrolio.”

INTERVISTA A DARIO PARRINI – https://www.youtube.com/watch?v=P8VUbsElWXQ

Il responsabile organizzazione del Pd toscano, Antonio Mazzeo, ha formulato tre proposte, ricordando che derivano dalle oltre 100 iniziative sul tema del lavoro che il PD ha organizzato in Toscana negli ultimi tre mesi: “Per competere in un mondo che cambia molto velocemente le imprese chiedono più rapidità nelle scelte, meno burocrazia, più investimenti. Le tre proposte che emergono sono: defiscalizzazione totale per chi finanzia progetti di ricerca e sviluppo, iniziative per le zone sottosviluppate, un fondo di garanzia giovani. Non dobbiamo ripetere gli errori del passato in cui i finanziamenti a pioggia sono andati anche ad imprese ormai decotte”.

INTERVISTA A ANTONIO MAZZEO – https://www.youtube.com/watch?v=gA5fvUfZnEg

A margine dell’iniziativa del Pd toscano sul Jobs act, il ministro del lavoro Giuliano Poletti, con il segretario regionale Pd Dario Parrini, il responsabile organizzazione Antonio Mazzeo e il segretario pisano Francesco Nocchi, hanno incontrato una delegazione di lavoratori della Provincia di Pisa. Poletti ha riferito di avere parlato in serata con il ministro Marianna Madia e ha rassicurato che nessun lavoratore delle province perdera’ il posto, con l’obiettivo inoltre  che la professionalita’ di ognuno non vada dispersa.

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17 Dicembre 2014

Parrini su pista Peretola e sistema aeroportuale toscano: “Non si torna indietro”

aeroporto-peretola-firenze17 dicembre 2014 – “Sulla nuova pista di Peretola e sul sistema aeroportuale toscano la Regione e il Pd regionale hanno deciso e non tornano indietro. Chi sogna di ribaltare scelte ormai definitive pensi ai posti di lavoro che possono derivare da infrastrutture più moderne. Che tutti gli interventi siano sostenibili e appropriati lo garantirà il coordinamento permanente istituito tra giunta regionale e sindaci di Firenze e della Piana. I particolarismi armati di voglie di veto, che già troppi ritardi hanno prodotto in Toscana, non l’avranno più vinta. Si va avanti”.

Così il segretario del Pd toscano, Dario Parrini, interviene commentando il documento del Coordinamento SinistraDem Comuni Piana fiorentina che esprime contrarietà alla realizzazione della nuova pista di Peretola.

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Parrini su pista Peretola e sistema aeroportuale toscano: “Non si torna indietro”

aeroporto-peretola-firenze17 dicembre 2014 – “Sulla nuova pista di Peretola e sul sistema aeroportuale toscano la Regione e il Pd regionale hanno deciso e non tornano indietro. Chi sogna di ribaltare scelte ormai definitive pensi ai posti di lavoro che possono derivare da infrastrutture più moderne. Che tutti gli interventi siano sostenibili e appropriati lo garantirà il coordinamento permanente istituito tra giunta regionale e sindaci di Firenze e della Piana. I particolarismi armati di voglie di veto, che già troppi ritardi hanno prodotto in Toscana, non l’avranno più vinta. Si va avanti”.

Così il segretario del Pd toscano, Dario Parrini, interviene commentando il documento del Coordinamento SinistraDem Comuni Piana fiorentina che esprime contrarietà alla realizzazione della nuova pista di Peretola.

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15 Dicembre 2014

Domani 18 dicembre Giuliano Poletti a Pisa. “JobsAct, Perchè il lavoro non resti un desiderio”

Manifesto-Poletti-18-dicembre-2

Domani, Giovedì 18 dicembre, a Pisa, chiusura della campagna sul Jobs Act che ha visto oltre cento iniziative organizzate in Toscana dal Partito Democratico in questi mesi. L’incontro di giovedì, organizzato dal Pd regionale con quello provinciale di Pisa, vedrà la presenza del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e si svolgerà presso l’auditorium del Polo tecnologico di Navacchio, in Via Mario Giuntini, 13 a Cascina (PI), alle ore 21.

