Andrea Manciulli a Prato giovedì 14



Dalle 9.30 Manciulli sarà al mercato di Iolo per incontrare i cittadini con la segretaria PD Ilaria Bugetti. Alle 11 sarà alla fabbrica “Nuove Fibre” di Montemurlo, in Via Reno, insieme ai candidati pratesi (la stampa è invitata).
Andrea Manciulli a Prato giovedì 14



Dalle 9.30 Manciulli sarà al mercato di Iolo per incontrare i cittadini con la segretaria PD Ilaria Bugetti. Alle 11 sarà alla fabbrica “Nuove Fibre” di Montemurlo, in Via Reno, insieme ai candidati pratesi (la stampa è invitata).
Lavoro, Velo: “Monti intervenga subito su Inps per sblocco della Cassa Integrazione”



Lavoro, Velo: “Monti intervenga subito su Inps per sblocco della Cassa Integrazione”



Pari opportunità, Cintelli: “Aderiamo al One Billion Rising, One More Violence”
La Conferenza delle donne dell’Empolese Valdelsa organizza il 14 febbraio alle 21.30 una serata tematica alla casa del Popolo di Sovigliana (via Empolese 133-Vinci) sul tema Costruiamo insieme un mondo per donne alla quale parteciperà l’onorevole Livia Turco.
«Sarà un momento importante- dichiara Tania Cintelli, portavoce Conferenza delle Donne Empolese Valdelsa- per ascoltare la cittadinanza e confrontarsi con i nostri candidati sul documento “Con le donne per cambiare l’Italia “ da noi. I dati sono noti:
- Il 33% delle donne tra i 25 e i 54 anni non ha reddito;
- Una neo mamma su 4 perde il lavoro quando rimane incinta;
- A due anni dal parto il 22% delle donne italiane non ha più il proprio posto di lavoro;
- La spesa per il welfare sfiora 1,2% del Pil, senza misure vere e concrete di conciliazione/ condivisone dei tempi di vita e lavoro.
Dati che fanno precipitare l’Italia in fondo alla classifica europea per le politiche sul lavoro e sulle pari opportunità.
Sono urgenti nuove leggi e nuove politiche per contrastare la violenza contro le donne, insieme alla ricerca di una forte sinergia con le forze politiche, sociali e civili per cambiare la cultura, la sensibilità e il senso comune di questo paese.
Per questo aderiremo il 14 febbraio alla campagna globale One Billion Rising, One More Violence. Un miliardo di donne che si sollevano, lottano e ballano, unendoci virtualmente a tutte le donne che per quella giornata danzeranno per dire basta alle atrocità e alle violenze che purtroppo si stima siano un miliardo di donne nel mondo.
Votare Pd alle prossime elezioni vuol dire rinnovare la politica, poiché il 40% delle donne in lista sono in posizione eleggibile. Una grande rivoluzione rosa che tanto deve al movimento Se non ora quando, di cui la nostra capolista al Senato, Valeria Fedeli, è una delle fondatrici di questo movimento di protesta e di rivendicazione, a conferma della forte contaminazione che il Partito Democratico ha con le istanze che arrivano dal territorio e dall’altra metà del suo elettorato.
La nostra Federazione ha presentato 5 candidati di spessore come Dario Parrini, Luca Lotti e ben 3 donne; Caterina Cappelli, una giovane di 25 anni, Rossana Mori, sindaco di uno dei comuni più all’avanguardia del Circondario e Laura Cantini, che ha alle spalle il primato di essere stata la donna sindaco più votata in Italia e Vice Presidente della Provincia di Firenze. 




Oggi abbiamo bisogno di nuovi esempi positivi ai quali ispirarsi e identificarsi per questo l’augurio più bello che facciamo a noi stesse e alle nostre candidate è quello di ricostruire una nuova immagine moderna di donna credibile ed autorevole. I tempi sono maturi per augurarsi una donna al Quirinale! ».
