Calenzano, libri di testi in base a Isee
Lastri: “Ecco gli effetti di manovra”
Firenze – “Questi sono gli effetti dei tagli alle risorse agli enti locali che lamentiamo da tempo. Il centrodestra continua a considerare i livelli istituzionali più vicini alle persone solo come fonti inutili di spesa a cui si debba solo ridurre i finanziamenti. Ma il caso del Comune di Calenzano dimostra come questa manovra fatta solo di tagli andrà a colpire i cittadini nella pelle viva: non solo molti servizi scolastici oggi garantiti dai comuni rischieranno forti ridimensionamenti se non addirittura l’azzeramento, ma anche quelli sociali e i trasporti, per fare solo altri due esempi”
Così Daniela Lastri, responsabile Scuola Pd Toscana, interviene sul caso della delibera del Comune di Calenzano che ha deciso di fornire i libri di testo nelle scuole in base al reddito Isee.
“E non solo sui libri scolastici – conclude Latri – ma anche in generale sugli interventi che riguardano il diritto allo studio il Governo colpisce duro: ha tagliato sulle borse di studio per la sola Toscana 3 milioni di euro”
“Scuola, primo bene comune”, il convegno del Pd


Firenze – «La scuola pubblica è per noi un bene comune primario, non un tema tra i temi; la scuola è la questione principale per il futuro del paese. Questo è l’impegno per il quale siamo fortemente mobilitati a proporre soluzioni, idee e progetti e non solo per protestare contro le politiche di disgregazione e di tagli da parte del governo nazionale. In Toscana c’è una grande sensibilità da parte delle famiglie, un forte impegno degli insegnanti e una importante partecipazione dei giovani. La Regione, pur tra mille difficoltà, sta cercando di tamponare il disastro delle politiche nazionali. Possiamo farcela se ci sarà una svolta profonda per rispondere ai problemi strutturali dell’edilizia scolastica, del sovraffollamento delle classi, dei docenti precari, della qualità generale della didattica e della formazione». Lo ha detto Daniela Lastri, consigliere regionale e responsabile scuola del Pd toscano, introducendo i lavori del convegno “La scuola, il nostro primo bene comune”, organizzato dal partito e dal gruppo consiliare democratico e in corso oggi a Firenze, per fare il punto a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico.
L’appuntamento vede la partecipazione di Vittorio Bugli, capogruppo Pd in Regione, Donato Montibello, coordinatore area Sapere del Pd regionale, Andrea Manciulli, segretario regionale del PD e Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd Nazionale, Stella Targetti, assessore regionale alla scuola e del presidente della Regione Enrico Rossi. Tra gli interventi si sono alternati studenti, rappresentanti dei genitori, dirigenti scolastici e insegnanti.
Daniela Lastri ha ricordato le recenti iniziative promosse dal Pd per intervenire con efficacia sulle emergenze che riguardano molto da vicino anche la nostra regione. A partire dalle due mozioni votate l’altro giorno in Consiglio regionale sull’edilizia scolastica e sul sovraffollamento delle classi, che saranno presentate anche nei consigli comunali e provinciali della Toscana. «La nostra battaglia – ha aggiunto Daniela Lastri – è di svincolare le risorse sull’istruzione dal patto di stabilità e, come primo passo, sui servizi educativi e sugli investimenti di edilizia scolastica per costruire aule o migliorare le condizioni degli edifici esistenti. Come pure è urgente reperire risorse per sfoltire le liste d’attesa per gli asili nido. Infine, ma non per ultima – ha concluso la consigliera – c’è la necessità di attuare finalmente il nuovo titolo V della Costituzione, facendo passare alle Regioni le competenze sulle direzioni regionali scolastiche e definendo, una volte per tutte, la nostra competenza anche sulla scuola dell’infanzia».
Il capogruppo Vittorio Bugli, si è detto convinto della necessità che “il Pd sia protagonista e strumento di una nuova spinta nella società per rimettere al centro la scuola pubblica. Un bravo padre di famiglia, se risparmia un euro, lo tiene da parte per l’istruzione dei figli, l’esatto contrario di quello che sta facendo il governo. In passato – ha aggiunto Bugli – sulla spinta delle famiglie, che sperimentavano la scuola per l’infanzia e poi chiedevano ai sindaci di farsene carico, abbiamo realizzato conquiste per tutti che oggi non progrediscono ma vengono messe in discussione. Noi siamo a disposizione, in Regione e come partito, per iniziare da oggi un nuovo percorso».
