26 Luglio 2012

Poste, Velo: “La soppressione degli uffici non può essere definita sulla base di numeri e calcoli matematici”

Questa mattina l’Onorevole Silvia Velo ha nuovamente incontrato Poste Italiane per capire in che misura sarà realizzata la razionalizzazione e la riorganizzazione degli uffici postali nella provincia di Livorno.

Durante l’incontro l’Onorevole Velo ha espresso le proprie preoccupazioni che sono anche quelle dei Sindaci dei comuni livornesi, in merito alla chiusura degli uffici minori con particolare riferimento all’Elba, a Piombino, a Castagneto Carducci, a Collesalvetti e a Rosignano.

“Questi uffici – ha sottolineato Silvia Velo in una nota – rappresentano un importante presidio dei servizi pubblici in territori prevalentemente abitati da soggetti maggiormente bisognosi, come ad esempio gli anziani, la cui soppressione non può essere semplicemente definita sulla base di numeri e di calcoli matematici”.

In questo confronto Poste Italiane ha chiarito e precisato all’Onorevole Velo che le liste rese pubbliche dalla stessa azienda non sono liste di chiusura degli uffici minori ma sono frutto della procedura definita per legge dall’Agcom che non rappresentano la decisione definitiva di soppressione.

“Ci saranno alcuni uffici minori che rimarranno invariati, altri subiranno una riduzione degli orari, altri ancora saranno invece soppressi – sottolinea Silvia Velo dopo le dichiarazioni di Poste Italiane e rassicura – Prima di qualsiasi tipo di decisione saranno contattati i Sindaci dei Comuni della provincia ed in ogni caso molte delle chiusure paventate non rientreranno nel piano definitivo di soppressione degli uffici minori”.

“In ogni caso – conclude la Deputata – continuerò a vigilare con attenzione su questa situazione, appoggiando le amministrazioni ed i sindaci in difesa di presidi necessari per il territorio”.

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Poste, Velo: “La soppressione degli uffici non può essere definita sulla base di numeri e calcoli matematici”

Questa mattina l’Onorevole Silvia Velo ha nuovamente incontrato Poste Italiane per capire in che misura sarà realizzata la razionalizzazione e la riorganizzazione degli uffici postali nella provincia di Livorno.

Durante l’incontro l’Onorevole Velo ha espresso le proprie preoccupazioni che sono anche quelle dei Sindaci dei comuni livornesi, in merito alla chiusura degli uffici minori con particolare riferimento all’Elba, a Piombino, a Castagneto Carducci, a Collesalvetti e a Rosignano.

“Questi uffici – ha sottolineato Silvia Velo in una nota – rappresentano un importante presidio dei servizi pubblici in territori prevalentemente abitati da soggetti maggiormente bisognosi, come ad esempio gli anziani, la cui soppressione non può essere semplicemente definita sulla base di numeri e di calcoli matematici”.

In questo confronto Poste Italiane ha chiarito e precisato all’Onorevole Velo che le liste rese pubbliche dalla stessa azienda non sono liste di chiusura degli uffici minori ma sono frutto della procedura definita per legge dall’Agcom che non rappresentano la decisione definitiva di soppressione.

“Ci saranno alcuni uffici minori che rimarranno invariati, altri subiranno una riduzione degli orari, altri ancora saranno invece soppressi – sottolinea Silvia Velo dopo le dichiarazioni di Poste Italiane e rassicura – Prima di qualsiasi tipo di decisione saranno contattati i Sindaci dei Comuni della provincia ed in ogni caso molte delle chiusure paventate non rientreranno nel piano definitivo di soppressione degli uffici minori”.

“In ogni caso – conclude la Deputata – continuerò a vigilare con attenzione su questa situazione, appoggiando le amministrazioni ed i sindaci in difesa di presidi necessari per il territorio”.

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25 Luglio 2012

Tirrenica, Sani e Velo: “Ok dal governo al nostro odg che esenta i residenti dal pagamento del pedaggio”

“Piena soddisfazione per impegni assunti oggi dal governo sull’ autostrada tirrenica” è stata espressa da Silvia Velo e Luca Sani, deputati del Partito democratico, firmatari di un ordine del giorno al Decreto Sviluppo accolto dal governo in base al quale “vengono esclusi dal pagamento del pedaggio dell’autostrada tirrenica i risedenti e, per compensare i mancati introiti, viene previsto a favore della società concessionaria un rimborso pari a 1/3 delle entrate fiscali. Dopo l’accoglimento, ci aspettiamo che il governo agisca conseguentemente, inserendo un emendamento nel provvedimento sulla spending review per dare seguito all’impegno assunto con il nostro ordine del giorno”.

 

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Tirrenica, Sani e Velo: “Ok dal governo al nostro odg che esenta i residenti dal pagamento del pedaggio”

“Piena soddisfazione per impegni assunti oggi dal governo sull’ autostrada tirrenica” è stata espressa da Silvia Velo e Luca Sani, deputati del Partito democratico, firmatari di un ordine del giorno al Decreto Sviluppo accolto dal governo in base al quale “vengono esclusi dal pagamento del pedaggio dell’autostrada tirrenica i risedenti e, per compensare i mancati introiti, viene previsto a favore della società concessionaria un rimborso pari a 1/3 delle entrate fiscali. Dopo l’accoglimento, ci aspettiamo che il governo agisca conseguentemente, inserendo un emendamento nel provvedimento sulla spending review per dare seguito all’impegno assunto con il nostro ordine del giorno”.

