Velo: “Condivido per il futuro dell’Elba la necessità di dotarsi di un distretto turistico”
L’Onorevole Silvia Velo esprime condivisione delle preoccupazioni sollevate dalle associazioni di categoria elbane e sostegno alla proposta delle stesse di istituire un Distretto Turistico dell’Isola d’Elba.
“Condivido per il futuro dell’Elba la necessità di dotarsi di un distretto turistico – dichiara l’Onorevole Velo – E’ evidente che la politica portata avanti da Berlusconi ha danneggiato il settore non solo perché non si è fatto niente, ma addirittura perché si è abrogato il precedente codice sul turismo, approvandone uno nuovo, in maniera tanto maldestra da incorrere nell’intervento della Corte Costituzionale che ha bloccato il Testo Unico sul Turismo ritenuto incostituzionale, così che dobbiamo ringraziare l’ex Ministra Brambilla della situazione di vacatio legis creatasi”.
“Come PD riconosciamo la necessità di istituire un distretto turistico all’Elba – conclude la Deputata – così come la necessità di ripartire con politiche a sostegno di un comparto così importante per il nostro Paese. Vogliamo sollecitare il Ministro Gnudi a riprendere in mano la questione mettendo a disposizione la progettualità e le proposte di legge elaborate dal PD”.
Velo: “Condivido per il futuro dell’Elba la necessità di dotarsi di un distretto turistico”
L’Onorevole Silvia Velo esprime condivisione delle preoccupazioni sollevate dalle associazioni di categoria elbane e sostegno alla proposta delle stesse di istituire un Distretto Turistico dell’Isola d’Elba.
“Condivido per il futuro dell’Elba la necessità di dotarsi di un distretto turistico – dichiara l’Onorevole Velo – E’ evidente che la politica portata avanti da Berlusconi ha danneggiato il settore non solo perché non si è fatto niente, ma addirittura perché si è abrogato il precedente codice sul turismo, approvandone uno nuovo, in maniera tanto maldestra da incorrere nell’intervento della Corte Costituzionale che ha bloccato il Testo Unico sul Turismo ritenuto incostituzionale, così che dobbiamo ringraziare l’ex Ministra Brambilla della situazione di vacatio legis creatasi”.
“Come PD riconosciamo la necessità di istituire un distretto turistico all’Elba – conclude la Deputata – così come la necessità di ripartire con politiche a sostegno di un comparto così importante per il nostro Paese. Vogliamo sollecitare il Ministro Gnudi a riprendere in mano la questione mettendo a disposizione la progettualità e le proposte di legge elaborate dal PD”.
Regione Toscana, Manciulli: “Giudizio positivo Moody’s e Ministero Finanze riconoscimento importante a buona amministrazione”
“Che il Ministero delle Finanze e l’agenzia Moody’s attribuiscano entrambi giudizi positivi alla Regione Toscana è la conferma di quanto in questa regione si sia fatto per amministrare bene la cosa pubblica, cercando di contenere le spese e rendere servizi in modo efficiente, nell’interesse dei cittadini”.
Il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli esprime la sua soddisfazione dopo che sia l’agenzia internazionale di rating Moody’s che il Ministero dell’economia e delle finanze hanno giudicato la Toscana tra le migliori regioni italiane in termini di affidabilità finanziaria e anche nel rapporto tra spesa per il personale e spesa corrente, tanto che il Governo riconoscerà anche economicamente questa virtuosità con un ‘premio’ di quasi 3milioni di euro.
“In un momento di grave crisi economica per il nostro Paese questi due giudizi sono un fatto importante: dicono ai toscani che chi li amministra cerca di risolvere i problemi pur in una situazione generale di grave difficoltà con il massimo dell’impegno e con l’oculatezza che occorre. Ascoltare le esigenze dei cittadini deve essere il nostro assillo, l’assillo di una classe dirigente che vuole essere tale ancor di più in questa fase storica, senza cedere ad altre tentazioni. Bene il lavoro fatto fino ad adesso, dunque, e così dobbiamo continuare a fare perché siamo davanti a scelte che chiederanno sacrifici e responsabilità e non si può perdere di vista l’obiettivo del bene comune, quello che muove tutti coloro che decidono di cimentarsi in politica e mettersi al servizio delle proprie comunità”.