Andrea Manciulli, segretario toscano del Pd, ha ricordato che «la scuola, il sapere, l’innovazione, sono il fondamento di un paese che vuole rilanciare se stesso e vincere questa crisi. Il disinvestimento in istruzione che sta mettendo in atto anno dopo anno questo governo, manifesta invece una mancanza di prospettiva e di sviluppo per l’Italia. E questo ci ha portato indietro, mentre tanti altri Paesi, europei e non, che oggi stanno meglio di noi, vedono nell’investimento in istruzione una delle strade maestre per battere la crisi: noi risultiamo terzultimi nei dati Ocse per la percentuale di Pil investita in istruzione. Il sistema colpisce tutte le persone che vivono la scuola, partendo dagli studenti e i genitori, i precari che sono l’esempio di come in questo paese viene ridotta la dignità del lavoro, gli insegnanti e tutti gli operatori della scuola che nonostante i tagli non si rassegnano a vedere abbassata la qualità dell’istruzione. Il Pd è dalla loro parte».
Per Donato Montibello, «il governo continua a disinvestire in modo diretto e indiretto sulla scuola. Il risultato finale è che, anche per quest’anno, sono stati tagliati a livello nazionale 17900 insegnanti e ci sono14500 Ata in meno, viene negato a migliaia di bambini il tempo pieno, ci sono classi sovraffollate sopra ogni limite di legge e, cosa ancor più vergognosa per ogni Paese che dice di ritenersi civile, i ragazzi con disabilità non hanno un adeguato orario di sostegno. E con i tagli agli enti locali sono a rischio asili nido e aumentano le liste d’attesa per avere un posto nella scuola d’infanzia. Senza contare, poi, il costo ormai insostenibile dei libri di testo, dei servizi di trasporto e delle mense. Comuni, Province e Regione devono sostituirsi con propri fondi a ciò che dovrebbe esser garantito dallo Stato e contemporaneamente fronteggiano anche i tagli dei fondi statali stessi: è un sistema che non regge».
Secondo la responsabile nazionale scuola del PD, Francesca Puglisi, “è in Toscana che si dimostra come anche in tempo di crisi governare in modo diverso rispetto a questa becera destra si può. Qui si investono importanti risorse per non lasciare nessun bambino senza scuola dell’infanza e per sostenere la qualità della scuola pubblica. Qui si investe per garantire un futuro di crescita economica e di coesione sociale per tutti i cittadini”.
Anche il Presidente Rossi si è soffermato sull’aspetto dell’edilizia scolastica “bloccata dal Patto di Stabilità. Il prossimo anno con l’entrata in vigore del federalismo fiscale – ha detto Rossi – potremo tornare a investire ma occorrerà individuare delle priorità. Il sovraffollamento delle classi è un aspetto drammatico e rappresenta la tomba della qualità della scuola. In Toscana – ha annunciato il presidente delal Regione – voglio una mappatura del sovraffollamento per provare a fare delle proposte concrete. E comunque di fronte ai tagli del Governo la Toscana “ha mantenuto alto il diritto allo studio senza fare tagli pur rimettendoci dei soldi, ed è intervenuta per la scuola dell’infanzia con finanziamenti aggiuntivi”.
L’INTERVENTO INTEGRALE DI DANIELA LASTRI
“Scuola, primo bene comune”, il convegno del Pd


Firenze – «La scuola pubblica è per noi un bene comune primario, non un tema tra i temi; la scuola è la questione principale per il futuro del paese. Questo è l’impegno per il quale siamo fortemente mobilitati a proporre soluzioni, idee e progetti e non solo per protestare contro le politiche di disgregazione e di tagli da parte del governo nazionale. In Toscana c’è una grande sensibilità da parte delle famiglie, un forte impegno degli insegnanti e una importante partecipazione dei giovani. La Regione, pur tra mille difficoltà, sta cercando di tamponare il disastro delle politiche nazionali. Possiamo farcela se ci sarà una svolta profonda per rispondere ai problemi strutturali dell’edilizia scolastica, del sovraffollamento delle classi, dei docenti precari, della qualità generale della didattica e della formazione». Lo ha detto Daniela Lastri, consigliere regionale e responsabile scuola del Pd toscano, introducendo i lavori del convegno “La scuola, il nostro primo bene comune”, organizzato dal partito e dal gruppo consiliare democratico e in corso oggi a Firenze, per fare il punto a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico.
