9 Novembre 2011

Nota congiunta PD: Migliavacca, Rossi, Manciulli, Mecacci

In queste ore così importanti e decisive per il futuro dell’Italia, il Partito Democratico, che è la prima forza del Paese, deve impiegare ogni sua energia per raccogliere la grande domanda di responsabilità e di cambiamento che c’è in Italia.
Come ha detto bene ieri il nostro segretario Pierluigi Bersani, noi siamo pronti e vogliamo impiegare tutte le nostre forze per far vivere da subito un’alternativa di governo che sappia occuparsi dei problemi reali dei cittadini e che sappia rappresentare una prospettiva di speranza per il Paese. Questo è il compito del nostro partito e per questo serve il Partito Democratico. In questo senso non serve in alcun modo dare l’impressione che le nostre preoccupazioni siano altre o che ci siano luoghi di discussione diversi dal partito, magari immaginati come luogo di contrapposizione a qualcuno. Il contributo che ciascuno di noi può offrire a questa fase va offerto alla discussione degli organismi dirigenti, che sono il solo luogo verso il quale il segretario nazionale e tutti noi abbiamo rispetto e a cui diamo sostegno.

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8 Novembre 2011

Maggioranza ko, Manciulli: “Ora dimissioni
Ogni minuto in più è danno al Paese”

“La maggioranza non esiste più. Nel paese il consenso verso questo Governo è finito ormai da tanto tempo e oggi sono arrivati finalmente i numeri inequivocabili in Parlamento. Non c’è più il sostegno della Camera, non c’è più la fiducia del paese e del mondo che ci guarda, basti vedere l’andamento dei mercati. Ogni minuto in più di questa agonia è un ulteriore danno al paese, all’economia e alle tasche dei cittadini”. Così il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, dopo il voto sul rendiconto alla Camera votato da 308 deputati, che ha sancito l’assenza di una maggioranza parlamentare a sostegno del Governo.

“Siamo all’epilogo. Bene fa Bersani ad invocare dimissioni o, in assenza di questa assunzione di responsabilità da parte di Berlusconi, a promuovere altre iniziative. Condividiamo il discorso di oggi del nostro segretario: è urgente, bisogna aprire una fase nuova, una fase di stabilità con la politica rimessa al centro, dopo che il paese è stato fatto sprofondare economicamente e nella propria reputazione agli occhi del mondo. Servono responsabilità e fatti e il PD è pronto a prenderseli davanti al Paese. Sono anni ormai che i temi e i problemi più sentiti dai cittadini non sono all’ordine del giorno: l’Italia non ha più tempo da perdere”.

 

 

 

 

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6 Novembre 2011

Non si taglia la sicurezza

Intervento di Federico Gellli, responsabile Forum Sicurezza e Legalità del Pd Toscana. Pubblicato domenica 6 novembre su l’Unità Toscana.

“Il Governo Berlusconi in questi anni ha portato avanti una serie di inaccettabili tagli al comparto sicurezza per oltre un 1 miliardo e settecento milioni a cui si devono aggiungere 60 milioni dell’ultima manovra finanziaria. Togliere risorse alla sicurezza significa negare un diritto ai cittadini e demotivare chi dietro una divisa si trova a combattere una criminalità sempre più attrezzata e con poche risorse e mezzi inadeguati provocando iniziative di protesta da parte di tutti i sindacati di polizia a cui va tutto il nostro sostegno. Poi ci sono i subdoli tagli alla Direzione Investigativa Antimafia impegnata sul fronte della lotta alla criminalità organizzata dove i suoi 1300 operatori, tutti ad alta professionalità, subiranno un taglio dello stipendio netto tra i 400 e i 600 euro al mese. Non è solo di un attacco a questi lavoratori ma anche la dimostrazione che questo Governo non vuole combattere in modo chiaro e trasparente la criminalità organizzata. Per creare un nuovo modello di sicurezza occorrono invece proposte coraggiose riorganizzando le Forze dell’Ordine e renderle più efficienti ma meno costose. Oggi non ci possiamo più permettere ben sette corpi di polizia e 500 centrali operative per 103 province. Bisogna quindi accorpare le due forze di polizia generaliste Carabinieri e Polizia e creare un numero unico per l’emergenza  mentre compiti specifici devono restare alla Polizia Penitenziaria,  la Forestale e soprattutto alla Guardia di Finanza che deve dedicarsi esclusivamente alla lotta contro l’evasione fiscale e i reati finanziari. Insieme a questa riorganizzazione bisogna lavorare sul territorio, integrando prefetture, le Forze dell’Ordine, i Vigili Urbani, le istituzioni locali e le associazioni di volontariato per creare una rete di sicurezza e legalità”.

