“Province e Comuni, il bluff del governo”
Intervento di Claudio Martini, responsabile Forum Enti Locali del Partito democratico, su l’Unità del 23 settembre 2011
Crisi, Ferrucci risponde al Pdl
Firenze – “Leggiamo le critiche di oggi di Magnolfi e di altri colleghi del Pdl alla Regione, peccato che arrivino da esponenti toscani di primo piano di quello stesso partito che guida il governo nazionale e che è autore di manovre distruttive per il paese, senza l’ombra di una misura per lo sviluppo e piene solo di tagli alle risorse agli enti locali. È così, tagliando le risorse, che gli esponenti toscani del Pdl pensano che si possa agevolare lo sviluppo della nostra regione? Una dopo l’altra queste manovre e la presa d’atto tardiva della crisi stanno affondando la possibilità di risollevare non solo la nostra regione ma l’Italia. La Toscana sta facendo la sua parte nonostante i tagli del governo centrale, partendo dai provvedimenti fatti dalla Regione su economia e stato sociale, dove molto spesso ci stiamo sostituendo al governo nazionale. Basti pensare al tema centrale come quello della formazione su cui il Governo si sta progressivamente disimpegnando e la Regione tenta di coprire con risorse proprie”.
Così Ivan Ferrucci, responsabile economia e lavoro del Pd toscano, risponde ad Alberto Magnolfi ed altri esponenti del Popolo delle Libertà che hanno attaccato la Regione sui temi dello sviluppo.
“L’attenzione al mondo del lavoro e alle politiche per favorire la crescita dell’economia sono al centro dell’azione del consiglio e della giunta regionale che cercano di affrontare la crisi ripartendo dall’industria, dal manifatturiero e dalle infrastrutture, che riteniamo volano dello sviluppo a partire da importanti arterie viarie come la Tirrenica e la Due mari. Semmai sono le grandi opere della lavagna di Berlusconi presentate in televisione 10 anni fa che ancora non si vedono e che sono il simbolo delle promesse di un illusionista arrivato al tramonto”.
Crisi, Ferrucci risponde al Pdl
Firenze – “Leggiamo le critiche di oggi di Magnolfi e di altri colleghi del Pdl alla Regione, peccato che arrivino da esponenti toscani di primo piano di quello stesso partito che guida il governo nazionale e che è autore di manovre distruttive per il paese, senza l’ombra di una misura per lo sviluppo e piene solo di tagli alle risorse agli enti locali. È così, tagliando le risorse, che gli esponenti toscani del Pdl pensano che si possa agevolare lo sviluppo della nostra regione? Una dopo l’altra queste manovre e la presa d’atto tardiva della crisi stanno affondando la possibilità di risollevare non solo la nostra regione ma l’Italia. La Toscana sta facendo la sua parte nonostante i tagli del governo centrale, partendo dai provvedimenti fatti dalla Regione su economia e stato sociale, dove molto spesso ci stiamo sostituendo al governo nazionale. Basti pensare al tema centrale come quello della formazione su cui il Governo si sta progressivamente disimpegnando e la Regione tenta di coprire con risorse proprie”.
Così Ivan Ferrucci, responsabile economia e lavoro del Pd toscano, risponde ad Alberto Magnolfi ed altri esponenti del Popolo delle Libertà che hanno attaccato la Regione sui temi dello sviluppo.
“L’attenzione al mondo del lavoro e alle politiche per favorire la crescita dell’economia sono al centro dell’azione del consiglio e della giunta regionale che cercano di affrontare la crisi ripartendo dall’industria, dal manifatturiero e dalle infrastrutture, che riteniamo volano dello sviluppo a partire da importanti arterie viarie come la Tirrenica e la Due mari. Semmai sono le grandi opere della lavagna di Berlusconi presentate in televisione 10 anni fa che ancora non si vedono e che sono il simbolo delle promesse di un illusionista arrivato al tramonto”.
Lastri e Manciulli: “Diamoci da fare per salvare la scuola di tutti”
“C’è molto da fare per salvare la scuola di tutti. L’impegno più bello che possiamo prenderci”.
Intervento di Andrea Manciulli e Daniela Lastri
“Il Partito Democratico è in pista per dare una mano alla scuola. Accade a livello nazionale, dove però siamo all’opposizione, ed accade anche qui in Toscana, dove possiamo contare sulla forza e la qualità del governo regionale e sull’impegno di tante amministrazioni locali.