L’appuntamento vede la partecipazione di Vittorio Bugli, capogruppo Pd in Regione, Donato Montibello, coordinatore area Sapere del Pd regionale, Andrea Manciulli, segretario regionale del PD e Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd Nazionale, Stella Targetti, assessore regionale alla scuola e del presidente della Regione Enrico Rossi. Tra gli interventi si sono alternati studenti, rappresentanti dei genitori, dirigenti scolastici e insegnanti.
Daniela Lastri ha ricordato le recenti iniziative promosse dal Pd per intervenire con efficacia sulle emergenze che riguardano molto da vicino anche la nostra regione. A partire dalle due mozioni votate l’altro giorno in Consiglio regionale sull’edilizia scolastica e sul sovraffollamento delle classi, che saranno presentate anche nei consigli comunali e provinciali della Toscana. «La nostra battaglia – ha aggiunto Daniela Lastri – è di svincolare le risorse sull’istruzione dal patto di stabilità e, come primo passo, sui servizi educativi e sugli investimenti di edilizia scolastica per costruire aule o migliorare le condizioni degli edifici esistenti. Come pure è urgente reperire risorse per sfoltire le liste d’attesa per gli asili nido. Infine, ma non per ultima – ha concluso la consigliera – c’è la necessità di attuare finalmente il nuovo titolo V della Costituzione, facendo passare alle Regioni le competenze sulle direzioni regionali scolastiche e definendo, una volte per tutte, la nostra competenza anche sulla scuola dell’infanzia».
Il capogruppo Vittorio Bugli, si è detto convinto della necessità che “il Pd sia protagonista e strumento di una nuova spinta nella società per rimettere al centro la scuola pubblica. Un bravo padre di famiglia, se risparmia un euro, lo tiene da parte per l’istruzione dei figli, l’esatto contrario di quello che sta facendo il governo. In passato – ha aggiunto Bugli – sulla spinta delle famiglie, che sperimentavano la scuola per l’infanzia e poi chiedevano ai sindaci di farsene carico, abbiamo realizzato conquiste per tutti che oggi non progrediscono ma vengono messe in discussione. Noi siamo a disposizione, in Regione e come partito, per iniziare da oggi un nuovo percorso».
Andrea Manciulli, segretario toscano del Pd, ha ricordato che «la scuola, il sapere, l’innovazione, sono il fondamento di un paese che vuole rilanciare se stesso e vincere questa crisi. Il disinvestimento in istruzione che sta mettendo in atto anno dopo anno questo governo, manifesta invece una mancanza di prospettiva e di sviluppo per l’Italia. E questo ci ha portato indietro, mentre tanti altri Paesi, europei e non, che oggi stanno meglio di noi, vedono nell’investimento in istruzione una delle strade maestre per battere la crisi: noi risultiamo terzultimi nei dati Ocse per la percentuale di Pil investita in istruzione. Il sistema colpisce tutte le persone che vivono la scuola, partendo dagli studenti e i genitori, i precari che sono l’esempio di come in questo paese viene ridotta la dignità del lavoro, gli insegnanti e tutti gli operatori della scuola che nonostante i tagli non si rassegnano a vedere abbassata la qualità dell’istruzione. Il Pd è dalla loro parte».
Per Donato Montibello, «il governo continua a disinvestire in modo diretto e indiretto sulla scuola. Il risultato finale è che, anche per quest’anno, sono stati tagliati a livello nazionale 17900 insegnanti e ci sono14500 Ata in meno, viene negato a migliaia di bambini il tempo pieno, ci sono classi sovraffollate sopra ogni limite di legge e, cosa ancor più vergognosa per ogni Paese che dice di ritenersi civile, i ragazzi con disabilità non hanno un adeguato orario di sostegno. E con i tagli agli enti locali sono a rischio asili nido e aumentano le liste d’attesa per avere un posto nella scuola d’infanzia. Senza contare, poi, il costo ormai insostenibile dei libri di testo, dei servizi di trasporto e delle mense. Comuni, Province e Regione devono sostituirsi con propri fondi a ciò che dovrebbe esser garantito dallo Stato e contemporaneamente fronteggiano anche i tagli dei fondi statali stessi: è un sistema che non regge».