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Non si taglia la sicurezza

Intervento di Federico Gellli, responsabile Forum Sicurezza e Legalità del Pd Toscana. Pubblicato domenica 6 novembre su l’Unità Toscana.

“Il Governo Berlusconi in questi anni ha portato avanti una serie di inaccettabili tagli al comparto sicurezza per oltre un 1 miliardo e settecento milioni a cui si devono aggiungere 60 milioni dell’ultima manovra finanziaria. Togliere risorse alla sicurezza significa negare un diritto ai cittadini e demotivare chi dietro una divisa si trova a combattere una criminalità sempre più attrezzata e con poche risorse e mezzi inadeguati provocando iniziative di protesta da parte di tutti i sindacati di polizia a cui va tutto il nostro sostegno. Poi ci sono i subdoli tagli alla Direzione Investigativa Antimafia impegnata sul fronte della lotta alla criminalità organizzata dove i suoi 1300 operatori, tutti ad alta professionalità, subiranno un taglio dello stipendio netto tra i 400 e i 600 euro al mese. Non è solo di un attacco a questi lavoratori ma anche la dimostrazione che questo Governo non vuole combattere in modo chiaro e trasparente la criminalità organizzata. Per creare un nuovo modello di sicurezza occorrono invece proposte coraggiose riorganizzando le Forze dell’Ordine e renderle più efficienti ma meno costose. Oggi non ci possiamo più permettere ben sette corpi di polizia e 500 centrali operative per 103 province. Bisogna quindi accorpare le due forze di polizia generaliste Carabinieri e Polizia e creare un numero unico per l’emergenza  mentre compiti specifici devono restare alla Polizia Penitenziaria,  la Forestale e soprattutto alla Guardia di Finanza che deve dedicarsi esclusivamente alla lotta contro l’evasione fiscale e i reati finanziari. Insieme a questa riorganizzazione bisogna lavorare sul territorio, integrando prefetture, le Forze dell’Ordine, i Vigili Urbani, le istituzioni locali e le associazioni di volontariato per creare una rete di sicurezza e legalità”.

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5 Novembre 2011

Manciulli. “Siamo già nel futuro. Da Roma un messaggio forte di unità e fiducia”

“Siamo già nel futuro. In queste ore in cui l’epoca del berlusconismo sembra più che mai vicina alla fine, da Roma arriva un messaggio forte di unità e fiducia. Le tantissime persone che oggi erano in piazza San Giovanni e il discorso di Pier Luigi Bersani dimostrano che l’alternativa è già pronta. L’Italia vive una crisi senza precedenti, ma è un grande Paese e ha tutte le carte in regola per ripartire. Per farlo ha bisogno però di serietà e responsabilità, quelle che abbiamo sentito nelle parole di Bersani. Intorno a questo progetto il PD deve essere unito, per fare tutti assieme quella ricostruzione che è stata il filo conduttore del discorso del nostro segretario. Il successo della manifestazione di oggi e l’entusiasmo che vediamo nella nostra gente ci dimostrano che dobbiamo essere orgogliosi di noi stessi e della nostra forza di alternativa. E in questo percorso la Toscana c’è e ci sarà, come è stata numerosa nella piazza di oggi”.

Così il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, ha commentato da Roma la manifestazione del Pd e il discorso di Bersani che si sono conclusi poco fa.

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3 Novembre 2011

Selex, Ferrucci e Mecacci: “Inaccettabile tentativo del governo di affossare l’azienda”

Il segretario del Pd Metropolitano di Firenze, Patrizio Mecacci, stamani ha partecipato al presidio dei lavoratori della Selex-Elsag davanti allo stabilimento fiorentino. Il presidio è stato indetto dopo la sostanziale intenzione del Governo di non far ulteriormente proseguire all’azienda del Gruppo Finmeccanica il lavoro sul progetto Tetra, il sistema di radio-comunicazione cifrato per le forze di polizia. Il progetto era già stato finanziato con fondi europei e di strategica importanza per la sicurezza nazionale, ma le risorse previste sono state destinate dal Governo,  genericamente, alle casse ‘dell’erario’.

