“Basta, fermatevi!
La strategia scelta dal Governo per la gestione degli sbarchi dei migranti è inaccettabile. Ed ancora più intollerabile è il silenzio o, peggio ancora, l’indifferenza, che accompagna questa prassi che da straordinaria sta diventando ordinaria.
Da tempo ormai il Governo infligge giorni di navigazione in più alle navi delle ONG che soccorrono in mare donne, uomini e bambini. Anziché assegnare per lo sbarco luoghi vicini vengono scelti porti lontani centinaia di miglia. È qualcosa di davvero inaccettabile.
Ormai si può parlare di strategia, perché questo approccio va avanti da mesi e sta diventando strutturale. A noi spetta adesso un compito, ringraziare e sostenere con forza tutte le istituzioni e le realtà del mondo del volontariato che accolgono queste persone con straordinaria umanità e capacità ed evidenziare come questa strategia del Governo stia diventando strutturale.
E per dirla con Brecht “Quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale” perché naturale non è. Non è naturale ed è profondamente ingiusto.
Ed alle questioni umanitarie si aggiungono anche quelle legate alla funzionalità degli scali portuali che, soprattutto nel periodo estivo, vedono aggiungersi ed incrementare partenze ed arrivi. Ed in questo contesto è solo grazie alle grandi capacità di chi gestisce questa complessa materia che non si sono registrati problemi logistici: e tutto questo senza che un esponente del Governo nazionale abbia mai sentito la necessità di essere presente sulle banchine dei porti degli sbarchi in Toscana per vedere e capire meglio.
Abbiamo visto, e li ringraziamo, i rappresentanti di Regione e Comuni che con responsabilità sorreggono quel sistema dell’accoglienza diffusa che resta, per noi, l’unica risposta possibile. L’unica realtà che dimostra di avere le idee molto confuse resta invece il Governo: dicevano di essere pronti ma era solo una promessa elettorale. La realtà è molto diversa, lontana centinaia di miglia come i porti dove scendono, per scelta di questo Governo, donne, uomini e bambini stremati e che avrebbero bisogno di più umanità”.

Così Francesco Gazzetti, responsabile infrastrutture del Pd Toscana e Francesco Battistini, responsabile politiche migratorie, in merito alla gestione governativa degli sbarchi dei migranti e all’arrivo della nave Open Arms stasera a Livorno.

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Il Partito Democratico porta in parlamento il caso dei lavoratori in presidio a Campi Bisenzio, davanti alla sede fiorentina di Mondo Convenienza, con un’interrogazione a firma del segretario Emiliano Fossi e di Marco Furfaro in commissione lavoro.

Ai ministri competenti – Lavoro e Imprese – viene ricordato il presidio in atto da due settimane e le condizioni di lavoro riferite da facchini ed autisti dipendenti della coop RL2, che, in appalto per Mondo Convenienza, consegnano arredamento per la casa. I deputati Pd pongono all’attenzione del governo anche il tema dell’ordine pubblico e la tensione con le Forze dell’Ordine sfociata in  incidenti e casi di feriti lievi.

Al governo si chiede di attivarsi per appurare la regolarità dei contratti dei lavoratori e promuovere una risoluzione positiva della vertenza, che la Regione Toscana ha già preso in mano.

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Dopo aver portato il caso in Parlamento con i colleghi Scotto e Gianassi, attraverso un ordine del giorno e una interrogazione, oggi il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi, con una delegazione dem, è intervenuto davanti agli Uffizi al presidio dei lavoratori di Opera, impresa che gestisce i servizi museali di Firenze, messi recentemente a gara.

“Dopo 25 anni di lavoro é comprensibile l’allarme che desta nei lavoratori la gara di concessione per i servizi museali – spiegano Emiliano Fossi e la responsabile cultura del Pd toscano Laura Rimi -. Il bando uscito di recente non rassicura né per numero di occupati, né per livelli di stipendio, nè per qualità del servizio. Potrebbero essere tagliati posti di lavoro ed essere esclusi tasselli importanti come quello della didattica, fondamentali per far conoscere alle nuove generazioni le meraviglie degli Uffizi e delle altre strutture museali. La ricchezza dell’offerta culturale dipende anche dalla professionalità di chi ci lavora”.

“Più in generale questa vicenda, come tante altre, ci pone il tema, che è stato per troppo tempo accantonato, di quale è il tipo di lavoro che vogliamo. Non precario e non sottopagato. Stiamo insieme in questa battaglia, ognuno con il proprio ruolo. Noi ci siamo” ha aggiunto Fossi nel suo intervento nel corso del presidio.

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Ieri prima riunione della segreteria del Pd toscano guidata da Emiliano Fossi, che ha assegnato nuove deleghe che vanno ad aggiungersi a quelle già annunciate venerdí scorso. Altre tematiche saranno affidate a dipartimenti ad hoc.