Secondo la responsabile nazionale scuola del PD, Francesca Puglisi, “è in Toscana che si dimostra come anche in tempo di crisi governare in modo diverso rispetto a questa becera destra si può. Qui si investono importanti risorse per non lasciare nessun bambino senza scuola dell’infanza e per sostenere la qualità della scuola pubblica. Qui si investe per garantire un futuro di crescita economica e di coesione sociale per tutti i cittadini”.
Anche il Presidente Rossi si è soffermato sull’aspetto dell’edilizia scolastica “bloccata dal Patto di Stabilità. Il prossimo anno con l’entrata in vigore del federalismo fiscale – ha detto Rossi – potremo tornare a investire ma occorrerà individuare delle priorità. Il sovraffollamento delle classi è un aspetto drammatico e rappresenta la tomba della qualità della scuola. In Toscana – ha annunciato il presidente delal Regione – voglio una mappatura del sovraffollamento per provare a fare delle proposte concrete. E comunque di fronte ai tagli del Governo la Toscana “ha mantenuto alto il diritto allo studio senza fare tagli pur rimettendoci dei soldi, ed è intervenuta per la scuola dell’infanzia con finanziamenti aggiuntivi”.
L’INTERVENTO INTEGRALE DI DANIELA LASTRI
Il Forum Legalità alle feste Pd. L’intervento di Gelli



Si è iniziato il 17 maggio a Cecina con l’iniziativa dal titolo “Lavoro nero come contrastarlo” con Maurizio Pascucci responsabile Legalità Arci Toscana, Domenico Billotta Fondazione Caponnetto e Pierluciano Mennonna della Cgil Toscana. A Lastra a Signa il 22 maggio c’è stato l’ incontro sulle ecomafie con il giudice Nicola Gratteri, Andrea Barducci presidente della Provincia di Firenze, il sindaco Carlo Nannetti e l’assessore del Comune di Lastra Marco Capaccioli. A giugno sono da ricordare le mie partecipazioni alla Festa Democratica di Montemurlo il 20 e una iniziativa del Circolo Pd a Marina di Carrara il 24 con il deputato Sandro Gozi del Pd. A luglio ci sono stati due incontri su legalità e giustizia alla Festa Democratica di Prato.
Il 2 sull’immigrazione organizzata da Laicità e Diritti con Jean Leonard Touadi deputato Pd, il deputato Sandro Gozi e Marco Pacciotti responsabile nazionale Forum immigrazione del Pd, il 9 luglio sulla giustizia con Vigna e Andrea Orlando. Poi gli omaggi ai ragazzi toscani impegnati nei campi di lavoro nei terreni confiscati alla mafia. Il primo il 7 luglio dal titolo “Da Firenze a Corleone. Crescere nella legalità” che si è svolto nel parco dell’Albereta a Firenze e il secondo quello del 20 luglio a Massarosa con l’organizzazione di Giulia Ercolini responsabile legalità Giovani Democratici Toscani e Maurizio Pascucci. Il 16 luglio sono stato ospite alla Festa Democratica di Volterra che ha aperto proprio sul tema della legalità, e domenica17 luglio ho partecipato e organizzato l’incontro alla Festa Regionale del Pd a San Miniato sul tema delle nuove illegalità su internet insieme a Paolo Chiappini direttore della Fondazione Sistema Toscana, Alessandra Maggi presidente dell’Istituto per gli Innocenti di Firenze il giornalista Nicola Novelli.
Molto partecipato è stato anche il dibattito contro i videopoker nei circoli Arci a Pistoia il 24 luglio con Alessandra Pastore di Libera e la “Giornata della legalità” a Montale il giorno prima. Si arriva al momento importante della Festa Nazionale di Libera con Don Ciotti il 25 luglio a Scandicci e a Firenze dove ho proposto l’idea di una legge regionale per la gestione dei beni confiscati alle mafie. Poi il 29 luglio tappa a Capraia e Limite con l’assessore del Comune di Empoli alla sicurezza Filippo Torrigiani. Il primo appuntamento di agosto è stato quello alla Festa Democratica di Coltano vicino Pisa. Il tema era la sicurezza insieme al deputato del Pd Paolo Fontanelli e Andrea Pieroni presidente della Provincia di Pisa. A seguire torna il tema della giustizia con l’incontro a Certaldo del 6 agosto con Andrea Orlando, il pm Pietro Suchan e il docente Stefano Becucci.