Qualche giorno fa ne abbiamo discusso in un incontro affollato come da tempo non si vedeva, tutti insieme, il gruppo dirigente regionale, amministratori ed operatori del settore, il Presidente della Regione Rossi e la vice Presidente Targetti. Ne siamo usciti con una maggiore consapevolezza del valore dell’impegno che ci attende. In mezzo a questa crisi economica non possiamo, non vogliamo, perdere la scuola pubblica. La scuola è un grande motore dello sviluppo. C’è occupazione qualificata, si produce ricchezza materiale e linfa per la ricchezza futura e si realizza al massimo livello l’inclusione sociale. La scuola è la prima fabbrica del benessere di una società. E’ il luogo delle relazioni, tra istituzioni, tra generazioni, tra mondo degli adulti e dei bambini e tra tutti questi insieme. Se questa fabbrica non va i problemi aumentano dovunque, con costi sociali immediati e costi sociali ed economici a lungo termine.
Sentiamo il peso insopportabile delle politiche della destra, l’umiliazione degli insegnanti, la mortificazione delle famiglie. Ed è anche per questo che ci battiamo per mandare a casa il governo Berlusconi e la ministra Gelmini. Sarà ossigeno per la scuola italiana.
Ci convincono le idee messe in campo dal PD nazionale, vogliamo vederle scritte nel programma della nuova coalizione e sappiamo di poter dare il nostro contributo per rafforzarle su aspetti che consideriamo centrali: edilizia scolastica e sicurezza delle scuole, superamento del patto di stabilità per gli investimenti e i servizi scolastici, politiche educative per i bambini da 0 a 6 anni, rafforzamento del ruolo della Regione nella programmazione, nel dimensionamento, nella gestione della scuola nel suo complesso.
C’è molto da fare per salvare la scuola di tutti. Ma questo è, tra tutte le cose della politica che ogni giorno ci scorrono davanti, l’impegno più bello che possiamo prenderci”.
Andrea Manciulli, segretario PD Toscana
Daniela Lastri, responsabile scuola e infanzia PD Toscana
Lastri e Manciulli: “Diamoci da fare per salvare la scuola di tutti”
“C’è molto da fare per salvare la scuola di tutti. L’impegno più bello che possiamo prenderci”.
Intervento di Andrea Manciulli e Daniela Lastri
“Il Partito Democratico è in pista per dare una mano alla scuola. Accade a livello nazionale, dove però siamo all’opposizione, ed accade anche qui in Toscana, dove possiamo contare sulla forza e la qualità del governo regionale e sull’impegno di tante amministrazioni locali.
Qualche giorno fa ne abbiamo discusso in un incontro affollato come da tempo non si vedeva, tutti insieme, il gruppo dirigente regionale, amministratori ed operatori del settore, il Presidente della Regione Rossi e la vice Presidente Targetti. Ne siamo usciti con una maggiore consapevolezza del valore dell’impegno che ci attende. In mezzo a questa crisi economica non possiamo, non vogliamo, perdere la scuola pubblica. La scuola è un grande motore dello sviluppo. C’è occupazione qualificata, si produce ricchezza materiale e linfa per la ricchezza futura e si realizza al massimo livello l’inclusione sociale. La scuola è la prima fabbrica del benessere di una società. E’ il luogo delle relazioni, tra istituzioni, tra generazioni, tra mondo degli adulti e dei bambini e tra tutti questi insieme. Se questa fabbrica non va i problemi aumentano dovunque, con costi sociali immediati e costi sociali ed economici a lungo termine.
Sentiamo il peso insopportabile delle politiche della destra, l’umiliazione degli insegnanti, la mortificazione delle famiglie. Ed è anche per questo che ci battiamo per mandare a casa il governo Berlusconi e la ministra Gelmini. Sarà ossigeno per la scuola italiana.
Ci convincono le idee messe in campo dal PD nazionale, vogliamo vederle scritte nel programma della nuova coalizione e sappiamo di poter dare il nostro contributo per rafforzarle su aspetti che consideriamo centrali: edilizia scolastica e sicurezza delle scuole, superamento del patto di stabilità per gli investimenti e i servizi scolastici, politiche educative per i bambini da 0 a 6 anni, rafforzamento del ruolo della Regione nella programmazione, nel dimensionamento, nella gestione della scuola nel suo complesso.
C’è molto da fare per salvare la scuola di tutti. Ma questo è, tra tutte le cose della politica che ogni giorno ci scorrono davanti, l’impegno più bello che possiamo prenderci”.
Andrea Manciulli, segretario PD Toscana
Daniela Lastri, responsabile scuola e infanzia PD Toscana
Scuola Formazione Pd, intervento di Bersani
Intervento di Pier Luigi Bersani alla Scuola di Formazione del Pd a Cortona (Ar):
“Il 5 novembre in piazza. In nome del popolo italiano”
Cortona (Ar) – “Noi andiamo a Roma: non siamo semplicemente l’opposizione, vogliamo interpretare la riscossa per la ricostruzione di questo Paese”, così il leader PD a Cortona aprendo la Scuola di Formazione del PD. “Berlusconi è una matrioska che ha in sé tutte le politiche poluliste vincenti al mondo: anti-stato, anti-fisco, la deregulation..”