“Il Partito Democratico – dichiarano il responsabile Economia e Lavoro del Pd Toscana, Ivan Ferrucci, e il segretario Metropolitano del Pd di Firenze, Patrizio Mecacci – è a fianco dei lavoratori della Selex-Elsag per evitare l’ennesimo tentativo di affossare un’azienda di eccellenza nel panorama nazionale e che occupa nella sede fiorentina 500 persone. Il progetto Tetra è di grande rilievo per il sistema della sicurezza nazionale e per questo il Pd al Senato sta cercando con degli emendamenti di evitare quello che è un vero e proprio scippo ai danni dei lavoratori e del Paese che il Governo, come previsto nell’attuale testo della Legge di Stabilità, vuole compiere sottraendo le risorse destinate dai fondi europei per questo progetto. Il Pd toscano e quello fiorentino sostengono la battaglia del Gruppo Pd in Senato affinché venga stralciata quella parte dal comma 22 dell’articolo 4 del disegno di legge di stabilità, in discussione alla Commissione bilancio, che priverebbe Selex del finanziamento previsto per il progetto Tetra e quindi la perdita di una commessa importante per l’azienda che metterebbe in seria difficoltà la sua attività”.

“Questo – sostengono Ferrucci e Mecacci – è l’ennesimo segnale di una totale mancanza di disegno industriale di tutto il Gruppo Finmeccanica ed è il momento che il Governo faccia chiarezza sulla strategia dell’azienda che sul nostro territorio vede la significativa presenza di eccellenze tecnologiche da favorire e non ridimensionare. È inaccettabile il progressivo disinvestimento degli insediamenti produttivi in Toscana, perdendo competitività e fette di mercato a scapito della concorrenza. Viene da chiedersi – concludono – se il comportamento del Governo sarebbe stato lo stesso se anziché in questa, le società e gli stabilimenti interessati fossero stati in altre regioni”.

 

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Selex, Ferrucci e Mecacci: “Inaccettabile tentativo del governo di affossare l’azienda”

Il segretario del Pd Metropolitano di Firenze, Patrizio Mecacci, stamani ha partecipato al presidio dei lavoratori della Selex-Elsag davanti allo stabilimento fiorentino. Il presidio è stato indetto dopo la sostanziale intenzione del Governo di non far ulteriormente proseguire all’azienda del Gruppo Finmeccanica il lavoro sul progetto Tetra, il sistema di radio-comunicazione cifrato per le forze di polizia. Il progetto era già stato finanziato con fondi europei e di strategica importanza per la sicurezza nazionale, ma le risorse previste sono state destinate dal Governo,  genericamente, alle casse ‘dell’erario’.

“Il Partito Democratico – dichiarano il responsabile Economia e Lavoro del Pd Toscana, Ivan Ferrucci, e il segretario Metropolitano del Pd di Firenze, Patrizio Mecacci – è a fianco dei lavoratori della Selex-Elsag per evitare l’ennesimo tentativo di affossare un’azienda di eccellenza nel panorama nazionale e che occupa nella sede fiorentina 500 persone. Il progetto Tetra è di grande rilievo per il sistema della sicurezza nazionale e per questo il Pd al Senato sta cercando con degli emendamenti di evitare quello che è un vero e proprio scippo ai danni dei lavoratori e del Paese che il Governo, come previsto nell’attuale testo della Legge di Stabilità, vuole compiere sottraendo le risorse destinate dai fondi europei per questo progetto. Il Pd toscano e quello fiorentino sostengono la battaglia del Gruppo Pd in Senato affinché venga stralciata quella parte dal comma 22 dell’articolo 4 del disegno di legge di stabilità, in discussione alla Commissione bilancio, che priverebbe Selex del finanziamento previsto per il progetto Tetra e quindi la perdita di una commessa importante per l’azienda che metterebbe in seria difficoltà la sua attività”.

“Questo – sostengono Ferrucci e Mecacci – è l’ennesimo segnale di una totale mancanza di disegno industriale di tutto il Gruppo Finmeccanica ed è il momento che il Governo faccia chiarezza sulla strategia dell’azienda che sul nostro territorio vede la significativa presenza di eccellenze tecnologiche da favorire e non ridimensionare. È inaccettabile il progressivo disinvestimento degli insediamenti produttivi in Toscana, perdendo competitività e fette di mercato a scapito della concorrenza. Viene da chiedersi – concludono – se il comportamento del Governo sarebbe stato lo stesso se anziché in questa, le società e gli stabilimenti interessati fossero stati in altre regioni”.

 

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2 Novembre 2011

Gd: “A Roma per ricostruire il Paese
e fare spazio al futuro”

Ecco le prime notizie del lunedì mattina: la disoccupazione giovanile al 29,3%, lo spread oltre i 410 punti, l’inflazione che sale molto più dei salari, il sud che piano piano si allontana sempre più dal nord.