Pari opportunità, Cintelli: “Aderiamo al One Billion Rising, One More Violence”
La Conferenza delle donne dell’Empolese Valdelsa organizza il 14 febbraio alle 21.30 una serata tematica alla casa del Popolo di Sovigliana (via Empolese 133-Vinci) sul tema Costruiamo insieme un mondo per donne alla quale parteciperà l’onorevole Livia Turco.
«Sarà un momento importante- dichiara Tania Cintelli, portavoce Conferenza delle Donne Empolese Valdelsa- per ascoltare la cittadinanza e confrontarsi con i nostri candidati sul documento “Con le donne per cambiare l’Italia “ da noi. I dati sono noti:
- Il 33% delle donne tra i 25 e i 54 anni non ha reddito;
- Una neo mamma su 4 perde il lavoro quando rimane incinta;
- A due anni dal parto il 22% delle donne italiane non ha più il proprio posto di lavoro;
- La spesa per il welfare sfiora 1,2% del Pil, senza misure vere e concrete di conciliazione/ condivisone dei tempi di vita e lavoro.
Dati che fanno precipitare l’Italia in fondo alla classifica europea per le politiche sul lavoro e sulle pari opportunità.
Sono urgenti nuove leggi e nuove politiche per contrastare la violenza contro le donne, insieme alla ricerca di una forte sinergia con le forze politiche, sociali e civili per cambiare la cultura, la sensibilità e il senso comune di questo paese.
Per questo aderiremo il 14 febbraio alla campagna globale One Billion Rising, One More Violence. Un miliardo di donne che si sollevano, lottano e ballano, unendoci virtualmente a tutte le donne che per quella giornata danzeranno per dire basta alle atrocità e alle violenze che purtroppo si stima siano un miliardo di donne nel mondo.
Votare Pd alle prossime elezioni vuol dire rinnovare la politica, poiché il 40% delle donne in lista sono in posizione eleggibile. Una grande rivoluzione rosa che tanto deve al movimento Se non ora quando, di cui la nostra capolista al Senato, Valeria Fedeli, è una delle fondatrici di questo movimento di protesta e di rivendicazione, a conferma della forte contaminazione che il Partito Democratico ha con le istanze che arrivano dal territorio e dall’altra metà del suo elettorato.
La nostra Federazione ha presentato 5 candidati di spessore come Dario Parrini, Luca Lotti e ben 3 donne; Caterina Cappelli, una giovane di 25 anni, Rossana Mori, sindaco di uno dei comuni più all’avanguardia del Circondario e Laura Cantini, che ha alle spalle il primato di essere stata la donna sindaco più votata in Italia e Vice Presidente della Provincia di Firenze. 




Oggi abbiamo bisogno di nuovi esempi positivi ai quali ispirarsi e identificarsi per questo l’augurio più bello che facciamo a noi stesse e alle nostre candidate è quello di ricostruire una nuova immagine moderna di donna credibile ed autorevole. I tempi sono maturi per augurarsi una donna al Quirinale! ».
