Non si taglia la sicurezza
Intervento di Federico Gellli, responsabile Forum Sicurezza e Legalità del Pd Toscana. Pubblicato domenica 6 novembre su l’Unità Toscana.
“Il Governo Berlusconi in questi anni ha portato avanti una serie di inaccettabili tagli al comparto sicurezza per oltre un 1 miliardo e settecento milioni a cui si devono aggiungere 60 milioni dell’ultima manovra finanziaria. Togliere risorse alla sicurezza significa negare un diritto ai cittadini e demotivare chi dietro una divisa si trova a combattere una criminalità sempre più attrezzata e con poche risorse e mezzi inadeguati provocando iniziative di protesta da parte di tutti i sindacati di polizia a cui va tutto il nostro sostegno. Poi ci sono i subdoli tagli alla Direzione Investigativa Antimafia impegnata sul fronte della lotta alla criminalità organizzata dove i suoi 1300 operatori, tutti ad alta professionalità, subiranno un taglio dello stipendio netto tra i 400 e i 600 euro al mese. Non è solo di un attacco a questi lavoratori ma anche la dimostrazione che questo Governo non vuole combattere in modo chiaro e trasparente la criminalità organizzata. Per creare un nuovo modello di sicurezza occorrono invece proposte coraggiose riorganizzando le Forze dell’Ordine e renderle più efficienti ma meno costose. Oggi non ci possiamo più permettere ben sette corpi di polizia e 500 centrali operative per 103 province. Bisogna quindi accorpare le due forze di polizia generaliste Carabinieri e Polizia e creare un numero unico per l’emergenza mentre compiti specifici devono restare alla Polizia Penitenziaria, la Forestale e soprattutto alla Guardia di Finanza che deve dedicarsi esclusivamente alla lotta contro l’evasione fiscale e i reati finanziari. Insieme a questa riorganizzazione bisogna lavorare sul territorio, integrando prefetture, le Forze dell’Ordine, i Vigili Urbani, le istituzioni locali e le associazioni di volontariato per creare una rete di sicurezza e legalità”.