Regione Toscana, Manciulli: “Giudizio positivo Moody’s e Ministero Finanze riconoscimento importante a buona amministrazione”
“Che il Ministero delle Finanze e l’agenzia Moody’s attribuiscano entrambi giudizi positivi alla Regione Toscana è la conferma di quanto in questa regione si sia fatto per amministrare bene la cosa pubblica, cercando di contenere le spese e rendere servizi in modo efficiente, nell’interesse dei cittadini”.
Il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli esprime la sua soddisfazione dopo che sia l’agenzia internazionale di rating Moody’s che il Ministero dell’economia e delle finanze hanno giudicato la Toscana tra le migliori regioni italiane in termini di affidabilità finanziaria e anche nel rapporto tra spesa per il personale e spesa corrente, tanto che il Governo riconoscerà anche economicamente questa virtuosità con un ‘premio’ di quasi 3milioni di euro.
“In un momento di grave crisi economica per il nostro Paese questi due giudizi sono un fatto importante: dicono ai toscani che chi li amministra cerca di risolvere i problemi pur in una situazione generale di grave difficoltà con il massimo dell’impegno e con l’oculatezza che occorre. Ascoltare le esigenze dei cittadini deve essere il nostro assillo, l’assillo di una classe dirigente che vuole essere tale ancor di più in questa fase storica, senza cedere ad altre tentazioni. Bene il lavoro fatto fino ad adesso, dunque, e così dobbiamo continuare a fare perché siamo davanti a scelte che chiederanno sacrifici e responsabilità e non si può perdere di vista l’obiettivo del bene comune, quello che muove tutti coloro che decidono di cimentarsi in politica e mettersi al servizio delle proprie comunità”.
Arezzo, grande partecipazione all’incontro su spending review e riassetto istituzionale
Si è svolto venerdì 20 luglio nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo l’incontro promosso dal Coordinamento Provinciale Pd e dal Gruppo Consiliare Pd in Consiglio provinciale un’importante incontro alla presenza dell’on.Oriano Giovannelli sui temi di stretta attualità della spending review e del riassetto istituzionale.
In una sala gremita con la partecipazione delle figure istituzionali del territorio aretino, delle rappresentanze sindacali e di tanti cittadini, il Pd ha voluto affrontare con apertura e senza remore un dibattito franco circa lo stato del nostro paese ed il futuro del nostro territorio.
Chiaramante l’attenzione si è concentrata sul livello istituzionale. In un contesto economico di grave difficoltà occorrevano scelte forti. Giovannelli ha sottolineato come in questi vent’anni hanno prevalso gli opposti estremismi di chi voleva conservare e diceva che andava tutto bene e di chi demagogicamente proclamava l’azzeramento di tuttto il sistema con il risultato conseguente di una paralisi decisionale che oggi ci induce a scelte ben più dolorose di quelle che avremmo potuto fare a tempo debito.
Positivo il giudizio sulla necessità di aprire un confronto sulla revisione della spesa pubblica, sulla necessità di utilizzare strumenti quali le Unioni di Comuni per efficientare la prestazione dei servizi nei piccoli Comuni mantenendo il presidio e la rappresentatività propria delle istituzioni comunali. Positivo anche l’impegno ad un riordino del sitema delle Province. Dal dibattito però è emersa la necessità di focalizzarsi maggiormente sul riordino delle funzioni e delle competenze tra gli enti locali, per liberare i cittadini e le imprese dalla burocazia ormai anacronistica del nostro paese, e di tenere in maggiore considerazione le caratteristiche territoriali più che i freddi numeri.
Le istituzioni aretine hanno da sempre garantito esprienze di buon governo del territorio e la comunità di tutta la provincia si riconosce in un sistema ormai consolidato che ha dato ricchezza e servizi di qualità. Occorre, a nostro avviso, una rilettura molto critica di certe pratiche di crescita ipertrofica del settore pubblico (la creazione di nuove province in territori di piccolissime dimensioni, la creazione di enti inutili, la costosissima burocrazia statale decentrata sul territorio) che però non appartengono alla tradizione del nostro territorio. Gli stessi parametri indicati dal Governo per l’individuazione dei territori provinciali sembrano inadeguati a tenere conto di questi elementi perchè sono parametri esclusivamente numerici e non considerano le caratteristiche peculiari dei territori.