“Sta per piovere” di Haider Rashid, proiezione speciale del film al Teatro Puccini
Il Pd metropolitano dedica una serata ai nuovi italiani, con la presentazione e la proiezione dell’ultimo lavoro del giovane regista italo iracheno, nato e cresciuto a Firenze. Con lui Sergio Staino, Patrizio Mecacci, Khalid Chaouki, Stefano Fusi, Marco Pacciotti, Filippo Fossati, Mauro Fuso, Francesca Chiavacci, Mamadou Sall, Emilio Santoro, Erica Schiavoncini, Lina Callupe, Matias Mesquita, Sara Benedetti, Diana Kapo
Nato in Italia, espulso. Succede a Said Mahran, figlio di genitori algerini, fiorentino a tutti gli effetti ma non sulla carta d’identità, vittima di una legislazione paradossale che lo costringe ad affrontare un futuro incerto. Said è il protagonista di “Sta per piovere”, film del giovane regista italo iracheno, Haider Rashid, nato e cresciuto a Firenze, che verrà presentato martedì 12 febbraio al Teatro Puccini di Firenze ( in via delle Cascine 41) alle 19 dallo stesso regista – suo anche il pluripremiato lungometraggio “Tangled Up in Blue”- insieme a Sergio Staino, Patrizio Mecacci, segretario Pd metropolitano di Firenze e Khalid Chaouki, responsabile nuovi italiani Pd e candidato alla Camera nella circoscrizione Campania 2. Alle 19,30 ci sarà la proiezione del lungometraggio, a seguire, apericena alle 21 e alle 21,30 il dibattito “Per una nuova Italia insieme ai nuovi italiani, le proposte del Partito Democratico” con Stefano Fusi, coordinatore Forum Immigrazione Pd metropolitano di Firenze, Marco Pacciotti, coordinatore Forum Immigrazione Pd nazionale e Filippo Fossati, presidente Uisp e candidato Pd alla Camera, Diana Kapo, segretaria Gd Firenze, Mauro Fuso, segretario generale della Camera del Lavoro di Firenze, Francesca Chiavacci, presidente Arci Firenze, Mamadou Sall, vicepresidente comunità senegalese Firenze, Emilio Santoro, docente di Diritto degli stranieri all’Università di Firenze, Erica Schiavoncini, responsabile diritti Gd Firenze, Lina Callupe, forum immigrazione Pd Firenze, Matias Mesquita e Sara Benedetti, Forum immigrazione Pd. Sarà una serata dedicata ai nuovi italiani, alle problematiche delle seconde generazioni di immigrati e quindi alle proposte messe in campo sul tema dal Partito Democratico. Un occasione anche per dimostrare la solidarietà a Khalid Chaouki, che sta ricevendo da qualche giorno insulti e minacce sul suo profilo Facebook, diventati così pesanti da costringerlo alla denuncia. “Siamo vicini a Khalid e a tutti coloro che si impegnano per la tolleranza e i diritti e riteniamo gravissimo che al giorno d’oggi ci sia ancora chi compie atti così vili: combattere il germe del razzismo è una battaglia in primo luogo culturale che come Partito Democratico vogliamo portare avanti in maniera decisa”, commentano a proposito Patrizio Mecacci e Diana Kapo.
Il film “Sta per piovere”, che ha per interpreti principali Lorenzo Baglioni, Mohamed Hanifi, Amir Ati e Giulia Rupi è stato presentato in anteprima mondiale al Dubai International Film Festival , ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Uscirà nelle sale italiane il prossimo aprile. Di seguito una sintesi della trama e la biografia di Haider Rashid. In allegato la locandina dell’iniziativa.


A questo link il trailer del film: http://www.youtube.com/watch?
Haider Rashid è nato a Firenze nel 1985 da padre iracheno e madre italiana. All’età di 19 anni si trasferisce a Londra per studiare cinema ma decide in seguito di abbandonare gli studi e continuare a lavorare sul campo con il documentario “Between Two Lands” che affronta le storie della seconda generazione di esiliati iracheni di Londra e con il lungometraggio “Tangled Up in Blue” la prima co-produzione italo-irachena, da lui scritto, prodotto e diretto, ancora incentrata sulla storia di un iracheno di seconda generazione. Il film è stato distribuito in sala in Gran Bretagna ed ha partecipato ad oltre quindici festival internazionali, ottenendo i favori del pubblico e della critica e vincendo premi al Gulf Film Festival di Dubai e all’I’ve Seen Films International Film Festival di Milano, la cui giuria era composta da attori del calibro di Rutger Hauer e Miranda Richardson e dal regista Anton Corbjin. Il suo secondo lungometraggio “Silence: All Roads Lead to Music” segue un gruppo di musicisti internazionali durante la creazione del gruppo The Silence Project ed è stato proiettato in numerosi festival internazionali, tra cui Dubai e Seattle. “Sta Per Piovere” è il suo terzo film.