Un Paese con un presente difficile e con un futuro incerto.

Che rischia di far diventare vittime dell’incapacità di una classe dirigente i propri giovani. Quelli che il debito non l’hanno fatto ma se lo sono trovato addosso, e che rischiano di pagarlo tutto con la cancellazione dello stato sociale, dei diritti sul lavoro, del diritto al lavoro, dei beni pubblici, del loro futuro, dell’Europa.

A Roma noi, la generazione dell’Erasmus, grideremo che casa nostra è l’Europa, ma che questa non ci piace: vogliamo quella che sognarono i padri del federalismo, la vogliamo compagna di vita delle persone, non delle lobby, attenta ai cittadini più che agli interessi dei singoli stati membri e della finanza.

Saremo in piazza per dire che la crisi non la può pagare chi lavora e produce, chi studia e chi ha meno, ma che bisogna chiedere un sacrificio prima di tutto a chi ha di più, e alla finanza e alla rendita, a quel pezzo di mondo che si è arricchito mentre la bolla gonfiava ed i salari diminuivano.

Grideremo che Marchionne non può essere il modello, ma neanche un mercato del lavoro come quello che abbiamo, e che la soluzione non può stare nei licenziamenti facili perchè tra poco non ci sarà più nessuno da licenziare. Noi che una pensione non l’avremo mai chiederemo una riforma delle pensioni, ma che serva a garantircene una, non a far quadrare i conti di uno stato che non riesce neanche a far pagare le tasse a chi dovrebbe e spende il doppio degli altri per mantenere gli sfizi di una politica viziata.

Saremo lì a difendere i beni e i servizi pubblici, perchè se sono pubblici coprono il bisogno, mentre quando diventano privati sono regolati dalla possibilità.

Si colorerà di noi quella piazza, delle bandiere arancioni di quelli che considerano i diritti civili come una cosa normale e i coetanei di altri colori cittadini a pieno titolo, quelli che guardano “generazione 1000€” con un pò di invidia e e centrali nucleari come una minaccia a vorrebbero viaggiare sui treni veloci e sulla banda larga. Ci saremo perchè vogliamo che si ricostruisca partendo dall’ambiente e dalla cultura, scioccati dallo spettacolo triste dei muri di Pompei che crollano e dai Paesi portati via dagli alluvioni.

Ci saremo per chiedere una riforma seria della scuola e dell’università, che apra spazio ai giovani insegnanti e ai ricercatori, liberando le energie che altrimenti fuggono all’estero, una riforma che renda la scuola più flessibile e la apra al mondo, valorizzi il merito senza abbandonare nessuno e metta al centro il diritto allo studio, come diritto al futuro.

Insomma, in piazza ci saremo, perchè crediamo che ci sia tanto da fare, ci saremo come per i referendum di giugno, come il 6 settembre ed il 7 ed il 15 ottobre.

Perchè la nostra generazione deve smettere di avere speranza e cominciare ad essere speranza, prendendo in mano la politica e cominciando a occuparsi del proprio futuro, senza conflitti generazionali ma con il protagonismo che deve avere chi in questo mondo ha da passare ancora molto tempo!

Per venire a Roma con noi manda una mail a gdtoscana@gmail.comQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , organizziamo pullman e treni speciali da ogni città della Toscana a 5€.

Giovani Democratici della Toscana

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Gd: “A Roma per ricostruire il Paese
e fare spazio al futuro”

Ecco le prime notizie del lunedì mattina: la disoccupazione giovanile al 29,3%, lo spread oltre i 410 punti, l’inflazione che sale molto più dei salari, il sud che piano piano si allontana sempre più dal nord.

Un Paese con un presente difficile e con un futuro incerto.

Che rischia di far diventare vittime dell’incapacità di una classe dirigente i propri giovani. Quelli che il debito non l’hanno fatto ma se lo sono trovato addosso, e che rischiano di pagarlo tutto con la cancellazione dello stato sociale, dei diritti sul lavoro, del diritto al lavoro, dei beni pubblici, del loro futuro, dell’Europa.

A Roma noi, la generazione dell’Erasmus, grideremo che casa nostra è l’Europa, ma che questa non ci piace: vogliamo quella che sognarono i padri del federalismo, la vogliamo compagna di vita delle persone, non delle lobby, attenta ai cittadini più che agli interessi dei singoli stati membri e della finanza.