In tutto questo non vi è una nostra avversione verso le riforme o un tentativo di mantenere lo status quo. Un anno fa proprio il Coordinamento Provinciale del Pd di Arezzo si è fatto promotore verso gli omologhi senesi e grossetani di un tentavivo di instaurare un coordinamento politico più stretto tra le tre realtà, coordinamento che potesse accompagnare processi di collaborazione che su alcuni servizi erano già in moto e stanno tutt’ora dando dei buoni risultati.
Purtroppo il contesto di emergenza che stiamo vivendo riduce al minimo le possibilità fare discussioni con i tempi ed i modi necessari per questi temi di fondamentale importanza. Noi non ci sottrarremo a qualunque confronto e abbiamo l’intenzione di percorrere tutte le strade possibili affinché la decisione finale sia una decisione più largamente condivisa e soprattutto funzionale anche algi interessi degli aretini. Lo faremo senza voler conservare a tutti i costi ciò che già esiste ma neanche utilizzando la demagogia sterile che altre forze poltiche ed alcuni mass media utilizzano facendo credere ai cittadini che con qualche colpo di mannaia a certi settori si possano ottenere chissà quali risultati e che si possa rimettere in moto la macchina Italia semplicemente cacciando qualche Consigliere provinciale.
Coordinamento provinciale Pd Arezzo
Arezzo, grande partecipazione all’incontro su spending review e riassetto istituzionale
Si è svolto venerdì 20 luglio nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo l’incontro promosso dal Coordinamento Provinciale Pd e dal Gruppo Consiliare Pd in Consiglio provinciale un’importante incontro alla presenza dell’on.Oriano Giovannelli sui temi di stretta attualità della spending review e del riassetto istituzionale.
In una sala gremita con la partecipazione delle figure istituzionali del territorio aretino, delle rappresentanze sindacali e di tanti cittadini, il Pd ha voluto affrontare con apertura e senza remore un dibattito franco circa lo stato del nostro paese ed il futuro del nostro territorio.
Chiaramante l’attenzione si è concentrata sul livello istituzionale. In un contesto economico di grave difficoltà occorrevano scelte forti. Giovannelli ha sottolineato come in questi vent’anni hanno prevalso gli opposti estremismi di chi voleva conservare e diceva che andava tutto bene e di chi demagogicamente proclamava l’azzeramento di tuttto il sistema con il risultato conseguente di una paralisi decisionale che oggi ci induce a scelte ben più dolorose di quelle che avremmo potuto fare a tempo debito.
Positivo il giudizio sulla necessità di aprire un confronto sulla revisione della spesa pubblica, sulla necessità di utilizzare strumenti quali le Unioni di Comuni per efficientare la prestazione dei servizi nei piccoli Comuni mantenendo il presidio e la rappresentatività propria delle istituzioni comunali. Positivo anche l’impegno ad un riordino del sitema delle Province. Dal dibattito però è emersa la necessità di focalizzarsi maggiormente sul riordino delle funzioni e delle competenze tra gli enti locali, per liberare i cittadini e le imprese dalla burocazia ormai anacronistica del nostro paese, e di tenere in maggiore considerazione le caratteristiche territoriali più che i freddi numeri.
Le istituzioni aretine hanno da sempre garantito esprienze di buon governo del territorio e la comunità di tutta la provincia si riconosce in un sistema ormai consolidato che ha dato ricchezza e servizi di qualità. Occorre, a nostro avviso, una rilettura molto critica di certe pratiche di crescita ipertrofica del settore pubblico (la creazione di nuove province in territori di piccolissime dimensioni, la creazione di enti inutili, la costosissima burocrazia statale decentrata sul territorio) che però non appartengono alla tradizione del nostro territorio. Gli stessi parametri indicati dal Governo per l’individuazione dei territori provinciali sembrano inadeguati a tenere conto di questi elementi perchè sono parametri esclusivamente numerici e non considerano le caratteristiche peculiari dei territori.
In tutto questo non vi è una nostra avversione verso le riforme o un tentativo di mantenere lo status quo. Un anno fa proprio il Coordinamento Provinciale del Pd di Arezzo si è fatto promotore verso gli omologhi senesi e grossetani di un tentavivo di instaurare un coordinamento politico più stretto tra le tre realtà, coordinamento che potesse accompagnare processi di collaborazione che su alcuni servizi erano già in moto e stanno tutt’ora dando dei buoni risultati.