Ecco il quadro completo:

Stefania Lio, vicesegretaria;
Andrea Giorgio, coordinatore;
Luca Sani, organizzazione;
Diego Blasi, portavoce partito, comunicazione e iniziativa politica;
Stefano Bruzzesi, enti locali;
Alberta Ticciati, tesoriera;
Samuele Borrini, segretario Giovani Democratici;
Tania Cintelli, coordinatrice Donne Democratiche;
Marco Niccolai, sanità e diritto alla salute;
Simona Querci, scuola, politiche educative, infanzia, contrasto povertà educativa, diritto allo studio;
Federica Maineri, turismo e politiche del mare;
Laura Rimi, cultura, culture, beni comuni, associazionismo, partecipazione, cooperazione internazionale;
Cristina Giachi, ambiente, transizione ecologica ed energetica;
Brenda Barnini, politiche sociali, welfare di comunità;
Gianni Anselmi, sviluppo economico, economia e commercio, aree di crisi industriali complesse;
Roberta Casini, agricoltura;
Tommaso Francioli, politiche giovanili, innovazione, transizione digitale, riforme istituzionali;
Francesco Gazzetti, infrastrutture;
Eleonora Biancolini, università, ricerca e alta formazione;
Linda Vanni, lavoro, formazione professionale, buona occupazione;

Francesco Battistini, politiche migratorie, diritto alla casa;
Francesca Neri, Pnrr e programmazione;
Barbara Croci, disuguaglianze territoriali e aree interne, governo del territorio.
Invitati permanenti:
Vincenzo Ceccarelli, capogruppo regionale;
Valentina Mercanti, presidente Pd;
Matteo Biffoni, presidente ANCI, legalità e sicurezza;
Andrea Vignini, segretario Articolo 1.
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Ecco i nomi dei membri della nuova segreteria regionale del Partito Democratico elencati dal segretario Emiliano Fossi nel corso della direzione regionale che si è tenuta oggi alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia.

Stefania Lio, vicesegretaria del partito; Andrea Giorgio, coordinatore della segreteria; Luca Sani, responsabile dell’organizzazione; Diego Blasi, portavoce del partito, responsabile della comunicazione e dell’iniziativa politica; Stefano Bruzzesi, responsabile Enti Locali.

Marco Niccolai, Simona Querci, Federica Maineri, Laura Rimi, Cristina Giachi, Brenda Barnini, Gianni Anselmi, Roberta Casini, Tommaso Francioli, Francesco Gazzetti, Eleonora Biancolini, Linda Vanni e Francesco Battistini, Barbara Croci e Francesca Neri sono gli altri componenti. Le deleghe di quest’ultimi saranno assegnate nel corso della prima riunione di segreteria che si terrà nei prossimi giorni.

Sono membri di diritto della segreteria regionale la tesoriera Alberta Ticciati, il segretario dei Giovani Democratici Samuele Borrini e la portavoce della Conferenza Regionale delle Donne Democratiche Tania Cintelli.

Sono invitati permanenti in segreteria regionale il capogruppo in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli, la presidente dell’assemblea regionale Valentina Mercanti, il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e Andrea Vignini, segretario regionale uscente di Articolo 1.

Il segretario regionale Emiliano Fossi affida infine a Luca Sani e Diego Blasi il coordinamento del gruppo di lavoro sulla riforma organizzativa del partito.

«Innovazione, competenza ed esperienza: queste sono le tre caratteristiche della nuova segreteria regionale del Partito Democratico – spiega il segretario regionale Emiliano Fossi – Vogliamo soddisfare le aspettative indicate dal congresso».

«Gli elettori del PD e del centrosinistra hanno scelto una proposta politica di profondo rinnovamento – continua Fossi – Le scelte che ho fatto nella selezione di chi mi affiancherà in questo percorso vanno in questa direzione».

«Sono infine contento che sia stata difesa l’unità del partito – conclude Fossi – Il PD che vogliamo saprà essere inclusivo e rispettoso di tutte le sensibilità. Perché solo insieme saremo all’altezza delle prossime sfide decisive per il futuro delle toscane e dei toscani».

Insieme alla segreteria saranno attivati i primi dipartimenti tematici regionali e le strutture di supporto.

Enzo Brogi guiderà il dipartimento Diritti e Parità; il sindaco di Sant’Anna di Stazzema Maurizio Verona coordinerà il dipartimento sulla Memoria; Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo, coordinerà la Conferenza Programmatica.

Proposto un comitato di figure indipendenti composto da Stefano Casini Benvenuti, Alessandro Volpi, Silvia Viviani, Chiara Agnoletti, Tommaso Nannicini, Vannino Chiti, Alessio Gramolati, Franco Lucchesi, Massimo Morisi e Vincenzo Bonelli. Sarà infine attivata la scuola di formazione del partito guidata dal professori Annik Magnier e Carlo Andorlini, Matteo Atticciati, Federico Badini e Laura Sparavigna.