“Sta per piovere” di Haider Rashid, proiezione speciale del film al Teatro Puccini
Il Pd metropolitano dedica una serata ai nuovi italiani, con la presentazione e la proiezione dell’ultimo lavoro del giovane regista italo iracheno, nato e cresciuto a Firenze. Con lui Sergio Staino, Patrizio Mecacci, Khalid Chaouki, Stefano Fusi, Marco Pacciotti, Filippo Fossati, Mauro Fuso, Francesca Chiavacci, Mamadou Sall, Emilio Santoro, Erica Schiavoncini, Lina Callupe, Matias Mesquita, Sara Benedetti, Diana Kapo
Nato in Italia, espulso. Succede a Said Mahran, figlio di genitori algerini, fiorentino a tutti gli effetti ma non sulla carta d’identità, vittima di una legislazione paradossale che lo costringe ad affrontare un futuro incerto. Said è il protagonista di “Sta per piovere”, film del giovane regista italo iracheno, Haider Rashid, nato e cresciuto a Firenze, che verrà presentato martedì 12 febbraio al Teatro Puccini di Firenze ( in via delle Cascine 41) alle 19 dallo stesso regista – suo anche il pluripremiato lungometraggio “Tangled Up in Blue”- insieme a Sergio Staino, Patrizio Mecacci, segretario Pd metropolitano di Firenze e Khalid Chaouki, responsabile nuovi italiani Pd e candidato alla Camera nella circoscrizione Campania 2. Alle 19,30 ci sarà la proiezione del lungometraggio, a seguire, apericena alle 21 e alle 21,30 il dibattito “Per una nuova Italia insieme ai nuovi italiani, le proposte del Partito Democratico” con Stefano Fusi, coordinatore Forum Immigrazione Pd metropolitano di Firenze, Marco Pacciotti, coordinatore Forum Immigrazione Pd nazionale e Filippo Fossati, presidente Uisp e candidato Pd alla Camera, Diana Kapo, segretaria Gd Firenze, Mauro Fuso, segretario generale della Camera del Lavoro di Firenze, Francesca Chiavacci, presidente Arci Firenze, Mamadou Sall, vicepresidente comunità senegalese Firenze, Emilio Santoro, docente di Diritto degli stranieri all’Università di Firenze, Erica Schiavoncini, responsabile diritti Gd Firenze, Lina Callupe, forum immigrazione Pd Firenze, Matias Mesquita e Sara Benedetti, Forum immigrazione Pd. Sarà una serata dedicata ai nuovi italiani, alle problematiche delle seconde generazioni di immigrati e quindi alle proposte messe in campo sul tema dal Partito Democratico. Un occasione anche per dimostrare la solidarietà a Khalid Chaouki, che sta ricevendo da qualche giorno insulti e minacce sul suo profilo Facebook, diventati così pesanti da costringerlo alla denuncia. “Siamo vicini a Khalid e a tutti coloro che si impegnano per la tolleranza e i diritti e riteniamo gravissimo che al giorno d’oggi ci sia ancora chi compie atti così vili: combattere il germe del razzismo è una battaglia in primo luogo culturale che come Partito Democratico vogliamo portare avanti in maniera decisa”, commentano a proposito Patrizio Mecacci e Diana Kapo.
Il film “Sta per piovere”, che ha per interpreti principali Lorenzo Baglioni, Mohamed Hanifi, Amir Ati e Giulia Rupi è stato presentato in anteprima mondiale al Dubai International Film Festival , ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Uscirà nelle sale italiane il prossimo aprile. Di seguito una sintesi della trama e la biografia di Haider Rashid. In allegato la locandina dell’iniziativa.


A questo link il trailer del film: http://www.youtube.com/watch?