L’11 agosto sono stato a Villamagna, un circolo del Partito Democratico guidato dal giovanissimo Jonni Guargaglini, dove abbiamo parlato di mafia in Toscana con il senatore Lorenzo Diana e Salvatore Calleri Presidente della Fondazione Caponnetto. Il 29 agosto alla Festa Democratica di Pontedera, ho partecipato alla presentazione dell’ultimo libro del giornalista Jacopo Storni “Sparategli! Viaggio nel terzo mondo d’Italia”. Il 4 settembre doppio incontro, nel pomeriggio a FestaUnità di Bologna dove davanti ad una presenza di pubblico davvero ampia abbiamo parlato di legalità e lotta alle mafie insieme ad ospiti d’eccezione come Pierluigi Vigna, ex procuratore nazionale antimafia, Nando Dalla Chiesa, Elisabetta Caponnetto, Domenico Bilotta della Fondazione Caponnetto, Alessandro Gabriele coordinatore Pd di Bologna, il giornalista Federico Lacche e Maurizio Pascucci responsabile legalità di Arci Toscana. La sera ho partecipato alla Festa Democratica di Lastra a Signa dal titolo dell’incontro “Legalità, su la testa!! La Toscana come modello di buone pratiche”. Presenti Carlo Nannetti sindaco di Lastra a Signa, don Andrea Bigalli coordinatore regionale di Libera, Maurizio Pascucci responsabile Legalità Arci Toscana e Marco Capaccioli responsabile comunicazione del Forum Legalità e Sicurezza del Pd Toscana”.
Federico Gelli
Firenze 15 settembre 2011
L’ELENCO COMPLETO DELLE FESTE DA MAGGIO A SETTEMBRE
Il Forum Legalità alle feste Pd. L’intervento di Gelli



Si è iniziato il 17 maggio a Cecina con l’iniziativa dal titolo “Lavoro nero come contrastarlo” con Maurizio Pascucci responsabile Legalità Arci Toscana, Domenico Billotta Fondazione Caponnetto e Pierluciano Mennonna della Cgil Toscana. A Lastra a Signa il 22 maggio c’è stato l’ incontro sulle ecomafie con il giudice Nicola Gratteri, Andrea Barducci presidente della Provincia di Firenze, il sindaco Carlo Nannetti e l’assessore del Comune di Lastra Marco Capaccioli. A giugno sono da ricordare le mie partecipazioni alla Festa Democratica di Montemurlo il 20 e una iniziativa del Circolo Pd a Marina di Carrara il 24 con il deputato Sandro Gozi del Pd. A luglio ci sono stati due incontri su legalità e giustizia alla Festa Democratica di Prato.
Il 2 sull’immigrazione organizzata da Laicità e Diritti con Jean Leonard Touadi deputato Pd, il deputato Sandro Gozi e Marco Pacciotti responsabile nazionale Forum immigrazione del Pd, il 9 luglio sulla giustizia con Vigna e Andrea Orlando. Poi gli omaggi ai ragazzi toscani impegnati nei campi di lavoro nei terreni confiscati alla mafia. Il primo il 7 luglio dal titolo “Da Firenze a Corleone. Crescere nella legalità” che si è svolto nel parco dell’Albereta a Firenze e il secondo quello del 20 luglio a Massarosa con l’organizzazione di Giulia Ercolini responsabile legalità Giovani Democratici Toscani e Maurizio Pascucci. Il 16 luglio sono stato ospite alla Festa Democratica di Volterra che ha aperto proprio sul tema della legalità, e domenica17 luglio ho partecipato e organizzato l’incontro alla Festa Regionale del Pd a San Miniato sul tema delle nuove illegalità su internet insieme a Paolo Chiappini direttore della Fondazione Sistema Toscana, Alessandra Maggi presidente dell’Istituto per gli Innocenti di Firenze il giornalista Nicola Novelli.