Purtroppo il contesto di emergenza che stiamo vivendo riduce al minimo le possibilità fare discussioni con i tempi ed i modi necessari per questi temi di fondamentale importanza. Noi non ci sottrarremo a qualunque confronto e abbiamo l’intenzione di percorrere tutte le strade possibili affinché la decisione finale sia una decisione più largamente condivisa e soprattutto funzionale anche algi interessi degli aretini. Lo faremo senza voler conservare a tutti i costi ciò che già esiste ma neanche utilizzando la demagogia sterile che altre forze poltiche ed alcuni mass media utilizzano facendo credere ai cittadini che con qualche colpo di mannaia a certi settori si possano ottenere chissà quali risultati e che si possa rimettere in moto la macchina Italia semplicemente cacciando qualche Consigliere provinciale.
Coordinamento provinciale Pd Arezzo
Poste, Ferrucci: “Siamo al fianco dei lavoratori e dei cittadini contro la riorganizzazione annunciata”
“Il nuovo Piano aziendale di Poste Italiane non tiene conto di comunità intere ed è inaccettabile nella drasticità con cui prevede la riduzione di personale, per questo sosteniamo la battaglia di lavoratori e cittadini affinché non sia portato avanti”.
Il responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana Ivan Ferrucci ribadisce ancora una volta la contrarietà al Piano di Razionalizzazione Aziendale di Poste Italiane, che dovrebbe partire lunedì e che vede la Toscana tra le regioni più penalizzate sia in termini di personale che di chiusura di uffici postali.
“Le agitazioni dei lavoratori e le manifestazioni in programma in questi giorni, come quella domani a Pisa, devono essere ascoltate perché un’azienda a capitale interamente pubblico non può annunciare la riduzione di centinaia di dipendenti e ignorare le oggettive esigenze di decine di paesi, che andrebbero verso la sostanziale esclusione del servizio postale, senza un confronto con gli enti locali. Con i numeri di cui si parla la chiusura a un confronto sarebbe davvero incomprensibile”.
Cultura, Pd Arezzo: “La città al primo posto in Italia. Un risultato eccezionale, cultura sia stella polare per tutto il territorio”
“Con la cultura non si mangia” diceva il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Dal rapporto elaborato da Symbola e Unioncamere in collaborazione con la Regione Marche emerge tutt’altro, e soprattutto apprendiamo con immenso piacere che la provincia di Arezzo si conferma in cima alla classifica per ricchezza prodotta dalla cultura.
Il settore della cultura in Italia produce il 5,4% della ricchezza nazionale e crea quasi un milione e mezzo di posti di lavoro. Ad Arezzo il valore aggiunto creato dalla cultura è il più alto d’Italia: l’8,4% della ricchezza, oltre 700 milioni di euro e impiega quasi 15 mila persone, il 9,8% del totale degli occupati dell’intera provincia.
Di fronte a quest’importante riconferma non si può che essere estremamente soddisfatti ed orgogliosi per ciò che il nostro territorio è stato in grado di fare. Crediamo che il merito di questo importante e bellissimo risultato vada condiviso con tutta la società aretina; le categorie, il mondo dell’associazionismo, le strutture di formazione ed educazione, il mondo imprenditoriale e le istituzioni. Per parte nostra vorremmo sottolineare l’impegno, che a quanto pare porta risultati, delle amministrazioni comunali e dell’amministrazione provinciale sul tema della cultura. Il nostro territorio è ricco di storia, arte e di bellezze ma sicuramente una forte attenzione politica ed un importante impegno sul campo, in raccordo con tutti i settori della società, ha permesso la valorizzazione di questo patrimonio. Un elogio lo meritano i nostri sindaci e gli amministratori che sul territorio si occupano del settore culturale che hanno saputo farsi interpreti delle grandi potenzialità presenti e che hanno saputo aprirsi e sostenere le tante energie che si muovono nella nostra società.
Questo risultato deve essere un invito a considerare con più attenzione un settore che troppo spesso viene considerato secondario e che invece, se valorizzato adeguatamente, può essere una delle spinte per uscire da questa crisi. Un anno fa il Coordinamento Provinciale Pd ha fondato il suo Forum sulla Cultura aperto, con la collaborazione dei nostri amministratori e di tanti professionisti del settore. Dal rapporto di Symbola e Unioncamere arriva uno stimolo in più a proseguire il lavoro in questa direzione.