Haider Rashid è nato a Firenze nel 1985 da padre iracheno e madre italiana. All’età di 19 anni si trasferisce a Londra per studiare cinema ma decide in seguito di abbandonare gli studi e continuare a lavorare sul campo con il documentario “Between Two Lands” che affronta le storie della seconda generazione di esiliati iracheni di Londra e con il lungometraggio “Tangled Up in Blue” la prima co-produzione italo-irachena, da lui scritto, prodotto e diretto, ancora incentrata sulla storia di un iracheno di seconda generazione. Il film è stato distribuito in sala in Gran Bretagna ed ha partecipato ad oltre quindici festival internazionali, ottenendo i favori del pubblico e della critica e vincendo premi al Gulf Film Festival di Dubai e all’I’ve Seen Films International Film Festival di Milano, la cui giuria era composta da attori del calibro di Rutger Hauer e Miranda Richardson e dal regista Anton Corbjin. Il suo secondo lungometraggio “Silence: All Roads Lead to Music” segue un gruppo di musicisti internazionali durante la creazione del gruppo The Silence Project ed è stato proiettato in numerosi festival internazionali, tra cui Dubai e Seattle. “Sta Per Piovere” è il suo terzo film.
Maurizio Cei: “Proposte credibili e realizzabili indicando un progetto chiaro”
Il consigliere provinciale Maurizio Cei interviene su alcuni temi della campagna elettorale:
«Nel secolo scorso, quando il nostro Paese ha dovuto vivere periodi di crisi economica paragonabili a quello che stiamo vivendo oggi, l’agricoltura era una dei settori più importanti della nostra economia che garantiva la sussistenza di decine di migliaia di famiglie. In quei momenti difficili chi lavorava nei campi ‘tirava la cinghia’ su tutto ma su una cosa non era disposto a mediare: sulla semina. E lo faceva con la consapevolezza che solo un buon raccolto avrebbe potuto migliorare la propria condizione e garantire la sopravvivenza e lo sviluppo.
Gli anni sono trascorsi e tante cose cambiate, e con queste anche la nostra economia.
Abbiamo vissuto gli ultimi anni nei quali chi ci ha governato, il centrodestra soprattutto ma anche il governo tecnico, ha visto nella scuola, nell’istruzione e nella formazione uno dei settori nei quali tagliare di più la spesa nell’ottica suicida dei tagli lineari adottata come se tutti i settori fossero uguali e fare a meno dell’uno o dell’altro fosse ininfluente.
Stiamo vivendo una campagna elettorale nella quale, come ormai succede da vent’anni, c’è chi pensa che sparandola ogni giorno più grossa si possa recuperare il voto di quegli italiani che, duramente colpiti dalla crisi economica, vivono con distacco e diffidenza questa competizione elettorale.
Credo che faccia bene il Partito Democratico a rispondere a questo concorso di castelli campati in aria e di proposte non credibili e irrealizzabili portando avanti il metodo della chiarezza, della serietà e della competenza.
Perché questo metodo sia vincente sono convinto però che alla chiarezza e alla serietà dobbiamo unire anche la capacità di indicare una strada, di mostrare un modello di società nel quale ci riconosciamo e che proveremo a costruire con proposte serie e ragionevoli.
Una società nella quale non ci siano condoni tombali, per esempio, ma nel quale ci sia una lotta vera all’evasione fiscale nella consapevolezza che se tutti paghiamo le tasse è possibile anche pagarne meno.
Una società e un paese nel quale, tornando alla scuola e all’istruzione, si torni ad investire nell’università, con la convinzione non solo che con la cultura si possa mangiare ma che investire in cultura sia l’unica strada per fare in modo che questo Paese abbia ancora qualcosa da dare da mangiare ai propri cittadini.
Un’università pubblica, che metta al centro gli studenti, che crei finalmente un collegamento reale fra la formazione e il mondo del lavoro. Un’università che non passi continuamente da una riforma all’altra, ma che sappia guardare un pochino più in là dell’oggi o del domani mattina ed essere lo strumento fondamentale con il quale costruire quel modello di società che abbiamo in mente.