Scuola Formazione Pd, intervento di Bersani
Intervento di Pier Luigi Bersani alla Scuola di Formazione del Pd a Cortona (Ar):
“Il 5 novembre in piazza. In nome del popolo italiano”
Cortona (Ar) – “Noi andiamo a Roma: non siamo semplicemente l’opposizione, vogliamo interpretare la riscossa per la ricostruzione di questo Paese”, così il leader PD a Cortona aprendo la Scuola di Formazione del PD. “Berlusconi è una matrioska che ha in sé tutte le politiche poluliste vincenti al mondo: anti-stato, anti-fisco, la deregulation..”
L’Italia di domani. La lettera di Bersani


La Proposta programmatica del PD.
La lettera di Pier Luigi Bersani
Tre anni fa il governo di centrodestra fece il suo esordio spendendo oltre dieci miliardi di euro tra Alitalia, eliminazione dell’Ici per gli immobili di maggior pregio e blocco della tracciabilità nei pagamenti. Noi dicemmo subito che la crisi imponeva invece di spendere quelle risorse per consentire ai comuni di fare un piano di piccole opere che avrebbero dato lavoro e una spinta all’economia e per ridurre il peso del fisco sulle famiglie meno abbienti.
Oggi possiamo dire di aver visto giusto e in anticipo. Allo stesso modo da tempo abbiamo avviato la definizione di proposte per una riscossa possibile del Paese, per una ricostruzione democratica e per un nuovo patto per lo sviluppo. Tre assemblee nazionali, innumerevoli incontri di studio e lavoro. Conferenze nazionali tematiche. Dopo oltre un anno di lavoro il Partito Democratico può presentare oggi un quadro di proposte e di posizioni sui diversi temi volte a far uscire il Paese dalle secche in cui l’ha fatto incagliare il centrodestra.
Sarà questo progetto che il PD ha preparato con il metodo della più ampia partecipazione alle decisioni, la base del confronto con le altre forze politiche di opposizione per decidere quale programma certo, credibile ed esigibile, proporre agli italiani in alternativa al governo del centrodestra.
Pier Luigi Bersani
L’Italia di domani. La lettera di Bersani


La Proposta programmatica del PD.
La lettera di Pier Luigi Bersani
Tre anni fa il governo di centrodestra fece il suo esordio spendendo oltre dieci miliardi di euro tra Alitalia, eliminazione dell’Ici per gli immobili di maggior pregio e blocco della tracciabilità nei pagamenti. Noi dicemmo subito che la crisi imponeva invece di spendere quelle risorse per consentire ai comuni di fare un piano di piccole opere che avrebbero dato lavoro e una spinta all’economia e per ridurre il peso del fisco sulle famiglie meno abbienti.
Oggi possiamo dire di aver visto giusto e in anticipo. Allo stesso modo da tempo abbiamo avviato la definizione di proposte per una riscossa possibile del Paese, per una ricostruzione democratica e per un nuovo patto per lo sviluppo. Tre assemblee nazionali, innumerevoli incontri di studio e lavoro. Conferenze nazionali tematiche. Dopo oltre un anno di lavoro il Partito Democratico può presentare oggi un quadro di proposte e di posizioni sui diversi temi volte a far uscire il Paese dalle secche in cui l’ha fatto incagliare il centrodestra.
Sarà questo progetto che il PD ha preparato con il metodo della più ampia partecipazione alle decisioni, la base del confronto con le altre forze politiche di opposizione per decidere quale programma certo, credibile ed esigibile, proporre agli italiani in alternativa al governo del centrodestra.
Pier Luigi Bersani
Calenzano, libri di testi in base a Isee
Lastri: “Ecco gli effetti di manovra”
Firenze – “Questi sono gli effetti dei tagli alle risorse agli enti locali che lamentiamo da tempo. Il centrodestra continua a considerare i livelli istituzionali più vicini alle persone solo come fonti inutili di spesa a cui si debba solo ridurre i finanziamenti. Ma il caso del Comune di Calenzano dimostra come questa manovra fatta solo di tagli andrà a colpire i cittadini nella pelle viva: non solo molti servizi scolastici oggi garantiti dai comuni rischieranno forti ridimensionamenti se non addirittura l’azzeramento, ma anche quelli sociali e i trasporti, per fare solo altri due esempi”
Così Daniela Lastri, responsabile Scuola Pd Toscana, interviene sul caso della delibera del Comune di Calenzano che ha deciso di fornire i libri di testo nelle scuole in base al reddito Isee.
“E non solo sui libri scolastici – conclude Latri – ma anche in generale sugli interventi che riguardano il diritto allo studio il Governo colpisce duro: ha tagliato sulle borse di studio per la sola Toscana 3 milioni di euro”