Marco Meacci, Segretario Provinciale Pd Arezzo
Andrea Franceschetti, responsabile cultura del Coordinamento provinciale
Cultura, Pd Arezzo: “La città al primo posto in Italia. Un risultato eccezionale, cultura sia stella polare per tutto il territorio”
“Con la cultura non si mangia” diceva il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Dal rapporto elaborato da Symbola e Unioncamere in collaborazione con la Regione Marche emerge tutt’altro, e soprattutto apprendiamo con immenso piacere che la provincia di Arezzo si conferma in cima alla classifica per ricchezza prodotta dalla cultura.
Il settore della cultura in Italia produce il 5,4% della ricchezza nazionale e crea quasi un milione e mezzo di posti di lavoro. Ad Arezzo il valore aggiunto creato dalla cultura è il più alto d’Italia: l’8,4% della ricchezza, oltre 700 milioni di euro e impiega quasi 15 mila persone, il 9,8% del totale degli occupati dell’intera provincia.
Di fronte a quest’importante riconferma non si può che essere estremamente soddisfatti ed orgogliosi per ciò che il nostro territorio è stato in grado di fare. Crediamo che il merito di questo importante e bellissimo risultato vada condiviso con tutta la società aretina; le categorie, il mondo dell’associazionismo, le strutture di formazione ed educazione, il mondo imprenditoriale e le istituzioni. Per parte nostra vorremmo sottolineare l’impegno, che a quanto pare porta risultati, delle amministrazioni comunali e dell’amministrazione provinciale sul tema della cultura. Il nostro territorio è ricco di storia, arte e di bellezze ma sicuramente una forte attenzione politica ed un importante impegno sul campo, in raccordo con tutti i settori della società, ha permesso la valorizzazione di questo patrimonio. Un elogio lo meritano i nostri sindaci e gli amministratori che sul territorio si occupano del settore culturale che hanno saputo farsi interpreti delle grandi potenzialità presenti e che hanno saputo aprirsi e sostenere le tante energie che si muovono nella nostra società.
Questo risultato deve essere un invito a considerare con più attenzione un settore che troppo spesso viene considerato secondario e che invece, se valorizzato adeguatamente, può essere una delle spinte per uscire da questa crisi. Un anno fa il Coordinamento Provinciale Pd ha fondato il suo Forum sulla Cultura aperto, con la collaborazione dei nostri amministratori e di tanti professionisti del settore. Dal rapporto di Symbola e Unioncamere arriva uno stimolo in più a proseguire il lavoro in questa direzione.
Marco Meacci, Segretario Provinciale Pd Arezzo
Andrea Franceschetti, responsabile cultura del Coordinamento provinciale
Il Pd Pisa aderisce alla manifestazione contro i tagli alle Poste
Il Pd di Pisa aderisce alla manifestazione in programma domani, sabato 21 luglio, contro i tagli alle Poste.
“Saremo in piazza – spiega Olivia Picchi, responsabile economia e lavoro del Pd provinciale – per ribadire la nostra contrarietà a quello che non è un piano di riorganizzazione aziendale, ma una serie di tagli miopi e ingiustificati, che colpiranno soggetti e territori già in difficoltà. Anzitutto il personale: in provincia si possono stimare circa 200 lavoratori a rischio, molti dei quali privi di ammortizzatori sociali e con difficili prospettive di ricollocamento nel mercato del lavoro. E poi i servizi alle comunità: i 18 uffici che Poste minaccia di chiudere sono dislocati in frazioni e piccoli comuni, dove il servizio già da tempo è stato ridotto. Sono realtà con una popolazione spesso anziana, colpite anche dai tagli agli enti locali e al trasporto pubblico, che rimarranno ancora più isolate. Poste – conclude Picchi – è un’azienda sana, che fa utili, e davanti a decisioni di questa rilevanza sociale ha l’obbligo di confrontarsi con i sindacati e con le istituzioni locali. Come Pd confermiamo il nostro impegno, a tutti i livelli, a tutela dei lavoratori e dei cittadini che hanno diritto al servizio e chiediamo al Governo di intervenire con urgenza”.