Al posto delle idee mirabolanti su imposte da rendere in contanti ai cittadini dobbiamo invece proporre prestiti, borse di studio, incentivi a chi vuole iscriversi all’università ma vive in una famiglia che fatica o non può pagare le tasse universitarie.





L’impegno di oggi è fare in modo che le conquiste di ieri non diventino le sconfitte provocate dalla crisi economica e da chi ha creduto che non seminare potesse essere un risparmio».
Maurizio Cei: “Proposte credibili e realizzabili indicando un progetto chiaro”
Il consigliere provinciale Maurizio Cei interviene su alcuni temi della campagna elettorale:
«Nel secolo scorso, quando il nostro Paese ha dovuto vivere periodi di crisi economica paragonabili a quello che stiamo vivendo oggi, l’agricoltura era una dei settori più importanti della nostra economia che garantiva la sussistenza di decine di migliaia di famiglie. In quei momenti difficili chi lavorava nei campi ‘tirava la cinghia’ su tutto ma su una cosa non era disposto a mediare: sulla semina. E lo faceva con la consapevolezza che solo un buon raccolto avrebbe potuto migliorare la propria condizione e garantire la sopravvivenza e lo sviluppo.
Gli anni sono trascorsi e tante cose cambiate, e con queste anche la nostra economia.
Abbiamo vissuto gli ultimi anni nei quali chi ci ha governato, il centrodestra soprattutto ma anche il governo tecnico, ha visto nella scuola, nell’istruzione e nella formazione uno dei settori nei quali tagliare di più la spesa nell’ottica suicida dei tagli lineari adottata come se tutti i settori fossero uguali e fare a meno dell’uno o dell’altro fosse ininfluente.
Stiamo vivendo una campagna elettorale nella quale, come ormai succede da vent’anni, c’è chi pensa che sparandola ogni giorno più grossa si possa recuperare il voto di quegli italiani che, duramente colpiti dalla crisi economica, vivono con distacco e diffidenza questa competizione elettorale.
Credo che faccia bene il Partito Democratico a rispondere a questo concorso di castelli campati in aria e di proposte non credibili e irrealizzabili portando avanti il metodo della chiarezza, della serietà e della competenza.
Perché questo metodo sia vincente sono convinto però che alla chiarezza e alla serietà dobbiamo unire anche la capacità di indicare una strada, di mostrare un modello di società nel quale ci riconosciamo e che proveremo a costruire con proposte serie e ragionevoli.
Una società nella quale non ci siano condoni tombali, per esempio, ma nel quale ci sia una lotta vera all’evasione fiscale nella consapevolezza che se tutti paghiamo le tasse è possibile anche pagarne meno.
Una società e un paese nel quale, tornando alla scuola e all’istruzione, si torni ad investire nell’università, con la convinzione non solo che con la cultura si possa mangiare ma che investire in cultura sia l’unica strada per fare in modo che questo Paese abbia ancora qualcosa da dare da mangiare ai propri cittadini.
Un’università pubblica, che metta al centro gli studenti, che crei finalmente un collegamento reale fra la formazione e il mondo del lavoro. Un’università che non passi continuamente da una riforma all’altra, ma che sappia guardare un pochino più in là dell’oggi o del domani mattina ed essere lo strumento fondamentale con il quale costruire quel modello di società che abbiamo in mente.
Al posto delle idee mirabolanti su imposte da rendere in contanti ai cittadini dobbiamo invece proporre prestiti, borse di studio, incentivi a chi vuole iscriversi all’università ma vive in una famiglia che fatica o non può pagare le tasse universitarie.





L’impegno di oggi è fare in modo che le conquiste di ieri non diventino le sconfitte provocate dalla crisi economica e da chi ha creduto che non seminare potesse essere un risparmio».