 

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L’On. Velo aderisce allo sciopero indetto dai sindacati in difesa della siderurgia per venerdì

L’Onorevole Silvia Velo attraverso una nota comunica la sua adesione allo sciopero indetto dai sindacati per la giornata di venerdì 27 in difesa della siderurgia e degli stabilimenti piombinesi.

“E’ importante non abbassare i riflettori, non si può restare inermi di fronte allo smembramento dei due poli siderurgici strategici non solo per l’economia di Piombino ma anche per l’intero Paese – dichiara l’Onorevole Velo – E’ necessario che il Governo si attivi per garantire la continuità produttiva e occupazionale, agevolando, se necessario il subentro di una nuova proprietà seria e intenzionata ad investire su questo settore, strategico per l’Italia”

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L’On. Velo aderisce allo sciopero indetto dai sindacati in difesa della siderurgia per venerdì

L’Onorevole Silvia Velo attraverso una nota comunica la sua adesione allo sciopero indetto dai sindacati per la giornata di venerdì 27 in difesa della siderurgia e degli stabilimenti piombinesi.

“E’ importante non abbassare i riflettori, non si può restare inermi di fronte allo smembramento dei due poli siderurgici strategici non solo per l’economia di Piombino ma anche per l’intero Paese – dichiara l’Onorevole Velo – E’ necessario che il Governo si attivi per garantire la continuità produttiva e occupazionale, agevolando, se necessario il subentro di una nuova proprietà seria e intenzionata ad investire su questo settore, strategico per l’Italia”

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24 Luglio 2012

Morte gip Barillaro, Mecacci e Poli: “Una grave perdita per la giustizia e per la città”

La città di Firenze e la giustizia italiana perdono una figura di straordinaria importanza: come Partito Democratico non possiamo che essere addolorati e vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra solidarietà alla famiglia”.

Così Patrizio Mecacci segretario del Pd metropolitano di Firenze e Emiliano Poli, responsabile sicurezza e legalità a seguito della morte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze Michele Barillaro.

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Morte gip Barillaro, Mecacci e Poli: “Una grave perdita per la giustizia e per la città”

La città di Firenze e la giustizia italiana perdono una figura di straordinaria importanza: come Partito Democratico non possiamo che essere addolorati e vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra solidarietà alla famiglia”.

Così Patrizio Mecacci segretario del Pd metropolitano di Firenze e Emiliano Poli, responsabile sicurezza e legalità a seguito della morte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze Michele Barillaro.

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Magona, Fabiani: “Agevolare entrata in campo di nuova proprietà che dia garanzie su continuità di produzione e occupazione”.

La crisi che già duramente ha toccato Piombino non accenna a placarsi, anzi. Trecentocinquanta dipendenti perderanno il posto di lavoro, di quattro impianti soltanto due resteranno aperti.

Ad associarsi alle preoccupazioni espresse da parte delle istituzioni locali, ma non solo, è il Segretario del Partito Democratico Val di Cornia-Elba Valerio Fabiani.

La conferma della chiusura di due degli impianti della Magona da parte del gruppo Arcelor-Mittal va ad aggravare una situazione già drammatica per il tessuto sociale ed economico di Piombino e di tutto in nostro Paese. Con il Governo oltre a garantire i necessari ammortizzatori sociali, dobbiamo anche agevolare l’entrata in campo di una proprietà nuova, in grado di fornire delle garanzie sulla continuità della produzione e sulla questione occupazionale”.

“Le istituzioni locali e la Regione non possono essere lasciate sole. Se sommiamo la crisi del Polo siderurgico di Piombino a quello di Taranto e di altri siti industriali, si capisce che è a rischio l’intero apparato industriale italiano. L’Italia deve reagire; In gioco non c’è soltanto il futuro della città di Piombino ma il ruolo che, nel settore, l’Italia ricopre nel mondo. Serve un piano nazionale”.

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Magona, Fabiani: “Agevolare entrata in campo di nuova proprietà che dia garanzie su continuità di produzione e occupazione”.

La crisi che già duramente ha toccato Piombino non accenna a placarsi, anzi. Trecentocinquanta dipendenti perderanno il posto di lavoro, di quattro impianti soltanto due resteranno aperti.

Ad associarsi alle preoccupazioni espresse da parte delle istituzioni locali, ma non solo, è il Segretario del Partito Democratico Val di Cornia-Elba Valerio Fabiani.

La conferma della chiusura di due degli impianti della Magona da parte del gruppo Arcelor-Mittal va ad aggravare una situazione già drammatica per il tessuto sociale ed economico di Piombino e di tutto in nostro Paese. Con il Governo oltre a garantire i necessari ammortizzatori sociali, dobbiamo anche agevolare l’entrata in campo di una proprietà nuova, in grado di fornire delle garanzie sulla continuità della produzione e sulla questione occupazionale”.

“Le istituzioni locali e la Regione non possono essere lasciate sole. Se sommiamo la crisi del Polo siderurgico di Piombino a quello di Taranto e di altri siti industriali, si capisce che è a rischio l’intero apparato industriale italiano. L’Italia deve reagire; In gioco non c’è soltanto il futuro della città di Piombino ma il ruolo che, nel settore, l’Italia ricopre nel mondo. Serve un piano nazionale”.

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