Molto partecipato è stato anche il dibattito contro i videopoker nei circoli Arci a Pistoia il 24 luglio con Alessandra Pastore di Libera e la “Giornata della legalità” a Montale il giorno prima. Si arriva al momento importante della Festa Nazionale di Libera con Don Ciotti il 25 luglio a Scandicci e a Firenze dove ho proposto l’idea di una legge regionale per la gestione dei beni confiscati alle mafie. Poi il 29 luglio tappa a Capraia e Limite con l’assessore del Comune di Empoli alla sicurezza Filippo Torrigiani. Il primo appuntamento di agosto è stato quello alla Festa Democratica di Coltano vicino Pisa. Il tema era la sicurezza insieme al deputato del Pd Paolo Fontanelli e Andrea Pieroni presidente della Provincia di Pisa. A seguire torna il tema della giustizia con l’incontro a Certaldo del 6 agosto con Andrea Orlando, il pm Pietro Suchan e il docente Stefano Becucci.
L’11 agosto sono stato a Villamagna, un circolo del Partito Democratico guidato dal giovanissimo Jonni Guargaglini, dove abbiamo parlato di mafia in Toscana con il senatore Lorenzo Diana e Salvatore Calleri Presidente della Fondazione Caponnetto. Il 29 agosto alla Festa Democratica di Pontedera, ho partecipato alla presentazione dell’ultimo libro del giornalista Jacopo Storni “Sparategli! Viaggio nel terzo mondo d’Italia”. Il 4 settembre doppio incontro, nel pomeriggio a FestaUnità di Bologna dove davanti ad una presenza di pubblico davvero ampia abbiamo parlato di legalità e lotta alle mafie insieme ad ospiti d’eccezione come Pierluigi Vigna, ex procuratore nazionale antimafia, Nando Dalla Chiesa, Elisabetta Caponnetto, Domenico Bilotta della Fondazione Caponnetto, Alessandro Gabriele coordinatore Pd di Bologna, il giornalista Federico Lacche e Maurizio Pascucci responsabile legalità di Arci Toscana. La sera ho partecipato alla Festa Democratica di Lastra a Signa dal titolo dell’incontro “Legalità, su la testa!! La Toscana come modello di buone pratiche”. Presenti Carlo Nannetti sindaco di Lastra a Signa, don Andrea Bigalli coordinatore regionale di Libera, Maurizio Pascucci responsabile Legalità Arci Toscana e Marco Capaccioli responsabile comunicazione del Forum Legalità e Sicurezza del Pd Toscana”.
Federico Gelli
Firenze 15 settembre 2011
L’ELENCO COMPLETO DELLE FESTE DA MAGGIO A SETTEMBRE
Manovra, Manciulli: “Siamo coi sindaci e i cittadini”
Oggi la mobilitazione di Anci e Regioni.
Firenze – “Il Pd è a fianco dei sindaci e di tutti gli altri rappresentanti delle istituzioni che difendono con le mobilitazioni di oggi la loro possibilità di continuare a fornire quei servizi essenziali ai cittadini che il Governo con la manovra approvata ha deciso di smantellare”. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli sostiene la protesta promossa per oggi dall’Anci nelle prefetture, a cui si aggiunge l’iniziativa per la riconsegna dei contratti sul tpl da parte delle Regioni a Roma con Comuni e Province.
“Altro che il federalismo tanto sbandierato dalla Lega! – osserva Manciulli –. Questa manovra, per ripianare i costi dell’amministrazione centrale, fa pagare il conto ai cittadini, tagliando i trasferimenti agli enti locali. Il conto fatto dall’Anci Toscana dà un dato tangibile: nel 2012 ci saranno 123 euro di risorse in meno per ogni cittadino, dunque meno servizi erogati, meno trasporti, meno asili, meno assistenza agli anziani, meno manutenzione. Non è forse questo ‘mettere le mani in tasca agli italiani’?”.
“Il Pd sostiene le ragioni della mobilitazione. Il principio della manovra, approvata a colpi di fiducia parlamentare, è quello noto: non si vanno a chiedere i soldi a chi li ha, ma si diminuiscono i diritti di coloro, comuni cittadini e fasce più deboli, che hanno bisogno di rivolgersi ai servizi pubblici. E dal momento che alla protesta hanno aderito anche autorevoli esponenti del centrodestra in tutta Italia è evidente il giudizio nel merito, al di là delle appartenenze politiche” conclude Manciulli.
Manovra, Manciulli: “Siamo coi sindaci e i cittadini”
Oggi la mobilitazione di Anci e Regioni.