Saremo in piazza per dire che la crisi non la può pagare chi lavora e produce, chi studia e chi ha meno, ma che bisogna chiedere un sacrificio prima di tutto a chi ha di più, e alla finanza e alla rendita, a quel pezzo di mondo che si è arricchito mentre la bolla gonfiava ed i salari diminuivano.

Grideremo che Marchionne non può essere il modello, ma neanche un mercato del lavoro come quello che abbiamo, e che la soluzione non può stare nei licenziamenti facili perchè tra poco non ci sarà più nessuno da licenziare. Noi che una pensione non l’avremo mai chiederemo una riforma delle pensioni, ma che serva a garantircene una, non a far quadrare i conti di uno stato che non riesce neanche a far pagare le tasse a chi dovrebbe e spende il doppio degli altri per mantenere gli sfizi di una politica viziata.

Saremo lì a difendere i beni e i servizi pubblici, perchè se sono pubblici coprono il bisogno, mentre quando diventano privati sono regolati dalla possibilità.

Si colorerà di noi quella piazza, delle bandiere arancioni di quelli che considerano i diritti civili come una cosa normale e i coetanei di altri colori cittadini a pieno titolo, quelli che guardano “generazione 1000€” con un pò di invidia e e centrali nucleari come una minaccia a vorrebbero viaggiare sui treni veloci e sulla banda larga. Ci saremo perchè vogliamo che si ricostruisca partendo dall’ambiente e dalla cultura, scioccati dallo spettacolo triste dei muri di Pompei che crollano e dai Paesi portati via dagli alluvioni.

Ci saremo per chiedere una riforma seria della scuola e dell’università, che apra spazio ai giovani insegnanti e ai ricercatori, liberando le energie che altrimenti fuggono all’estero, una riforma che renda la scuola più flessibile e la apra al mondo, valorizzi il merito senza abbandonare nessuno e metta al centro il diritto allo studio, come diritto al futuro.

Insomma, in piazza ci saremo, perchè crediamo che ci sia tanto da fare, ci saremo come per i referendum di giugno, come il 6 settembre ed il 7 ed il 15 ottobre.

Perchè la nostra generazione deve smettere di avere speranza e cominciare ad essere speranza, prendendo in mano la politica e cominciando a occuparsi del proprio futuro, senza conflitti generazionali ma con il protagonismo che deve avere chi in questo mondo ha da passare ancora molto tempo!

Per venire a Roma con noi manda una mail a gdtoscana@gmail.comQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , organizziamo pullman e treni speciali da ogni città della Toscana a 5€.

Giovani Democratici della Toscana

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1 Novembre 2011

Pd Empoli, Andrea Campigli è il nuovo segretario

La legge dei numeri dà ragione alla candidatura di Andrea Campigli, 27 anni, che da ieri, dopo essersi aggiudicato il circolo di Pozzale, è matematicamente il nuovo segretario del Partito Democratico di Empoli. Battuto lo sfidante Maurizio Cei.

Andrea Campigli è nato nel 1984 a Empoli, dove è cresciuto.  Ad 8 anni ha cominciato la sua esperienza nel gruppo Scout Empoli 2, esperienza che ha continuato fino all’età di 20 anni. Ha frequentato il liceo linguistico “Virgilio” e nel 2003 si è diplomato con la valutazione di 83/100.  L’anno successivo si è iscritto al corso di laurea in “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti” alla facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” a Firenze. Nel 2005 ha vinto il bando per il servizio civile internazionale che ha svolto per un anno in Romania presso il Consiliu Judetean di Brasov (l’istituzione paritetica alle nostre regioni) come rappresentante espatriato dell’Ong Medina di Borgo San Lorenzo. Durante questo periodo ha partecipato alla stesura e all’elaborazione di numerosi progetti finanziati dall’Unione Europea, dalla Regione Toscana e dal Ministero degli Esteri. Nel 2008 si è laureato con la votazione di 110 e lode. Negli anni dell’università ha preso parte a numerosi campi di lavoro in Bosnia, Croazia, Slovenia e Bielorussia. Parla quattro lingue (inglese, francese, tedesco, romeno). Nel 2008 ha cominciato a lavorare presso la Ditta Campigli Legnami con mansioni di magazziniere, montatore e successivamente rappresentante. Dal 2010 è responsabile della produzione e responsabile della gestione della qualità secondo ISO 9001/2008. Nel gennaio 2011 è diventato socio accomandatario dell’azienda. Ha la tessera del Pd dal 2007, anno della sua nascita, e dal 2010 frequenta attivamente il circolo Empoli Centro e l’assemblea comunale.

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