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“L’archiviazione del procedimento a carico di Roberto Speranza e Giuseppe Conte relativo alla gestione della pandemia da Covid è una buona notizia. In quelle prime settimane del 2020 l’Italia e il mondo intero si sono trovati in una situazione improvvisa: l’inizio di una pandemia che non aveva precedenti nella storia. E in questo quadro di tragica novità e incertezza il possibile è stato fatto dall’allora Governo, seguendo le regole, senza omissioni e guidato dalla scienza e dalla buona fede. Ne avevamo una personale consapevolezza, ma oggi anche la giustizia lo sancisce”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano.

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“Le sconfitte di ieri sono state pesanti. La destra si è dimostrata solida come ci aspettavamo, mentre noi non siamo riusciti ad invertire la rotta riprendendo le città perse 5 anni fa. Adesso non serve cercare colpevoli ma assumerci tutti una grande responsabilità: cambiare il PD come ci hanno chiesto al congresso e nelle urne ieri e lavorare alla ricomposizione con le forze civiche e politiche di un centrosinistra competitivo.

Dobbiamo lasciare da parte le dispute interne e concentrarci su questo percorso con forza. Da oggi apriamo una stagione nuova: un PD plurale che si organizzerà con una segreteria e un piano di lavoro chiaro verso il 2024 e poi le regionali del 2025. Ho trovato questa comune consapevolezza nelle ultime ore e ne sono contento: basta con i congressi permanenti, ora tutti al lavoro per il PD e le città.

Sappiamo che non si ricostruisce un partito in due-tre mesi, ma i problemi che il voto ci riporta sono quelli che abbiamo evidenziato quando abbiamo costruito la piattaforma congressuale: un Pd distante dai territori, con una identità poco chiara e una proposta politica da aggiornare, mettendo al centro le questioni centrali nella vita delle persone, dalla sanità, al lavoro, alla casa, ai trasporti, all’ambiente.

Con oggi si apre una stagione nuova, per la quale chiamiamo alla responsabilità tutto il partito e di cui investiremo tutto il gruppo dirigente allargato, dal Presidente di regione, ai sindaci, fino ai segretari di circolo.

Entro una settimana sarò affiancato dalla nuova segreteria e nella direzione regionale del 9 giugno affronteremo con franchezza la discussione sul futuro del nostro partito e imposteremo anche il percorso verso il 2024 su cui chiederemo ai partiti territoriali di aprire luoghi di discussione e confronto sul futuro delle nostre città.

Ringrazio davvero i candidati e le candidate e il PD dei vari territori che ce l’hanno messa tutta con generosità in queste partite e voglio ringraziarli per tutto quello che hanno fatto.

Ringrazio anche Leonardo Fabbri, candidato per il PD a Campi Bisenzio, una sconfitta dolorosa che è frutto di divisioni del centrosinistra radicate nel passato che non siamo riusciti a superare – di cui mi prendo la mia parte di responsabilità – sommate a un voto contro il PD che ha visto Fratelli di Italia festeggiare come se avesse vinto. Una brutta immagine per il popolo del centrosinistra che mi auguro riesca, grazie anche al lavoro di Fabbri, a ricomporsi.

Non consola, ma merita però di essere citato, il bel risultato di Pescia con Riccardo Franchi che ci riporta dopo anni alla guida del Comune”.

Così Emiliano Fossi, segretario del PD toscano, oggi in conferenza stampa.

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“Non siamo riusciti a invertire le sconfitte degli ultimi anni nei capoluoghi, che restano alla destra. Ringrazio le candidate e i candidati del lavoro e dell’impegno, il PD è cresciuto quasi ovunque, ma non abbastanza e soprattutto le divisioni del centrosinistra non ci hanno aiutato. E’ tempo di cambiare il PD, ce lo hanno chiesto al congresso ed è il dato che viene fuori dalle urne, una stagione oggi si chiude e se ne apre una nuova”.  Così Emiliano Fossi, segretario del PD toscano, sui risultati dei ballottaggi.

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Hanno vissuto l’orrore più grande che si possa immaginare, hanno visto sterminate le proprie famiglie, eppure hanno avuto la forza di rialzarsi e portare per decenni un messaggio di pace tra i giovani.
I superstiti di Sant’Anna di Stazzema sono stati e sono persone davvero eccezionali. Oggi la Toscana piange un altro di loro. A Mauro Pieri e a tutti loro dobbiamo molto, perché ogni parola che hanno raccontato ha contribuito a crescere cittadini migliori.

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”Oggi abbiamo voluto essere personalmente presenti alla consegna della tessera del Pd al sindaco di Rignano Giacomo Certosi. Siamo contenti che Giacomo, amministratore capace, persona di valore, protagonista di una bella vittoria lo scorso anno, entri nella casa comune dei progressisti e riformisti. Per noi è anche la conferma di un partito che è tornato ad essere accogliente e attrattivo”. Così Emiliano Fossi e Monica Marini, segretari regionale e metropolitano fiorentino del Pd.

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