Firenze – “Il Pd è a fianco dei sindaci e di tutti gli altri rappresentanti delle istituzioni che difendono con le mobilitazioni di oggi la loro possibilità di continuare a fornire quei servizi essenziali ai cittadini che il Governo con la manovra approvata ha deciso di smantellare”. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli sostiene la protesta promossa per oggi dall’Anci nelle prefetture, a cui si aggiunge l’iniziativa per la riconsegna dei contratti sul tpl da parte delle Regioni a Roma con Comuni e Province.
“Altro che il federalismo tanto sbandierato dalla Lega! – osserva Manciulli –. Questa manovra, per ripianare i costi dell’amministrazione centrale, fa pagare il conto ai cittadini, tagliando i trasferimenti agli enti locali. Il conto fatto dall’Anci Toscana dà un dato tangibile: nel 2012 ci saranno 123 euro di risorse in meno per ogni cittadino, dunque meno servizi erogati, meno trasporti, meno asili, meno assistenza agli anziani, meno manutenzione. Non è forse questo ‘mettere le mani in tasca agli italiani’?”.
“Il Pd sostiene le ragioni della mobilitazione. Il principio della manovra, approvata a colpi di fiducia parlamentare, è quello noto: non si vanno a chiedere i soldi a chi li ha, ma si diminuiscono i diritti di coloro, comuni cittadini e fasce più deboli, che hanno bisogno di rivolgersi ai servizi pubblici. E dal momento che alla protesta hanno aderito anche autorevoli esponenti del centrodestra in tutta Italia è evidente il giudizio nel merito, al di là delle appartenenze politiche” conclude Manciulli.
Mobilitazione Anci, il sostegno del Pd Toscana



“Il Governo di Berlusconi e della Lega – continua Manciulli – a parole promette maggiore autonomia dei livelli periferici dello Stato ma nella realtà dei fatti applica un ‘federalismo al contrario’, dove anziché aumentare le risorse agli enti locali si diminuiscono per ripianare i costi dell’amministrazione centrale, scaricando loro la patata bollente e facendo pagare il conto ai cittadini. Siamo alla follia. La gravità della situazione si spiega con dei numeri molto chiari: ricordiamo che in Toscana l’associazione dei comuni ha calcolato che l’anno prossimo verranno a mancare 458 milioni di euro, che sarebbe come dire che ogni cittadino toscano verrà privato di 128 euro a testa in termini di servizi erogati. Per questo il Pd sostiene le ragioni della mobilitazione, perché mortificando gli enti locali si indebolisce l’ossatura del Paese, al quale invece servono politiche serie di sviluppo industriale e sostegno all’economia e non tagli indiscriminati”.
“E oltre a colpire direttamente cittadini e famiglie per la mancanza dei servizi – interviene il responsabile Enti Locali del Pd toscano Stefano Bruzzesi –, anche il sistema delle imprese ne risente dal momento che i pagamenti delle amministrazioni alle ditte fornitrici sono bloccati dal 30 giugno e lo saranno almeno fino al primo gennaio prossimo. Ai cittadini, agli elettori di centrodestra cosa diranno Berlusconi e la Lega quando gli enti locali non potranno più garantire l’apertura degli sportelli, i trasporti, gli asili nido, i servizi sociali? Qui non c’entra l’appartenenza ideologica, qui siamo di fronte a una protesta per la sussistenza vera e propria dei servizi minimi essenziali per la vita di chiunque. Per questo – sostiene Bruzzesi – è giusta la richiesta che era stata avanzata di un allentamento del Patto di Stabilità per permettere ai comuni virtuosi di poter aver meno vincoli per spendere i soldi che hanno nelle loro disponibilità. Il Governo invece a questa richiesta ha risposto estendendo il Patto di Stabilità anche ai comuni tra i 1.000 e i 5.000 abitanti: il dialogo questo Governo lo chiude prima che possa iniziare. Le ricadute di questi tagli si sentiranno presto e saranno pesantissime sulla pelle viva tutti gli italiani, anche tanti e autorevoli amministratori del centrodestra l’hanno capito e questo è il segno dello scollamento del Governo dal Paese reale”.