Apre i lavori il sindaco di Cascina, Alessio Antonelli. Introduce Francesco Nocchi, segretario provinciale del Pd di Pisa. A seguire alcuni lavoratori e imprenditori racconteranno le loro esperienze, coordinati da Michele Passarelli, responsabile economia del Pd di Pisa. A seguire l’intervento di Antonio Mazzeo, responsabile organizzazione del Pd toscano. La serata sarà conclusa dal segretario regionale del Pd, Dario Parrini, e dal ministro del lavoro, Giuliano Poletti, moderati dal presidente del Polo tecnologico di Navacchio Andrea Di Benedetto.

“Noi dobbiamo avvertire la responsabiltà di non essere più il partito delle riforme promesse e in costruzione, ma di essere invece il partito delle riforme approvate e applicate – dice Parrini, ribadendo uno dei concetti espressi nel suo intervento all’assemblea nazionale di domenica scorsa -. Il Jobs act va in questa direzione. Ne abbiamo discusso in decine di iniziative in tutta la Toscana, con i nostri elettori, militanti, parti sociali. E’ stata una mobilitazione sui territori davvero capilllare. Abbiamo cercato di spiegare come Jobs act significhi innanzitutto minore precarietà sul mercato del lavoro, riconoscere diritti finora sconosciuti a quell’universo di precari che sono le vere vittime delle regole del lavoro vigenti fino ad oggi e sui quali è stata scaricata tutta la inevitabile flessibilità di cui il sistema economico ha bisogno”.

A questo link alcune l’elenco (parziale) delle iniziative svoltesi in questi mesi sul JobsAct in Toscana

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Domani 18 dicembre Giuliano Poletti a Pisa. “JobsAct, Perchè il lavoro non resti un desiderio”

Manifesto-Poletti-18-dicembre-2

Domani, Giovedì 18 dicembre, a Pisa, chiusura della campagna sul Jobs Act che ha visto oltre cento iniziative organizzate in Toscana dal Partito Democratico in questi mesi. L’incontro di giovedì, organizzato dal Pd regionale con quello provinciale di Pisa, vedrà la presenza del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e si svolgerà presso l’auditorium del Polo tecnologico di Navacchio, in Via Mario Giuntini, 13 a Cascina (PI), alle ore 21.

Apre i lavori il sindaco di Cascina, Alessio Antonelli. Introduce Francesco Nocchi, segretario provinciale del Pd di Pisa. A seguire alcuni lavoratori e imprenditori racconteranno le loro esperienze, coordinati da Michele Passarelli, responsabile economia del Pd di Pisa. A seguire l’intervento di Antonio Mazzeo, responsabile organizzazione del Pd toscano. La serata sarà conclusa dal segretario regionale del Pd, Dario Parrini, e dal ministro del lavoro, Giuliano Poletti, moderati dal presidente del Polo tecnologico di Navacchio Andrea Di Benedetto.

“Noi dobbiamo avvertire la responsabiltà di non essere più il partito delle riforme promesse e in costruzione, ma di essere invece il partito delle riforme approvate e applicate – dice Parrini, ribadendo uno dei concetti espressi nel suo intervento all’assemblea nazionale di domenica scorsa -. Il Jobs act va in questa direzione. Ne abbiamo discusso in decine di iniziative in tutta la Toscana, con i nostri elettori, militanti, parti sociali. E’ stata una mobilitazione sui territori davvero capilllare. Abbiamo cercato di spiegare come Jobs act significhi innanzitutto minore precarietà sul mercato del lavoro, riconoscere diritti finora sconosciuti a quell’universo di precari che sono le vere vittime delle regole del lavoro vigenti fino ad oggi e sui quali è stata scaricata tutta la inevitabile flessibilità di cui il sistema economico ha bisogno”.

A questo link alcune l’elenco (parziale) delle iniziative svoltesi in questi mesi sul JobsAct in Toscana

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