Mobilitazione Anci, il sostegno del Pd Toscana



“Il Governo di Berlusconi e della Lega – continua Manciulli – a parole promette maggiore autonomia dei livelli periferici dello Stato ma nella realtà dei fatti applica un ‘federalismo al contrario’, dove anziché aumentare le risorse agli enti locali si diminuiscono per ripianare i costi dell’amministrazione centrale, scaricando loro la patata bollente e facendo pagare il conto ai cittadini. Siamo alla follia. La gravità della situazione si spiega con dei numeri molto chiari: ricordiamo che in Toscana l’associazione dei comuni ha calcolato che l’anno prossimo verranno a mancare 458 milioni di euro, che sarebbe come dire che ogni cittadino toscano verrà privato di 128 euro a testa in termini di servizi erogati. Per questo il Pd sostiene le ragioni della mobilitazione, perché mortificando gli enti locali si indebolisce l’ossatura del Paese, al quale invece servono politiche serie di sviluppo industriale e sostegno all’economia e non tagli indiscriminati”.
“E oltre a colpire direttamente cittadini e famiglie per la mancanza dei servizi – interviene il responsabile Enti Locali del Pd toscano Stefano Bruzzesi –, anche il sistema delle imprese ne risente dal momento che i pagamenti delle amministrazioni alle ditte fornitrici sono bloccati dal 30 giugno e lo saranno almeno fino al primo gennaio prossimo. Ai cittadini, agli elettori di centrodestra cosa diranno Berlusconi e la Lega quando gli enti locali non potranno più garantire l’apertura degli sportelli, i trasporti, gli asili nido, i servizi sociali? Qui non c’entra l’appartenenza ideologica, qui siamo di fronte a una protesta per la sussistenza vera e propria dei servizi minimi essenziali per la vita di chiunque. Per questo – sostiene Bruzzesi – è giusta la richiesta che era stata avanzata di un allentamento del Patto di Stabilità per permettere ai comuni virtuosi di poter aver meno vincoli per spendere i soldi che hanno nelle loro disponibilità. Il Governo invece a questa richiesta ha risposto estendendo il Patto di Stabilità anche ai comuni tra i 1.000 e i 5.000 abitanti: il dialogo questo Governo lo chiude prima che possa iniziare. Le ricadute di questi tagli si sentiranno presto e saranno pesantissime sulla pelle viva tutti gli italiani, anche tanti e autorevoli amministratori del centrodestra l’hanno capito e questo è il segno dello scollamento del Governo dal Paese reale”.
Ciao Cristina, ci mancherai


Firenze – “Cristina Bandinelli ci ha lasciato, e il dolore è profondo. Cristina era una donna eccezionale che nella professione e nell’impegno civile e politico ha fatto tanto per far crescere i nostri ideali e la nostra Toscana. Insieme fummo tra i fondatori del Partito Democratico e negli anni in cui costruimmo insieme questo nuovo progetto nella nostra regione ci trovammo a gareggiare per la guida del Pd in Toscana e proprio da quell’esperienza la conobbi per quel che era”. Così il Segretario del Pd Toscana Andrea Manciulli esprime il cordoglio suo e di tutto il Partito Democratico per la morte di Cristina Bandinelli avvenuta in queste ore.
“Una figura di valore, appassionata e leale – ricorda Manciulli – che portava con sé uno stile che difficilmente si trova in politica, soprattutto guardando a quello che accade oggi dove i toni sempre più aspri. Dopo quel confronto, da cui imparai tante cose e da cui nacque un grande rapporto, lei si mise subito a lavorare con me e per il Partito con spirito costruttivo portando il suo contributo di idee e novità. Grande era la sua esperienza nel mondo dell’imprenditoria ma soprattutto era grande la forza e il dinamismo con cui viveva il suo occuparsi della cosa pubblica con l’idea di apertura alla società che aveva del Partito. Purtroppo la sua malattia ha interrotto la sua possibilità di spendersi per tutti noi, ma al contempo nacque in lei l’impegno sulle tematiche legate alla sua condizione, segno questo che ci fa capire quanto siano radicate in certe persone le motivazioni del loro agire e ne fanno esempio per la società che vogliamo costruire.
Non la dimenticheremo. Con grande affetto ci stringiamo attorno ai familiari, e soprattutto a Irene rivolgo un abbraccio particolare: da lei ha preso tutta la sua energia e la sua passione che sicuramente saprà far continuare a vivere”.
